22 November, 2024
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Il governatore Francesco Pigliaru e l’assessore Pier Luigi Caria hanno tagliato il nastro degli Stati generali dell’Agricoltura 2018, in programma da oggi a sabato negli spazi della Fiera di Cagliari. I maggiori portatori di interesse istituzionali regionali e nazionali, del mondo delle imprese, di Università e Centri di ricerca si sono dati appuntamento per analizzare lo stato di salute del comparto così da permettere alla prossima programmazione agricola 2021-2027 di dare le migliori risposte, nel medio e lungo periodo, per assicurare una crescita competitiva e innovativa alla variegata galassia agricola isolana.

Alla luce dell’evoluzione delle politiche europee e nazionali, delle ipotesi di riforma della Politica Agricola Comune (PAC), dell’evoluzione del mercato agroalimentare, degli accordi sul commercio internazionale e dei cambiamenti climatici, si cercherà di individuare quali azioni e quali innovazioni (tecniche e tecnologiche, infrastrutturali, promozionali e commerciali, di ricerca e assistenza tecnica, di formazione, e di organizzazione orizzontale e verticale delle filiere) possono contribuire allo sviluppo del settore e alla crescita della redditività e produttività delle diverse filiere. Dopo i saluti introduttivi della Giunta e gli interventi degli ospiti di caratura nazionale, si sono aperti gli 11 tavoli di lavoro tematici a cui hanno partecipato decine di tecnici e portatori di interesse. Questi gli argomenti trattati: Cerealicoltura, leguminose e colture innovative; Ortofrutta; Vitivinicoltura e Olivicoltura;  Zootecnia – Latte e foraggicoltura da pascolo; Zootecnia – Carne; Apicoltura, avicunicoltura, piante officinali; Selvicoltura; Allevamento del cavallo; Sviluppo locale, GAL, SNAI, multifunzionalità delle aziende agricole e diversificazione dell’attività agricola; Semplificazione legislativa e amministrativa, pagamenti in agricoltura, Organismo Pagatore Regionale; Gestione delle risorse idriche.

«L’agricoltura è un settore trainante e deve esserlo sempre di più – ha detto il presidente Francesco Pigliaru nel saluto introduttivo -. E’ un settore dal potenziale enorme, la chiave per aprire alla Sardegna le porte dei mercati internazionali portando i nostri prodotti d’eccellenza, dove possono trovare sempre più valore. E in questo valore trovano risposte essenziali anche e soprattutto le zone interne – ha sottolineato il Presidente – perché l’agricoltura ha il grande vantaggio, per sua stessa natura, di non concentrarsi nelle coste o nelle città ma, al contrario, distribuirsi nel territorio. Noi abbiamo fatto tanto, ma molto altro si può ancora fare e meglio. Oggi le nuove tecnologie ci offrono grandi opportunità. Dobbiamo sostenerle, incentivarle, diffonderne ulteriormente l’adozione. Giornate come queste sono importantissime per confrontarci, ragionare, individuare insieme quali sono gli ostacoli, a breve e lungo termine, nel raggiungimento di questo obiettivo – ha concluso Francesco Pigliaru-, e lavorare uniti per rimuoverli.»

«Ci sono dei momenti in cui è necessario fermarsi per fare dei bilanci e ripartire quindi con maggior forza avendo superato le criticità che si possono presentare nel mettere in pratica dei progetti. Oggi abbiamo un Programma di sviluppo rurale dove le risorse sono già sostanzialmente impegnate e siamo certi che saranno spese ancor prima della scadenza del settennato. Abbiamo però di fronte a noi tutta la discussione che porterà alla costruzione della nuova Programmazione agricola 2021-2027 dove è necessario, già da ora, costruire delle fondamenta solide e condivise fra noi – ha detto l’assessore dell’Agricoltura Pier Luigi Caria -. Questi tre giorni che ci attendono sono un momento di grande responsabilità. Nessuno si deve sentire ospite. La politica gioca la sua partita al pari dei diversi portatori di interesse. Ecco perché abbiamo voluto creare le condizioni per il confronto e chiamato tutti a raccolta per ragionare sull’agricoltura del futuro. Le sfide dei mercati globali e dei cambiamenti climatici condizioneranno sempre di più questo comparto molto fragile, ma dalle prospettive di crescita straordinarie. Io ci credo, perché la nostra Isola ha tutte le carte in regola per confrontarsi a testa alta con i vari competitor globali: abbiamo uno straordinario territorio incontaminato e una tradizione agricola e pastorale che in pochi possono vantare, non solo nel Mediterraneo, ma in tutto il mondo. Oggi per sostenere i processi di crescita è fondamentale investire su innovazione tecnologica e agricoltura di precisione, così da rendere il comparto più produttivo e competitivo attraverso la strutturazione e il rafforzamento delle filiere.»

Nel commentare l’improvvisa decisione delle associazioni di categoria di disertare i tavoli, Caria ha precisato che ne ha avuto notifica formale solo questa mattina. «Oggi registriamo delle assenze agli Stati generali. Assenze di soggetti che hanno collaborato con noi ad organizzare questo appuntamento e tutto il programma, che mi sono state comunicate solo stamattina. Che dire? Chi ha delle idee da condividere per il bene delle campagne deve e doveva farlo in questo consesso. Disertare i lavori significa perdere un’occasione irripetibile per provare a migliorare la redditività delle imprese e la qualità della vita di decine di migliaia di lavoratori. Riteniamo – ha aggiunto l’esponente della Giunta Pigliaru – che evidentemente c’è una parte del mondo agricolo che non vuole cambiare niente. C’è invece un’altra parte molto più grande, dove gli interessi di agricoltori, allevatori e pastori della Sardegna sono superiori a tutto e a tutte le posizioni politiche e vengono prima di ogni possibile strategia particolare. Ecco perché noi pensiamo sia importante proseguire nelle attività di questi tre giorni, sperando ci possa essere un ripensamento degli assenti. Anche domani – ha concluso Pier Luigi Caria – ci aspettiamo di accogliere tanti cittadini e portatori di interesse».

Impossibilitato a partecipare per sopraggiunti impegni, l’eurodeputato e vice presidente della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, Paolo De Castro, ha inviato un video messaggio dove ha fatto il punto sulla riforma della Politica agricola comune (PAC) in discussione in questi mesi a Bruxelles. «Non siamo d’accordo che la PAC sia trasformata in una sorta di politica agricola nazionale, che sarà discussa e magari approvata nella prossima legislatura del Parlamento europeo».

Il Capo dipartimento delle Politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale del ministero delle Politiche agricole, Giuseppe Blasi, ha definito un “passaggio importante” l’aver organizzato, proprio in questo momento, gli Stati generali, poiché ci si incontra a programmazione agricola già ben avviata e quindi nella migliore condizione per poter ragionare su quella del 2021-2027 su cui si sta già lavorando. Entrando nel merito delle attività che riguardano la Sardegna, fra le varie cose, ha ricordato che nella prossima programmazione non si potranno attivare le procedure per l’istituzione di organismi pagatori autonomi, quindi ben ha fatto la Sardegna ad avviare tutto l’iter con il Ministero delle Politiche agricole per il riconoscimento dell’organismo pagatore regionale.

La responsabile cooperazione di Nomisma, Ersilia Di Tullio, ha invece ricordato il ruolo centrale che ricopre sempre più l’aggregazione e il rafforzamento delle filiere nel settore agroalimentare. Mettersi assieme, concentrare, cooperare per fare massa critica e volumi di prodotto così da essere competitivi, sono le parole chiave per raggiungere i consumatori e garantire utili a tutti i componenti della filiera. Diverse ricerche di mercato dicono che si è disposti a spendere di più se il prodotto da acquistare è made in Italy.

Il direttore commerciale della Coop Conad del Tirreno, Alessandro Bacciotti, ha fatto il punto sulle produzioni di qualità che possono fare davvero la differenza sui mercati. Le eccellenze della Sardegna sono apprezzate e ricercate dai consumatori sempre più attenti a conoscere la provenienza dei prodotti. Questa tipicità, con il brand Sardegna andrebbe valorizzata ancor di più.

Luigi Ledda, docente di colture foraggere nel dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari, ha fatto il punto sul trasferimento di conoscenze tecnologiche e scientifiche dal mondo della ricerca verso quello dell’impresa.

A margine delle relazioni introduttive, Pier Luigi Caria ha incontrato una delegazione di una quindicina di lavoratori dell’Associazione regionale allevatori della Sardegna (ARAS) che, nonostante la situazione difficile dovuta ai mancati pagamenti di stipendi e rimborsi spese da parte del Collegio dei liquidatori, stanno continuando a garantire le prestazioni nelle aziende zootecniche. L’assessore ha aggiornato i dipendenti sullo stato della vertenza.

Conclusi i gruppi di lavoro, si terranno domani le tavole rotonde dove saranno illustrati e discussi i risultati dei confronti sugli 11 temi affrontati oggi dai portatori di interesse. L’appuntamento, aperto a tutti i cittadini, è per le ore 9.30 nel Padiglione D del polo fieristico di Cagliari.

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Tre giorni di lavori con i maggiori portatori di interesse istituzionali regionali e nazionali, del mondo delle imprese e delle associazioni di categoria, di Università e Centri di ricerca caratterizzeranno gli Stati generali dell’Agricoltura convocati nel polo fieristico di Cagliari dal 20 al 22 settembre. Un appuntamento che mira ad analizzare lo stato di salute del comparto così da permettere alla prossima programmazione agricola 2021-2027 di dare le migliori risposte, nel medio e lungo periodo, per assicurare una crescita competitiva e innovativa alla variegata galassia agricola sarda.

Alla luce dell’evoluzione delle politiche europee e nazionali, delle ipotesi di riforma della Politica Agricola Comune (PAC), dell’evoluzione del mercato agroalimentare, degli accordi sul commercio internazionale e dei cambiamenti climatici, si cercherà di individuare quali azioni e quali innovazioni (tecniche e tecnologiche, infrastrutturali, promozionali e commerciali, di ricerca e assistenza tecnica, di formazione, e di organizzazione orizzontale e verticale delle filiere) possono contribuire allo sviluppo del settore e alla crescita della redditività e produttività delle diverse filiere. Si individueranno quindi criticità, punti di debolezza e possibili soluzioni per l’attuale programmazione e per quella del prossimo settennio.

Ad aprire la tre giorni sarà giovedì alle 9.30 l’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, a cui seguiranno gli interventi dell’eurodeputato e vice presidente della commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, Paolo De Castro. Sarà poi la volta del Capo dipartimento delle Politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale del Ministero delle Politiche agricole, Giuseppe De Blasi, della responsabile cooperazione di Nomisma, Ersilia Di Tullio, del direttore commerciale della Coop Conad del Tirreno, Alessandro Baciotti, e di Luigi Ledda del dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari. Si apriranno quindi 11 tavoli tematici così suddivisi: Cerealicoltura, leguminose e colture innovative; Ortofrutta; Vitivinicoltura e Olivicoltura; Zootecnia – Latte e foraggicoltura da pascolo; Zootecnia – Carne; Apicoltura, avicunicoltura, piante officinali; Selvicoltura; Allevamento del cavallo; Sviluppo locale, GAL, SNAI, multifunzionalità delle aziende agricole e diversificazione dell’attività agricola; Semplificazione legislativa e amministrativa, pagamenti in agricoltura, Organismo Pagatore Regionale; Gestione delle risorse idriche.

Nella seconda e nella terza giornata i risultati dei tavoli di lavoro verranno illustrati in sede plenaria pubblica, quindi analizzati e discussi in una serie di tavole rotonde da parte di rappresentanti delle istituzioni, dell’associazionismo, del mondo produttivo e della ricerca. A metà mattinata del 22 settembre partirà la fase conclusiva con gli interventi del presidente della Regione, Francesco Pigliaru, dell’assessore Pier Luigi Caria, dei rappresentanti delle associazioni agricole e del mondo della cooperazione, del presidente della commissione Attività produttive del Consiglio regionale, Luigi Lotto, del direttore generale dell’assessorato dell’Agricoltura e rappresentante dell’Autorità di gestione sul PSR, Sebastiano Piredda.

«Si tratta di un appuntamento importante e di particolare responsabilità per tutto il mondo agricolo regionale. Un’occasione in cui giocare a carte scoperte per il bene del comparto e dei tanti lavoratori che ogni giorno faticano per far quadrare i conti – ha detto l’assessore Pier Luigi Caria -. La nostra agricoltura ha margini di crescita straordinari, ma necessita di una riorganizzazione che parta dal basso e che permetta a questo mondo di produrre profitti e occupazione in un momento così difficile per la Sardegna e l’Italia intera. Noi come politica vogliamo fare la nostra parte creando le migliori condizioni per il confronto. Solo dal dialogo possono venire fuori soluzioni innovative che permettano ai numerosi portatori di interesse di rivoluzionare, finalmente nel bene, questo pilastro così importante della nostra storia e della nostra economia.»

Per poter partecipare alle attività aperte al pubblico è necessario registrarsi al seguente link: goo.gl/AS3v8u

 

Si è aperta questa mattina alle 11 la settimana organizzata dalla Regione Sardegna a Expo Milano 2015. Appuntamento negli spazi del Conferenze Center con i lavori dedicati all’Internazionalizzazione dei prodotti di eccellenza, con focus particolare sul comparto dei formaggi ovini.
«La nostra agricoltura è sicuramente in una fase espansiva – ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, nel suo discorso introduttivo per fare poi il punto sul perché è fondamentale per le nostre produzioni agroalimentari puntare sull’internazionalizzazione -. Le quotazioni del Pecorino Romano, il prezzo del latte ovino, le ottime prospettive per la vendemmia in corso, nonostante i gravi danni causati dal maltempo pochi giorni fa nell’Oristanese e nel Medio Campidano, le buone annate cerealicole che hanno visto un incremento delle produzioni del 12% nel 2014 e 2015 rispetto al 2013, senza trascurare i circa 200 milioni di euro della passata programmazione che siamo riusciti a erogare nell’ultimo anno, stanno ridando entusiasmo agli operatori agricoli e agro-industriali come è dimostrato dal formidabile incremento degli occupati in agricoltura con una crescita di 13.400 unità.»
«Le nostre politiche di internazionalizzazione – ha spiegato l’assessore dell’Agricoltura – vanno incontro alle richieste, sempre più crescenti nel mercato globale, di prodotti di eccellenza le cui caratteristiche di qualità organolettica e nutrizionale siano certificate. Produzioni che raccontino la storia di un territorio e di una agricoltura sana e rispettosa dell’ambiente. Si tratta di nicchie, comunque in grado di assorbire una buona parte delle nostre produzioni.»
L’assessore Falchi ha poi aggiunto: «L’espansione nei mercati esteri, sia in quelli consolidati come per esempio il Nord America per il Pecorino Romano, che in quelli emergenti, ha dunque per la Sardegna una duplice valenza. Da un lato una serie di vantaggi diretti legati alla collocazione dei prodotti in mercati remunerativi, dall’altra la possibilità di utilizzare le nostre eccellenze come volano per promuovere il territorio regionale e incrementare il turismo al di fuori del classico periodo estivo. C’è infatti – ha concluso Elisabetta Falchi – una quota in costante crescita di consumatori che, una volta gustato un prodotto, vogliono visitare la località da cui proviene e magari conoscere i dettagli delle tecniche di produzione e trasformazione. Expo è anche questo ed è giusto quindi che la Regione abbia fatto la sua parte per promuovere al meglio, a 360 gradi, la nostra Isola».
Per improvvisi impegni istituzionali, il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, non ha potuto partecipare all’incontro dove lo ha sostituito il suo capo segreteria, Angelo Zucchi. «L’impegno del Ministero è quello di replicare l’esperimento del tavolo sul latte vaccino anche per il latte ovino», ha spiegato Zucchi rispondendo alla richiesta del presidente del Consorzio del Pecorino Romano. «Portiamo avanti il confronto per mettere in campo politiche efficaci – ha aggiunto il capo segreteria – e non aspettiamo la crisi per incontrarci».
L’ex presidente della Commissione Agricoltura dell’Ue, l’eurodeputato Paolo De Castro, ha inviato un saluto video trasmesso durante l’iniziativa. «Qualificare le produzioni della Sardegna ricercando i mercati dove valorizzarle, strappando prezzi remunerativi che creino reddito per le aziende: questo è uno degli obiettivi da raggiungere, anche dal punto di vista dell’Europa». Così De Castro che ha poi osservato: «In proposito aggiungo l’augurio che il Piano di sviluppo rurale isolano, approvato ad agosto dall’Ue, sia un’opportunità di crescita e di sviluppo, sotto il profilo commerciale, dell’innovazione e del mercato». Il parlamentare europeo ha poi parlato di difesa dei marchi e delle azioni che sta elaborando l’Ue nell’ambito dei mercati internazionali
Un contributo importante alla discussione è poi arrivato dall’intervento di Salvatore Palitta, neo presidente del Consorzio del Pecorino Romano, che ha illustrato l’esperienza e la storia del re dei formaggi Dop della nostra Isola sulle piazze di vendita degli Stati Uniti. Ersilia Di Tullio, di Nomisma, ha fatto invece il punto sui mercati di riferimento del comparto lattiero caseario italiano all’estero e nello specifico della Sardegna.

 

La quarta edizione de S’Ischola de su Trabagliu, organizzata dall’Associazione culturale LAMAS, candida Pattada ad essere pensatoio stabile delle politiche per lo sviluppo della Sardegna. Come creare lavoro? Quale e come? è il titolo scelto. Industria, artigianato, agroalimentare, turismo, economia culturale saranno i focus programmati dal pomeriggio di venerdì 12 e per il sabato 13 settembre all’Hotel La pineta nel Parco La Pineta Salvatore Pala. Lamas, col contributo della #Fondazione Banco di Sardegna ed il patrocinio del #FAI (Fondo Ambiente Italiano), intende elaborare strumenti di sviluppo immediatamente traducibili in atti concreti dall’iniziativa privata e pubblica isolana. L’evento si strutturerà in cinque incontri attivi e circolari. Gli stessi titoli degli incontri sono in chiave di domanda:

– C’è ancora spazio per l’industria? Per quale?

– L’accoglienza è il lavoro di una stagione?

– Dalla terra e dal mare quale lavoro?

– C’è ancora spazio per il sapere delle mani?

– Con la cultura si mangia?

La scelta de #S’Ischola de su Trabagliu è dettata dal volere unire alle competenze di studiosi e tecnici la diretta esperienza di artigiani, imprenditori, industriali i quali si faranno interpreti del bisogno di praticità, concretezza, operabilità necessarie per uscire dall’attuale deserto occupazionale. Un esempio concreto lo si avrà venerdì 12, alle ore 20.00, quando l’intreccio di artigianato e di arte darà vita al concerto del #Quartetto Karel che suonerà con gli strumenti ad arco del liutaio pattadese Piero Virdis. Per l’occasione saranno eseguiti brani di tre compositori che seppero, con la loro opera, rendere in musica paesaggi della Sardegna: Lao Silesu, Gavino Gabriel, Ennio Porrino.

Il Laboratorio pubblico #S’ischola de su trabagliu ha il compito di orientare i decisori specie in un momento in cui si sono rarefatti i luoghi di incontro, di partecipazione, di proposta. Come creare lavoro? Quale e come? Vuol far convergere intelligenze ed esperienze intorno ad un obiettivo il lavoro diventato la prima emergenza dell’isola. La due giorni di comunità intellettuale e sociale nel centro nord della Sardegna con oltre cinquanta contributi

dibatterà per produrre soluzioni;

elaborerà un “piano di rinascita” sociale;

discuterà di industria che non sia solo chimica di base;

creerà una rete di saperi e mondi spesso separati;

svilupperà l’idea che il lavoro non piove sui territori ma dev’essere elaborato dai territori stessi.

PROGRAMMA

Venerdì 12 settembre

Ore 16.00 Inizio lavori

Salvatore Mereu Regista Cagliari

Proiezione Transumanza

Ore 16.15 Lo stato dell’economia e del lavoro

Antonella Crescenzi Economista Ministero dell’Economia e delle Finanze Roma

Giorgio Macciotta CNEL Roma

Ore 17.00 C’è ancora spazio per l’industria? Per quale?

Introducono e coordinano

Tore Corveddu Lamas

Angelo Sini Lamas

Intervengono

Francesca Ticca Segretario Regionale UIL Sardegna Cagliari

Oriana Putzolu Segretario Regionale CISL Sardegna Cagliari

Michele Carrus Segretario Regionale CGIL Sardegna Cagliari

Tore Cherchi Coordinatore Progetto Sulcis Cagliari

Pietro Ciarlo Costituzionalista Università di Cagliari

Maria Antonietta Mongiu Presidente regionale Fai Sardegna

Antony Muroni Direttore L’Unione Sarda Cagliari

ORE 20.00 CONCERTO

Quartetto Karel – Strumenti ad arco di Piero Virdis –Pattada

Musiche di Lao Silesu, Gavino Gabriel, Ennio Porrino

Sabato 13 Settembre

Ore 9.30 L’accoglienza è il lavoro di una stagione?

Introducono e coordinano

Susi Ronchi Giornalista Cagliari

Gianni Manca Lamas

Intervengono

Vittoria Mereu Direzione Commerciale Marketing e Direzione Business – Tirrenia

Italo Meloni Direttore Cirem Università di Cagliari

Roberto Petza Chef Fondazione Accademia Casa Puddu Siddi

Franco Mulas Direttore Starwood Arzachena

Giuseppina Scorrano Esperta Turismo Cagliari

Attilio Mastino Rettore Università di Sassari

Ore 11:00 Dalla terra e dal mare quale lavoro?

Introducono e coordinano

Maria Francesca Chiappe L’Unione Sarda Cagliari

Salvatore Palitta Lamas

Intervengono

Angelo Aru Agronomo Università di Cagliari

Sergio Vacca Professore Scienza del Suolo Università di Sassari

Giuseppe Delogu Dirigente Corpo Forestale e Vigilanza Ambientale Regione Sardegna

Francesco Casula Direttore 3 A Arborea

Vito Gulli Direttore ASDOMAR Olbia

Alfonso Orefice Esperto di sviluppo rurale Cagliari

Ersilia di Tullio Responsabile Area Agricoltura Industria alimentare Nomisma Bologna

Nicolò Migheli Sociologo Cagliari

Ore 15.30 C’è spazio per il sapere delle mani?

Introducono e coordinano

Gian Franca Fois Lamas

Antonello Deiosso Lamas

Intervengono

Piero Virdis Liutaio Pattada

Antonio Fogarizzu Designer

Stefano Mameli Confartigianato Imprese Sardegna Cagliari

Anna Maria Sanna già Dirigente scolastica Cagliari

Rosario Musmeci Esperto Formazione e Istruzione Sassari

Ilene Steingut Direttrice Istituto Europeo Designer Cagliari

Silvano Tagliagambe Filosofo della Scienza Università di Sassari Cagliari

Ore 17.30 Con la cultura si mangia?

Introducono e coordinano

Salvatore Fenu Lamas

Maria Antonietta Mongiu Lamas

Intervengono

Filippo Martinez Regista Oristano

Giuseppe Giordano Presidente Calagonone Jazz Cagliari

Antioco Floris Direttore CELCAM Università di Cagliari

Franco Masala Storico dell’architettura Cagliari

Costantino Cossu Responsabile Cultura La Nuova Sardegna

Pinuccio Sciola Scultore e musico San Sperate

Romano Cannas già Direttore Sede Rai Cagliari