15 January, 2025
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Come preannunciato nei giorni scorsi, stamane l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, ha fatto visita ai lavoratori al presidio ai cancelli dello stabilimento Sider Alloys di Portovesme. Con lei c’erano i due consiglieri regionali eletti nella circoscrizione di Carbonia Iglesias, Fabio Usai del Partito sardo d’Azione e Michele Ennas della Lega. I lavoratori portano avanti ormai da dieci giorni, esattamente da venerdì 26 giugno, la mobilitazione ai cancelli dello stabilimento, per sollecitare la conclusione della vertenza (iniziata 8 anni fa) che sembra ormai vicina, con la firma del contratto di fornitura dell’energia a prezzo agevolato dall’Enel alla Sider Alloys.

«La visita dell’assessora dell’Industria ai lavoratori è stata importante per far sentire loro la vicinanza delle istituzioni regionali nel prosieguo della vertenza con l’azienda ed il Governo centraleha commentato in una nota l’on. Fabio Usai – e, ovviamente per far comprendere meglio alla multinazionale svizzera che su questa partita c’è la massima attenzione e determinazione da parte della Regione per il raggiungimento di un risultato positivo nell’interesse di coloro che in quella fabbrica ci lavoravano e oggi legittimamente ambiscono a lavorarci di nuovo. Per quanto mi riguardaha aggiunto Fabio Usaiè giunto il momento che Sider Alloys sciolga definitivamente le riserve e dica cosa vuole fare dello stabilimento di Portovesme. Il tempo dei rinvii è finito.»

«La multinazionale svizzera sottoscriva l’accordo energetico, presenti un piano industriale credibile e strutturato, rinnovi i contratti scaduti e attivi il revamping della fabbrica per dare il via alla ricollocazione di tutti lavoratori che da lunghi anni attendono di essere rioccupatiha sottolineato Fabio Usai -. Nel frattempo che tutto ciò accada è necessario attivarsi, la Regione in tal senso si è già adoperata per ciò che è di sua competenza e verso il governo nazionale, per sostenere il reddito di quei lavoratori che oggi arrivati all’ennesimo rinnovo della mobilità in deroga si trovano a percepire poco più di 450 euro, ovvero una cifra inadeguata per sostenere la sopravvivenza delle proprie famiglie.»

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Questa mattina una delegazione del “Movimento artigiani e commercianti Liberi” del Sulcis Iglesiente ha incontrato a Villa Devoto, il presidente della Regione Christian Solinas. All’incontro, promosso dal consigliere regionale Fabio Usai (Partito Sardo d’Azione), ha partecipato anche l’altro consigliere eletto nella circoscrizione di Carbonia Iglesias, Michele Ennas (Lega).
Nel corso dell’incontro, i rappresentanti delle partite iva, dopo aver illustrato la grave situazione economica delle loro aziende, ulteriormente acuita dall’emergenza Coronavirus, hanno chiesto la rimodulazione dei fondi della fiscalità di vantaggio, inseriti nel “Piano Sulcis” e non ancora spesi. Si tratta di una somma complessiva di 29 milioni di euro, una parte dei quali, 6 milioni, recuperabile immediatamente ed un’altra, 23 milioni, attraverso un apposito provvedimento legislativo nazionale.
Le rivendicazioni sono state pienamente sostenute dai consiglieri regionali presenti. L’on. Fabio Usai da tempo sollecita il rilancio  del Piano Sulcis, attraverso una rimodulazione delle risorse economiche ed un modello di governance in grado di rispondere appieno alle esigenze e ai bisogni del Sulcis Iglesiente.
Il presidente Christian Solinas ha assunto l’impegno di avviare subito un’interlocuzione col Governo nazionale, per sbloccare i fondi ancora disponibili nella fiscalità di vantaggio e, una volta raggiunti risultati concreti, di attivare un nuovo tavolo di aggiornamento e verifica con i rappresentanti del Movimento.

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Si è svolta stamane, sotto la sede dell’assessorato regionale dell’Industria, a Cagliari, si è svolta una manufestazione di alcune centinaia di lavoratori ex “Ati-Ifras”, organizzata dalle rappresentanze sindacali di categoria di Cgil, Cisl e Uil. All’origine della protesta, l’incertezza sul futuro lavorativo, in conseguenza degli esiti del bando internazionale, indetto svariati anni or sono, ma finalizzato recentemente, in virtù del quale i lavoratori dal prossimo 1 luglio verranno trasferiti in una società che si occuperà per due anni di incrementare la loro formazione professionale, con la conseguenza che debbano abbandonare i siti ove hanno operato finora, prima con Ati Ifras poi con la Fondazione del Cammino Minerario di Santa Barbara.
Una delegazione sindacale dei lavoratori ha incontrato l’assessora regionale dell’Industria Anita Pili, per manifestare le proprie preoccupazioni e chiedere un intervento a salvaguardia delle professionalità. All’incontro hanno partecipato anche i consiglieri regionali del Sulcis Iglesiente, Fabio Usai e Michele Ennas.
Fabio Usai, nel suo intervento, ha dato ampia disponibilità «per lavorare alla costruzione delle condizioni di unitarietà fra parti politiche/istituzionali e sociali, per l’attivazione di un concreto percorso normativo che porti a garantire il futuro delle maestranze e contestualmente la salvaguardia dei servizi offerti da Igea».
Al termine dell’incontro, l’assessore Anita Pili, accompagnata dalle forze sindacali e politiche, ha incontrato i lavoratori, ai quali ha spiegato il percorso che intraprenderà per arrivare ad una soluzione ed ha assicurato che la Regione farà tutto quanto è possibile nelle sue competenze e, soprattutto, che l’Igea non diventerà mai una stazione appaltante ma anzi manterrà le funzioni per le quali è stata creata e recentemente rilanciata.

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Le criticità manifestatesi a Carbonia nell’attività di Area (Azienda regionale per l’edilizia abitativa), sono state esaminate questa mattina, nel corso di un incontro svoltosi a Cagliari, che ha visto seduti intorno allo stesso tavolo, il commissario regionale Roberto Neroni (ex commissario della provincia di Carbonia Iglesias dal mese di luglio 2013 al mese di dicembre 2014) ed una delegazione di rappresentanti politici, istituzionali, delle professioni e delle associazioni della città mineraria: i consiglieri comunali Michele Stivaletta, Federico Fantinel, Nino Spanu e Maurizio Soddu, il referente territoriale di Confapi Alessio Lampis, il presidente territoriale dell’Adiconsum Giancarlo Cancedda, il geometra Federico Zara, il portavoce dell’associazione “Carbonia Avanti” Marco Murru, il presidente della commissione Lavori pubblici del comune di Carbonia Mauro Careddu e, infine, il consigliere regionale Fabio Usai.
All’attenzione del commissario Roberto Neroni sono state portate numerose istanze provenienti dal comune di Carbonia, fra le quali le difficoltà nell’interloquire con i funzionari locali dell’ente; la burocrazia ed i disservizi che si manifestano pressoché quotidianamente nel rapporto con l’utenza vista l’esigua dotazione organica; gli atavici problemi legati agli acquisti degli immobili da parte degli affittuari (bisognosi di ristrutturare il proprio stabile); l’annosa tematica dei canoni concordati che in quanto tali dovrebbero invece essere abbattuti del 20% per rispondere alle esigenze sociali provenienti dal territorio.
Nel corso del confronto, sono emerse anche numerose situazioni irrisolte come quelle degli stradelli e delle porzioni di territorio di cui ancora oggi non è possibile stabilire pienamente la competenza e quindi la responsabilità di intervento fra Comune ed Area.
Si è parlato anche delle prospettive economiche ed occupazionali che Area potrebbe generare con l’adozione dei nuovi provvedimenti legislativi varati dal governo nazionale come l’ecobonus al 110% per le ristrutturazioni e l’efficientamento energetico.

Il commissario Roberto Neroni ha assicurato la massima disponibilità ad interloquire per trovare soluzioni concrete ed ha annunciato prossime riunioni per l’esame delle problematiche sollevate in maniera specifica. Il commissario Roberto Neroni ha ribadito di aver già effettuato l’analisi del fabbisogno del personale dell’ente e di aver avviato la discussione con la Giunta regionale per l’assunzione di nuovo personale. Inoltre, ha garantito il proprio impegno a privilegiare, ove e quando entrerà in vigore il provvedimento nazionale dell’ecobonus, l’imprenditoria locale allo scopo di garantire importanti ricadute economiche e sociali nei territori.
Si è parlato anche della necessità di nominare un dirigente unico nel Sulcis Iglesiente, al quale affidare le funzioni previste dalla legge per l’amministrazione dell’ente.
Già dai prossimi giorni il commissario Roberto Neroni esaminerà le problematiche emerse nel corso della riunione, con l’apparato tecnico ed amministrativo dell’azienda regionale.

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Tre interrogazioni rivolte al presidente della Regione Christian Solinas, all’assessore della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio, Giuseppe Fasolino, e a quello dei Lavori pubblici Roberto Frongia, sono state presentate questa mattina dai consiglieri regionali Fabio Usai, Franco Mula, Nanni Lancioni, Piero Maieli, Giovanni Satta, Stefano Schirru, per chiedere delucidazioni sullo stato di attuazione, la rimodulazione ed il rifinanziamento della dote finanziaria e la governance, del Piano Sulcis, sottoscritto alla Grande Miniera di Serbariu il 13 novembre 2012, con la firma di un protocollo d’intesa fra la Regione Sardegna, ministero dello Sviluppo economico, ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, ministero per la Coesione territoriale, provincia di Carbonia Iglesias e relativi Comuni, per rilanciare l’infrastrutturazione e l’economia del Sulcis Iglesiente, perseguendo anche nuovi modelli di sviluppo, dopo i drammatici anni della deindustrializzazione nel Polo industriale di Portovesme e la conseguente gravissima crisi economica e sociale.
Un ingente investimento di oltre 800 milioni di euro di fondi pubblici, suddivisi fra CIPE (grazie anche alla rimodulazione di fondi europei), Stato e Regione, che negli anni ha permesso l’introduzione della fiscalità di vantaggio, la sottoscrizione di contratti di programma in ambito industriale, l’avvio di progetti di infrastrutturazione e bonifica del territorio ed il finanziamento di nuove opportunità di sviluppo imprenditoriale negli ambiti turistico e agroalimentare.
Secondo l’on. Fabio Usai, primo firmatario delle interrogazioni, «inspiegabilmente dal 2019 nessun bando è stato più prorogato, ideato ed indetto e nemmeno si comprende bene come sia attualmente strutturata la governance che ne dovrebbe favorire l’attuazione».
«Fra gli obiettivi della nostra interrogazione c’è quello di comprendere come mai i progetti e bandi del Piano Sulcis abbiano subito se non un’interruzione quantomeno un rallentamento da un anno a questa partespiega Fabio Usai -. Alcuni dei bandi indirizzati ai settori turistico e agroalimentare, ossia quelli che in passato apparivano maggiormente promettenti sul piano economico e fortemente bisognosi di sostegno in questo momento, si sarebbero potuti prorogare per favorire la creazione di nuova imprenditorialità e il sostegno di quella esistente in questi settori. Non si capisce come mai questo non sia accaduto o perché non si provveda a idearne degli altri, vista anche l’opportunità garantita dalle risorse economiche non ancora spese rispetto alla dote finanziaria originale.»
Identico discorso per la fiscalità di vantaggio, che potrebbe essere ancora un valido strumento per agire sulla competitività delle imprese e per contribuire a lenire le diseconomie insite nel territorio.
«Anche sulla fiscalità di vantaggio – aggiunge Fabio Usai -, abbiamo chiesto lumi alla Giunta per capire quante delle risorse non spese rispetto alla iniziale dote di 124,5 milioni di euro potrebbero essere immediatamente recuperate e rimodulate a favore delle imprese potenzialmente beneficiarie. Ad esempio potrebbero esserci 6 milioni di euro utilizzabili per questo scopo fra le risorse recuperate fra i soggetti beneficiari che non avevano i requisiti per godere del bonus fiscale. Ma sarebbero anche altre le risorse che, tramite un provvedimento legislativo ad hoc, potrebbero essere destinate a tale uso. In ogni caso lo strumento della fiscalità di vantaggio meriterebbe di essere rifinanziato e potenziato per consentire al Sulcis Iglesiente, ancora oggi uno dei territori più poveri e sottosviluppati del Paese, di poter uscire dall’arretratezza economica e sociale in cui è piombato dopo anni di grave crisi.»
«Per rilanciare il “Piano Sulcis”conclude il consigliere regionale sardista -, è necessario ristabilire una “cabina di regia” funzionante e direttamente rispondente alle esigenze del territorio, con l’individuazione chiara dei soggetti che devono avere il ruolo di coordinare e stimolare la sua attuazione. Ma, soprattutto, va fatta chiarezza sulla governance di tutto il sistema per capire quali sono gli organismi deputati all’elaborazione ed all’avvio dei bandi e dei processi di finanziamento delle aziende e dei progetti tramite le linee di credito e gli strumenti previsti dalla legge.»

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I consiglieri regionali del Psd’Az Stefano Schirru, Franco Mula, Nanni Lancioni, Piero Maieli, Giovanni Satta e Fabio Usai hanno presentato una proposta di legge in Consiglio regionale relativa agli “Interventi urgenti a favore degli Enti Locali della Sardegna per il rilancio dei sistemi economici locali in crisi a seguito dell’emergenza Covid-19”.
La proposta è tesa a facilitare e stimolare le iniziative di rilancio dei sistemi economici e produttivi locali fortemente provati dagli effetti di serrata, di isolamento e distanziamento sociale che si sono resi necessari per contrastare l’emergenza sanitaria derivante dalla diffusione del virus Sars-CoV-2.
A tal fine, si intendono autorizzare gli enti locali della Regione Sardegna a svincolare le quote di avanzo vincolato derivanti da trasferimenti e contributi assegnati negli anni dalla Regione Autonoma della Sardegna in linea con le previsioni dell’art. 109 del D.L. 17 marzo 2020, n. 18.
Nella fattispecie trattasi di risorse derivanti da economie di spesa su interventi conclusi o già completamente finanziati le quali devono risultare libere da obbligazioni sottostanti già contratte.
In definitiva, i proponenti intendono consentire agli Enti locali della Sardegna di ridestinare gli avanzi di amministrazioni vincolati provenienti dal Piano Straordinario per l’Occupazione di cui alla L.R. 37/98 senza ulteriori formalità prevedendone l’utilizzo, in particolare, al sostegno alla ripresa del sistema produttivo locale, al recupero e incremento dei livelli occupazionali locali, ad interventi infrastrutturali materiali e immateriali comunali utili a creare il più velocemente possibile condizioni di ripresa economica. Ciò consentirà, ad esempio, di poter riattivare interventi finanziari a fondo perduto a favore delle PMI nella forma “de minimis” prevedendo sia il finanziamento di nuovi investimenti ma anche in parte per far fronte a costi d’esercizio (affitti, acquisto di merci, interventi di sanificazione, DPI per i dipendenti, tributi comunali, ecc.).
La proposta di legge disciplina le modalità di comunicazione semplificata della volontà dell’Ente di ricorrere alle possibilità offerte dalla presente legge prevedendo il semplice invio tramite posta elettronica certificata. In linea con le previsioni statali ciò consente agli enti di procedere all’utilizzo delle quote di avanzo svincolate, di ridestinarle e di promuoverne l’immediato impiego già in sede di approvazione dello schema di rendiconto di gestione per l’anno 2019 da parte della Giunta comunale, senza attendere l’approvazione da parte del Consiglio comunale.

 

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«In questi giorni si amplificano notevolmente i controlli all’interno delle attività commerciali ed artigianali che hanno riaperto i battenti grazie all’avvio della cosiddetta “Fase Due”. Le forze dell’ordine e gli organi preposti, stanno verificando i protocolli di sicurezza ed il rispetto delle disposizioni per evitare la creazione di focolai e potenziali nuove catene di contagio. Controlli legittimi e giusti ma che non devono travalicare, almeno in questa fase, le esigenze dei tanti possessori di “partita iva” fortemente colpiti dalla crisi economica innescata da quella sanitaria.»

Il consigliere regionale del Partito sardo d’Azione Fabio Usai interviene sulle problematiche in primo piano in questi giorni di avvio della “Fase 2”.

«I commercianti ed artigiani sardi e del Sulcis Iglesiente, già da tempo soffrivano una crisi economica pesantissima, aggravata dall’oppressione fiscale/burocratica di uno Stato patrigno che invece di sostenere le aziende e promuovere la loro competitività, si è contraddistinto nel tempo nel vessarle con lacci, lacciuoli e norme spesso asfissianti ed opprimentiaggiunge Fabio Usai –. Perciò è importante che i decisori politici del Governo nazionale si adoperino concretamente in questa fase per eliminare la burocrazia e, fermi restando i controlli per garantire la tutela della salute pubblica, evitare di aggiungere nuovi elementi di diseconomia alle aziende che con grandi sacrifici si accingono a riavviare le proprie attività.»

«E, oltre la burocrazia, se davvero si vorrà dare impulso alla ripartenza economica, sarà necessario accompagnare (sostenendoli finanziariamente) tutti gli operatori economici che, in virtù dei nuovi protocolli di sicurezza, dovranno sostenere un aggravio dei costi d’esercizio delle proprie aziende. Con la Regione siamo impegnati, per la parte che ci riguarda, a favorire questi processiconclude Fabio Usai -. Ma la responsabilità più grande competerà al Governo nazionale al quale mi rivolgo affinché si evitino ulteriori e dannose perdite di tempo.»

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«L’ emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 ha causato una vera e propria crisi economica. Le misure che la Regione Sardegna sta adottando per fronteggiare questa difficile situazione vedono lo stanziamento di ingenti somme. Noi dobbiamo pensare anche e, soprattutto, a far ripartire l’economia e la produttività delle imprese.»
Il consigliere regionale del PSd’Az Fabio Usai ritorna oggi sui provvedimenti adottati dalla Regione per far fronte alla gravissima crisi economica determinata dalla crisi sanitaria.

«Per quanto concerne l’ormai imminente stagione turistica sarebbe quanto mai opportuno INCENTIVARE il settore con misure che agevolino il loro fatturato ormai compromessoaggiunge Fabio Usai -. Rendere possibile quindi ai possessori di attività BALNEARI la possibilità di manutenzionare i propri impianti. Riconoscere per QUESTA stagione e per la SUCCESSIVA un AMPLIAMENTO dell’estensione della superficie occupata. Questa possibilità consentirebbe forse di lasciare inalterato il livello occupazionale delle attività.»
«Occorre oggi più che mai un forte coraggio e una capacità di fare scelte che vadano a tutela e vantaggio di alcune categorie produttive che necessitano di avere meno vincoli e meno burocrazia per potersi risollevare conclude Fabio Usai -. Questa proposta verrà sottoposta all assessore dell’Urbanistica Quirico Sanna ed al presidente della Giunta regionale, Christian Solinas. Cerchiamo di trovare soluzioni per la nostra Sardegna.»

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«Oggi l’Amministrazione regionale, di cui mi onoro di essere parte integrante, ha pubblicato la delibera inerente lo stanziamento di 120 milioni di euro (89 milioni di essi in forma di aiuti diretti alle famiglie, ed il restante tramite lo sblocco delle risorse inutilizzate REIS annualità 2018-2019) a favore di tutti i cittadini sardi rimasti senza alcuna forma di sostentamento o con forme di sostentamento ridotte, nell’attuale situazione di grave emergenza sanitaria/economica. Cosa significa questo? Significa che a partire da questo pomeriggio, entro le prossime 48 ore, ogni Comune della nostra isola dovrà pubblicare l’avviso grazie al quale i cittadini senza reddito o con un reddito complessivo nel nucleo familiare più basso di 800 euro, dovranno essere informarti sulle modalità di richiesta del contributo economico destinato loro dalla Regione Sardegna. Ma, soprattutto, dovranno essere messi nelle condizioni di richiederlo secondo le procedure stabilite.»

Il consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione Fabio Usai annuncia con soddisfazione il provvedimento adottato dalla Giunta regionale, in attuazione della delibera approvata alcuni giorni fa e pubblicata oggi.

«Il contributo, come già vi avevo annunciato nei giorni scorsi, sarà complessivamente di 800 euro al mese per due mesi, per chi non ha nulla aggiunge Fabio Usai -. Mentre coloro che, complessivamente, percepiscono meno di tale cifra nel proprio nucleo familiare, potranno comunque richiedere l’integrazione economica fino ad arrivare alla cifra stabilita di 800 euro per i prossimi due mesi. Fatti salvi i criteri sopraindicati, per ogni figlio, oltre i tre componenti del nucleo familiare, si potranno ottenere cento euro aggiuntivi. A chi in questi giorni si è lasciato andare a inutili ironie e controproducenti strumentalizzazioni, voglio dire che noi come Regione la parola l’abbiamo mantenuta. Adesso toccherà ai Comuni fare la propria parte.»

«Inoltre, a titolo di informazione e per farvi comprendere meglio di che cifre parliamo, vi citerò alcuni esempi su quanto percepiranno i principali Comuni del nostro territoriosottolinea Fabio Usai -.

– Al comune di Carbonia spetteranno complessivamente 1.193.912 euro (il primo acconto di questa somma sarà di 238.782 euro)
– Al comune di Iglesias invece spetteranno complessivamente 1.190.000 euro (il primo acconto di questa somma sarà di 238.000 euro)
– Al comune di Sant’Antioco invece spetteranno complessivamente 520.000 euro (il primo acconto di questa somma sarà di 104.000 euro).»

«Ricordo, infine, che l’azione della Regione non si limiterà a questo provvedimento e che anzi anche in queste ore stiamo lavorando alacremente al nuovo provvedimento per il sostegno delle tantissime aziende obbligate a chiudere da un mese a questa parte, in conseguenza al decreto nazionale varato per contenere il diffondersi dell’epidemia di Covid-19 – conclude Fabio Usai -. La Regione c’è!»

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«Nei giorni scorsi lo avevamo detto chiaramente: nessun cittadino sardo sarà lasciato indietro. E oggi, alla prima occasione utile abbiamo iniziato a mantenere la promessa. Perché per noi, ogni promessa è debito. Grazie all’odierno voto favorevole del Consiglio regionale, la Regione Sardegna ha stanziato 120 milioni di euro a favore delle famiglie sarde colpite dalla crisi economica provocata dall’emergenza sanitaria legata all’epidemia di Coronavirus in corso.»

Il consigliere regionale sardista Fabio Usai commenta con soddisfazione il voto favorevole dell’assemblea regionale per i primi sostegni alle famiglie messe in grave difficoltà dalla crisi determinata dalla diffusione del Coronavirus.

«Con queste nuove risorse i cittadini sardi rimasti esclusi da ogni tipo di ammortizzatore sociale o provvedimento di sostegno al reddito, otterranno un contributo fino a 800 euro al mese per i prossimi due mesi, per superare l’attuale momento difficoltà – aggiunge Fabio Usai -. Inoltre, nello stesso provvedimento, sono stati stanziati anche 9 milioni di euro da assegnare ai Comuni per gli interventi immediati. Più altri 31 milioni di euro dei fondi REIS inutilizzati delle annualità 2018-2019 che, in questo modo, saranno immediatamente spendibili. In tutto ai Comuni andranno 40 milioni di euro.»

«Su questo punto, insieme ai miei colleghi del gruppo del PSd’Az, mi sono speso fortementesottolinea Fabio Usai -. Perciò sono doppiamente felice che la nostra proposta sia stata accolta e che i Comuni sardi e del mio territorio potranno avere una maggiore capacità di spendita da esercitare nell’attuale momento di grave difficoltà per tanti cittadini bisognosi di assistenza.»

«Voglio ribadire anche, che il provvedimento odierno è solo il primo di una serie che già a partire dal prossimo intervento, previsto a breve per sostenere le aziende e restituire loro liquidità, ci vedrà protagonisti per rilanciare l’economia della nostra isola è, soprattutto, per evitare che qualcuno resti indietro. La Regione c’è», conclude Fabio Usai.