21 November, 2024
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La straordinaria vittoria del Movimento 5 Stelle, piombata come un tornado sul comune di Carbonia, storicamente da sempre governato dalla sinistra e dal centrosinistra, segna anche una seconda “rivoluzione” nel Consiglio comunale del centro minerario: alla riunione d’insediamento saranno ben 17 i volti nuovi, sui 25 complessivi (sindaco + 24 consiglieri).

Faranno il loro debutto assoluto nella sala polifunzionale di Piazza Roma, il sindaco Paola Massidda, i 15 consiglieri di maggioranza del Movimento 5 Stelle (Carla Mario, Manolo Cossu, Marco Antonio Serafini, Eleonora Cera, Silvia Pinna, Gian Luca Lai, Paola Argiolas, Daniela Marras, Mauro Uccheddu, Maurizio Soddu, Matteo Piras, Angelo Rosas, Giorgio Santoru, Elio Loi, Massimiliano Zonza) e, infine, Daniela Garau, candidata sindaco non eletta del Patto Civico (formato da tre liste civiche).

Faranno parte della minoranza due ex sindaci, Giuseppe Casti e Ugo Piano, e sei consiglieri uscenti: Pietro Morittu, Federico Fantinel, Ivonne Fraternale, Massimo Usai, Michele Stivaletta e Fabio Usai.

 

Movimento 5 Stelle 1

 

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Fabio Usai copia

 

Tra 7 giorni gli elettori di Carbonia torneranno alle urne per scegliere il nuovo sindaco, tra l’uscente Giuseppe Casti, candidato della coalizione di centrosinistra, e l’esordiente Paola Massidda, candidata del Movimento 5 Stelle.

Giuseppe Casti, sostenuto da 5 liste (Sinistra, Ecologia e Libertà; Unione Cittadina; Cittadini per Carbonia; Partito dei Sardi; Partito Democratico), ha ottenuto 6.074 voti, il 36,15%; Paola Massidda, sostenuta dalla sola lista del Movimento 5 Stelle, ha ottenuto 3.688 voti, il 21,95%.

Le liste della coalizione che sostiene Giuseppe Casti hanno ottenuto 6.737 voti, il 40,10%; la lista del Movimento 5 Stelle ha ottenuto 3.009 voti, il 17,91%.

7 giorni fa, dallo spoglio delle schede del primo turno, sono scaturite conferme e sorprese, sia per i candidati alla carica di sindaco, sia per le coalizioni, le singole liste e i candidati alla carica di consigliere comunale.

Uno dei risultati da molti “annunciati” ma per certi versi ugualmente “clamoroso”, è la conferma del record di preferenze per Fabio Usai, 38 anni, capolista del Partito dei Sardi, arrivato alla “sbalorditiva” cifra di 867 preferenze! Nessuno, prima di lui, dal 1993, da quando è entrata in vigore la legge 25 marzo 1993, n. 81 Elezione diretta del sindaco, del presidente della provincia, del consiglio comunale e del consiglio provinciale, poi aggiornata con il Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti locali approvato con Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267, a Carbonia era arrivato ad un numero di preferenze simile! Ma il record stabilito il 5 giugno 2016, ha aspetti ancora più clamorosi, se si ricostruisce il percorso politico di Fabio Usai.

Fabio Usai fece il suo esordio sulla scena politica cittadina alle elezioni comunali del 28 e 29 maggio 2006, candidato nella lista di Alleanza Nazionale che sosteneva la candidatura a sindaco di Alberto Zonchello (UDC). La coalizione ottenne 3 seggi, che andarono tutti all’UDC, perché il quoziente di Alleanza Nazionale risultò il più basso ed il candidato sindaco Alberto Zonchello entrò in Consiglio comunale con quel quoziente, impedendo così l’elezione al più votato della lista di Alleanza Nazionale: il giovane (28 anni) Fabio Usai (218 preferenze).

Fabio Usai non si rassegnò, presentò ricorso al TAR e dopo circa un anno, con il riconoscimento della validità di diverse schede contestate, con le quali arrivò a 256 preferenze, migliorò il quoziente di Alleanza Nazionale e riuscì così a ribaltare gli equilibri tra UDC e Alleanza Nazionale, strappando il seggio in Consiglio comunale e subentrando a Franco Suella (UDC).

Cinque anni dopo, il 15 e 16 maggio 2011, Fabio Usai si presentò alle elezioni come capolista della lista del Pdl (alleato con l’Udc nel sostegno al candidato sindaco Antonello Mereu) e fece il suo primo clamoroso exploit, ottenendo ben 578 preferenze! Nel corso della consiliatura, Fabio Usai lasciò il Pdl, dando vita insieme a Salvatore Mascia al gruppo “Impegno” (presidente Salvatore Mascia).

«Il gruppo si costituisce con l’obiettivo di rappresentare in Consiglio comunale – scrissero allora Fabio Usai e Salvatore Mascia in una nota – un movimento già presente in città, in grado di proporre e sostenere risposte concrete ai bisogni dei cittadini che richiedono a gran voce un’azione politica slegata dalle sterili logiche di appartenenza ai partiti.»

«La logica di appartenenza ad un partito non deve pregiudicare il sostegno ad un’azione politica tendente a contrastare il grave stato di crisi socio-economica della città – sottolinearono i due consiglieri -. La nuova formazione è aperta al contributo di altri consiglieri e cittadini che intendono impegnarsi in un progetto politico che abbia come riferimento esclusivo lo sviluppo della città ed i bisogni dei cittadini.»

«Il gruppo “Impegno” all’interno del Consiglio comunale sarà critico ed obiettivo con il sindaco e la Giunta e garantirà il proprio motivato sostegno a tutte quelle iniziative e proposte che possano produrre tangibile benessere alla collettività – conclusero Fabio Usai e Salvatore Mascia -. In definitiva il movimento “Impegno”, guardando oltre i partiti tradizionali, vuole abbattere gli steccati ideologici che finora non hanno permesso un’azione politica nell’interesse esclusivo della città.»

L’evoluzione maturata nella seconda consiliatura, ha portato Fabio Usai verso il centrosinistra, con la recente adesione al Partito dei Sardi, formazione politica fondata da Paolo Maninchedda (assessore regionale dei Lavori pubblici) e Franciscu Sedda, componente di peso della maggioranza al governo della Regione e della coalizione creatasi per la ricandidatura di Giuseppe Casti a sindaco di Carbonia.

La candidatura di Fabio Usai come capolista del Partito dei Sardi, nel centrosinistra, ha creato un caso politico, con una durissima presa di posizione contraria da parte di Sinistra, Ecologia e Libertà, forza politica che proprio a Carbonia esprime il segretario regionale e consigliere regionale Luca Pizzuto. Due mesi fa SEL ha minacciato la rottura, l’abbandono del tavolo del centrosinistra e la presentazione di  una lista autonoma con candidato a sindaco proprio l’on. Luca Pizzuto! Giuseppe Casti, il Partito Democratico e le altre componenti della coalizione, allargata anche ad una componente centrista proveniente dall’UDC, hanno tenuto duro e, alla fine, le parti hanno trovato un punto d’incontro, la rottura è stata scongiurata e Fabio Usai si è così candidato come capolista del Partito dei Sardi.

Il resto è storia di ieri, esattamente di 7 giorni fa! Il Partito dei Sardi è il secondo partito della coalizione di centrosinistra, con 1.308 voti, il 7,79%, e Fabio Usai è il consigliere eletto con il maggior numero di voti: 867! Fabio Usai, da solo, ha ottenuto più preferenze di tutta la lista di SEL (846) e di ben 8 delle 16 liste presentatesi alle elezioni amministrative 2016 per l’elezione del Sindaco e del Consiglio comunale di Carbonia!

I numeri dicono che, senza Fabio Usai, la coalizione di centrosinistra, probabilmente, si sarebbe fermata ben al di sotto delle percentuali ottenute 7 giorni fa, sia con il candidato sindaco sia con le liste, e che le possibilità di vittoria al ballottaggio oggi sarebbero notevolmente inferiori.

In conclusione, comunque andrà a finire il ballottaggio tra Giuseppe Casti e Paola Massidda (in caso di conferma di Casti il Partito dei Sardi porterebbe in Consiglio comunale Fabio Usai, Nino Spanu e Giampaolo Puddu; se a vincere fosse Paola Massidda, viceversa, il Partito dei Sardi porterebbe in Consiglio comunale solo Fabio Usai), il “fenomeno” Fabio Usai, “Mister 867 preferenze”, resterà uno dei fattori più significativi delle elezioni amministrative di Carbonia 2016!

Giampaolo Cirronis

I consiglieri comunali Salvatore Mascia e Fabio Usai, del gruppo consiliare Impegno, hanno presentato una mozione urgente sulle problematiche legate al pagamento dell’Imu e della Tari.

«Preso atto che nel sito istituzionale del comune di Carbonia – scrivono Mascia e Usai – nella sezione IMU, è stato inserito un programma per il calcolo degli importi dovuti per il 2014 e che, in tale programma per ciò che concerne “altre abitazioni, cat. A (tranne A1)” e “Cat. C/1 – Negozi e botteghe” ed “aree fabbricabili” viene determinata automaticamente un’aliquota pari a 9,60 per mille anziché l’aliquota pari al  8,60 per mille come deliberato dal Consiglio comunale in data 2/04/2014; con la reale possibilità quindi di trarre in inganno l’utente; considerato inoltre che coloro che hanno utilizzato tale programma (singoli cittadini, patronati, c.a.f. commercialisti, professionisti, etc.) per il calcolo della prima e della seconda rata hanno determinato e versato lo 0,1 per mille in più del dovuto cioè l’11,63 % in più dell’imposta realmente dovuta», la mozione, qualora venisse approvata dal Consiglio comunale, «consentirebbe ai cittadini contribuenti di portare in detrazione gli eventuali importi versati in più nella prima e seconda rata dell’IMU-TASI del 2014, nel versamento della prima rata IMU-TASI del 16 giugno 2015» e «di inserire nel regolamento IMU e TASI uno specifico articolo che preveda la possibilità di compensazione di eventuali importi versati erroneamente in più, senza la necessità di altre comunicazioni e/o adempimenti».

Gli uffici competenti, infine, darebbero comunicazione ai cittadini contribuenti, come accade per gli importi versati in meno, degli importi versati in più, addebitando ai cittadini le sole spese di spedizione.

Tore Mascia copiaFabio Usai 4 copia

Foto Zona Franca

Il Movimento Sardegna Zona Franca entra in una nuova fase, si struttura sul territorio e si proietta verso il congresso regionale.

«E’ già partita la fase dei tesseramenti – ha spiegato il consigliere regionale Modesto Fenu in una conferenza stampa -. In soli 20 giorni abbiamo superato le  1.600 adesioni al Movimento Sardegna Zona Franca. E’ il preludio ai congressi provinciali, poi al conclave regionale che si terrà i prossimi 10 e 11 gennaio». E’ solo l’inizio della grande sfida. «Rivendichiamo con forza l’istituzione nell’Isola della Zona Franca, come strumento di economia finanziaria che possa rilanciare la nostra economia – prosegue Fenu -. Nei prossimi giorni sarà presentata una mozione per arrivare ad impostare le basi per un dialogo conciliante con tutte le forze politiche  per un istituto capace di rimettere in moto la galassia delle imprese e ridare speranza ai cittadini ormai strangolati dalle tasse. Partendo da questi presupposti, siamo pronti al dialogo con tutte le forze politiche regionali. Il cancro che affligge la Sardegna è la disoccupazione. Abbiamo la grande opportunità di aprire nuove strade capaci di restituire occasioni di ripresa per l’Isola». Non c’è più tempo da perdere: «Una cosa è ormai chiara – evidenzia Fenu – le migliaia di disoccupati della Sardegna non possono essere assunti nel pubblico impiego e le risorse per garantire gli ammortizzatori sociali oltre ad essere poco rispettose della dignità umana e del sacrosanto diritto al lavoro non sono più sufficienti. Di fronte a questa realtà esiste a nostro avviso solo una soluzione». Non una formula miracolosa, ma una ricetta semplice: «Aiutare il tessuto delle famiglie e delle imprese private a rilanciare l’economia, ma per fare questo le nostre imprese hanno bisogno di superare il divario competitivo con il resto del territorio italiano ed europeo. Questo divario competitivo è dovuto alle carenze infrastrutturali e agli oggettivi svantaggi competitivi della Sardegna rispetto al resto del territorio, pertanto solo la Zona Franca o una zona ad Economia speciale, con una fiscalità di compensazione possono riequilibrare gli svantaggi e rilanciare economia ed occupazione – sottolinea il consigliere regionale – Bisogna agire subito, le imprese non sono pecore da mungere e sono oramai allo stremo. Se qualcuno ha timore che con la zona franca mancheranno le risorse garantite da Iva e accise per il bilancio regionale prenda atto che se a breve non si  dovesse intervenire subito, le risorse per il bilancio mancherebbero ugualmente. Il motivo è semplice: non ci saranno più imprese che pagano le imposte in quanto chiuderanno prima. In Sardegna rischia di restare solo cenere e disperazione. Spero di sbagliarmi quando penso che forse qualcuno che non sta in Sardegna desidera questo».

Si possono aprire nuovi scenari, comunque. «La nostra Isola può e deve svolgere nel Mediterraneo un importante ruolo di piattaforma economica e culturale, di integrazione sociale tra i popoli e di dialogo – rimarca Fenu – non deve svolgere il ruolo di piattaforma militare. La forte pressione delle servitù militare deve essere adeguatamente compensata con diritti stabili e duraturi anche per le generazioni future». Alla conferenza stampa hanno partecipato gli stati generali di Zona Franca provenienti da tutta la Sardegna. L’esponente gallurese Andreas Coni promette battaglia: «Abbiamo un problema grandissimo in Sardegna, la disoccupazione  ormai a livelli esponenziali. Da qui la necessità di una svolta. Senza però uscire dai binari della legge». Le porte sono aperte a tutti. Non è un caso che all’interno del movimento saranno costituite diverse sezioni. Un segmento rosa e una filiera ribattezzata “Zona Franca disoccupati”. «Proprio così – aggiunge Anna Maria Flore, responsabile di Zona Franca Donne -. Dobbiamo convogliare nei nostri ranghi tutte le persone che vogliono lo sviluppo della Sardegna». Sulla stessa lunghezza d’onda Efisio Zuddas (Ogliastra) e Fabio Usai, rappresentante del Sarrabus: «E’ necessaria una fiscalità di vantaggio per l’Isola». Tra i precursori del movimento, Antioco Patta: «Il filo conduttore della nostra formazione? Legalità e democrazia». Conclude Modesto Fenu: «Finalmente nel Movimento si respira democrazia, ora le porte sono aperte a tutti quelli che ne condividono gli obiettivi. Forza Paris inizia una nuova stagione».

               

Tore Mascia copia Fabio Usai 4 copia

I consiglieri comunali di Carbonia del Gruppo Impegno, Salvatore Mascia e Fabio Usai, hanno presentato una mozione urgente sui problemi legati alla fatturazione dei consumi idrici fatta da #Abbanoa.

Nella mozione rilevano che, nella fatturazione dei consumi, è stata stabilita una tariffa agevolata per i primi 70 mc.; che tale tariffa è applicata al consumo complessivo del contatore dell’unità abitativa, prescindendo dal numero dei componenti il nucleo familiare; che, conseguentemente esiste disparità di costo a mc. d’acqua, a parità di consumo,  tra i vari nuclei familiari penalizzando in maniera crescente le famiglie i cui componenti superano l’unità; che, pertanto, tale fatto viene meno al diritto costituzionale di parità di trattamento nel pagamento di un servizio essenziale quale è l’acqua.

Evidenziano, inoltre, che la fatturazione dei consumi viene effettuata con costi unitari crescenti con la quantità di consumo:

  • Da 0 mc  a 70 mc : 0,4132 €/mc ( tariffa agevolata)
  • Da 71 fino a mc  140:0,9091  €/mc
  • Da 141 fino a mc  200:1,4877 €/mc
  • Da 201 fino a mc 250:2,1489 €/mc
  • Oltre 2,9753 €/mc

e che, con tale sistema, risultano penalizzate le famiglie numerose. Riconoscendo legittima, infatti, una dotazione idrica per persona pari a 70 mc/anno (circa 190 l/giorno) accade con il sistema attuale che un’utenza con un solo cittadino paga con tariffa agevolata  i primi 70 mc.

70 x 0,4132 €/mc =  28, 924 €

Per parità di trattamento anche un cittadino residente in un’abitazione con altre tre persone dovrebbe pagare lo stesso importo ed invece  si ha che a tale famiglia  ( 4 componenti vengono addebitati per un consumo annuo di  ( 70 mc/ anno x 4 = 280 mc/anno

Riconoscendo la stessa dotazione idrica ad ogni membro  di una famiglia

  • Da  0 mc  a 70 mc : 0,4132 €/mc  x  70 mc = 28,924 €  ( tariffa agevolata)
  • Da 71 fino a mc  140:0,9091  €/mc  x  70 mc = 63,637 €  ( TARIFFA BASE)
  • Da 141 fino a mc  200:1,4877 €/mc   x  60 mc = 89,262 €
  • Da 201 fino a mc 250:2,1489 €/mc   x  50 mc= 107,445 €

Da 251 a 280 mc 3,0731  €/mc  x 30 mc = 92,103 €

Per un totale complessivo di  €. 381,371

Ne discende che per  ogni componente della famiglia  si ha un costo del mc.  pari ad €. 1,3620 cioè  0.949 € in pù della tariffa agevolata ( più di tre volte la tariffa agevolata)

Per meglio comprendere l’ingiustizia dell’applicazione dell’attuale metodo adottato da Abbanoa, i due consiglieri rirportano il seguente prospetto :

comp.ti  nucleo fam.

consumo annuo/capite

costo medio /mc

costo annuale attuale tariffazione

1

70

0,4132

28,924

2

140

0,6612

92,561

3

210

1,0744

225,624

4

280

1,4653

410,295

5*

350

0,7912

276,913

Comp.ti nucleo fam.

Consumo annuo /capite

costo medio /mc

costo annuale  tariffazione proposta

Differenza

1

70

0,4132

28,924

0

 2

140

0,4132

57,848

-34,713

3

210

0,4132

86,772

-138,852

4

280

0,4132

115,696

-265,675

5*

350

0,4132

144,620

132,293

*  fatturazione per famiglie numerose (da cinque in poi)

La mozione propone di dare mandato al sindaco, quale rappresentante delle autonomie locali:

• di richiedere in sede di Autorità d’ambito di modificare il sistema di contabilizzazione, per uso domestico ed assimilati, affinché, applicando il diritto costituzionale di uguaglianza,  la tariffa agevolata per i primi 70 mc./anno d’acqua venga riconosciuta ad ogni cittadino e non ad ogni unità abitativa;

• di verificare la costituzionalità delle tariffe applicate che di fatto discriminano i cittadini in funzione del numero dei componenti del loro nucleo familiare;

• di  verificare, con i mezzi che riterrà più idonei, se #ABBANOA nell’applicazione delle nuove tariffe in vigore dal 10/04/2014, sia in condizioni di poter contabilizzare con le vecchie tariffe i consumi dei cittadini fino a tale data.

• di richiedere formalmente ad #ABBANOA, che nelle more della verifica della costituzionalità della tariffazione vigente vengano immediatamente riattivati gli slacci, effettuati per morosità,  e sospesi quelli in corso;

• di  dotare il front-office comunale di un impiegato che supporti i cittadini nei rapporti con Abbanoa.

Layout 1

Dopo “Iniziativa cittadina”, nasce un nuovo gruppo nel Consiglio comunale di Carbonia: “Impegno”. A dar vita al nuovo gruppo, sono due consiglieri eletti nella lista del Pdl alle elezioni comunali del 15 e 16 maggio 2011: Fabio Usai e Salvatore Mascia (il primo è stato il consigliere ampiamente più votato di tutte le liste, con ben 578 preferenze, il secondo è stato eletto con 131 preferenze). Il gruppo originario del Pdl, nato con cinque consiglieri, aveva già perso un consigliere con l’adesione di Arturo Troilo al gruppo consiliare “Iniziativa cittadina”.

«Il gruppo si costituisce con l’obiettivo di rappresentare in Consiglio comunale – scrivono Fabio Usai e Salvatore Mascia in una nota – un movimento già presente in città, in grado di proporre e sostenere risposte concrete ai bisogni dei cittadini che richiedono a gran voce un’azione politica slegata dalle sterili logiche di appartenenza ai partiti.»

«La logica di appartenenza ad un partito non deve pregiudicare il sostegno ad un’azione politica tendente a contrastare il grave stato di crisi socio-economica della città – sottolineano i due consiglieri -. La nuova formazione è aperta al contributo di altri consiglieri e cittadini che intendono impegnarsi in un progetto politico che abbia come riferimento esclusivo lo sviluppo della città ed i bisogni dei cittadini.»

«Il gruppo “Impegno” all’interno del Consiglio comunale sarà critico ed obiettivo con il sindaco e la Giunta e garantirà il proprio motivato sostegno a tutte quelle iniziative e proposte che possano produrre tangibile benessere alla collettività – concludono Fabio Usai e Salvatore Mascia -. In definitiva il movimento “Impegno”, guardando oltre i partiti tradizionali, vuole abbattere gli steccati ideologici che finora non hanno permesso un’azione politica nell’interesse esclusivo della città.»

La guida del nuovo gruppo consiliare è stata assunta da Salvatore Mascia, già vicepresidente vicario del Consiglio comunale di Carbonia.