15 November, 2024
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Il 12 gennaio 2020, alle ore 15.30, l’Auditorium del Conservatorio di Cagliari accoglierà il “Gran Concerto di Natale e Capodanno Ortodosso e di Rito Orientale” che ormai da 8 anni attira centinaia di spettatori.  Anche questa edizione sarà a ingresso gratuito, con una disponibilità di ben oltre 800 posti.

Nelle precedenti edizioni si è assistito sempre al tutto esaurito, con tante persone che non riuscivano a trovare posto, ma quest’anno, grazie alla disponibilità del Conservatorio di Cagliari, il concerto, ha trovato ospitalità nell’Auditorium di Piazza Porrino che fra platea e galleria supera gli 800 posti disponibili, quasi triplicando la capienza rispetto all’anno scorso, in modo che tutti possano trovare posto in questa iniziativa di grande valore artistico, sociale e di scambio culturale divenuta ormai tradizione cittadina molto apprezzata dalla diaspora e dai sardi.

Il concerto è tenuto dal complesso artistico bielorusso “MAROU” proveniente dalla città di Brest, composto da Yana Butskevich Dziadok (voce), Yauheni Lukyanchyk (sassofono, clarinetto), Vasili Rechkin (basso-chitarra), Raman Marchuk (tastiere), Ilya Tserashchuk (percussioni) che reinterpreteranno le canzoni e le musiche popolari dei popoli slavi e dell’Europa Orientale, molte delle quali conosciute anche in Italia, con arrangiamenti moderni ed originali.  Una band protagonista di molti contest musicali nelle principali emittenti televisive in Bielorussia e nella vicina Polonia.

Prevista, inoltre, la partecipazione straordinaria di alcuni musicisti docenti del conservatorio di CagliariAlessandro Diliberto (pianoforte), Massimo Ferra (chitarra), Massimo Tore (contrabbasso), Roberto Migoni (batteria), Luigi Lai (launeddas) che a loro volta reinterpreteranno le tradizioni musicali popolari sarde con il jazz. Presenterà in italiano Emilia Canto che ha già condotto le ultime 2 edizioni.

Nell’Europa Orientale, in particolare Russia, Belarus, Ucraina e in altri paesi di tradizione cristiano-ortodossa, greco-cattolica e bizantina, il Natale si festeggia il 7 gennaio e il vecchio Capodanno (sulla base del calendario giuliano) nella notte fra il 13 e 14 gennaio.  Il Gran Concerto si terrà la prima domenica a cavallo fra il Natale e Capodanno del calendario giuliano, e quindi, quest’anno 12 gennaio 2020.

In Sardegna, è presente una numerosa diaspora proveniente dall’Europa dell’est, dove ancora oggi è grandemente maggioritaria la componente femminile, donne che svolgono un ruolo sociale molto importante, soprattutto nel settore della cura alla persona, tante di loro, infatti, sono lavoratrici alle quali sempre più sardi affidano la cura dei propri genitori anziani e nonni. Ma numerose sono le coppie miste, tanti i giovani delle seconde generazioni, gli studenti negli istituti superiori e università sarde.

Un concerto che coinvolge non solo la diaspora dell’Europa Orientale, ma anche tanti sardi appassionati alla cultura slava e amanti della buona musica.

 

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In Sardegna sono tanti gli amanti della cultura slava e moltissime centinaia gli studenti della lingua russa, basti pensare che in ben 4 Licei linguistici a Cagliari, Selargius, Castelsardo e Sassari, si studia questa lingua oltre che nelle Università di Cagliari e Sassari e alla Scuola Superiore Traduttori Interpreti sempre nel capoluogo di regione.

La presenza di una numerosa diaspora di cittadini provenienti dai paesi post-sovietici dove la lingua russa è lingua madre o seconda lingua di comunicazione internazionale rappresenta, quindi, anche una grande occasione di pratica linguistica e di approfondimento culturale che il progetto INSIEME – Rete per la conoscenza e aggregazione 2019-2020, promosso dall’Associazione Cittadini del Mondo Onlus, dalla Biblioteca Russofona “Rodnoe Slovo” con il sostegno della LR 46/90 della Regione Sardegna e il patrocinio del Consolato onorario della Repubblica Belarus in Cagliari,  mette a disposizione della comunità locale.

 Il primo appuntamento di questa domenica speciale dell’8 dicembre è alle 10.30 dove in Piazza Costituzione sarà il punto di incontro per la visita guidata gratuita in lingua russa e italiana dedicata al quartiere della Marina. La visita si tiene a cura della d,ssa Emilia Canto guida turistica Iscritta al Registro regionale GT Regione Sardegna al n. 2360 coadiuvata dalla d.ssa Olesya Gamotina guida turistica Iscritta al Registro regionale GT Regione Sardegna al  n. 1944 due guide entrambe bilingue così da garantire la massima professionalità.  Il programma di passeggiate cittadine che hanno come tema i 4 quartieri storici di Cagliari, dopo “Castello”, vede il turno della vivace “Marina”, quartiere multietnico e commerciale, da sempre luogo di incontro di culture e merci, che con il suo porto fin dall’antichità è una finestra aperta alle diversità del mondo. Lo scopo dell’iniziativa è favorire lo scambio culturale fra diaspora russofona e la popolazione sarda nel segno dell’amicizia e della conoscenza reciproca.

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“INSIEME – Rete per la conoscenza e aggregazione 2019-2020”, il progetto di aggregazione e scambio culturale con la diaspora post-sovietica in Sardegna ha fatto tappa lo scorso 10 novembre a Laconi nello splendido edaffascinante Palazzo Aymerich e l’11 novembre ad Aritzo, presso l’Aula Magna dell’Istituto Tecnico Maxia.

I due incontri molto partecipati hanno visto i rispettivi sindaci, Paola Zaccheddu – Laconi e Gualtiero Mameli – Aritzo, fare gli onori di casa.

Nel corso dei due incontri sono stati presentati i costumi popolari bielorussi, russi ed ucraini appartenenti a varie regioni, raccontandone le particolarità e il significato antropologico legato ad alcuni momenti storici e all’appartenenza sociale e professionale di chi li indossava, frutto di un approfondito lavoro di ricerca effettuato nell’ambito delle attività progettuali.

La musica e gli strumenti tradizionali caratterizzano la cultura di qualunque popolo, al centro dell’incontro è stato in particolare il salterio slavo (tsymbaly), molto diffuso nei paesi dell’Europa Orientale. Si sono raccontate le particolarità tecniche del salterio e la sua importanza nelle tradizioni dei popoli slavi, in particolare in Belarus, dove, rappresenta uno strumento identitario alla pari delle launeddas per la Sardegna.

La musicista bielorussa Tatsiana Syravezhkina, oggi residente nella nostra Isola, ma in patria direttrice dell’Orchestra per salterio di Gomel e docente del gruppo di aggregazione e laboratorio musicale che si tiene a Cagliari nei locali della Parrocchia di Sant’Eulalia, ha eseguito con grande maestria alcune pezzi, sia popolari sia classici dimostrando così la grande duttilità dello strumento, omaggiando, infine, la Sardegna con una esecuzione di un motivo di ballo sardo.

Emilia Canto di origini russe, guida turistica professionista ha presentato le passeggiate urbane che vedono insieme diaspora e cittadini locali alla riscoperta delle curiosità dei quartieri storici di Cagliari.

Olesya Gamotina, giornalista di origine russe ha illustrato le attività dedicate ai bambini delle seconde generazioni e che coinvolgono anche tantissimi bambini italiani che imparano il russo attraverso il gioco e la riscoperta di antiche fiabe e tradizioni.

Zhanna Sotnik, ucraina, che da molti anni lavora in Sardegna, ha raccontato del Punto “INSIEME” presso la biblioteca russofona “Rodnoe Slovo” nell’oratorio di Sant’Eulalia a Cagliari dove fra le altre cose è possibile consultare i libri in lingua russa, bielorussa, ucraina e moldava.

Infine, Pier Paolo Fulio appassionato di cultura slava e volontario dell’Associazione Cittadini del Mondo ha raccontato delle attività del Gruppo aggregazione “Parliamoci per imparare e fare amicizia” che organizza momenti di incontro fra i madrelingua della diaspora e gli appassionati di lingua russa.

I gruppi folcloristici di Laconi ed Aritzo hanno, a loro volta, illustrato le caratteristiche dei costumi tradizionali e le attività volte alla conservazione delle tradizioni più autentiche coinvolgendo i giovani e meno giovani, un vero e proprio investimento per la salvaguardia delle identità culturali di queste bellissime cittadine della Sardegna.

Le Associazioni culturali locali sia a Laconi che ad Aritzo in occasione degli incontri conoscitivi dedicati alla diaspora slava e post sovietica hanno organizzato una serie di visite guidate alla scoperta delle bellezze e delle strutture museali delle rispettive cittadine nel segno dell’amicizia e dello scambio culturale.

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Il 13 gennaio, a Cagliari, si festeggia il Natale e Capodanno Ortodosso con uno splendido concerto di musica slava, bielorussa, russa, ucraina e di altri popoli dell’Europa Orientale con 5 virtuosi artisti bielorussi

Il “Gran Concerto di musica slava, bielorussa, russa, ucraina e di altri popoli dell’Europa Orientale” per le festività del Natale e del Capodanno Ortodosso e Greco-Cattolico è ormai una tradizione della città di Cagliari che riscuote sempre un grande successo, giunto ormai alla sua ottava edizione, è molto atteso dalla vasta comunità immigrata proveniente dai paesi post-sovietici che conta ormai migliaia di persone (in particolare tante le donne impegnate ad assistere gli anziani, ma numerosissime anche le coppie miste e i ricongiungimenti familiari), ma l’interesse coinvolge anche i tanti sardi amanti della cultura slava che compongono, ormai, almeno la metà del pubblico partecipante ai concerti. 

Un momento laico di festa nel segno dell’arte, della musica popolare e dello scambio culturale, grazie alla presenza del quintetto di virtuosi artisti del Complesso artistico bielorusso “Musik Kvatro+” proveniente dalla città di Bobruysk, che torna nella nostra Isola, dopo il successo dello scorso anno, in una formazione più ampia e un repertorio più ricco rendendo ancora più coinvolgente una scaletta musicale che cercherà di rappresentare la ricchezza e complessità dell’oriente slavo dove svariati popoli e tradizioni convivono da secoli, con una incursione artistica dedicata anche alla Sardegna.

Un vero e proprio viaggio musicale con un primo blocco dedicato alle canzoni bielorusse, per continuare con le canzoni popolari russe ed alcune incursioni nella tradizione zigana, si passerà, quindi, al blocco dedicato alle canzoni popolari ucraine, ed infine il proseguo con le musiche e le canzoni della tradizione ebraica, balcanica e ungherese fortemente presente nell’Europa orientale, il tutto con arrangiamenti moderni e di grande originalità. 

La bellissima ed affascinante Volha Auseika (soprano, voce solista), sarà accompagnata da Sergey Mitchenkov (violino, voce), Valeriy Narkevich (basso), Yauheni Girshin (tastiera, percussioni, voce), Alexandre Efimouk (balalaica, chitarra, voce), presenterà in italiano Emilia Canto.

Quest’anno il 7 gennaio giorno del Natale Ortodosso è ricaduto di lunedì per questo motivo, il “Gran Concerto per il Natale e Capodanno Ortodosso e d’Oriente” si tiene nella prima giornata festiva utile, ossia domenica 13 gennaio, alle ore 15.30, all’Auditorium Comunale di Piazza Dettori a Cagliari, con ingresso libero sino ad esaurimento posti, la capienza massima del teatro è di 293 posti. 

Ma il 13 gennaio sarà comunque una giornata di festa, in quanto corrisponde al “Vecchio Capodanno” del calendario giuliano, sostituito nel 1582 con il calendario gregoriano al fine di mettere rimedio alle differenze con il calendario astronomico, ma che nella tradizione ortodossa e greco-cattolica rimane calendario liturgico. 

Le manifestazioni si tengono nell’ambito della serie di iniziative previste all’interno del Progetto “Amicizia e conoscenza reciproca” dell’Associazione Cittadini del Mondo Onlus – Biblioteca “Rodnoe Slovo”, Centro di lingua russa e cultura slava di Cagliari, con il contributo della Fondazione di Sardegna ed il patrocinio del Consolato onorario Repubblica Belarus.