14 November, 2024
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Il candidato premier di CasaPound Simone Di Stefano, chiuderà la campagna elettorale per le Politiche di domenica 4 marzo, domani alle ore 12.00, all’hotel Regina Margherita, in viale Regina Margherita 44, a Cagliari.

«Siamo felici e orgogliosi di ospitare nuovamente, a pochi mesi dall’inaugurazione della sede di via La Nurra, il nostro candidato premier – dichiara il responsabile regionale Fabio Corrias – esaudendo le numerosissime richieste della sua presenza, pervenute in queste settimane da ogni parte dell’Isola.»

«L’appuntamento di venerdì è senz’altro per noi il più importante di tutta la campagna elettorale, dove i cittadini, durante la conferenza – continua Fabio Corrias – avranno la possibilità di conoscere non solo i candidati sardi, ma anche il nostro programma, esposto dal nostro candidato premier alle elezioni politiche Simone Di Stefano.»

«Invitiamo tutti i cittadini sardi a partecipare e conoscere il nostro programma politico – conclude il responsabile regionale – che ad oggi, dopo le ultime analisi dell’Istituto Cattaneo di Bologna, risulta essere il più realizzabile basando il proprio programma per il 62% su tematiche concrete per risollevare le sorti della Sardegna e del’Italia.»

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I militanti di CasaPound hanno compiuto la scorsa notte un’azione di sensibilizzazione, a Carbonia, con l’affissione di uno striscione avente testo “proteggiamo i nostri figli, spostiamo il S.E.R.T. !” sul muro dell’azienda sanitaria locale.

«Quest’azione non è nient’altro che la semplificazione da riportare alla Giunta Massidda – afferma Fabio Corrias, coordinatore cittadino di CasaPound – a seguito delle innumerevoli lamentele e della crescente indignazione tra i cittadini carboniensi.»

«È inammissibile che le madri debbano avere paura ad accompagnare i propri figli a scuola perché avvicinate dai tossici – aggiunge Corrias nella nota – ed al tempo stesso vedere i residenti evitare le zone limitrofe poiché dedite a spaccio, abbandono di bottigliette di metadone e di siringhe infette lungo le strade. È oltretutto impensabile che il centro per le tossicodipendenze si trovi a poche decine di metri dall’Istituto Comprensivo Satta, il quale racchiude sia le scuole elementari che l’asilo comunale e, per di più, con pochi minuti di passeggiata, si possa raggiungere anche l’asilo privato di via Roma.»

«Questo striscione – conclude Fabio Corrias – vuole essere uno sprone al sindaco Massidda, affinché possa attivarsi per valutare lo spostamento dei servizi ai tossicodipendenti nei locali più idonei, benché abbandonati da anni, del Presidio Ospedaliero Sirai.»

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Il responsabile regionale di CasaPound, Fabio Corrias, ha diffuso una nota nella quale denuncia che «questa notte alcuni militanti di CasaPound hanno subito un tentativo di aggressione di fronte alla facoltà di Scienze Politiche da una ventina di sedicenti antifascisti armati di spranghe e mazze. L’episodio si è verificato dopo le minacce lanciate dal “coordinamento antifascista cagliaritano” che preannunciavano pubblicamente la “creazione di situazioni di tensione” in vista dell’inaugurazione della locale sede di CasaPound».

Il responsabile di CasaPound nella stessa nota denuncia inoltre la presenza di scritte minatorie, in viale Fra Ignazio, indirizzate al vicepresidente nazionale Simone Di Stefano ed al responsabile locale Vittorio Susinno, e un episodio verificatosi nel pomeriggio, quando all’imbocco degli ingressi di Economia una ventina di appartenenti al coordinamento antifascista sarebbe uscita da dietro il bar vicino in assetto da guerriglia, brandendo mazze e spranghe e lanciando pietre all’indirizzo dei militanti a bordo delle loro auto, causando danni alla carrozzeria.

«Solo la prontezza di riflesso dei nostri militanti ha evitato esiti ben peggiori della trappola di questa notte – ha dichiarato Fabio Corrias – ribadiamo che ogni tentativo di intimidire CasaPound sul territorio servirà esclusivamente da ulteriore sprone per moltiplicarne le attività, sabato la festa di inaugurazione della sede sarà solo l’inizio di questa promessa.»

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Si terrà venerdì 20 e sabato 21 ottobre, la terza edizione di Mediterranea, la festa regionale di CasaPound Sardegna in cui sono attesi anche i vertici nazionali del movimento: Simone Di Stefano e Andrea Antonini.

Il programma prevede l’inaugurazione delle sedi di Cagliari e Carbonia, una campagna di sensibilizzazione sulla donazione del sangue in collaborazione con Grimes, l’escursione intitolata “sulle tracce della Dea Venere”, dibattiti sui temi di politica più attuali e la conferenza a cui parteciperà lo storico Angelo Abis dal titolo “Gramsci fascista: storia di una damnatio memoriae” in cui saranno presentati in anteprima documenti e foto inediti di Mario Gramsci, fratello di Antonio.

«Dopo anni di attività sempre in prima linea contro le politiche che impongono all’isola da un lato la povertà che fa emigrare i nostri giovani e dall’altro il business dell’accoglienza indiscriminata, siamo lieti di annunciare l’inaugurazione delle nostre sedi a Cagliari e Carbonia – dichiara Fabio Corrias, coordinatore regionale di CasaPound – due nuovi punti di riferimento da cui potenziare l’attività sul territorio con le raccolte alimentari per le famiglie sarde bisognose, la lotta al degrado di certi quartieri e tutti quegli interventi che, a livello nazionale, proiettano il nostro movimento in costante ascesa di consensi.»

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«11 milioni all’immigrazione, ai Sardi povertà e disoccupazione»: questo il testo degli striscioni affissi dai militanti di CasaPound Italia a Sassari, Alghero, Cagliari, Oristano Carbonia e Iglesias per protestare contro il Piano Annuale per l’Immigrazione 2017, redatto dalla Regione Sardegna.

«Mentre dall’isola ogni anno migliaia di giovani emigrano all’estero in cerca di lavoro, la Giunta Pigliaru, incapace di programmare un serio piano per il lavoro dei Sardi, decide di stanziare 11 milioni di euro per creare opportunità lavorative per gli immigrati», afferma Fabio Corrias, coordinatore regionale di CasaPound Italia.

«Ci troviamo davanti ad una amministrazione schizofrenica – aggiunge Fabio Corrias – che, se da un lato, fa dichiarazioni di facciata contro gli sbarchi in Sardegna, dall’altra sembra voler aprire ogni porta legislativa ed economica possibile per favorire la sostituzione del nostro popolo.»

«Crediamo che le priorità per la Giunta debbano essere altre – conclude Fabio Corrias – come ad esempio la crisi del Sulcis, il costo dell’energia, la sinergia tra le imprese dell’agroalimentare, la destagionalizzazione del turismo, iniziative che darebbero una spinta al mondo del lavoro, ma questa volta in favore dei cittadini sardi.»