4 November, 2024
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«L’iniziativa della ‘Camminata tra gli olivi’, inserita all’interno di un contesto che ha visto il doppio riconoscimento da parte dell’Unesco della dieta mediterranea tra i beni immateriali e del paesaggio ulivetato italiano, rappresenta la dimostrazione di come il paesaggio rurale possa essere un valore aggiunto per le zone interne della Sardegna. Questo perché il paesaggio rurale è in grado di integrare le politiche di sviluppo locale valorizzando l’offerta turistica, le produzioni agro-alimentari, i prodotti artigianali identitari e l’ambiente. Per questo motivo la Regione patrocina l’importante iniziativa proposta dai Comuni aderenti all’associazione nazionale Città dell’olio (coordinata in Sardegna da Elio Sundas, sindaco di Santadi, n.d.r.), e la promuove come esperienza eccellente di progettualità territoriale.»

Lo ha detto l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, ai margini della conferenza stampa di presentazione della seconda edizione, che si è tenuta questa mattina a Cagliari.

La “Camminata tra gli olivi”, un passo dopo l’altro, conduce i partecipanti alla scoperta di piante secolari e di un mondo antico in Sardegna. L’Associazione Nazionale Città dell’Olio riporta infatti alla ribalta la qualità e il valore dell’olio extravergine, degli olivicoltori e dei territori domenica 28 ottobre con nuovi percorsi e suggestive passeggiate alla scoperta dell’eccellenza di un prodotto che modella l’identità stessa del paesaggio. La Camminata è stata presentata nei giorni scorsi anche a Roma, al MiBACT, dal direttore generale Francesco Palumbo e dal presidente nazionale di Città dell’Olio Enrico Lupi.

L’esperienza, che ha il patrocinio della Regione Sardegna, coinvolge i comuni di Berchidda in provincia di Olbia Tempio, Bosa, Riola Sardo e Seneghe in provincia di Oristano, Dolianova e Escolca in provincia di Cagliari, Genuri, Gonnosfanadiga, Serrenti e Villacidro nell’ex provincia del Medio Campidano, Giba, Masainas e Santadi nell’ex provincia di Carbonia Iglesias, Ittiri, Uri e Usini in provincia di Sassari. Ognuno ha selezionato un percorso tra gli olivi con caratteristiche uniche dal punto di vista storico e ambientale, che documentano il fascino di una produzione indissolubilmente legata a dimore storiche, frantoi e borghi di fascino immutato nel tempo. In Sardegna hanno aderito 16 dei 30 Comuni associati. I tecnici dell’agenzia regionale Laore guideranno i percorsi in 10 Comuni, mostrando le peculiarità degli oliveti sardi.

123 Comuni in tutta Italia hanno raccolto l’invito dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio e, nell’anno dedicato al Cibo Italiano, hanno allestito la propria passeggiata (dai 2 ai 5 chilometri) arricchita da incontri, itinerari, degustazioni sulla scia del successo dell’anno passato. Nel 2017 infatti furono oltre 20.000 i partecipanti in tutta Italia agli eventi organizzati da 121 Comuni.

«Un successo che ci ha regalato la conferma di una scelta e la responsabilità di un percorso che intreccia il valore delle coltivazioni e la preziosa passione dei loro custodi, gli olivicoltori – afferma il presidente delle “Città dell’olio” Enrico Lupi -. Chi cura e chi visita questi luoghi rappresenta ugualmente un investimento per il futuro economico e turistico.»

L’Associazione Nazionale” Città dell’Olio” è, infatti, convinta che lo sviluppo dei territori olivetati può e deve essere strettamente legato a quello dell’oleoturismo, proprio perché, se ben organizzato, il turismo dell’olio può incrementare la competitività dell’olivicoltura tradizionale, diventando una risorsa per l’ambiente, il territorio e i produttori.

Nell’ex provincia di Olbia Tempio si passeggia sulla strada alle pendici del monte Limbara verso la località di S’orighina con l’antico mulino ad acqua. In quella diOristano si incontra Terio, immersa negli oliveti della cultivar Bosana e l’agro di Seneghe in una zona dove dominano quiete, silenzio e dolcezza del paesaggio. A Cagliari resti romani e olivi antichissimi come quelli di Arrita Floris e il museo Casa Pillatus, vecchia casa campidanese che racconta la storia agricola. Nella provincia del Medio Campidano oltre 800 olivi plurisecolari, fra cui i monumentali ormai quasi millenari, sono una delle attrazioni, insieme ai vecchi frantoi ancora funzionanti e a paesaggi incontaminati. Nella provincia di Carbonia Iglesias si può visitare il sistema di stagni popolati da fenicotteri rosa, aironi e falchi di palude o i vecchi sentieri di olivi di Monte Pisano o le grotte naturali, le foreste e l’archeologia. A Sassari oliveti centenari e scalpellini che lavorano la pietra, ma anche un mini corso per riconoscere le cultivar olivicole isolane e le problematiche fito-patologiche dell’olivo.

Per scegliere il proprio itinerario o solo per saperne di più basta un click. È on line il sito www.camminatatragliolivi.it per scaricare subito il programma della giornata e trovare notizie sul territorio, il paesaggio, la storia. E c’è anche la fan page su Facebook e i canali Instagram e Twitter con l’hashtag #camminatatragliolivi che potrà essere utilizzato anche per postare foto dei luoghi e degli eventi così da creare una vera e propria community della giornata.

L’Associazione Nazionale Città dell’Olio, con i suoi oltre 320 soci tutti enti pubblici (Comuni, Province, CCIAA, Parchi e GAL) tutela il territorio olivicolo e si batte per la valorizzazione dei paesaggi rurali e per l’inserimento di aree territoriali olivicole di valore storico nel prestigioso Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici del Ministero delle Politiche agricole.


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Nell’anno dedicato al cibo italiano in Sardegna le “Città dell’Olio” celebrano il paesaggio e la millenaria cultura dell’olio domenica 28 ottobre con la seconda edizione della Camminata tra gli olivi. Nuovi itinerari e suggestive passeggiate nell’Italia dell’olio extravergine con la giornata nazionale per valorizzare territorio e produzioni, che vanta la partecipazione di ben 14 Comuni nelle province di Cagliari, Oristano, Carbonia Iglesias, Medio Campidano, Olbia Tempio e Sassari.

Anche quest’anno oltre 120 città in tutta Italia hanno raccolto l’invito dell’Associazione Nazionale “Città dell’Olio” allestendo la propria passeggiata (dai 2 ai 5 chilometri) arricchita da incontri, itinerari, degustazioni, nella cornice di un evento che con la prima edizione si è subito trasformato in un driver turistico nazionale.

L’esperienza in Sardegna coinvolge i comuni di Berchidda in provincia di Olbia Tempio, Bosa, Riola Sardo e Seneghe in provincia di Oristano, Dolianova e Escolca in provincia di Cagliari, Genuri, Gonnosfanadiga, Serrenti e Villacidro in provincia del Medio Campidano, Giba, Masainas e Santadi in provincia di Carbonia Iglesias, Ittiri, Uri e Usini in provincia di Sassari.

Ognuno ha selezionato un percorso tra gli olivi con caratteristiche uniche dal punto di vista storico e ambientale, che documentano il fascino di una produzione indissolubilmente legata a dimore storiche, frantoi e borghi di fascino immutato nel tempo.

«Il successo dell’edizione 2017, la prima giornata nazionale dedicata alla produzione olivicola, che ha avuto migliaia di partecipanti è un incentivo a rafforzare l’impegno per la valorizzazione dell’olio di qualità – sottolinea il presidente dell’Associazione nazionale Città dell’Olio Enrico Lupi -. L’anno del cibo italiano ci offre un palcoscenico privilegiato per far conoscere e diffondere la cultura millenaria dell’olio nel mondo.»

Nella provincia di Olbia Tempio si passeggia sulla strada alle pendici del monte Limbara verso la località di S’orighina con il mulino ad acqua abbandonato. In quella di Oristano si incontra Terio, immersa negli oliveti della cultivar Bosana e l’agro di Seneghe in una zona dove dominano quiete, silenzio e dolcezza del paesaggio. A Cagliari resti romani e olivi antichissimi come quelli di Arrita Floris ed il museo Casa Pillatus, vecchia casa campidanese che racconta la storia agricola e familiare. Nella provincia del Medio Campidano oltre 800 olivi plurisecolari, fra cui i monumentali ormai quasi millenari, sono una delle attrazioni, insieme ai vecchi frantoi ancora funzionanti e a paesaggi incontaminati. Nella provincia di Carbonia Iglesias si può visitare il sistema di stagni popolati da fenicotteri rosa, aironi e falchi di palude o i vecchi sentieri di olivi di Monte Pisano o le grotte naturali, le foreste e l’archeologia. A Sassari oliveti centenari e scalpellini che lavorano la pietra, ma anche un mini corso per riconoscere le cultivar olivicole isolane e le problematiche fito-patologiche dell’olivo.

Per scegliere il proprio itinerario o solo per saperne di più basta un click. È on line il sito www.cammintatragliolivi.it per scaricare subito il programma della giornata e trovare notizie sul territorio, il paesaggio, la storia. E c’è anche la fan page su Facebook e i canali Instagram e Twitter con l’hashtag #camminatatragliolivi che potrà essere utilizzato anche per postare foto dei luoghi e degli eventi così da creare una vera e propria community della giornata.

L’Associazione Nazionale Città dell’Olio, con i suoi oltre 320 soci tutti enti pubblici (Comuni, Province, CCIAA, Parchi e GAL) tutela il territorio olivicolo e si batte per la valorizzazione dei paesaggi rurali e per l’inserimento di aree territoriali olivicole di valore storico nel prestigioso Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici del ministero delle Politiche agricole.

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È stata presentata questa mattina nella sede dell’assessorato al Turismo della Regione la prima giornata nazionale delle “Città dell’Olio”. Presenti l’assessore del Turismo della Sardegna Barbara Argiolas, il presidente dell’Associazione Nazionale “Città dell’Olio” Enrico Lupi ed il coordinatore regionale dell’associazione Elio Sundas, insieme ai sindaci rappresentanti delle Città dell’Olio della Sardegna. A Carbonia-Iglesias la giornata propone un percorso organizzato dai comuni di Santadi e Giba, nel panorama delle colline ricoperte dalla tipica vegetazione locale, pero selvatico, mandorlo e ginestra.

La cultura dell’olio è infatti protagonista della Camminata tra gli olivi, la giornata nazionale promossa dall’Associazione Nazionale Città dell’Olio per valorizzare territorio e produzioni. Domenica 29 ottobre, per la prima volta in tutta Italia, in 120 città e 18 regioni, si parte alla scoperta della cultura millenaria degli oliveti sotto l’Alto patrocinio del Parlamento europeo, della Presidenza del Consiglio dei ministri e del ministero dell’Ambiente.

Attorno alla passeggiata ruota un’esperienza inedita, che guiderà i partecipanti attraverso paesaggi legati alla storia e alla cultura dell’oro verde. Ogni itinerario è un percorso tra gli olivi scelto per le caratteristiche uniche dal punto di vista storico e ambientale.

«L’obiettivo di questa iniziativa, diffusa in oltre 100 luoghi dove la tradizione dell’olivo e dell’olio è secolare e spesso millenaria, è la valorizzazione della produzione olivicola di qualità», commenta il presidente dell’Associazione nazionale “Città dell’Olio” Enrico Lupi.

Il primo percorso si snoda tra le campagne di Santadi. Campi e strade delimitate da numerosissimi olivi, molti dei quali secolari, segnano il percorso. Circondati dal panorama delle colline ricoperte dalla tipica vegetazione locale, pero selvatico, mandorlo, ginestra, bietola selvatica, borragine, trifoglio, cisto, mirto, lentischio e così via, si incontreranno numerosi pozzi d’acqua risalenti al secolo scorso, tutti dotati di abbeveratoi o antichi sarcofagi presumibilmente di epoca romana, riutilizzati per la raccolta d’acqua. A Giba si passeggia all’interno del parco comunale di Is Muras le cui colline si estendono per circa dieci ettari. Il territorio presenta diversi sentieri percorribili a piedi od in bicicletta e si caratterizza per i numerosi olivi ed olivastri, alcuni dei quali secolari. Giba, con la frazione di Villarios, ha una spiccata tradizione panificatoria e dolciaria. I visitatori saranno accompagnati da guide locali.

Per saperne di più oppure per curiosare e scegliere un itinerario, un’azienda da visitare o una degustazione basta un click. È on line il sito www.camminatatragliolivi.it , una miniera di informazioni con la possibilità di scaricare subito il programma della giornata in tutti i Comuni.

E per chi è Social, c’è anche la fan page su Facebook e i canali Instagram e Twitter con l’hashtag #camminatatragliolivi, che naturalmente potrà essere usato per postare foto dei luoghi e degli eventi, così da creare una vera e propria community della giornata.

L’Associazione Nazionale “Città dell’Olio”, con i suoi 332 soci tutti enti pubblici (Comuni, Province, CCIAA, Parchi e GAL) è da sempre impegnata nella tutela del territorio olivicolo e nella programmazione territoriale. Da tempo si batte per la valorizzazione dei paesaggi olivicoli e per l’inserimento di aree territoriali olivicole delle “Città dell’Olio”, nel prestigioso Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici del ministero delle Politiche Agricole.

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Santadi.

Santadi è uno dei comuni dell’associazione “Città dell’Olio”.

Gli assessori regionali dell’Agricoltura e degli Enti locali, Elisabetta Falchi e Cristiano Erriu, hanno siglato un accordo di collaborazione con l’associazione nazionale “Città dell’Olio”, per la promozione e valorizzazione dei territori e della cultura del paesaggio olivicolo della Sardegna. Il documento porta anche le firme del presidente nazionale dell’associazione, Enrico Lupi, e del coordinatore regionale Elio Sundas, sindaco di Santadi, nominato dai rappresentanti dei comuni sardi lo scorso 17 febbraio.

La Regione si impegna nelle politiche di promozione e valorizzazione delle produzioni regionali, per favorire la conoscenza delle produzioni tipiche anche attraverso attività di educazione alimentare, di conoscenza dei sistemi produttivi e dei prodotti, di attenzione alle comunità locali e al mantenimento del paesaggio attraverso le politiche di gestione e valorizzazione del territorio secondo quanto predisposto dal Piano Paesaggistico Regionale.
In Sardegna, all’associazione “Città dell’Olio” aderiscono le amministrazioni comunali di Alghero, Berchidda, Bolotana, Dolianova, Escolca, Gergei, Gonnosfanadiga, Ilbono, Ittiri, Oliena, Orgosolo, Orosei, Osini, Santadi, Seneghe, Serrenti, Sini, Uri, Usini, Villacidro, Villamassargia e le Camere di Commercio di Cagliari e di Sassari.

«Siamo soddisfatti di questa firma perché inserisce a pieno titolo l’Associazione come interlocutore fondamentale nei nostri percorsi progettuali per il comparto dell’olio e nel lavoro di filiera del comparto. Coinvolgeremo le Città dell’Olio nella concertazione dei tavoli sull’agroalimentare, perché produrre qualità è fondamentale per dare maggiore competitività alle nostre aziende e ai nostri prodotti e per questo motivo anche gli aspetti del paesaggio, che possono dare valore aggiunto al prodotto, sono un tassello strategico – ha detto l’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi -. La qualità del nostro olio è eccellente anche grazie al grande lavoro dei nostri produttori: possiamo migliorarla ancora attraverso i consorzi di tutela, che possono sfruttare le opportunità date dal Programma di sviluppo rurale sulla promozione e il miglioramento della produzione.»
«Il nostro assessorato ha competenza anche in materia urbanistica e si occupa di tutela del paesaggio, dunque anche per questo motivo siamo particolarmente interessati allo sviluppo del settore olivicolo – ha sottolineato l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu -. L’olivo, quando già non è ultrasecolare, rappresenta un elemento di riqualificazione del paesaggio in ambito rurale. La presenza dei sindaci oggi testimonia l’attenzione degli enti locali su questa tematica.»

Il presidente nazionale dell’associazione “Città dell’Olio” Enrico Lupi, dal canto suo, ha precisato che «quello sottoscritto oggi non è un atto formale ma sostanziale. La condivisione di un percorso, lo scambio di esperienze tra territori molto differenti tra di loro. Questo vuole essere un tavolo nobile che deve portare valore aggiunto al settore olivicolo». Enrico Lupi ha anche annunciato che i prossimi 10 e 11 dicembre Alghero ospiterà l’assemblea nazionale delle “Città dell’Olio”.

Il Parco di Molentargius.

Il Parco di Molentargius.

Cristiano Erriu.

Cristiano Erriu.

Luigi Pomata.

Luigi Pomata.

 

Il Teatro delle Saline del Parco di Molentargius ed il Palazzo della Provincia di Cagliari ospitano sabato 28 e domenica 29 settembre “MedDiet Camp”, il primo di cinque eventi del primo progetto di valorizzazione della Dieta Mediterranea sostenuto dall’Unione Europea che vede l’Italia capofila di 6 Paesi (gli altri sono Spagna, Tunisia, Grecia, Egitto e Libano) con un progetto di 5 milioni di euro che confluirà in un Accordo Euro-Mediterraneo con il coinvolgimento  di 15mila consumatori e 5mila ragazzi.

I partner italiani del progetto sono: Unioncamere, il Centro Servizi per le imprese della Camera di Commercio di Cagliari, il Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio e l’Associazione nazionale Città dell’Olio.

“MedDiet Camp” si propone la promozione e la valorizzazione della dieta mediterranea, riconosciuta Patrimonio immateriale dell’Umanità Unesco nel 2010.

La tappa cagliaritana di “MedDiet Camp” è un campus formativo con la partecipazione di una cinquantina di foodblogger provenienti da tutta Italia e di chef internazionali provenienti da Libano, Egitto, Tunisia e Italia, che comprende workshop di fotografia, di scrittura applicata al food e di cultura alimentare mediterranea; e ancora convegni aperti al pubblico e laboratori didattici rivolti ai ragazzi.

Sabato 28 settembre 2013, a partire dalle 8.00, sono previsti laboratori di cucina MedDiet per foodblogger con approfondimenti sulla dieta mediterranea e sui piatti della tradizione italiana, egiziana, libanese e tunisina. E’ prevista la partecipazione di Jaoudet Turki, cuoca professionista; Georges Kik, esperto di cucina libanese; lo chef Moustafa M. Elrefaey; lo chef Luigi Pomata.

Sono previsti inoltre un workshop di fotografia e foodstyling per foodblogger con il fotografo Alessandro Guerani ed alcuni laboratori didattici rivolti ai ragazzi delle scuole.

Il programma prevede ancora, alle 12.00, la presentazione del progetto Enpi MedDiet e della Giornata di Cooperazione Ecd Interact presso il Teatro delle Saline (con la partecipazione del presidente dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio Enrico Lupi e di Cristiano Erriu, Direttore del Centro Servizi per le Imprese di Cagliari) e le conferenze del giornalista enogastronomico Carlo Cambi; dell’antropologa dell’alimentazione Alessandra Guigoni; dello chef Luigi Pomata.

Nel pomeriggio, alle 18.00, nuovo incontro con Alessandra Guigoni e Carlo Cambi, per approfondire gli aspetti socio culturali e nutrizionali della dieta mediterranea.

Nella seconda giornata, domenica 29 settembre, il programma prevede un convegno aperto al pubblico sul tema “Dieta mediterranea ed educazione alimentare attraverso il web: il ruolo dei foodblogger”, moderato dal giornalista Carlo Cambi, che si terrà nella Sala consiliare del Palazzo della Provincia di Cagliari, a partire dalle ore 10.00.