15 November, 2024
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Monumenti Aperti è giunta all’edizione numero ventidue e il comune di Iglesias partecipa per la quindicesima volta alla manifestazione aprendo, sabato 2 e domenica 3 giugno, 34 monumenti del suo patrimonio storico-artistico e archeologico. Monumenti Aperti, coordinata da Imago Mundi Onlus, si è aggiudicata recentemente un prestigioso riconoscimento: il Premio dell’Unione Europea per il Patrimonio Culturale – Europa Nostra awards 2018, che verrà consegnato il prossimo 22 giugno a Berlino.

Inoltre, per questa sua XXII edizione ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica, che si affianca al patrocinio della Presidenza del Senato, della Camera dei deputati, del MIBACT, dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO, del Consiglio regionale e della Presidenza della Giunta.

Iglesias apre quindi ben 34 monumenti nelle giornate di sabato 2 e domenica 3 giugno, grazie alla volontà dell’amministrazione comunale e al rinnovato entusiasmo dei volontari. Nello stesso fine settimana Monumenti Aperti in Sardegna si svolge anche a Buggerru, Cossoine, Dolianova, Sant’Anna Arresi, Santadi, Semestene, Seneghe, Settimo San Pietro, Torralba.

Il sindaco Emilio Gariazzo e l’assessore della Cultura Simone Franceschi sottolineano come Monumenti Aperti sia «un’occasione di comune impegno tra associazioni, scuole, enti pubblici e privati e istituzioni, per la promozione del patrimonio culturale e una grande opportunità di crescita civile e culturale, per i volontari e gli studenti impegnati e per i partecipanti-visitatori. Anche quest’anno sono tanti i “volontari della cultura” che hanno risposto con entusiasmo, generosità e spirito di appartenenza all’iniziativa. A loro va un “grazie sentito” perché “valorizzeranno… decine di luoghi della cultura, capaci di consolidare Iglesias come destinazione turistica di eccellenza».

Nell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale, nel cui calendario Monumenti Aperti è inserita, la decisione di scegliere come tema Cultura – Patrimonio Comune è motivata dal considerare il nostro patrimonio artistico come memoria e come valorizzazione della diversità. Per questo si è deciso di segnalare per ogni comune un sito che sia testimonianza del nostro passato, ma con uno sguardo proiettato verso il futuro. In linea con questo tema, si è scelto di individuare simbolicamente per Iglesias il Cimitero Monumentale, che ospitò il primo defunto nel 1835. Le miniere attirarono molti lavoratori da tutta la Sardegna, dalla penisola e dall’estero e l’aumento della popolazione rese necessari frequenti ampliamenti del camposanto. Il Cimitero è ornato da sculture di pregevole fattura, sessantacinque di queste opere nacquero dalle mani di Giuseppe Sartorio, un artista che operò tra la seconda metà dell’Ottocento e il 1922. Ironia della sorte, Sartorio morì senza una tomba, svanito nel nulla durante una traversata col piroscafo da Olbia a Civitavecchia. Il cosiddetto “Michelangelo dei morti” fu dichiarato deceduto vent’anni dopo, lasciandosi dietro un fitto alone di mistero.

Iglesias si presenta ai nastri di partenza di Monumenti Aperti 2018 con alcune novità. Si potrà visitare il Museo di Mineralogia dell’Istituto Tecnico Minerario “Giorgio Asproni”, fondato nel 1871 sotto gli auspici di Quintino Sella. L’intera collezione museale conta quasi 3.800 reperti mineralogici, petrografici e fossili provenienti da tutto il mondo, arricchiti da una collezione di reperti archeologici sardi provenienti dalle attività minerarie dall’epoca nuragica fino a quella spagnola e aragonese. Nel 2018 è stato inaugurato il nuovo allestimento della prima sala, intitolata “I mattoni della Terra” che introduce il visitatore al mondo della mineralogia attraverso un allestimento multimediale. L’Archivio storico propone l’Esposizione Multimediale del Breve di Villa di Chiesa, un nuovo allestimento digitale che permette di ammirare il documento più antico conservato nell’archivio, un codice di leggi databile al 1327. Ci sarà, inoltre, la possibilità di vivere “The Iglesias Experience” nel nuovo Ufficio del Turismo di Piazza Municipio: una visita virtuale di Iglesias e del suo territorio, foto, filmati, realtà immersive che permettono al visitatore di compiere un vero e proprio “viaggio nel viaggio”.

Oltre al già citato Cimitero Monumentale, sono visitabili anche altre testimonianze della storia mineraria della città: il Museo Scuola di Miniera Monteponi – Foresteria impiegati, il Museo dell’Arte Mineraria, la Palazzina della Associazione Mineraria Sarda, il Museo Minerario di Genna Luas e l’Archivio storico Minerario IGEA (in località Campo Pisano), riconosciuto dall’Unesco. Poi, il ricco patrimonio ecclesiastico: la Cattedrale di Santa Chiara in Piazza Municipio (la più grande del centro storico, concepita come sagrato della Cattedrale, vi sorgono altri due importanti edifici, l’Episcopio e il Palazzo Municipale, rispettivamente di fine ‘700 e di fine ‘800 – primi del ‘900), la Chiesa di Sant’Antonio Abate, il Santuario di Nostra Signora delle Grazie, la Chiesa Oratorio di San Michele, la Chiesa di San Francesco d’Assisi, il Chiostro di San Francesco (con i resti riconducibili alla seconda metà del XIV secolo), la Chiesa della Vergine Purissima, la Chiesa di San Giuseppe, la Chiesa di San Domenico, Nostra Signora di Valverde, la Chiesa di San Salvatore, il Museo Diocesano. E ancora: Iglesias in miniatura (in via XXVII Marzo angolo via Mazzini, opera d’arte realizzata con materiali di recupero da Claudio Paulis, che ricostruisce le caratteristiche della città, dalle miniere alle chiese, al faraglione Pan di Zucchero), il Rifugio antiaereo di via Eleonora, la Scuola elementare “Femminili”, Piazza Sella, Piazza Oberdan, Piazza Lamarmora, il Parco di Villa Boldetti, il Palazzo Comunale, il Teatro Electra, la Torre Guelfa, le Mura Pisane, il sito archeologico di Corongiu de Mari.

Sono diverse le iniziative speciali organizzate a Iglesias nella due giorni di Monumenti Aperti, curate dalle associazioni e scuole locali. Da segnalare: “Scuole di Miniera”, a Monteponi, sabato 2 alle 11.30, la cronaca di una scuola di miniera – Monteponi nella prima parte degli anni ’30; alla Torre Guelfa, sabato 2 dalle 16.00 alle 20.00 e domenica 3 dalle 9.00 alle 20.00, “Falconeria ai tempi della torre Guelfa”, illustrazione delle diverse specie di rapaci con descrizioni di caratteristiche, nomi, abitudini; al Parco di Villa Boldetti, sabato 2 dalle 16.00 alle 20.00 e domenica 3 dalle 9.00 alle 21.00, “Nc’ iat una borta un’omini – i custodi delle tradizioni”, racconti, storie, persone e fatti della città di Iglesias; al Chiostro di San Francesco, sabato 2 dalle 16.00 alle 20.00 e domenica 3 dalle 9.00 alle 21.00, la Mostra del Pane.

Tutto il programma delle iniziative speciali, con i relativi orari, di Iglesias Monumenti Aperti è disponibile sulla cartina guida della manifestazione in distribuzione nei diversi siti.

I monumenti saranno visitabili gratuitamente, il pomeriggio di sabato dalle 16 alle 20 e la domenica dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00. Per tutte le informazioni si può contattare l’Info Point dell’Ufficio Turistico in Piazza Municipio al numero 0781 274507 o inviare una mail a infoturistiche@comune.iglesias.ca.it . Le visite alle chiese saranno sospese durante le funzioni religiose. È facoltà dei responsabili della manifestazione limitare o sospendere in qualsiasi momento, per l’incolumità dei visitatori o dei beni, le visite ai monumenti. In alcuni siti la visita potrà essere parziale per ragioni organizzative o di afflusso.

Il programma completo con le indicazioni sui monumenti, gli orari di apertura, e le varie iniziative che arricchiscono la manifestazione, è disponibile sulla cartina guida, così come sul sito ufficiale di Monumenti Aperti www.monumentiaperti.com . 

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Sabato il pellegrino/escursionista belga Bart Jan ha concluso la percorrenza del Cammino Minerario di Santa Barbara. Ieri sera, nel Monastero del Buon Cammino, a conclusione della SS Messa, il sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo, e la Madre Superiora del Monastero del Buon Cammino di Iglesias, presente il presidente del Cammino Minerario di Santa Barbara Giampiero Pinna, gli hanno consegnato il TESTIMONIUM e la TORRE come premialità per aver percorso interamente i 400 km del Cammino Minerario di Santa Barbara.

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Si è svolta ieri, presso Villa Pertusola, sede del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, la cerimonia di insediamento del Consiglio Direttivo dell’Ente.

L’importanza dell’evento è stata sottolineata dalla presenza della dott.ssa Carmela Giarratano, direttore della Direzione Generale per la Protezione della Natura e del Mare e del dott. Antonio Maturani, dirigente della Divisione II – Biodiversità, aree protette, flora e fauna del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

Il presidente del Parco Geominerario, prof. Tarcisio Agus, dopo aver pronunciato un breve intervento di saluto, ha presentato gli autorevoli componenti del Consiglio:

– dott. Simone Deplano, rappresentante del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare;

– dott. Gianluigi Sanetti, rappresentante del ministero dello Sviluppo economico;

– dott. Luigi Giovanni Leoni, rappresentante ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo;

– prof. Giacomo Oggiano, rappresentante del ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca;

– dott. Giovanni Pilia e la dott.ssa Debora Porrà, rappresentanti della Regione Sardegna;

– dott. Luciano Ottelli, rappresentante Regione Sardegna invitato permanente senza diritto di voto;

– dott. Antonio Ecca e il dott. Mario Calia, rappresentanti della Comunità del Parco;

– dott. Paolo Mascia, rappresentante della Comunità del Parco senza diritto di voto.

Il direttore del Parco Geominerario, dott. Ciro Pignatelli, ha successivamente illustrato le molteplici attività svolte ed in itinere e presentato i tecnici ed i funzionari in servizio presso l’Ente.

Hanno preso parte alla cerimonia il dott. Emilio Gariazzo, sindaco di Iglesias e presidente della Comunità del Parco, il dott. Gian Luca Zicca ed il dott. Francesco Fresu, membri del Collegio dei Revisori del Conti dell’Ente.

Con l’insediamento del Consiglio Direttivo il Parco Geominerario ha finalmente i suoi organi istituzionali al completo assumendo così la pienezza del suo ruolo.

Foto reportage a cura dell’Ufficio Stampa Parco Geominerario.

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A poche ore dalla scadenza dei termini per la presentazione delle liste, prevista sabato 12 maggio, alle ore 12.00, è ormai definito il quadro del candidati alla carica di sindaco di Iglesias per le elezioni Amministrative del prossimo 10 giugno (con eventuale turno di ballottaggio il 24 giugno). Sono quattro i candidati alla successione di Emilio Gariazzo, il medico chirurgo che ha guidato la città negli ultimi cinque anni ed ha deciso di non ricandidarsi né da sindaco, né da consigliere comunale.

Gli ultimi dubbi erano legati fino a ieri alla decisione dell’UDC che, dopo la rottura dell’alleanza di centrodestra, ha avviato un confronto con il Partito democratico e, tra alti e bassi, alla fine ha raggiunto l’accordo che prevede il sostegno al candidato a sindaco Mauro Usai, presidente del Consiglio comunale uscente.

La prima ad ufficializzare la sua candidatura, è stata Valentina Pistis, 33 anni, che guida una coalizione di cinque liste: “Cas@ Iglesias”, Riformatori Sardi, “Iglesias in Comune”, Forza Italia e Fratelli d’Italia.

E’ stata poi la volta del medico Carlo Murru, 54 anni, già dirigente della Asl 7, che guida una coalizione denominata “Unico Polo Civico Cittadino”, formata da due liste: “Progetto per Iglesias” e “Iglesias Risorge”.

Il terzo candidato a scendere in campo è stato il giovane studente Federico Garau, 26 anni, scelto dal Movimento 5 Stelle per la prima partecipazione alla competizione elettorale amministrativa iglesiente. Il movimento pentastellato corre da solo.

Il quarto candidato alla carica di sindaco è Mauro Usai, 29 anni, dirigente dei giovani democratici, che guida una coalizione formata da cinque liste: lista civica “Rinnova Iglesias con Mauro Usai”, Partito democratico, lista civica “Il tuo segno per Iglesias”, una terza lista civica e Piazza Sella.

Le liste, dunque, salvo sorprese, dovrebbero essere 13, per un totale “potenziale” (se tutte le liste saranno complete con 24 candidati) di 312 candidati alla carica di consigliere comunale.

Le liste verranno presentate oggi (ore 8.00 – 20.00) e domani (ore 8.00 – 12.00). Subito dopo inizierà ufficialmente la campagna elettorale.

 

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Mauro Usai, 29 anni, presidente del Consiglio comunale negli ultimi cinque anni, è ufficialmente da oggi il quarto candidato a sindaco della città di Iglesias per le elezioni Amministrative del prossimo 10 giugno. Mauro Usai si è presentato questa mattina, davanti all’ingresso del Municipio, in presenza di un centinaio di persone, tra le quali c’erano il sindaco uscente Emilio Gariazzo (non ricandidato neppure da consigliere), il vicesindaco Simone Franceschi, l’assessore Francesco Melis ed alcuni consiglieri uscenti.

Mauro Usai, al momento, ufficialmente, è il candidato di quattro liste: la lista del candidato sindaco “Rinnova Iglesias”, la lista del Partito democratico e due liste civiche, una nella quale convergono varie componenti della Sinistra ed una composta da candidati di varia estrazione civica. Ufficiosamente, invece, la coalizione è destinata ad allargarsi nelle prossime ore, perché pare ormai definito l’accordo con la lista civica Piazza Sella, ispirata dall’UDC, e con almeno un’altra lista civica, quella che fa riferimento a Giancarlo Mameli, liste che alcune settimane fa avevano proposto la candidatura a sindaco della giornalista Ilenia Mura, poi tramontata per la mancata adesione al progetto di Forza Italia, poi schieratasi a sostegno della candidatura a sindaco di Valentina Pistis (Cas@ Iglesias), sostenuta anche dalla lista civica Iglesias in Comune e da Fratelli d’Italia.

A quattro giorni dalla scadenza dei termini per la presentazione delle liste, appare ormai quasi certo che a contendersi la poltrona di primo cittadino di Iglesias per i prossimi cinque anni, saranno in quattro: Valentina Pistis (32 anni), Mauro Usai (29 anni), Federico Garau (26 anni, candidato del Movimento 5 Stelle) e Carlo Murru (54 anni, candidato di una coalizione di liste civiche).

Mauro Usai ha esposto, in un intervento durato circa 3/4 d’ora, le linee essenziali del programma amministrativo, partendo dal turismo e, non a caso, al termine, ha tenuto una breve conferenza stampa negli spazi dell’Ufficio turistico, sistemati nel Palazzo comunale, nel corso della quale lo abbiamo intervistato.

Stretta di mano tra il sindaco uscente Emlio Gariazzo e Mauro Usai.

                               

 

 

 

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PIGLIARU SPANU DELEGAZIONE TUNISINA

«Crediamo molto alla cooperazione euromediterranea e in particolare a quella con i nostri vicini della sponda Sud. L’esistenza di programmi così concreti testimonia l’importanza della cooperazione ai vari livelli, da quello economico a quello sociale ed ambientale.»

Lo ha dichiarato il presidente Francesco Pigliaru durante l’incontro, nella Sala Emilio Lussu, a Villa Devoto, con la delegazione tunisina, guidata dal segretario generale del Governatorato di Jendouba, Tarek Ghodhbani, e costituita da rappresentanti di istituzioni, enti e associazioni di categoria e imprenditori. Richiamando la missione della regione Sardegna a Tunisi, nel marzo 2016, in rappresentanza della Conferenza italiana delle Regioni e delle Province Autonome e la presentazione del programma di cooperazione euromediterraneo ENI CBC Med 2014-2020, di cui la Sardegna è Autorità di Gestione, il presidente della Regione ha poi aggiunto: «I progetti di cooperazione hanno senso nella misura in cui possono crescere e ci aiutano a crescere. Sardegna e Tunisia hanno ampie opportunità di collaborare in maniera efficace e contro ogni chiusura, per ricevere vantaggi reciproci». 
All’incontro erano presenti l’assessore agli Affari Generali Filippo Spanu, insieme a dirigenti e funzionari dell’amministrazione regionale che seguono direttamente il programma, Salvatore Cherchi, coordinatore del Piano Sulcis, Emilio Gariazzo, sindaco di Iglesias e presidente del Consorzio promozione attività universitarie Sulcis Iglesiente (Ausi), partner del progetto.
La delegazione è impegnata, sino al prossimo 4 maggio, in una serie di incontri istituzionali e visite presso diverse cooperative e aziende sarde con sede nel Sulcis Iglesiente e operanti principalmente nel settore agricolo e nell’ambito dell’agroalimentare, per un proficuo trasferimento di informazioni ed esperienze. La visita rientra nel progetto Partenariati di cooperazione decentrata in materia di sviluppo locale innovativo basato sull’economia sociale e solidale in Tunisia che coinvolge la Regione Sardegna e il Governatorato di Jendouba.
«Da questo progetto – ha sottolineato l’assessore Spanu – scaturisce un utilissimo scambio di esperienze nella tessitura, nell’apicoltura e nell’agroalimentare di qualità. Stiamo ragionando insieme sulle prospettive di sviluppo dei nostri territori e l’intervento rappresenta un modello e una base per dare ulteriore slancio ai rapporti tra Sardegna e Tunisia. Tutto questo nella consapevolezza che per affrontare i cambiamenti epocali che investono il continente africano e porre un argine al fenomeno delle migrazioni è fondamentale intensificare i rapporti che generano positive ricadute nei territori.»
È la terza volta in poco meno di un anno che le due parti si confrontano: il primo incontro si è svolto in Sardegna dal 2 al 9 luglio 2017; a seguire il confronto in Tunisia dal 31 ottobre al 5 novembre 2017 e poi l’attuale momento di dialogo, dal 27 aprile al 4 maggio. È già operativo un laboratorio tecnico chiamato a valutare le idee progettuali che stanno emergendo dalle visite e dalle frequenti interlocuzioni. ll progetto di cooperazione, che ha una durata di 24 mesi, è da inquadrare nella strategia del presidente Pigliaru e della Giunta di dialogo verso la sponda nord dell’Africa e verso l’Africa subsahariana per aprire l’Isola alle relazioni che possono portare vantaggi reciproci. Va inquadrato negli accordi di partenariato promossi dalle regioni italiane coordinate dalla Sardegna, nell’ambito della Conferenza delle Regioni.
L’obiettivo del progetto ‘Partenariati di cooperazione decentrata in materia di sviluppo locale innovativo basato sull’economia sociale e solidale in Tunisia‘ è quello di contribuire a migliorare la qualità dello sviluppo nel territorio di Jendouba. Nel contempo l’intervento mira a valorizzare nel Sulcis Iglesiente le nuove ed innovative forme di crescita economica. L’attuazione delle attività è affidata al Consorzio Ausi che si avvale della collaborazione della Kip International School. Il progetto è stato finanziato dal ministero degli Affari Esteri insieme alla Regione e al Consorzio Ausi. Le risorse disponibili ammontano a 440 mila euro. Le attività prevedono, nello specifico, moduli di interazione strutturata tra le due parti finalizzati al miglioramento delle capacità di programmazione e realizzazione di azioni di sviluppo territoriale.
Il Governatorato di Jendouba, nel nord-ovest del paese, è a 150 chilometri dalla capitale Tunisi. Ha una popolazione di 400mila abitanti e un’economia basata sulla produzione agricola. Confina con l’est dell’Algeria con una zona frontaliera di 135 chilometri e al nord si affaccia verso l’Europa, attraverso il Mediterraneo, con un litorale di 25 chilometri.

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Dopo il tramonto della trattativa PD-Piazza Sella (UDC), si profila una sfida a cinque per le prossime elezioni Amministrative al comune di Iglesias. Ufficialmente sono già in campo tre candidati alla carica di sindaco: Valentina Pistis, 33 anni, candidata di Cas@ Iglesias, lista Iglesias in Comune, Forza Italia e Fratelli d’Italia (adesione più recente alla coalizione, dopo quella di Forza Italia); Carlo Murru, 54 anni, candidato di tre liste civiche; Federico Garau, 26 anni, candidato del Movimento 5 Stelle.

Altre due candidature verranno ufficializzate nei prossimi giorni. Il Partito democratico per la corsa alla successione al sindaco uscente Emilio Gariazzo che ha annunciato la sua uscita di scena alcune settimane fa, dovrebbe scegliere Mauro Usai, 29 anni, presidente del Consiglio comunale negli ultimi cinque anni, alla guida di una coalizione di almeno tre liste (PD più due civiche, una delle quali dovrebbe essere la lista del candidato sindaco); Piazza Sella scioglierà le ultime riserve entro giovedì, al più tardi venerdì e sarà interessante scoprire se la candidata sarà Ilenia Mura, la giornalista che già due settimane fa era stata scelta come candidata a sindaco di una coalizione di quattro liste (Piazza Sella, Fratelli d’Italia e due liste civiche che farebbero riferimento a Giancarlo Mameli e Pinello Cossu) o se la scelta ricadrà su un altro candidato. La scelta di Ilenia Mura, 42 anni, non era stata condivisa da Forza Italia che di lì a poco aveva annunciato l’abbandono della coalizione di centrodestra ed il sostegno alla candidata a sindaco Valentina Pistis (l’ingresso di Forza Italia alla coalizione non è stato gradito dal PCI di Iglesias che l’ha lasciata con una decisione non condivisa dal consigliere comunale uscente Alberto Cacciarru che, viceversa, ha confermato la sua adesione alla guida della lista civica Iglesias in Comune). La scelta di Forza Italia è stata seguita nei giorni scorsi da Fratelli d’Italia che, inizialmente, aveva stretto alleanza con Piazza Sella e due liste civiche a sostegno di Ilenia Mura.

Come emerge dal quadro suesposto, la situazione politica a Iglesias nelle ultime settimane si è notevolmente ingarbugliata e, a 11 giorni dal termine ultimo per la presentazione ufficiale delle liste (sabato 12 maggio), i colpi di scena potrebbero non essere finiti.

In una situazione così confusa, con cinque candidati alla carica di sindaco ed almeno una dozzina di liste (ma il numero potrebbe anche arrivare a 15), è assai improbabile se non addirittura impossibile, che la partita possa chiudersi con l’elezione del nuovo sindaco al primo turno, domenica 10 giugno, e la corsa sarà quindi quasi certamente orientata a conquistare una delle prime due posizioni utili per arrivare al turno di ballottaggio di domenica 24 giugno.

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“Un incontro proficuo e cordiale nel quale sono state condivise reciproche esperienze che possono fare da volano per il rilancio della cooperazione sociale tra due realtà – Sardegna e Tunisia – diverse ma profondamente simili soprattutto nei settori dell’’agroalimentare e del turismo. Siamo convinti che la contaminazione di saperi, culture ed esperienze tra i due Paesi, unitamente allo studio dei casi di eccellenza, possa contribuire alla reciproca valorizzazione di innovative forme di crescita economica”.

Con queste parole il sindaco di Carbonia Paola Massidda ha sintetizzato i contenuti dell’’incontro svoltosi ieri pomeriggio nella sala polifunzionale di piazza Roma, dove l’’Amministrazione comunale ha ricevuto i delegati del Governatorato di Jendouba, uno dei 24 governatorati della Tunisia, istituito nel 1956 e situato nella parte nord occidentale del Paese, al confine con l’’Algeria. Oltre al primo cittadino di Carbonia Paola Massidda e al sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo, erano presenti il vicesindaco Gian Luca Lai, l’’assessore al Turismo Sabrina Sabiu, l’’assessore alle Politiche del lavoro Loredana La Barbera, il presidente del Consiglio comunale Daniela Marras ed i consiglieri comunali Giorgio Santoru, Maurizio Soddu ed Elio Loi.

L’’incontro di ieri si inserisce nell’’ambito del Progetto internazionale di sviluppo locale innovativo ed economia sociale e solidale, i cui partner sono la Regione Sardegna, il Governatorato di Jendouba e il consorzio AUSI (Promozione Attività Universitarie Sulcis-Iglesiente). Un consorzio al quale aderiscono il comune di Carbonia, il comune di Iglesias e il Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna.

La città di Carbonia è stata soltanto l’ultima tappa di un fitto scambio di visite intessuto tra Sardegna e Tunisia nell’’ultimo periodo: già nel luglio dello scorso anno, infatti, la delegazione tunisina si era recata nel Sulcis per osservare le realtà produttive agroalimentari del posto, mentre nel mese di novembre 2017 una delegazione sarda aveva visitato il sistema socio-economico del nord-ovest della Tunisia.

Un reciproco arricchimento, una condivisione di conoscenze, esperienze e buone pratiche che, nell’’appuntamento svoltosi a Carbonia, si è incentrato, soprattutto, sul settore turistico. Settore in cui spicca l’esempio della bellissima città tunisina di Tabarka, dotata di una baia e di un piccolo porto che si affaccia sul Mediterraneo. Una località che nel corso degli anni ha fatto registrare un consistente aumento dei flussi turistici, favorito anche dalla presenza di un aeroporto internazionale e di diverse catene alberghiere.

E proprio nella giornata di ieri i delegati del Governatorato di Jendouba hanno fatto visita a Carloforte per conoscere la nostra comunità tabarchina. Gli abitanti di Carloforte, infatti, sono discendenti di coloni liguri che nel XVIII secolo si trasferirono nel Sulcis Iglesiente, provenienti proprio dall’’isola tunisina di Tabarka.

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E’ stato firmato questa sera, nella sala consiliare del comune di Iglesias, il Patto di Amicizia con il comune di Posina (VI). La cerimonia, presentata dal vicesindaco ed assessore della Cultura Simone Franceschi, segue quella svoltasi a Posina (comune di 566 abitanti) il 16 giugno dello scorso anno. I due Comuni sono uniti da esperienze storiche comuni, in particolare nel settore minerario (tecnici iglesienti nel secolo scorso hanno contribuito alla costruzione delle gallerie minerarie nel territorio del comune di Posina).

Con la firma dei due sindaci, Emilio Gariazzo ed Andrea Cecchellero, il Patto di Amicizia tra i due Comuni è diventato pienamente operativo nei suoi contenuti, atti a sviluppare progressivamente i rapporti tra le due comunità in tutti i campi di comune interesse.

Nel suo intervento, Emilio Gariazzo ha sottolineato il lavoro svolto dall’Associazione Mineraria Sarda e dal Comitato Iglesiente Centenario Grande Guerra per l’organizzazione di questo incontro. Ancora una volta la valorizzazione della memoria storica e l’impegno delle associazioni cittadine hanno esaltato il ruolo di Iglesias in un contesto nazionale ed europeo.

Negli anni delle commemorazioni del Centenario della Grande Guerra, l’Amministrazione comunale di Iglesias ha voluto rendere omaggio al tanti minatori, sardi ed iglesienti che con la propria perizia nell’arte mineraria hanno contribuito alla realizzazione di grandi opere difensive e combattuto per l’Unità della Patria.

In particolare, ha ricordato l’opera del Plotone Autonomo Minatori Sardo, che dislocato sul Monte Pasubio contribuì alla realizzazione della “Strada delle 52 Gallerie” percorso che partendo da comune di Posina raggiunge la cima del Pasubio.

Sulle antiche orme del trascorso minerario, anche questa occasione consente alla città di Iglesias di presentare all’esterno il grande patrimonio di archeologia industriale, naturalistico e ambientale reso unico dal modello economico culturale sviluppatosi nei secoli precedenti.

In quest’ottica la delegazione del comune di Posina, nei giorni di permanenza ad Iglesias, visiterà le bellezze naturalistiche – ambientali, i siti di archeologia mineraria, nonché i luoghi ed i monumenti tipici della storie e cultura iglesiente.

                                                      

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Venerdì 27 aprile, alle ore 18.30, presso la sala consiliare del comune di Iglesias, sarà firmato il Patto di Amicizia con il comune di Posina (VI). La cerimonia segue quella svoltasi a Posina (comune di 566 abitanti) lo scorso 16 giugno.

Con la firma dei due sindaci, Emilio Gariazzo ed Andrea Cecchellero, il Patto di Amicizia tra i due Comuni sarà pienamente operativo nel suoi contenuti atti a sviluppare progressivamente i rapporti tra le due comunità in tutti i campi di comune interesse.

L’Amministrazione comunale di Iglesias, nel salutare la visita del sindaco Andrea Cecchellero e del gruppo di amministratori e cittadini da egli guidati, in una nota esprime vivi ringraziamenti all’Associazione Mineraria Sarda e al Comitato Iglesiente Centenario Grande Guerra che hanno reso possibile questo incontro. Ancora una volta la valorizzazione della memoria storica e l’impegno delle associazioni cittadine esaltano il ruolo di Iglesias in un contesto nazionale ed europeo.

Negli anni delle commemorazioni del Centenario della Grande Guerra, l’Amministrazione comunale di Iglesias ha voluto rendere omaggio al tanti minatori, sardi ed iglesienti che con la propria perizia nell’arte mineraria hanno contribuito alla realizzazione di grandi opere difensive e combattuto per l’Unità della Patria.

In particolare si ricorda l’opera del Plotone Autonomo Minatori Sardo, che dislocato sul Monte Pasubio contribuì alla realizzazione della “Strada delle 52 Gallerie” percorso che partendo da comune di Posina raggiunge la cima del Pasubio.

Sulle antiche orme del trascorso minerario, anche questa occasione consente alla città di Iglesias di presentare all’esterno il grande patrimonio di archeologia industriale, naturalistico e ambientale reso unico dal modello economico culturale sviluppatosi nei secoli precedenti.

In quest’ottica la delegazione del comune di Posina, nei giorni di permanenza ad Iglesias, visiterà le bellezze naturalistiche – ambientali, i siti di archeologia mineraria, nonché i luoghi e i monumenti tipici della storie e cultura iglesiente.