E’ stato presentato ieri mattina, a Carbonia, il progetto di partenariato “BISU.TV”
Orizzonti di cooperazione. Progetti tra arte, istruzione ed empowerment tra Sardegna e Kenya (2017-2018). E’ il tema dell’incontro che si terrà mercoledì prossimo 13 aprile, dalle 17.00, nella sala consiliare del comune di Perdaxius, con: Bonface Okada Buluma, educatore Koinonia Community (2017-2018) Emiliana Sabiu dell’Associazione Cherimus e Gianluigi Loru, sindaco di Perdaxius.
L’incontro è dedicato all’importanza dei progetti di cooperazione finanziati dalla legge regionale 11 aprile 1996 n° 19, Norme in materia di cooperazione con i Paesi in via di sviluppo e di collaborazione internazionale. Il Focus sarà su due progetti finanziati dalla Regione Sardegna che hanno avuto anche un importante sostegno istituzionale da parte del comune di Perdaxius e di altri comuni del Sulcis.
L’incontro verterà sulla collaborazione negli anni 2017-2018 tra Cherimus e Koinonia Community (associazione di Nairobi che si occupa di aiutare le comunità di bambini e ragazzi che vivono nelle strade di Nairobi offrendo loro una casa alternativa ed un percorso educativo) nell’ambito di due progetti sviluppati insieme nel 2017 e 2018, “Ciak! Kibera” e “Carnival! Nairobi” e che si sono avvalsi della legge n°19 come strumento di finanziamento.
[bing_translator]
Dopo la presentazione al MEDIALAB Prado di Madrid e al teatro Barrio’s di Milano, è stato presentato ieri sera al Teatro Massimo di Cagliari, Carnival!Nairobi, un progetto di cooperazione internazionale nato tra la Sardegna e il Kenya che ha permesso di realizzare lo scorso aprile una strabiliante parata in maschera per le vie di Nairobi, ideata insieme ai ragazzi che vivono nelle strade della città.
I carri e le maschere sono stati creati durante i laboratori artistici iniziati in Sardegna a gennaio condotti dagli artisti Carlo Spiga, Francesco Medda, Augustine Namatsi Okubo e Margherita Riva nelle scuole dei comuni partner Perdaxius e Narcao ed è continuato a Nairobi a partire dal mese di febbraio, con l’obiettivo di permettere ai ragazzi protagonisti di esprimersi liberamente attraverso attività lontane dalla loro esperienza quotidiana, valorizzando il carattere, i desideri e i sogni di ognuno.
I laboratori guidati dagli artisti Derek MF Di Fabio, Matteo Rubbi, Emiliana Sabiu di Cherimus si sono svolti parallelamente all’attività di recupero dei ragazzi da parte degli educatori di Koinonia Community che, con Amani Ong, dal 1995 si occupa di accoglienza e recupero dei bambini di strada.
A prendere parte al carnevale sono stati, in particolare, i ragazzi di strada dei quartieri di Kawangware, Mtindwa e Ngong, che con la loro creatività e fantasia hanno dato vita a carri che rappresentano i loro sogni: un matatu volante (caratteristico bus per il trasporto pubblico colorato e aerografato) fatto di stoffa e bambù, un gigantesco matatu dragone cinese, una foresta di ombrelli variopinti, un negozio di ferramenta con arnesi dai superpoteri sotto forma di enormi bandiere e un carro-casa, il sogno che accomuna tutti i ragazzi che vivono in strada. Queste creazioni realizzate dai ragazzi con materiali reperiti sul posto come bambù, corde, tessuti, pannelli di legno e plastica riciclata, sono state portate in processione per le vie della città, in modo da «scalfire e tentare di modificare il pregiudizio di cui i ragazzi di strada sono oggetto», commenta Emiliana Sabiu di Cherimus e responsabile del progetto Carnival! Nairobi.
Carnival! Nairobi è anche la seconda edizione di Darajart, un progetto di residenza d’artista a Nairobi ideato nel 2010 da Marco Colombaioni, cofondatore di Cherimus e volontario di Amani (1983-2011). Quest’anno, hanno partecipato alla residenza il musicista-compositore Luca Garino (Torino) e lo scrittore Ibrahim Nehme (Beirut).
Il percorso di Carnival!Nairobi è stato raccontato e comunicato grazie alla collaborazione con LifeGate, network di comunicazione dedicato a temi di sostenibilità ambientale e sociale, che ospita un diario dei racconti dei protagonisti pubblicato sul proprio sito www.lifegate.it .
[bing_translator]
L’estate musicale in Sardegna si tinge di blues con l’immancabile appuntamento di luglio a Narcao: dal 19 al 22 del mese prossimo, va in scena la XXVII edizione del più longevo festival blues isolano, e tra i più apprezzati nel panorama nazionale.
Sono tanti gli artisti sfilati sul palco di piazza Europa nel corso degli ultimi anni: tra gli altri, nomi del calibro di Michael Coleman, Scott Henderson, Canned Heat, Mick Taylor, Robben Ford, John Mayall, The Neville Brothers, Peter Green, Larry Carlton, Lucky Peterson. E James Cotton, il grande armonicista americano scomparso lo scorso marzo, alla memoria del quale è dedicata questa edizione di Narcao Blues.
Anche stavolta è un cartellone di alto livello quello allestito dall’associazione culturale Progetto Evoluzione, con il contributo dell’assessorato della Pubblica Istruzione, Sport e Spettacolo e dell’Assessorato del Turismo della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna e con il patrocinio del comune di Narcao. Un cartellone che propone come sempre nomi di primo piano della scena blues internazionale accanto ad altrettanti punti fermi di quella italiana, non senza offrire un’occasione per valorizzarsi e mettersi in luce anche ai musicisti sardi. Prologo al festival, la consueta anteprima all’insegna di South in Blues: sei serate in altrettanti centri del Sulcis, dal 7 al 9 e dal 14 al 16 luglio.
Il programma del ventisettesimo Narcao Blues verrà presentato alla stampa venerdì 16 giugno, a Cagliari, presso la Biblioteca Regionale in viale Trieste, 137. All’incontro con i giornalisti, che avrà inizio alle 11.00, insieme al direttore artistico Gianni Melis è prevista la partecipazione di una rappresentanza delle istituzioni che sostengono il festival e di Emiliana Sabiu, presidente dell’associazione culturale Cherimus responsabile del progetto Ciak! Kibera.
[bing_translator]
Avvicinerà le coste della Sardegna a quelle del Marocco l’ultimo appuntamento (domani, domenica 6 dicembre) della settimana di Terra Mobile, la rassegna che celebra lo spazio urbano attraverso contaminazioni con la cultura rurale, sostenuta da Cagliari Capitale 2015 della Cultura e dalla Fondazione Sardegna Film Commission.
Il primo appuntamento è previsto, alle 12.00, negli spazi del centro culturale Il Lazzaretto di Sant’Elia, dove l’associazione culturale Cherimus, in collaborazione con Carovana SMI, presenterà “Côte à Côte” (letteralmente costa a costa), un progetto che mette a confronto due artisti provenienti da diverse aree del Mediterraneo: Yassine Balbzioui e Matteo Rubbi, protagonisti dal 25 novembre di una residenza artistica che si è svolta fra Perdaxius, nel Sulcis e il rione cagliaritano Sant’Elia.
Côte à Côte parte dall’osservazione del cielo come luogo ideale dove la costa araba tocca la costa europea. E’ qui che, attraverso l’arte, s’innesca un dialogo tra le due culture. Il cielo è infatti un perfetto esempio di scambio culturale tra linguaggi diversi ed epoche diverse, luogo di incontro pacifico tra mondo arabo e occidentale, tra i due emisferi del Mediterraneo. Le “due coste” di questo progetto sono i due cieli notturni, quello di Rabat, una grande città tra mare e deserto, e quello di Perdaxius, un paesino della Sardegna dove il cielo notturno ancora resiste, non è mai scomparso. Côte à Côte vuole cominciare da ciò che questi due luoghi hanno in comune. Nel novembre 2014, Yassine Balbzioui e Matteo Rubbi hanno vissuto e lavorato insieme a Rabat grazie alla collaborazione con Elisabeth Piskernik di Le Cube Independent Art Room, confrontandosi con la città e dando vita ad uno scambio sia artistico che umano. A un anno di distanza i due artisti si ritrovano, questa volta in Sardegna.
La giornata proporrà il Secondo Festival Internazionale di aeroplanini di carta che prende le mosse dalla performance che si è tenuta lo scorso anno a Rabat. Allo speciale campionato partecipa una classe scolastica e un gruppo di bambini del quartiere di Sant’Elia, coinvolti grazie a due workshop tenuti dagli artisti nei giorni scorsi.
Alle 17.30 i risultati della residenza artistica di Côte à Côte saranno illustrati da Emiliana Sabiu (Cherimus, Perdaxius) e dai due artisti.
La giornata si chiuderà con una performance musicale di Francesco Medda/Arrogalla con Carlo Spiga, chitarra e voce, e un vj set preparato per l’occasione da Yassine Balbzioui e Matteo Rubbi, dedicato ad un nuovo progetto sullacucina utopica.
Sempre domani Terra Mobile si incrocerà con Approdi, festa d’arte e comunità, grazie ai due laboratori, inseriti nel progetto Scuola CreAttiva, “Incontro al cielo: la stella sole” ed “Educazione alla cittadinanza mondiale”.
Il primo (inizio alle 11.45) propone percorsi esperienziali di pedagogia del cielo, con Rita Montinaro del gruppo di ricerca di pedagogia del cielo del Movimento di Cooperazione Educativa e Cenci Casa Lab. Si rivolge a partecipanti di diverse età.
Il secondo (inizio alle 16.00) è un percorso di educazione alla cittadinanza condiviso da studenti italiani e studenti rifugiati saharawi in Algeria con l’invio reciproco di elaborati scritti e video. Con Giulia Olmi – a cura del CISP.
Domani nel Lazzaretto di Sant’Elia saranno anche proiettati audiovisivi dedicati alle tematiche del risparmio energetico e della sostenibilità sociale, economica e ambientale realizzati all’interno del progetto Heroes 20.20.20, un progetto europeo sperimentale, unico in Italia, nato dalla collaborazione tra la Fondazione Sardegna Film Commission, l’Assessorato Regionale all’Industria – Servizio Energia e Sardegna Ricerche. Heros 20.20.20 trasforma la necessità di informare i cittadini sulle azioni di risparmio ed efficientamento energetico attive e disponibili in Sardegna in una occasione d’investimento su nuove forme di comunicazione con originali prodotti audiovisivi destinati al grande pubblico. Tra le opere proiettate le puntate pilota delle serie web: “Il filo di lana”, per la regia di Tomaso Mannoni e di “Nuova era”, per la regia di Manuele Trullu, i cortometraggi “Piccoli grandi Eroi”, regia e produzione di Giorgia Soi; “Domus”, di Salvo Nicotra, “La vita in verde” per la regia di Joe Bastardi, “Ogni cosa al suo posto”, diretto da Paolo Zucca e “Il mio cane si chiama vento” di Peter Marcias.
Mercoledì 9 dicembre, alle 18.00, il materiale prodotto nelle tappe di Côte à Côte verrà esposto in una mostra organizzata nel centro culturale Exmà (a Cagliari, in via San Lucifero).
[bing_translator]
Dal 23 settembre al 10 dicembre Cagliari festeggia lo spazio urbano con Terra Mobile, progetto inserito all’interno dell’asse tematica Passaggi e legami di Cagliari 2015 Capitale italiana della cultura. Ideato da una rete di associazioni culturali che lavorano in partenariato (Carovana SMI, Progetto Barega, Sustanaible Happiness, Progetto contemporaneo, Cherinus, L’Aquilone di Viviana con Kyber Teatro), il progetto ha come filo conduttore l’intimo vivere dei territori.
Sostenibilità ambientale, anche attraverso la celebrazione delle produzioni della terra, valorizzazione di giardini e orti urbani, rilancio delle relazioni tra centro e periferia e tra cittadini e migranti della cultura: sono questi gli obiettivi di Terra mobile. Tra gli spazi del quartiere Sant’Elia, i Giardini pubblici e la Mediateca del Mediterraneo il progetto si snoderà attraverso proiezione di corti e mediometraggi, performance e installazioni di artisti, dibattiti, laboratori per bambini e ragazzi, sino a residenze d’artista e ad attività pensate per anziani e diversamente abili.
Dopo un’anticipazione il 9 settembre, nel Lazzaretto di Sant’Elia, con la manifestazione “Transiti rurali in urbani”, Terra Mobile prende il via mercoledì 23 settembre con una serata interamente dedicata al grande fotografo brasiliano Sebastiao Salgado: si comincia alle 18, ancora una volta nel Lazzaretto di Sant’Elia, con “Il sale della terra”, incontro, moderato dal giornalista Sergio Benoni, con David Rosier – produttore e co-ideatore del magnifico documentario realizzato da Wim Wenders e da Ribeiro Salgado, figlio di Sebastiao – e con Laurent Petigand, autore della colonna sonora. Alle 19.30 Petigand sarà protagonista dell’atteso concerto in programma nella piazza Lungomare Sant’Elia. Alle 21.30 si ritorna nel Lazzaretto per la proiezione del film “Il Sale della Terra” (Francia, 2014, b/n, 110 minuti). L’intensa serata sarà preceduta la mattina (ore 8.00) dall’Arte del camminare, itinerario per celebrare l’equinozio d’autunno a cura di Alessandro Nonnoi, con partenza dall’hotel Calamosca verso il Colle di Sant’Elia.
Dal 24 al 27 settembre performance e installazioni, a cura di Carovana SMI di Ornella D’Agostino: si tratta dei risultati del progetto del Gal SGT “Geografie sommerse, viandanti nella bellezza dell’abitare”, realizzato nei mesi scorsi nei territori del Sarrabus, Gerrei, Trexenta e Campidano di Cagliari, dove esperienze e linguaggi espressivi elaborati in quei territori rurali si spostano nella città, diventando parte integrante di Terra Mobile.
Giovedì 24 settembre l’appuntamento è alle 20 al Lazzaretto: saranno presentati il progetto dell’artista Marco Peri “Nuovi occhi. Artisti per l’immagine del paesaggio” – un nuovo modo di concettualizzare il rapporto tra spazio e natura- e quello di Grazia Dentoni “Matrilineare”, ispirato a I racconti della nuragheologia di Raimondo De Muro, in cui si percorre il passaggio di conoscenza legato alla linea materna, dalla spiritualità più profonda al nutrimento, e la trasmissione orale di competenze naturali legate al nostro essere umani sulla terra.
Il giorno dopo (venerdì 25 settembre ) prende il via “Identità, lingue e relazioni nella migrazione”, conferenza internazionale sul dialogo interculturale, a cura dell’International Center for Intercultural Exchange (Associazione Culturale Ulisse, Siena Italian Studies, Sardinia Italian Studies – Siena, Cagliari). I lavori – le iscrizioni al consesso inizieranno la sera prima- proseguiranno sino a domenica 27.
Sabato 26, la terra sarà ripercorsa nei legami e nelle tradizioni che si tramandano nelle famiglie generazione dopo generazione: nella performance “Medas. Narrazioni di famiglia in andata e ritorno”, di e con Gianluca e Paolo Medas. I due discendenti della famiglia d’arte Medas (Gianluca, regista e attore, e Paolo, fotografo) riaprono gli archivi della loro famiglia, pioniera del teatro in Sardegna, che già negli anni ’50 raccontava il territorio con l’arte.
Fittissimo il programma di domenica 27 settembre, giorno in cui su questa prima parte della rassegna cala il sipario: la mattina alle 12 l’appuntamento è al Lazzaretto con lo spettacolo (che conclude il laboratorio dedicato ai bambini sulla costruzione degli spaventapasseri in programma il 26 settembre e la mattina del 27) Lara e il vento, con Angela Iurilli e la sua piccola Fara. Alle 17,30 in diversi spazi del quartiere Sant’Elia (giardini, strade, Lazzaretto e piazza Lungomare)saranno proposti percorsi sensoriali, performance, installazioni: da Giardini e Case della Sardegna. Forme, tipi e organizzazione di Paolo Carta e Carlo Spiga (ore 17.30), risultato di un lavoro di mappatura artistica in diversi comuni del GAL SGT (Armungia, Villasalto, Ballao, Escalaplano) alla processione laica (ore 18) Nuptiae Albas, azione partecipata a cura di Pascale Pilloni con la collaborazione poetica di Marc Mercier a cui seguirà la performance con due novelli marito e moglie Oggi Sposi per arrivare (ore 18) a Il suono scolpito, performance conclusiva di un laboratorio di composizione, improvvisazione e nuove tecnologie a cura di Christian Cassinelli.
Nel corso della serata ci sarà spazio anche per un intreccio tra progetti performativi, musicali e di live grafiti come: da Terza bellezza, azione grafica fortemente evocativa a cura di Lello Porru, a Baballotis (Insetti), progetto di arte partecipata e pubblica sulla creazione di insetti immaginari con vecchia ferramenta a cura di Mariano Corda. Da ExPlò, tracce video di un percorso performativo ed esperienziale sulle bombe arboree, a cura Paola Riviezzo e Massimo Congiu a Acqua e Vino, installazione sulla vendemmia in riva la mare, a cura di Luigi Erriu (presidente Su Niu e S’Achili, San Nicolò Gerrei) e Giovanni Pala (produttore vitivinicolo). Il fitto intreccio artistico proporrà anche Il dio minato/Paesaggi interrotti:, per la regia di Ornella D’Agostino, Oratoria contemporanea con l’artista greco Alexandros Mistriotis,Voce arcaica dal Mediterraneo in paesaggi urbani con la cantante tunisina Alia Sellami.
La giornata del 27 settembre si conclude alle 22, nel cortile del Lazzaretto, con Eleilò!, una produzione transdisciplinare della compagnia L’Aquilone di Viviana (e curata da Nina Zedda e Marco Quandamatteo) che riporta a Cagliari i saperi della cultura rurale del Gerrei, trasferendoli anche attraverso l’uso delle nuove tecnologie.
Per tutta la durata della rassegna è in programma “Incontri e resistenze di culture, Abitare/Danzare/Un territorio, I territori poetici”: proiezioni, con sessioni di arte video a cura di Marc Mercier, direttore artistico di Les Instants Vidéo Numériques et Poétiques di Marsiglia. Saranno anche proiettati cortometraggi sul tema dell’ambiente e della sostenibilità ambientale sostenuti dalla Fondazione Sardegna Film Commission, all’interno del progetto Heroes 20.20.20.
Dopo quattro settimane di pausa, il 25 ottobre Terra Mobile ritorna. Il programma, i cui ultimi dettagli sono in via di definizione, sarà incentrato soprattutto sul tema del cibo (a cui è anche dedicata l’Expo 2015 di Milano) con azioni a cura di Sustainable Happiness , tra i partner del progetto, che proporrà, tra l’altro, un incontro tra il pescato e i prodotti della terra grazie all’artista Daniele Pario Perra e alla cooperativa Pescatori Porticciolo di Sant’Elia.
Ancora: nella Mediateca del Mediterraneo ci sarà spazio per gli orti in 3D.: grazie all’arrivo, per la prima volta in Sardegna, della stampante Big Delta (ha un’altezza di quattro metri, ed è stata studiata e progettata per costruire case in argilla) sarà costruito un orto urbano tridimensionale. L’iniziativa è a cura di: Progetto Barega, Sardegna Ricerche e WASP Project. Con il laboratorio “Orto da aspOrto”, a cura di Mazzamurru e delle coop Sant’Elia 2003, Punto a capo Onlus, e in collaborazione con l’Ente foreste della Sardegna e il Gal SGT, sarà realizzato un prototipo di orto mobile. La seconda parte di Terra Mobile vedrà anche la produzione della fregola popolare e l’installazione di un giardino verticale.
In programma ci sono anche due residenze d’artista: “Giardini e case della Sardegna- forme, tipi e organizzazione nell’area di Sant’Elia”, di e con Paolo Carta e Carlo Spiga, e “Côte à Côte”, di e con Yassine Balbzioui (Marocco) e Matteo Rubbi (Italia) a cura di Susana Moliner Delgado (LA Companyìa DI MADRID) ed Emiliana Sabiu (Cherimus). Si tratta di un progetto sull’osservazione del cielo come luogo ideale dove la costa araba tocca la costa europea (Côte à Côte, appunto) e dove poter innescare un dialogo tra le due culture attraverso l’arte.
Spazio anche alla riflessione con la presentazione del volume, a cura di Paolo Perulli, “Terra Mobile. Atlante della società globale”, un libro che, avvalendosi dei contributi di sociologi, filosofi, geografi, giuristi e storici vuole aiutare a capire come pensare e agire dentro l’attuale, confusa transizione. Nell’incontro con Leandro Pisani (a cura de L’Aquilone di Viviana) si parlerà invece di “Cultura rurale e nuove tecnologie”. Il 10 dicembre, infine, Giornata mondiale dei diritti umani, si svolgerà l’evento internazionale “Art and food with no borders” a cura di Plexus international e moderato da Sandro Dernini, coordinatore del Forum sulle culture alimentari mediterranee all’Expo 2015 e consulente della Fao. La manifestazione si svolgerà al Lazzaretto e prevede performance dal vivo e contributi provenienti via streaming dai diversi continenti.
Dal 3 agosto al 29 settembre la Fondazione MACC ospiterà Sulcis Oddity, retrospettiva a cura di Emiliana Sabiu che documenta i primi cinque anni di attività dell’associazione Cherimus, attiva nel Sulcis Iglesiente nella diffusione di un modello di sviluppo territoriale legato alla realizzazione di progetti di arte contemporanea. La mostra verrà inaugurata il 2 agosto, alle 19.00, e sarà visitabile dal martedì alla domenica, dalle 18.00 alle 21.00.