22 November, 2024
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La mostra regionale del libro Qui c’è aria di Cultura, promossa dalla RAS ed organizzata dall’Amministrazione comunale di Tempio di concerto con l’AES, e in collaborazione con la libreria Bardamù, è stata inaugurata stamattina con uno speciale omaggio alla memoria di Manlio Brigaglia: l’intitolazione della Sala convegni del Palazzo degli Scolopi.

La targa, che porta il nome dell’“illustre docente e intellettuale sardo”, ricoperta dalla bandiera dei quattro mori, è stata svelata al pubblico dalle mani dall’assessore regionale della Cultura Andrea Biancareddu assieme al vicesindaco di Tempio, Gianni Addis.

La cerimonia si è svolta di fronte a una salone gremito di pubblico, alla presenza di numerose autorità civili, militari e religiose, nonché gli amici e i familiari del compianto intellettuale, la moglie Marisa e il fratello Aldo.

«Intendiamo rendere omaggio al nostro insigne concittadino – ha affermato Gianni Addis – con l’intitolazione di questa sala Convegni nell’antico e prestigioso edificio che un tempo ospitava il convento degli Scolopi e il collegio di studi, luogo dove hanno ricevuto la loro educazione culturale generazioni di Galluresi, vogliamo tributare un riconoscimento, un riconoscente atto di ossequio dell’amministrazione comunale e della città per il ricco patrimonio culturale di cui ha fatto dono all’intera Sardegna attraverso una brillante carriera.»

Evidente la soddisfazione di Simonetta Castia, presidente dell’Associazione Editori Sardi, alla quale Brigaglia era particolarmente legato: «Siamo felici di iniziare la manifestazione giustamente con un tributo a professor Manlio Brigaglia – ha affermato – non solo perché questa è la sua città, ma anche perché tutti sappiamo quale amore nutrisse per l’editoria e per il libro sardo, verso il quale riversava un impegno quotidiano e costante». Simonetta Castia ha ricordato che la manifestazione si chiuderà domenica con la proiezione del documentario “Manlio Brigaglia”, contenuto extra del film “Uno sguardo alla terra” del regista Peter Marcias, distribuito da Istituto Luce Cinecittà.

Andrea Biancareddu si è detto onorato ed emozionato per il suo primo intervento in questa sede in qualità di Assessore regionale: «Avrei voluto che Manlio Brigaglia fosse al mio fianco, oggi, per potermi dare ancora i suoi preziosi consigli. Ma cercherò di seguire i suoi insegnamenti. Di lui ricordo tante doti, la bravura, l’intelligenza la cultura, però c’è una dote in particolare che lo ha caratterizzato: la simpatia. Aveva questa capacità di insegnare facendoci sorridere. E questo insegnamento non lo potrò mai dimenticare».

A impreziosire la cerimonia è stata la presentazione del libro “Manlio Brigaglia. Ricordi di una vita” (Soter), di Franco Fresi che, con la voce rotta dall’emozione lo ha definito un personaggio “meraviglioso”, ricordandone un lato poco conosciuto, quello poetico. Sono seguiti gli interventi di Salvatore Tola e di Sandro Ruiu, autori del libro “Manlio Brigaglia. Tutti i libri che ho fatto” (Mediando), di monsignor Giovanni Maria Pittorru e di Aldo Brigaglia.

La manifestazione prosegue nel pomeriggio alla Spazio Faber, dove è anche allestita la vetrina completa dell’editoria libraria sarda, che raccoglie i volumi di ben 31 case editrici aderenti all’iniziativa. Dalle 16 è in corso l’inaugurazione della mostra Noi e il mondo, che lascerà spazio alle presentazioni degli autori.

Nel corso della mattinata si sono svolti anche gli incontri con le scuole che proseguiranno sabato.

Sabato 23 novembre, la libreria Bardamù alle 10.00 darà spazio al dibattito “Editore, libraio: un mestiere difficile”, con la partecipazione di Simonetta Castia, Giuseppe Podda, Paolo Sorba, Massimo Dessena ed Elia Cossu.

Allo Spazio Faber, Giuseppe Pulina introdurrà ben sette volumi editi in Sardegna. Alle 12.00, per Carlo Delfino Editore, l’autore Umberto Oppus presenta “La spada e la Gloria” confrontandosi con Fabio Marcello. Alle 16.00 Paolo Sorba Editore propone “Poesie e rime che raccontano” di Andrea Muzzeddu, che sarà affiancato da Zelindo Pucci. Alle 16.45 Nanni Falconi, con la moderazione di Emiliano Deiana presenta “Su grodde bos at a contare de me”, edito dalla NOR. Alle 17.30 la Taphros Editrice dà spazio a “Nulla nasca più per morire” di Francesco Carbini, che dialoga con Andrea Muzzeddu.

Per Condaghes, alle 18.15 l’autore Roberto Deriu presenta “La pantera di Bultei” assieme ad Alberta Zancudi. Per Arkadia, alle 19.00 Ilario Carta propone “Espiazioni collettive”. Infine alle 19.45 Carlo Delfino presenta “Il marchio del ginepro” di Gabriella Ghisu, con letture e interventi di Antonella Masala seguite in chiusura dalle esibizioni del balletto di Sassari “Emmeleia”.

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Mercoledì 18 settembre 2019 alle ore 19.00 presso la libreria Ubik di Via Sonnino 186/A a Cagliari, sarà presentata al pubblico la  nuova raccolta di poesie inedite di Antonello Verachi dal titolo “L’uomo coi baffi di vetro” edita da Ensemble. Un evento, alla presenza dell’autore, coordinato dal giornalista Fabio Marcello con la partecipazione dell’eclettico Gerardo Ferrara (voce) e del cantautore Andrea Andrillo (musiche).

Si tratta di un evento che, in maniera amichevole ed estemporanea, dona forma e suggestioni alla poetica dello scrittore. Una raccolta di versi che frantuma ogni codice e metrica per raggiungere in modo inespugnabile il cuore dei lettori. Poesie che trattengono il pianto di città devastate, sotto l’occhio vigile e positivo di speranze per un futuro desiderato di condivisione ed uguaglianza, leggerezza e creatività rivoluzionaria. Parole che attingono a visioni diurne, in cui l’emozione si fonde con l’esistenza stessa, in un paesaggio umano in cui ogni personaggio è portavoce astratto di attese, pienezza nei sentimenti, vicende da dipanare in una continua ricerca di nuovi porti per salpare altrove. Poesie quindi dove il punto o le virgole sono solo piccole tappe dove respirare profondamente… per continuare l’imprevedibile viaggio dell’esistenza, a volte battuto dal sole, altre dal freddo dell’inquietudine, altre ancora dall’euforia di purezze ritrovate.

La scrittura di Antonello Verachi si muove a rimbalzo dal personale al collettivo, in una sala di specchi dove chiunque può riconoscere qualcosa di se, oltre ogni giudizio. “L’uomo coi baffi di vetro” è un piccolo puzzle senza incastri, un gioco aperto per il lettore, un ottimo compagno di viaggio per sondare l’alchimia dell’anima. Tra visioni, squarci realistici, surrealismo, grande ironia ed insolita comicità, la raccolta di poesie sboccia nel campo dell’editoria nazionale come un fiore di loto,  che già custodisce nel frutto i semi per nuove nascite sul filo della parola.

Antonello Verachi è nato a Nuoro nel 1970 e attualmente risiede a Cagliari. Dopo studi umanistici e filosofici presso l’università Cattolica di Milano, da anni studia con passione la produzione letteraria e musicale contemporanea. Ha partecipato a diversi eventi teatrali, reading, rassegne e trasmissioni televisive dedicate alla letteratura e performing art ed è vicepresidente dell’Associazione Culturale NudiCrudi impegnata sul fronte dello spettacolo dal vivo.

Dal 1999 ha pubblicato:

Preghiera alla Natura, Libroitaliano, Ragusa 1999

Tutto scorre – il delirio della Fenice,  Libroitaliano, Ragusa 2002

Risate dal cavo scoperto, Tipografia artigiana Musanti 2006

Argomenti – rassegna antologica del linguaggio poetico contemporaneo, ISMECA, Bologna 2007

Vetroresina ed altri materiali, Editoria & Stampa 2008

Dopo la stagione delle piogge,  Giemme Edizioni 2009

L’Uomo Coi Baffi Di Vetro , Ensemble Edizioni 2019

La presentazione sarà introdotta da un breve video realizzato da Dafne Turillazzi, che accosta estratti delle poesie di Antonello Verachi ad immagini dirette da David Lynch. Un tributo sentito e pieno di gratitudine ad un regista che in modo sublime destruttura la narrazione per condurci nell’irregolarità dei sogni e dell’inconscio.

Al termine sarà offerto un aperitivo cruelty free.

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Domani, sabato 16 marzo, a Cagliari sarà la Shoah, il genocidio degli ebrei, il tema al centro del nuovo appuntamento con Musica e Storia, rassegna organizzata dalla Fondazione di ricerca Giuseppe Siotto.

La serata, intitolata “Bambini in fuga”, è in programma come sempre dalle 19 negli spazi della Fondazione Siotto di via dei Genovesi 114, e sarà introdotta dal giornalista Fabio Marcello. Ospite di questo appuntamento (organizzato in collaborazione con in collaborazione con l’associazione Chenàbura – Sardos pro Israele) sarà Mirella Serri, giornalista e saggista nota per le sue collaborazioni con le reti Rai Cultura e Rai Storia e per i suoi interventi sulla Stampa e Sette del Corriere della sera.

Dopo la conferenza della studiosa, spazio alla sezione dedicata alla musica con un concerto della corale I Polyphonica che proporrà un programma incentrato sulla musica tradizionale ebraica ed i sui brani che hanno accompagnato celebri film dedicati alla Shoah.

La chiusura (alle 21.15) è affidata al cinema con la proiezione del film di di Gérard Jugnot Monsieur Batignole (Francia, 2002, 100’) ambientato a Parigi durante l’occupazione tedesca. Introduce Alice Deledda.

Giunta alla settima edizione, “Musica e Storia” quest’anno è dedicata ai genocidi perpetrati tra Ottocento e Novecento. La direzione artistica è di Francesco Accardo. Media partner della rassegna è Unicaradio.

Biglietti. Biglietto Musica e Storia: 10,00 €, Biglietto Cinema e Storia: 8,00 €, Biglietto completo + light dinner: 15,00 €.

Mirella Serri è docente di Letteratura e giornalismo presso l’Università La Sapienza di Roma. Ha dedicato numerosi saggi ai maggiori scrittori contemporanei.  Ha pubblicato Carlo Dossi e il racconto; Storie di spie. Saggi sul Novecento in letteratura; ha partecipato ai volumi collettivi: Il Novecento delle italiane; Amorosi assassinii. Storie di violenze sulle donne. Ha curato il Doppio diario.1936-1943 di Giaime Pintor.  I suoi ultimi libri: Il breve viaggio. Giaime Pintor nella Weimar nazista (premio Capalbio e premio Salvatore Valitutti) e I redenti. Gli intellettuali che vissero due volte. 1938-1948, (premio letterario internazionale Isola d’Elba – Raffaello Brignetti, premio Alessandro Tassoni, premio Vladimir Nabokov, premio Ninfa Galatea-Lido dei Ciclopi).  Ha realizzato trasmissioni culturali per la tv. Collabora a L’espresso, La Stampa, Ttl, Corriere della Sera-Magazine.

I Polyphonica è un’associazione culturale e musicale nata nel marzo 2016 dopo un’esperienza decennale in seno al coro del liceo scientifico Antonio Pacinotti di Cagliari.

Il coro, diretto sin dalla fondazione nel 2005 dalla maestra Franca Devinu, negli anni ha partecipato a diverse manifestazioni regionali e nazionali tra le quali il festival Musicando svoltosi a Riccione nel 2009; la manifestazione Scuola e Musica, in rappresentanza della Sardegna, svoltasi a Torino nello stesso anno; il Festival di Primavera di Montecatini, nell’edizione del 2010.

Costituiti in associazione, i Polyphonica continuano la loro attività concertistica sul territorio esibendosi all’interno di eventi e rassegne musicali, muovendosi in un vasto e variegato repertorio che spazia dalla musica rinascimentale alle varie espressioni della musica del ‘900. A loro volta organizzano iniziative di largo respiro come la “Rassegna sulla musica Corale”, da loro ideata e realizzata in 5 eventi nel corso del 2017, con la collaborazione di diverse realtà corali e strumentali, nonché con la partecipazione di personalità attive nell’ambiente corale e musicologico italiano.

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Sandra Petrignani con “La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg” (Neri Pozza) per la Narrativa, ed Alberto Bertoni con “Poesie 1980-2014” (Nino Aragno) per la sezione Poesia, sono i vincitori del trentatreesimo Premio “Giuseppe Dessì”, il concorso letterario intitolato allo scrittore sardo (1909-1977) che a Villacidro, sede della manifestazione e della Fondazione a lui intitolata che lo promuove, aveva le sue radici.

Sandra Petrignani, scrittrice da tempo affermata (i suoi romanzi sono stati tradotti in Francia, Germania, Gran Bretagna, Giappone) e giornalista culturale, e Alberto Bertoni, ritenuto oggi in Italia un autore, e critico, importante sul versante poetico, docente di Letteratura italiana contemporanea e Prosa del Novecento all’Università di Bologna, sono stati proclamati vincitori e premiati nel corso della cerimonia, condotta dalla giornalista Roberta Floris, che si è svolta questa sera (sabato 29) nella cittadina del Sud Sardegna. Consegnati anche i premi che affiancano i due allori letterari: il Premio Speciale della Giuria allo scrittore e critico letterario Ernesto Ferrero, figura che ha attraversato in modo totale il mondo dei libri e dell’editoria (Ferrero ha voluto ricordare Sergio Atzeni e dedicare il suo premio allo scrittore sardo prematuramente scomparso nel 1995); ed il Premio speciale della Fondazione di Sardegna allo psichiatra Vittorino Andreoli, che con i suoi studi e saggi si è sempre profondamente occupato del malessere dell’uomo e della società contemporanei, e al giornalista e scrittore Ferruccio de Bortoli, personalità di spicco, ex direttore del Corriere della Sera, de Il Sole 24 Ore, attualmente presidente della casa editrice Longanesi.

Insieme al prestigioso riconoscimento, a Sandra Petrignani e Alberto Bertoni è stato assegnato un premio dell’importo di cinquemila euro, mentre a ciascuno degli altri finalisti – Maria Pia Ammirati con “Due mogli. 2 agosto 1980” (Mondadori) e Giuseppe Marcenaro con “Dissipazioni. Di carte, corpi e memorie” (Il Saggiatore) per la sezione Narrativa, e Paolo Fabrizio Iacuzzi con “Folla delle vene. Il museo che di me affiora” (Corsiero Editore) e Vincenzo Mascolo con “Q. e l’allodola” (Mursia) per la Poesia – sono andati millecinquecento euro.

   

Calato il sipario sulla serata clou delle premiazioni in programma oggi, prosegue domani, domenica 30 settembre, a Villacidro, il programma culturale del 33° Premio “Giuseppe Dessì”, che, poi, da lunedì primo ottobre a mercoledì 3 sfoglierà le sue pagine conclusive. Si comincia la mattina, alle 10.30, al Mulino Cadoni con “Quelli che il Premio…”, l’immancabile incontro con i finalisti e i vincitori del concorso letterario, moderati dal giornalista Fabio Marcello. In serata, alle 19.00, sempre al Mulino Cadoni (invece che nel cortile di Casa Dessì, dove era inizialmente previsto), riflettori puntati su David Riondino con “Triglie, principesse, tronisti e alpini”, cronache cantate dell’Italia più o meno contemporanea, come annuncia il sottotitolo; un diario in musica di questi primi anni del millennio, nei suoi momenti più evidenti, anni di crisi raccontati a partire dalle canzoni e dalle storie che il cantautore e poliedrico artista fiorentino ha scritto in occasioni molto diverse, per radio, televisione, teatro e giornali più o meno satirici. Altri suoni e atmosfere nel secondo appuntamento della serata: in programma, alle 21.00, nel cortile di Casa Dessì, “Làntias“, il nuovo progetto musicale di Elena Ledda, consegnato alle tracce dell’omonimo disco, frutto di preziose sinergie e collaborazioni che sintetizzano un percorso artistico che spazia dalla Sardegna al mondo. Prodotto dall’etichetta S’ArdMusic, l’album comprende dodici brani ispirati dalle complesse vicende umane che caratterizzano la società alle soglie del terzo millennio. Un disco intenso in cui musiche e parole viaggiano tra le intricate trame della contemporaneità, senza perdere il legame con le radici. Sul palco, insieme alla cantautrice sarda, i suoi inseparabili compagni di viaggio: Simonetta Soro (voce), Mauro Palmas (liuto e mandola), Silvano Lobina (basso), Marcello Peghin (chitarre) ed Andrea Ruggeri (batteria e percussioni).

Anticipazioni sugli ultimi appuntamenti Spazio dedicato alle scuole di Villacidro e dei comuni del parco letterario “Giuseppe Dessì” tra gli ultimi impegni in agenda del Premio, proposti in collaborazione con il festival Tuttestorie. Autore di oltre cento libri di narrativa per ragazzi, tradotti in dieci lingue, vincitore di una decina di premi nazionali di letteratura per ragazzi, tra cui il Premio Andersen 2013 come autore del miglior libro 6/9 anni, Luigi Dal Cin sarà al centro degli incontri in programma con alunni e docenti nelle mattinate di lunedì 1, con Fiabe dal mondo, e martedì 2 ottobre, con Wiligelma Cook (il nome di una simpatica gallina, protagonista di un suo libro), alle 9.00 e alle 11.00, al Mulino Cadoni. Stessi orari, stesso luogo, mercoledì 3, per gli incontri dal titolo Guarda che ti riguarda e Illuminati. Le biografie dei grandi artisti e, alle 15.00, per gli aggiornamenti didattici con Sonia Basilico, lettrice per bambini e cantastorie appassionata di letteratura per l’infanzia, attiva nella formazione per adulti nel campo dell’orientamento bibliografico e dell’utilizzo dei testi nelle attività scolastiche.

Ultimi appuntamenti anche sul versante degli spettacoli. Martedì sera (2 ottobre) Dario Vergassola recupera (alle 21,30) nel cortile di Casa Dessì il recital “Sparla con me” che era stato rinviato martedì scorso (a causa dei ritardi dei voli dovuti alla chiusura dell’aeroporto di Pisa per il grave incendio che ha interessato). Prendendo spunto dal successo del programma televisivo “Parla con me”, il comico spezzino ripercorre i momenti più esilaranti dei suoi incontri nel salotto di Serena Dandini e memorie personali con la sua verve satirica e l’inconfondibile parlantina. Sipario finale, la sera dopo (mercoledì 3), con “Federico García Lorca” della compagnia La Maschera, di e con Nino Landis, Enzo Parodo, Valentina Trincas, Erminia Contu, Carlo Plumitallo, Carlo Mura e Peppe Pili, in scena alle 20.00 nel cortile di Casa Dessì. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito.

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Sabato 7 luglio prosegue il viaggio tra le produzioni letterarie della Sardegna e gli scrittori che si confrontano con il tema delle migr/Azioni e l’opera di D. H. Lawrence, nella seconda giornata del Festival della Letteratura di Viaggio D. H. Lawrence. Si riparte stavolta da Mandas ed i suoi suggestivi siti culturali e storici. Alle 10.30 nel Compendio Culturale “San Francesco” si potrà visitare la mostra “Da Subiaco a Mandas, l’arte della stampa nel monastero”. Alle 12.00 nel complesso medioevale Sant’Antonio si parlerà, durante l’aperitivo con gli autori, di temi della cronaca legati alle migrazioni con Francesco Bachis, autore del libro “Sull’orlo del pregiudizio. Razzismo e Islamofobia in una prospettiva antropologica” (Edizioni Aipsa) e Patrizia Manduchi, autrice insieme ad Alessandra Marchi e Giuseppe Vacca del volume “Studi gramsciani nel mondo” (Il Mulino). Alle 18.00 la scrittrice Maria Tiziana Putzolu Mura presenterà nell’incontro con il giornalista Fabio Marcello il suo libro “Eva canta” (Aipsa edizioni), e il racconto dell’approdo a Tripoli di una donna della Sardegna meridionale all’inizio del periodo coloniale, durante il fascismo. Alle 19.00 la giornalista e scrittrice Violetta Bellocchio ed il libro “La festa nera” (Chiarelettere): un racconto tragicomico che mostra l’ultimo stadio di un’umanità che ha scelto il tracollo come aspirazione esistenziale. Alle 20.00 il giornalista e scrittore Bruno Arpaia ed il suo racconto on the road “Qualcosa là fuori” (Guanda edizioni): un viaggio avventuroso con gli scafisti del 2080  nel futuro di un pianeta ormai moribondo.

Alle 22.00 Teatro di parole e musica nel reading-concerto che vede protagonista il racconto di David Herbert Lawrence “Sea and Sardinia” dell’itinerario straordinario che fece insieme alla moglie Frieda in Sardegna nel 1921 tra Cagliari, Terranova (Olbia), Mandas, Sorgono e Nuoro, ripercorso cento anni dopo da nove autori sardi ed annotato nel libro-taccuino “Back to Sardinia” (Edizioni Condaghes), curato da Rossana Copez e Giovanni Follesa. Letture di Eleonora Giua e Daniel Dwerryhouse e DJ set di Arrogalla.

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Sarà lo scrittore Francesco Abate l’ospite della giornata di domani, domenica 6 agosto, di LiberEvento, il festival musico-letterario organizzato a Calasetta dall’associazione Contramilonga, dietro la direzione artistica di Claudio Moica e Fabio Furìa.

Alle 22.00, come di consueto nel suggestivo piazzale della Torre Sabauda, Francesco Abate, insieme al giornalista Fabio Marcello, parlerà del suo ultimo libro “Mia madre e altre catastrofi”.

Pagina dopo pagina, nel lavoro pubblicato nel 2016 da Einaudi, Abate propone una serie di dialoghi folgoranti, irresistibilmente comici, che tessono il racconto di un’intera vita, anzi due: quella di un figlio e di sua madre, dall’infanzia fino a oggi.

Dopo l’incontro con Abate, la serata prosegue alle 23.00: salirà sul palco il Quartetto K, ensemble composto da Stefano Martini (violino), Matteo Salerno (flauto), Egidio Collini (chitarra) e Fabio Gaddoni (contrabbasso), che proporrà il concerto “San Pietroburgo express”, un viaggio “sentimentalmusicale” nel cuore dell’Europa.

Sulle note del Quartetto K si chiude questa prima parte di LiberEvento, che riprenderà il 18 agosto, spostandosi però nella terrazza del Macc, il Museo, il Museo d’arte contemporanea di Calasetta, dove andrà in scena lo spettacolo “Anime inquiete e…boh”.

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Sabato 18 febbraio, dalle ore 16,30, l’Aula polifunzionale del comune di Carbonia, in Piazza Roma, ospiterà l’incontro “Viaggio nel mondo dell’autismo”.

Nell’occasione sarà presentato il libro “H&J” di Paolo Montaldo. Sarà presente l’autore.

Interverranno: Stefania Cadeddu, psicologa e psicoterapeuta; Loredana Frongia, psicologa dei Servizi Sociali del Comune di Carbonia; Laura Palmieri, educatrice tecnico ABA (Coop. Le Api Sant’Antioco); Maria Ilaria Vannini, psicologa esperta in neuropsichiatria infantile; Ilaria Falchi, psicologa e psicoterapeuta analisi transazionale; Laura Musino, presidente dell’Associazione Autismo di Carbonia.

Moderano l’incontro: Fabio Marcello, giornalista dell’Unione Sarda e redattore della sezione Cultura e Loredana La Barbera, assessore dei Servizi sociali del comune di Carbonia.

L’incontro è organizzato dall’assessorato dei Servizi Sociali e dall’assessorato della Cultura del comune di Carbonia.