16 November, 2024
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La rielezione di Giorgio Alimonda alla carica di sindaco di Portoscuso, con la lista “Portoscuso Insieme”, è maturata con un margine probabilmente superiore alle previsioni della vigilia (1.852 voti contro 1.591) che facevano pensare ad un testa a testa fino all’ultimo voto con Rossano Loddo, candidato della lista “Portoscuso nel cuore”, nella quale, rispetto a cinque anni fa, è confluita Marinella Grosso, ex assessore della provincia di Carbonia Iglesias e candidata a sindaco nel 2012 in contrapposizione ai due candidati in campo quest’anno. E Marinella Grosso, alla fine, è risultata la candidata più votata tra tutti i 32 aspiranti alla carica di consigliere comunale, con ben 479 preferenze, quasi quante ne aveva raccolto cinque anni fa l’intera lista + Portoscuso da lei capeggiata (erano state 621).

La lista che ha vinto le elezioni con Giorgio Alimonda sarà rappresentata in Consiglio comunale nei prossimi cinque anni da 11 consiglieri: Orietta Mura 346 preferenze, Sara Marrocu 335, Attilio Sanna 319, Ignazio Atzori 249, Enrico Atzei 233, Elena Marras 166, Ilaria Dessì 163, Alessio Santus 158, Attilio Valdes 155, Roberto Maccioni 137, Simona Cappai 135. Non eletti: Stefano Ansaldi 120, Maria Beatrice Fadda 119, Ernesto Valdes 114, Salvatore Fois 109, Marinella Valdes 62.

La lista “Portoscuso nel cuore” ha eletto 5 consiglieri: Rossano Loddo, candidato a sindaco non eletto, Marinella Grosso 479 preferenze, Stefano Ariu 345, Erminio Melis 258, Marzia Loddo 251. Non eletti: Davide Fois 230, Maurizio Nuscis 205, Daniela Vinci 176, Ilaria Infantino 109, Federico Cau 98, Luca Biggio 87, Sabrina Tuveri 85, Luca Deidda 80, Oriano Melis 76, Laura Serci 66, Susanna Cuccu 57, Simone Cherenti 37.

Il sistema della doppia preferenza, che prevede la possibilità di indicare sulla scheda un candidato uomo e una candidata donna nei Comuni con popolazione superiore ai 5.000 abitanti, ha consentito di stringere alleanze ed ha quindi favorito l’elezione di un maggior numero di donne rispetto al passato: 5 su 11 nella lista che ha vinto le elezioni, 2 su 5 in quella che le ha perse, con una percentuale complessiva del 43,75%, nel pieno rispetto della parità di genere prevista per le candidature (minimo 40%).

 

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I cittadini di Portoscuso domenica andranno a votare per eleggere il nuovo sindaco e il Consiglio comunale.

Cinque anni fa le liste presentate furono ben cinque, quest’anno sono state presentate solo due liste, con relativi candidati alla carica di sindaco e alla carica di consigliere comunale (complessivamente 32) per le elezioni amministrative in programma il prossimo 11 giugno.

Il sindaco uscente Giorgio Alimonda anche questa volta è il candidato della lista “Portoscuso insieme” ed avrà come concorrente uno dei quattro di cinque anni fa, Rossano Loddo, candidato della lista “Portoscuso nel cuore”.

Di seguito, tutti i candidati delle due liste.

Lista “Portoscuso insieme”. Candidato a sindaco: Giorgio Alimonda. Candidati alla carica di consigliere comunale: Ignazio Atzori, Stefano Ansaldi, Enrico Atzei, Simona Cappai, Ilaria Dessì, Maria Beatrice Fadda, Salvatore Fois, Roberto Maccioni, Elena Marras, Sara Marrocu, Orietta Mura, Attilio Sanna, Alessio Santus, Attilio Valdes, Ernesto Valdes, Marinella Valdes.

Lista “Portoscuso nel cuore”. Candidato a sindaco: Rossano Loddo. Candidati alla carica di consigliere comunale: Stefano Ariu, Luca Biggio, Federico Cau, Simone Cherenti, Susanna Cuccu, Luca Deidda, Davide Fois, Marinella Rita Grosso, Ilaria Infantino, Marzia Loddo, Erminio Melis, Oriano Melis, Maurizio Nuscis, Laura Serci, Sabrina Tuveri, Daniela Vinci.

Nadia Pische ha intervistato i due candidati alla carica di sindaco, Giorgio Alimonda e Rossano Loddo.

 

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Cinque anni fa le liste presentate furono ben cinque, ieri alle 12.00, termine ultimo per la presentazione delle liste, al comune di Portoscuso sono state registrate solo due liste, con relativi candidati alla carica di sindaco e alla carica di consigliere comunale (complessivamente 32) per le elezioni amministrative in programma il prossimo 11 giugno.

Il sindaco uscente Giorgio Alimonda anche questa volta è il candidato della lista “Portoscuso insieme” ed avrà come concorrente uno dei quattro di cinque anni fa, Rossano Loddo, candidato della lista “Portoscuso nel cuore”.

Di seguito, tutti i candidati delle due liste.

Lista “Portoscuso insieme”. Candidato a sindaco: Giorgio Alimonda. Candidati alla carica di consigliere comunale: Ignazio Atzori, Stefano Ansaldi, Enrico Atzei, Simona Cappai, Ilaria Dessì, Maria Beatrice Fadda, Salvatore Fois, Roberto Maccioni, Elena Marras, Sara Marrocu, Orietta Mura, Attilio Sanna, Alessio Santus, Attilio Valdes, Ernesto Valdes e Marinella Valdes.

Lista “Portoscuso nel cuore”. Candidato a sindaco: Rossano Loddo. Candidati alla carica di consigliere comunale: Stefano Ariu, Luca Biggio, Federico Cau, Simone Cherenti, Susanna Cuccu, Luca Deidda, Davide Fois, Marinella Rita Grosso, Ilaria Infantino, Marzia Loddo, Erminio Melis, Oriano Melis, Maurizio Nuscis, Laura Serci, Sabrina Tuveri, Daniela Vinci.

 

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Il 31 gennaio, a Portoscuso, chiuderà i battenti la mostra dei presepi di “Su Pranu” allestita dalla locale associazione “Sa Fabbrica”.

Visitare la mostra costituisce un momento emozionante sia sul piano religioso che artistico.

Il primo presepe è ambientato nella Campania del ‘700, del periodo in cui, in seguito alla scoperta di Pompei, si diffondeva la volontà di riportare in vita il valore e la bellezza del mondo classico. E’ questo il motivo per cui il Bambinello non giace in una stalla o in una grotta, bensì tra le colonne, elemento tipico del periodo storico che si vuol far rivivere.

Le statue, fatte interamente a mano, sono costruite con grande maestria e vestite con abiti curati anche nei minimi particolari. Ogni statua ha la sua identità, diversi sono i volti, diverse le espressioni. Siamo davanti ad un mondo, che pur nella staticità delle pose, rivela un notevole dinamismo; sono rappresentate persone il cui movimento sembra essere stato momentaneamente fermato da una macchina fotografica, che riesce comunque ad evidenziare tutta la meraviglia per il fatto miracoloso appena annunciato.

Sono stati necessari due anni di lavoro che hanno visto impegnate varie persone con diverse abilità artistiche, mirabilmente armonizzate tra loro, indice di un sentire comune e di un profondo legame artistico e spirituale.

Il secondo presepe rappresenta il mondo sardo, che esiste ormai nel ricordo, ma che riesce comunque ad esercitare un notevole impatto sulle nostre menti. Andate a vedere, finché ne avete la possibilità queste rappresentazioni, guardate con attenzione ciascun personaggio, vedrete “Is Massaius” vestiti di “orbace”, le donne con lo scialle ricamato a mano, forse vi capiterà di incontrare come è accaduto a noi, qualche persona di vostra conoscenza, predisponetevi all’ascolto, siamo convinti che li sentirete “parlare”. Non perdete questa occasione perché i presepi verranno smantellati alla fine del mese, mentre sarebbe decisamente valido che anche a Portoscuso la bellezza diventasse un’offerta permanente.

Anna Maria Murtas / Ernesto Valdes

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Si è spento ieri #Nicolino Sanna, il nonnino di Portoscuso. Aveva festeggiato i 100 anni il 1/02/2013, circondato dall’amore dei familiari e dall’affetto di un’intera comunità, con una cerimonia nella chiesetta di Sant’Antonio ed un ricevimento nei locali della vecchia tonnara “Su Pranu”, al termine del quale aveva cantato alcune canzoni in sardo.

Per ricordare quello che è stato un uomo esemplare per la famiglia e per quanti hanno avuto modo di conoscerlo ed apprezzarne le qualità professionali ed umane, riportiamo il testo integrale dell’articolo pubblicato sull’edizione cartacea de “La Provincia del Sulcis Iglesiente”, il n° 255 del 16 febbraio 2013, a firma di Ernesto Valdés.

Nicolino Sanna, nato a Portoscuso il 1° febbraio del 1913 ha festeggiato nei locali della tonnara “Su Pranu” cento primavere e così salgono di numero i centenari a Portoscuso. I suoi familiari hanno organizzato una grande festa in onore del nostro caro concittadino conosciuto da tutti per essere anche sempre presente a dare il suo contributo nelle manifestazioni dei gruppi cambattentistici. Per l’occasione, una solenne celebrazione ha dato il via alla giornata di festa tenutasi nella splendida cornice della chiesetta all’interno dell’arsenale e presieduta dal parroco don Antonio Carta.

Il sindaco, Giorgio Alimonda, ha portato il saluto del paese ma ha altresì ricordato la nobile figura da combattente di Nicolino, esempio di rettitudine morale nella famiglia, nella professione e nella vita in generale. Al termine del discorso gli è stata consegnata una targa-ricordo da parte dell’Amministrazione comunale, segno di riconoscenza per la sua vita militare e civile trascorsa con laboriosità, dignità ed onestà. Erano presenti tutte le associazioni culturali e di volontariato, le associazioni dei minatori ed il coro polifonico che ha regalato stupende emozioni con brani rigorosamente sardi e diverse sezioni di Marinai d’Italia per onorare e festeggiare il nostro beneamato, circondato dall’affetto dei figli Maria Rosa, Demetrio e Antonella, i generi Vito e Bruno, i nipoti, gli amici e tutti quanti gli vogliono bene.

L’intensa partecipazione, la vicinanza di parenti, amici e paesani, stretti affettuosamente a Nicolino a conferma della grande stima e sincero affetto, ha commosso tutti. Maria Rosa, a nome della famiglia Sanna, ha ringraziato infinitamente tutti per la calorosa e convinta partecipazione e per aver reso straordinario un giorno ancora più speciale e sicuramente indimenticabile.

Alla fine della celebrazione, per ringraziare i presenti è stato offerto un ricco buffet che spaziava dagli antipasti ai dolci, fino alla mega torta. Nulla è stato dimenticato, nemmeno l’allegria del gruppo folk che ha intonato per tutta la serata i tradizionali canti portoscusesi.

Nicolino si è forgiato attraverso il lavoro, l’educazione invece è arrivata dai nobili esempi trasmessi dalla famiglia. Ha imparato per gradi, una tappa dopo l’altra, durante la difesa dei confini della Patria, per ben nove durissimi anni. Una vita di lavoro e di amore per la famiglia e il suo paese, dalla quale si allontanò solo per compiere il suo dovere di soldato.

Era il 10 settembre del 1933 quando fu arruolato per la ferma di ventotto mesi. Dal 10 gennaio 1936 (fine ferma) venne trattenuto alle armi sino al 10 febbraio 1937 per l’occupazione dell’Africa Orientale Italiana.

Il 4 settembre del 1939 fu richiamato alle armi per i noti eventi bellici e per combattere una guerra che ha sempre ritenuto ingiusta. Imbarcato in diversi mezzi navali, Nicolino fu impegnato in operazioni di protezione del traffico del #Mediterraneo e di difesa mobile, impiegato nei treni armati della Marina Militare.

Nel 1943, dopo l’armistizio, le truppe tedesche misero in esecuzione il piano che prevedeva “arresto esercito” e successiva deportazione. Molti ufficiali e soldati riuscirono a fuggire nelle montagne e diventare partigiani. La #Marina Militare cercò di portare la flotta nei porti alleati per sottrarla alla rappresaglia tedesca e salvare il personale dipendente. L’informazione non arrivò a tutti i comandi periferici e molti militari italiani caddero prigionieri dei tedeschi.

Anche Nicolino fu fatto prigioniero dai nemici a #Patrasso e deportato a #Waidofen (città di prigionia) in Austria, patendo la fame e il freddo. Nel marzo 1945 giunsero la liberazione ed il rimpatrio.

La sua tempra gli consentì di sopravvivere a quella brutta esperienza che egli ha messo per iscritto in un libro semplice ma intenso: “Vento in Poppa e Piume al Vento”. I ricordi di esperienze umilianti sono indelebilmente fissati nella sua mente. Trasmettere una testimonianza della sua vita da prigioniero è assolutamente necessario affinché le nuove generazioni possano comprendere il dolore fisico e la perdita della dignità che sono indimenticabili turbamenti di chi ha vissuto le atrocità della guerra. Per questo, la seconda guerra mondiale, senza le testimonianze dirette di quel periodo, senza gli aspetti quotidiani, senza la conoscenza delle ore tragiche vissute soggettivamente, appaiono solo cenni di una conoscenza storica oggettiva. Cogliere nell’insieme le complesse e contrastanti vicende significa conoscere le emozioni e i turbamenti dei soldati che hanno partecipato a missioni di guerra fra insidie, pericoli e offese alla dignità umana, accanto a date, armi, strategie e alleanze.

Un libro di storia e di storie, viste con gli occhi e la forza di chi vi ha partecipato.

A Nicolino per il suo valore sono state riconosciute diverse medaglie e croci al merito.

Cent’annus!

Una lunga vita vissuta con grande fede e dedizione alla famiglia, momenti non sempre facili, alcuni veramente difficili come la perdita della cara moglie Brigida. Oggi è ricambiato dall’amore e dalle cure dei suoi cari e da tutta la comunità; orgoglioso di trasmettere ai giovani un patrimonio di tradizioni e di valori culturali e religiosi che sono stati e restano ben radicati alla base della sua vita.

Nicolino non è solo questo, è la “memoria storica” vivente del nostro paese. Ricorda ancora oggi ogni minimo particolare della storia di Portoscuso e dei personaggi che l’hanno fatto crescere, mettendo sempre a disposizione il suo patrimonio di conoscenze e per ciò lo ringraziamo.

A Nicolino, per tutti Lino, cittadino esemplare e speciale, che ha trasmesso a ciascuno di noi i suoi saldi valori sulla famiglia e sull’onestà, auguriamo un sereno cammino.

Un saluto e ancora avanti tutta caro “giovane” Lino, la comunità ti onora e spera in cento di questi giorni e un mondo di questi uomini!

Ernesto Valdés

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