20 November, 2024
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Sono Cosmo con “Cosmotronic”, Motta con “Vivere o morire”, Salmo con “Playlist”, Riccardo Sinigallia con “Ciao cuore”, Zen Circus con “Il fuoco in una stanza” i finalisti (in ordine alfabetico) del “Top 2018”, il referendum sui migliori album italiani del 2018 promosso dal “Forum del giornalismo musicale” (che si svolge da tre anni al Mei di Faenza) e dall’Agimp (la neonata Associazione dei Giornalisti e critici Italiani di Musica legata ai linguaggi Popolari) con il coordinamento di Enrico Deregibus.

Lo scorso anno a prevalere erano stati, a pari merito, Brunori Sas con “A casa tutto bene” e Caparezza con “Prisoner 709”.

Quest’anno è stata anche introdotta anche la categoria delle opere prime, che vede in finale (in ordine alfabetico) Giuseppe Anastasi con “Canzoni ravvicinate del vecchio tipo”, i Dunk con l’album omonimo, Generic Animal con l’album omonimo, i Maneskin con “Il ballo della vita”, Paola Rossato con “Facile”.

Sono stati quasi 100 i giornalisti e critici musicali coinvolti nel voto (rappresentanti di testate di vario tipo, dai quotidiani alle webzine, sino alle radio). Con altri che si aggiungeranno, sceglieranno ora nelle rose dei finalisti i vincitori nelle due categorie.

Fra gli album più votati ci sono stati anche, nelle posizioni immediatamente successive ai primi cinque: i Baustelle con “L’amore e la violenza – Vol. 2”, Calcutta con “Evergreen”, i Calibro 35 con “Decade”, Carlotta con “Murmure”, i Nu Guinea con “Nuova Napoli”, i Subsonica con “8”.

Nei dischi d’esordio dopo i finalisti si sono classificati Francesco Anselmo con “Il gioco della sorte”, Gigante con “Himalaya”, Mèsa con l’album omonimo, Viito con “Troppoforte”, Wrongonyou con “Rebirth”.

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Ritorna il 29 e 30 settembre a Faenza, nell’ambito del Mei, la terza edizione del Forum del giornalismo musicale. Un evento mai realizzato in Italia che ha suscitato nei primi due anni grande interesse, con la presenza di tantissimi giornalisti, da quelli delle grandi testate a quelli delle webzine, delle radio e tv e di tutti i new media.

Anche quest’anno la due giorni, diretta da Enrico Deregibus, si terrà nel palazzo comunale di Faenza. Sarà dedicata a Mario De Luigi, direttore di “Musica e dischi”, scomparso qualche mese fa.

Si comincerà sabato 29 settembre dalle 14 con un appuntamento di particolare importanza: una assemblea fra tutti i partecipanti che sancirà la nascita dell’AGIMP (Associazione dei Giornalisti e critici Italiani di Musica legata ai linguaggi Popolari). Sarà un momento cruciale, dopo due anni di confronto e approfondimento che hanno portato ad una bozza di statuto che sarà da approvare in quella occasione.

Domenica 30 settembre dalle 10 ci sarà spazio per una serie di lezioni sul giornalismo musicale che vedranno tra i docenti Riccardo Vitanza (responsabile dell’agenzia di comunicazione Parole & Dintorni) sul tema “L’ufficio stampa oggi”, Michele Monina (critico musicale) su “Crowdfunding per il giornalismo musicale”, Fabrizio Galassi (consulente social music marketing) su “Gli algoritmi aiutano a scrivere meglio” e Paolo Prato (musicologo e saggista) su “Critica e saggistica rock dagli anni ’60 a oggi”. Si tratta di un corso accredito come “formazione professionale continua” per gli iscritti all’ordine dei giornalisti, ma aperto anche ai non iscritti in qualità di uditori.

Sono invitati a partecipare al Forum tutti i giornalisti interessati a portare il loro contributo, suggerimento o suggestione.