22 November, 2024
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La gestione della sanità sulcitana torna nel mirino della segreteria generale della Cisl del Sulcis Iglesiente.

«Lo ripetiamo da mesi, la sanità Sulcitana è allo sfascio – denunciano il segretario generale UST CISL Fabio Enne e il segretario generale Cisl Funzione pubblica Roberto Fallo -. Alle scelte che non esitiamo a definire scellerate della Giunta regionale, si aggiunge la totale assenza del sindaco di Iglesias che non ha partecipato all’incontro che si è tenuto questa mattina al CTO. Il supposto riordino della rete ospedaliera ha cancellato di fatto Iglesias a discapito dell’intero territorio del Sulcis. Non solo perdiamo numerosi posti letto, ma anche servizi, con una progressiva  diminuzione degli standard per la sicurezza dei pazienti. Tutto il Sulcis – concludono Enne e Fallo – verrà penalizzato a causa di una gestione poco accorta, tanto meno lungimirante, da parte del Governo regionale.»

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Il segretario generale UST CISL Sulcis Iglesiente Fabio Enne e il segretario del Dipartimento Industria CISL Sulcis Iglesiente Massimo Cara, intervengono sullo stato della vertenza Alcoa.

«Il 10 novembre 2014 veniva sottoscritto un accordo tra Governo, Regione e Glencore – scrivono in una nota -. La società svizzera, in quell’occasione, sottolineò come l’investimento relativo allo smelter di alluminio di Portovesme potesse essere sostenibile solo a condizione che fosse garantito un costo dell’energia fisso e invariabile per 10 anni a 25 euro/Mwh.»

«Il Governo, dal canto suo, si impegnò ad effettuare tutti i necessari adempimenti presso la Commissione Europea al fine di garantire la compatibilità delle azioni da porre in essere evitando il problema relativo agli aiuti di stato. Infine, la Regione si impegnò a garantire la necessaria infrastrutturazione per rendere economicamente vantaggioso l’investimento nel lungo periodo. All’incontro del 10 marzo scorso il Governo ha presentato una nuova proposta energetica, indicando i prezzi finali dell’energia nettamente superiori rispetto a quelli stabiliti nel memorandum del 2014 (9 euro Mwh in più) ed ha inoltre omesso di indicare la composizione e se fossero o meno compatibili con la normativa europea. A tutto ciò – aggiungono Fabio Enne e Massimo Cara – si aggiunge l’incertezza totale in merito al prezzo fisso per i prossimi 10 anni.»

«La vertenza ex Alcoa pare ancora sospesa e certamente non a causa della Glencore, bensì per opera di un Governo Nazionale indeciso e poco accorto. Il Governo continua a non rispettare gli impegni presi – sottolineano ancora Fabio Enne e Massimo Cara -. La richiesta di ulteriori chiarimenti, da parte di Glencore, piuttosto che rappresentare un alibi o una volontà dilatoria, occorre essere interpretata quale apertura verso il proseguo della trattativa, a dispetto del mancato rispetto degli impegni presi dalle istituzioni in sede di accordo nel 2014.»

«Descritti i fatti – concludono Fabio Enne e Massimo Cara -, auspichiamo che tutti i soggetti coinvolti ed interessati al riavvio degli impianti possano unirsi con determinazione e obbligare il Governo, in debito con i lavoratori Alcoa, ad una soluzione certa e definitiva della vertenza.»

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«Il Sulcis muore sotto gli occhi della Giunta regionale e di pochi “capobastone” che imperterriti proseguono con la loro opera di smantellamento.»

Lo scrive, in una nota, Fabio Enne, segretario generale UST CISL del Sulcis Iglesiente.

«E’ della settimana scorsa il nostro invito, indirizzato al presidente Pigliaru, di costituire immediatamente un tavolo tecnico che si occupi della grave crisi che attanaglia il Sulcis. All’invito abbiamo allegato una relazione con le nostre proposte. Ad oggi alcuna risposta è pervenuta alla nostra segreteria.

Con evidente indifferenza questa Giunta regionale e ancor più il Governo nazionale dribblano tatticamente il dialogo e il confronto con le parti sociali da noi tanto auspicato. Sembra quasi che le azioni messe in campo dal Comitato per la Mobilitazione Generale Popolare, le proteste, le proposte e gli inviti al dialogo, non interessino proprio a nessuno. Della serie “lasciamo lavorare indisturbato il manovratore”.

In questi ultimi giorni si susseguono le dichiarazioni del “politico di turno” e i proclami del coordinatore Cherchi sul Piano Sulcis. Ci lasciano senza fiato. Non possiamo che rimandare al mittente le inutili frasi di rito pre campagna elettorale. Non ci appassionano e ci lasciano fortemente perplessi.

Il Sulcis sta esalando l’ultimo respiro. La vertenza Alcoa è appesa ad un filo. Il governo Renzi, inefficiente e irrispettoso, prende tempo senza rendere pubbliche e definitive le proposte, sempre che ne abbia, in merito alla questione energetica. Eurallumina non se la passa meglio.

Del rilancio del territorio grazie al Turismo, l’artigianato, l’agricoltura e la pesca non si intravvede alcuna programmazione all’orizzonte. Insomma, il deserto all’orizzonte.

Le istituzioni sono lontane anni luce dalle esigenze reali dei territori. Occorre avere responsabilità e senso civico, visione collettiva.

Sollecitiamo, ancora una volta, il presidente Pigliaru. La convocazione del tavolo è improcrastinabile, diversamente, saremo costretti a prendere atto di un silenzio irresponsabile e poco accorto. Noi – conclude Fabio Enne – non resteremo certamente a guardare.»

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«Perché a Iglesias, città di oltre 27.000 abitanti, vengono assegnati solo 9 voucher per interventi immediati?» A porre l’interrogativo è Fabio Enne, segretario generale UST CISL del Sulcis Iglesiente.

«Si tratta di una goccia in un lago di lacrime e sangue – aggiunge Fabio Enne -. Contestiamo in toto il modello di sanità che questa amministrazione comunale, a insieme a quella regionale, ci propina quotidianamente. Cancella con un colpo di spugna i servizi essenziali garantiti dalla carta costituzionale, chiude, di fatto due ospedali su tre, senza contare gli ingenti finanziamenti pubblici utilizzati per ristrutturare ed adeguare il P.O. CTO per poi trasformarlo in ospedale di completamento – comunità.»

«I voucher per interventi immediati tanto sponsorizzati dall’assessorato ai servizi sociali di Iglesias sono l’ennesimo escamotage,fumo negli occhi per chi ha maggiori difficoltà con le cure e l’assistenza. L’amministrazione al governo in città farebbe bene ad occuparsi seriamente dello scippo che si sta perpetrando nei confronti degli ospedali iglesienti. Il tentativo di monetizzare le cure – conclude Fabio Enne – è onestamente di cattivo gusto.»

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Fabio Enne, segretario generale Ust Cisl del Sulcis Iglesiente, a nome del Comitato per la mobilitazione generale popolare del Sulcis Iglesiente, in una nota esprime moderata soddisfazione per l’esito dell’incontro avuto ieri sera con il governatore della Sardegna, Francesco Pigliaru.

«Quello tenutosi ieri – si legge nella nota – è solo l’inizio di un percorso di dialogo tra parti sociali e governo regionale. Il Presidente, d’accordo con i delegati, ha ammesso che il Piano Sulcis è perfettibile e che presenta alcune criticità. Nei prossimi giorni lavoreremo alacremente ad un dossier da presentare al governatore, all’incontro successivo, con l’obiettivo di approfondire i contenuti e le proposte presentate dal Comitato.»

Le proposte del Comitato sono così sintetizzabili:

• Nomina di un commissario straordinario per il PIANO SULCIS, secondo il modello EXPO’, che si occupi della spendita dei denari e dell’avvio dei cantieri in tempi certi e immediati, verificando, normativa alla mano, se e come sia possibile coinvolgere il maggior numero di imprese della zona.

• Definizione di un piano occupazionale per il SULCIS.

• Sottoscrizione di un accordo quadro e di programma per il rilancio del sistema economico e sociale.

«Certamente – ha commentato Fabio Enne, segretario generale Ust Cisl del Sulcis Iglesiente -, quello di ieri non è stato un incontro risolutore, ma sicuramente molto importante. E’ un inizio. Ciò che conta è che abbiamo riscontrato la disponibilità al dialogo da parte del presidente Pigliaru e degli assessori regionali presenti. Nutriremo il dialogo iniziato con la riunione di ieri costantemente e vigileremo che gli impegni assunti e cristallizzati ieri vengano rispettati e ottemperati.»

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Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, incontrerà domani, mercoledì pomeriggio, alle 17.00, una delegazione del Comitato per la mobilitazione generale popolare del Sulcis Iglesiente che oggi ha manifestato con un migliaio di persone a Cagliari, davanti al Palazzo della Regione, in viale Trento, per rivendicare lo sblocco di tutte le risorse contenute nel Piano Sulcis e la nomina di un commissario straordinario che si occupi della spesa dei fondi e dell’avvio immediato dei cantieri, nonché un Piano occupazionale straordinario per il territorio.

La delegazione sarà composta da Fabio Enne, segretario generale dell’Ust Cisl del Sulcis Iglesiente; Elio Cancedda, rappresentante del Movimento delle Partite Iva del Sulcis Iglesiente; Paolo Aureli, rappresentante del movimento Zona Franca; Ivan Garau, rappresentante del movimento artigiani e commercianti; Simone Siotto, rappresentante dei comitati dei disoccupati; e, infine, Ivano Sais, rappresentante del movimento degli studenti.

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E’ arrivato l’atteso giorno della marcia su Cagliari, organizzata dal neonato Comitato per la mobilitazione popolare generale del Sulcis Iglesiente che dal 1° febbraio sta manifestando per portare all’attenzione del Governo regionale il dramma socio-economico in cui vive il territorio.

Le partenze sono fissate alle 8.00, a Sant’Antioco (fronte distributore Agip), Carbonia (centro intermodale) e Iglesias (Piazza Cavallera).

Saranno a disposizione dei manifestanti i pullman, con destinazione Cagliari, Viale Trento, palazzo della Giunta Regionale.

La lunga carovana sfilerà lungo la strada statale 130, con tappa di raccordo Musei, distributore Q8,  per proseguire poi, ad una velocità di marcia ridotta fino al capoluogo.

«Tanto, in questi giorni, è stato fatto per cercare di boicottare la Marcia in programma domani -spiega Fabio Enne, segretario generale UST CISL Sulcis Iglesiente -. E’ stato fissato dal presidente Pigliaru un incontro il 12 febbraio scorso per discutere di Piano Sulcis. Invito strategicamente negato al Comitato organizzatore della mobilitazione, così come l’appuntamento per discutere di Alcoa, fissato per l’11 febbraio al Ministero, posticipato, guarda caso a domani, sapendo che nella stessa data, Cagliari verrà invasa pacificamente da chi lotta per il lavoro e il rilancio dell’economia di un territorio, quello del Sulcis Iglesiente, stremato e trascurato.»

«Niente a questo punto ci può fermare – aggiunge Fabio Enne -. Non ci fermeranno le critiche, ne tanto meno le strategie becere, messe in campo da alcuni soggetti negli ultimi giorni. Proseguiamo determinati la nostra battaglia, uniti con il resto dei movimenti, sindacati, comitati e associazioni.

Chiediamo che vengano liberate immediatamente, con un intervento del Governo centrale, le risorse del Piano Sulcis.

Chiediamo un commissario straordinario che si occupi della spendita dei denari e dell’avvio dei cantieri in tempi certi e immediati.

Chiediamo – conclude Fabio Enne – un piano occupazionale per l’intero territorio e un accordo quadro e di programma per il rilancio del sistema economico e sociale dei comuni del Sulcis.»

«A poche ore dalla marcia su Cagliari, organizzata dal comitato per la Mobilitazione Generale Popolare del Sulcis Iglesiente è tempo di bilanci previsionali, da rivedere, se necessario, a consuntivo . sottolinea da parte sua Michele Sabiu, responsabile dei Giovani Metalmeccanici Cisl Sulcis Iglesiente -. Fin troppe le critiche di queste ultime settimane. Critiche dettate da riserve mentali, di pochi, che ricordano un sindacato datato, anacronistico e fuori contesto. Il vero significato della mobilitazione va ricercato nella voglia di riscatto dei tanti giovani e meno giovani, donne e uomini che hanno a cuore la propria terra di origine e che vorrebbero evitare di abbandonare.»

«Troppi gli anni bui, anni di immobilismo politico regionale e nazionale e non solo – aggiunge Michele Sabiu -. Anni in cui il tornaconto personale è venuto prima di ogni altra questione sia essa pubblica e/o sociale. Va dato il merito alla Ust Cisl Sulcis Iglesiente di essersi presa in carico, insieme al resto del comitato organizzatore, dei drammi economici del territorio. In questi ultimi mesi ho assistito alle tante assemblee popolari territoriali, partecipate e ben organizzate, in vista della grande mobilitazione generale cominciata il 1 febbraio.

L’umiltà del comitato, guidato dalla Ust Cisl, ha fatto sì che venissero definite tutte le migliori azioni in campo, sintetizzando le proposte emerse da tutte le compagini, movimenti e associazioni, ricercando l’unità quotidianamente, al suo interno e all’esterno. Non posso che riconoscermi nella segreteria e nel gruppo dirigente responsabile che mette davanti a tutto, non solo i propri iscritti, bensì l’intera collettività, martoriata da lunghi e duri anni di malgoverno.

Vorrei da oggi in poi, un sindacato che prenda atto consapevolmente della tragicità della situazione economico sociale rinunciando talvolta, se necessario, al proprio simbolo.

Occorre ritrovare l’unità sotto la bandiera della nostra terra, l’unica che rappresenta tutti indistintamente.

La strada è certamente ancora molto lunga, piena di ostacoli e difficoltà, ma chiunque senta ancora la voglia di riscatto, fa bene a partecipare alla marcia su Cagliari in programma per domani. Solo con umiltà e facendo fronte unico – conclude Michele Sabiu – si può ottenere un risultato tangibile e concreto.»

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Alla vigilia della marcia su Cagliari, in programma domani 16 febbraio, la Cisl del Sulcis Iglesiente e il Comitato per la mobilitazione del territorio hanno inviato oggi una nuova nota al presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, nella quale confermano la disponibilità all’attivazione di un tavolo di confronto sui temi del lavoro e della valorizzazione produttiva ed economica del territorio.

«Riproponiamo e confermiamo la nostra disponibilità a partecipare a un tavolo di discussione che si occupi di un progetto per il complessivo rilancio economico del Sulcis, ivi comprese le problematiche riferite al Piano Sulcis – scrive Fabio Enne, segretario generale Ust Cisl del Sulcis Iglesiente anche a nome del Comitato -. Considerata la mobilitazione generale popolare, cominciata il 1° febbraio, che proseguirà in data 16 febbraio con una “Marcia su Cagliari” – aggiunge Fabio Enne -. Riferendoci al suo impegni di convocare la delegazione del Comitato promotore, riformuliamo formale e sollecita richiesta di incontro finalizzata alla costruzione di un’interlocuzione atta a favorire la realizzazione di obiettivi concreti, in particolare sui temi del lavoro e della valorizzazione produttiva ed economica del territorio.»

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Il Comitato per la mobilitazione del Sulcis conferma lo sciopero generale per martedì 16 febbraio anche dopo l’incontro voltosi oggi in Regione, al quale peraltro non è stato invitato.

«Se l’interesse del presidente della Giunta Regionale al Sud Ovest dell’isola è proporzionale al tempo che questa mattina ha dedicato all’incontro da lui convocato per il Piano Sulcis siamo al cospetto di un disastro pressoché annunciato», si legge in una nota.

«Il Presidente – si legge ancora nella nota – si è inoltre sottratto alla richiesta formulata dal comitato di partecipare all’incontro di quest’oggi. Il rifiuto suo è stato un vero e proprio atto irrispettoso che la dice tutta sulla sua capacità d’ascolto e sulla volontà di affrontare i problemi e proporre soluzioni alla tragedia Sulcis.»

«Francesco Pigliaru – ha detto Fabio Enne, segretario generale della Cisl – ha abbandonato l’incontro poco dopo il suo inizio, a causa di impegni istituzionali, lasciando i sindaci a discutere tra loro, insieme al coordinatore Cherchi. La riunione si è conclusa con un nulla di fatto. Al termine, solo alcuni amministratori hanno fornito un breve resoconto ai manifestanti.»

«Chiediamo ai primi cittadini di tutto il Sulcis – ha aggiunto Fabio Enne – di unirsi al comitato organizzatore della mobilitazione generale popolare e di sostenere insieme la nostra battaglia.»     

Elio Cancedda, coordinatore del del Movimento Partite Iva, snocciola i dati più significativi del tessuto imprenditoriale: «1.786 imprese cessate nel triennio, 535 solo nel 2015, con una media di oltre 11 imprese la settimana che sono state costrette a chiudere l’attività, con la conseguente perdita di occupazione. Senza un lavoro, per 37mila disoccupati, non c’è speranza per il futuro».

Il comitato popolare composto da Cisl, Cisal, Fismic Consal, il Movimento Partite Iva Sulcis Iglesiente, artigiani, commercianti, pastori, pescatori, il Movimento Sardegna Zona Franca, il Movimento studentesco del Sulcis, i Movimento disoccupati di Carbonia e Iglesias, il Comitato per la salute del Sulcis, nonché associazioni di volontariato, comitati e movimenti della società civile, confermano lo sciopero generale indetto dai sindacati, e la chiusura di tutte le attività martedì 16 febbraio con marcia su Cagliari, per manifestare il degrado sociale.

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Il segretario generale UST CISL Sulcis Iglesiente Fabio Enne e il segretario generale CISL Funzione pubblica Roberto Fallo criticano pesantemente la riforma della rete ospedaliera approvata due giorni fa dalla Giunta regionale presieduta da Francesco Pigliaru.

«Il presunto riordino della rete ospedaliera ha cancellato Iglesias – scrivono in una nota Fabio Enne e Roberto Fallo -. Per questa ragione condividiamo la lotta del Comitato per la Salute del Sulcis Iglesiente. I presidi Iglesienti hanno avuto nel corso degli anni importanti finanziamenti per la ristrutturazione edilizia e l’ammodernamento tecnologico. Nonostante i ritardi è stata realizzata e praticamente completata una imponente ristrutturazione del Presidio Ospedaliero del CTO di Iglesias.»

«Le decisioni della Regione e del Commissario della ASL 7 – aggiungono Fabio Enne e Roberto Fallo – rappresentano, dunque, uno spreco di denaro pubblico. Ad Iglesias, così come a Carbonia, i disservizi sono quotidiani. La qualità dei servizi e delle risorse destinate alla sanità per l’intero territorio iglesiente non raggiungono il livello minimo statuito dall’art. 117, secondo comma, lettera m) della Costituzione.»

«E’ indispensabile e imprescindibile una riforma del sistema che crei le condizioni per economizzare senza ridurre le prestazioni. Una riforma radicale ed insensibile agli interessi di qualsiasi lobbies: mediche, politiche o di qualunque altra natura. Ha ragione – concludono Fabio Enne e Roberto Fallo – chi chiede una ASL unica, concepita come agenzia di servizi che faccia gli acquisti, gestisca il personale e provveda ai pagamenti per tutta la Sardegna.»

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