18 July, 2024
HomePosts Tagged "Fabio Enne" (Page 7)

[bing_translator]

«La Giunta regionale dorme sonni tranquilli mentre, fuori dal palazzo, la crisi dilaga. Le tanto pubblicizzate politiche per il lavoro, Flexsecurity e Welfare to Work, presentate dall’Assessore al lavoro come la panacea per tutti i mali e per le infinite vertenze dell’isola, non hanno certamente dato i loro frutti. Senza una attenta revisione e programmazione, restano soluzioni temporanee, in grado di tamponare una situazione di crisi contingente, che alla loro scadenza si ripresenta con tutta la sua gravità. Non  sono risolutive, tanto meno utili a pianificare e programmare i servizi a medio e lungo termine.»

La denuncia arriva oggi da Fabio Enne, Segretario Generale Ust Cisl e Marco Mele, segretario della Felsa Cisl.

«A questa situazione di incertezza regionale si somma l’incapacità dei comuni nel far partire nuovi cantieri e i relativi progetti finanziati. Cantieri nati per rendere le scuole, le strade e i siti in stato di abbandono, decorosi e in sicurezza. Mentre la Regione e le amministrazioni comunali si rimpallano le responsabilità l’una con l’altra,  nel frattempo, gli operai, stretti dalla morsa dei debiti, non sono in grado di garantire un pasto completo ai figli. Ancora una volta – concludono Fabio Enne e Marco Mele – siamo pronti alle barricate per sostenere i lavoratori e le famiglie di un territorio devastato come il nostro.»

Fabio Enne 58

[bing_translator]

Si è conclusa questa mattina la protesta delle lavoratrici impiegate nella lavanderia di Casa Serena di Iglesias.

«Quello ottenuto questa mattina è un risultato che, seppur parziale, garantisce la ripresa dell’impiego ai nove lavoratori della lavanderia di Casa Serena – dice Fabio Enne, segretario generale UST CISL del Sulcis Iglesiente -. Il problema è temporaneamente risolto. Resta inaccettabile il fatto che troppo spesso le amministrazioni comunali gestiscono l’attività ordinaria all’ultimo secondo utile, o come in questo caso, oltre il tempi di recupero. La situazione socio economica del territorio è fortemente precaria, se a questa  si aggiunge l’incertezza dell’azione amministrativa tutto diventa ancora più complicato e difficile da governare. Non si possono portare sull’urlo della disperazione i lavoratori. Occorre mettere in campo azioni preventive e programmate per scongiurare vertenze come queste.»

«Da oggi fino al termine della proroga concessa oggi vigileremo affinché, ciò che è accaduto in questi ultimi giorni, non si ripeta. Ci teniamo a precisare – conclude Fahio Enne – che riteniamo la casa di riposo per anziani un servizio indispensabile da tutelare e migliorare sopratutto in relazione alla gestione.»

Casa Serena

[bing_translator]

Casa Serena

Sul caso dei lavoratori della lavanderia di Casa Serena, la Cisl chiede l’intervento del prefetto di Cagliari, Giuliana Perrotta.

«I nove lavoratori impiegati nel servizio di lavanderia nella Casa di Riposo di Iglesias, “Casa Serena”, sono da questa sera in occupazione permanente – scrive il segretario generale Ust Cisl del Sulcis Iglesiente Fabio Enne al prefetto Giuliana Perrotta -. In data odierna scadeva l’appalto del servizio lavanderia  presso la struttura per anziani, senza che venisse concessa alcuna proroga o indetto nuovo appalto.

In data di ieri l’ente ha comunicato alla cooperativa che ha in appalto il servizio con nota a firma del dirigente dei Servizi Sociali del comune di Iglesias “che per l’amministrazione allo stato attuale non e’ possibile assumere nuovi impegni di spesa”.

Nella nota si evince ancora che “l’Autorità di Vigilanza Anticorruzione non ha ancora emanato direttive in merito alle centrali di committenza che svolgono gare e affidamenti così come previsto dal nuovo codice degli appalti ed anche in questo caso non è possibile procedere a nuova gara o affidare servizi”.

Ricordiamo – conclude Fabio Enne – che quello svolto dai nove lavoratori è un servizio indispensabile che non può essere sospeso. In caso contrario si recherebbe un grave danno agli ospiti della casa di riposo e ai lavoratori e alle loro famiglie.»

[bing_translator]

«L’atteggiamento del comune di Iglesias in relazione al servizio di lavanderia di Casa Serena è inaccettabile. Con nota odierna l’ente ha comunicato alla cooperativa, che ha in gestione l’appalto, che per l’amministrazione allo stato attuale non e’ possibile assumere nuovi impegni di spesa». Lo scrive, in una nota, Fabio Enne, segretario generale UST CISL del Sulcis Iglesiente.

«Quello svolto dai nove lavoratori – aggiunge Fabio Enne – è un servizio indispensabile che non può essere sospeso. In caso contrario si recherebbe un danno agli ospiti della casa di riposo e ai lavoratori e alle loro famiglie. Il danno causato dalla mancanza di una proroga dell’appalto o di una nuova aggiudicazione è incalcolabile, frutto di una gestione condominiale del bilancio dell’ente da parte di questa amministrazione comunale.».

«Nella nota si evince che l’Autorità di Vigilanza Anticorruzione non ha ancora emanato direttive in merito alle centrali di committenza che svolgono gare e affidamenti così come previsto dal nuovo codice degli appalti ed anche in questo caso non è possibile procedere a nuova gara o affidare servizi. Dopo la riunione meramente interlocutoria – conclude Fanbio Enne – restiamo in attesa di conoscere una proposta alternativa e valida alla risoluzione bonaria della vertenza. In caso contrario siamo pronti alla barricate a tutela dei lavoratori e degli ospiti.»

Casa Serena

[bing_translator]

«Vengano rispettate le norme contrattuali e salariali dei lavoratori dell’AIAS.» Ad affermarlo è Fabio Enne, segretario generale UST CISL del Sulcis Iglesiente.

«L’Aias si regge con i denari pubblici – aggiunge Fabio Enne – ed anche per questo motivo che deve necessariamente rendicontare a dovere le proprie attività, curando i pazienti e salvaguardando l’attività dei lavoratori. Oggi, l’azienda ha oltrepassato ogni limite, sei mesi di stipendi in arretrato sono inaccettabili. All’orizzonte nessuna risposta e nessuna garanzia.»

«Chiediamo anche di verificare la possibilità di rimuovere il monopolio che si è venuto a creare negli anni in materia di servizi alla persona – sottolinea ancora Fabio Enne -, andando alla ricerca di altre aziende che possano operare nel rispetto degli utenti, delle loro famiglie e dei lavoratori. Annunciamo fin da ora forti azioni a tutela dei pazienti e degli stessi lavoratori. Un intervento serio per il ripristino dei servizi di cura dedicati alle persone non è più rinviabile. Vi è da aggiungere che anche i tentativi che si stanno mettendo in campo per arginare il danno economico procurato dalla mancata erogazione dei salari, attraverso un’anticipazione degli stipendi da parte della ASL è fallita miseramente in quanto l’AIAS non consegna le buste paga, certificazione del credito, per effettuare i rendiconti corretti.»

Aias Cortoghiana

[bing_translator]

Fabio Enne 58

Durissima presa di posizione di Fabio Enne, segretario generale dell’UST CISL del Sulcis Iglesiente, sul nuovo incontro convocato a Roma per il 1° giugno nell’ambito della vertenza Alcoa.

«L’incontro potrebbe essere un semplice espediente, un modo come un altro per imbavagliare i lavoratori fino a giugno – attacca Fabio Enne -. Potrebbero tentare di mettere a tacere la protesta per non correre il rischio che venga disturbata la campagna elettorale e la visita di Renzi in Sardegna prevista per questo fine settimana. Quello fissato per il primo giugno è un incontro meramente sindacale, senza che vi possano partecipare le aziende interessate alla vendita. Temiamo si possa trasformare nell’ennesimo l’appuntamento interlocutorio. Lo ribadiamo, quella in programma per i primi di giugno appare essere un’azione fortemente condizionata dalla campagna elettorale.»

«Ricordiamo, per chi avesse memoria corta – aggiunge Fabio Enne -, che la Glencore vanta un credito di circa 6 milioni di euro a titolo di differenza del costo dell’energia dovuta alla non applicazione della superinterrompibilità e quindi dell’art. 39 del d.l. 83/2012 così come attuato dal d.m. 54/2013. Il rischio che si corre è altissimo. Continuando di questo passo è possibile che vengano fermati anche gli impianti della Portovesme srl, la stessa azienda che dovrebbe acquisire Alcoa. Anche per questo motivo occorre dire la verità fino in fondo, una volta per tutta in merito alla vertenza Alcoa e alle problematiche della Portovesme Srl.»

«Ci riserviamo di approfondire il resto dei temi che verranno affrontati dal Governo Renzi in relazione alla vertenza Sarda. Ribadiamo il nostro massimo sostegno verso l’intero apparato industriale. Occorre affrontare le vertenze – conclude Fanio Enne – secondo uno schema funzionale, trasparente e certo per i lavoratori che attendono da fin troppo tempo.»

[bing_translator]

La UST CISL Sulcis Iglesiente aderisce alla manifestazione organizzata dal Comitato per la Salute prevista per il 28 maggio ad Iglesias.

«Parteciperemo attivamente alla manifestazione in programma sabato mattina – spiega Fabio Enne, segretario generale UST CISL -. Non possiamo che unirci al Comitato organizzatore e aderire alla marcia prevista per il 28 maggio. Lo ripetiamo da mesi, lo smantellamento della sanità Iglesiente è solo il primo passo verso l’inefficienza totale dei servizi sanitari dell’intero territorio. Il CTO deve essere classificato ospedale di primo livello, aperto 7 giorni su 7, h 24.»

IMG_8309

[bing_translator]

La Regione accelera sui progetti in utilizzo ma i Comuni frenano. La denuncia arriva da Fabio Enne, segretario generale UST CISL del Sulcis Iglesiente e Marco Mele, segretario territoriale FELSA CISL.

«Gli enti locali non presentando i progetti per l’impiego dei lavoratori svantaggiati, procurano agli stessi un grave danno economico e sociale – aggiunge Fabio Enne -. A breve non potranno usufruire nemmeno della NASPI. La Regione ha stanziato i fondi per consentire ai lavoratori di diverse aziende, che nel frattempo hanno abbassato le serrande, per alcuni mesi, di lavorare presso gli enti pubblici attraverso dei progetti gli consentono di ricevere un assegno mensile.»

«I progetti in utilizzo sono doppiamente preziosi, per le Pubbliche Amministrazioni che in tempi di tagli e di rispetto del patto di stabilità non possono assumere nuove figure come in passato, e per i lavoratori, in quanto garantiscono un seppur piccolo, beneficio economico offrendo dignità alle donne e agli uomini che li percepiscono – conclude il segretario della CISL – e invitiamo le amministrazioni locali ad accelerare nella predisposizione dei progetti per garantire un minimo di stabilità a tutti coloro che ne hanno diritto.»Fabio Enne 55

[bing_translator]

«La Regione Autonoma, nonostante la crisi e le ingenti necessità, è clamorosamente assente in relazione alle misure di Politiche Attive del Lavoro e alla Formazione Professionale.» La denuncia arriva da Fabio Enne, segretario generale della Ust Cisl del Sulcis Iglesiente.

«Non decollano gli interventi per l’occupazione giovanile e per la ricollocazione dei lavoratori in mobilità e in Cig – aggiunge Fabio Enne -. Con un tasso di disoccupazione vicino al 17% la Regione Sardegna non riesce ad avviare le politiche attive del lavoro. Le misure previste per contrastare la disoccupazione e per promuovere la ricollocazione dei lavoratori in mobilità e Cig sono per la gran parte bloccate. Per le misure attivate, ad esempio i corsi di formazione professionale, non effettua i dovuti pagamenti in tempi accettabili, procurando un ulteriore disagio che si somma alla già forte precarietà.»

«Il Fondo sociale europeo 2014-2020 offre una quantità notevole di risorse finanziarie da spendere per le politiche attive del lavoro e la formazione professionale – sottolinea ancora Fabio Enne -. Ricordiamo, a mero titolo di esempio, la programmazione unitaria Ras denominata “priorità lavoro” n. 3 del 17.06.2015 che prevede per le sette misure d’intervento 325 milioni di euro, recuperando anche l’annualità 2014 non utilizzata. Il mancato utilizzo dei Fondi caratterizza negativamente l’attività propedeutica di una indispensabile riqualificazione finalizzata al reinserimento lavorativo o di prima occupazione.»

«Siamo di fronte ad uno stallo che non solo è improduttivo per il lavoro che manca, ma trascina nella sofferenza e nella precarietà anche tutti gli operatori della formazione professionale. È una situazione inaccettabile, per i lavoratori, per i giovani, per le famiglie e per le agenzie formative che anticipano le risorse finanziarie per conto della Regione. La Cisl del Sulcis Iglesiente prende nota, nella propria agenda – conclude Fabio Enne -, anche di questo evidente problema, dannoso per la ripresa economica e il rilancio dei territori.»

Fabio Enne 58

[bing_translator]

Rockwool 2 copia

Si è svolto questa mattina, all’assessorato regionale del Lavoro, l’annunciato incontro per l’esame della vertenza dei lavoratori ex Rockwool.

«L’incontro di questa mattina, fissato con l’assessore regionale al lavoro per discutere del futuro dei lavoratori Ex Rockwool non è stato certamente risolutivo – scrive in una nota Fabio Enne, segretario generale Ust Cisl del Sulcis Iglesiente -. L’assessore Virginia Mura si è dimostrata disponibile al dialogo e alle dovute verifiche, nel frattempo riteniamo doveroso non perdere un altro secondo utile. Pertanto nelle prossime ore chiederemo alla commissione consiliare competente per materia di fissare un’audizione con all’ordine del giorno la vertenza degli Invisibili. Se dovesse essere necessario, chiederemo ai consiglieri regionali commissari di stendere una proposta di legge a tutela dei lavoratori Ex Rockwool.»

«Non possiamo che ricordare che i 12 invisibili scontano un “peccato originale”, se così può essere definito, dovuto alla mancanza di stabilizzazione da parte della società madre, Rockwool, rispetto all’agenzia interinale. Siamo convinti che gli stessi, portino con se una dote e i requisiti per essere anche loro destinatari della stessa ricollocazione degli altri colleghi.   

Manteniamo la barra dritta sulla proposta, condivisa anche dal presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, che prevede l’assunzione dei dodici lavoratori ex Rockwool in Ati Ifras da gennaio 2017 e, in attesa, – conclude Fabio Enne – gli stessi verrebbero impiegati in attività lavorative temporanee in virtù dei vari progetti per le politiche attive del lavoro.»