22 November, 2024
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Partire dalla scuola per educare le future generazioni alla cultura della sicurezza, della prevenzione e della salute. Con questo obiettivo, oggi 12 dicembre, si è svolto a Roma il convegno “Memory Safe: la cultura della sicurezza”, alla presenza dei rappresentanti del governo. Il dibattito, moderato dalla giornalista Maria Concetta Mattei, è stato introdotto dal direttore generale di Indire, Flaminio Galli, e ha visto la partecipazione di Giovanna Boda, Capo Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri, Franco Bettoni, presidente nazionale ANMIL, Fabio Pontrandolfi, Area lavoro e Welfare di Confindustria, Michele Lepore, docente di diritto della sicurezza sul lavoro alla Sapienza Università di Roma.

La riflessione è partita dagli ultimi dati dell’INAIL che evidenziano come in Italia nel 2016 si siano registrati 641.345 infortuni sul lavoro, 16.557 malattie professionali e 1.104 vittime derivanti dagli incidenti. A livello europeo, secondo una ricerca dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) realizzata con altri partner stranieri, il costo stimato per gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali sostenuti dai paesi dell’Unione è pari a 476 miliardi di euro all’anno, che equivale al 3,3% del PIL europeo.

«È necessario investire con forza sull’educazione culturale delle nuove generazioni – ha dichiarato il direttore generale di Indire, Flaminio Galli – per migliorare le condizioni di sicurezza e salute nel lavoro e nella vita. Infatti, nonostante vi siano norme, controlli e sanzioni severissime, gli incidenti e le malattie professionali non diminuiscono in maniera evidente. Dobbiamo spostare l’attenzione dal “dopo”, quando il danno è fatto, al “prima”, con la prevenzione. Possiamo farlo – ha aggiunto Galli – solo investendo sulla cultura della sicurezza e dando al giovane, al futuro lavoratore, la sensibilità, la conoscenza e la consapevolezza del rischio. Cultura, sicurezza e lavoro devono viaggiare insieme».

Nel corso della giornata sono stati presentati i risultati del progetto “Memory Safe”. L’iniziativa, grazie agli strumenti introdotti dal Testo Unico sulla Sicurezza sul lavoro (legge 81/2008), ha rappresentato una grande occasione per diffondere le buone pratiche in tema di prevenzione e cultura della sicurezza, con un impatto su oltre 43 mila studenti, 3.100 docenti e 2.175 classi nelle scuole italiane.

Nel pomeriggio sono stati premiati gli istituti scolastici che hanno partecipato a “Memory Safe”. Dal 2015 a oggi, grazie a un finanziamento del ministero del Lavoro, Indire ha assegnato 4 milioni di euro a 1342 soggetti, tra scuole, enti e associazioni di categoria, selezionando 41 progetti tra 203 candidature finanziabili.