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Cari concittadini,
condivido con voi alcune riflessioni sul tema della riorganizzazione della rete ospedaliera della ASL 7 alla luce degli eventi di questi giorni. Dal primo giorno in cui sono sindaco di Iglesias ho seguito in maniera puntuale i temi della sanità attraverso un confronto serrato con la Regione Sardegna e le direzioni aziendali della ASL 7. L’obiettivo è stato ed è tuttora quello di arrivare finalmente ad una organizzazione che ad un tempo garantisca sicurezza, appropriatezza e qualità dei servizi erogati e dignità alla città di Iglesias, che deve mantenere un ruolo centrale nel sistema sanitario territoriale.
Nel perseguire ciò ho cercato sempre di agire con un’onestà intellettuale credendo che l’azione politica non debba mai essere finalizzata a interessi elettorali personali o di partito, ma debba sempre dirigersi a costruire un futuro migliore per le prossime generazioni.
Il serrato confronto avuto nei mesi scorsi con l’assessorato regionale della Sanità e i vertici della ASL ha portato finalmente ad un disegno definitivo e chiaro di quello che sarà l’assetto degli ospedali.
Chi dice che la sanità ad Iglesias sarà smantellata, dice il falso.
Nel piano di riorganizzazione della rete sanitaria il CTO sarà un importante presidio ospedaliero di riferimento per le attività programmate della Chirurgia generale, dell’Ortopedia, dell’Oculistica e dell’Otorinolaringoiatria, sarà sede dell’unico reparto di Ostetricia e Ginecologia, dei Reparti pediatrici e della Medicina. A questo si aggiunge il Pronto Soccorso, la Terapia Intensiva, la Dialisi e il Laboratorio.
Il CTO non solo non chiude ma si potenzia enormemente.
La maggior parte di questi reparti sarà ospitata nel blocco nuovo del Presidio, i cui lavori sono in fase di completamento. Nel dettaglio i lavori, già in grande stato di avanzamento, devono essere conclusi entro febbraio 2016, con il completamento della centrale dei gas medicali e l’acquisto degli arredi.
Il Presidio Ospedaliero del Santa Barbara sarà dedicato alla lungodegenza e all’integrazione delle attività territoriali.
Questo sistema, integrandosi con il polo dell’emergenza-urgenza del Sirai, garantirà ai cittadini servizi di qualità.
Questa riorganizzazione-sistema garantirà ai cittadini servizi di qualità, con un ospedale nuovo di zecca e all’avanguardia.
Rivendico questo risultato, rispetto ad altre soluzioni proposte che avrebbero penalizzato la nostra città.
Continuerò a vigilare, come fatto sino ad ora, insieme all’intero Consiglio comunale, perché il crono programma di completamento dell’Ospedale CTO venga rispettato e il piano trovi quanto prima attuazione. Su questo metto in gioco con coraggio la mia credibilità.
Veniamo ora al punto, in attesa della fine dei lavori del CTO, della possibile alternanza tra Iglesias e Carbonia della localizzazione del reparto di ostetricia.
Ho manifestato al Commissario straordinario ed alla Conferenza dei sindaci il rammarico mio e dell’intero Consiglio comunale per aver disatteso un impegno formale verso la città, deludendo aspettative e generando perplessità e contrarietà. Contestualmente ho chiesto fermamente di valutare a fondo tutti gli elementi per la sua applicabilità. Le implicazioni logistiche e medico legali scaturite dalle valutazioni del Consiglio di Direzione (capi dipartimento) e di buona parte degli operatori, formalizzate in vari documenti, hanno fatto emergere la difficoltà alla sua applicazione, così come promessa. Il Commissario stesso ha dovuto riconoscere come la scelta fosse stata presa senza adeguate valutazioni preliminari. Ciò che è accaduto è grave, ma non può e non deve vanificare il lavoro svolto sin’ora.
Rivendicando ancora l’impegno mio, della Giunta, di tutta la coalizione di maggioranza per il raggiungimento dell’importante risultato sulla riorganizzazione della rete ospedaliera cittadina, chiarisco che non allestirò certo alcun palcoscenico per personaggi che, all’insegna della demagogia e della conservazione hanno reso impossibile in questi anni una riorganizzazione seria dei nostri ospedali. Abbiamo denunciato in questi anni l’assoluta mancanza di una pianificazione regionale, oggi finalmente con la delibera della Giunta regionale 38/12 del 28.07.15 abbiamo un documento di indirizzo sulla riorganizzazione sulla rete ospedaliera della regione Sardegna. Una delibera che dobbiamo discutere e certamente perfezionare prima dell’approvazione in Consiglio regionale, ma che ci permette di guardare avanti nella riorganizzazione dei servizi sanitari. Nell’ambito di questo documento dovrà uscire rafforzato il progetto per gli ospedali dell’area omogenea del Sulcis Iglesiente, compreso il suddetto piano per il CTO di Iglesias.
Questa è la politica che decide per il reale interesse dei cittadini, e non per piccole rendite di posizione individuali o di gruppi di potere. Su questa linea chiedo a tutti voi di collaborare attivamente in maniera critica e costruttiva, affinché le nostre scelte siano sempre condizionate dal nostro coraggio e non dalle nostre paure. Convocherò un’assemblea pubblica all’inizio di settembre per fare il punto della situazione, ma mi rendo disponibile al confronto in qualunque momento.
Emilio Gariazzo
Sindaco di Iglesias