16 November, 2024
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Porto Flavia 1 colore copia
Si è tenuto ieri mattina, nei locali della Presidenza della Regione Sardegna, in viale Trento a Cagliari, una riunione del Tavolo Ati-Ifras con le Organizzazioni Sindacali presieduta da Filippo Spanu, capo di Gabinetto del presidente della Regione. Erano presenti anche Eugenio Annicchiarico, direttore generale dell’assessorato del Lavoro, Luca Spissu, componente dello staff del presidente della Regione e esperto di politiche attive del lavoro, e Luca Mereu, capo di Gabinetto dell’assessore del Lavoro.
L’incontro è stato dedicato all’esame della situazione degli stipendi degli addetti Ati-Ifras, che sono in attesa di ricevere le mensilità di luglio e agosto.
L’azienda, è stato ricordato, non procede al pagamento delle retribuzioni ai lavoratori, adducendo come motivazione la mancata liquidazione di alcune fatture da parte dell’amministrazione regionale che, da parte sua, denuncia l’impossibilità di procedere alla liquidazione delle stesse a causa di diverse criticità – emerse dall’attività di verifica svolta dall’apposita Commissione, che opera da luglio – nelle modalità di fatturazione e di documentazione prodotte dall’azienda a corredo delle fatture emesse.
Per impedire che siano i lavoratori a patire il disagio di questa situazione – con l’accordo delle organizzazioni sindacali – è stato deciso di proseguire sulla strada già avviata dall’amministrazione con l’obiettivo di giungere alla liquidazione parziale delle fatture presentate dall’Ati-Ifras per la sola parte necessaria a coprire i costi del personale. Una via che necessita, da parte dell’azienda, della quantificazione dei costi dei lavoratori e della contestuale garanzia che le risorse liquidate dalla Regione saranno utilizzate per il pagamento degli stipendi ai dipendenti.
Già nelle prossime ore l’amministrazione concluderà le proprie verifiche tecniche e, se necessario, convocherà l’azienda per mettere a punto le modalità relative alla quantificazione del costo del lavoro, in modo da mettere la Regione in condizione di procedere alla liquidazione parziale delle fatture emesse dall’azienda, che dovrà poi pagare gli stipendi.
Se le interlocuzioni tra Regione e Ati-Ifras andranno a buon fine, come da tutti auspicato, giovedì 15 settembre Regione e sindacati si rivedranno per continuare il comune lavoro sul progetto che, alla scadenza dell’attuale convenzione (al 31 dicembre di quest’anno), dovrà individuare un futuro lavorativo per gli addetti oggi impiegati dall’Ati Ifras. Se le difficoltà che finora hanno ostacolato questa soluzione non dovessero invece essere superate, la stessa azienda sarà convocata alla riunione di giovedì prossimo, per affrontare la situazione in un incontro alla presenza delle organizzazioni sindacali. Resta impregiudicata per la Regione (in quanto stazione appaltante), la possibilità di procedere al pagamento diretto delle maestranze: una soluzione per ora lasciata in subordine – anche su unanime indicazione sindacale -, in quanto le procedure previste dalla legge, che comportano l’attivazione degli Ispettorati del Lavoro della Sardegna, prevedono una tempistica più lunga e non comprimibile rispetto alla strada scelta ieri.

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Palazzo della Regione 2 copia

Si è tenuta ieri pomeriggio, nella sede della Presidenza della Regione, in viale Trento a Cagliari, una riunione con le organizzazioni sindacali convocata per analizzare la situazione dei lavoratori dell’Ati-Ifras. L’incontro è stato presieduto dal Capo di Gabinetto della Presidenza della Regione, Filippo Spanu, e ha visto la partecipazione del Capo di Gabinetto e del Direttore Generale dell’Assessorato, Luca Mereu e Eugenio Annicchiarico.
Il primo punto in discussione ha riguardato le criticità sul pagamento degli stipendi ai lavoratori da parte dell’azienda (che aveva addotto, come spiegazione, problemi di liquidità, collegando la mancata erogazione delle paghe alla mancata liquidazione, da parte dell’Amministrazione regionale, di alcune fatture emesse nel 2016). Su questo aspetto è stato ricordato quanto fatto dalla Regione, che ha messo in campo le soluzioni tecniche necessarie le quali, in brevissimo tempo, hanno permesso di liquidare parte delle fatture emesse per un importo di circa sette milioni di euro. Tutto questo è avvenuto – come è stato rammentato – per senso di responsabilità verso i lavoratori in difficoltà, nonostante l’obbligo di pagare le maestranze, per le imprese che hanno in essere contratti con la Pubblica Amministrazione, persista anche in presenza di ritardi nelle erogazioni dalla Pubblica Amministrazione medesima.
E’ stato fatto anche il punto circa la capienza della dotazione finanziaria della Convenzione vigente con Ati Ifras. Sul punto sono presenti criticità ma, per garantire che la Convenzione con Ati Ifras possa arrivare alla scadenza naturale, fissata al 31 dicembre di quest’anno, sono allo studio dell’amministrazione regionale tutte le soluzioni che possano garantire all’azienda di poter operare fino a quella data. In ogni caso, su questa specifica problematica, sarà effettuato un monitoraggio puntuale dalle parti, nel corso delle prossime settimane, affinché non si scarichi sui lavoratori alcun disagio.
Si è parlato, infine, dell’elaborazione del nuovo progetto e della documentazione propedeutica alla conseguente procedura di gara attraverso cui, alla scadenza della convenzione con Ati-Ifras (che come detto cade al 31 dicembre del 2016), si procederà all’individuazione del nuovo soggetto esecutore del progetto. Il lavoro di elaborazione di tutta la documentazione progettuale, infatti, procede nei tempi previsti, e l’amministrazione regionale di poter arrivare all’emanazione entro la scadenza dell’attuale convenzione. All’interno di questa cornice temporale alle organizzazioni sindacali è stato proposto un percorso, anche temporale, preciso: il 26 luglio le parti si rivedranno per un confronto sulle Linee guida del progetto che sarà oggetto della procedura di gara, a cui seguiranno successivi incontri. A questo proposito, da parte del Capo di Gabinetto della Presidenza della Regione, Filippo Spanu, è stato ribadito quanto già assicurato in passato: se l’elaborazione del nuovo bando dovesse presentare problematiche di carattere procedurale, saranno adottate per tempo tutte le contromisure necessarie per garantire le tutele ai lavoratori attualmente impegnati in Ati Ifras.

Anche il mondo dell’imprenditoria femminile mostra interesse verso il Programma Flexicurity. È quanto emerso dall’incontro organizzato dall’Associazione delle donne imprenditrici e dirigenti di azienda (AIDDA), che ha visto la partecipazione dell’assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura, e del direttore generale dell’Assessorato, Eugenio Annicchiarico. All’iniziativa, che si è tenuta ieri sera all’ex Convento San Giuseppe di Cagliari, hanno preso parte numerose donne imprenditrici, consulenti e dirigenti aziendali, oltre a una certa rappresentanza del mondo imprenditoriale maschile.

«Abbiamo riscontrato interesse verso il Programma – ha dichiarato l’assessore Mura – al quale hanno già aderito diverse imprenditrici, le quali si sono registrate nel portale SardegnaTirocini, hanno stretto contatti e avviato colloqui di selezione con i destinatari della misura.»

«Questo dato conferma la sensibilità da parte delle imprese, non solo al femminile, verso un intervento che – ha ricordato l’assessore – ha innanzitutto un grande valore sociale, perché consente alle persone espulse dal processo produttivo, e prive di qualsiasi sostegno al reddito a causa dell’esclusione dal bacino degli ammortizzatori sociali, di rientrare nel mercato del lavoro.»

Virginia Mura 7

Domani, mercoledì 29 aprile, presso la sala convegni del Lazzaretto di Sant’Elia, verrà presentato il Programma Flexicurity/Sardegna 2015.
L’iniziativa avrà inizio alle ore 10.00, con una prima tappa al Centro servizi per il lavoro di Sant’Elia, per l’inaugurazione della struttura, alla presenza del presidente della Regione, Francesco Pigliaru, dell’assessore del Lavoro, Virginia Mura, del sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, e del commissario della provincia di Cagliari, Franco Sardi.
A seguire, a partire dalle ore 10:30, nell’adiacente struttura del Lazzaretto, si svolgerà la presentazione del Programma, con i saluti istituzionali e l’illustrazione delle linee guida del primo avviso “Tirocini e bonus occupazionali”, da parte del Direttore generale dell’Assessorato, Eugenio Annicchiarico, e del Direttore generale dell’Agenzia regionale del Lavoro, Massimo Temussi.
Al termine degli interventi è prevista una sessione di dibattito, con il contributo del pubblico, degli imprenditori presenti, dei lavoratori, e dei rappresentanti delle associazioni di categoria, e sindacali. L’incontro sarà moderato da Giuseppe Meloni, giornalista de L’Unione Sarda.
Con la Flexicurity l’assessorato regionale del Lavoro interviene, attraverso il Fondo sociale europeo, per favorire il reinserimento lavorativo di soggetti deboli, in particolare dei lavoratori espulsi dal bacino della mobilità in deroga. L’intervento punta a garantire un adeguato livello di sicurezza sociale, con la presa in carico dei lavoratori, e con un sostegno al reddito, condizionato alla prestazione di un tirocinio in azienda, finalizzato all’assunzione, che potrà essere preceduta da un adeguamento delle competenze del lavoratore.
Il primo avviso “Tirocini con voucher e bonus occupazionali del programma Flexicurity – 2015”, di prossima uscita, offre diverse opportunità per lavoratori e imprese, attraverso l’erogazione di un voucher per il periodo di tirocinio, e un bonus, nel caso in cui l’azienda intenda assumere il tirocinante.
Per l’occasione sarà inoltre presentato il Social bus, l’ufficio itinerante del Fondo sociale europeo, che partirà da Cagliari per un tour in tutta la Sardegna.

Franco Sabatini 2 copia

La Terza commissione presieduta da Franco Sabatini, ha sentito oggi in audizione le autorità di gestione dei programmi operativi FESR, FSE, PSR. Nell’occasione, ha compiuto gli approfondimenti in merito al raccordo tra il programma regionale di sviluppo (Prs) e la programmazione europea; lo stato di avanzamento finanziario della programmazione 2007-2013; lo stato dei negoziati in corso relativi alla programmazione 2014-2020; il recepimento nei programmi operativi degli indirizzi deliberati dal Consiglio regionale con la risoluzione n. 2 del 10 luglio 2014.

Il direttore dell’assessorato del Lavoro, Eugenio Annicchiarico, ha illustrato il programma operativo Fse che vanta una media di spesa certificata a Bruxelles del 77.7% delle risorse, a fronte di una media nazionale del 62,2%. Il programma la cui dotazione 2007-2013 ammontava a complessivi 729.291.176 euro, conta al 28 ottobre 2014, ben 524.451.834 euro di spesa certificata ed ha raggiunto tutti gli obiettivi posti dalla Ue e dal dipartimento per lo sviluppo e la coesione sociale.

Il programma operativo 2014-2020 (dotazione complessiva 444.800.000 euro) dovrebbe ricevere a breve la decisione della Commissione Europea e la relativa approvazione è prevista entro i primi tre mesi del 2015.

Maggiori criticità in ordine all’andamento della spesa sono state evidenziate, nel corso del suo intervento in commissione, dal direttore dell’assessorato dell’Agricoltura, Sebastiano Piredda, per il piano di sviluppo rurale (Psr) 2007-2013 che nel 2014 conta 58 milioni di spesa realizzata; 87 milioni di spesa in attesa di autorizzazione; 47 milioni di euro di spesa da realizzare e che ha residui per il 2015 (spesa da realizzare) di importo pari a 263 milioni di euro.

Il direttore del centro regionale di programmazione, Gianluca Cadeddu, ha illustrato ai commissari lo stato di attuazione del Fesr 2007-2013 e si è soffermato sullo stato di avanzamento finanziario del relativo Por. A fronte di un finanziamento di 1.361.343.530 euro, alla data del 25 novembre 2014, risultano pagamenti effettuati per 1.036.733.245 euro, dei quali 809.220.881 euro certificati in sede europea ma  restano da “controllare” 121.245.343 euro di pagamenti netti. «La spesa è fatta – ha sintetizzato Cadeddu – ma serve espletare i controlli sulla spesa per la certificazione in sede europea e la procedura non ha tempi brevissimi per la mole di progetti da verificare».

Il responsabile del centro di programmazione ha quindi spiegato lo stato dei negoziati in corso per il Fesr 2014-2020 ed ha indicato nel primo semestre del 2015 il periodo di approvazione del Por-Fesr.

Annicchiarico, Piredda e Cadeddu hanno quindi consegnato alla commissione i documenti di sintesi delle rispettive autorità di gestione dei tre programmi comunitari ed hanno rassicurato la commissione in ordine al raccordo tra il programma regionale di sviluppo (Prs) e la programmazione europea, nonché il recepimento nei programmi operativi degli indirizzi deliberati dal Consiglio regionale con la risoluzione n. 2 del 10 luglio 2014.

Il presidente della commissione, Franco Sabatini, ha confermato l’efficacia della risoluzione consiliare dello scorso luglio per la spendita delle risorse ed ha auspicato una semplificazione dei bandi.