Si è conclusa la quarta edizione di Interconnessioni a Carloforte_Comunità, luoghi e linguaggi dell’arte per valorizzare la ricchezza dei territori
Luoghi e arte performativa, tra danza, teatro fisico, circo contemporaneo, musica dal vivo, cinema, sperimentati e trascritti attraverso i linguaggi dell’arte. Si è chiuso a dicembre Interconnessioni, il progetto di residenza artistica nel territorio con la direzione di Simonetta Pusceddu per Tersicorea. Giunto al suo quarto anno di attività, organizzato in tandem con il comune di Carloforte, ha visto il suo quartier generale in questa edizione negli spazi più importanti del centro abitato e dell’isola di San Pietro. Un intervento artistico, sociale e poetico sul territorio che, partito a luglio, si è articolato per sei mesi e ha visto il coinvolgimento di diversi artisti di livello internazionale e nazionale con le rispettive compagnie “My!Laika”, “LAM”, “Oltrenotte” e “Zerogrammi”, in un dialogo continuo tra il segno coreografico, la comunità di Carloforte e i luoghi simbolo del paese che li ha accolti con grande generosità. “Qui si respira un’altra aria di tempo, un’altra voce un altro dialetto un’altra lingua, ti permei di questi altri ritmi sonori, di questo altro profumo. Tutti questi cambiamenti personali che sono esperienza ritornano anche dentro il nostro lavoro che si arricchisce di nuovi toni e colori diversi, con più sfumature”, commenta Andres Aguirre della compagnia Oltrenotte.
Il programma si è sviluppato in quattro fasi, una per ogni compagnia selezionata: tappe importanti di costruzione artistica nel percorso di ricerca in residenza che hanno animato i luoghi più suggestivi e storici dell’isola per poi restituire le creazioni al pubblico negli spazi suggestivi del Giardino di Note, Casa del Duca, Torre San Vittorio, nel bellissimo luogo paesaggistico delle Saline di Carloforte e nei teatri convenzionali quali il Teatro Mutua e il Teatro Cavallera.
Un calendario fitto di residenze artistiche, laboratori e spettacoli dal vivo la cui ricerca si è fatta ispirare dal titolo di questa edizione “L’isola della libertà”, dedicato all’evento storico che vide la fondazione della prima Repubblica italiana nell’isola di San Pietro nel 1793 con la redazione di una costituzione. Documento che però non è mai stato ritrovato, ma che ha lasciato tracce, in particolare nella testimonianza di Filippo Buonarroti. «’Libertà’ è il termine a cui il tema di Interconnessioni 2021 si ispira. La cosa più importante del processo di residenza, come il termine stesso dice, è quello di illuminare le specificità di un territorio. Ho creduto molto importante scegliere quindi un’isola, questo lembo tra terra e mare che descrive ampiamente il concetto di territorio fatto di confini morbidi, il mare, e i confini duri, le rocce, e quello che sta dentro il mare – spiega Simonetta Pusceddu, direttrice artistica di Interconnessioni. Un tema molto legato alle specificità del luogo con cui far dialogare gli artisti e produrre il proprio progetto consapevoli di quelle peculiarità. Un luogo ideale quindi, lontano dal mondo, per ripensare insieme e in scala ridotta, il concetto di “repubblica” –. Attraverso queste domande di natura politica e umanistica la nostra sfida era di trascendere il pensiero fino a una forma poetica rivolta al futuro, che possa darci una nuova visione della parola “libertà” e rendere così omaggio a una terra e a un popolo.»