22 November, 2024
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La quinoa, prodotti tipici, musica e tanta allegria hanno caratterizzato il National Day della Bolivia, celebrato a Expo Milano 2015 oggi, nel giorno dell’Indipendenza del Paese. A dare il via ai festeggiamenti la cerimonia dell’alzabandiera, accompagnata dall’inno italiano e da quello boliviano, intonato in modo spontaneo dai presenti.

La delegazione boliviana – guidata dal ministro degli Affari Esteri David Choquehuanca – è stata accolta dal Viceministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Andrea Olivero e dal Commissario Generale di Expo Milano 2015 Bruno Pasquino. La Bolivia partecipa all’Esposizione Universale con un proprio spazio all’interno del Cluster Cereali e Tuberi, visitato lo scorso giugno anche dal presidente Evo Morales.

«Qui a Expo abbiamo condiviso la nostra quinoa con tutto il mondo – ha esordito il ministro David Choquehuanca -. La Bolivia ha molte ricchezze che vogliamo far conoscere a tutti e l’Esposizione Universale di Milano si sta rivelando una grande opportunità.»

«Expo Milano 2015 – ha spiegato il viceministro Andrea Olivero – è l’occasione per riflettere e confrontarsi sui diversi tentativi di trovare soluzioni alle tante contraddizioni del nostro mondo. La Bolivia contribuisce pienamente ad affrontare questa sfida attraverso la promozione di un prodotto alimentare dalle sorprendenti proprietà come la quinoa, che può rispondere al problema della fame nel mondo e della sicurezza alimentare: un dono delle popolazioni indigene provenienti dal passato per il presente e, soprattutto, per il nostro futuro.»

Dopo la cerimonia ufficiale, le celebrazioni sono proseguite con un’esibizione del duo musicale Negro y Blanco e con un cocktail per la Festa Nazionale della Bolivia. La delegazione ha fatto quindi visita a Palazzo Italia, dove il Ministro degli Affari Esteri David Choquehuanca ha sottoscritto la Carta di Milano. Nel pomeriggio 300 tra musicisti e ballerini boliviani hanno sfilato lungo il Cardo e il Decumano, coinvolgendo i visitatori nei festeggiamenti.

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Il mondo ancora una volta si è dato appuntamento a Expo Milano 2015. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e il Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, hanno accolto il presidente della Colombia, Juan Manuel Santos, e il presidente della Bolivia, Evo Morales.

La delegazione, composta anche dal Ministro per le Politiche Agricole, Ambientali e Forestali, Maurizio Martina, e dal ministro per le Riforme Costituzionali e i rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, ha pranzato sulla terrazza di Palazzo Italia con prodotti tipici dell’enogastronomia  italiana offerti dalla Coldiretti e il famoso riso alla zafferano preparato per l’occasione dallo chef stellato e Ambassador Davide Oldani.

Successivamente, il Premier ha incontrato sempre a Palazzo Italia il presidente del Messico, Enrique Pena Neto, con il quale, insieme a Giuseppe Sala, ha visitato il padiglione centroamericano. «E’ un onore per me visitare l’Esposizione Universale – ha detto Pena Neto -. Sono certo che Expo Milano 2015 risveglierà le coscienze riguardo ad una delle sfide più importanti per l’umanità: l’alimentazione».

Il ministro Boschi, invece, ha visitato insieme al presidente Santos il padiglione della Colombia. «Ogni cittadino italiano, europeo o del mondo che visita il padiglione colombiano – ha sottolineato Santos – prova una sensazione di gioia ed entusiasmo per il nostro Paese, per la sua bellezza, per le sue potenzialità».

Sono stati accolti da danzatori festanti e vestiti in abiti tradizionali il ministro Martina e il presidente Morales, che hanno fatto tappa al cluster dei cereali e dei tuberi, dove hanno visitato il padiglione boliviano, con tanto di taglio del nastro e rottura di un vaso di terracotta, gesto considerato di buon auspicio nella tradizione popolare del Paese sudamericano. «Expo 2015? Muy lindo. L’Esposizione Universale è molto bella»: questo il giudizio lusinghiero di Morales sull’evento, e poi ha aggiunto: «La Bolivia è un esempio di inclusività di popoli, razze e culture, così come Expo è un esempio di come sia possibile sviluppare il concetto di cittadinanza universale. Tutti abbiamo diritto a vivere ovunque nel mondo, tutti abbiamo diritto di vivere come essere umani».