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Si è conclusa a mezzogiorno, dopo l’incontro con l’assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura, l’occupazione dell’ottavo piano dell’assessorato regionale del Lavoro da parte dei cosiddetto Invisibili, i lavoratori interinali ex Rockwool. All’incontro hanno partecipato i lavoratori, il segretario generale Ust Cisl Sulcis Iglesiente, Fabio Enne e il coordinatore Felsa Cisl, Marco Mele.
«Durante i lavori si è arrivati alla conclusione che occorre promuovere immediatamente un percorso adeguato per la ricollocazione dei lavoratori grazie alle disposizioni vigenti sulle politiche attive del lavoro attraverso il programma Flexicurity, Sardegna tirocini e Welfare to work – ha commentato Fabio Enne -. Con l’azione messa in campo questa mattina, abbiamo chiesto la ricollocazione dei lavoratori, in Ati Ifras, così come accaduto per i colleghi.»
L’assessore ha escluso tale possibilità, in quanto la società, che si occupa di bonifiche ambientali, versa in grave situazione economica.
«Chiederemo al presidente Pigliaru soluzioni immediate, certe e definitive – ha aggiunto Fabio Enne -. Ricordiamo che gli invisibili hanno appena concluso un corso di formazione finalizzato al reinserimento nel percorso di rilancio dell’Eurallumina. I tempi, per quest’ultima possibilità, sono tutt’altro che celeri. La disperazione dei lavoratori e delle famiglie è talmente grave che richiede uno sforzo maggiore, un intervento determinato, incisivo e immediato.»
Per i prossimi giorni è in programma un incontro di aggiornamento in sede di assessorato dopo le verifiche programmate.
Questa mattina, contemporaneamente all’incontro svoltosi all’assessorato del lavoro, si è svolta, in Viale Trento, sotto il palazzo della Giunta Regionale, un’azione di protesta di un gruppo di lavoratori rappresentanti la Mobilitazione Popolare Generale partita il 1° febbraio.
«Da oggi, fino a quando verrà fissato l’incontro con il presidente – ha detto Fabio Enne -, la delegazione proseguirà con la protesta, ogni mattina senza soluzione di continuità. Finora sono state scelte azioni pacifiche, ma se proseguirà il silenzio assordante della Regione – ha concluso il segretario generale UST CISL del Sulcis Iglesiente -, verranno messe in campo altre forme di protesta, certamente più incisive.»