18 July, 2024
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L’Amministrazione comunale di Domusnovas ha indetto una manifestazione per il 18 ottobre, con corteo che partirà da Piazza Sella, a Iglesias, alle 9.00, per sensibilizzare l’Amministrazione comunale di Iglesias, «affinché, facendo seguito agli accordi intercorsi con l’assessorato regionale degli Enti locali, definisca l’iter procedurale per la permuta dei territori tra il comune di Domusnovas e il comune di Iglesias, in relazione all’isola amministrativa di San Marco». L’Amministrazione comunale di Domusnovas, guidata dal sindaco Massimiliano Ventura, propone lo scambio di 1.000 ettari demaniali della foresta del Marganai, attualmente ricadenti nel territorio del comune di Domusnovas, con 1.400 del 1.7o0 ettari dell’isola amministrativa di San Marco, attualmente ricadenti nel territorio comunale di Iglesias. L’Amministrazione comunale di Domusnovas ritiene, in questo modo, di andare incontro alle esigenze di alcune decine di famiglie che risiedono nell’isola amministrativa di San Marco e si ritengono trascurati dal comune di Iglesias.

Parteciperanno alla manifestazione che da Piazza Sella confluirà presso il Centro direzionale di via Isonzo, dove ha sede l’ufficio del sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo, cittadini di Domusnovas, operatori agricoli, pastori e proprietari dei terreni ubicati nel territorio dell’isola amministrativa di San Marco.

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Sono stati presentati ieri mattina, all’Ausi di Monteponi, due master di alta formazione, organizzati in collaborazione con l’Ausi (Consorzio per la promozione delle Attività Universitarie nel Sulcis Iglesiente), l’Aspal (Agenzia Sarda per le Politiche Attive del Lavoro) e l’Università di Cagliari.

Alla presentazione hanno partecipato il presidente del Consorzio Ausi, Emilio Gariazzo, sindaco di Iglesias; Salvatore Murgia, vice presidente del Consorzio Ausi; Antonello Sanna e Paolo Mattana, professori ordinari dei Dipartimenti di Ingegneria e Scienze economiche e aziendali dell’Università di Cagliari; e la ricercatrice Silvia Macchia. Per entrambi i Master le iscrizioni saranno possibili fino al 15 ottobre (inizialmente la scadenza dei due bandi era prevista il 29 settembre ma è stata poi prorogata). I corsi sono aperti entrambi ad un numero massimo di partecipanti (minimo 15) e le lezioni inizieranno il 3 novembre 2017.

Il primo, diretto dal professor ingegner Antonello Sanna, è il secondo Master di II livello in Bioedilizia ed Efficienza Energetica, destinato alla formazione di progettisti e tecnologi altamente qualificati, in grado di rispondere efficacemente alle direttive e agli obiettivi comunitari nel settore delle costruzioni ad alta efficienza energetica ed ambientale. Per raggiungere questo ambizioso obiettivo, durante le lezioni frontali verranno affrontate tematiche fondamentali quali il miglioramento prestazionale del patrimonio edilizio esistente, metodologie e strumenti per la progettazione e la verifica di edifici altamente performanti, la scelta di materiali e tecniche costruttive ecocompatibili, l’integrazione delle fonti rinnovabili negli edifici.

Le lezioni saranno tenute da docenti di rilievo sul panorama nazionale. La presenza determinante dell’Agenzia CasaClima (KlimaHaus) di Bolzano assicura al Master l’apporto dell’esperienza di punta della riqualificazione e della certificazione energetica ed ambientale, che si muove in contesti anche internazionali (ma sta sviluppando le prime esperienze anche in Sardegna) ed è caratterizzata da una fondamentale sinergia pubblico-privato. La frequenza del modulo tenuto dai docenti dell’Agenzia conferirà inoltre il titolo di “Esperto Casaclima Junior”.

Il percorso formativo è articolato in:

  • 414 ore di didattica frontale (lezioni frontali: 368 ore + workshop seminariale: 46 ore) 48 CFU (lezioni frontali: 46 CFU + workshop seminariale: 2 CFU);
  • 25 ore verifiche intermedie/finali/elaborazione tesina – 1 CFU;
  • 200 ore di tirocinio/stage presso aziende ed enti pubblici e privati – 8 CFU;
  • 24 ore per prova finale/tesi – 3 CFU;
  • 837 ore di studio individuale.

Le lezioni si terranno presso il Palazzo Bellavista di Monteponi, 8 ore il venerdì e 4 ore il sabato (per favorire la partecipazione di allievi che lavorano).

Possono partecipare al Master coloro che sono in possesso dei seguenti titoli:

  • Laurea in Ingegneria Civile, Edile, Ambientale, Architettura conseguita secondo l’ordinamento previgente al D.M. n° 509/1999 (Vecchio Ordinamento):
  • Laurea specialistica ex D.M. n° 509/1999, Classi 3/S, 4/S, 10/S, 28/S, 38/S e 54/S;
  • Laurea Magistrale ex D.M. n° 270/2004, Classi LM-3, LM-4, LM-10, LM-23, LM-35 e LM-48:
  • Laurea in Ingegneria Industriale e dell’Informazione.
  • Il secondo Master è di I livello, in Management del Patrimonio Ambientale e Culturale, curato dal dottor Paolo Mattana e dalla dottoressa Silvia Macchia. Il Master avrà la durata di 12 mesi (60 crediti formativi universitari – CFU), nel corso dei quali si propone di formare una figura professionale dotata delle abilità e competenze necessarie per affrontare, in un’ottica interdisciplinare, le problematiche del governo, della gestione e della valorizzazione delle risorse ambientali e culturali (parchi, riserve naturali, geositi, aree protette, ecc.), quale opportunità di sviluppo socio-economnico sostenibile per le comunità locali e per tutte le aree che possono usufruire dei vantaggi di questa valorizzazione. Il Master si propone non solo di rispondere all’esigenza di tutela del patrimonio ambientale e culturale ma, soprattutto, di determinare lo sviluppo e la valorizzazione in termini economici oltre che sociali.In particolare, intende formare una figura professionale qualificata nell’ambito del management (manager, dirigenti, funzionari) delle organizzazioni del settore delle risorse ambientali e culturali, siano esse pubbliche o private. Si tratta di una figura che possiede conoscenze e competenze in merito all’organizzazione delle risorse (materiali e immateriali) necessarie alla valorizzazione dell’offerta di beni e servizi ambientali e culturali, alla pianificazione strategica dei modelli di business; alla definizione delle politiche e degli strumenti di marketing e di comunicazione; all’utilizzo degli strumenti del controllo della gestione strategica e operativa dei sistemi di valutazione della sostenibilità economica, sociale e ambientale degli enti, delle imprese e delle altre organizzazioni opranti nel settore. Il percorso formativo è articolato in 1.500 ore di lezioni, così suddivise:
  • 264 ore di didattica frontale – 44 CFU;
  • 60 ore di seminari/testimonianze – 4 CFU;
  • 175 ore di tirocinio da svolgere presso enti, imprese e altre organizzazioni del settore – 7 CFU;
  • 40 ore per la prova finale – 5 CFU;
  • 961 ore di studio individuale.
  • L’attività formativa, articolata in 4 modelli, si svolgerà presso il Consorzio Ausi, Palazzo Bellavista di Monteponi, a Iglesias, per 2 giorni la settimana, anche in questo caso 8 ore il venerdì e 4 ore il sabato, per favorire la partecipazione di allievi che lavorano.
  • Possono partecipare al Master coloro che sono in possesso della laurea triennale o della laurea del vecchio ordinamento in qualsiasi disciplina.
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Barbara Mele ed Emilio Gariazzo.

Prenderanno il via la prossima settimana i lavori di efficientamento dell’impianto di illuminazione del Centro Storico. Il progetto prevede la sostituzione di tutti i corpi illuminanti con nuove piastre a Led, la revisione dei quadri elettrici e la sostituzione di parte della rete elettrica per un investimento totale di 325.560,00 euro.

«Questo intervento – commenta l’assessore ai Lavori pubblici, Barbara Mele – permetterà di risolvere in maniera strutturale il problema dei frequenti blackout dovuti alle precarie condizioni degli impianti.»

I lavori partiranno da via Giordano per consentire, nel giro di pochi giorni, l’avvio dei lavori di ripavimentazione e rifacimento dei sotto servizi della stessa via per un investimento di 250.000,00 euro.

«Questi due cantieri – conclude il sindaco, Emilio Gariazzo – possono vedere la luce grazie al lavoro di programmazione dei fondi della L.R. 37/98 recuperati lo scorso dicembre dalla perenzione.»

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Quale sviluppo per il futuro del Sulcis Iglesiente? A questa domanda ha cercato di dare una risposta, martedì sera, il prof. Paolo Savona, in Piazza Municipio a Iglesias, davanti ad un numeroso e qualificato pubblico, in un incontro organizzato dal Rotary Club di Iglesias.

Dopo gli interventi introduttivi del prof. Gaetano Ranieri, presidente del Rotary Club di Iglesias, e del “padrone di casa”, il sindaco di Iglesias, dr. Emilio Gariazzo, il prof. Savona, su invito del  moderatore del dibattito, l’ing. Riccardo Porcu, direttore della comunicazione istituzionale della Regione, ha esposto le sue considerazioni e la sua “ricetta” per lo sviluppo futuro del territorio.

L’insigne economista ha illustrato le sue idee partendo dalla premessa che non vi sono possibilità di sviluppo per le attività industriali, a basso valore aggiunto e con la palla al piede dei trasporti e dei  forti consumi energetici (e a questo proposito il prof. Savona non ha risparmiato qualche critica alle Partecipazioni Statali che hanno “regalato” al territorio quelle attività). Secondo il prof. Savona, la ripresa ed il successivo sviluppo della Sardegna, ed in particolare del Sulcis Iglesiente, devono passare attraverso lo sviluppo del turismo, ma non del turismo dei 20 milioni di presenze, a basso costo, ma di un turismo di fascia medio-alta, per turisti che possono spendere, basato sulla valorizzazione delle bellezze della Sardegna e dei prodotti sardi (che costano di più di quelli importati all’ingrosso, ma lasciano benefici economici sul territorio). Per portare in Sardegna i turisti di questo tipo, occorre una seria ed organica programmazione che, a parere del prof. Savona, non c’è e non c’è mai stata; devono essere previsti un adeguato sviluppo delle infrastrutture e delle strutture ricettive, la messa in rete delle attrattive della Sardegna e delle produzioni sarde e, cosa altrettanto importante, l’eliminazione delle molte manchevolezze che non vengono facilmente accettate da che è abituato a trovare altrove situazioni migliori. Il prof. Savona ha citato a questo proposito, fra le altre, la mancata raccolta dei rifiuti, la scarsa cura, sorveglianza e pulizia delle spiagge, la segnaletica inadeguata, se non addirittura mancante, la mancata regolamentazione del parcheggio dei camper.

La relazione del prof. Savona ha trovato la sostanziale condivisione degli on. Salvatore Cherchi e Francesco Sanna, che hanno fra l’altro sottolineato gli errori della Regione e gli ostacoli posti dalle istituzioni alla nuove iniziative, cui va attribuita per buona parte la mancanza di adeguate strutture ricettive (l’on. Sanna ha sottolineato che nel Sulcis Iglesiente non c’è un albergo a 5 stelle).

Dopo gli interventi di alcuni altri presenti al dibattito e le risposte del prof. Savona, il prof. Ranieri ha chiuso la serata sottolineando la necessità di valorizzare i siti archeologici sardi, facendo della cultura una delle molle dello sviluppo.

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«Attraverso molteplici e discutibili dichiarazioni tanto alla stampa che attraverso blog e social network, il sovrintendente per l’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Cagliari, Oristano e Sud Sardegna, Fausto Martino, assume un atteggiamento considerato da tanti inappropriato per un alto funzionario dello Stato nei confronti dell’istituzione regionale, esprimendo pareri di merito sulle scelte politiche dell’attuale Giunta». Lo sostiene l’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu, in una lettera inviata al ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini.
L’esponente della Giunta Pigliaru nella missiva ricorda le ultime dichiarazioni del soprintendente successive all’impugnazione da parte del Governo di alcuni articoli della legge n. 11 del 2017 «con le quali ha espresso giudizi sulle scelte politiche contenute nel disegno di legge sul governo del territorio attualmente in discussione in Consiglio regionale, scelte sulle quali la Regione ha competenza primaria, anticipando una posizione censoria delle decisioni che nell’assemblea verranno democraticamente assunte». 
«L’atteggiamento critico e irrituale tenuto dal Soprintendente – aggiunge Cristiano Erriu – si accompagna a una estenuante difficoltà di interlocuzione con gli uffici locali del ministero dei Beni e delle Attività culturali sin dal momento dell’insediamento dell’attuale Governo regionale.» 
L’assessore regionale dell’Urbanistica segnala al ministro Franceschini che «la Regione ha incessantemente cercato una fattiva collaborazione con il Mibact e i suoi organi locali per riprendere le attività di verifica e adeguamento del Piano Paesaggistico, ai sensi dell’articolo 156 del Codice del Paesaggio, che si erano interrotte negli ultimi mesi della scorsa legislatura. Siamo davanti – osserva l’assessore – a una storia infinita di solleciti e mancati riscontri».
«Non certo alla Giunta – si legge nella lettera indirizzata a Franceschini – può essere addebitata la responsabilità di affrontare in solitudine questioni così delicate. Tutte le proposte di dialogo e confronto che abbiamo avanzato non hanno prodotto risultati concreti. Ciò rende dubbia la praticabilità di prossime interlocuzioni con il Soprintendente che pare mosso da posizioni pregiudiziali, irrispettose dei ruoli e dell’autonomia regionale sarda.»

«Ci rendiamo comunque disponibili – conclude l’assessore Erriu – per affrontare al più alto livello istituzionale le diverse questioni, con l’obiettivo di riportare il rapporto su un piano di ragionevolezza e di lealtà istituzionale.»
Ieri sera, intanto, l’assessore Cristiano Erriu ha partecipato ad un convegno svoltosi nel salone parrocchiale della Chiesa di San Ponziano, a Carbonia, organizzato dall’Associazione per lo sviluppo socio economico del Sulcis Iglesiente, sul tema “Verso l’approvazione della legge urbanistica, quali opportunità per lo sviluppo economico e sociale del Sulcis Iglesiente?”, coordinato da Manolo Mureddu, al quale hanno partecipato, tra gli altri, il parroco, don Amilcare Gambella, il segretario regionale Cisl edili Giovanni Matta; l’imprenditore Ninetto Deriu; il sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci; il sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo; il sindaco di Gonnesa Hansel Cabiddu.
Nel corso del dibattito si è parlato, inevitabilmente, dell’impugnazione della delibera della legge della Regione Sardegna n. 11 del 3/07/2017, recante “Disposizioni urgenti in materia urbanistica ed edilizia”, deliberata qualche giorno fa dal Consiglio dei ministri. Si è parlato a lungo della necessità di dotare la Sardegna di una nuova legge Urbanistica in grado di superare il Piano Paesaggistico regionale, e di garantire alla nostra Isola le attese occasioni di sviluppo, sempre nel rispetto dell’ambiente. L’imprenditore Ninetto Deriu ha parlato del progetto delle terme di Coquaddus, presentato alcuni anni fa e finora bloccato proprio dai rigidissimi vincoli imposti dal PPR. Giovanni Matta ha evidenziato le sofferenze del settore dell’edilizia, rimarcando l’importanza delle novità introdotte dalla legge approvata dal Consiglio regionale, oggi al centro del contrasto con il Consiglio dei ministri. Motivo di confronto è stato anche il ritardo da parte della stragrande maggioranza dei Comuni nell’approvazione dei PUC nel rispetto del PPR (solo 15 sono i Comuni sardi che hanno finora provveduto).

Nel dibattito seguito agli interventi dei relatori, sono intervenuti: Daniela Garau, consigliere comunale di Carbonia; Gianluigi Rubiu, capogruppo UDC in Consiglio regionale; Roberto Puddu, segretario generale della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente; Luciano La Mantia, titolare di Gamma Radio Luna e imprenditore turistico; Armando Ciosci, sindacalista dell’USB; Elio Camcedda, presidente del Movimento partite Iva; Alfredo Mussetti, imprenditore.

Vediamo ora uno stralcio dell’intervento dell’assessore regionale Cristiano Erriu, che ha sottolineato, tra l’altro, il grande squilibrio esistente tra le diverse aree della Sardegna nella distribuzione delle strutture ricettive e quindi dei posti letto, e della necessità di consentire alle aree oggi più svantaggiate che puntano sul turismo per diversificare il loro modello di sviluppo, di recuperare almeno in parte questo gap che tanto le penalizza.
        

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«La situazione di Casa Serena è inaccettabile, la struttura è in emergenza costante». Valentina Pistis, capogruppo di Cas@ Iglesias, ha diffuso una nota nella quale lancia l’allarme su Casa Serena e invita il sindaco Emilio Gariazzo a dimettersi.

«Il sindaco di Iglesias chieda scusa e si dimetta. Casa Serena e il Margherita di Savoia sono il simbolo dell’incapacità politica e amministrativa di questa Giunta – attacca Valentina Pistis -. Faccio appello al Governatore Pigliaru: Casa Serena è un’emergenza per la comunità di Iglesias, trovi i denari per completare il Margherita di Savoia per poter garantire una vita dignitosa ai 50 ospiti e delle condizioni di lavoro umanamente sopportabili per i lavoratori impiegati in tutti i servizi.»

«Dopo aver effettuato numerosi sopralluoghi presso le due strutture, aver partecipato alle commissioni consiliari (convocate su richiesta del nostro gruppo) che si sono tenute nelle scorse settimane, aver verificato di persona la situazione critica all’interno della struttura per gli anziani, attualmente attiva, non posso che, in qualità di amministratore, sollecitare un intervento decisivo e risolutore del Presidente della Giunta regionale – aggiunge Valentina Pistis -. La struttura di Casa Serena drena oltre quattro milioni di euro all’anno dal bilancio comunale. Spendiamo, incomprensibilmente, oltre quattromila euro al mese per la sua manutenzione. Manutenzione affidata a Iglesias Servizi, società In House del Comune di Iglesias. Nonostante questo la struttura è pericolante, gli impianti (idrico e elettrico) fatiscenti, gli infissi (interni ed esterni) danneggiati; assenza di climatizzazione, perdite d’acqua ingenti, gravi infiltrazioni, attrezzature datate, spesso inutilizzabili. Totale assenza di gestione del parco e del verde: spazzatura e ratti la fanno da padrone sul retro della struttura.»

«Siamo venuti a conoscenza che un ospite ha imbiancato la sua camera, che altri cucinano in autonomia – sottolinea ancora il capogruppo di Cas@ Iglesias -. Il settore infermieristico registra una gravissima carenza di organico (non ultime le dimissioni di ieri di altre due infermiere; dal primo agosto ad oggi si sono dimesse in quattro) e l’assenza di un coordinatore. L’infermeria non è a norma, spesso sprovvista dei materiali necessari per l’espletamento corretto delle mansioni quotidiane; non esiste una check list delle bombole di ossigeno e dei pazienti che ne devono fare uso; non esiste un registro ufficiale con le pagine numerate per annotare le consegne da un turno all’altro; i farmaci non sono sotto chiave.»

«A Casa Serena le emergenze sono contanti e quotidiane, la situazione non è più umanamente sopportabile. Non resta che ultimare il Margherita di Savoia e trasferire ospiti e dipendenti nella nuova struttura, offrendo, finalmente, una qualità della vita realmente migliore. Occorre affidare la gestione sanitaria della nuova struttura a delle figure professionali che possiedono titoli e qualifiche – conclude Valentina Pistis -, in modo tale da poter garantire in maniera definitiva la migliore assistenza ai nostri anziani.»

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L’impugnazione deliberata oggi dal Consiglio dei ministri della legge della Regione Sardegna n. 11 del 3/07/2017, recante “Disposizioni urgenti in materia urbanistica ed edilizia”, sarà sicuramente al centro del dibattito del convegno “Verso l’approvazione della legge urbanistica, quali opportunità per lo sviluppo economico e sociale del Sulcis Iglesiente?” che si terrà lunedì 4 settembre, alle 17.30, nel salone dell’Oratorio di San Ponziano, a Carbonia, organizzato dall’Associazione per lo sviluppo socio economico del Sulcis Iglesiente. Dopo i saluti del parroco, don Amilcare Gambella, è prevista l’introduzione dell’assessore regionale dell’Urbanistica e degli Enti locali, Cristiano Erriu. Interverranno il segretario regionale Cisl edili Giovanni Matta; l’imprenditore Ninetto Deriu; il sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci; il sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo; il sindaco di Gonnesa Hansel Cabiddu. Chiuderà i lavori, coordinati da Manolo Mureddu, la replica dell’assessore regionale Cristiano Erriu.

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L’Agenzia forestale regionale per lo sviluppo del territorio e dell’ambiente della Sardegna (Forestas) ha aperto nei locali dell’ex ospedale F.lli Crobu, in località Canonica, la sede territoriale di Iglesias.

«Un plauso a Forestas e alla Asl – commenta il sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo – per aver siglato un accordo che, oltre a portare in città un servizio importante, consentirà da un lato il potenziamento dei servizi forestali nel territorio e dall’altro la riqualificazione dell’ex presidio sanitario.»

La nuova sede territoriale servirà, oltre al comune di Iglesias, anche tutti gli altri comuni del Sulcis Iglesiente (escluso solo Teulada): Carbonia, Sant’Antioco, Domusnovas, Carloforte, San Giovanni Suergiu, Portoscuso, Gonnesa, Villamassargia, Santadi, Narcao, Fluminimaggiore, Calasetta, Sant’Anna Arresi, Giba, Nuxis, Musei, Perdaxius, Masainas, Villaperuccio, Tratalias, Buggerru, Piscinas e Siliqua.

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A Iglesias la mensa di Sodalitas non chiuderà: il Comune continuerà a finanziare il servizio nonostante l’azzeramento dei fondi regionali. Lo comunica il sindaco, Emilio Gariazzo.

Fino al 2016 la maggior parte delle risorse utilizzate da Sodalitas per mantenere la Mensa sociale a favore delle fasce deboli della popolazione provenivano dalla Regione Sardegna.

Con l’avvento del Reis o Reddito di Inclusione Sociale, che comporta la confluenza delle linee di povertà in un unico sussidio, la Regione Sardegna ha sospeso a partire dall’anno in corso il finanziamento relativo al progetto “Né di fame né di freddo” (linea 5) con il quale si sovvenzionavano i costi relativi al dormitorio e la mensa sociale, gestita dalla Sodalitas, per un costo totale di circa 120mila annui.

«Nonostante l’azzeramento dei fondi regionali – spiega il sindaco Emilio Gariazzo – in questi mesi abbiamo trovato le risorse per far andare avanti il servizio. E continueremo a farlo. Questa mattina, con l’assessore Clorinda Forte, abbiamo incontrato la Sodalitas per fare il punto della situazione. Alla Sodalitas va il nostro grazie per il grande lavoro svolto da tanti anni a favore dei più deboli. Senza la loro dedizione e il contributo di tanti volontari questo servizio, unico nel territorio, non potrebbe andare avanti.»

«Allo stesso tempo – conclude Emilio Gariazzo – continueremo a chiedere alla Regione di finanziare questo importante servizio che supera i 40.000 pasti erogati all’anno.»

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Verrà inaugurata domani 26 luglio, alle ore 18.30, in Piazza Municipio, a Iglesias, la mostra fotografica “Storie non numeri”, organizzata da Casa Emmaus, Associazione di Volontariato Impresa Sociale, in collaborazione con l’associazione culturale Radici e Ali e l’ARCI Regionale.

Aprirà la serata il sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo, proseguirà la direttrice di Associazione Casa Emmaus Giovanna Grillo.

Venti foto 60×40 cm che raffigurano sguardi, sorrisi e pensieri di chi ha attraversato il Mediterraneo e cerca qui una vita migliore. Arricchiranno la mostra anche cinque panelli descrittivi che raccontano i numeri dell’accoglienza in Europa e in Italia nel 2016.

A partire da giovedì 27 luglio, giorno successivo all’inaugurazione, le foto saranno allestite ogni giorno, dalle ore 18.00 alle ore 20.00, in Piazza Municipio, fino al 12 agosto. Faranno da guide gli stessi beneficiari del servizio SPRAR, in collaborazione con gli ospiti  delle altre strutture gestite da Casa Emmaus e destinate ai migranti.

La mostra fotografica fa parte della campagna di comunicazione del progetto SPRAR (Sistema di Protezione per richiedenti Asilo e Rifugiati) attuato dal comune di Iglesias e gestito dall’associazione Casa Emmaus Impresa Sociale.