22 November, 2024
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Serata interamente dedicata al tango domani, domenica 23 luglio alle 20,30, a Masua, per l’inaugurazione dei “Tramonti di di Porto Flavia”, la rassegna musicale che ha per scenario il panorama mozzafiato antistante l’ex sito minerario.

Protagonista sarà il duo “El tango”, composto dal bandoneonista Orlando di Bello e dal chitarrista Carl Pons, che proporrà il concerto “El tango. Da Gardel a Piazzolla”. Un viaggio tra le atmosfere e i vicoli di Buenos Aires, durante il quale le dimensioni del tempo e dello spazio si piegheranno fino a incontrarsi, conducendo il pubblico in un percorso emozionante e seducente. La serata proporrà brani che spazieranno da Atahualpa Yupanqui a Carlos Gardel da Astor Piazzolla a Héctor Stamponi.

Organizzata dall’associazione culturale Anton Stadler di Iglesias, sotto la direzione artistica del bandoneonista Fabio Furìa, “I tramonti di Porto Flavia” punta a rilanciare una delle aree più depresse dell’isola, scommettendo sulla musica suonata in uno dei luoghi simbolo dell’archeologia industriale della cittadina mineraria.

Per chi lo volesse, prima del concerto sarà possibile visitare l’ex porto minerario a prezzi scontati.

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Sabato 22 luglio, alle 22.00, sulla terrazza del Macc (Museo d’arte contemporanea di Calasetta), prende il via l’edizione 2017 di “Colori e note”, attesa rassegna che unisce musica e arte figurativa, curata dall’associazione culturale Anton Stadler.

Per l’occasione si esibirà “El tango”, duo argentino composto dal bandoneonista Orlando di Bello e dal chitarrista Carles Pons. Nel suo concerto il duo proporrà un viaggio ideale nella magica città di Buenos Aires, durante il quale le dimensioni del tempo e dello spazio si piegheranno fino a incontrarsi, conducendo il pubblico in un percorso emozionante e seducente. Il tango esplorato dalle sue origini nei sobborghi e nei bordelli della città portena, fino alla sua massima trasformazione, grazie alle partiture che spazieranno da Atahualpa Yupanqui a Carlos Gardel da Astor Piazzolla a Héctor Stamponi.

Dopo il concerto di domani, il prossimo appuntamento con Colori e note è il 29 luglio, sempre alle 22.00: in un concerto dal titolo “Il flauto dolce ci mette il becco” si esibirà il duo composto da Giorgio Matteoli (flauto dolce) e Simone Pagani (clavicembalo).

“Colori e note” si svolge sotto la direzione artistica di Fabio Furìa, anteprima del Festival internazionale di musica da Camera che si svolgerà nello storico Teatro Electra di Iglesias il prossimo autunno.

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Tre concerti al tramonto davanti alla vista mozzafiato di Porto Flavia, a Iglesias. Per la prima volta il porto sospeso a metà tra cielo e mare, dove è stata scritta gran parte della storia mineraria sarda si apre a eventi culturali.

Dal 23 luglio al 2 agosto arrivano “I tramonti di Porto Flavia”, tre serate in compagnia della grande musica,  che richiameranno in uno dei più suggestivi angoli della Sardegna sud-occidentale alcuni tra gli artisti maggiormente apprezzati del panorama mondiale.

Organizzata dall’associazione culturale Anton Stadler di Iglesias, sotto la direzione artistica del bandoneonista Fabio Furìa, la rassegna punta a rilanciare una delle aree più depresse dell’isola. E lo fa scommettendo sulla musica suonata in uno dei luoghi simbolo dell’archeologia industriale della cittadina mineraria. Luoghi che, per la loro storia ed il patrimonio naturalistico dentro al quale sono immersi, godono di un potenziale attrattivo immenso.

Dall’iglesiente Fabio Furìa, considerato tra i maggiori bandoneonisti in Europa, al duo formato dagli argentini Orlando Di Bello e Carles Pons, sino all’ex bambino prodigio Junheen Ethan Kim, passando per il virtuoso della chitarra Alessandro Deiana, è un cartellone imperdibile quello pensato per l’occasione.

Con un programma che va ulteriormente ad arricchirsi grazie alle visite guidate al sito minerario, che ogni sera prima dei concerti saranno proposte a prezzi scontati.

Si partirà domenica 23 luglio (tutti i concerti cominceranno alle 20.30) con una serata dal titolo “El tango. Da Gardel a Piazzolla”: un viaggio ideale nella magica città  di Buenos Aires in compagnia del bandoneonista Orlando di Bello e del chitarrista Carles Pons, duo argentino noto come “El tango”, attivo sin dal 2010, che in breve tempo si è guadagnato il consenso di pubblico e critica, ricevendo numerosi inviti a concerti e festival di tutta Europa. Nel suo concerto il duo proporrà partiture che spazieranno da Atahualpa Yupanqui a Carlos Gardel da Astor Piazzolla a Héctor Stamponi.

Domenica 30 luglio salirà sul palco di Porto Flavia il duo composto da Fabio Furìa (bandoneon) ed Alessandro Deiana (chitarra), che sarà protagonista del concerto “La ultima curda”: la storia del tango dagli anni Venti agli anni Cinquanta, raccontata dal suono passionale del bandoneon di Fabio Furìa unito al virtuosismo della chitarra di Alessandro Deiana. Il programma della serata proporrà musiche, tra gli altri, di Juan Carlos Cobias, Astor Piazzolla, Angelo Villoldo.

Il breve viaggio musicale organizzato davanti al Pan di Zucchero, la grande roccia affiorante dal mare davanti a Porto Flavia, si concluderà il 2 agosto sulle note della musica classica: sul palco si sarà il coreano Junhee Ethan Kim, raffinato pianista, vincitore del primo premio alla Horowitz international music competition, prestigioso concorso internazionale rivolto ai giovani pianisti. Il musicista si misurerà con un programma costruito su partiture di autori come Gabriel Faurè, Franz Liszt, Maurice Ravel.

Con “I tramonti di Porto Flavia”, l’associazione Anton Stadler offre un’anticipazione del XIX Festival internazionale di musica da camera che si terrà dal 29 ottobre al 17 dicembre nello storico Teatro Electra di Iglesias.

Biglietti: singolo 15 euro, abbonamento tre spettacoli 30 euro, ingresso bambini 3 euro. I posti sono limitati: per questo è bene prenotarsi contattando l’associazione Anton Stadler.

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Dal 23 luglio al 2 agosto per la prima volta l’ex sito minerario Porto Flavia, a Masua, si apre ai grandi eventi culturali per ospitare “I tramonti di Porto Flavia”, concerti tra tango e musica classica.

I dettagli dell’iniziativa saranno illustrati nella conferenza stampa che si terrà domani, lunedì 17 luglio, alle 11.00, a Cagliari, nella sede della Fondazione di Sardegna, in via San Salvatore da Horta 2.

All’incontro con i giornalisti parteciperanno Fabio Furìa, direttore artistico della rassegna, Emilio Agostino Gariazzo, sindaco di Iglesias, e un rappresentate della Fondazione di Sardegna.

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Un lungo fine settimana fatto di jazz, ma anche di mostre, convegni, teatro, visite alla scoperta del territorio e lezioni di propedeutica musicale per i più piccoli. Dal 21 al 23 luglio ritorna Seui in musica, appuntamento giunto alla quarta edizione, pensato per animare il più importante centro della Barbagia di Seulo. Organizzata dall’associazione culturale Kromatica, in collaborazione con il Conservatorio di Cagliari “Giovanni Pierluigi da Palestrina”, la manifestazione ha per direttori artistici due studenti seuesi dell’istituzione musicale cagliaritana: Luigi Murgia e Fabrizio Mura. Che per l’occasione hanno pensato a un programma in cui il jazz si apre alle contaminazioni e alle collaborazioni e in cui figurano diversi nomi di sicuro richiamo: dal sassofonista Gavino Murgia, che la sera del 22 luglio si esibirà in duo con Luciano Biondini, al pianista Paolo Carrus, di scena il 23 luglio con il Manuela Mameli 4et, sino ad Alessandro Diliberto e Peter Waters, altri apprezzati pianisti attesi il 22 e 23, passando per Fabio Furìa, bandoneonista considerato tra i più interessanti del panorama europeo, la cui esibizione è attesa per il 21 luglio. Per la prima volta Seui in musica ospita anche il teatro con lo spettacolo, domenica 23 luglio, “Il mio nome è Django”, ispirato alla vita del chitarrista Django Reinhardt.

In tutto saranno una quindicina le formazioni che da mattina a sera si esibiranno nella suggestiva piazza San Giovanni, nel centro storico di Seui, in una no-stop musicale che sarà presentata dal noto esperto di jazz Stefano Fratta. Formazioni composte anche da giovani studenti e docenti del Conservatorio che proporranno al pubblico i loro progetti originali.

Accanto alla musica, la manifestazione propone anche un ricco cartellone di iniziative collaterali: dalle due mostre “I protagonisti del jazz”, che vedrà esposte le fotografie di Giulio Capobianco, e “Il jazz secondo Paolo Piga” che proporrà una carrellata di scatti realizzati da Paolo Piga, al convegno “I colori del jazz”, curato da Alessandro Diliberto, sino al trekking urbano, una camminata alla scoperta degli angoli più suggestivi del paese.

Venerdì 21 luglio a inaugurare l’edizione 2017 di Seui in musica sarà, alle 18.00, il Sofia Trio, formazione composta da Luca Deriu, Mario Meloni e Fabrizio Fogagnolo. Alle 19,30, si prosegue con i Nanay Cucas (Andrea Schirru, Carlo Depau e Marco Caredda) mentre alle 21.30 è la volta dei Just for the Curious, formazione composta da Giovanni Mameli, Andrea Parodo, Matteo Sedda e Nicola Vacca.

Alle 22,30, arriva l’attesa esibizione di Fabio Furìa, per l’occasione in duo con Walter Agus, mentre a chiudere la serata sarà (a mezzanotte) l’Hammond Trio, composto da Andrea Schirru, Giovanni Mameli e Andrea Murtas.

La giornata di sabato si apre alle 11.00, nella Palazzina Liberty, all’interno del percorso museale seuiense, con l’inaugurazione della mostra fotografica di Giulio Capobianco. Alle 12.00, l’appuntamento è all’M Cafè, nella piazza principale di Seui, per l’Aperimusic: aperitivo con la piacevole compagnia della musica suonata da Martina Garau e Gianluca Tozzi. Nel pomeriggio si riprende con uno spazio dedicato alla riflessione nel convegno, curato da Alessandro Diliberto, “I colori del jazz”. Alle 18,00, si ricomincia a suonare: sale sul palco l’Har Up Trio (Andrea Morelli, Maso Spano, Alessandro Garau), seguito, alle 19.00, dai Trioxide (Thomas Sanna, Edoardo Raimondo Meledina, Pietro Frongia). Ancora musica per l’aperitivo delle 20, questa volta al Biondo bar: il momento sarà accompagnato dalle note suonate da Michela Saba e Luca Cocco. Alle 21,30 i riflettori sono tutti per il sassofonista nuorese Gavino Murgia, in duo in questa serata con il fisarmonicista Luciano Biondini. Alle 22.30 arriva un altro degli appuntamenti più attesi: il concerto dell’Alessandro Diliberto trio (insieme al pianista cagliaritano ci saranno il contrabbassista algherese Nicola Muresu e il batterista torinese Enzo Zirilli).

La chiusura si serata è affidata ancora una volta a una giovane band: a mezzanotte si esibisce l’Ozone Park, formata da Davide Buzzo, Giuseppe Chironi, Gianluca Cossu e Alessandro Masala.

Domenica ancora una volta la giornata si apre alle 11 nella Palazzina Liberty con l’apertura della mostra “Il jazz secondo Paolo Piga”, appuntamento seguito, alle 12 all’M Café, dall’esibizione del duo formato da Michela Saba e Luca Cocco.

Alle 17 al Centro Polivalente “Is minadoris” arriva uno dei massimi esperti in Sardegna di musica, e in particolare di jazz: Claudio Loi inconterà il pubblico per parlare di “10 anni di Jazz in Sardegna”.

Tributo ai Beatles nell’appuntamento delle 18.00, dal titolo, non casuale, di “Magical mistery tour”: saranno sul palco Peter Waters insieme a Matteo Sedda, Alessandro Atzori e Ignazio Sechi. Alle 19.00, si prosegue con l’ensemble Manuela Mameli 4et: sul palco oltre alla Mameli, anche Paolo Carrus, Matteo Marongiu e Alessandro Garau.

Al tramonto aperitivo al Biondo Bar con la musica di Martina Garau e Gianluca Tozzi e poi di nuovo tutti in piazza San Giovanni per ascoltare l’Angiolini 4et: sul palco ci saranno Alessandro e Andrea Angiolini, Matteo Marongiu e Roberto Migoni.

Alle 22.30 il sipario sulla quarta edizione di Seui in musica si chiude con “Il mio nome è Django”, un intenso spettacolo teatrale a cura di Paolo Putzu e Roberta Bochetta, accompagnato dalle musiche dei Mambo Django e dalla coreografia della ballerina Donatella Martina Cabras.

Durante la tre giorni di musica  sarà possibile andare alla scoperta dei luoghi più suggestivi del paese grazie alle visite guidate che permetteranno di ammirare, tra l’altro, la Palazzina in stile liberty, la Casa Farci, il Carcere spagnolo e la Galleria Civica. E’ in programma anche un trekking urbano. Per i più piccoli ci sarà la possibilità di partecipare ai corsi di propedeutica musicale tenuti da Ambra Beretta.

«Questa collaborazione che ci vede ancora una volta protagonisti, pone in evidenza quanto l’imprenditorialità e la capacità performativa dei nostri studenti e dei nostri docenti debba essere ancor più supportata e valorizzata – afferma la direttrice del Conservatorio, Elisabetta Porrà – Sono fiera di dirigere questa istituzione che ha al suo interno tanta competenza e idee.»

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Con un’anteprima dedicata alle scuole sull’importanza della musica quale linguaggio universale per la cooperazione tra i popoli domani, venerdì 19 maggio, alle 10.00, a Iglesias (Villa Bellavista) prende il via il Leb Sard Festival.

Il progetto di cooperazione  tra Sardegna e Libano, nato per promuovere il dialogo tra i popoli del Mediterraneo attraverso la musica, entra nel vivo sabato 20 maggio con l’atteso concerto (alle 18,30) di due artisti di spicco della scena musicale italiana e libanese: il bandoneonista Fabio Furìa, ritenuto tra i maggiori rappresentanti della scuola di bandoneon in Europa, e il soprano Hiba Al Kawas, considerata in Libano una autentica leggenda vivente.

L’appuntamento è per le 18.30, a Pozzo Sella (nella Miniera di Monteponi), che sarà riaperto apposta per questa grande occasione dove tradizione musicale sarda e libanese si intrecceranno in una serata ricca di emozioni.

Furìa e Al Kawas proporranno brani come “Non potho reposare”, tra i più conosciuti del repertorio musicale sardo, e “Yaduka”, un pezzo della tradizione musicale libanese, ricalcando così l’applauditissimo concerto dell’1 maggio a Beirut, prima tappa del progetto.

A precedere il concerto sarà, alle 17.30, una conferenza dedicata, oltre che alla presentazione del  progetto,  a un’analisi e illustrazione dell’importanza della cooperazione transfontaliera, come strumento volto anche a incoraggiare vasti e differenti pubblici alla promozione delle espressioni culturali e al dialogo interculturale, coinvolgendo autorità pubbliche come ministeri, comuni, ambasciate e istituzioni private, sino alle scuole e ai media.

All’incontro parteciperanno il vicesindaco di Iglesias, Simone Franceschi, il  presidente della Fondazione Anna Lindh Italia, Michele Capasso, il presidente dell’associazione Pozzo Sella, Giampiero Pinna, quello dell’Associazione Mineraria Sarda, Enrico Contini, ed il coordinatore dell’associazione OpenMed, Daniele Cocco. E’ previsto anche l’intervento della direttrice del Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari, Elisabetta Porrà. Lo spettacolo, infatti, sarà realizzato grazie alla collaborazione dell’Ensemble SCISMA, interamente formato da studenti  dell’istituzione musicale cagliaritana, d’età tra i 17 e i 22 anni. Inoltre, grazie al coinvolgimento della classe di Composizione del Conservatorio, per questa occasione sono stati composti tre brani, che saranno eseguiti per la prima volta.

I due giorni di iniziative sono realizzati grazie alla collaborazione dell’associazione Pozzo Sella e dell’Igea che hanno messo a disposizione gli spazi, occupandosi anche di allestirli.

Il Leb Sard Festival, finanziato dall’Unione Europea tramite la Fondazione Anna Lindh per il Dialogo tra le culture, è stato ideato e realizzato dalla casa di produzione libanese Zico House (capofila),  dall’Associazione Anton Stadler e dal comune di Iglesias, con il supporto tecnico di ASESEM (organizzazione non governativa fondata da un gruppo di professionisti ed esperti che lavorano per una società più coinvolta e un ambiente sostenibile) di Beirut, e dell’associazione OpenMed di Cagliari.

Presentato a marzo a Beirut (dal 1999 capitale della cultura del mondo arabo) in una affollata conferenza stampa svoltasi sotto il patronato del ministro della Cultura, Thattas Khoury, il progetto in Libano ha riscosso un enorme successo richiamando l’attenzione dei rappresentanti delle più alte cariche istituzionali, di gran parte della stampa e di un vasto ed eterogeneo pubblico.

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La musica come strumento di dialogo tra i popoli del Mediterraneo. Si chiama “Leb Sard Festival” il progetto di cooperazione tra Sardegna e Libano che dopo un primo evento, l’1 maggio a Beirut, il 19 e 20 maggio approda a Iglesias per due giorni di iniziative che vedranno protagonisti due artisti di spicco della scena musicale italiana e libanese: il bandoneonista Fabio Furìa, ritenuto tra i maggiori rappresentanti della scuola di bandoneon in Europa ed il soprano Hiba Al Kawas, considerata in Libano una autentica leggenda vivente.

Il progetto, finanziato dall’Unione Europea tramite la Fondazione Anna Lindh per il Dialogo tra le culture, è stato ideato e realizzato dalla casa di produzione libanese Zico House (capofila), dall’Associazione Anton Stadler e dal comune di Iglesias, con il supporto tecnico di ASESEM (organizzazione non governativa fondata da un gruppo di professionisti ed esperti che lavorano per una società più coinvolta e un ambiente sostenibile) di Beirut, e dell’associazione OpenMed di Cagliari.

Dopo la serata che l’1 maggio a Beirut ha visto Fabio Furìa e Hiba Al Kawas assieme sul palco nell’interpretazione, tra l’altro, di composizioni come “Non potho reposare”, brano tra i più conosciuti del repertorio musicale sardo, e di “Yaduka”, un pezzo della tradizione musicale libanese, ora spetta alla Sardegna ospitare un’altra tappa del progetto.

L’appuntamento è per il 20 maggio a Pozzo Sella (nella Miniera di Monteponi) dove alle 18.30 il duo Furìa-Al Kawas si esibirà in un un concerto che intreccerà la tradizione musicale sarda e quella libanese, per una serata ricca di suggestioni.  Non è un caso che come luogo per l’esibizione dei due artisti sia stato scelto proprio Pozzo Sella: il progetto Leb Sar Festival punta a valorizzare le culture dei Paesi partecipanti non solo attraverso la creatività musicale ma anche attraverso il coinvolgimento delle aree periferiche e dei giovani.  

A precedere il concerto sarà, alle 17.30, una conferenza dedicata, oltre che alla presentazione del  progetto, a un’analisi e illustrazione dell’importanza della cooperazione transfontaliera, come strumento volto anche a incoraggiare vasti e differenti pubblici alla promozione delle espressioni culturali e al dialogo interculturale, coinvolgendo autorità pubbliche come ministeri, comuni, ambasciate e istituzioni private, sino alle scuole e ai media. L’incontro vedrà la partecipazione del vicesindaco di Iglesias, Simone Franceschi, del  presidente della Fondazione Anna Lindh Italia, Michele Capasso, del presidente dell’associazione Pozzo Sella, Giampiero Pinna, di quello dell’Associazione Mineraria Sarda, Enrico Contini, e del coordinatore dell’associazione OpenMed, Daniele Cocco. E’ previsto anche l’intervento della direttrice del Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari, Elisabetta Porrà. Lo spettacolo, infatti, sarà realizzato grazie alla collaborazione dell’Ensemble SCISMA, interamente formato da studenti  dell’istituzione musicale cagliaritana, d’età tra i 17 e i 22 anni. Inoltre, grazie al coinvolgimento della classe di Composizione del Conservatorio, sono stati composti tre brani appositamente per l’occasione, che saranno eseguiti per la prima volta.

I giovani saranno protagonisti anche il 19 maggio quando alle 10 a Villa Bellavista si svolgerà un’iniziativa collaterale del Leb Sard Festival: un incontro in cui si parlerà dei diversi strumenti musicali e dell’importanza della musica quale linguaggio universale per la cooperazione tra i popoli.

Le iniziative organizzate a Iglesias sono realizzate grazie alla preziosa collaborazione dell’associazione Pozzo Sella e dell’Igea che hanno messo a disposizione gli spazi, occupandosi anche di allestirli.

Presentato a marzo a Beirut (dal 1999 capitale della cultura del mondo arabo) in una affollata conferenza stampa svoltasi sotto il patronato del ministro della Cultura, Thattas Khoury, il progetto in Libano ha riscosso un enorme successo richiamando l’attenzione dei rappresentanti delle più alte cariche istituzionali, di gran parte della stampa e di un vasto ed eterogeneo pubblico.

La serata dell’1 maggio a Beirut, nella Chiesa di St. Louis, ha coinvolto il coro della Rafic Hariri Foundation, composto da 70 giovani tra i 6 e i 17 anni, che si sono esibiti insieme a Fabio Furìa e Hiba Al Kawas. Rafic Hariri Foundation, fondata nel 1984, opera nei settori dell’istruzione, della cultura e dei servizi sociali e sanitari con l’obiettivo di qualificare i giovani libanesi – gestisce 3 scuole superiori e un’Università riconosciuta per l’eccellenza).

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La musica come strumento di dialogo tra i popoli del Mediterraneo. Si chiama “Leb Sard Festival” il progetto di cooperazione tra Sardegna e Libano che dopo un primo evento, l’1 maggio a Beirut, capitale della cultura del mondo arabo, il 19 e 20 maggio approda a Iglesias. Saranno due giorni di iniziative che vedranno protagonisti due artisti di spicco della scena musicale italiana e libanese: il bandoneonista Fabio Furìa, ritenuto tra i maggiori rappresentanti della scuola di bandoneon in Europa, e il soprano Hiba Al Kawas, considerata in Libano una autentica leggenda vivente.

I dettagli del progetto e della due giorni di eventi saranno illustrati nella conferenza stampa in programma venerdì 12 maggio, alle 11.00, a Iglesias, nella sala Remo Branca del palazzo comunale di piazza Municipio (fronte Cattedrale).

All’incontro con i giornalisti parteciperanno gli artisti Fabio Furìa e Hiba Al Kawas, Maura Porru, rappresentante dell’associazione culturale Anton Stadler, Shaden Beydoun Bassirii della ASESEM (organizzazione non governativa libanese che ha dato il suo supporto al progetto), Simone Franceschi, vicesindaco di Iglesias, Giampiero Pinna, presidente dell’associazione pozzo Sella che ospiterà l’evento del 20 maggio.

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Sabato prossimo, alle 19.30, al Teatro Electra gli allievi della classe di bandoneon del maestro Fabio Furia presenteranno insieme allo stesso Fabio Furia “concerTango”, un concerto organizzato dal Rotary Club di Iglesias per raccogliere fondi da utilizzare per assegnare una parte dei premi del Festival Nazionale della Musica bandito dall’Istituto ad indirizzo musicale Pietro Allori di Iglesias. Si tratta di un Festival di cui Iglesias deve andare orgogliosa; alle selezioni dei concorrenti del Festival, giunto quest’anno  alla XVIIma edizione, dal 23 al 28 maggio 2016 hanno partecipato ben 21 scuole ed oltre 1.500 allievi, provenienti da tutto il territorio dell’isola.

Il concerto, come recita il titolo, sarà dedicato ai maggiori compositori di tango per bandoneon, dal grande Astor Piazzolla a Julian Plaza, Anselmo Aieta ed a Rosita Melo, di cui verrà suonato il tango vals più celebre al mondo, da lei composto all’età di 14 anni.

Il programma completo del concerto degli allievi della classe di bandoneon del maestro Fabio Furia del Conservatorio Statale di Musica “Pierluigi da Palestrina” di Cagliari

Ariel Ramirez: Alfonsina y el mar

Veronica Maccioni: Bandoneon e voce

Ottavio Farci: Contrabbasso

Rosita Melo: Desde el Alma

Veronica Maccioni: Bandoneon e voce

Ottavio Farci: Contrabbasso

Astor Piazzolla: Verano Porteno

Giulia Piga: Chitarra

Anselmo Aieta: Palomita Blanca

Christian Asuni: bandoneon I, Fausto Camboni: bandoneon II, Veronica Maccioni e Gianluca Lilliu: bandoneon III, Raffaele Podda: Bandoneon IV, Ottavio Farci: Contrabbasso

Julian Plaza: Danzarin

Veronica Maccioni: bandoneon I, Christian Asuni: bandoneon II, Fabio Furia: bandoneon III, Raffaele Podda: Bandoneon IV, Ottavio Farci: Contrabbasso

Astor Piazzolla: Escualo

Angelica Perra: flauto, Andrea Schirru pianoforte, Fabio Furia: bandoneon

Astor Piazzolla: Muerte del Angel

Angelica Perra: flauto, Andrea Schirru pianoforte, Fabio Furia: bandoneon

Julian Plaza: Nostalgico

Federico Melis: Pianoforte, Fabio Furia: bandoneon

Astor Piazzolla: La milonga del Angel

Ambra beretta: flauto, Maura Porru: pianoforte

Pedro Laurenz: La milonga de mis amores

Ambra beretta: flauto, Maura Porru: pianoforte.

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Chiusura col botto domenica 18 dicembre per il Festival internazionale di musica da Camera che per l’ultimo concerto, che vedrà protagonista l’Anna Tifu Quartet, ha già fatto registrare il sold out.

L’appuntamento è alle 20.00 quando sul palco dello storico Teatro Electra di Iglesias (in piazza Pichi), salirà la formazione capitanata dalla stella nostrana del violino, Anna Tifu, e composta anche da Fabio Furia, tra i più apprezzati bandoneonisti d’Europa, Romeo Scaccia, pianista di impressionante versatilità, e Giovanni Chiaramonte, contrabbassista di spiccato talento.

Il quartetto sarà protagonista del concerto intitolato “Contemporary tango”, un viaggio unico e inusuale nella storia del tango, dove a caratterizzare la forma stilistica e compositiva sono fusione e contaminazione, tradizione ed innovazione, ma anche equilibrio e tecnica.

Il risultato è un’interessante sintesi tra il mondo sonoro del jazz e quello del tango nuevo.  Un  mélange di forza e passione, energia e pathos, in cui si riconoscono suggestioni classiche, nel rigore della composizione ispirata all’equilibrio della forma e al contrappunto dei grandi del passato, ma pur sempre con uno sguardo alle avanguardie contemporanee.

Uno spettacolo innovativo, nel quale le dimensioni del tempo e dello spazio si piegano fino ad incontrarsi, guidando l’ascoltatore in un percorso emozionante e seducente dal Tango tradizionale, fino alle influenze jazz e d’avanguardia di Astor Piazzolla e alle composizioni originali di Fabio Furia e Romeo Scaccia. Un’esperienza artistica in cui il tango giunge fino alla sua massima evoluzione, trasformato, rivoluzionato.

Il Festival internazionale di musica da camera, che quest’anno è giunto alla XVIII edizione, è organizzato dall’associazione culturale Anton Stadler, sotto la direzione artistica di Fabio Furia.