2 November, 2024
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Venerdì 13 dicembre, dalle 14.00 alle 17.00, alla Mem di Cagliari, in via Mameli, si terrà il corso sulla promozione dei beni culturali con il digital storytelling. Con la straordinaria proliferazione di dispositivi e piattaforme in atto da una quindicina d’anni a questa parte, il problema delle tante factory multimediali (sia a livello locale che globale) è diventato quello della necessità una vasta e sempre più diversificata produzione di contenuti. Non sorprende quindi il fatto che Storia, Memoria e Territori siano diventati un terreno privilegiato per la costruzione di format e sceneggiature per film, serie TV, videogiochi, programmi di intrattenimento, etc. E non deve sorprendere neanche il forte aumento di conflittualità tra un’industria culturale che riusa in maniera sempre più spregiudicata la Storia e il patrimonio culturale e paesaggistico ad essa correlata e le istituzioni culturali (generalmente pubbliche) tradizionalmente preposte alla conservazione e trasmissione di questi ambiti della conoscenza (musei, fondazioni, archivi e biblioteche, istituti di ricerca, università, scuola, etc.).

Gli obiettivi del seminario sono: 1) Analizzare a fondo e senza pregiudizi il rapporto tra istituzioni culturali e industria culturale; 2) Verificare in che modo le istituzioni culturali a loro volta possano riusare i contenuti dell’industria culturale allo scopo di mettere a punto strategie di valorizzazione e promozione scientificamente corrette ma allo stesso tempo attraenti per molteplici tipologie di pubblici. 3) Analizzare che ruolo può avere il giornalismo nel contesto sopra descritto. Relatore: Emiliano Ilardi: Docente di Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi presso il Dipartimento di Pedagogia, Psicologia, Filosofia dell’Università di Cagliari. Ai giornalisti che parteciperanno all’evento saranno riconosciuti tre crediti formativi.

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“Utopia, distopia, fantascienza” è il tema del seminario di studi in programma giovedì 30 e venerdì 31 marzo a Cagliari, organizzato dal Dipartimento di Pedagogia, Psicologia e Filosofia dell’Università. “Ancora utopie?”, “Le distopie e le angosce del XX secolo” e “Utopia e distopia all’alba del terzo millennio” saranno i temi trattati nelle tre sessioni che si terranno presso l’Aula 6 della Facoltà di Studi Umanistici a Sa Duchessa (via Is Mirrionis 1).

Il concetto di “utopia” risale a Thomas More e per circa tre secoli ha costituito un paradigma importante nella filosofia politica. Questa analisi oggi però può essere condotta su temi meno frequentati. L’utopia è dunque il punto di partenza per l’esame di universi alternativi, dove l’utopia non è in crisi ma ha solo intrapreso un nuovo cammino. Non è un caso che a partire dagli anni Novanta del secolo è esploso un nuovo e fortissimo interesse, soprattutto tra le nuove generazioni, verso gli universi utopici e distopici. Il forte ritorno negli ultimi anni di un genere come la fantascienza (in romanzi, film, serie tv, videogame di grande successo soprattutto tra i giovani), che alla fine del XX secolo sembrava aver esaurito la sua funzione di immaginare e testare il futuro, ne è un’ennesima conferma.

Il seminario vuole quindi provare a ragionare sulle rappresentazioni “schizofreniche” del futuro che l’attuale mediasfera (dal settore dell’informazione all’industria culturale, dalla divulgazione scientifica ai social network) ci presenta quasi quotidianamente, che vedono il continuo alternarsi di meravigliose utopie ipertecnologiche e profezie di devastanti catastrofi, e come esse influenzino l’immaginario delle nuove generazioni.

Il seminario si aprirà giovedì alle 15.15 con le relazioni della prima sessione (da tema “Ancora utopie?”) che saranno tenute da Roberto Gatti («Non esiste niente di bello se non quello che non è: spigolature sull’utopia in Rousseau»), Claudia Atzori («Eguale rispetto per le persone: tensioni utopiche e prospettiva rawlsiana della realistic utopia») e Rino Genovese (“Utopia ieri e oggi”).

La sessione dedicata al tema “Le distopie e le angosce del XX secolo” si aprirà invece venerdì 31, alle 9.15, con gli interventi di Annamaria Loche (“L’inconsapevole ribellione: Swastika Night di Katharine Burdekin”), Martina Marras (“Quale maternità? Letture femministe fra utopia e distopia”), Alessandro Ottaviani (“Da Heliopolis ad Eumeswil di Ernst Jünger”), e Manuela Ceretta (“Esorcizzare la paura, invocare le paure: utopia e distopia di fronte a una passione antica”).

I lavori del seminario si concluderanno nel pomeriggio con la terza sessione dedicata al tema “Utopia e distopia all’alba del terzo millennio”. A partire dalle 15.15, interverranno Emiliano Ilardi (“Adolescenti di tutto il mondo armatevi. La paura per la guerra civile nelle distopie fantascientifiche del XXI secolo”), Antonio Tursi (“Abitare politicamente ‘mondi nuovi’. Il caso del Metaverso di Neal Stephenson”) e Giuliana Mandich (“Giovani e immaginari del futuro: sogni, speranze e utopie dell’ordinario”).

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Domenica 14 febbraio, dalle 11.00, nella sala conferenze dell’Exmà, in via San Lucifero 71, a Cagliari, verrà inaugurata con un dibattito pubblico la mostra Imago Karalis, Imago Mundi. L’autore delle immagini è il fotografo Stefano Martinelli (in arte Stefano Non), neodottore in Scienze della comunicazione.

Talento, città, sogni. Stefano Martinelli, seguito dal docente nel corso di laurea in Scienze della comunicazione, Emiliano Ilardi, ha elaborato la propria tesi sul tema “Cagliari metropolitana fra progetto e rappresentazione”. Flash che raccontano trasversalmente la città e la “comunicano” con un approccio e punti di vista di forte interesse. Il lavoro realizzato dal fotografo cagliaritano ha la collaborazione dell’associazione Camù, legata al corso di laurea. Scienze della comunicazione ha contribuito anche al sostegno dell’allestimento espositivo. La mostra – gratuita e aperta al pubblico – può essere visitata dalle 12.30 di domenica sino al 9 marzo.

Gli effetti della tecnologia industriale prima e della rivoluzione elettronica poi, i confini dell’arte fotografica e della scienza urbanistica: è questa la cornice del dibattito, con docenti ed esperti, che accompagna la presentazione della mostra. Il contesto viene ampliato fino a interrogativi quali l’influenza del rapido succedersi di media e tecnologie nel Novecento sul modo di rappresentare lo spazio urbano e di progettarlo e su quali siano stati gli effetti di queste derive sullo sviluppo di Cagliari.

«Valorizzare gli studenti e le loro capacità è da sempre uno degli obiettivi che il corso di laurea in Scienze della comunicazione si impegna a realizzare. Questa volta – dice Elisabetta Gola, responsabile del corso – con la mostra di Stefano Martinelli, la sfida è quella di portare i risultati di una ricerca sociologica sul capoluogo regionale all’attenzione dei residenti.»

Al dibattito prendono parte i docenti del corso di laurea in Scienze della comunicazione, Emiliano Ilardi (Sociologia dei processi culturali e comunicativi), Antioco Floris (Linguaggi del cinema, della televisione e dei new media) ed Enrico Cicalò (Metodi e tecniche della rappresentazione grafica). Con l’autore, interviene Dandy Massa, architetto e vicepresidente del Consiglio italiano ingegneri.

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Venerdì 22 gennaio, dalle 10.00 alle 12.00, l’aula 6 “Ludovico Geymonat” – facoltà di Studi Umanistici, Università di Cagliari, via Is Mirrionis 1 – ospita la conferenza di Salvatore De Mola sceneggiatore di fiction televisive di successo quali “Il commissario Montalbano”, “Il giovane Montalbano” e “I Cesaroni”. L’autore discute delle relazioni tra testi e media con Emiliano Ilardi e Alessio Ceccherelli, docenti del corso di laurea in Scienze della comunicazione, guidato da Elisabetta Gola.

Al centro della conferenza il rapporto tra il testo letterario, il testo audiovisivo e le dinamiche che intercorrono nella trasposizione da un medium all’altro sono. In questo passaggio entrano in gioco diversi fattori: il rapporto tra sceneggiatore, autore del testo letterario e produzione televisiva; eventuali censure e autocensure; riscritture e adattamenti di scene ed episodi.

L’incontro è rivolto agli studenti del corso di laurea, ma si può assistere alla conferenza fino all’esaurimento dei posti in aula.

Giovedì, 17 luglio, dalle 18.30, l’Exmà di via San Lucifero, a Cagliari, ospita la sesta edizione del festival “#Com.unica senza frontiere, e-learning communication workshop & showcase”. I lavori sono curati da docenti, studenti e tutor del corso di laurea in Scienze della comunicazione dell’Università di Cagliari.

Realizzato con il patrocinio del Comune di Cagliari, l’evento è inserito nelle iniziative estive di Cagliari 2019, anno in cui l’Italia vedrà una sua città nominata a “capitale europea della cultura”. Il capoluogo regionale è tra le sei candidate, il cui compito è valorizzare storia, cultura, patrimonio artistico delle città per promuovere il turismo culturale e rispondere agli input della Comunità europee.

Il sesto festival della comunicazione rappresenta un’occasione per riflettere sulle modalità di sensibilizzazione, valorizzazione, promozione del patrimonio del nostro paese, anche e soprattutto attraverso le possibilità messe in gioco dalle ICT (social network, digitalstorytelling, gamification). In Italia il patrimonio culturale rappresenta il 5 per cento del Pil e il turismo il 10. Comunicando adeguatamente, anche attraverso ICT e social network, si potenziano le attività turistiche contribuendo a innalzare l’economia generale del paese.

Per “Social media, storytelling e gamification per la valorizzazione dei beni culturali e del territorio”, panel trasmesso in streaming live al link com.unica.it/live, intervengono Francesco Lutrario (direttore Gamification Lab, Università La Sapienza), Marianna Marcucci (co-founder Invasioni Digitali), Paolo Costa (co-finder Tw Letteratura), Maurizio Galluzzo (Iuav, Università Venezia), Alessio Ceccherelli (Università Tor Vergata) e Carlo Mancosu (circuito Sardex). Modera Emiliano Ilardi (docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi – Università di Cagliari)

All’Exmà sono attivi gli info point sull’offerta formativa dell’ateneo e di Scienze della Comunicazione. Per facilitare la partecipazione degli studenti lavoratori è previsto uno spazio bimbi con attività di intrattenimento curate dagli studenti di #Scienze della comunicazione. Dalle 21.00, rinfresco, gara musicale e djset a cura di Stefano Curgiolu,.

Composto dagli studenti di Scienze della comunicazione e del #Master in Management dei prodotti e dei servizi della comunicazione dell’#Università di Cagliari, il Social media team è coordinato da Valentina Favrin, manager didattico dei corsi.