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Anche quest’anno il Parco Naturale Regionale di Porto Conte ospiterà la Giornata per la Custodia del Creato, che si svolgerà domenica 1° settembre, ad iniziare dalle ore 10.00.
Al centro della riflessione e del confronto, coordinato dal Direttore dell’Ufficio diocesano per i Problemi sociali e il Lavoro prof. Tonino Baldino, sarà il tema della biodiversità.
Nel merito, la Laudato Si’ offre (cfr 32-42) interessantissimi spunti sullo stato di salute del nostro pianeta e, soprattutto, sulla importanza che le varie specie naturali ed animali hanno nel mantenimento degli equilibri ambientali generali del Globo.
Interverranno, oltre al Vescovo Mauro Maria Morfino che terrà una Lectio Magistralis, il naturalista Francesco Guillot (Presidente LIPU Sardegna), Ermanno Mazzetti (Direttore Federazione Coldiretti Nord-Sardegna), Mariano Mariani (Direttore del Parco Naturale Regionale di Porto Conte), Antonio Farris (Università degli studi di Sassari), Sergio Astori (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano).
Ogni anno scompaiono migliaia di specie vegetali ed animali che, perse per sempre, i nostri figli non potranno più conoscere né averne il beneficio.
Non va sottovalutato che alcune specie animali sono scomparse – e tutt’oggi ancora scompaiono – a causa di un uso sconsiderato dei pesticidi.
Sono gli effetti di un modo barbaro di intendere l’economia: le attività produttive e commerciali sono fortemente condizionate dalla cultura del lucro immediato ad ogni costo; tipica di un liberismo sfrenato e figlio di culture votate al principio della libera concorrenza, presentata come fattore essenziale per generare ricchezza diffusa e progresso sociale.
La realtà che oggi tocchiamo con mano è, invece, di risultato opposto: crescono gli squilibri economici all’interno degli Stati; la ricchezza va sempre più concentrandosi nelle mani di poche famiglie facoltose e le popolazioni, spinte dal bisogno ed in fuga dai conflitti locali, finiscono per migrare verso nuovi Paesi alla ricerca di benessere e di pace.
Sullo sfondo di un tale sistema campeggia la cultura degli egoismi, quella che tutti opportunisticamente condanniamo sotto l’aspetto ideologico, ma della quale siamo talmente imbevuti al punto che – spesso senza neanche renderci conto – finiamo per viverla nella quotidianità.
Non si bada nemmeno alle ripercussioni che queste politiche economiche hanno a nocumento delle future generazioni.
La Laudato Si’ pone questo problema come una emergenza intergenerazionale.
Un campanello di allarme che non può lasciarci indifferenti, quantomeno sotto le due dimensioni proprie di ciascun essere umano: 1. le relazioni di rispetto tra esseri viventi; 2. il rapporto di trascendenza con il divino.
Concetti che il Vescovo, Padre Mauro Maria Morfino, non cessa di porre alla attenzione quando afferma che «il vero garante dell’umano può essere soltanto il divino e quando il garante dell’umano diventa l’umano stesso, sappiamo che diventa distruttivo». Ecco, allora, la necessità e l’urgenza che l’uomo debba prendere coscienza della responsabilità che ha nei confronti delle altre creature, siano esse animali o vegetali.
Una responsabilità che non ha deleghe di sorta: essa è totale in ciascuno di noi per il ruolo, modesto o meno, che ricopre nella società.
Che ne sarà del nostro Pianeta fra 50 o 100 anni?
Sotto l’aspetto tecnologico sarà sicuramente progredito come neanche oggi immaginiamo; ma senza un autentico rapporto di trascendenza con il divino, la barbarie si estenderà e finirà per condurre alla autodistruzione.
La Giornata per la Custodia del Creato voluta dai Vescovi, ci ricorda che da Cristiani abbiamo il dovere di agire senza tregua nell’essere buoni continuatori delle Opere di Dio.
In questo contesto, il messaggio lanciato lascia indubbiamente riflettere su quelle azioni che noi tutti dovremmo intraprendere senza se e senza ma, rivolto soprattutto ad una nuova presa di coscienza verso questa nostra martoriata terra che ogni giorno di più invoca Aiuto.
E’ evidente che questa iniziativa è di estrema importanza per il ruolo che riveste e che la parola d’ordine è “Impegno”.
Armando Cusa