27 September, 2024
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La Seconda commissione del Consiglio regionale, martedì 17 settembre, alle 10.30, discuterà con l’Anci le problematiche inerenti il trasporto scolastico che, a causa della mancata approvazione della norma “salva scuolabus”, rischia di gravare sulle famiglie degli studenti sardi.

Il presidente della commissione Pubblica Istruzione, Alfonso Marras (Riformatori sardi), infatti, ha raccolto l’allarme lanciato nei giorni scorsi dai vertici degli Enti locali in Sardegna ed ha provveduto alla convocazione in audizione di Emiliano Deiana, anche in vista di ulteriori iniziative legislative. Il tema è quello noto e riguarda il trasporto scolastico degli alunni delle scuole dell’obbligo alla luce della recente deliberazione della Corte dei Conti che, con riferimento alle norme introdotte con il decreto legislativo n. 63/2017, in attuazione della riforma cosiddetta della “buona scuola”, ha escluso la completa gratuità del servizio. In Sardegna gli scuolabus rientrano tra le previdenze previste della legge regionale n. 31/1984 e garantire il servizio di trasporto anche nel futuro, senza costi aggiuntivi per le famiglie degli studenti, è l’obiettivo dichiarato dal presidente della commissione, Alfonso Marras.

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Dopo la mozione approvata dal Consiglio comunale di Iglesias, nella seduta dello scorso 5 agosto, nella quale si chiedeva al sindaco di rivolgere un invito quanto più vigoroso possibile all’ANCI Sardegna e al Consiglio delle Autonomie locali, affinché sollecitino l’Amministrazione regionale ad occuparsi in maniera prioritaria della grave situazione lavorativa dei dipendenti dell’Associazione Italiana Assistenza Spastici (AIAS), il sindaco di Iglesias, Mauro Usai, ha inviato una nota al presidente dell’A.N.C.I. Sardegna Emiliano Deiana, nella quale si invita l’Associazione dei Comuni sardi a tenere viva la l’attenzione sulla drammatica situazione lavorativa dai chiari e preoccupanti tratti emergenziali.
Nella nota, Mauro Usai sottolinea che «presso le sedi A.I.A.S. distribuite sul territorio regionale, sono impiegati oltre 1200 lavoratori, i quali quotidianamente garantiscono competente, continua e costante assistenza a migliaia di persone bisognose, e che tali lavoratori, oltre a rivendicare il pagamento di una gran quantità di mensilità arretrate, alla data odierna, nell’anno in corso, hanno ricevuto solo alcune parti di stipendio, erogate talvolta con cadenza addirittura bimestrale».
Secondo il sindaco Mauro Usai quindi, è prioritario e di fondamentale importanza «ricercare un’interfaccia con l’intera Comunità degli Amministratori sardi, al fine di mantenere alta l’attenzione sulla situazione dei lavoratori A.I.A.S. poiché si vede aleggiare sempre più disperazione intorno alla loro situazione, in un settore particolarmente delicato come quello dell’assistenza alle persone più sfortunate e bisognose».

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Il 6 e 7 settembre Olbia ha ospitato l’Assemblea Nazionale ANCI Giovani. Essendo stato l’attore principale di questo grande evento nazionale, ritengo opportuno dare lustro al lavoro svolto per due anni e mezzo, al fine di portare questa manifestazione in Sardegna, ad Olbia.
In merito all’Assemblea ho scritto un post sui social, il quale vi ripropongo, al fine di essere pubblicato sul Vostro quotidiano. Vista l’importanza Nazionale dell’evento, sarebbe molto gradito se l’articolo venisse pubblicato nella cronaca politica nazionale.

A mente rilassata (e passata la tensione organizzativa) è bene fare un resoconto di questa X Assemblea Nazionale ANCI Giovani che si è svolta venerdì e sabato ad #Olbia.

Il titolo dell’evento? “Manteniamo le promesse”. Beh, penso che la promessa di portare l’Assemblea in #Sardegna sia stata di gran lunga mantenuta!

Ci ho creduto e ci abbiamo creduto dall’inizio, ci ho messo l’anima e il cuore, ho sudato sangue, ci ho messo tutta la tenacia che ho, e alla fine ci sono e CI SIAMO riusciti.

Essere stato il cuore pulsante di quest’iniziativa mi ha sobbarcato di grosse responsabilità, responsabilità che potevano deludere tante persone le quali si aspettavo dal primo istante di ottenere Olbia come meta dell’Assemblea, e deludere poi chi da quest’Assemblea sia aspettava tanto! Io, il Coordinamento di ANCI Giovani Sardegna, ANCI Sardegna ed il comune di Olbia ce l’abbiamo messa tutta, abbiamo dato l’anima e il cuore che caratterizza noi Sardi.

Coinvolgere più di 300 Giovani e non Giovani Amministratori non è stato semplice; questo successo non era scontato, è stato frutto di un lavoro costante e sinergico durato due anni e mezzo, due anni e mezzo di fatiche…fatiche ripagate dalla folta ed inaspettata partecipazione!
Un evento così non capita tutti i giorni di averlo nella nostra Isola, pertanto il mio augurio è che questo sia il primo di una lunga serie!

Durante quest’Assemblea abbiamo affrontato tanti temi che vanno dall’Italia oggi all’Europa di domani, dall’Italia sostenibile all’Europa più verde, dalla Cultura come strumento di coesione sociale alla formazione degli amministratori, fino a presentare il “Manifesto dei giovani amministratori italiani per un’Italia Sostenibile”.
Tra tutti questi momenti di dibattito, i momenti migliori sono stati come sempre quelli di CONFRONTO e di SCAMBIO DI IDEE con i colleghi amministratori, colleghi del comune piccolo o del comune grande, amministratori che ogni giorno far fronte ai nostri stessi problemi, amministratori che devono rispondere alle stesse domande…domande spesso senza risposta!

Di questa Assemblea, mi rimarranno impresse tante cose, mi rimarranno impressi i lunghi applausi, le standing ovation, i ringraziamenti fatti dai partecipanti o da chi è stato coinvolto indirettamente (come i commercianti), ricorderò i complimenti ricevuti di persona o a telefono da chi non ha potuto partecipare…avrò dei bei ricordi, tanti bei ricordi ! Perché dico questo?! Di questo perché in quest’Assemblea ho messo in pratica un tratto del mio discorso «far politica è creare il futuro per tutti noi, per le generazioni presenti e quelle future, dobbiamo far capire che far politica è saper avere a cuore la propria gente affinché nessuno sia dimenticato, dobbiamo spingere la nostra gente a rinnamorarsi della politica, di quella politica pulita e rispettosa».
Se avete un sogno, perseguitelo, non fermatevi mai alla prima difficoltà, prima o poi il sogno diventerà realtà.

Nel il mio intervento ho lanciato una sfida riguardo all’avvicinamento dei giovani alla politica che vi ripropongo: «VORREI CHE QUANDO USCISSIMO DI QUI, OGNUNO DI NOI FACESSE APPASSIONARE ALMENO UN GIOVANE ALLA POLITICA».

Quanto sarebbe bello se i giovani di oggi e del domani, che sono il nostro futuro, si appassionassero di politica, come lo siamo noi #Amministratori.

Grazie di tutto a chi a chi reso che quest’Assemblea fosse un momento magico!

Antonio Piga

Consigliere comunale di Calangianus

Componente del Coordinamento ANCI Giovani Nazionale e Regionale.

Da sinistra: Antonio Piga, Antonio Decaro (sindaco di Bari e presidente ANCI nazionale) ed Emiliano Deiana (sindaco di Bortigiadas e presidente ANCI Sardegna).

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Mercoledì 4 settembre il comune di Nughedu ospiterà una conferenza sul turismo dal titolo “Luoghi noti e luoghi sconosciuti”. Il moderatore dell’evento, il giornalista Enrico Carta, stimolerà un interessante dibattito sul turismo a 360°, in cui i relatori discuteranno sullo stato dell’arte dei diversi tipi di turismo che la Sardegna offre, sulle eccellenze locali, sulle problematiche che impediscono un pieno sviluppo, sulle opportunità offerte dal turismo attivo e dal turismo culturale, sulle buone pratiche passate, presenti e future, allargando poi il discorso anche sul piano internazionale vista la presenza di numerosi ospiti stranieri.

Ne discuterà un parterre di ospiti di primissimo piano: il presidente della Giunta regionale Christian Solinas, il direttore commerciale dell’aeroporto Costa Smeralda di Olbia Lucio Murru, il presidente della Cooperativa Archeotur Massimo Muscas (Complesso di Santa Cristina), il presidente di Anci Sardegna Emiliano Deiana, il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu.

La conferenza rappresenta l’evento principale del meeting internazionale “Europe Closer to us” che si terrà a Nughedu Santa Vittoria (OR) dal 4 al 6 settembre e che vedranno coinvolti numerosi comuni europei provenienti da Bulgaria, Portogallo, Romania, Spagna, Macedonia del Nord e Polonia. Il meeting è il quinto del progetto “Future of Europe -Reload”, finanziato dal programma europeo “Europa per i cittadini”. Il progetto mira a condividere buone pratiche tra le amministrazioni locali europee ma soprattutto a far nascere rapporti di collaborazione permanenti tra le amministrazioni, far scoprire il senso di cittadinanza europea ai cittadini dei comuni coinvolti e far capire l’importanza di far parte della UE.

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La commissione speciale “sul perdurare dello stato di insolvenza dell’Aias” ha ascoltato questo pomeriggio la delegazione dell’Anci Sardegna, guidata dal presidente Emiliano Deiana, per conoscere le tempistiche e l’ammontare dei pagamenti del sistema dei Comuni nei confronti dell’Aias.

Così come è stato spiegato dal presidente della commissione, Gianfranco Ganau, il dato è di particolare interesse anche alla luce delle dichiarazioni rese dagli amministratori dell’Aias che hanno lamentato ritardi nei pagamenti, da parte dei Comuni, per i servizi offerti per «ridurre le condizioni di disabilità, di bisogno e di disagio individuale e familiare, derivanti da inadeguatezza di reddito, difficoltà sociali e condizioni di non autonomi» (servizi socio assistenziali) e che sono finanziati dalla Regione.

Il presidente dell’Anci ha quindi ammesso l’incompletezza dei dati a disposizione (mancherebbero ancora quelli riferiti al 30% dei Comuni) ma ha affermato, sollecitato anche dalle richieste di chiarimento avanzate dai consiglieri Francesco Agus (Progressisti), Antonio Mario Mundula (FdI), Michele Cossa (Riformatori sardi), Eugenio Lai (LeU), Valerio De Giorgi (Misto), Fabio Usai (Psd’Az) che la cifra di otto milioni di euro, indicata originariamente dall’Aias, come eventuale credito vantato nei confronti delle amministrazioni locali, dopo un ricalcolo, si è ridotta a poco più di cinque milioni di euro.

«Ma anche quest’ultimo importo – ha spiegato Emiliano Deiana – è destinato a diminuire, considerato che non pochi Comuni contestano una serie di fatture emesse a loro carico dall’Aias per prestazioni, a giudizio degli Enti locali interessati, inappropriate se non addirittura inesistenti.»

Il presidente dell’Anci ha citato ad esempio i casi dei comuni di Carbonia ed Assemini («vengono contestati importi che vanno dalle ventimila euro fino al milione di euro») e si è impegnato a consegnare il dossier completo e verificato entro le prossime due settimane.

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Le proposte di legge sull’istituzione delle Province saranno inserite nella programmazione dei lavori della Prima Commissione (Autonomia e Riforme). Lo ha assicurato ieri il presidente del Parlamentino, Pierluigi Saiu (Lega Salvini Sardegna), rispondendo alla richiesta del consigliere Giovanni Satta (Psd’Az), uno dei due firmatari della proposta di legge n. 6 per l’istituzione della nuova provincia del Nord-Est Sardegna. D’accordo all’istituzione delle Province anche l’Anci Sardegna, sentita ieri in audizione dalla Commissione Autonomia. «Sono necessari enti intermedi tra Comuni e Regione», ha affermato Emanuele Deiana, presidente dell’Anci Sardegna, che abbiano poche funzioni ma qualificate, come la gestione delle strade, delle scuole superiori, del sistema idrico e dell’ambiente. Per Emiliano Deiana la Gallura ha tutte le caratteristiche per diventare una Provincia, ma il presidente dell’Anci immagina un ente snello con un Consiglio provinciale che non superi i venti consiglieri e con una Giunta composta da cinque o sei assessori al massimo.

Un lavoro quello sugli Enti provinciali che – secondo il presidente Saiu – «deve essere inserito in una Riforma organica e coraggiosa che dia le risorse ai Comuni per garantire i servizi ai cittadini. E’ necessario, inoltre, regionalizzare la finanza locale, creare un riequilibrio di distribuzione di risorse – ha continuato Pierluigi Saiu – che tuteli le zone interne e quelle più deboli, anche con finanziamenti mirati, con la defiscalizzazione a favore delle aree rurali e con Zes». Una posizione condivisa anche dall’Anci, che ha evidenziato la necessità di tutelare le zone interne e di combattere lo spopolamento e l’abbandono dei territori. Un argomento importante che va affrontato con uno sguardo di insieme attraverso un Testo Unico degli Enti locali, ha affermato il vice presidente della Commissione, Diego Loi (Progressisti), senza far prevalere gli interessi particolari dei singoli territori. Anche per Massimo Zedda (Progressisti) è necessario combattere lo spopolamento delle zone interne, partendo dalla salvaguardia delle aree agricole e rurali, anche attraverso il rafforzamento dei trasporti e dei collegamenti tra le diverse zone dell’Isola.

Per il presidente dell’Anci è necessario, inoltre, regionalizzare la Finanza locale e aprire un tavolo con il Governo per limitare i tagli di risorse applicati, negli anni, alle amministrazioni. Sulle situazioni di sofferenza dei Comuni e la copertura dei debiti fuori bilancio, Emiliano Deiana ha affermato che è uno strumento importante che ha, però, delle regole ben definite e che spetta alla Regione verificare che tutti i Comuni siano tutelati in egual misura, visto che le Amministrazioni locali devono presentare un’autocertificazione. Per Emiliano Deiana se per alcune realtà sono stati valutati anche altri debiti, oltre a quelli legati agli espropri, lo stesso trattamento deve essere esteso a tutti i Comuni.

Tanti i punti e le proposte che l’Anci Sardegna ha portato all’attenzione della Commissione. Tra le priorità scaturite dall’Assemblea dell’Anci, che si è tenuta ad Arborea il 17 aprile scorso,  quella di rilanciare l’idea di un nuovo “Congresso del Popolo sardo”, coinvolgendo le forze politiche, sociali, imprenditoriali, culturali e dell’Università per ragionare sul futuro della Sardegna. Ma non solo. L’Associazione dei Comuni ha proposto la riforma dello Statuto, attraverso l’Assemblea Costituente, che dia più poteri ai sardi e maggior rispetto dello Stato italiano rispetto alla Sardegna, sulla riforma della legge elettorale che garantisca il pluralismo, la democrazia, le pari opportunità e la governabilità. Per quanto riguarda la riforma della Regione, l’Anci ha proposto meno burocrazia, più poteri e risorse ai Comuni e alle comunità, di sbloccare la spesa per il personale, risolvere il problema della carenza dei segretari comunali, «portare avanti una “contro-Bassanini” sarda con la separazione dei poteri e dil rafforzamento degli organismi elettivi», tutelare le zone interne e rurali e il paesaggio. L’Anci Sardegna ha chiesto, inoltre, che venga approvata una legge per la scuola sarda, che tuteli la cultura e la storia dell’Isola e il bilinguismo, che sia tutelato il diritto dei sardi alla mobilità e il diritto alla salute. Deiana ha anche manifestato preoccupazione per la richiesta delle Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna di ottenere maggiore autonomia e ha esortato la Commissione ed il Consiglio regionale ad applicare al meglio lo Statuto della Sardegna e tutti gli strumenti in esso contenuti per il rilancio economico e sociale dell’Isola.

«Dal dibattito in Commissione – ha concluso il presidente Michele Saiu – stanno emergendo linee guida condivise che la prossima riforma dovrà recepire. Una riforma che deve pensare ai cittadini, alle loro esigenze e deve aiutare le famiglie più deboli.»

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«Sindaci e amministratori locali hanno un ruolo strategico nello sviluppo dell’intera Sardegna che va riconosciuto e da cui bisogna ripartire per il bene dell’Isola.»
Queste le dichiarazioni di Gianni Lampis, assessore regionale della difesa dell’Ambiente, che ha incontrato oggi i componenti dell’esecutivo dell’ANCI composto dal presidente Emiliano Deiana, sindaco di Bortigiadas, da Manuela Pintus sindaco di Arborea, Marco Lampis di Escalaplano, Francesco Mura di Nughedu Santa Vittoria e da Maura Crabu vicesindaco di Mandas.

L’assessore ha ricordato che le sue deleghe ricomprendono settori strategici nella vita amministrativa delle comunità locali: dal ruolo economico e sociale dell’agenzia Forestas a quello dei rifiuti, dal monitoraggio delle acque di balneazione nei Comuni costieri a cura di Arpa, ai rapporti con la Protezione civile regionale.

Il presidente Anci ha voluto rimarcare la necessità di applicare completamente la legge istitutiva di Forestas, in particolar modo nella parte relativa alle nuove forme di inquadramento del personale e quelle in cui si prevede la filiera produttiva del sughero e del legno, nonché la necessaria precisazione dei rapporti istituzionali tra Protezione civile regionale e sindaci. Questo consentirà in futuro una maggiore collaborazione fra le parti ed eviterà un inutile rimpallarsi delle responsabilità.

Alla fine dell’incontro, l’assessore Gianni Lampis ha comunicato che in occasione della prossima seduta di Giunta proporrà una delibera di proroga dei termini di avvio dei cantieri comunali finanziati con risorse provenienti dagli stanziamenti sull’incremento del patrimonio boschivo.

La Conferenza Regione-Enti locali ha ripartito i 10 milioni per il 2019 per i Comuni sardi in grave difficoltà finanziaria a causa di vecchi debiti fuori bilancio generati da espropri. Una boccata d’ossigeno fondamentale per le amministrazioni che qualche mese fa avevano lanciato un SOS immediatamente raccolto dalla Regione. In totale, la somma destinata ai Comuni in crisi finanziaria è di 55 milioni: i primi 5 sono stati stanziati attraverso l’assestamento di bilancio dell’ottobre scorso e già ripartiti; oggi la Conferenza si è occupata dei 10 milioni di quest’anno, e ci sono ancora 20 milioni all’anno ciascuno per 2019 e 2020. Alla Conferenza erano presenti gli assessori degli Enti locali, Cristiano Erriu, e del Bilancio, Raffaele Paci, il sindaco di Nuoro e presidente del CAL, Andrea Soddu, il presidente dell’Anci, Emanuele Deiana, il delegato AICCRE, Antonello Atzeni. Quello di oggi è un passaggio molto importante che permetterà di chiudere rapidamente le procedure e, dunque, di poter spendere subito i soldi che la Regione ha messo in campo.

«Abbiamo accolto immediatamente la richiesta di aiuto da parte dei Comuni, alcuni a rischio di dissesto finanziario a causa di debiti che risalgono a moltissimi anni fa, e già in forte difficoltà per i tagli ai trasferimenti da parte dello Stato. Siamo intervenuti per soccorrere le casse dei Comuni ma anche per garantire la continuità dei servizi ai cittadini, che a causa della situazione economica critica erano fortemente a rischio. Con questo provvedimento abbiamo scongiurato il rischio che i Comuni fossero costretti a scegliere se aumentare le tasse per garantire quei servizi o tagliare i servizi stessi», ha detto l’assessore Cristiano Erriu.

«È importante precisare che questi sono debiti fuori bilancio certamente non causati da una cattiva gestione ma da sentenze passate in giudicato per espropri vecchi anche di trent’anni, e che dunque le attuali amministrazioni sono del tutto incolpevoli – ha sottolineato Raffaele Paci -. Per questo abbiamo ritenuto doveroso intervenire subito, con un pronto soccorso immediato già in assestamento e con una programmazione sul triennio in Finanziaria, il che consente ai sindaci di poter amministrare con maggiore tranquillità e prospettiva. Con i 55 milioni complessivi garantiamo l’importo necessario a sanare i loro bilanci, soddisfacendo pienamente la richiesta dei Comuni stessi.»

Dai rappresentanti degli Enti locali è stato espresso forte apprezzamento, e tutti hanno sottolineato che si tratta di un intervento senza precedenti da parte della Regione e che non ha uguali in nessun altra realtà italiana: è stata infatti messa in evidenza l’importanza di un intervento molto rivelante che risolve definitivamente questo problema per i Comuni.

L’Unione fa la forza, uno slogan perfetto per la programmazione territoriale della Regione che ha sempre spinto le Unioni dei Comuni ad aggregarsi per allargare il raggio territoriale del progetto e avere una prospettiva di più ampio respiro. E, per convincere le Unioni a fare sinergia, l’assessore della Programmazione, Raffaele Paci, ha previsto un meccanismo di premialità, con stanziamenti utili anche a una migliore gestione della fase esecutiva dei progetti. Infatti oggi la Conferenza Ras-EELL ha dato il via libera allo stanziamento di 600mila euro per ciascun anno nel triennio 2019-2021 alle 5 aggregazioni di Unioni dei Comuni Linas-Terralbese, Montiferru-Planargia, Rete Metropolitana di Sassari, Logudoro-Goceano e Sinis con Oristano. Negli anni passati erano state già finanziate altre 6 aggregazioni di Unioni di Comuni.

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Questa mattina, nella sala conferenze ‘Helmar Schenk’ del Parco di Molentargius, l’assessore regionale dell’Urbanistica Cristiano Erriu ha illustrato le finalità del nuovo istituto che coinvolgerà quanti si occupano del paesaggio storico, in tutte le sue forme.

«La Scuola – ha sottolineato l’assessore regionale dell’Urbanistica Cristiano Erriu – si inserisce all’interno dell’Osservatorio delle trasformazioni territoriali e della qualità paesaggistica. Si tratta di un’iniziativa importante perché punta sulla salvaguardia e la valorizzazione del paesaggio, privilegiando la formazione e la capacità amministrativa di quanti, a vario titolo, hanno competenza e ruolo su queste tematiche anche nella società civile. Si deve arrivare a parlare un linguaggio comune, coinvolgendo in pieno i territori e diffondendo la cultura della partecipazione. Attraverso la Scuola, tra l’altro, sarà possibile dare piena operatività all’Osservatorio con attività di sensibilizzazione, conferenze, pubblicazioni e specifici programmi di informazione e formazione. Le attività della Scuola saranno orientate a coinvolgere testimoni ed esperti anche internazionali, come coloro che sono intervenuti ai lavori di oggi.»

Il Comitato di coordinamento della Scuola, organo di indirizzo delle attività, è composto dai rappresentanti della Regione, dei Comuni (attraverso l’ANCI Sardegna), delle Università di Cagliari e Sassari, della Rete delle professioni tecniche, degli Ordini professionali e del ministero dell’Istruzione e della Ricerca attraverso l’Ufficio scolastico regionale.

Nelle prossime settimane saranno programmati numerosi incontri in tutta la Sardegna per verificare i reali fabbisogni e avviare la attività formative nei singoli territori.

La Scuola del paesaggio sarà un luogo di incontro itinerante in tutta la Sardegna. Sono previste azioni permanenti di educazione e sensibilizzazione sulle tematiche della difesa e della valorizzazione dell’ambiente con l’intento di diffondere la cultura della tutela e della protezione. Il target sarà multivello: dagli ordini professionali di ingegneri e architetti agli studenti ai cittadini. In fase di avvio, 8 seminari con trasferimento di competenze tecniche e pratiche.

Nel corso dell’incontro di oggi, a cui è intervenuto anche il presidente dell’Anci Sardegna Emiliano Deiana, si è discusso di buone pratiche e di modelli positivamente realizzati: Ugo Morelli, docente di Psicologia del lavoro e dell’organizzazione e di Psicologia della creatività e dell’innovazione, ha portato l’esempio della Scuola per il Governo del Territorio e del Paesaggio del Trentino, mentre Victor Tenez, docente del Politecnico della Catalogna, si è soffermato sull’esperienza del suo ateneo che ha creato il Master di Alta formazione in materia di Architettura del paesaggio.

 

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Mercoledì 16 gennaio alle 9.30, nella sala conferenze ‘Helmar Schenk’ del Parco di Molentargius (via La Palma, Cagliari), si terrà una giornata di riflessione sulle tematiche del paesaggio, nell’ambito delle attività previste dalla Scuola per il Paesaggio della Sardegna, costituita con la delibera della Giunta regionale n. 12/2018. Dopo i saluti del presidente del Parco Paolo Passino, i lavori saranno aperti dall’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu, che illustrerà le finalità della Scuola, e dal presidente dell’ANCI Sardegna Emiliano Deiana. Sono previsti due interventi sulle buone pratiche di paesaggio: Ugo Morelli, docente di Psicologia del lavoro e dell’organizzazione e di Psicologia della creatività e dell’innovazione, porterà l’esempio della Scuola per il Governo del Territorio e del Paesaggio del Trentino, mentre Victor Tenez, docente del Politecnico della catalogna, parlerà dell’esperienza del Master di Alta formazione in materia di Architettura del paesaggio.

Seguirà una tavola rotonda sul tema ‘A Scuola per il Paesaggio – Formare, educare, rafforzare e diffondere la cultura paesaggistica’, alla quale prenderanno parte l’assessore Erriu, il presidente dell’ANCI Deiana, l’esperto scientifico della Scuola per il paesaggio Silvano Tagliagambe, i rappresentanti del segretariato regionale del ministero per i Beni e le attività culturali per la Sardegna Patricia Olivo, della IASLA – Società scientifica italiana di architettura del paesaggio Emanuela Morelli, della STEP – Scuola per il governo del territorio e del paesaggio di Trento Gianluca Cepollaro, la presidente dell’Ordine degli architetti di Cagliari Teresa De Montis, il direttore della Coldiretti Sardegna Luca Saba, il presidente del comitato scientifico di Legambiente Vincenzo Tiana e il presidente del Consiglio di amministrazione della Scuola di formazione dell’Ordine degli ingegneri di Cagliari Giuseppina Vacca.