Gianfranco Tocco è il nuovo segretario cittadino del Partito della Rifondazione Comunista di Iglesias. Subentra ad Omar Tocco, dimessosi per soggiunti impegni di natura sindacale. Gianfranco Tocco, 64 anni, dipendente ARPAS, già dirigente cittadino dell’ARCI, in passato ha maturato un’esperienza politica nel PCI.
«Questi mesi saranno di impegno costante nella riorganizzazione e nel rilancio del partito a livello non solo cittadino ma territoriale – ha detto il neo segretario – la creazione di una sinistra degna di questo nome, autonoma ed alternativa ai poli esistenti, partendo dall’esperienza delle elezioni politiche con Unione Popolare con De Magistris sarà un nostro preciso impegno.»
«Un sincero grazie a Omar Tocco per l’impegno profuso nella sua carica fino ad oggi ed un grande augurio di buon lavoro a Gianfranco Tocco – ha detto in un messaggio di auguri il segretario regionale Enrico Lai -. La rigenerazione del gruppo dirigente sardo in tante altre realtà, non solo in quella iglesiente, identifica una precisa volontà di rilancio della nostra attività politica per far si che Rifondazione Comunista sia il lievito ed il collante per la costruzione di un blocco politico e sociale di alternativa.»
Enrico Lai, architetto trentatreenne di Iglesias, è il nuovo segretario regionale del Partito della Rifondazione Comunista. E’ stato eletto al termine del IX Congresso regionale svoltosi nei giorni scorsi a Bitti.
Il congresso ha puntato quindi sul rilancio del partito e sul rinnovamento generazionale. Enrico Lai, già segretario cittadino del PRC, da poco più che ventenne ha ricoperto cariche dirigenziali di carattere regionale e successivamente nell’esecutivo del partito stesso. Attualmente è membro del comitato politico nazionale. A margine dell’elezione sono giunti gli auguri di buon lavoro da parte del segretario nazionale, Maurizio Acerbo.
«È stato un congresso particolarmente partecipato – ha spiegato Enrico Lai – con uno straordinario contributo di idee e temi presentati dagli ospiti, dai delegati e da semplici iscritti. Il lavoro che ci attende in questi mesi è quello della costruzione di un polo di sinistra autonomo dagli schieramenti, con testa e piedi in Sardegna, a partire dalle forze politiche regionali esistenti. Immaginiamo questa costruzione nel rilancio di diverse lotte che spaziano da una legge elettorale proporzionale, ad un piano straordinario per il lavoro che consenta la messa in sicurezza del territorio e la difesa della cosa pubblica – ha concluso Enrico Lai -. Siamo una forza politica necessaria e sempre presente fra i cittadini con cui dobbiamo far ripartire un’opposizione forte e decisiva contro la giunta Solinas, che finora annovera solamente il triste primato di moltiplicare le poltrone e di non risolvere i veri problemi di un’intera regione.»
Si è tenuto ieri 2 ottobre, a Iglesias, l’ XI congresso del Partito di Rifondazione Comunista, circolo 11 Maggio.
L’assemblea ha dibattuto sulla situazione politica, sociale ed economica del territorio e del contesto politico nazionale ed internazionale. E’ stato un momento di confronto importante che ha visto una relazione del segretario uscente, Enrico Lai che in modo puntuale ha fatto un’analisi sugli ultimi anni di direzione del partito. Durante il dibattito, è emersa la necessità di allargare il circolo 11 Maggio non solo al comune di Iglesias, per farlo diventare una realtà territoriale.
Il congresso ha provveduto ad esplicitare le procedure congressuali con la votazione del documento congressuale, la nomina dei delegati al congresso federale e l’elezione dei componenti del direttivo, così composto: Saverio Zicarelli, Gianfranco Tocco, Omar Tocco.
Tutte le votazioni sono state approvate all’unanimità.
Il direttivo, riunitosi al termine del congresso, ha eletto Omar Tocco nuovo segretario del circolo 11 maggio.
Un particolare ringraziamento il Congresso ha rivolto ad Enrico Lai, segretario uscente, per il lavoro portato avanti in questi difficili anni e per il sostegno su cui sicuramente potrà contare il Partito nei prossimi anni.
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PCI e Rifondazione comunista hanno presentato stamane, a Iglesias, la candidata sindaco e la lista dei candidati consiglieri per le Amministrative del 10 giugno.
«I due partiti storici della sinistra cittadina – PCI e Rifondazione Comunista – sono orgogliosi di aver costruito Sinistra Sarda e di presentarsi uniti agli elettori iglesienti. Un fatto politico molto importante che può segnare l’inizio di una nuova fase di aggregazione e di catalizzazione di consensi per la sinistra in città», ha spiegato Sergio Murenu, segretario cittadino del PCI nella conferenza stampa tenuta nella sede di Mazzini.
«Sinistra Sarda è l’unica vera lista di sinistra in campo per le prossime elezioni comunali di Iglesias. Lavoriamo insieme per una proposta nuova, attenta alle esigenze di Iglesias in termini di uguaglianza, redistribuzione di ricchezza, pieno accesso ai diritti e alla democrazia in ogni luogo, a partire dai posti di lavoro – ha ribadito Enrico Lai, segretario cittadino di Rifondazione -. La sinistra, dopo l’ennesima grave crisi di consensi ha bisogno di ridefinire con estrema chiarezza chi sono i propri interlocutori e i propri obiettivi. Troppi anni di governo a tutela degli interessi dei pochi contro gli interessi dei molti hanno fatto sì che i lavoratori, le lavoratrici e le classi popolari cercassero altrove i propri punti di riferimento politici. Questa esigenza di chiarezza la vogliamo fare nostra e la intraprendiamo presentandoci a tutti gli iglesienti con il nostro simbolo, quello di Sinistra Sarda, con il nostro programma, le nostre idee, i nostri candidati consiglieri e la nostra candidata sindaca – ha aggiunto Enrico Lai -. Per portare avanti questo progetto abbiamo individuato come candidati uomini e donne, giovani e meno giovani, studenti, lavoratori, pensionati, precari, disoccupati che hanno sposato con entusiasmo questo progetto. La nostra candidata alla carica di sindaco, Asmaa Oug, ci rappresenta a pieno e trasmette a prima vista questo entusiasmo: è una nostra concittadina, una madre, una lavoratrice.
C’è una forte esigenza di cambiamento nella nostra comunità, la quale soffre da troppi anni per il lavoro che manca o che è estremamente precario. Una crisi che da economica si è trasformata in una crisi sociale. Bisogna saper dare risposte alle ricorrenti domande di ricerca di posto di lavoro stabile, tutela ambientale, valorizzazione del territorio, coinvolgimento della cittadinanza alle scelte dell’amministrazione – ha concluso Enrico Lai -, ma anche alle nuove sensibilità che emergono in merito alla partecipazione alla difesa e alla gestione dei beni comuni, a cominciare dall’acqua pubblica, la domanda di uno sviluppo etico, di pari diritti per tutti senza discriminazioni di condizione economica, di religione, di preferenze sessuali, di colore della pelle.»
Durante la conferenza, tutti i candidati e i sostenitori di Sinistra Sarda hanno voluto dedicare un pensiero e spendere due parole in merito ai gravi fatti che stanno accadendo nell’ultimo mese in Palestina e in particolare nella striscia di Gaza, dove anche ieri, in occasione dell’anniversario della Nakba, c’è stata la durissima repressione delle proteste dei palestinesi, sfociata nell’ennesimo eccidio, in cui le forze armate israeliane rispondono ai sassi con il piombo. In tutto ciò vi è una evidente complicità dell’amministrazione statunitense, condanniamo le sue scelte scellerate che contribuiscono in maniera decisiva allo spargimento di sangue cui stiamo assistendo.
Di seguito il programma elettorale della lista “Sinistra Sarda” sintetizzato nei suoi punti salienti:
• Lavoro: rilancio del polo dell’alluminio di Portovesme nel rispetto delle esigenze di tutela ambientale. Basta al ricatto lavoro/salute. Una produzione non inquinante si può fare se slegata dalle logiche del profitto, mettendo sul piatto anche la nazionalizzazione del comparto. No all’economia di guerra: riconvertire RWM.
• Bonifiche: programmare interventi e finanziamenti avendo come priorità la tutela della salute dei cittadini. Vigileremo affinché anche questo tema delicato non si tramuti nell’ennesima mangiatoia per i profitti di pochi.
• Salute: no allo smantellamento della sanità pubblica! Tutelare la salute vuol dire anche lottare contro le dipendenze, in particolare le ludopatie che dilapidano risorse economiche e esistenze: incentivare la rimozione delle slot machine e vietarle nei pressi dei locali pubblici. Aprire il Margherita di Savoia
• Scuola e Cultura: vogliamo incentivare l’associazionismo tramite maggiori spazi e risorse e totale trasparenza nella loro assegnazione. Promuovere gli scambi culturali internazionali specialmente per i giovani. La scuola deve essere un luogo aperto a tutta la cittadinanza: sale studio e sale ricreative per la socializzazione, l’arte, la musica. Promuovere il diritto allo studio.
• Partecipazione e Trasparenza: comitati di quartiere luogo privilegiato di incontro, confronto e partecipazione della città alle scelte dell’amministrazione. Legalità e anticorruzione. Gestione dei Beni Comuni, a partire dall’acqua pubblica.
• Mobilità: l’amministrazione deve essere vicina ai tanti studenti e lavoratori pendolari che usano il trasporto pubblico. Completare il centro intermodale e istituire lo sportello trasporti. Piano urbano del traffico per studiare soluzioni al congestionamento. Manutenzione dei manti stradali.
• Urbanistica, Ambiente, Territorio: per governare il territorio servono strumenti all’altezza. Fare il nuovo piano urbanistico comunale coinvolgendo i cittadini. Promuovere sviluppo a partire dalle risorse ambientali tramite il Piano di Sviluppo Rurale. Efficientamento energetico dell’illuminazione e degli edifici pubblici e smart grid.
• Diritti, accoglienza, integrazione: Iglesias città dei diritti e dell’uguaglianza, di lotta a tutte le forme di discriminazione, da quelle economiche, a quelle sulla provenienza geografica o sulle preferenze sessuali.
• Sport: educazione motoria alla scuola primaria. Centro Polivalente ‘Ceramica’ potenziare i collegamenti e la sua funzionalità. Maggiori servizi e spazi per tutti gli sport non convenzionali che attirano persone da tutta Europa: windsurf, kitesurf, arrampicata sportiva, escursionismo, skateboarding, ecc.
• Diritto all’abitare: conciliare la domanda di alloggi di edilizia popolare con il patrimonio edilizio esistente. Garantire livelli minimi di confort. Risolvere l’annosa questione delle cosiddette Casermette, di concerto con gli abitanti, al fine di regolarizzare la loro posizione.
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Domenica 9 aprile il Teatro Electra di Iglesias ospiterà la presentazione del libro di Magdi Cristiano Allam “Io e Oriana”, dedicato al particolare rapporto tra Allam e la compianta giornalista e scrittrice Oriana Fallaci. Al termine della presentazione, Magdi Cristiano Allam risponderà alle domande del pubblico e dei giornalisti presenti.
La presentazione è organizzata dal Circolo Bene Comune Acliglesias, con il patrocinio gratuito dell’assessorato della Cultura del comune di Iglesias.
Il patrocinio gratuito all’iniziativa concesso dall’Amministrazione comunale di Iglesias ha scatenato la reazione del Partito della Rifondazione Comunista che ha diffuso un duro comunicato del segretario cittadino Enrico Lai e del consigliere comunale de “Il Tuo segno per Gariazzo” Pietrina Chessa, presidente della 2ª commissione consiliare della Cultura, Spettacolo, Turismo, Sport, Grandi eventi, Pubblica istruzione, Comunicazione istituzionale e Informatizzazione.
«Apprendiamo dalla stampa con grande sconcerto e rammarico che l’amministrazione comunale di Iglesias ha concesso il patrocinio gratuito per la presentazione del libro “Io e Oriana” il giorno 9 c.m. presso il Teatro Electra di Iglesias dove sarà presente l’autore Magdi Cristiano Allam – si legge nel comunicato dei due rappresentanti del Partito della Rifondazione Comunista -. Riteniamo che la cittadinanza iglesiente, da sempre nella storia, si sia contraddistinta per il suo spirito progressista e di solidarietà politica e sociale verso gli ultimi e i subalterni. Spirito che affonda le sue radici nel movimento operaio, avanguardia tutt’oggi di recriminazione sociale nel Paese.
Riteniamo che Iglesias e gli iglesienti non meritino uno spettacolo di un sionista fomentatore di odio razziale che ha fatto della menzogna e della manipolazione giornalistica la sua ragion d’essere, tant’è che gli valse l’appellativo di: “il pinocchio d’Egitto” affibiatogli da Valerio Evangelisti, nonché diversi procedimenti giudiziari che lo hanno visto condannato per l’infondatezza delle sue affermazioni.
La sua distanza culturale e la sua avversione rispetto al papato è imbarazzante proprio quando la chiesa tramite le parole di Papa Francesco apre all’integrazione dei popoli, all’accoglienza, al rispetto delle culture diverse, ponendo inoltre l’accento come monito ai governanti di adottare strumenti giuridici per punire la tratta di carne umana, e, ripristinare uno stato di diritto sul principio di: “accogliere, proteggere, promuovere e integrare”.
Siamo consapevoli che la libertà d’espressione sia un diritto da garantire, ma altresì non riteniamo possibile e accettabile che Iglesias sia concussa nella fiera della falsità e della macchinazione storica.
Di conseguenza – conclude il comunicato di Enrico Lai e Pietrina Chessa – chiediamo che venga celermente rimosso il patrocinio gratuito da parte dell’amministrazione comunale, in particolar modo per il rispetto della nostra storia che verrebbe in caso contrario totalmente mortificata.»
L’assessore della Cultura Simone Franceschi non ha risposto all’invito arrivatogli dai due rappresentanti del Partito della Rifondazione Comunista a rimuovere il patrocinio gratuito dell’Amministrazione comunale. Il patrocinio all’iniziativa è stato concesso nel rispetto del diritto alla libertà d’espressione e, di conseguenza, pur nel rispetto di tutte le opinioni, resta confermato.
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Parte domenica, con il voto anti-trivelle, la “primavera referendaria” di Rifondazione Comunista.
Il partito di Paolo Ferrero, che ha aderito con convinzione al referendum contro le trivellazioni per la ricerca di idrocarburi, darà il proprio contributo alla raccolta di firme per altri undici referendum su scuola, ambiente, lavoro, beni comuni e legge elettorale.
Ad annunciarlo, i vertici del partito che questa mattina hanno tenuto una conferenza stampa in Consiglio regionale.
«E’ necessaria una campagna di sensibilizzazione sui temi sociali – ha detto il consigliere regionale di Rifondazione comunista Alessandro Unali – per questo daremo il nostro appoggio ai comitati promotori.»
Di referendum come strumento per impedire un ulteriore restringimento degli spazi democratici ha parlato il segretario regionale di “Falce e Martello” Giovannino Deriu: «In questo momento storico i referendum sono decisivi per favorire la piena partecipazione democratica dei cittadini – ha affermato Deriu – serve però unità tra le forze politiche che si oppongono alle politiche neoliberiste europee e del governo Renzi».
La raccolta delle firme per gli undici referendum si concluderà il 9 luglio prossimo: «Serviranno 500mila firme – ha aggiunto Enrico Lai, componente della segreteria regionale di Rifondazione Comunista – il nostro obiettivo è ambizioso: cambiare le scelte di governance in materia di scuola, lavoro, ambiente. Allo stesso tempo puntiamo ad impedire che con la nuova legge elettorale i poteri siano concentrati nelle mani di pochi».
Questi nel dettaglio i temi su cui si concentrano gli undici referendum: la difesa della scuola pubblica, la salvaguardia dell’ambiente e dei beni comuni come l’acqua, la tutela dei diritti dei lavoratori e la nuova legge elettorale.
Sul fronte della scuola, i quesiti referendari riguardano i poteri del dirigente scolastico, il comitato di valutazione del merito, lo school bonus e l’alternanza scuola-lavoro. Ci sono poi i referendum per impedire il ricorso a future trivellazioni petrolifere sia in terra che in mare (anche oltre le 12 miglia) e per contrastare il piano nazionale sui nuovi inceneritori previsto dallo Sblocca Italia. Sull’acqua, vista l’impossibilità a proporre un referendum, i comitati promuoveranno una petizione per ribadire che la risorsa idrica è un bene pubblico, un diritto da inserire nella Costituzione. Sul lavoro, invece, i comitati chiedono una retromarcia sui licenziamenti facili e l’abuso dei voucher introdotti dal Job Act.
Sulle riforme, infine, i comitati promuoveranno, oltre ai quesiti contro il premio di maggioranza e i capilista previsti dalla nuova legge elettorale, anche una petizione contro l’Italicum.
«Occorre dare una risposta alla logica dell’uomo solo al comando – ha sottolineato il referente regionale per i referendum sociali Lorena Cordeddu – questi referendum propongono un modello alternativo. Vanno però spiegati ai cittadini: per questo organizzeremo banchetti informativi in tutto il territorio regionale per illustrare i contenuti dei quesiti e per invitare le persone a sottoscrivere i referendum presso gli uffici dei loro comuni di residenza.»
Solidarietà alle lavoratrici Igea che da ieri mattina occupano la Galleria Villamarina di Monteponi e ai lavoratori che occupano il pozzo di Campo Pisano arriva anche da Rifondazione Comunista Sardegna – Sinistra Sarda.
«La Giunta Pigliaru – dice Enrico Lai – prosegue nel percorso impietoso di liquidazione di Igea spa, scordando l’esigenza non più derogabile di una programmazione degli interventi di bonifica e di messa in sicurezza del patrimonio geominerario. I dipendenti Igea non sono nuovi alla mobilitazione, non ultima quella di Lula. Poche settimane fa è stato steso un verbale d’incontro tra sindacati e assessorato all’Industria che impegnava la Regione allo sblocco degli stipendi e alla garanzia di assegnare adeguate risorse per l’immediato rilancio della società.»
«Oltre ad aver disatteso questi impegni assunti coi lavoratori – aggiunge Enrico Lai – si sottolinea una più celata volontà di non abbandonare il processo fallimentare, confermato dalla nomina del nuovo commissario liquidatore, e di intraprendere la strada della privatizzazione dell’azienda e di svendita del territorio. Per questo affermiamo convintamente che la Regione Sardegna continui a rimanere l’unico azionista e gestore della società Igea spa e che individui convintamente nella valorizzazione del nostro territorio, una linea di sviluppo imprescindibile che non dev’essere mercè degli speculatori.»