La Seconda Commissione ha concluso il ciclo delle audizioni con i rappresentati dei settori del cinema e della musica.
La Seconda Commissione del Consiglio regionale, nella tarda serata di ieri ha concluso il ciclo delle audizioni con i rappresentati dei settori del cinema e della musica, in difficoltà a causa delle poche risorse pubbliche a disposizione e dei ritardi nella programmazione.
I primi ad essere sentiti sono stati i responsabili della Consulta regionale delle scuole civiche di musica che hanno illustrato al presidente della Commissione Gavino Manca (Pd) e ai commissari la drammatica situazione in cui si trovano ad operare. «I ritardi nella erogazione dei finanziamenti regionali stanno paralizzando l’attività didattica – ha detto il presidente della Consulta, Antonio Puglia – le scuole civiche devono ancora ricevere il saldo dei contributi regionali del 2013 e l’intera anticipazione del 2014. L’inizio dell’anno scolastico 2014-2015, previsto per novembre, è a rischio».
Leonardo Sarigu, direttore della Scuola civica di musica di Capoterra, ha invece segnalato l’esiguità delle risorse messe a disposizione della Regione per un settore nel quale operano circa 700 insegnanti. «Da oltre dieci anni, nonostante l’aumento del numero degli iscritti e le tante attività portate avanti, il finanziamento regionale è fermo a 1,5 milioni di euro – ha detto Sarigu – risorse ulteriormente ridotte di circa 400mila euro (un taglio del 25%) con l’assestamento di bilancio». Dai rappresentanti delle scuole civiche, infine, è arrivata la richiesta alla Commissione di una modifica radicale del Regolamento che disciplina la loro attività «serve un nuovo strumento, fatto con il contributo di persone competenti, che consenta di programmare e distribuire le risorse con criteri trasparenti e di premiare le scuole attraverso parametri meritocratici – ha detto Francesco Pilia, direttore della Scuola di San Sperate -. L’attuale Regolamento lascia troppi spazi alla discrezionalità».
Il presidente della Commissione, Gavino Manca, ha spiegato ai rappresentanti della Consulta che i tagli operati con l’assestamento di bilancio riguardano, purtroppo, tutti i settori dello spettacolo e della cultura. Manca ha però assicurato la volontà di confermare i finanziamenti anche per il 2015 e di procedere a una verifica sui ritardi nei pagamenti. Il presidente ha infine garantito che «sarà attentamente valutata l’opportunità di procedere a una modifica del Regolamento delle Scuole civiche di musica di concerto con l’assessore della Cultura.»
I lavori della Commissione sono poi proseguiti con l’audizione dei rappresentanti dell’Associazione “Moviementu” #Rete Cinema Sardegna da tempo impegnata in una battaglia per sollecitare l’attenzione delle istituzioni sulla necessità di sostenere l’industria cinematografica e di trasformarla in un’opportunità di sviluppo per l’Isola, così come avviene in altre regioni dell’Italia e dell’Europa. Marco Benoni ha denunciato il pesante taglio per il settore previsto dall’assestamento di bilancio (da 2,9 a 1,4 milioni di euro) e spiegato le difficoltà a spendere i pochi soldi a disposizione. «Se non vengono fatti i bandi previsti dalla legge – ha sottolineato Benoni – le risorse sono inutilizzabili». Aspetto, quest’ultimo, evidenziato anche da Antioco Floris: “Di fatto – ha detto Floris – le produzioni cinematografiche stanno andando avanti senza soldi pubblici. L’ultimo lungometraggio del regista Giovanni Coda “Il rosa nudo”, vincitore del film festival di Melbourne, è stato realizzato grazie a contributi privati. In questi giorni, inoltre, si gira a Cagliari il film di Enrico Pau che ha ricevuto un contributo regionale di soli 60mila euro contro i 600mila investiti dalla #Film Commission dell’Irlanda. Manca una programmazione seria – ha concluso Floris – ogni anno si deve ripartire da zero».
Carlo Dessì, invece, ha segnalato la necessità di ridistribuire le risorse: «I tagli operati con l’assestamento di bilancio hanno cancellato i fondi per tutte le attività collaterali o complementari allo sviluppo del cinema. Rimangono solo le voci relative alla spese di funzionamento della Film Commission e i contributi per la coproduzione di cortometraggi». Dessì ha evidenziato la paradossale situazione in cui si trovano alcune associazioni che hanno organizzato diversi festival cinematografici e che oggi rischiano di perdere i contributi.
Dai rappresentanti di Moviementu, infine, anche una critica alla #Film Commission: «I soldi messi a disposizione dell’organismo sono stati spesi rapidamente ma in modo del tutto discrezionale».
Il presidente della Commissione Cultura Gavino Manca, concordando sulla necessità di intervenire sulla legge del cinema per rendere più agili i canali di finanziamento e più trasparenti le procedure di assegnazione delle risorse, ha spiegato che i tagli operati con l’assestamento di bilancio riguardano soldi difficilmente spendibili entro la fine dell’anno. «Da parte nostra – ha sottolineato Manca – c’è la volontà di reperire con la prossima finanziaria regionale, finalmente libera dai vincoli del Patto di stabilità, più risorse per il cinema, settore che potrebbe offrire, se ben governato, grandi opportunità di lavoro e di sviluppo».
Ufficio Stampa