26 December, 2024
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È partita la prevendita dei biglietti per i concerti dell’Arena Fenicia Festival, manifestazione musicale che torna a Sant’Antioco con due date in compagnia di altrettanti nomi del panorama musicale italiano: il trombettista, cantante, compositore e produttore discografico Roy Paci, in programma il 3 agosto; e la “cantantessa” Carmen Consoli, che si esibirà nel fazzoletto verde dell’Arena Fenicia, cuore del Parco Archeologico di Sant’Antioco, il 21 agosto.

L’Arena Fenicia Festival ha già portato grandi nomi della musica italiana, da Francesco De Gregori a Max Gazzè, da Alex Britti a Vinicio Capossela, dai Negrita ad Antonella Ruggiero (che peraltro ritorna quest’anno a Sant’Antioco il 31 agosto, in piazza Aldo Moro, per uno spettacolo gratuito nell’ambito della Festa di Bonaria), da Carl Brave a Ermal Meta e Gemitaiz. E adesso è il turno di due grandi big: Carmen Consoli e Roy Paci, pronti ad infiammare il pubblico di Sant’Antioco.

Roy Paci & Aretuska sbarcano nell’isola con il loro “Rumba Tour 2024”.

Carmen Consoli fa tappa a Sant’Antioco nell’ambito del tour mondiale “Terra ca nun senti” con il quale omaggia la musica siciliana.

Ai blocchi di partenza, a Villacidro, il 37° Premio “Giuseppe Dessì”: domenica 18 settembre si dà il via alla settimana culturale a cornice del concorso letterario promosso dalla Fondazione Giuseppe Dessì e dal Comune di Villacidro con il patrocinio del Consiglio regionale della Sardegna, dell’assessorato regionale della Pubblica Istruzione, della Fondazione di Sardegna, del ministero della Cultura e del GAL Linas Campidano. Fino a domenica 25 settembre sono in programma nella cittadina del Sud Sardegna otto giornate dense di presentazioni editoriali, incontri con gli autori, spettacoli, concerti e appuntamenti dedicati alle scuole.

Tra gli ospiti Marco Tarquinio, l’attore Paolo Calabresi, la giornalista Carola Carulli, lo storico direttore di Radio 3 Marino Sinibaldi, Ermal Meta con il suo romanzo d’esordio, gli attori Marco Paolini e Debora Villa, la cantautrice Grazia Di Michele. La serata di sabato 24 settembre è il momento più atteso del premio letterario e del suo programma culturale, con la cerimonia di proclamazione e premiazione dei vincitori delle due sezioni, Narrativa e Poesia, in cui si articola il concorso letterario. Tre i finalisti di ciascuna sezione, selezionati dalla giuria presieduta dall’italianista Anna Dolfi. In lizza per la Narrativa sono Paolo Colagrande con “Salvarsi a vanvera” (Einaudi), Raffaele Nigro con “Il cuoco dell’imperatore” (La Nave di Teseo) e Fabio Stassi con “Mastro Geppetto” (Sellerio); per la sezione Poesia la gara sarà invece tra Silvia Bre con “Le campane” (Einaudi), Valerio Magrelli con “Exfanzia” (Einaudi) e Mary B. Tolusso con “Apolide” (Mondadori). Nel corso della serata saranno anche consegnati i premi speciali a tre personalità che hanno inciso in modo particolare sulla vita culturale del Paese: la drammaturga e regista Emma Dante, Premio Speciale della Giuria, il giornalista e scrittore Matteo Collura e l’attore e regista Michele Placido, insigniti del Premio Speciale della Fondazione di Sardegna.

Il taglio del nastro della settimana culturale è domenica 18 settembre, alle 18.00, al Mulino Cadoni, con Paolo Calabresi. L’attore romano, conduttore televisivo e radiofonico e regista (è, tra l’altro, una de Le Iene dell’omonimo programma televisivo di Italia 1) presenta, in conversazione con Manuela Arca, “Tutti gli uomini che non sono” (Salani): tra finzione e realtà, il romanzo racconta le portentose capacità nascoste che tutti possiamo tirar fuori quando crediamo di non aver più nulla da perdere.

Alle 19.00, si parlerà invece di politica nazionale e internazionale con Marco Tarquinio, direttore del quotidiano Avvenire, in un’intervista a tutto tondo con il collega sardo Nicola Scano.

La serata si conclude a Casa Dessì dove va in scena, alle 21.30, “Paese d’ombre”, adattamento teatrale dell’omonimo romanzo di Giuseppe Dessì (vincitore del Premio Strega nel 1972), con drammaturgia e regia di Gianluca Medas. Sul palcoscenico Marta Proietti Orzella, Alessio Arippa, Valentino Pili, Sofia Quagliano, Alessandro Redegoso. Le musiche sono di Nicola Agus, i disegni in movimento di Fabio Coronas ed il disegno luci di Andrea Piras. Lo spettacolo si propone di ricostruire le varie fasi della vita di Angelo Uras – protagonista del libro di Dessì – fino alla sua morte. Testimone del passaggio drammatico della modernità nella vita della gente sarda, al contrario dei suoi contemporanei si pone davanti al mondo che cambia con un’attitudine aperta.

«La drammaturgia dello spettacolo scrive nelle sue note di regia Gianluca Medasci propone una favola epica interpretata da cinque attori che sulla scena con canti e cambi di intensità, accompagnati dai bellissimi disegni animati di Fabio Coronas, proiettati sul fondale scenico, trasformeranno in un volo d’ali denso di poesia la vicenda umana di Angelo Uras, creando uno spettacolo a tratti commovente che racconta la vita.»

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È “Salvagente”, il brano di Roy Paci & Aretuska con il rapper Willie Peyote, ad aggiudicarsi il Premio Amnesty International Italia, sezione Big, come miglior brano sui diritti umani del 2018. In questo caso un brano sull’integrazione.

Il Premio è stato istituito nel 2003 da Amnesty International Italia e dal festival Voci per la Libertà, che ospiterà i vincitori domenica 21 luglio a Rosolina Mare (Rovigo), nella serata finale della 22a edizione del festival.

‘Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty’ si terrà dal 18 al 21 luglio e darà spazio anche alle finali della sezione emergenti del Premio Amnesty, il cui bando rimane aperto fino al 6 maggio. Sul sito www.vociperlaliberta.it è, intanto, in corso il voto del pubblico per il Premio Web Social, che permetterà al vincitore di partecipare alle finali di luglio. In lizza i primi 60 iscritti al concorso, che potranno essere votati fino al 10 aprile.

Sulla vittoria del Premio ai Big Roy Paci ha dichiarato: «Sono molto emozionato di ricevere questo premio, come fosse il coronamento di una missione che ho condotto negli ultimi 20 anni, a fianco ad Amnesty International. Non potrei mai immaginare una separazione tra la mia vita di musicista e ciò che accade intorno a noi, le due cose sono inscindibili».

Grande soddisfazione anche per Willie Peyote, che ha detto: «Per me è un grande traguardo e un grande onore ricevere questo riconoscimento. Da sempre tento di fare musica che possa smuovere anche di pochi millimetri le coscienze e spingere le persone a farsi una domanda in più, questo premio mi da la forza di continuare su questa strada più determinato di prima. Ringrazio in particolare il maestro Roy Paci che ha reso possibile tutto questo».

Antonio Marchesi, presidente di Amnesty International Italia, ha ricordato che “l’impegno di Roy Paci in favore dei diritti umani ha accompagnato, addirittura preceduto, il nostro festival. Questo impegno è stato ed è costante, coerente e generoso. Il riconoscimento di quest’anno è dunque una sorta di ‘premio alla carriera’, ma non di quelli che si danno alla fine di un percorso artistico, giacché questo è in pieno, fulgido svolgimento. Prova ne è ‘Salvagente’, con la preziosa collaborazione di Willie Peyote, che restituisce al mondo in cui deve stare la parola ‘differenza’, oggi – come molte altre – appropriata indebitamente dal vocabolario della divisione, della discriminazione e dell’odio”.

Erano in lizza per il Premio anche Carmen Consoli con “Uomini topo”, Ghali con “Cara Italia”, Patrizia Laquidara con “Il cigno (the great Woman)”, Ermal Meta e Fabrizio Moro con “Non mi avete fatto niente”, Francesca Michielin con Bolivia”, i Punkreas con “U-soli”, i Radiodervish con “Nuovi schiavi”, Salmo con “90 min”, i Subsonica con “Punto critico”.

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Carmen Consoli con “Uomini topo”, Ghali con “Cara Italia”, Patrizia Laquidara con “Il cigno (the great Woman)”, Ermal Meta e Fabrizio Moro con “Non mi avete fatto niente”, Francesca Michielin con Bolivia”, Roy Paci & Aretuska feat. Willie Peyote con “Salvagente”, i Punkreas con “U-soli”, i Radiodervish con “Nuovi schiavi”, Salmo con “90 min”, i Subsonica con “Punto critico”. Sono questi i dieci brani in lizza per il Premio Amnesty International Italia, sezione Big, l’importante riconoscimento riservato a brani pubblicati da artisti italiani affermati nell’anno precedente che tocchino tematiche sui diritti umani.

Il riconoscimento, nato nel 2003 nell’ambito del festival ‘Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty’, viene assegnato da una giuria di giornalisti, conduttori radiofonici e televisivi, studiosi, rappresentanti di festival, referenti di Amnesty e di Voci per la Libertà. Nella prima fase, le dieci canzoni finaliste sono invece state scelte da Amnesty e Voci per la libertà pescando dalle segnalazioni giunte dal pubblico e dagli addetti ai lavori. Il vincitore del Premio Amnesty International Italia 2019 sarà ospite nella nuova edizione di Voci per la Libertà, in programma dal 18 al 21 luglio a Rosolina Mare (Rovigo).

Ecco l’albo d’oro del Premio: nel 2003 vinse “Il mio nemico” di Daniele Silvestri, nel 2004 “Pane e coraggio” di Ivano Fossati, nel 2005 “Ebano” dei Modena City Ramblers, nel 2006 “Rwanda” di Paola Turci, nel 2007 “Occhiali Rotti” di Samuele Bersani, nel 2008 “Canenero” dei Subsonica, nel 2009 “Lettere di soldati” di Vinicio Capossela, nel 2010 “Mio zio” di Carmen Consoli, nel 2011 “Genova Brucia” di Simone Cristicchi, nel 2012 “Non è un film” di Frankie Hi-Nrg MC e Fiorella Mannoia, nel 2013 “Gerardo nuvola ‘e Povere” di Enzo Avitabile e Francesco Guccini, nel 2014 “Atto di forza” di Francesco e Max Gazzè, nel 2015 “Scendi giù” di Alessandro Mannarino, nel 2016 “Pronti a salpare” di Edoardo Bennato, nel 2017 “Ballata triste” di Nada, nel 2018 “L’uomo nero” di Brunori Sas.

Nel frattempo è disponibile on line il bando per la 22ª edizione del “Premio Amnesty International Italia Emergenti”, a cui possono partecipare tutti gli artisti emergenti che abbiano un brano legato al tema dei diritti umani, in qualsiasi lingua o dialetto e con qualsiasi genere musicale.

Il bando è disponibile sul sito www.vociperlaliberta.it .

La scadenza del bando è fissata per il 6 maggio, ma gli artisti che si iscriveranno entro il 16 marzo avranno una ulteriore possibilità. Fra tutti loro, infatti, il pubblico potrà votare online il brano migliore, conferendo il Premio Web Social e facendo accedere direttamente l’artista vincitore alle semifinali della fase live.

Fra tutte le iscrizioni arrivate entro il 6 maggio ci sarà inoltre il Premio Under 35 che consentirà al migliore giovane di accedere alle semifinali del concorso. L’Associazione Voci per la Libertà sceglierà poi altre sei proposte, che si batteranno assieme al Premio Web Social e al Premio Under 35 nel concorso dal vivo a Rosolina Mare. Qui una giuria prestigiosa di addetti ai lavori assegnerà il Premio Amnesty International Italia, sezione Emergenti.

 

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Ultimo appuntamento per i grandi concerti dell’estate di Sant’Antioco. Sabato 8 settembre, dalle ore 21.00, a far calare il sipario della ricca edizione 2018 dell’Arena Fenicia Festival sarà il talentuoso Gemitaiz. Spazio al rap, dunque, per tutti gli appassionati del genere musicale e del cantante romano che dopo i successi del Concertone del primo maggio e delle altre date italiane del suo tour, sbarca nella splendida cornice dell’Arena Fenicia. 

La data antiochense (costo del biglietto 15 euro più diritti di prevendita) è inserita nel “Paradise Lost Live Tour” dell’artista romano, durante il quale il rapper presenta il nuovo disco di inediti intitolato: “Davide” (Tanta Roba Label/Universal Music Italia). Entrato direttamente al primo posto della classifica dei dischi e in quella dei vinili più venduti della settimana (certificazioni diffuse venerdì 28 aprile 2018 da Fimi/Gfk Italia), l’album di Gemitaiz sta riscuotendo grande successo come lo stesso rapper pronto a scaldare l’Arena Fenicia e i suoi tanti fan sardi. 

Quello di Gemitaiz è l’ultimo appuntamento per il Festival che al suo secondo anno ha battuto ogni record di presenze grazie ai grandi successi dei concerti di Ermal Meta, della Paolo Nonnis Big Band e soprattutto di Francesco De Gregori che ha fatto sold out in poche ore. Dal rap alla musica d’autore italiana sino al jazz, l’Arena Fenicia Festival ha proposto un cartellone di grande livello e che ha abbracciato tutti i generi musicali per accompagnare cittadini e turisti nell’estate di eventi di Sant’Antioco che ha portato in città anche il Sulky Festival. Un mix di manifestazioni voluto dall’amministrazione comunale per proporre Sant’Antioco come centro culturale per la musica e i grandi eventi nel Sulcis. Un tentativo fin ora riuscito e, dunque, per tutti l’appuntamento è all’anno prossimo con le grandi novità in programma per la nuova edizione dell’Arena Fenicia Festival. 

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È stato uno spettacolo di colori, musica e pubblico quello andato in scena ieri all’Arena Fenicia di Sant’Antioco, con il concerto di Francesco De Gregori, secondo appuntamento del Festival che sta accendendo i riflettori sulla città sempre più centro culturale di tutto il Sulcis. Oltre 3mila persone hanno assistito e partecipato allo spettacolo portato in scena dall’artista tanto amato dal grande pubblico. Il cantautore romano, nell’unica tappa sarda del suo “Tour 2018” ha scaldato i circa 3.000 fan accorsi a Sant’Antioco per il festival che dopo il concerto di Ermal Meta sta portando in città migliaia di visitatori da tutta la Sardegna e non solo. Francesco De Gregori, accompagnato sul palco da Guido Guglielminetti al contrabbasso, Paolo Giovenchi alla chitarra, Alessandro Valle alla pedal steel guitar e Carlo Gaudiello al pianoforte, ha proposto una scaletta d’eccezione. Durante la serata, a fare visita all’artista, si è vista anche un’altra voce nota nel panorama nazionale: Irene Grandi. Poi via al concerto con l’apertura della serata all’insegna di ‘Numeri da scaricare’ e ‘Caterina’, per proseguire con i grandi classici del ricco repertorio. Ma durante lo spettacolo spazio anche alle ultime uscite, a brani inediti e canzoni mai passate alla radio o, ancora, brani raramente eseguiti dal vivo negli ultimi anni.

«Sant’Antioco continua a essere sempre più il centro dell’attività culturale di tutto il Sulcis – dice il sindaco Ignazio Locci – puntiamo a fare del Festival, che sta riscuotendo un grande successo frutto del duro lavoro di tutta la comunità antiochense, un punto di riferimento di tutto il territorio per lo spettacolo e la grande musica. L’Arena Fenicia si inserisce anche come attrattore in un contesto più generale di sviluppo di tutto il nostro territorio.»

Ma il grande spettacolo dell’Arena Fenicia Festival a Sant’Antioco proseguirà stasera, nella location di Piazza Italia, con il concerto della “Paolo Nonnis orchestra”. Il grande batterista che rappresenta uno dei fiori all’occhiello della scena jazz italiana e uno dei pochi esempi di orchestre swing del Paese, guiderà la sua ‘Big Band’ in un evento totalmente gratuito. L’attuale ‘ensemble’ guidata da Paolo Nonnis e che si esibirà stasera, annovera 15 elementi con sezione ritmica e fiati e sarà accompagnata anche dalla cantante Francesca Corrias per un omaggio alle regine del jazz.

A chiudere in bellezza l’edizione 2018 dell’Arena Fenicia Festival sarà sabato prossimo, 8 settembre (ore 21.00, costo del biglietto 15 euro più prevendita) il talentoso rapper Gemitaiz. La data antiochense è inserita nel “Paradise Lost Live Tour” dell’artista napoletano, durante il quale l’artista presenterà il nuovo disco: “Davide” (Tanta Roba Label/Universal Music Italia). Entrato direttamente al primo posto della classifica dei dischi ed in quella dei vinili più venduti della settimana (certificazioni diffuse venerdì 28 aprile 2018 da Fimi/Gfk Italia), l’album di Gemitaiz sta riscuotendo grande successo come lo stesso rapper, pronto a scaldare l’Arena Fenicia ed i suoi tanti fan sardi.

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Questa sera, a Sant’Antioco, l’Arena Fenicia Festival 2018 entra nel vivo con il concerto di Francesco De Gregori, in programma alle 21.30. Il 67enne cantautore romano ritorna nel Sulcis a distanza di tre anni dal grande concerto tenuto a Carloforte per il Girotonno Live Show 2015, al quale si riferiscono le fotografie allegate.

Dopo il grande successo ottenuto il 13 agosto da Ermal Meta, l’Arena Fenicia Festival si riempirà per uno dei maggiori protagonisti della scena musicale italiani dell’ultimo mezzo secolo.

Domani, 2 settembre, l’Arena Fenicia si sposterà in Piazza Italia, con il concerto gratuito della “Paolo Nonnis orchestra”. Infine, l’8 settembre, si tornerà all’Arena Fenicia con la musica di Gemitaiz, star acclamata dai più giovani.

Per info e acquisto biglietti per i concerti di Francesco De Gregori e Gemitaiz, www.arenafeniciafestival. it .

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Ermal Meta, protagonista del concerto di ieri sera sul palco dell’Arena Fenicia al Sulky Festival 2018, è stato scelto dagli esperti di musica live di “Area Stampa 360”, quale “Miglior Artista Live 2018”. Ermal Meta riceverà il prestigioso premio in occasione del concerto che si terrà a Carmagnola il prossimo 3 settembre.

Ermal Meta è un cantautore, compositore e polistrumentista albanese naturalizzato italiano, nato a Fier il 20 aprile 1981. Negli ultimi due anni ha ottenuto sei dischi di platino e quattro d’oro. Ha vinto il Festival di Sanremo 2018 in coppia con Fabrizio Moro con il brano “Non mi avete fatto niente” ed ha rappresentato l’Italia all’Eurovision Song Contest di Lisbona, classificandosi al 5° posto.

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Oltre duemila spettatori in delirio questa sera all’Arena Fenicia di Sant’Antioco al concerto di Ermal Meta, prima tappa musicale del Sulky Festival 2018. Il vincitore dell’ultima edizione del Festival di Sanremo non s’è risparmiato e per in quasi due ore ha proposto tutti i suoi più famosi successi, tra i quali “Non mi avete fatto niente”, canzone con la quale ha vinto il Festival in coppia con Fabrizio Moro (per sostituire il quale, ha chiesto l’aiuto al pubblico); “Piccola Anima”, cantata dopo la versione riservata al pubblico, e “Io mi innamoro ancora”.  Nell’ultima parte del concerto ha proposto anche un inedito e, come bis, tre canzoni da solo, senza l’accompagnamento dei bravissimi musicisti del suo gruppo.

L’Arena Fenicia ha superato ancora una volta l’esame di un grande evento, confermando di essere una location straordinaria per questo genere di spettacoli, in grado di ospitare oltre 5.000 spettatori.

           

                           

 

 

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Doppia tappa in Sardegna per Ermal Meta, in arrivo nell’isola con il fitto tour all’insegna del suo nuovo album, “Non abbiamo armi”. Il primo concerto, in programma domani, domenica 12 agosto, alle 21.30, per l’organizzazione di Dromos, all’Anfiteatro di Tharros, registra da tempo il tutto esaurito.

Biglietti ancora disponibili, invece, per l’indomani, lunedì 13, all’Arena Fenicia di Sant’Antioco, dove il cantautore si esibirà (inizio alle 21.00) nell’ambito della seconda edizione dell’Arena Fenicia Festival promossa dal Comune ed organizzata dall’Associazione Enti locali per le attività culturali e di spettacolo, dal Circuito pubblico per lo spettacolo (Cps) e da Teatro&Musica, con il patrocinio della Regione Sardegna, della Fondazione di Sardegna e del ministero dei Beni e delle Attività culturali (Mibact). Tra i partner dell’evento: Sardegna Concerti, Dado Srl, Viva Radio, Cocis e Sardinia Ferries. I biglietti, a 25 euro (più diritti di prevendita) si possono acquistare su Ticketone e Mail box Sardegna.

Ermal Meta approda nell’isola sull’onda lunga del successo, in coppia con Fabrizio Moro, all’ultimo Festival di Sanremo con la canzone “Non mi avete fatto niente”. Il brano, scritto a sei mani con Andrea Febo, ha vinto a furor di popolo: 42,50% tra televoto, demoscopica e sala stampa. Nello stesso mese di febbraio è stato pubblicato da Mescal (e distribuito da Sony Music) il terzo lavoro solista del cantautore, “Non abbiamo armi”: dodici canzoni inedite per un album che in capo a un mese è già disco d’oro. Il 28 giugno è partito da Fiorenzuola D’Arda l’omonimo tour che domani fa tappa all’Anfiteatro di Tharros e lunedì all’Arena Fenicia di Sant’Antioco.