18 September, 2025
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Compie dieci anni il Big Blue Festival, organizzato dall’associazione ArgoNautilus, l’unica manifestazione che promuove l’ecologia e la difesa della biodiversità in Sardegna. Nata come progetto di educazione a una nuova coscienza ambientale, da venerdì 8 a domenica 10 agosto, nell’Antica Tonnara Su Pranu di Portoscuso, la tre giorni alternerà momenti di confronto culturale a esperienze dirette sul campo, tavole rotonde e presentazioni di libri ai cosiddetti “Big Blue Lab” per i lettori in erba. Bambini e ragazzi, difatti, hanno sempre avuto uno spazio dedicato all’interno del programma con laboratori creativi, escursioni – anche in barca – e attività direttamente sulle spiagge. A cominciare proprio dal manifesto con un bimbo che cavalca una Caretta caretta, la tartaruga che nidifica sulle coste tirreniche e simboleggia la necessità di un turismo più lento e sostenibile, nonché tra le creature messe a dura prova dall’inquinamento marino. Le session di lettura e scrittura per creare una storia illustrata con i più piccoli, invece, sono seguite dalla scrittrice Eleonora Carta con Valeria Mulas ed Erika Carta di ArgoCircolo Letterario, ispirandosi a titoli quali Ti voglio bene, Blu (Babalibri) di Barroux –Bigbluefestival.it

Il Big Blue Festival è stato concepito a favore degli abitanti della Sardegna sud-occidentale: «Portoscuso è stata fondata intorno alla Tonnara Su Pranu come espansione di quello che era soltanto un villaggio di pescatoriafferma Maurizio Cristella, direttore artistico e biologo marinoper via del passaggio dei tonni. Allora la cattura del grande pesce pelagico era una tra le pratiche sostenibili per eccellenza, che si atteneva ai cicli della natura e scandiva la vita della comunità. Il nostro è un territorio che nei decenni ha subito violenze, contaminazioni, alterazioni profonde in nome di un progresso industriale che si è rivelato un bluff speculativo». Non a caso, tutte le sere sarà proiettato “Progresso Renaissance” (2019), un corto incentrato sull’illusione del “Piano di Rinascita” che ha lasciato un ambiente devastato e impoverito; corto liberamente ispirato al romanzo Fili (Robin) di Fabrizio Frisan, che sarà presente per commentarlo con la regista Marta Anatra.

La mostra “Terra di Maree”

Per celebrare il decennale del Big Blue Festival, è stata realizzata un’installazione nello spazio a cura di Gabriella Locci di Casa Falconieri, con la partecipazione di Daniela e Francesca Manca. Si tratta di un viaggio sensoriale tra arte, mare e memoria, di un’esperienza immersiva che trasforma le antiche architetture della Sala Corpus – il cuore cinquecentesco dell’Antica Tonnara – in arte contemporanea, ad evocare la potenza e la bellezza del nostro essere “Terra di Maree”. Casa Falconieri di Gabriella Locci e Dario Piludu è un centro di ricerca artistica con sede a Dolianova, in Sardegna, attivo dal 1992. Specializzata in tecniche di incisione e grafica d’arte contemporanea, l’associazione promuove progetti internazionali, mostre, workshop e residenze per artisti. Il laboratorio si distingue per l’attenzione al libro d’artista e all’incontro tra pratiche tradizionali e linguaggi visivi contemporanei. Negli anni, Casa Falconieri è diventata un punto di riferimento nel panorama della grafica d’arte a livello europeo.

La vita segreta della foca monaca

Alle 21.30, il ricercatore del progetto Aliem Vigil Daniele Grech illustrerà gli “Invasori climatici: viaggio nel Mediterraneo globalizzato”. Alle 22.30, il naturalista e fotografo Marco Colombo racconterà Out of the blue: la foca monaca nel Mediterraneo (Quercuslibris), volume realizzato con Bruno D’Amicis e Ugo Mellone: «Da sempre è una specie a rischio di estinzione, perseguitata dai pescatori poiché ritenuta ingiustamente una competitrice. Stanno aumentando gli avvistamenti dalle coste sarde e nell’Arcipelago Toscanospiega Marco Colombo perché le colonie greche sono in salute e alcuni esemplari ritornano nei luoghi in cui erano in passato. Se microplastiche sono state ovviamente trovati nei tessuti degli esemplari analizzati, purtroppo nelle grotte in cui riposano e si riproducono spesso le spiaggette sono ricoperte da bottiglie, tappi e altri rifiuti di plastica. L’appello che lancerò durante il festival sarà di non disturbarle almeno in alcuni frangenti, proprio per questa nuova dimostrazione di adattamento, come le grotte dove partoriscono».

Ecosistema oceano

Sabato, alle 21.30, la giornalista scientifica Giorgia Bollati presenterà I vagabondi del mare (Codice) sulla tutela delle innumerevoli forme di plancton,  microorganismo che garantisce la conservazione della vita sulla terra, poiché cambiamenti climatici, inquinamento e perdita di habitat lo stanno riducendo drasticamente. E la sua scomparsa avrebbe delle conseguenze irreparabili sull’intera catena alimentare degli esseri viventi, non solo acquatici. «Il saggio redatto con Marta Musso è scaturito dalla volontà di approfondire una tematica sconosciuta ai più e che rimane in superficie – sostiene Giorgia Bollati -. Comunemente si sa che il plancton nutre le balene, ma si ignora che all’interno dell’ecosistema oceanico ci fornisce metà dell’ossigeno respirabile. Con plancton s’intende tutto ciò che non è ancorato al fondale, ma fluttua nel mare e si lascia trasportare dalla corrente. Si tratta degli organismi viventi più antichi del pianeta, che nonostante le dimensioni microscopiche ci insegnano come si può creare una strategia a lungo termine di sopravvivenza e coevoluzione tra organismi diversi, partecipando a una rete alimentare ecologica e fisiologica molto ampia, in una maniera che si possa nutrire l’intero sistema. E creare condizioni di vita di qualità che consentano a ogni forma di vita di stare bene».

Alle 22.30, invece, la veterinaria e scrittrice Monica Pais parlerà de “La mia vita per gli animali”. La domenica, dalle 18:30, sarà il Carnevale del Mare a caratterizzare le vie del porto del sedicesimo secolo con la sfilata dei più piccoli, seguito, alle 21:15, dal progetto “Viticoltura come rigenerazione” del suolo, illustrato da Federico Erbi. Alle 21.45, in conclusione, l’archeologa Sara Porru tratterà del “Mare, custode del tempo”.

Questa sera, mercoledì 6 agosto, alle ore 21.30, il suggestivo scenario del Nuraghe Seruci, a Gonnesa, ospita un evento dedicato agli amanti del giallo e del noir: protagonisti ben cinque autori dell’antologia “Isole Niure”, edita da Algra, un progetto che unisce storie nere e atmosfere mediterranee dalle tre isole maggiori: Sicilia, Elba e Sardegna.

Un vero e proprio mosaico di voci, generi e ambientazioni, che attraversa il Mediterraneo per restituirci le sue ombre, le sue contraddizioni e il suo fascino profondo. A rappresentare la Sardegna, e non solo, saranno cinque autori molto amati dal pubblico:
Claudia Aloisi, autrice di Flavia’s End (Condaghes)
Ciro Auriemma, autore de La lama e l’inchiostro (Piemme)
Antonio Boggio, autore di Assassinio all’Isola di San Pietro (Giallo Mondadori)
Eleonora Carta, autrice de I giorni del Corvo (Ischire)
Erika Carta, autrice di racconti e soggetti televisivi e vincitrice di riconoscimenti e premi letterari.
L’evento si inserisce nel programma di Connessioni – Festival delle Idee 2025, promosso dal comune di Gonnesa e curato da 011solution in collaborazione con l’associazione culturale Argonautilus.

Un’occasione unica per incontrare da vicino gli autori, scoprire come nascono le storie nere, e lasciarsi coinvolgere dalle trame che uniscono paesaggi, mistero e identità

Compie dieci anni il Big Blue Festival, organizzato dall’associazione ArgoNautilus, l’unica manifestazione che promuove l’ecologia e la difesa della biodiversità in Sardegna. Nata come progetto di educazione a una nuova coscienza ambientale, da venerdì 8 a domenica 10 agosto, nell’Antica Tonnara Su Pranu di Portoscuso, la tre giorni alternerà momenti di confronto culturale a esperienze dirette sul campo, tavole rotonde e presentazioni di libri ai cosiddetti “Big Blue Lab” per i lettori in erba. Bambini e ragazzi, difatti, hanno sempre avuto uno spazio dedicato all’interno del programma con laboratori creativi, alle escursioni – anche in barca -alle attività direttamente sulle spiagge. A cominciare proprio dal manifesto con un bimbo che cavalca una Caretta caretta, la tartaruga che nidifica sulle coste tirreniche e simboleggia la necessità di un turismo più lento e sostenibile, nonché tra le creature messe a dura prova dall’inquinamento marino. Le session di lettura e scrittura per creare una storia illustrata con i più piccoli, invece, sono seguite dalla scrittrice Eleonora Carta con Valeria Mulas ed Erika Carta di ArgoCircolo Letterario, ispirandosi a titoli quali Ti voglio bene, Blu (Babalibri) di Barroux – Bigbluefestival.it

Il Big Blue Festival è stato concepito a favore degli abitanti della Sardegna sud-occidentale: «Portoscuso è stata fondata intorno alla Tonnara Su Pranu come espansione di quello che era soltanto un villaggio di pescatoriafferma Maurizio Cristella, direttore artistico e biologo marinoper via del passaggio dei tonni. Allora la cattura del grande pesce pelagico era una tra le pratiche sostenibili per eccellenza, che si atteneva ai cicli della natura e scandiva la vita della comunità. Il nostro è un territorio che nei decenni ha subito violenze, contaminazioni, alterazioni profonde in nome di un progresso industriale che si è rivelato un bluff speculativo». Non a caso, tutte le sere sarà proiettato “Progresso Renaissance” (2019), un corto incentrato sull’illusione del “Piano di Rinascita” che ha lasciato un ambiente devastato e impoverito; corto liberamente ispirato al romanzo Fili (Robin) di Fabrizio Frisan, che sarà presente per commentarlo con la regista Marta Anatra.

La vita segreta della foca monaca

Se venerdì, alle 19.30, nella Sala Corpus inaugurerà la mostra “Terra di Maree” a cura di Casa Falconieri, alle 21:30 il ricercatore del progetto Aliem Vigil Daniele Grech illustrerà gli “Invasori climatici: viaggio nel Mediterraneo globalizzato”. Alle 22.30, il naturalista e fotografo Marco Colombo racconterà Out of the blue: la foca monaca nel Mediterraneo(Quercuslibris), volume realizzato con Bruno D’Amicis e Ugo Mellone: «Da sempre è una specie a rischio di estinzione, perseguitata dai pescatori poiché ritenuta ingiustamente una competitrice. Stanno aumentando gli avvistamenti dalle coste sarde e nell’Arcipelago Toscano spiega Marco Colomboperché le colonie greche sono in salute e alcuni esemplari ritornano nei luoghi in cui erano in passato. Se microplastiche sono state ovviamente trovati nei tessuti degli esemplari analizzati, purtroppo nelle grotte in cui riposano e si riproducono spesso le spiaggette sono ricoperte da bottiglie, tappi e altri rifiuti di plastica. L’appello che lancerò durante il festival sarà di non disturbarle almeno in alcuni frangenti, proprio per questa nuova dimostrazione di adattamento, come le grotte dove partoriscono».

Ecosistema oceano

Sabato, alle 21.30, la giornalista scientifica Giorgia Bollati presenterà I vagabondi del mare (Codice) sulla tutela delle innumerevoli forme di plancton, microorganismo che garantisce la conservazione della vita sulla terra, poiché cambiamenti climatici, inquinamento e perdita di habitat lo stanno riducendo drasticamente. E la sua scomparsa avrebbe delle conseguenze irreparabili sull’intera catena alimentare degli esseri viventi, non solo acquatici. «Il saggio redatto con Marta Musso è scaturito dalla volontà di approfondire una tematica sconosciuta ai più e che rimane in superficiesostiene Giorgia Bollati -. Comunemente si sa che il plancton nutre le balene, ma si ignora che all’interno dell’ecosistema oceanico ci fornisce metà dell’ossigeno respirabile. Con plancton s’intende tutto ciò che non è ancorato al fondale, ma fluttua nel mare e si lascia trasportare dalla corrente. Si tratta degli organismi viventi più antichi del pianeta, che nonostante le dimensioni microscopiche ci insegnano come si può creare una strategia a lungo termine di sopravvivenza e coevoluzione tra organismi diversi, partecipando a una rete alimentare ecologica e fisiologica molto ampia, in una maniera che si possa nutrire l’intero sistema. E creare condizioni di vita di qualità che consentano a ogni forma di vita di stare bene».

Alle 22.30, invece, la veterinaria e scrittrice Monica Pais parlerà de “La mia vita per gli animali”. La domenica, dalle 18.30, sarà il Carnevale del Mare a caratterizzare le vie del porto del sedicesimo secolo con la sfilata dei più piccoli, seguito, alle 21.15, dal progetto “Viticoltura come rigenerazione” del suolo, illustrato da Federico Erbi. Alle 21:45, in conclusione, l’archeologa Sara Porru tratterà del “Mare, custode del tempo”.

Questa sera, alle ore 21.00, il Parco Urbano S’Olivariu di Gonnesa si trasformerà in un salotto letterario sotto le stelle per accogliere Antonio Boggio, autore del nuovo romanzo “Assassinio sull’isola di San Pietro”, pubblicato da Giallo Mondadori. L’incontro sarà moderato dalle scrittrici Erika Carta ed Eleonora Carta, in dialogo con l’autore.

Dopo “Omicidio a Carloforte” e “Delitto alla baia d’argento”, torna il commissario Alvise Terranova, protagonista amatissimo dai lettori. Sullo sfondo della splendida e solitaria isola di San Pietro, l’indagine prende avvio dalla morte di Cristiano Galileo, orologiaio e gioielliere trovato senza vita nel suo negozio. Un suicidio all’apparenza, ma le parole della figlia e il fiuto del commissario suggeriscono una realtà più complessa.

Antonio Boggio, classe 1982, è originario di Carloforte e vive a Cagliari. Ha esordito nel noir con Piemme nel 2022, portando nella narrativa italiana una voce profonda, capace di raccontare il crimine come lente d’ingrandimento sulla società e sulle sue tensioni sommerse.

Il pubblico potrà scoprire i retroscena del romanzo, l’approccio narrativo dell’autore e il carattere del suo protagonista, attraverso una conversazione che intreccia mistero, paesaggi isolani e una riflessione acuta sul nostro presente.

L’evento è realizzato con il patrocinio del comune di Gonnesa. L’ingresso è libero.

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Dal 1° al 4 ottobre con tre giorni di PreFiera (28-29-30 settembre) torna la Fiera del Libro di Iglesias, giunta alla sua quinta edizione, eccezionalmente in autunno e non nelle canoniche date di aprile, a causa dell’emergenza sanitaria.
In parte ridisegnata nel rispetto rigoroso delle normative in materia anti-contagio, sarà una settimina (tre + quattro) dedicata al libro e alla promozione della lettura, diffusa nel centro storico di Iglesias (piazza Municipio, Pichi e La Marmora) con un ricco programma di incontri, masterclass di formazione professionale, mostre, dibattiti, tavoli tecnici, che si succederanno nel corso delle giornate, e saranno incentrati sul tema della Fiera che quest’anno è “La Parola crea Mondi”: il potere della Parola di creare, plasmare e distruggere la realtà.
Quest’anno saranno cinque i comuni partner della Fiera: Iglesias, Gonnesa, Portoscuso, Santadi, Zeddiani, ospiti nella giornata inaugurale, insieme a rappresentanti dell’assessorato della Cultura della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna, e della Scuola Allievi Carabinieri di Iglesias. Molte le associazioni di rilevanza nazionale, tra cui la FASI Federazione Associazioni Sarde in Italia, Circolo Sardo Sant’Efisio di Torino, Associazione Le Nuvole Barcellona, Fidapa sezione di Iglesias, Casa Emmaus e l’Associazione Elda Mazzocchi Scarzella con un progetto di raccolta libri a favore delle biblioteche dei  Giardini Possibili, i Musei di Monte Arci, Museo Aquilegia, e il Parc dei Cavallini della Giara; e il Consorzio turistico per l’Iglesiente.
Gli ospiti. Si parte il 1 ottobre a Iglesias con Antonio Manzini (Sellerio) che dialogherà con Piergiorgio Pulixi, il 2 ci sarà Andrea Marcolongo con il nuovo libro in anteprima (“La Lezione di Enea” Laterza), Giuseppe Civati (People) il 3 e Gianluca Ales (Round Robin/SkyTg24) domenica 4.
Tra i molti altri autori: Gianmichele Lisai (NewtonCompton), Roberta Balestrucci (Gallucci), ed alcuni autori del libro dell’estate, la raccolta di racconti “Giallosardo” (PIEMME) tra cui Ciro Auriemma e Francesco Abate protagonista dell’incontro di Radiofiera del 2 ottobre. Annarita Briganti (Cairo editore, Repubblica) con la sua ultima opera Alda Merini l’Eroina del caos sarà protagonista dell’incontro che si terrà il 30 settembre all’Antica Tonnara Su Pranu di
Portoscuso.
Particolare attenzione sarà dedicata alla formazione, con quattro masterclass – una per giornata – tenuti da grandi professionisti: Piergiorgio Pulixi, Luigi Sanciu, Daniela Aretino e Stefano Lamorgese.

Spazio particolare sarà dedicato al giornalismo d’inchiesta, con l’inaugurazione della prestigiosa partnership con il Premio Roberto Morrione per il giornalismo investigativo under 30, per la prima volta in Sardegna, rappresentato dal vice-presidente, giornalista e redattore di Report Stefano Lamorgese.
L’area tematica Graphic Novel, diretta da Daniele Mocci, vedrà la partecipazione delle Chine Vaganti e una mostra a cura dell’artista Daniele Serra.
Torna inoltre La Casa degli Autori in Fiera, uno spazio libero e aperto al pubblico, di interazione, incontro e scambio per tutti coloro che abbiano pubblicato un’opera e vogliano farla conoscere.
E torna AltaVoce (seconda edizione) con un cast di lettori che si esibiranno sul palco del teatro Electra.
Grande spazio sarà dedicato all’interazione con i lettori dell’ArgoCircolo Letterario In Libro Veritas che dalla sezione di Iglesias ha già aperto una seconda sezione a Gonnesa e si appresta ad arrivare anche a Portoscuso; e dell’ArgoCircolo Letterario Fantadìa (per i più piccoli) a cura di Erika Carta e Sara Porru con eventi web e dirette nei giorni della Fiera.
Incontri professionali di rilievo, dedicati all’editoria in Sardegna con la partecipazione degli editori Condaghes e S’Alvure, e al “Fare RETE” con la partecipazione di Marco Belli per Elba Book Festival, Aldo dalla Vecchia per GialloGarda (fondatori e partner nella RetePYM di fiere e festival che ha visto la luce proprio nel corso della terza edizione della Fiera del Libro di Iglesias); e Francesca Spanu per il Festival del Monreale.
Evento di chiusura la Favola Sinfonica “Pinocchio” eseguita dalla Banda Verdi di Iglesias.
La vera novità dell’anno saranno i mezzi di diffusione degli eventi: vecchi e nuovi.
Dalle dirette web sui canali social dell’Associazione Argonautilus, a RADIOFIERA (con due appuntamenti quotidiani in diretta dalle frequenze di Radio Arcobaleno Iglesias), alla filodiffusione per le vie della città. Molti modi diversi per restare sempre in contatto con quanto succede alla Fiera del Libro di Iglesias.
La Fiera del Libro di Iglesias® è un progetto dell’Associazione ArgoNautilus.
È parte del Maggio dei Libri (iniziativa di promozione della lettura del Cepell secondo gli auspici del ministero per i Beni e le Attività Culturali) ed è valsa a Iglesias il titolo di Città che Legge.

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L’associazione culturale Origamundi porta sul palco del  Teatro delle Saline di Cagliari la rassegna Botti di Natale 2019, cinque spettacoli in scena dal 17 al 21 dicembre 2019.                                          

Lo spettacolo che martedì 17 dicembre alle 21.00 apre la rassegna sarà “Ridi che ti passa!”, una produzione Origamundi di e con Marta Proietti Orzella e con i NoiseOFF. Remake dei fortunati “Fritto misto e baccalà” e “Riso al salto”, questo spettacolo comico-musicale propone una carrellata di sketches e parodie scimmiottando in senso ironico e bonario il mondo del Caffè Concerto, del Varietà, della Rivista, dell’Avanspettacolo. Marta Proietti Orzella ripropone con  humor la strampalata sessuologa di Anna Marchesini che, provocando nel pubblico risate a profusione, dipinge con toni macabri il sesso all’interno del matrimonio. E ancora Giorgio Gaber, Carlo Verdone, Monica Vitti, senza tralasciare l’irresistibile Gigi Proietti.

“Ridi che ti passa!” è anche un colorato collage di canzoni (Mina, Paolo Conte e altri brani molto conosciuti), eseguiti dal gruppo NoiseOff, con Luca Pauselli (Chitarra), Michele Secchi (Basso), Alessandro Atzori (Batteria), Anna Lisa Mameli (Voce). L’obiettivo è quello di presentare al pubblico uno spettacolo all’insegna del buonumore.

Seguirà mercoledì 18, sempre alle 21.00,Concerto con musiche di Vivaldi – Bach – Handel, dell’associazione Incontri Musicali, sul palco Ettore Agati e Giacomo Medas propongono:

Giovedì 19, alle 17.30, sarà la volta dello spettacolo “Natale in pericolo…il ritorno della Strega Gelo”, produzione La Bottega dei Teatranti scritta e diretta da Ivano Cugia, in scena Erika Carta e Giovanni Trudu.

Venerdì 20, alle 21.00, in scenaIstos, coproduzione  Effimero Meraviglioso – Tragodia ispirata alla leggenda che racconta la nascita della tessitura in Sardegna, riportata da Salvatore Cambosu nel suo libro “Miele amaro”. Il testo dello spettacolo è di  Virginia Garau, la  regia di Maria Assunta Calvisi; in scena Rossella Faa, Giulia Giglio, Daniela Melis, Massimo Perra, Carmen Porcu.

Chiudono la rassegna sabato 21, sempre alle 21.00, Artisti Fuori Posto con Come bestie allo zoo di Filippo Salaris, con Alessandro Pani, Filippo Salaris e Francesca Saba.

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Domenica 7 aprile, alle 17.30, al Teatro delle Saline – piazzetta Billy Sechi n. 3/4, Cagliari – si chiude la rassegna di Famiglie a teatro; in scena per il turno A (il 14 aprile spettacolo dedicato al turno B), “Peter Pan”. Lo spettacolo, con la regia di Elisabetta Podda, conferma le scelte e la filosofia della Compagnia Akròama. Ovvero, qualità, arte teatrale, divertimento e cultura. Sempre nel solco di un  percorso di lavoro teatrale che sposa generi, commistioni, percorsi di elevato valore aggiunto in ambito locale, nazionale ed estero. Un mix di passione e suoni, interpretazioni e opere classiche rivisitate, adattabili a un pubblico eterogeneo ma non per questo distratto. La rassegna è supportata da ministero Beni culturali, Regione, comune di Cagliari e Fondazione di Sardegna

Lo spettacolo. Peter Pan, il bimbo che non voleva crescere, e le peripezie della giovane Wendy e dei Bimbi sperduti nell’Isola che non c’è: riusciranno a liberare Giglio tigrato? Sconfiggeranno i pirati? Il terribile Capitan Uncino e il suo fedele braccio destro Spugna riusciranno a prendere Peter Pan? Una riscrittura vivace e divertente che ci fa entrare nel mondo avventuroso creato da Matthew Barrie. Ma anche una storia ricca di sentimenti, humor, divertimento. Da sempre, apprezzata dal mondo dei bambini, con spunti curiosi anche per gli adulti, la rilettura di Elisabetta Podda premia ed esalta semplicità e arguzia al tempo stesso. In breve, un pomeriggio teatrale indimenticabile.

Il cast. “Peter Pan” è scritto e diretto da Elisabetta Podda. La regista della compagnia Akròama ha curato anche la colonna sonora dello spettacolo. In scena Stefano Cancellu (Peter Pan), Erika Carta (Wendy), Francesco Civile (Capitan uncino), Giovanni Trudu (Spugna), Amin Daemi (bimbo sperduto), Tiziana Martucci (Giglio tigrato) e Julia Pirchl (Trilli), Carla Bocchetta (aiutoregista), Salvatore Aresu (costumi), Noemi Tronza (assistente costumi), Lele Dentoni (direzione tecnica e luci) e Valentina Enna (scene) completano il team.

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Giovedì 29, venerdì 30 novembre e sabato 1 dicembre, alle 21.00, al Teatro delle Saline – piazzetta Billy Sechi n. 3/4, Cagliari – per la Stagione del Teatro Contemporaneo 2018/19 va in scena lo spettacolo diretto da Elisabetta Podda “Gulliver a Lilliput”. La rassegna coglie ancora una volta nel segno. Con un mix attuale e avvincente, maturato sugli oltre quarant’anni di apprezzata attività scenica e artistica della Compagnia. L’Akròama coglie e rappresenta un percorso di lavoro teatrale che sposa generi, commistioni, percorsi di elevato valore aggiunto in ambito locale, nazionale ed estero. Un mix di passione e suoni, interpretazioni e opere classiche rivisitate, adattabili a un pubblico eterogeneo ma non per questo distratto. La rassegna è supportata da ministero dei Beni Culturali, Regione, comune di Cagliari e Fondazione di Sardegna.

Dopo il successo di Robinson Crusoe di Daniel Defoe, Jonathan Swift pubblica “I viaggi di Gulliver” parodiando i racconti di viaggi. Il libro, distribuito soprattutto come narrativa per bambini, è invece una critica ai suoi contemporanei. Ne “I viaggi di Gulliver” l’autore svolge una satira feroce all’Inghilterra, alla Francia settecentesca e all’animo umano inserendo il tutto in una cornice fantastica. Nel divertente spettacolo “Gulliver a Lilliput” si esplora in modo più approfondito il mondo dei lilliputziani, un mondo coi propri codici e usanze in cui ci si sofferma a indagare rapporti e trame all’interno della Corte. Nessuno si salva all’interno della Corte: né i nobili né il popolo rappresentato dai due soldati Micchè e Rasha, coppia di imbroglioni disposti a tutto. Anche i cerusici, i dottori di corte, preferiscono la morte certa di Gulliver per poter ricorrere alla vivisezione e poterlo studiare. I ministri, poi non sono da meno tramando per trarre il maggior profitto dalla presenza di Gulliver; e quando il profitto non ci sarà più allora tutti auspicheranno la sua morte: l’unica soluzione per poter continuare a lucrare. In questa cornice Gulliver, l’Uomomontagna, lo straniero, non avrà mai voce in capitolo.

“Gulliver a Lilliput”, regia di Elisabetta Podda, con Giovanni Trudu (re), Erika Carta (regina e narratrice), Francesco Civile (ministro Flimnap), Eleonora Giua (filosofo Demic), Julia Pirchl (ministro Reldresal), Amun Daemi (sacerdote Puzlal), Tiziana Martucci (cerusico Schif), Ana Cruz (cerusico Mache), Stefano Cancellu (Micché), Claudia Giua (Rascia). Costumi di Salvatore Aresu. Assistente costumi Noemi Tronza. Direzione tecnica e luci Lele Dentoni.

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Venerdì 4 e sabato 5 maggio, alle 21.00, al Teatro delle Saline di Cagliari – va in scena la prima nazionale di “Figure morte”. Scritto e diretto da Lelio Lecis, è il secondo spettacolo di“1 €uro festival” 2018, curato da Akròama.

Figure femminili della classicità. Un insieme di personaggi “figure” della classicità rivivono solo sul palcoscenico le vicissitudini della propria vita, prima che la morte fissi le loro caratteristiche per l’eternità e Caronte “si prenda cura di loro”. La classicità e alcuni suoi personaggi femminili in uno spettacolo in cui il pubblico prenderà confidenza con alcune delle figure principali della cultura e dalla tradizione classica che hanno segnato il nostro modo di vivere e di pensare, donne che hanno reso grande la letteratura e il teatro divenendo esse stesse icone immortali della nostra cultura. Il pubblico avrà modo di prendere confidenza con personaggi quali Nausicaa, Calipso, Ecuba, Andromaca, Cassandra ed Elena. «Un insieme di donne, che sono al centro di molti archetipi ormai propri della nostra civiltà, prenderanno vita sul palcoscenico con le vicissitudini che hanno caratterizzato la loro esistenza, prima che la morte fissi le loro caratteristiche per l’eternità e che Caronte si prenda cura di loro. Una rappresentazione – spiega Lelio Lecis – carica di fascino moderno ma con uno sguardo lucido e attento ai canoni della classicità».

Personaggi ed interpreti: Caronte – Andrea Gandini, Taltibio – Juan Ignacio Jesus Alarcon Militello, Nausicaa – Francesca Ena, Calipso – Tiziana Martucci, Ecuba – Valentina Picciau, Andromaca – Eleonora Giua, Cassandra – Erika Carta, Elena – Julia Pirchl, voce Ulisse – Simeone Latini. Spazio scenico Lelio Lecis, costumi Salvatore Aresu, assistente costumista Noemi Tronza, assistente regia Erika Carta, direzione tecnica Lele Dentoni, assistente direzione tecnica Nicola Pisano. con la collaborazione di Elisabetta Podda, foto Marina Patteri.

I testi sono originali riscritti da Lelio Lecis sulla base dell’Odissea (Nausicaa e Calipso) e delle troiane di Euripide (Ecuba, Andromaca, Cassandra ed Elena). Nella riscrittura c’è un occhio attento per ciò che questi personaggi rappresentano nella modernità. Conservano inalterato il fascino e gli argomenti dei testi classici ma sono immersi in un mondo contemporaneo che meglio può comunicare, soprattutto con le nuove generazioni. Un mondo senza tempo dove Elena può essere una donna di facili costumi dei nostri giorni, Andromaca una madre a cui vogliono sottrarre il figlio in un’ottica di sterminio etnico. Nausicaa un’adolescente che vuole fuggire da un mondo privo di stimoli sognando che un uomo venga dal mare e la porti via con sé in luoghi migliori. La storia è semplice, Caronte irrompe nello spazio (un cimitero?) con la sua barca per fare un carico di donne morte e portarle nell’Averno. Ad ognuna di loro darà la possibilità di dire le cose che maggiormente hanno segnato la loro vita e poi le porterà via con sé.

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Domenica 5 marzo e in replica domenica 12 marzo, sempre alle 17.30, al Teatro delle Saline l’Akròama porta in scena “Arlecchino”. L’adattamento e la regia sono di Lucia Dore.

Con lo spettacolo “Arlecchino” prosegue la Rassegna di “Famiglie a Teatro“. Appuntamenti imperdibili dedicati ai più piccoli con spettacoli di successo fino ad aprile.

Il terribile burattinaio Millefiabe, arriva con il suo teatrino per animare il Carnevale con tante storie, fiabe e racconti; lo accompagnano i suoi servetti Giulletta e Giulletto che, costretti dal loro padrone ad improvvisare uno spettacolo e per evitare di essere cacciati, decideranno di interpretare alcune delle più note maschere della commedia dell’arte e mettere in scena “le nozze di Arlecchino e Colombina”: Colombina, stufa delle promesse sempre vaghe e mai mantenute del suo fidanzato Arlecchino, escogita un piano per costringerlo a sposarla; il povero Arlecchino, pur di sfuggirle, le fa credere di essere morto, fingendosi un fantasma. Alla fine della commedia, spetterà al pubblico convincere Millefiabe a non cacciare i due Giulletti dal teatrino.

Interpretano “Arlecchino”: Zeppe Salaris e Erika Carta. Testo e Regia sono di Lucia Dore, come pure musiche e costumi, scenografia di Roberta Sotgiu e tecnico audio/luci Stella Iodice.