15 November, 2024
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Diminuisce il livello di criticità allerta meteo, domani riaprono anche le scuole di Iglesias.

«A partire da domani, venerdì 2 ottobre – annuncia il sindaco, Emilio Gariazzo -, le scuole cittadine potranno regolarmente riaprire e riprendere le normali attività, in quanto la Protezione Civile ha reso noto che dalle 14.00 di oggi, giovedì 1 ottobre e fino alle 6.00 di domani, la criticità per rischio Idrogeologico dell’allerta meteo è stata ridotta da elevata a moderata. Le condizioni miglioreranno ulteriormente dalle 6.00 di domani mattina con la criticità che diventerà ordinaria.»

«Tutte le disposizioni indicate nell’ordinanza firmata il 30 settembre per la giornata di venerdì 2 ottobre – conclude Emilio Gariazzo – sono revocate.»

Istituto MInerario Iglesias 1 copia

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Ieri sera, in seguito all’allerta meteo di criticità elevata (allerta rossa) prevista fino a venerdì 2 ottobre, il sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo, ha emesso una seconda ordinanza che dispone:

– la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine grado, compresi asili nido e scuole materne, nei giorni 30 settembre (dal turno pomeridiano), 1 ottobre e 2 ottobre.

– la chiusura del cimitero comunale il 1 ottobre e il 2 ottobre;

– il divieto di parcheggio in Via Linasia e Via Punta San Michele (San Benedetto), Via Vergine Maria, Via Casula e Corso Colombo la sera del 30 settembre, il 1 e 2 ottobre (fino alle 12.00).

Vista la situazione di allerta raccomanda ai cittadini:

– di evitare al massimo gli spostamenti;

– di non recarsi in luoghi isolati (campagna, montagna, ecc.). Se necessario, di mantenersi a stretto contatto con i propri familiari, dando indicazioni esatte della propria dislocazione.

– di evitare di stazionare in cantine e locali sotto piano stradale e di non accedervi durante gli eventi meteorici;

Tutti i responsabili di uffici e attività in qualunque modo aperte al pubblico, sono invitati ad adottare ogni misura di protezione per evitare danni a persone e/o cose.

Per necessità rivolgersi ai seguenti numeri:

0781 31333 Soccorso Iglesias

331 5777278 / 328 3818134 Vigili del Fuoco

Nuvole su Cagliari 1 copia

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Nuvole su Cagliari 1 copiaAllerta meteo Protezione civile

Allerta meteo con codice rosso in tutta la Sardegna. Lo ha annunciato la Protezione civile, specificando che fenomeni importanti e potenzialmente molto pericolosi potrebbero iniziare a intensificarsi da questo pomeriggio.
Si tratta di rischio idrogeologico e idraulico molto elevato. Ai sindaci è stato chiesto di attuare i propri Piani di protezione civile e di regolare normalmente l’uscita mattutina delle scuole, evitando i rientri pomeridiani.
Le Amministrazioni comunali, sempre nell’attuazione del Piano, sono state inviate a provvedere a diffondere immediatamente le informazioni tra la popolazione e a predisporre tutte le misure per salvaguardare la tutela delle persone affinché nessuno rimanga nelle zone a rischio alluvione.
L’assessore della Difesa dell’Ambiente con delega alla Protezione civile, Donatella Spano, sta coordinando da ieri le attività del Sistema di Protezione civile regionale per far fronte alla criticità prevista.
Oltre che a Iglesias e Gonnesa, dove i sindaci Emilio Gariazzo e Pietro Cocco hanno disposto la chiusura delle scuole fino a venerdì 1° ottobre compreso, e a Carbonia, dove il sindaco Giuseppe Casti ha disposto la chiusura delle scuole con effetto immediato da questo pomeriggio e per la giornata di domani, anche a Sant’Antioco il sindaco Mario Corongiu ha ordinato la sospensione dell’attività scolastica di ogni ordine e grado (chiusura delle scuole) per la giornata del 1 ottobre 2015.

A Portoscuso, considerati gli effetti e danni localizzati per rischio idrogeologico ed idraulico, ovvero per potenziali rischi connessi a forti ed improvvisi rovesci d’acqua, il sindaco Giorgio Alimonda ha invitato i cittadini ad adottare tutte le misure di cautela e prudenza, per non mettere a repentaglio la propria incolumità. Ed ha poi firmato l’ordinanza per la chiusura di tutte le scuole cittadine di ogni ordine e grado per la giornata di giovedì 1 ottobre. In relazione all’evolversi della situazione di rischio,  la chiusura delle scuole potrà essere prorogata anche a venerdì 2 ottobre.

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Scatta l’allarme meteo per le prossime 48 ore. In considerazione dell’allerta meteo di criticità elevata-codice rosso diramata dalla Protezione Civile, il sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo, ha disposto con ordinanza la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado, compresi asili nido e scuole materne, nei giorni 30 settembre (dal turno antimeridiano), 1 ottobre e 2 ottobre. La stessa decisione l’ha presa il sindaco di Gonnesa, Pietro Cocco, che ha disposto la chiusura delle scuole fino a venerdì 2 ottobre compreso.
Il sindaco del comune di Carbonia, Giuseppe Casti, ha convocato il Centro operativo Comunale (C.o.C.) al fine di intraprendere le misure finalizzate alla salvaguardia dell’incolumità pubblica. È monitorata costantemente l’evoluzione delle condizioni meteo. La riunione del C.o.C. è aggiornata con cadenza ravvicinata.Aggiornamenti e indicazioni saranno comunicati sul sito www.comune.carbonia.ci.it e sulla pagina Facebook Carbonia Newsletter.
Nuvole su Cagliari 1 copiaAllerta meteo Protezione civile

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Scuole chiuse anche a Iglesias, domani, lunedì 28 settembre, come in molte scuole del Cagliaritano e all’Università, per l’allerta meteo. Lo ha deciso il sindaco, Emilio Gariazzo.

«Si comunica che in data odierna – ha comunicato alcuni minuti fa Emilio Gariazzo -, in considerazione dell’allerta meteo di criticità elevata-codice rosso sino alla mezzanotte di domani, ho disposto con ordinanza la chiusura delle scuole della Città di Iglesias di ogni ordine e grado per la giornata di lunedì 28 settembre.»

Scuola musicale Iglesias copia

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È in corso, nella sala riunioni del Centro culturale di via Cattaneo, a Iglesias, l’incontro organizzato dal Partito Democratico con l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, per un confronto sul progetto di riforma della rete ospedaliera approvato dalla Giunta regionale il 28 luglio scorso. L’incontro arriva a meno di 48 ore dalla giornata di sciopero generale organizzato a Iglesias dal Comitato per salute del Sulcis Iglesiente in aperta contestazione con le proposte contenute nel progetto della Giunta Pigliaru.
Partecipano all’incontro, tra gli altri, il sindaco Emilio Gariazzo, il segretario provinciale Daniele Reginali, il capogruppo in Consiglio comunale Francesco Melis e il capogruppo in Consiglio regionale Pietro Cocco.
L’assessore, nel suo intervento introduttivo, ha difeso le proposte fatte, suscettibili di miglioramenti attraverso il confronto con le diverse realtà locali ma improntate sulla volontà di offrire una sanità migliore con le risorse a disposizione, con una razionalizzazione dei servizi.
Prima dell’incontro al Centro culturale di via Cattaneo, l’assessore Arru ha partecipato ad un incontro al Centro Traumatologico, dove sono in corso importanti lavori di adeguamento delle strutture, al cui termine verrà ospitato il Punto nascita, la temporanea dislocazione del quale, all’ospedale Sirai di Carbonia è stata al centro di tante polemiche.

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Ieri mattina il sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo, e l’assessore della Difesa dell’ambiente, Melania Meo, hanno incontrato l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Donatella Spano, per fare il punto sull’iter di assegnazione al comune di Iglesias delle risorse per la costruzione del sito di raccolta della Valle del Rio San Giorgio.

«L’intervento – spiega Emilio Gariazzo – è propedeutico al risanamento ambientale del nostro territorio e vede l’investimento di oltre 43 milioni di euro. La prossima settimana abbiamo calendarizzato un incontro operativo tra i tecnici comunali e lo staff dell’assessorato regionale per programmare gli ulteriori passi dopo la firma della delega, avvenuta la scorsa settimana. Con questo atto, la Regione ha impegnato a favore del comune di Iglesias i primi denari utili a costituire lo staff di supporto al progetto. Dopo tanta attesa – conclude il sindaco di Iglesias – è iniziato concretamente il percorso che porterà a spendere i fondi pubblici stanziati da tanti anni a favore delle bonifiche e mai utilizzati.»

Emilio Gariazzo 81 copia

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Si è conclusa nella tarda mattinata la “missione” a Cagliari di una delegazione di rappresentanti politici, sindacali e cittadini di Iglesias, “a difesa del CTO e della sanità iglesiente”. All’origine della protesta, come è noto, vi è un’aperta contestazione del progetto di riorganizzazione delle attività degli ospedali aziendali, con particolare riferimento alla decisione di prorogare, anche per il mese di agosto, l’ubicazione dell’U.O.C. di ginecologia e ostetricia presso il presidio ospedaliero Sirai, dopo che il commissario straordinario Antonio Onnis aveva annunciato al Consiglio comunale di Iglesias, il trasferimento all’ospedale Santa Barbara.

La delegazione ha consegnato due documenti, contenenti le rivendicazioni. Nel primo, indirizzato al presidente della Regione, Francesco Pigliaru; all’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru; al direttore generale dell’assessorato della Sanità, Giuseppe Maria Sechi; al prefetto di Cagliari, Giuliana Perrotta; e al sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo, si legge che «gli impegni presi dal commissario Onnis in Consiglio comunale a Iglesias, non sono stati rispettati. Chiediamo, ancora una volta, che non venga cancellato alcun servizio o trasferito alcun reparto, in attesa della conclusione dei lavori del CTO e della riorganizzazione sanitaria locale».

«Chiediamo inoltre il rientro immediato del reparto di Ostetricia e Ginecologia dal Sirai di Carbonia al Santa Barbara di Iglesias e il ripristino degli altri servizi drasticamente ridimensionati secondo il Piano estivo predisposto dal dott. Onnis – si legge ancora nel documento -. Qualora le suddette istanze non venissero accolte, chiediamo la proclamazione dello sciopero generale dell’intera città di Iglesias.»

Con il secondo documento, inviato al presidente della Giunta, Francesco Pigliaru; all’assessore della Sanità, Luigi Arru; al direttore generale dell’assessorato della Sanità, Giuseppe Maria Sechi; e, infine, al prefetto di Cagliari, Giuliana Perrotta, viene chiesto un incontro.

«A seguito della riorganizzazione sanitaria che viene attuata nel territorio del Sulcis Iglesiente da parte del commissario straordinario dottor Antonio Onnis e che attualmente penalizza la città di Iglesias e gran parte del territorio di pertinenza della Asl n° 7 di Carbonia Iglesias – si legge nel documento – si richiede un incontro con il sindaco di Iglesias, i capigruppo del Consiglio comunale di Iglesias, i Sindacati confederali e le associazioni, al fine di ascoltare le problematiche che tali scelte stanno provocando alla sanità territoriale, già troppe volte depauperata di servizi e prestazioni alla popolazione.»

La richiesta di incontro è firmata dal sindaco, Emilio Gariazzo; dai capigruppo di “Il Tuo segno per Gariazzo”, Pietro Serio; di Cas@ Iglesias, Valentina Pistis; di Forza Italia, Luigi Biggio; del Partito Democratico, Francesco Melis; di Sinistra Ecologia Libertà, Franco Tocco; del PDCI, Alberto Cacciarru; e, infine, dal segretario cittadino del Partito Democratico, Ubaldo Scanu.

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CTO Iglesias copia

Ospedale Santa Barbara

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Cari concittadini,

condivido con voi alcune riflessioni sul tema della riorganizzazione della rete ospedaliera della ASL 7 alla luce degli eventi di questi giorni. Dal primo giorno in cui sono sindaco di Iglesias ho seguito in maniera puntuale i temi della sanità attraverso un confronto serrato con la Regione Sardegna e le direzioni aziendali della ASL 7. L’obiettivo è stato ed è tuttora quello di arrivare finalmente ad una organizzazione che ad un tempo garantisca sicurezza, appropriatezza e qualità dei servizi erogati e dignità alla città di Iglesias, che deve mantenere un ruolo centrale nel sistema sanitario territoriale.

Nel perseguire ciò ho cercato sempre di agire con un’onestà intellettuale credendo che l’azione politica non debba mai essere finalizzata a interessi elettorali personali o di partito, ma debba sempre dirigersi a costruire un futuro migliore per le prossime generazioni.

Il serrato confronto avuto nei mesi scorsi con l’assessorato regionale della Sanità e i vertici della ASL ha portato finalmente ad un disegno definitivo e chiaro di quello che sarà l’assetto degli ospedali.

Chi dice che la sanità ad Iglesias sarà smantellata, dice il falso.

Nel piano di riorganizzazione della rete sanitaria il CTO sarà un importante presidio ospedaliero di riferimento per le attività programmate della Chirurgia generale, dell’Ortopedia, dell’Oculistica e dell’Otorinolaringoiatria, sarà sede dell’unico reparto di Ostetricia e Ginecologia, dei Reparti pediatrici e della Medicina. A questo si aggiunge il Pronto Soccorso, la Terapia Intensiva, la Dialisi e il Laboratorio.

Il CTO non solo non chiude ma si potenzia enormemente.

La maggior parte di questi reparti sarà ospitata nel blocco nuovo del Presidio, i cui lavori sono in fase di completamento. Nel dettaglio i lavori, già in grande stato di avanzamento, devono essere conclusi entro febbraio 2016, con il completamento della centrale dei gas medicali e l’acquisto degli arredi.

Il Presidio Ospedaliero del Santa Barbara sarà dedicato alla lungodegenza e all’integrazione delle attività territoriali.

Questo sistema, integrandosi con il polo dell’emergenza-urgenza del Sirai, garantirà ai cittadini servizi di qualità.

Questa riorganizzazione-sistema garantirà ai cittadini servizi di qualità, con un ospedale nuovo di zecca e all’avanguardia.

Rivendico questo risultato, rispetto ad altre soluzioni proposte che avrebbero penalizzato la nostra città.

Continuerò a vigilare, come fatto sino ad ora, insieme all’intero Consiglio comunale, perché il crono programma di completamento dell’Ospedale CTO venga rispettato e il piano trovi quanto prima attuazione. Su questo metto in gioco con coraggio la mia credibilità.

Veniamo ora al punto, in attesa della fine dei lavori del CTO, della possibile alternanza tra Iglesias e Carbonia della localizzazione del reparto di ostetricia.

Ho manifestato al Commissario straordinario ed alla Conferenza dei sindaci il rammarico mio e dell’intero Consiglio comunale per aver disatteso un impegno formale verso la città, deludendo aspettative e generando perplessità e contrarietà. Contestualmente ho chiesto fermamente di valutare a fondo tutti gli elementi per la sua applicabilità. Le implicazioni logistiche e medico legali scaturite dalle valutazioni del Consiglio di Direzione (capi dipartimento) e di buona parte degli operatori, formalizzate in vari documenti, hanno fatto emergere la difficoltà alla sua applicazione, così come promessa. Il Commissario stesso ha dovuto riconoscere come la scelta fosse stata presa senza adeguate valutazioni preliminari. Ciò che è accaduto è grave, ma non può e non deve vanificare il lavoro svolto sin’ora.

Rivendicando ancora l’impegno mio, della Giunta, di tutta la coalizione di maggioranza per il raggiungimento dell’importante risultato sulla riorganizzazione della rete ospedaliera cittadina, chiarisco che non allestirò certo alcun palcoscenico per personaggi che, all’insegna della demagogia e della conservazione hanno reso impossibile in questi anni una riorganizzazione seria dei nostri ospedali. Abbiamo denunciato in questi anni l’assoluta mancanza di una pianificazione regionale, oggi finalmente con la delibera della Giunta regionale 38/12 del 28.07.15 abbiamo un documento di indirizzo sulla riorganizzazione sulla rete ospedaliera della regione Sardegna. Una delibera che dobbiamo discutere e certamente perfezionare prima dell’approvazione in Consiglio regionale, ma che ci permette di guardare avanti nella riorganizzazione dei servizi sanitari. Nell’ambito di questo documento dovrà uscire rafforzato il progetto per gli ospedali dell’area omogenea del Sulcis Iglesiente, compreso il suddetto piano per il CTO di Iglesias.

Questa è la politica che decide per il reale interesse dei cittadini, e non per piccole rendite di posizione individuali o di gruppi di potere. Su questa linea chiedo a tutti voi di collaborare attivamente in maniera critica e costruttiva, affinché le nostre scelte siano sempre condizionate dal nostro coraggio e non dalle nostre paure. Convocherò un’assemblea pubblica all’inizio di settembre per fare il punto della situazione, ma mi rendo disponibile al confronto in qualunque momento.

Emilio Gariazzo

Sindaco di Iglesias

Emilio Gariazzo 81 copia

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Questa mattina il capogruppo consiliare di Cas@ Iglesias Valentina Pistis e il rappresentante dei Riformatori Sardi Roberto Frongia, hanno tenuto una conferenza stampa, nella saletta dell’Hotel Artu, a Iglesias, sullo stato della sanità iglesiente, nel corso della quale hanno presentato dati, cifre e scelte definite scellerate.

Valentina Pistis e Roberto Frongia hanno iniziato attaccando la maggioranza che governa la città di Iglesias, dalla quale Cas@ Iglesias è uscita dopo aver concorso in misura determinante alla vittoria elettorale di due anni fa, definendola «una compagine traballante, una maggioranza presente e compatta, solo quando lo ritiene utile politicamente. Assenze e presenze strategiche in base a ciò che si discute».

«La sanità non è argomento caro a questo centro sinistra – hanno aggiunto Pistis e Frongia -. Abbiamo sottolineato la grave inerzia della Giunta comunale e lo sconcertante silenzio del sindaco Emilio Gariazzo che affida ad uno scarno comunicato stampa, di qualche giorno fa, una replica appiattita sulla linea dettata dal commissario della ASL 7, Antonio Onnis. E’ chiara, infatti, la volontà di un pezzo della dirigenza dell’azienda sanitaria di far diventare ospedale unico, del territorio, il Sirai di Carbonia e lo è ancor più leggendo la delibera della Giunta regionale che ha per oggetto la riorganizzazione della rete ospedaliera. Un beffa per Iglesias e i suoi presidi ospedalieri.»

«La Giunta regionale, dopo gli annunciati proclami in campagna elettorale, non ha di fatto, approvato alcuna riforma, tanto meno il piano sanitario regionale. Si sono stracciati le vesti per le spese sanitarie sostenute dall’allora giunta di centro destra, ora, i commissari, targati PD, spendono più dei loro predecessori ampliando il tragico buco di bilancio relativo al capitolo sanitario. La delibera della Giunta regionale, la n. 38 del 28.07.2015, certifica la morte della sanità iglesiente. Definisce il Sirai di Carbonia presidio di 1° livello, mentre invece il CTO di Iglesias, stabilimento con funzioni di base e completamento DEA di 1° livello, riabilitativo e ospedale di comunità. Definisce, inoltre, il SANTA BARBARA, ospedale con ruolo da definire. Il Sirai potenziato, il Santa Barbara, di fatto, verrà chiuso e il CTO ospiterà le lungodegenze e la riabilitazione.»

«I denari pubblici investiti per creare al traumatologico il polo materno infantile buttati alle ortiche – hanno sottolineato ancora Valentina Pistis e Roberto Frongia -. Tutto da rifare, tutto da ridefinire, in una situazione poco chiara, vista anche la scadenza imminente degli incarichi dei commissari del 28 agosto. Il commissario Antonio Onnis, ha partecipato ai Consigli comunali evitando artatamente di informare i consiglieri di ciò che sta accadendo. A domande precise sul punto nascita, sul reparto di chirurgia e su pediatria,  formulate dal Gruppo Consiliare, ha omesso importanti e decisive verità. Il piano estivo del 2015, scritto tenendo conto degli obiettivi di massima sicurezza dei pazienti, fa acqua da tutte le parti. Innumerevoli le negligenze e lo sperpero di denari pubblici impiegati per il trasferimento del reparto di ostetricia e ginecologia del Santa Barbara al Sirai. Inspiegabile per i costi sostenuti doppiamente. Irragionevoli le modalità tecniche con cui è avvenuto il trasferimento. Inaccettabili i metodi utilizzati con i professionisti.

Come dimenticare la promiscuità del reparto di pediatria con quello di chirurgia pediatrica, con tutti i rischi del connessi. Come dimenticare l’apertura parziale del reparto di chirurgia, senza ossigeno nelle camere. Insomma, il caos la fa da sovrano.»

«I dati ufficiali in nostro possesso dimostrano che nel 2014, il distretto di Iglesias, a fronte di una popolazione minore, rispetto al distretto di Carbonia, ha sostenuto un numero maggiore di servizi ospedalieri. Un dato su tutti, i servizi di alta specializzazione in chirurgia al Santa Barbara erano il 15,1%, chirurgia al Sirai, solo il 5,2%. I dati relativi ai mesi di gennaio-maggio del 2015 – hanno concluso Pistis e Frongia – sono drogati dall’annoso disservizio procurato dall’incendio del reparto di chirurgia. Reparto, ad oggi, riaperto solo parzialmente.»

Pistis-Frongia