24 November, 2024
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Milonghe sotto le stelle, omaggi ai giganti della musica di tutti i tempi, sino a un viaggio tra le culture del mondo in una commistione tra musica e danza.

Dal 28 al 30 agosto il suggestivo scenario ai piedi della Torre sabauda di Calasetta ospita la X edizione di Artango jazz e festival, manifestazione organizzata dall’associazione Anton Stadler, dietro la direzione artistica del compositore e bandoneonista Fabio Furìa.

Saranno tre giorni dedicati a esplorare il tango nelle sue diverse sfaccettature ma con incursioni anche negli altri generi musicali.

Mercoledì 28 agosto, alle 20.00, si parte dal Macc (Museo arte contemporanea Calasetta) che ospiterà uno stage di tango curato dai maestri Antonello Pateri e Lucia Fiorillo seguito, alle 21,30, da “Milonga sotto le stelle”, serata danzante in cui mettere in pratica i preziosi consigli appena ricevuti.

Il giorno dopo – giovedì 29 agosto – la manifestazione si sposta davanti alla Torre sabauda dove, alle 22.00, è in programma una serata incentrata sulle note del jazz: arriverà per l’occasione il duo composto dalla talentuosaEmilia Zamuner (voce) accompagnata dal fisarmonicistaZack Alderman, che proporrà al pubblico un concerto intitolato “Jazzando”. In programma brani da Astor Piazzolla ad Edit Piaf da Jose Fernandez a Louis Bacalov.

Viaggio tra le culture del mondo giovedì 30 agosto alle 22.00, con “Talisman”, spettacolo tra musica e danza che vedrà sul palco il chitarrista Laurent Boutros e la danzatrice argentina Julieta Cruzado. Un itinerario fra oriente e occidente che abbraccia repertori che spaziano da Eric Satie ad Atahualpa Yupanqui allo stesso Laurent Boutros.

L’ingresso agli spettacoli è libero e gratuito.

Con un concerto per pianoforte a quattro mani del duo composto da Marco Schiavo e Sergio Marchegiani, venerdì 23 agosto, nel museo Macc di Calasetta, cala il sipario su “Colori e note”, la mini rassegna che unisce musica e arti figurative organizzata dall’associazione Anton Stadler.

L’appuntamento è in programma alle 22.00, nella suggestiva terrazza del museo, dove il duo pianistico, acclamato in tutto il mondo da pubblico e critica, si esibirà in un concerto dal titolo “Dances”. Questo è anche il titolo del secondo cd della formazione, uscito alla fine dello scorso anno per la prestigiosa etichetta Decca e contenente le Danze Ungheresi e i Valzer op. 39 di Johannes Brahms.

Colori e note è realizzato dietro la direzione artistica del compositore e bandoneonista Fabio Furìa, in collaborazione con la Fondazione Macc (Museo arte contemporanea Calasetta).

Prima e dopo il concerto il museo resterà visitabile per il pubblico che avrà così la possibilità di ammirare le splendide collezioni dedicate all’arte astratta qui custodite.

La manifestazione è inserita nel cartellone di “Aspettando il festival…”, che racchiude gli eventi organizzati in vista del XXI Festival internazionale di musica da camera in programma in autunno nel Teatro Electra di Iglesias.

 

 

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Con un concerto dal titolo “Next tango” sabato 17 agosto a Iglesias cala il sipario sui Tramonti di Porto Flavia, la rassegna organizzata dall’associazione Anton Stadler nel suggestivo scenario dove l’archeologia industriale s’incontra con un panorma naturale mozzafiato.

L’appuntamento è alle 20,30, quando salirà sul palco il Novafonic quartet (formato da Fabio Furìa, bandoneon, Walter Agus, pianoforte, Gianmaria Melis, violino, Giovanni Chiaramonte, contrabbasso), formazione che regalerà una serata costruita sulle note, tra gli altri, di Fernando Otero, Astor Piazzolla, Juanjo Mosalini e dello stesso Fabio Furìa. La serata proporrà un repertorio trasversale capace di trascendere dal tango stesso, proiettandolo verso una dimensione contemporanea e priva di etichette.

Non solo musica: per chi lo volesse, prima del concerto sarà possibile partecipare a una visita guidata al sito minerario a prezzi scontati, curata dal Consorzio Turistico per l’Iglesiente (info e prenotazioni al numero 0781 274507 – 348.3178065). Da Iglesias al sito minerario è inoltre disponibile un servizio di bus navetta.

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Le note del preziosissimo Stradivari suonato sapientemente da Anna Tifu, accompagnata dai tre grandi artisti Romeo Scaccia al pianoforte, Fabio Furìa al bandoneon e Giovanni Chiaramonte al contrabbasso con cui forma il “Tango Quartet” risuoneranno, domani sabato 27 luglio nel suggestivo scenario di Cala Sapone (dalle ore 20.00) a Sant’Antioco. Una serata magica al tramonto e in riva al mare accompagnerà gli spettatori tra le canzoni del musicista, compositore e arrangiatore argentino Astor Piazzolla ed i duetti violino-pianoforte portati in scena grazie al talento della celebre e talentuosa violinista sarda per uno spettacolo che si preannuncia indimenticabile.

L’evento (ingresso gratuito) rappresenta uno degli appuntamenti clou del Sulky Jazz Festival 2019, manifestazione entrata ormai nel vivo e che sta portando in città migliaia di visitatori in questa ricca estate di eventi del cartellone di spettacoli organizzati a Sant’Antioco.

Tra le curiosità della serata la storia dietro il violino che suonerà Anna Tifu. Si tratta di un pezzo pregiato costruito nel 1716 da Stradivari e nominato dai critici e dallo stesso liutaio italiano, come uno dei migliori mai realizzati. Appartenuto a Napoleone Bonaparte dopo la conquista della Spagna venne ceduto dallo stesso generale appassionato per gli oggetti di cultura al maresciallo Berthier (da cui il volino prende il nome). Una storia nella storia che si potrà ammirare sabato a Cala Sapone con il concerto di Anna Tifu Tango Quartet.

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Dal 28 luglio al 17 agosto ritornano gli appuntamenti con I tramonti di Porto Flavia, terza edizione della rassegna (inserita sotto l’effige di Iglesias Classica) realizzata dall’associazione Anton Stadler sotto la direzione artistica del compositore e bandoneonista Fabio Furìa. Ogni sera, all’ora del tramonto (ciascun appuntamento comincia alle 20,30) davanti a uno dei siti in cui è stata scritta gran parte della storia mineraria sarda sarà un tuffo in generi musicali diversi, per un’esperienza carica di emozione.

Domenica 28 luglio a inaugurare l’edizione 2019 dei Tramonti di Porto Flavia sarà il Duo noir, composto da Floraleda Sacchi, arpista considerata tra le più interessanti a livello internazionale, e Damiano Grandesso, giovane sassofonista che ha già suonato in alcune delle più prestigiose sale da concerto al mondo. La formazione proporrà un concerto dal titolo “Cinemotion”. Musiche di W. Kilar, M. Ritcher, P. Glass sino ad A. Piazzolla per un viaggio tra le colonne sonore più celebri e le sigle delle serie TV più gettonate degli ultimi tempi.

Si prosegue sabato 3 agosto con il Maurizio Di Fulvio Quartet (composto da Maruzio Di Fulvio, chitarra, Alessia Martegiani, voce, Ivano Sabatini, contrabbasso, e Bruno Marcozzi, percussioni e batteria) protagonista del concerto “Latin-jazz and pop songs”. Brani, tra gli altri, di Sting, E. Nazareth, D. Ellington, D. Gillespie e dello stesso Di Fulvio. Un mosaico musicale versatile ed eclettico in cui la saudade swing si unisce al jazz nero, latino, al rock, in bilico tra tradizione e innovazione.

Il 17 agosto, chiusura di sipario nel segno del tango con il Novafonic Quartet (Fabio Furìa, bandoneon, Walter Agus, pianoforte, Gianmaria Melis, violino, Giovanni Chiaramonte, contrabbasso) che regalerà una serata costruita sulle note di F. Otero, L. Teruggi, J. Mosalini, A. Piazzolla e dello stesso Fabio Furìa. Un repertorio trasversale capace di trascendere dal tango stesso, proiettandolo verso una dimensione contemporanea e priva di etichette.

Non solo musica in questa terza edizione dei Tramonti di Porto Flavia: prima di ogni concerto sarà possibile partecipare a delle visite guidate al sito minerario a prezzi scontati, curate dal Consorzio Turistico per l’Iglesiente (info e prenotazioni al numero 0781 274507 – 348.3178065). Da Iglesias al sito minerario è inoltre disponibile un servizio di bus navetta.

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Sarà Beatrice Mariani con il suo romanzo d’esordio “La ragazza inglese” la protagonista del nuovo appuntamento, questa sera, davanti al suggestivo Nuraghe Seruci di Gonnesa, con il festival culturale Liberevento.

Alle 21,30, intervistata dalla blogger Manuela Zurru, Beatrice Mariani ripercorrerà le pagine del romanzo, edito da Sperling e Kupfer, che narra dell’estate di Jane, una ragazza abituata ad agire spinta dal cuore più che dalla ragione. Una sorta di omaggio al celebre “Jane Eyre” di Charlotte Brontë, reso però qui in versione moderna.

Dopo l’incontro con Beatrice Mariani, la serata prosegue alle 22,30 con il concerto dell’Enjoy Trio (formazione composto da Daniela Caraballese, al violino, Giuseppe Caraballese, al violoncello e Pietro Laera al pianoforte) che proporrà musiche di F. Mendelsshon, E. Morricone, C. Gardel ed altri.

Sempre domani, ma alle 22.00 a Calasetta, Liberevento propone il Concerto d’estate, a cura della banda musicale Giacomo Puccini.

Beatrice Mariani sarà ospite di Liberevento ancora domenica 21 luglio: farà tappa a Calasetta, dove alle 22.00 parlerà del suo romanzo nel suggestivo scenario della Torre Sabauda.

Dopo quello di domenica, il prossimo appuntamento con il festival è martedì 23 luglio quando arriverà lo scrittore e conduttore radiofonico Luca Bianchini.

 

 

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Appuntamento da non perdere domani, giovedì 18 luglio, a Calasetta, dove per il festival culturale Liberevento arriva Beppe Severgnini, una delle penne più brillanti del panorama giornalistico e letterario italiano.

Direttore del supplemento 7 del Corriere della Sera, editorialista per lo stesso giornale di via Solferino, ma anche scrittore, saggista e umorista, alle 22.00, davanti allo splendido scenario della Torre Sabauda, Beppe Severgnini porterà “Italiani si rimane”, spettacolo interamente tratto dal suo omonimo libro, pubblicato da Solferino editore.

Accompagnato dalle musiche dal vivo di Serena Del Fiore, Beppe Severgnini proporrà un viaggio ironico, sentimentale e istruttivo: dalla scuola di Indro Montanelli al Corriere della Sera, dal primo articolo per La Provincia di Cremona al New York Times, dai libri alla radio, da Twitter al teatro.

Organizzato dall’associazione culturale Contramilonga, Liberevento conta sulla direzione artistica dello scrittore e giornalista Claudio Moica, e di quella musicale del compositore e bandoneonista Fabio Furìa.

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Edizione numero otto per Liberevento, il festival tra letteratura, musica e teatro organizzato dall’associazione Contramilonga, diventato negli anni punto di riferimento delle estati nel Sulcis. Dietro la direzione artistica dello scrittore e giornalista Claudio Moica, e di quella musicale del compositore e bandoneonista Fabio Furìa, dal 12 al 28 luglio tra Villamassargia, Gonnesa, Calasetta, Isili, Posada, Budoni e Bortigiadas 12 appuntamenti (altri quattro se ne aggiungeranno nell’appendice in programma dal 4 al 7 agosto) vedranno ospiti alcuni dei protagonisti del giornalismo di oggi.

Rispetto agli anni passati, stavolta il festival si presenta forte non solo di un maggior numero di date ma anche di una più ampia diffusione sul territorio, con incontri che superano i confini del Sulcis per spostarsi sino al nord Sardegna.

Primo appuntamento domani (venerdì 12 luglio), alle 22.00, a Villamassargia, dove in pizza Pilar, davanti all’omonima chiesa medievale, arriva la giornalista Manuela Pompas. Redattrice per trent’anni del settimanale Gioia, e tra le più attente divulgatrici in Italia degli studi sulla profondità del potenziale umano, Manuela Pompas parlerà del suo libro “Storie di reincarnazione” (Tecniche nuove edizioni, 2018), e non solo, incalzata dalle domande di Claudio Moica.

Il giorno dopo, sabato 13 luglio, ci si sposta a Gonnesa, dove alle 21,30, nel suggestivo scenario del Nuraghe Seruci, arriva un volto noto della tv: quello di Antonio Caprarica, autore di numerosissimi reportage dall’estero realizzati come inviato per diverse testate. Nell’incontro moderato dallo storico d’arte Marco Loi, Antonio Caprarica presenterà il suo ultimo lavoro: Royal Baby (Sperling&Kupfer, 2018). Domenica 14 luglio, l’autore sarà anche a Calasetta, per un incontro in programma alle 22 sotto la Torre Sabauda.

 

 

 

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Anche quest’anno l’aeroporto di Cagliari partecipa attivamente alla ‘Festa Europea della Musica’, manifestazione promossa su scala nazionale dal ministero dei Beni e delle Attività Culturali, dall’Associazione Italiana per la Promozione della Festa della Musica, dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea e dalla SIAE, in collaborazione con molti altri enti e associazioni culturali.

Nella giornata di domani, venerdì 21 giugno, in collaborazione con il Conservatorio Statale di Musica ‘Giovanni Pierluigi da Palestrina’ di Cagliari, diretto da Giorgio Sanna, l’aeroporto di Cagliari offrirà a passeggeri e visitatori dell’aerostazione un programma così strutturato (orari indicativi: potranno subire variazioni):

dalle 10.00 alle 12.00, nel settore Partenze, due interventi di 20 minuti circa ciascuno dell’Ensemble di Chitarre – docente M. Flaviano Dessalvi; esecutori Francesco Meridda, Roberto Vanali, Matteo Ghironi, Alessio Fenuccio.

dalle 18.00 alle 20.00, nel settore Arrivi, due performance musicali con brani tratti dal repertorio popolare argentino. I musicisti accompagneranno un gruppo di ballerini di Tango Argentino che coinvolgeranno attivamente il pubblico.

Primo intervento: esecutori Veronica Maccioni (Voce e Bandoneon) ed Ottavio Farci (Contrabbasso)

Secondo intervento: Ensemble di Bandoneon – docente M. Fabio Furia; esecutori Veronica Maccioni, Enrico Tocco, Francesco Moretti, Fausto Camboni, Raffaele Podda.

Alberto Scanu, amministratore delegato di SOGAER, società di gestione dell’Aeroporto di Cagliari, ha dichiarato: «Anche quest’anno partecipiamo attivamente alla Festa della Musica. Lo facciamo con grande piacere e in collaborazione con un’importante realtà del nostro territorio, il Conservatorio Statale ‘Pierluigi da Palestrina’ di Cagliari. In questa occasione – come in tante altre passate – l’aeroporto si apre anche ai ‘non viaggiatori’ e diventa una piazza in cui ha luogo una sorta di osmosi con il contesto urbano che lo circonda. Siamo certi che i nostri ospiti di venerdì si faranno coinvolgere dalle performance degli artisti che si esibiranno nell’insolita e accattivante atmosfera del nostro terminal passeggeri».

Soddisfazione è espressa anche dal direttore del “Giovanni Pierluigi da Palestrina”, Giorgio Sanna: «E’ con vero piacere che quest’anno il Conservatorio di Musica accoglie l’invito della Sogaer per festeggiare insieme la giornata della Festa della Musica – afferma – saremo presenti con alcuni gruppi, formati dai nostri migliori allievi, che saranno certamente di gradimento a chi attende di partire o è appena arrivato al Cagliari-Elmas. Il viaggio e la musica sono legati da uno stretto rapporto in cui il desiderio di intraprendere nuovi percorsi si associa a quel meraviglioso sentimento che è l’attesa, l’attesa del nuovo, del bello e la soddisfazione di averli trovati».

In totale, saranno 16 gli scali italiani che domani, 21 giugno, offriranno esibizioni musicali. Ai passeggeri e alle comunità aeroportuali verranno proposti repertori che spazieranno dall’opera lirica al jazz, dal pop al rock, dalla musica barocca al country, alla musica popolare.

Il testimonial dell’edizione 2019 della Festa della Musica è il cantautore Roberto Vecchioni.

Aeroporto di Elmas - Partenze.

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Musica, danza e teatro si fondono per celebrare il tango in tutte le sue sfumature. Domenica 2 giugno, alle 19.00, nell’auditorium del Conservatorio di Cagliari l’appuntamento è con “Bandoneon. Il respiro del tango”, una serata frutto della collaborazione tra il “Da Palestrina”, l’associazione culturale Anton Stadler di Iglesias, l’Orchestra da Camera della Sardegna e il Mariana Montes Tango club. Ospite d’eccezione sarà Juan Josè Mosalini, celebre bandoneonista argentino che ha lavorato con Astor Piazzolla, di cui è stato intimo amico.
L’evento si inserisce come momento volto a celebrare un grande traguardo per il Conservatorio di Cagliari: dopo il via, nel 2014, al “corso libero” (primo in Italia) di didattica del bandoneon e prassi esecutiva del tango, l’anno scorso il MIUR ha autorizzato l’attivazione del “Corso triennale ordinamentale superiore indirizzo strumentale bandoneon”, consacrandolo quale primo e unico corso accademico in Italia.
Nella serata di domenica sulla scia di una storia d’amore tanto intensa e travolgente quanto impossibile, si esibiranno sette bandoneonisti, tra cui proprio Juan Josè Mosalini, da tempo residente in Francia. Per l’occasione Juan Josè Mosalini (che è stato anche il primo a portare l’insegnamento del bandoneon in un conservatorio d’Europa) sarà solista e direttore dell’Orchestra di Tango della Sardegna, un ensemble di recente formazione, composto da 25 elementi, tra cui 14 archi, sette bandoneon ed un pianoforte.
Ad impreziosire l’evento saranno, tra gli altri, artisti del calibro dei bandoneonisti Fabio Furia e Yvonne Hahnn, (il primo docente dello strumento nel Conservatorio di Cagliari, la seconda nel Conservatorio di Avignone), Gianmaria Melis, Matteo Amat e Simone Pittau (violino), Giovanni Chiaramonte (contrabbasso), Walter Agus (pianoforte). Sul palco ci saranno anche i ballerini Hatem Kakish e Sonia Deidda.
Sarà un’ora di grande musica con i capolavori di compositori quali Astor Piazzolla, Anibal Troilo, Osvaldo Pugliese, Mariano Mores, Julian Plaza, Horacio Salgan e tanti altri.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito della X edizione di ARTango&jazz Festival, organizzato dall’associazione culturale Anton Stadler di Iglesias.
L’evento è realizzato con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (assessorato della Pubblica istruzione, informazione spettacolo e sport) e del comune di Cagliari (assessorato della Cultura).
Biglietti: 15 euro posto unico.

Juan Josè Mosalini
Nato in una famiglia di artigiani con la passione per la musica, Juan José Mosalini iniziò a studiare bandoneon all’età di 8 anni immergendosi, grazie a suo padre, le tradizioni della musica popolare dell’Argentina. Diventa musicista all’età di 17 anni, ottenendo già nel 1961 il primo premio del concorso “Nace una estrella”, organizzato dalla televisione di Buenos Aires.
Dal 1962 al 1976, compone, arrangia, interpreta, accompagna e lavora con le più grandi orchestre e solisti dell’Argentina in particolare con Astor Piazzolla, di cui diventerà l’amico intimo. Negli stessi anni fonda il quintetto della Guardia Nueva, che è una delle esperienze più ricche e originali del tango d’avanguardia.
Nel 1977 si trasferisce in Francia, scegliendola come nuova patria musicale. Nel 1978 continua la sua ricerca pionieristica registrando un disco per bandoneon solo, ricevendo consensi unanimi dalla critica.
Nel 1980 fonda il nuovo ensemble “Canyengue” (Mosalini bandoneon – Caratini pianoforte – Beytelmann basso) esibendosi in tutti i continenti in particolare sulle grandi scene americane.
Nel 1983 registra il primo CD del Trio “La Bordona” e nel 1984 partecipa al World Music Meeting di Baden-Baden (Germania) come rappresentante dell’Argentina con la registrazione di un CD.
Durante lo stesso periodo, ha iniziato a scrivere un metodo bandoneon commissionato dal Ministero della Cultura.
Nel 1987, esce il secondo CD del Trio “Imagenes” (Blue Label) e nel 1988, Juan José Mosalini intraprende la realizzazione di una collezione Bandoneon su richiesta delle Editions Henry Lemoine. Nel 1989, ha creato il primo corso di bandoneon in Europa presso il Conservatoire de Gennevilliers, dove ha insegnato da allora.
Compone con Enzo Gieco e Atahualpa Yupanqui (libretto) la cantata “La Parola Sacra”, eseguita il 21 giugno a Nanterre Convention Center per la commemorazione del Bicentenario della Rivoluzione Francese.
Nel 1992 Juan José Mosalini ha creato la Great Tango Orchestra con la quale ha suonato in tutto il mondo: Giappone, USA (98 febbraio, 99 luglio all’Hollywood Bowl di Los Angeles), Sicilia, Paesi Bassi, Germania, Norvegia (1994-2000), Belgio, Canada (Montreal, Toronto), Grecia (Megaron di Atene), Svizzera, Tunisia (1993) e naturalmente in Francia. Ha anche pubblicato il suo secondo album da solista “Che Bandoneon” e composto “Casi a Tango” (Ordine di Stato).
Nel 2001 viene pubblicato il secondo album con la sua Grand Tango Orchestra.
La sua passione per la musica in tutte le sue forme lo fa incontrare con musicisti classici per scoprire un repertorio vasto e adattato, soprattutto per orchestra d’archi ed orchestra sinfonica.
Juan Josè Mosalini ha suonato come solista con la bandoneon Enesco Quartet, con il Picardie Orchestra, l’Orchestre National de Lille, Orchestre National Bordeaux-Aquitaine, l’Annecy Orchestra, I Fiamminghi, la Camerata of Burgundy, l’Orchestra della Radio France, la Radio-Stockholm Symphony Orchestra, l’Orchestre de la Suisse Romande a Ginevra (2000) e l’Orchestra Nazionale dei Paesi della Loira (2000).