4 November, 2024
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Porto e aree ex Sardamag, dal ponte allo sviluppo” è il tema della tavola rotonda che si terrà sabato 21 maggio, a partire dalle 10.00, nei locali dell’Albergo Moderno a Sant’Antioco, per discutere e confrontarsi sul futuro dell’isola di Sant’Antioco alla luce dei recenti sviluppi sui progetti contenuti nel Piano Sulcis. Non solo ponte e circonvallazione (infrastrutture di punta previste per l’isola dal piano di rilancio del territorio), ma anche aree ex Sardamag e riqualificazione del porto, destinato a mettere via la limitante etichetta di scalo commerciale per indossare i panni di approdo turistico, punto di riferimento dell’intero bacino sulcitano.

Obiettivo dell’incontro, organizzato dal consigliere regionale di Forza Italia Sardegna Ignazio Locci, è il coinvolgimento della comunità antiochense nel processo decisionale che può segnare la svolta per lo sviluppo di Sant’Antioco, confrontandosi attorno all’interrogativo: quale posizionamento garantire e in quali mercati del turismo collocare il water-front dell’isola?

Interverranno: Emilio Floris (Senatore della Repubblica); Ignazio Locci (Consigliere regionale); Giampiero Uccheddu (Direttore Fiera di Cagliari); Gianni Inguscio, Giorgio Corsini, Renato Avellino (Consiglieri comunali).

Carbonia ospiterà la terza tappa di presentazione del manifesto “L’ora delle idee – il centro destra riparte dai giovani”. L’appuntamento è previsto venerdì 6 marzo, a partire dalle 17 e 30, presso la sala congressi del Lu’ Hotel. Nell’occasione verranno presentati i provvedimenti in materia di casa e famiglia, impresa e lavoro, giovani, cultura e internazionalizzazione elaborati dai giovani del centro destra. Idee e progetti che meritano di essere affrontati e inseriti nel dibattito politico al fine di uscire da questo momento di estrema difficoltà socio-economica. Al convegno interverranno i consiglieri regionali Pietro Pittalis, Ignazio Locci, Oscar Cherchi, Stefano Tunis, Antonello Peru, Marco Tedde, Alessandra Zedda, Giuseppe Fasolino, Alberto Randazzo, Edoardo Tocco e Paolo Truzzu. Le conclusioni verranno invece affidate all’ex Governatore e attuale consigliere regionale Ugo Cappellacci, al senatore Emilio Floris e all’europarlamentare Salvatore Cicu.

Nel corso dell’incontro verrà inoltre presentata la nuova comunità digitale “Azzurri2.0”.

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Animato dibattito, ieri sera, nella sala conferenze della Grande Miniera di Serbariu, sulla realtà del Poligono di Capo Teulada, come risorsa, fonte di economia e di sviluppo per il territorio. All’incontro, organizzato dal Consorzio Fieristico Sulcitano, hanno partecipato il Capo di Gabinetto della Presidenza della Giunta regionale, Filippo Spanu; i sindaci di Teulada e Sant’Anna Arresi, Daniele Serra e Paolo Luigi Dessì; i deputati del Partito Democratico Emanuele Cani e Francesco Sanna; il senatore di Forza Italia Emilio Floris; l’ex comandante del 1° Reggimento di Teulada, colonnello Sandro Branca; i consiglieri regionali di Forza Italia Stefano Tunis e Ignazio Locci; l’ex comandante della Brigata Sassari, generale Nicolò Manca; il sindaco di Perdasdefogu, Mariano Carta; i sindaci di Carbonia e Calasetta, Giuseppe Casti e Antonio Vigo; il segretario della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente, Roberto Puddu; amministratori locali, rappresentanti di associazioni e movimenti e semplici cittadini.

Diverse le posizioni emerse nel corso del dibattito. Da una parte la posizione del ministero della Difesa che rivendica il mantenimento dell’attuale situazione e degli oltre 7.000 ettari di demanio (demanio e non servitù, come ha rimarcato il colonnello Branca, in quanto i terreni sono stati acquistati dal ministero della Difesa da alcune centinaia di proprietari, ad un prezzo nettamente superiore a quello che allora era il prezzo di mercato, e solo in tredici casi si procedette con espropri) per lo svolgimento delle esercitazioni; da un’altra quella della Regione, manifestata dal governatore Francesco Pigliaru alla seconda Conferenza nazionale sulle servitù militari e ribadita nell’occasione dal Capo di Gabinetto Filippo Spanu, in base alla quale «non si può essere gravemente sperequati da una prassi dello Stato di cui si fa parte non si può più ritenere scontato che la gran parte delle servitù militari della Repubblica italiana sia in Sardegna. Riequilibrio e bonifiche come grande occasione di lavoro, di educazione, di civiltà, di sviluppo, di recupero e riuso che vanno finanziate a valere sulla fiscalità generale della Repubblica»; e ancora quella delle comunità locali, con in prima fila i comuni di Teulada e Sant’Anna Arresi, i due comuni maggiormente coinvolti dalla presenza militare (Sant’Anna Arresi non ha suo territorio in area militare ma è direttamente a contatto con lo stesso), che rivendicano un alleggerimento del peso della servitù ed un maggior coinvolgimento in termini di ricadute economiche. Ci sono poi coloro che sono pienamente favorevoli alla presenza del poligono, vedi i pescatori, che ormai da anni usufruiscono degli indennizzi per il mancato esercizio della loro attività; e coloro che, viceversa, sono nettamente contrari, in quanto ritengono la presenza del poligono un freno allo sviluppo economico del territorio, soprattutto nel settore turistico.

Oggi – come ha sottolineato il colonnello Branca, il poligono rappresenta la principale azienda del territorio, con l’erogazione di ben 1.200 buste paga, tra militari e civili, e nelle considerazioni che vengono fatte circa la permanenza o meno del poligono, è una realtà della quale non si può non tenere conto, soprattutto in una fase di grave crisi economica come quella che vive il Sulcis Iglesiente. E nella prospettiva di un ridimensionamento anche parziale della servitù, con una restituzione di porzioni di territorio agli usi civili – come da parte sua ha rimarcato il senatore Emilio Floris – andrebbe affrontato preventivamente il problema delle bonifiche, per evitare il ripetersi delle situazioni vissute a La Maddalena, dove gli americani sono andati via ma il territorio, non essendo state effettuate le bonifiche, oggi è praticamente ancora inutilizzabile.

L’ipotesi più realistica, sostenuta tra gli altri, oltre che dal governatore Francesco Pigliaru, anche da Roberto Puddu, segretario generale della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente, è quella di una riduzione della superficie destinata alle esercitazioni militari («perché niente è eterno – ha detto Puddu – come dimostrano i casi dell’industria e della stessa Carbosulcis, che sta chiudendo. E non si capisce perché debba essere eterna la superficie di territorio destinata alle esercitazioni militari»), con maggiori ricadute in termini economici per le comunità locali, possibili con il nuovo programma che prevede investimenti per ben venti milioni di euro.

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Dura presa di posizione di Edoardo Tocco (FI) sulla situazione dell’#impiantistica sportiva a Cagliari. «L’ultima pagina nera per il basket cagliaritano è stata scritta domenica sera, durante la partita contro la Svizzera. Una scena destinata a ripetersi anche il prossimo fine settimana in occasione del match della #Nazionale di Datome e compagni contro la Russia – spiega Edoardo Tocco, consigliere regionale e consigliere del comune di Cagliari -. Centinaia di appassionati sportivi sono rimasti fuori dal #palazzetto di via Rockfeller per l’impossibilità di ospitare oltre tremila spettatori. Una struttura, dunque, inadeguata per i grandi eventi. Proprio per questo, con la giunta capeggiata da Emilio Floris avevamo pensato ad una nuova area che accogliesse diversi impianti sportivi, soprattutto un più moderno e funzionale palasport per il basket ed il volley della città capoluogo. Tutto già pronto, con uno stanziamento di 6 milioni di euro, provenienti dai Piani operativi regionali, per dare vita ad un sogno degli amanti dello sport e non solo. A sorprese, invece, l’esecutivo targato Massimo Zedda ha impresso la retromarcia. Nessun palazzetto. Basket, pallavolo, persino calcetto – che dovrà emigrare a Sestu per i lavori di rifacimento del Palaconi – dovranno ancora attendere.» «E’ assurdo – sottolinea ancora Tocco, da anni impegnato in diverse società sportive isolane – perché la Giunta, in base agli ultimi progetti rimbalzati a mezzo stampa, pensa di dover destinare l’area di San Paolo, a ridosso della città e ottimale per gli eventi di grande portata, ad un ecocentro per la raccolta dei rifiuti. Ben venga un servizio di raccolta dei residui in un sito attrezzato. Ma penso che una location che sarebbe potuta finire in tutt’altra zona di Cagliari. C’è poi un ulteriore danno: il pacchetto di 6 milioni di euro, attribuito per la costruzione delle strutture sportive, è stato dirottato alle società. Non è certo la stessa identica cosa. Perché la Capitale dell’Isola rimane ancora priva di un’impiantistica idonea ai grandi palcoscenici. E, mentre Sassari butta le fondamenta per la costruzione di una mega cattedrale del basket – conclude Edoardo Tocco – Cagliari dovrà aspettare ancora per chissà quanti anni delle strutture efficienti.»

La #Prima Commissione permanente del Consiglio regionale ha sentito il senatore di Forza Italia Emilio Floris e il deputato di Sinistra Ecologia e Libertà Michele Piras.

Secondo Floris, la Prima Commissione del Consiglio ha, in questa fase storica, un grande carico di responsabilità. «La riforma dello Statuto sardo – ha detto il senatore – deve essere portata avanti pensando a ciò che sta accadendo a livello nazionale. Serve un percorso rapido e condiviso». Sarebbe però uno sbaglio, per l’esponente di Forza Italia, «avviare la riscrittura dello Statuto perché si temono effetti negativi dalla riforma del Titolo V della Costituzione. Lo Statuto deve essere invece rivisto per adeguarlo alla realtà odierna tendendo conto anche dell’esigenza di un nuovo rapporto con l’Europa». Il parlamentare di Forza Italia ha parlato di «inversione di tendenza» della politica riguardo agli assetti istituzionali. «Si è passati, negli anni, da una visione federalista ad una centralista – ha detto Floris – per questo occorre rafforzare le ragioni dell’Autonomia. Uno dei punti da sviluppare è quello dell’insularità».

Secondo l’ex sindaco di Cagliari, la riforma deve essere largamente condivisa. «Sarete voi a decidere il metodo. Che si scelga lo strumento dell’assemblea Costituente o meno – ha concluso Floris – non si può pensare, comunque, di riscrivere lo Statuto dentro il Palazzo».

Michele Piras, dopo aver segnalato il clima ostile che si vive nel Paese nei confronti del sistema delle autonomie speciali, ha dichiarato il proprio sostegno al percorso di riforme avviato dalla Commissione Autonomia. «Per contrastare l’opinione diffusa che la specialità sia un privilegio occorre prima di tutto esercitare le prerogative dello Statuto – ha detto il deputato di Sel – la vertenza entrate è da questo punto di vista emblematica».

Piras ha poi espresso preoccupazione per i rischi che si potrebbero correre nel mettere mano allo Statuto. «Per non subire un arretramento della specialità è urgente rafforzare l’autonomia introducendo elementi di maggiore sovranità». E’ la storia, secondo il parlamentare, ha indicarci la via: «Nel dopoguerra la priorità era la rinascita economica della Sardegna, ora bisogna evidenziare gli svantaggi determinati dalla nostra condizione di insularità».

Sul metodo con cui avviare le riforme, Piras ha evidenziato la necessità di «un ampio coinvolgimento del popolo sardo. Vanno introdotte – ha concluso il deputato di Sel – forme di partecipazione profonde, altrimenti si rischia di confinare il dibattito negli spazi chiusi della politica».

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Sono state convocate tutte le commissioni per questa settimana. La #Prima (Autonomia e ordinamento regionale), presieduta da Francesco Agus (Sel), si è riunita questa mattina alle 10.00. All’ordine del giorno la questione riforme: stamattina era prevista la prosecuzione delle audizioni dei deputati e senatori sardi o eletti in Sardegna, in particolare Emilio Floris (FI) e Michele Piras (Sel). Per domani, 10 giugno, alle 11.00, è prevista l’audizione dei rettori delle Università di Cagliari e Sassari. Nel pomeriggio la commissione Autonomia e Riforme si riunirà, alle 16.00, per  sentire i rappresentanti di Confindustria, Confapi, Rete imprese Italia, Lega cooperative, Confcooperative, Unicoop, Agci, Unci.

Nella giornata di domani, 10 giugno, si riuniranno anche le altre commissioni.

La #Seconda commissione (Lavoro, cultura e formazione professionale), presieduta da Gavino Manca (Pd), è stata convocata per le 17.00. All’ordine del giorno l’audizione dell’assessore degli affari generali sulla situazione del personale Csl/Cesil e del progetto Lavor@bile Sardegna.

La #Terza Commissione (Programmazione, bilancio e politiche europee), presieduta da Franco Sabatini (Pd), è stata convocata alle 16.00 per la programmazione dei lavori.

Sempre domani si riunirà, alle 16,30, anche la #Quarta commissione (Governo del territorio, ambiente, infrastrutture e mobilità), presieduta da Antonio Solinas (Pd). All’ordine del giorno l’audizione del comitato dei sindaci (comune di Sardara capofila) sulla moratoria sull’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili.

La #Quinta commissione (Attività produttive), presieduta da Luigi Lotto (Pd), si riunirà alle 16.30. All’ordine del giorno l’audizione dei rappresentanti del Centro sperimentale autosviluppo e più sulla biodiversità in Sardegna. I lavori proseguiranno con l’esame del Dl 40 (disposizioni in materia di concessioni demaniali ai fini della pesca e acquacoltura e modifiche alla legge regionale n. 19 del 2012) e del Pl 32 (disposizioni in materia di pesca nelle aree demaniali). Anche la #sottocommissione della Quinta si riunirà nel pomeriggio. All’ordine del giorno l’esame delle seguenti proposte di legge: Pl 13 (Istituzione, individuazione e disciplina dei distretti rurali, dei distretti agro-alimentari di qualità e dei bio distretti), Pl 14 (Tutela, conservazione e valorizzazione dell’agrobiodiversità della Sardegna), Pl 15 (Promozione e costituzione delle organizzazioni interprofessionali per prodotti agro-alimentari), Pl 16 (Istituzione del marchio collettivo della Regione Sardegna per la tracciabilità e la promozione dei prodotti agricoli ed agro-alimentari di qualità), Pl 22 (Conservazione e valorizzazione dei prodotti sardi e dei derivati dalla lavorazione di semole e sfarinati di grano duro) e Pl di iniziativa popolare n. 3 (Legge regionale per la conservazione e valorizzazione dei prodotti sardi e dei derivati dalla lavorazione di semole e sfarinati di grano duro).

La #Sesta commissione (Sanità e politiche sociali), presieduta da Raimondo Perra (Psi), si riunirà alle 18.00. All’ordine del giorno: il Testo unificato delle proposte di legge 20-28 (Norme per la prevenzione della fetopatia alcolica), per il quale è prevista l’approvazione finale. Di seguito sarà sentito in audizione il presidente della Commissione consiliare permanente politiche sociali del comune di Cagliari su proposte relative alle politiche sociali del comune di Cagliari

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Via libera all’unanimità, al Senato, nella tarda mattinata odierna, a tre mozioni sulla crisi del Sulcis Iglesiente. I testi approvati sono stati modificati sulla base delle indicazioni fornite dal Governo e sono stati approvati in tre votazioni differenti.

Una mozione, presentata dal senatore di Sinistra Ecologia Libertà Luciano Uras, impegna il Governo Renzi ad assumere iniziative per il rilancio delle attività economiche; ad attuare gli interventi previsti nel Piano Sulcis, con interventi ecosostenibili dei cicli produttivi e di risanamento ambientale; ad una rapida ratifica dell’accordo di programma in materia ambientale e del contratto di sviluppo con l’Eurallumina; e, infine, a porre in essere le iniziative di competenza per i lavoratori interinali espulsi dal sistema produttivo e per gli ammortizzatori sociali nel sistema Sulcis Iglesiente.

Una seconda mozione, presentata dalla senatrice del Movimento Cinque Stelle Manuela Serra, impegna il Governo Renzi all’apertura di un tavolo per l’avvio di percorsi di riconversione professionale e produttiva; ad attuare interventi di bonifica delle aree dismesse e di riqualificazione del territorio; e, infine, a favorire una ripresa ecosostenibile dell’attività produttiva.

La terza mozione, presentata dal senatore di Forza Italia Emilio Floris, impegna il Governo a rilanciare le attività produttive del territorio della Sardegna; ad approntare strumenti finanziari e fiscali per evitare la chiusura e la delocalizzazione degli impianti; e, infine, a far ripartire la produzione nello stabilimento Alcoa, garantendo i livelli occupativi.

Il vice ministro dello Sviluppo economico, Claudio De Vincenti, prima del voto, ha precisato che «il piano Sulcis è in corso di attuazione, mentre l’accordo di programma con Eurallumina si sta definendo in questi giorni e il Governo, che sta sollecitando la realizzazione da parte della regione di interventi per infrastrutture e bonifiche, punta ad attirare in Sardegna la produzione di biocarburanti di seconda generazione e organizzerà nel Sulcis un forum di ecotecnologie».