22 November, 2024
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E’ iniziata in tutta Italia la raccolta di firme a sostegno dell’inserimento dell’insularità in Costituzione.

«Vogliamo che il tema dell’insularità in Costituzione entri di prepotenza nell’agenda della politica italiana!», ha detto il presidente del Comitat Roberto Frongia.

Lo sforzo organizzativo è stato grande, ma il primo bilancio della giornata inaugurale della raccolta firme è davvero entusiasmante.

Com’era prevedibile, c’è stata la fila per firmare nel banchetto di Cagliari, animato dai volontari guidati dal consigliere comunale Raffaele Onnis, così come ai tavolini di Carloforte (Pasquale Grosso), Iglesias (Paride Reale), San Gavino (Anastasia Meloni), Tortoli (Franco Sabatini), Oristano (Veronica Cabras), Nuoro (Pierluigi Saiu) Sassari (Michele Saba), La Maddalena (Fabio Lai), Olbia (Giovanni Pileri).

Ma la sorpresa più grande è stata nell’affollamento dei punti di raccolta allestiti nelle principali città italiane: A Milano (Tonino Mulas), in piazza della Scala, di fronte a Palazzo Marino, a Lecco (Giuseppe Tiana), in piazza Garibaldi, a Torino (Mario Sechi e Michele Cossa) in Piazza Castello, ad Aosta (Enrico Martial) in Avenue di Conseil de Commis, a Pordenone (Anna Maria Poddighe) in piazzetta Cavour, a Vicenza (Luciana Sedda), in piazza Matteotti, a Mestre (Saverio Vidili), in piazza Mercato, a Genova (Alessandra Zedda) in Via XX Settembre, a Piacenza (Bastianino Mossa), in piazza Cavalli, a Pesaro (Luciano Zucca), in piazza Collenuccio, a Roma (Antonio Mascia e Attilio Dedoni), in Piazza di Torre Argentina, a Napoli (Severino Nappi e Stefano Tunis), in Piazza Plebiscito, a Bari (Antonio Di Staso e Salvatore Matarrese), in piazza Umberto, a Cosenza (Michele Solinas), in piazza 11 settembre, a Palermo (Rino Piscitello e Salvatore Grillo), di fronte al Palazzo dei Normanni.

«Molti si sono fermati per curiosità, davanti allo sventolio delle bandiere dei quattro mori – ha dichiarato Frongia, riferendo le impressioni generali – con tutti, è stato poi relativamente facile ottenere la sottoscrizione della proposta di legge, quando si è spiegato che il tema dell’insularità rappresenta una emergenza di tutta la comunità nazionale, chiamata a garantire pari diritti e pari dignità agli italiani che risiedono nelle Isole.»

«La Sardegna – ha concluso Roberto Frongia – vuol definitivamente chiudere con la cultura dell’assistenzialismo, che ha generato soltanto clientelismo e rassegnazione. All’Italia intera chiediamo invece l’azzeramento degli svantaggi che ci hanno sinora impedito di competere ad armi pari con tutti gli altri cittadini italiani.»

 

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Domani, giovedì 15 settembre, alle ore 15.00, presso il CEA – Centro di educazione del Parco a Stagnali sull’Isola di Caprera, è in programma un momento di accoglienza dei giovani studenti della Scuola media di Mosso promotori dell’iniziativa: “Non si s-Budelli l’Italia” campagna di crowdfunding attivata dai ragazzi a supporto dell’acquisizione al patrimonio pubblico dell’Isola di Budelli e a tutela del patrimonio ambientale dell’Arcipelago. Interverranno alla manifestazione di benvenuto il presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena Giuseppe Bonanno, il sindaco di La Maddalena Luca Montella, il direttore FF Yuri Donno, il vice sindaco Fabio Lai.

Isola di Budelli 2

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Saremar 5 ottobre 2015 3 copiaSaremar 5 ottobre 2015 1 copia Saremar 5 ottobre 2015 2 copia

Traghetti Arbatax e La Maddalena 2 copia

Clima infuocato, ieri sera, a Carloforte, in occasione della visita dell’assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana, organizzata per partecipare alla riunione aperta del Consiglio comunale, convocata per affrontare il caso della privatizzazione della compagnia di navigazione Saremar.

Al suo arrivo, Massimo Deiana, accompagnato dal capo di gabinetto Franco Marras e dal segretario particolare Pietro Morittu, è stato contestato da un gruppo di lavoratori e dai loro familiari, che non si fidano delle assicurazioni sul reimpiego dei lavoratori licenziati nella nuova compagnia che gestirà le tratte e chiedono che la gestione resti pubblica o quantomeno con partecipazione pubblica, per garantire lavoratori e servizi. La protesta è proseguita silenziosa anche durante la riunione consiliare, con le donne paooggiate sul muro del municipio, tutte con una maglia che riportava sulla schiena la scritta “Salviamo la Saremar”.

Massimo Deiana, nel corso dei lavori consiliari, ha ribadito ancora una volta che, nella procedura di gara internazionale per la gestione dei collegamenti con le isole minori, che a giorni sarà resa pubblica, verrà inserita una clausola di salvaguardia. «La clausola – ha spiegato Deiana – consentirà il riassorbimento del personale Saremar. L’opportunità di essere riassunti, in base alle condizioni previste dalle norme e dal contratto collettivo nazionale – ha aggiunto Massimo Deiana -, riguarderà tutti i lavoratori a tempo indeterminato, esclusi naturalmente coloro che avranno maturato i requisiti per il pensionamento, e non prevederà alcun giorno di interruzione.»

Massimo Deiana ha spiegato che il nuovo gestore delle tratte dovrà attenersi a questo obbligo, ovviamente, alla luce di un piano industriale sostenibile e di un investimento adeguato. La soluzione tecnica per salvaguardare l’occupazione è stata esaminata sotto il profilo amministrativo e giuridico dagli advisor nominati dalla Regione per l’elaborazione del bando, ed è rispettosa degli orientamenti in materia espressi dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato.
La Giunta regionale attende adesso di conoscere con esattezza l’ammontare delle risorse che il ministero dell’Economia stanzierà nei prossimi nove anni per l’esercizio della continuità territoriale con le isole minori, prevedendo una cifra orientativa intorno ai 13 milioni ogni dodici mesi.
Le tratte Portoscuso-Calasetta/Carloforte e La Maddalena/Palau saranno messe a bando sino al 2024 e all’invito a presentare le manifestazioni di interesse potranno aderire tutti i vettori marittimi comunitari, con una serie di requisiti minimi richiesta dalla Regione.

«Successivamente – ha aggiunto il titolare dei Trasporti – nel momento in cui si dovranno definire i dettagli del contratto di servizio, le comunità locali saranno ancora una volta interpellate».
«L’impegno della Giunta Pigliaru su questa vertenza è stato massimo – ha sottolineato ancora l’assessore – sino ad ora abbiamo consentito alla Compagnia marittima di operare grazie all’accesso al concordato preventivo del Tribunale fallimentare e alle scelte responsabili portate avanti dal Consiglio regionale».

«Ultimata la procedura di gara aperta, trasparente e non discriminatoria – ha concluso l’assessore – l’obiettivo sarà ora quello di garantire gli attuali livelli occupativi e di rispondere alle esigenze dei sardi e della Sardegna.»

Le clausole di salvaguardia più volte richiamate dall’assessore dei Trasporti, dovrebbero riguardare solo i dipendenti a tempo intedeterminato, non quelli a tempo determinato e gli amministrativi e, su questo aspetto, è fortissima l’opposizione dei lavoratori.

Alla riunione consiliare ha partecipato anche il vicesindaco di La Maddalena, Fabio Lai, che si è espresso apertamente contro la privatizzazione, ricevendo il plauso dei lavoratori e dei loro familiari che, viceversa, con l’assessore regionale Massimo Deiana hanno contestato anche il sindaco di Carloforte, Marco Simone, ritenuto responsabile di non aver assunto la stessa posizione fortemente critica.

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Originale iniziativa dei #Riformatori sardi: «Dieci miglia di proposte: viaggio itinerante tra bellezze e incompiute dell’Isola». Con questo slogan si sono imbarcati oggi a Palau per una dibattito a bordo della #Motonave Virginia. Durante il viaggio-dibattito sono stati affrontati numerosi temi: i trasporti, le infrastrutture ex G8, le servitù militari.

Sul ponte di comando del partito fondato da Massimo Fantola, c’erano il coordinatore del collegio Olbia Tempio, Giovanni Pileri, e gli esponenti di punta del partito in Gallura: Luca Montella e Fabio Lai; il coordinatore regionale, Michele Cossa; il presidente della commissione Affari Sociali della Camera, Pierpaolo Vargiu; il capogruppo in Consiglio regionale, Attilio Dedoni. Decine di attivisti e dirigenti provenienti da tutta la Sardegna.

Lungo l’itinerario: prima partenza, alle 10.00 da La Maddalena, seconda partenza alle 10.30 da Palau, alle 10.45 giro di presentazione del territorio, alle 12.00 dibattito a Cala Corsara (Isola di Spargi), alle 14.00 breve pausa all’isola di Budelli, alle 16.00 rientro al Porto di Palau.

Dieci miglia di idee e proposte, a partire dalle aggiorni questioni che interessano l’isola di la Maddalena e la Gallura. Iniziando dall’isolamento territoriale dei mesi invernali, che penalizza le imprese e lo sviluppo economico, soprattutto dopo che gli americani sono andati via. Sono stati spesi inutilmente 400 milioni di euro, per strutture ha sono abbandonate e stanno andando in malora è che potrebbero essere preziose per un incremento del turismo nel territorio. «Ma Su infrastrutture e trasporti – hanno spiegato i Riformatori sardi – la Regione è lenta e incapace di programmare. E la Gallura e l’intera Sardegna ne risentono. Da quando la Giunta si è insediata sono passati ormai sei mesi e non è stato prodotto alcun risultato. Non c’è uno straccio di idea di come far rinascere la Sardegna».

«L’unico risultato ottenuto da Francesco Pigliaru – hanno concluso i Riformatori sardi – è stato di svendere la Sardegna a Roma: prima un accordo suicidio sul pareggio di bilancio dando al governo la possibilità di decidere sulle nostre entrate, poi la questione delle servitù militari gestita malissimo e sfuggita di mano. Infine, una continuità territoriale monca e fuori controllo.»