22 December, 2024
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Il Sulcis Iglesiente si trova nuovamente al centro di una battaglia cruciale per la salvaguardia del suo tessuto produttivo e sociale. La vertenza Portovesme Srl non rappresenta soltanto una questione legata ai posti di lavoro, ma mette in discussione l’intero futuro di un territorio che non può permettersi questa situazione.
Da anni denunciamo il comportamento di una multinazionale che ha dimostrato, in maniera allarmante, una carenza di sensibilità nei confronti delle centinaia di lavoratrici e lavoratori che ogni giorno affrontano una situazione di crescente precarietà.

La Portovesme Srl non è solo un’azienda: è un pezzo della nostra economia e della nostra comunità. Il suo futuro è intrecciato con quello delle famiglie che risiedono in questo territorio. L’incertezza che pervade la situazione non può più essere tollerata, né tantomeno ignorata. È il momento di rimanere uniti e di sostenere la dignità di chi, con sacrificio e impegno, tiene in piedi l’economia del Sulcis Iglesiente.

Noi di Carbonia Avanti siamo al fianco dei lavoratori e delle loro famiglie, convinti che la dignità e il rispetto di chi lavora non possano e non debbano essere oggetto di trattative o compromessi.
La politica, le istituzioni e tutte le forze sociali hanno il dovere di agire con determinazione.
Il Sulcis Iglesiente merita un futuro degno.

Fabio Usai
Carbonia Avanti

Il gruppo politico “Carbonia Avanti” ha nominato il consigliere comunale Giacomo Floris capogruppo nel Consiglio comunale di Carbonia.

«Giacomo Floris, già presidente della Prima Commissione Consiliare (Sport, Cultura, Turismo, Spettacolo, Personale), assume questa nuova responsabilità con l’impegno e la dedizione che lo hanno sempre contraddistinto», dice il leader del movimento “Carbonia Avanti” Fabio Usai.

«Giacomo Floris ha dimostrato, nel corso di questa esperienza politica, un impegno costante nel portare avanti le prerogative del gruppo “Carbonia Avanti”, sia all’interno del Consiglio comunale che nel contesto più ampio della comunità. La sua competenza e la sua visione rappresentano valori fondamentali per il nostro gruppo, che mira a promuovere lo sviluppo e il benessere della città di Carbonia», aggiunge Fabio Usai.

«Con questa nomina, “Carbonia Avanti” conferma la sua determinazione a proseguire il proprio percorso politico con una guida solida e affidabile, pronta a raccogliere le sfide future e a rappresentare con efficacia gli interessi dei cittadiniconclude il leader di “Carbonia Avanti” -. Auguriamo al consigliere Floris un proficuo lavoro nel suo nuovo ruolo e siamo certi che continuerà a contribuire in maniera significativa al progresso della nostra comunità.»

 

In qualità di rappresentante del movimento Sardegna Avanti, sentiamo il dovere di esprimere l’importanza vitale di consentire alle cittadine e ai cittadini di eleggere direttamente i propri rappresentanti nelle istituende province sarde. In particolare, nel Sulcis Iglesiente, è essenziale oggi più che mai avere una rappresentanza diretta.
La re-istituzione delle province, con la possibilità per i cittadini di scegliere i propri rappresentanti, è un passo cruciale per garantire autonomia su tematiche fondamentali come infrastrutture, scuole, strade, ambiente, turismo e industria. Solo attraverso una gestione autonoma e locale possiamo coordinare efficacemente la pianificazione territoriale e sviluppare un piano di sviluppo economico che risponda realmente alle esigenze del nostro territorio.
Inoltre, una provincia efficiente e ben organizzata è indispensabile per fungere da cabina di regia nella gestione dei finanziamenti statali ed europei, come il Just Transition Fund e la rimodulazione dei fondi residui del Piano Sulcis. Senza una struttura provinciale solida, rischiamo di perdere opportunità cruciali per il nostro sviluppo.
Particolarmente rilevante è il ruolo della provincia nella sanità. Una provincia ben organizzata può coordinare in maniera unitaria i servizi sanitari, permettendo di fare sintesi nella conferenza socio-sanitaria e migliorare l’offerta di servizi per i cittadini.
La provincia non è solo una struttura amministrativa, ma un pilastro fondamentale per il nostro territorio. Per il Sulcis Iglesiente, una rappresentanza diretta e autonoma significa poter affrontare con maggiore efficacia le sfide che ci attendono.

Fabio Usai
Sardegna Avanti

Sardegna Avanti esprime piena soddisfazione per la decisione della Corte Costituzionale che ha bocciato il ricorso del Governo su alcuni punti inerenti la reistituzione delle nuove province in Sardegna. Questa sentenza rappresenta un passo significativo verso il ripristino delle province sarde, inclusa la provincia del Sulcis Iglesiente.

«Finalmente, grazie a questa decisione, tutti i territori della Sardegna, e in particolare il Sulcis Iglesiente, potranno riottenere la loro provincia. Questo ente intermedio è fondamentale per unire gli interessi legittimi dei comuni e difendere i servizi essenzialiha detto Fabio Usai, rappresentante di Sardegna Avanti e cofirmatario della legge regionale che ne chiedeva la reistituzione -. Inoltre, le province rappresentano un volano di sviluppo per l’economia, l’occupazione, il turismo e la tutela dell’ambiente.»

«Abbiamo lavorato intensamente per ascoltare e rappresentare le istanze dei cittadini ha aggiunto Fabio Usai. La reistituzione delle province è un traguardo raggiunto grazie alla collaborazione e all’impegno di tutti coloro che credono nel futuro e nel progresso della nostra regione.»

«La provincia del Sulcis Iglesiente e le altre nuove province sarde avranno un ruolo centrale nel rilancio del territorio ha concluso Fabio Usai -. Siamo pronti a lavorare con determinazione per costruire un futuro migliore.»

Il Sulcis Iglesiente ha eletto tre consiglieri regionali: Alessandro Pilurzu (PD), Luca Pizzuto (Sinistra Futura) e Gianluigi Rubiu (FDI), i primi due nella coalizione di maggioranza del centrosinistra che sosteneva la candidata Presidente eletta Alessandra Todde, il terzo nella coalizione di minoranza che sosteneva il candidato Presidente Paolo Truzzu.

Per il Sulcis Iglesiente si tratta di un piccolo passo in avanti rispetto al 2019, quando vennero eletti solo due dei quattro consiglieri potenzialmente a disposizione nella circoscrizione di Carbonia Iglesias, Fabio Usai nella lista del Partito Sardo d’Azione e Michele Ennas nella lista della Lega, anche se altri due candidati espressione del territorio, il compianto Giorgio Oppi dell’UDC e Carla Cuccu del Movimento 5 Stelle vennero candidati ed eletti nella circoscrizione di Cagliari.

Per Alessandro Pilurzu si tratta di un esordio nell’assemblea di via Roma, per Luca Pizzuto e Gianluigi Rubiu, viceversa, di un ritorno dopo l’esperienza maturata nella XV legislatura (nel 2019, candidati, non vennero eletti).

Alessandro Pilurzu, 39 anni, è presidente del Consiglio comunale di Iglesias. Eletto una prima volta nelle Amministrative del 2018, è stato confermato un anno fa, quando è risultato il candidato più votato della lista civica “Mauro Usai Sindaco” e dell’intero Consiglio, con 665 preferenze. La sua candidatura, proposta dal sindaco Mauro Usai, ha provocato una forte reazione contraria del gruppo dirigente del PD cittadino che aveva già da tempo individuato il proprio candidato nel vicesindaco Francesco Melis (647 preferenze alle Amministrative 2023) e, una volta accettata, ha portato al “sacrificio” di Alberto Pili, consigliere comunale di Carbonia. Alessandro Pilurzu è stato eletto con 4.090 preferenze.

Luca Pizzuto, 40 anni, ex assessore delle Politiche sociali della provincia di Carbonia Iglesias, consigliere regionale dal 2014 al 2019 (nel 2019 è stato ricandidato non eletto nella lista Liberi Uguali, con 2.718 preferenze), consigliere comunale a Carbonia, la sua città, è segretario regionale di Sinistra Futura, formazione politica nata lo scorso anno dopo il tramonto dell’esperienza di Articolo Uno. E’ stato eletto con 2.188 preferenze, oltre la metà delle quali ricevute a Carbonia, dove è risultato il più votato tra i 100 candidati della circoscrizione di Carbonia Iglesias, con 1.201 preferenze.

Gianluigi Rubiu, 65 anni, ex consigliere della provincia di Carbonia Iglesias e del comune di Iglesias, è stato eletto la prima volta consigliere regionale nella lista dell’Udc nel 2014. Cinque anni fa è stato candidato non eletto nella lista di Fratelli d’Italia con 2.678 preferenze. Ha continuato a guidare il partito nel Sulcis Iglesiente nel ruolo di coordinatore, confermato poco prima dell’inizio della campagna elettorale. Domenica 25 febbraio è stato eletto con 3.478 preferenze.

Giampaolo Cirronis

«La scomparsa di Ignazio Cuccu, uno dei più importanti interpreti della politica locale nei decenni scorsi, rappresenta una grave perdita per la politica cittadina e territoriale.»

Il consigliere regionale Fabio Usai ricorda così Ignazio Cuccu, l’ex consigliere regionale del PCI scomparso oggi all’età di 76 anni.

«Già consigliere regionale, assessore, consigliere e presidente del Consiglio comunale di Carbonia aggiunge Fabio Usai -, Ignazio Cuccu si è sempre contraddistinto nella sua vita politica per la nettezza delle proprie posizioni e per una coerenza ideologica non comune di questi tempi. Pur non condividendo spesso le sue posizioni, come negli ultimi anni del suo impegno politico attivo ai tempi della Giunta Casti, ho sempre nutrito rispetto per l’uomo e per l’esponente istituzionaleconclude Fabio Usai -, soprattutto per lo spessore e l’indubbia esperienza maturata in tempi nei quali la politica era contraddistinta da grandi tensioni ideali e tramite i partiti mobilitava a attraversava ogni ambito della nostra società.»

«Le vicende di questi giorni, con servizi sanitari e reparti ospedalieri messi in discussione nel nostro territorio, così come in altre strutture dell’isola e del Paese, ci inducono ancora una volta a intensificare la battaglia politico-istituzionale per garantire ai cittadini adeguati standard nelle cure.»

Lo scrive, in una nota, il consigliere regionale Fabio Usai.

«Negli anni il crollo degli investimenti nel settore sanitario, i numeri chiusi nelle facoltà di medicina, la pandemia e la tendenza a cannibalizzare le risorse a favore dei centri più importanti e a scapito di quelli periferici, ha messo a serio rischio la sostenibilità dei servizi sanitari nelle strutture ospedaliere più piccole collocate nei territori decentrati e meno popolati come il nostroaggiunge Fabio Usai -. Pertanto, accolgo con grande favore le richieste di unità e collaborazione giunte dal territorio, in particolare da Sindaci come quello di Carbonia Pietro Morittu, col quale da tempo condividiamo percorsi politici e azioni a tutela del sistema sanitario locale conclude Fabio Usai -. Nei prossimi giorni, in conseguenza alle interlocuzioni già avvenute a più livelli con la dirigenza sanitaria, avvieremo – in collaborazione col Sindaco e altri soggetti istituzionali e sociali, territoriali, altre iniziative di sensibilizzazione.»

«Con le nuove modifiche al reddito di cittadinanza oltre 10.000 cittadini sardi saranno relegati a una condizione di deprivazione totale, perciò è necessario adoperarsi per ricercare un’alternativa e aiutare queste persone a sopravvivere.»

E’ il grido d’allarme lanciato oggi dal consigliere regionale Fabio Usai.

Il consigliere regionale ha sollecitato un intervento del presidente della Regione, Christian Solinas, «affinché vengano stanziate ulteriori risorse in bilancio per rafforzare il fondo a sostegno degli strumenti di contrasto alla povertà, in particolare modo il REIS già in vigore in Sardegna dal 2016».

Questa nuova sollecitazione di Fabio Usai arriva dopo l’interrogazione presentata alla Giunta regionale per sollecitare azioni e iniziative utili per arrivare a tutelare i cittadini risultati estromessi dalle nuove modifiche recentemente introdotte per la limitazione del reddito di cittadinanza.

«Con la legge di bilancio 2023ha affermato Fabio Usai -, il Governo nazionale ha sensibilmente ridotto la platea di coloro che possono accedere al reddito di cittadinanza, nonché la durata del sussidio per tutti quei nuclei familiari privi dei requisiti; almeno un componente minore, disabile o con almeno 60 anni di età. Mentre dal gennaio 2024 ha deciso che il reddito di cittadinanza verrà sostituito da altro strumento di contrasto alla povertà che avrà come obiettivo l’inclusione attiva nel mercato del lavoro per i soli beneficiari con i requisiti citati in precedenza. Si tratta di un’ipotesi estremamente deleteria per la nostra regione, nella quale il ridimensionamento del reddito di cittadinanza ha già riguardato migliaia di persone, si stima nell’ordine delle 10.000. Nei prossimi mesi queste cifre saranno destinate ad aumentare ulteriormente con tutto ciò che potrebbe conseguire in termini di incremento della deprivazione e del disagio sociale. Effetti difficilmente calmierabili nel breve periodo da altri presunti percorsi di politiche attive, considerata la deficitaria struttura del mercato del lavoro isolano.»

Fabio Usai ritiene che esista un modo per limitare i danni, dal momento che «dal 2016 è in vigore nella nostra isola il REIS, altro importante strumento di contrasto alla povertà. Fino al 2018, precedentemente all’introduzione del reddito di cittadinanza, il numero di nuclei percettori era pari a 26.329, per poi crollare a 2.253 nell’anno successivo in virtù degli effetti del nuovo strumento e dell’ovvia incompatibilità tra gli stessi. Ma oggi la platea di potenziali percettori raggiungibile dal “reddito di inclusione sociale”, rispetto ai criteri stabiliti per accedervi – stabiliti dalla legge e fissati nelle linee guida regionali 2021-2023, potrebbe essere rappresentativa anche di coloro che sono stati estromessi dal “reddito di cittadinanza”. Per questo motivo, prima l’interrogazione rivolta alla Giunta regionale, oggi la sollecitazione al presidente Christian Solinas in merito alle azioni da adottare per affrontare la grave situazione d’incremento della povertà che si sta progressivamente profilando in queste settimane e mesi nelle comunità locali della nostra isola, in conseguenza al ridimensionamento del reddito di cittadinanza».

«Si intervenga per incrementare il fondo previsto per il “reddito di inclusione sociale” per far fronte al crescente fabbisogno dei Comuni per contrastare la povertà; nonché per valutare la modifica di criteri e parametri del Reis allo scopo di raggiungere quella fascia di esclusi dal reddito di cittadinanza che sebbene potenzialmente occupabile, non riuscirà, anche per motivi legati all’età, o ad esempio alla bassa qualificazione, a reperire immediatamente un’occupazione nell’attuale mercato del lavoro», ha concluso il consigliere regionale Fabio Usai.

L’Unità operativa di Medicina trasfusionale dell’ospedale Sirai di Carbonia patisce, al pari di altri reparti e servizi nella medesima struttura, una condizione di incertezza nella sua operatività, a causa delle gravi carenze negli organici; in particolare sul fronte medico. Per questo motivo, ieri mattina, una delegazione dei pazienti rappresentata dalla presidente dell’Associazione Thalassa Azione, Maria Antonina Sebis, e dalla portavoce dei pazienti “talassemici trasfusione dipendenti” del Sirai, Francesca Piras, ha incontrato la direttrice generale della Asl Sulcis Giuliana Campus. L’incontro è stato promosso dal consigliere regionale del territorio Fabio Usai.

«Alla direttrice Giuliana Campus abbiamo manifestato le nostre preoccupazioni in merito all’operatività del reparto e alla continuazione del servizio che coinvolge un numero importante di cittadini talassemici o comunque dipendenti da trasfusione in tutto il territorio – spiegano Maria Antonia Sebis e Francesca Piras -. Senza la costanza e la qualità delle cure erogate all’ospedale Sirai, proseguono le referenti dei pazienti, la prospettiva di vita di molte persone verrebbe messa a serio rischio.»

Le due rappresentanti hanno chiesto alla direttrice della Asl Sulcis interventi concreti, al fine di evitare il depotenziamento del servizio e, peggio ancora, la sua chiusura: «Alle nostre sollecitazioniMaria Antonia Sebis e Francesca Piras -, la dott.ssa Giuliana Campus ha risposto illustrandoci le azioni avviate dal suo ufficio per scongiurare ogni ipotesi di depotenziamento del servizio, tra cui lo scorrimento delle graduatorie per l’arruolamento di nuove figure mediche per l’applicazione dei protocolli terapeutici ai pazienti trasfusione dipendenti, e l’assunzione di specializzandi da utilizzare nell’ambito del servizio dedicato ai donatori di sangue all’interno del centro».

«In attesa che gli impegni presi dalla Direttrice generale siano tradotti in atti concreti, concludono le due referenti dei pazienti, manteniamo comunque un approccio fiducioso e positivo verso il futuroconcludono Maria Antonia Sebis e Francesca Piras . Ovviamente monitoreremo l’andamento del reparto e l’applicazione pratica degli impegni discussi oggi, senza minimamente abbassare la guardia.»

 

Le criticità insite nei reparti di Cardiologia e Traumatologia e l’emergenza presente nel reparto di Urologia in merito alla grave carenza di personale e all’ipotesi di accorpare quest’ultimo con quello di Chirurgia generale dell’ospedale Sirai di Carbonia, sono state al centro dell’incontro avuto stamane dal consigliere regionale Fabio Usai con la Direttrice generale della ASL 7 Giuliana Campus.

«Ho manifestato le forti preoccupazioni dei cittadini del nostro territorio alla Direttrice generale Giuliana Campus, in merito alle gravi criticità dei reparti di Cardiologia e Traumatologia e al paventato accoprpamento dei reparti di Urologia e Chirurgia nello stesso nosocomio ha detto Fabio Usai -. Una prospettiva, quest’ultima, assolutamente negativa e da scongiurare, in quanto minerebbe fortemente il servizio di Urologia e le prerogative di tanti pazienti che ogni giorno ricorrono alle cure di un reparto che nel tempo ha dimostrato di essere un’eccellenza.»

«A queste preoccupazioni la Direttrice generale ha replicato affermando di aver inviato una lettera urgente all’assessore regionale Carlo Doria, nella quale si chiede l’acquisizione di almeno 2 unità di personale medico specializzando in Urologia, attualmente assegnato all’azienda ospedaliera di Sassariha aggiunto Fabio Usai -. Pertanto, secondo quanto espresso dalla dott.ssa Giuliana Campus, per ora i due reparti non verranno accorpati e le attività continueranno normalmente. Questa iniziativa della Direttrice, per quanto presenti evidenti limiti ed elementi di criticità, è quantomeno un tentativo di uscire da una situazione critica ha concluso Fabio Usai -. In attesa di riscontri da parte della Regione continuerò a sollecitare soluzioni strutturali.»