22 December, 2024
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L’ordinazione episcopale del nuovo arcivescovo di Cagliari si terrà domenica 5 gennaio, alle ore 15.00, presso la Basilica di N.S. di Bonaria. La durata del rito è di circa tre ore. Il vescovo consacrante sarà il Cardinale Gualterio Bassetti, Arcivescovo di Perugia – Città della Pieve e Pre-sidente della Conferenza Episcopale Italiana. I vescovi conconsacranti saranno Arrigo Miglio, Amministratore apostolico di Cagliari, e Salvatore Gristina, Arcivescovo di Catania. Si prevede la presenza di circa trenta vescovi concelebranti. I presbiteri assistenti (che affiancano mons. Baturi durante il rito) saranno don Franco Puddu, Vicario generale della diocesi di Cagliari, e don Ivan Maffeis, Sottosegretario e Portavoce della Conferenza Episcopale Italiana. Coordinano la celebrazione e il servizio liturgico don Davide Collu e don Andrea Secci. Il servizio liturgico è reso dagli alunni del Seminario maggiore di Cagliari. L’animazione del canto è affidata al coro costituito dalla Polifonica Kalaritana (Cappella musicale del Duo-mo) e dal coro del Co.li.mus (Corso di formazione liturgico musicale promosso dal Conservatorio di Cagliari e dall’Ufficio liturgico diocesano), sotto la direzione del maestro mons. Fabio Trudu. All’organo il maestro Andrea Sarigu. Interverrà anche la violinista Paola Tabacco. Guiderà l’assemblea liturgica don Mario Pili. I sacerdoti concelebranti indosseranno i paramenti liturgici presso il teatro della parrocchia N.S. di Bonaria (ingresso dal passo carrabile del convento dei mercedari) a partire dalle ore 13.45. I sacerdoti dovranno es-sere in Basilica entro le 14.30. Alle 14.50 mons. Mons. Giuseppe Baturi farà il suo ingresso nella Basilica. Giunto ai piedi del presbiterio accoglierà il saluto del sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu. Seguirà la processione liturgica di ingresso. Durante la celebrazione sono previsti i seguenti interventi: 1. Mons. Arrigo Miglio, all’inizio della celebrazione 2. Card. Gualtiero Bassetti, all’omelia 3. Mons. Giuseppe Baturi, al termine della celebrazione I testi saranno messi a disposizione nel sito www.chiesadicagliari.it immediatamente dopo l’esposizione di ciascuno. Dopo la distribuzione della comunione eucaristica, prima dei riti conclusivi, si procederà all’esibizione della Lettera Apostolica al collegio dei consultori, alla presenza del cancelliere della curia, e si firmerà il relativo verbale. Con questo atto ufficiale Mons. Baturi prenderà possesso canonico della Diocesi di Cagliari. La diretta radiofonica sarà a cura di Radio Kalaritana (95.000 Mhz: Provincia di Cagliari, Medio Campidano, Sulcis Iglesiente / 97.500 Mhz: Cagliari e hinterland / 99.900 Mhz: Medio campidano, Marmilla e Oristanese / 102.200 Mhz: Trexenta, Marmilla e Oristanese / 104.000 Mhz: Sarcidano e Basso nuorese). Può essere se-guita anche sul sito www.radiokalaritana.it e sulla App per gli smartphone. La diretta televisiva sarà a cura di Videolina (canale 819 di Sky e Tivùsat). Può essere seguita anche sul sito www.videolina.it e sulla App per gli smartphone.

BIOGRAFIA DI S.E. MONS. GIUSEPPE BATURI ARCIVESCOVO DI CAGLIARI

Il Rev.do Mons. Giuseppe Baturi è nato il 21 marzo 1964 a Catania, nell’omonima provincia ed arcidiocesi. Ha ricevuto il battesimo e gli altri sacramenti dell’iniziazione cristiana nella Parrocchia SS. Sacramento Ritrovato di Catania, retta dai Padri Vincenziani (Congregazione della Missione). Dopo la maturità scientifica, ha ottenuto la Laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Catania. Come alunno del Seminario Arcivescovile ha frequentato lo Studio Teologico San Paolo di Catania, conseguendo il Baccalaureato in Teologia. Successivamente, presso la Pontificia Università Gregoriana, ha ottenuto la Licenza in Diritto Canonico. È stato ordinato sacerdote il 2 gennaio 1993, per il clero di Catania.

Dopo l’ordinazione è stato Parroco della parrocchia di Valcorrente, frazione di Belpasso (1993-2002) ed E-conomo Diocesano (1999-2008). È stato, inoltre, Vicario Episcopale per gli Affari Economici, Membro del Consiglio Presbiterale, Procuratore Generale dell’Arcivescovo, vicepresidente dell’Opera Catanese per il Culto e la Religione, Membro dei Consigli di Amministrazione dell’Opera Pia dei Chierici Poveri, del Pio Istituto Educativo San Benedetto e dell’Associazione Comitato Regina Pacis di Belpasso, Membro del Comitato Direttivo della Fondazione Michelangelo Virgilito di Paternò. È stato anche Responsabile di Comunione e Liberazione per la Sicilia. È stato membro del Consiglio di Amministrazione dell’Opera Diocesana Assistenza (che gestisce centri so-cio-assistenziali e riabilitativi), dell’Istituto per Ciechi “Ardizzone Gioeni” e dell’Opera Pia Casa di Riposo Mons. Ventimiglia e Istituto San Benedetto. Ha insegnato religione presso l’Istituto Sant’Orsola di Catania. È Cappellano di Sua Santità dal 2006 e Canonico Maggiore del Capitolo Cattedrale di Catania dal 2012. Dal 2012 all’aprile 2019 è stato Direttore dell’Ufficio Nazionale per i Problemi Giuridici e Segretario del Con-siglio per gli Affari Giuridici della Conferenza Episcopale Italiana. Dal 2015 è Sotto-Segretario della medesima Conferenza. Alle ore 12 di sabato 16 novembre 2019 viene annunciata la sua nomina ad Arcivescovo in concomitanza a Catania e a Cagliari.

STEMMA EPISCOPALE DI S.E. MONS. GIUSEPPE BATURI ARCIVESCOVO DI CAGLIARI

A) Descrizione

Lo scudo, dalla forma “inglese”, è cosi araldicamente descritto: partito d’azzurro e di rosso, alla Croce Armena, caricata in cuore dal monogramma di Cristo (Chrismon): il tutto d’oro, attraversante sulla partizione; accompa-gnata nel cantone destro della punta da un crescente volto, recante al cen-tro una stella (8): il tutto d’argento e, nel cantone sinistro, da due palme decussate, attraversanti una corona all’antica di dodici punte, sette visibili: il tutto d’oro.

Il motto: GRATIA MISERICORDIA PAX, che è in lettere maiuscole lapidarie romane di nero, è caricato su di un cartiglio svolazzante al naturale e fodera-to di rosso. Lo scudo, accollato ad una croce doppia trilobata d’oro, è timbrato da un cappello prelatizio (galero) di co-lore verde, dal quale pendono venti fiocchi, (dieci per lato), dello stesso colore, disposti 1, 2, 3, 4. Gli orna-menti esteriori su descritti, in araldica indicano la Dignità Arcivescovile.

B) Significato del motto e degli elementi simbolici

Il motto Gratia, misericordia, pax – è la benedizione augurale che San Paolo rivolge a Timoteo, suo «vero figlio nella fede», che egli stesso ha incaricato di presiedere alla Chiesa di Efeso (cf. 1Tm 1, 2; 2Tm 1, 2). La grazia evoca l’opera redentiva del Cristo, la pace è la pienezza del dono del Risorto, la misericordia – che si svela pienamente nel volto di Gesù Cristo – è posta al centro come sorgente di quella grazia e pace. La Croce Armena è una croce latina, che porta su ciascuno dei suoi lati un trifoglio, simbolo della Trinità. È conosciuta anche come croce fiorita che richiama a Cristo risorto: «Sono stato crocifisso con Cristo, e non vivo più io, ma Cristo vive in me» (Gal 2, 19-20). La luna è un antico simbolo della Chiesa: «Veramente come la luna è la Chiesa che ha diffuso la sua luce in tutto il mondo e, illuminando le tenebre di questo secolo, dice: “La notte è avanzata, il giorno è vicino” (Rm 13, 12). La Chiesa rifulge non della propria luce, ma di quella di Cristo» (S. Ambrogio). La stella richiama la Beata Vergine Maria, «riconosciuta quale sovreminente e del tutto singolare membro della Chiesa, figura ed eccellentissimo modello per essa nella fede e nella carità; e la Chiesa cattolica, istruita dallo Spirito Santo, con affetto di pietà filiale la venera come madre amatissima» (Lumen gentium). Le palme ricordano che sia la Chiesa di Catania che quella di Cagliari sono nate dall’amore “più grande” dei martiri – tra i quali S. Agata e S. Efisio, S. Euplio e S. Saturnino – che «hanno donato la loro vita come atto di amore verso Dio e verso gli uomini» (Benedetto XVI). La memoria dei martiri invita «a chiedere la grazia di vivere e morire con il nome di Gesù nel cuore e sulle labbra» (Francesco). 4

ALTRI EVENTI NEI GIORNI SUCCESSIVI L’ORDINAZIONE EPISCOPALE

Prima santa messa pontificale nella Cattedrale di Cagliari Lunedì 6 gennaio, solennità dell’Epifania del Signore, alle ore 10.30 Incontro con i giovani della diocesi Lunedì 6 gennaio dalle 15.30 alle 19.30, presso la multisala “Mediterraneo” della Fiera della Sardegna Incontro con la stampa locale Mercoledì 8 gennaio alle 10, presso l’Aula Benedetto XVI della curia arcivescovile (via Mons. G. Cogoni 9) Ritiro del clero Giovedì 9 gennaio alle 9.30, presso il Seminario diocesano (via Mons. G. Cogoni 9)

 

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Si terrà a Cagliari, sabato 16 marzo, alle 10,30, nella Sala Convegni de L’Unione Sarda, P.zza dell’Unione Sarda, la presentazione del volume “Cattedrali di Sardegna. L’adeguamento liturgico delle chiese madri nella Regione ecclesiastica sarda”.

Interverranno S.E. monsignor Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari e presidente della Conferenza Episcopale Sarda, S.E. monsignor Sebastiano Sanguinetti, vescovo delegato Patrimonio Ecclesiastico, don Valerio Pennasso, direttore Ufficio Nazionale BCE ed EDC ed il dott. Fabio Ardau, curatore dell’Opera.

Gli interventi saranno moderati dal giornalista Paolo Matta.

Le chiese madri della Sardegna hanno un lungo percorso radicato nei secoli; raccontano le trasformazioni stilistiche, i materiali, le pietre, ma prima di tutto testimoniano una storia fatta di uomini, liturgie e idee che riflettono le peculiarità e le molteplici sfaccettature dell’Isola.

Per scoprire questo immenso patrimonio, l’Ufficio Nazionale CEI dei Beni Culturali Ecclesiastici e la Conferenza Episcopale Sarda hanno promosso e finanziato l’opera intitolata: “Cattedrali di Sardegna. L’adeguamento liturgico delle chiese madri nella regione ecclesiastica sarda”.

Il volume, curato da Fabio Arbau, con il coordinamento della Consulta Regionale per il Patrimonio Ecclesiastico, fa parte della collana “Cattedrali d’Italia” ed è concepito come un “viaggio” che accompagna il lettore nella scoperta del mondo delle chiese madri della Sardegna.

L’opera è arricchita dai contributi di autorevoli autori, tra i quali don Valerio Pennasso, S.E. rev. mons. Sebastiano Sanguinetti, don Francesco Tamponi, S.E. Rev. mons. Antioco Piseddu, prof. Andrea Pala, prof. Giorgio Peghin, dott. Laura Donati, prof. Roberto Milleddu, prof. Marco Lutzu, don Raimondo Satta, prof. Aldo Lino, mons. Fabio Trudu, arch. Mauro Quidacciolu.

L’apparato fotografico è stato realizzato dai fotografi Antonio Satta e Paolo Lombardi. Il progetto grafico di copertina è di Fabio Ardau e Paolo Lombardi.

La struttura e i contenuti del volume saranno illustrati alla presenza dei vescovi della Sardegna e di molteplici ospiti.

Cattedrale di Bonaria 1

Domani, mercoledì 6 maggio 2015, alle ore 20.00, nella Cattedrale di Cagliari, monsignor Arrigo Miglio presiederà la Santa Messa “In die septima” in suffragio del Cardinale Giovanni Canestri.

Giovanni Canestri fu nominato arcivescovo di Cagliari nel 1984 da Papa Giovanni Paolo II, succedendo a mons. Giuseppe Bonfiglioli. A Cagliari lo accolse l’ausiliare Piergiuliano Tiddia. Non appena questi venne trasferito all’archidiocesi di Oristano, ebbe come vescovo ausiliare Tarcisio Pillolla. Il 24 giugno 1987, lo stesso Giovanni Paolo II trasferì Giovanni Canestri alla sede arcivescovile di Genova-Bobbio.

Eventi ecclesiali nel corso dell’episcopato di Giovanni Canestri

– Celebrò la prima giornata mondiale della gioventù a livello diocesano nella domenica delle palme del 1985

– Accolse la visita di Papa Giovanni Paolo II in Sardegna (18-20 ottobre 1985)

– Accolse la visita della Beata Madre Teresa di Calcutta (settembre 1986)

– Annunciò la celebrazione del Concilio plenario sardo (aprile 1987)

Fondazione di nuove parrocchie

1. Madonna di Lourdes in Capoterra (Poggio dei Pini), il 1 gennaio 1985

2. Sacra Famiglia, in Cagliari, il 1 gennaio 1986

3. San Luca, in Quartu Sant’Elena (Margine Rosso), il 1 gennaio 1986

4. San Giovanni evangelista, in Quartu Sant’Elena, il 1 giugno 1986

5. San Tarcisio martire, in Pirri/Selargius, il 1 giugno 1986

Ordinazioni sacerdotali

1. Don Sergio Manunza, 10 novembre 1984

2. Don Marcello Contu, 8 dicembre 1984

3. Don Luigi Zuncheddu, 8 dicembre 1985

4. Don Federico Locci, 22 agosto 1987

5. Don Antonio Serra, 29 agosto 1987

6. Don Fabio Trudu, 5 settembre 1987

7. Don Giancarlo Dessì, 12 settembre 1987