18 July, 2024
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«I principali temi al centro del dibattito politico per il presente ed il futuro del territorio, saranno oggetto questa settimana di un incontro e confronto che ho chiesto a tutti i miei colleghi del gruppo consiliare regionale, affinché la forza politica più numerosa del Consiglio regionale della Sardegna si faccia carico unitariamente e con forza di rappresentarle al presidente della Regione, Christian Solinas, per ricercare soluzioni e prospettive concrete.»

A dirlo è Fabio Usai, consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione.

«E’ necessario ed indispensabile attivare un focus sulle numerose questioni aperte che riguardano la gestione e l’amministrazione di alcuni enti fondamentali, come la provincia del Sulcis Iglesiente, il distretto Area, la Assl di Carbonia Iglesias, la situazione difficile che vivono determinate categorie produttive del Sulcis Iglesiente, le numerose vertenze del polo industriale di Portovesme, Igea,  Carbosulcis, le misure europee del Recovery, Just transition e Sotacarbospiega Fabio Usai. Si avvicina la fase che vedrà impegnato tutto il Consiglio regionale nel predisporre lo strumento del bilancio. La condivisione del percorso è il migliore strumento per cercare di raggiungere gli obiettivi che portino a ragionamenti equilibrati ed equi che avvantaggino un intero territorio.»
«L’autonomia di una forza politicaconclude Fabio Usaisi percepisce anche dalla convinzione e dall’intensità delle battaglie che intende affrontare per cambiare lo stato delle cose.»

 

Il servizio di “Endoscopia Digestiva” rischia di chiudere i battenti all’ospedale Sirai di Carbonia: a certificarlo è il responsabile del reparto che con una missiva indirizzata alla Direttrice del presidio ospedaliero Giovanna Gregu, ha annunciato di non poter più garantire le prestazioni nel nosocomio, a causa della carenza di personale.

«Ritengo questa eventualità inaccettabilescrive in una nota il consigliere regionale di maggioranza Fabio Usai (PSd’Az) –. Nelle scorse ore sono già intervenuto presso le dirigenze sanitarie locale e regionale su questo argomento e in generale sulla annosa criticità della carenza di personale negli ospedali del Sulcis Iglesiente. Che oramai si trascina dai tempi dell’approvazione della precedente riforma dei servizi ospedalieri della Giunta Pigliaru, che di fatto aveva smantellato la sanità del nostro territorio.»

«Se per garantire il servizio di “Endoscopia Digestiva” all’ospedale Sirai è necessaria l’implementazione di ulteriore personale infermieristico (da sommare ai 4 operatori esistenti), lo si faccia senza perdere tempo aggiunge Fabio Usai -. Se il problema è da ricercare nella struttura, si individuino altri locali all’interno del presidio ospedaliero. Ci sono e possono essere utilizzati.»

«Ma la carenza di personale riguarda, purtroppo, anche altri reparti (da radiologia, a chirurgia, medicina, pronto soccorso alla dialisi, etc…) e di questo passo, senza interventi concreti, saranno sicuramente altri i servizi sanitari che verranno messi in discussione e nella migliore delle ipotesi depotenziati sottolinea Fabio Usai -. Perciò è necessario intervenire per risolvere le criticità immediatamente risolvibili, e contestualmente per porre le basi, ora che è stato avviato il percorso di attuazione della nuova riforma sanitaria (che vedrà la sua prima concretizzazione nel gennaio 2021), per la strutturazione del fondamentale reticolato di servizi ospedalieri, in grado di soddisfare la domanda di sanità territoriale, da qui al futuro.»

«E’ necessario risolvere le emergenze, ma anche programmare l’offerta sanitaria del territorio conclude Fabio Usai -. Per fare ciò è necessario che chi, ciclicamente, viene scelto per guidare la nostra ASSL, e perciò lautamente remunerato, si assuma le proprie responsabilità e dimostri di essere all’altezza del compito proposto. Gli abitanti del Sulcis Iglesiente hanno il diritto di essere amministrati da gestori della “cosa pubblica” competenti e motivati. E come rappresentante eletto di questo territorio non lascerò nulla di intentato per far rispettare questo diritto.»

Giampaolo Cirronis

Quali prospettive, per il Sulcis Iglesiente, con l’utilizzo delle risorse europee in arrivo? Se n’è parlato ieri con la segretaria regionale della UIL, Francesca Ticca, a Carbonia su invito del consigliere regionale sardista Fabio Usai. 

Oggi, su questi temi, pubblichiamo l’intervista realizzata con Fabio Usai che ha rimarcato la necessità, per la spendita delle risorse europee, di una cabina di regia e di un clima di condivisione e di unità.

 

Questa mattina la segretaria regionale della UIL Francesca Ticca, ha tenuto una conferenza stampa, a Carbonia, su invito del consigliere regionale sardista Fabio Usai, nel corso della quale ha fatto il punto sulle possibili prospettive di sviluppo del Sulcis Iglesiente, alla luce del Just transition fund e degli altri strumenti prossimi al decollo. Si è poi intrattenuta tutto il giorno in città, per una serie di incontri, organizzati nel rigoroso rispetto delle restrizioni imposte dal Covid-19.

Vediamo l’intervista realizzata con Francesca Ticca.

I disagi generati dai lavori di manutenzione straordinaria sul ponte della strada statale 126 (la principale arteria stradale che da Carbonia conduce a tutti i principali centri urbani e nelle località turistiche del Basso Sulcis e dell’isola di Sant’Antioco) all’ingresso di Carbonia, sono al centro di un’interrogazione presentata oggi dal consigliere regionale Fabio Usai (PSd’Az) all’assessore regionale dei Lavori pubblici, Aldo Salaris.

«L’assessore regionale dei Lavori pubblici Aldo Salaris, intervenga nei confronti di ANAS per sollecitare una limitazione dei disagi per gli automobilisti ed una forte accelerazione dei lavori di manutenzione straordinaria nel ponte della strada statale 126 all’altezza della frazione di Is Gannaus nel comune di Carboniascrive Fabio Usai nell’interrogazione -. Premesso che i lavori di manutenzione straordinaria del ponte sulla strada statale 126, all’altezza della frazione di Is Gannaus nel comune di Carbonia, da parte di ANAS, secondo quanto indicato nell’ordinanza emanata dallo stesso ente lo scorso 18 febbraio – la cui scadenza era prevista per il 17 maggio, ma ora prorogata fino al 19 luglio prossimo, sarebbero già dovuti terminare in anticipo rispetto al periodo estivo e, considerato che la strada statale 126 è un’arteria a importante percorrenza che collega i centri del Basso Sulcis al Sulcis e all’Iglesiente, e che gli attuali disagi, costituiti dalla creazione di lunghe file nel tratto di carreggiata oggetto delle manutenzioni, per via dell’introduzione di un senso unico alternato, regolato da un semaforo, nel periodo estivo con l’incremento di turisti e mezzi di trasporto su strada andranno notevolmente a peggiorare – aggiunge Fabio Usai -. Anche in considerazione del fatto che “la viabilità del Sulcis presenta di per sé già numerose criticità sia in termini di sicurezza per automobilisti, motociclisti e ciclisti, che nelle tempistiche di percorrenza per trasferirsi da un centro all’altro del territorio e, soprattutto, nelle località di mare, rappresentando così un punto di debolezza nel livello generale dell’offerta turistica, interrogo l’assessore dei Lavori pubblici Aldo Salaris – conclude il consigliere regionale sardista -, affinché illustri quali siano le azioni messe in campo dal suo Assessorato di pertinenza e in generale dalla Giunta, per sollecitare ANAS affinché ricerchi, soprattutto in vista dell’imminente stagione estiva, soluzioni che limitino quanto più possibile i disagi degli automobilisti e nel contempo acceleri fortemente le tempistiche dei lavori di manutenzione straordinaria del ponte sulla strada statale 126.»

Si terrà venerdì 14 maggio, a partire dalle 17.30, un tavolo di discussione sulla proposta dell’Arcipelago del Sulcis inserita nell’ambito del Just Transition Fund: la Metropolitana di superficie Carbonia-Arcipelago del Sulcis, ovvero una proposta di sviluppo sostenibile e per la transizione energetica. L’evento, si svolgerà sul web, in diretta, nella pagina Facebook istituzionale del comune di Sant’Antioco.

Interverranno il presidente della Regione Autonoma della Sardegna, Christian Solinas, l’assessore regionale dei Trasporti, Giorgio Todde, l’amministratore unico dell’ARST, Roberto Neroni, il sindaco di Cagliari e vice presidente nazionale Anci, delegato alla mobilità urbana, Paolo Truzzu, il presidente della Fondazione di Sardegna, Antonello Cabras.

E ancora i docenti dell’Università di Cagliari, Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura, Italo Meloni (professore ordinario) e Gianfranco Fancello (professore associato).

Parteciperanno inoltre i consiglieri regionali Michele Ennas e Fabio Usai. Infine, i Sindaci dei Comuni dell’Arcipelago: Sant’Antioco, Ignazio Locci; Calasetta, Claudia Mura; Carloforte, Salvatore Puggioni.

«Se fossi parlamentare della Repubblica, pur ritenendolo perfettibile, voterei il disegno di legge Zan contro l’omotransfobia. Poiché ritengo non negoziabile e indiscutibile il principio di tutela della dignità umana in ogni sua espressione. E, dunque, anche in quelle legate all’orientamento sessuale, all’identità di genere e ovviamente alla disabilità. Nondimeno, il riconoscimento della dignità delle persone ed il loro diritto a “esistere” ed esprimersi (nel rispetto delle leggi e del prossimo) in piena libertà, senza per questo subire discriminazioni o peggio ancora violenze, sono tra i fondamenti della nostra società democratica e civile.»
Lo scrive, in una nota, Fabio Usai, consigliere regionale della Sardegna del Partito Sardo d’Azione.
«Perciò trovo incomprensibili le polemiche divampate in questi giorni: per la mia visione del mondo, lo dico senza timore alcuno, non dovrebbero esserci divisioni tra destra, sinistra o centro, su questo genere di argomentiaggiunge Fabio Usai. D’altronde, mettendo per un attimo da parte i principi generali, che ci sia bisogno di uno specifico intervento legislativo sulla materia è dimostrato anche dai numerosi episodi di violenza e discriminazione registratisi negli ultimi anni verso persone per il proprio orientamento o identità sessuali o per la propria condizione di disabilità.»
«Il legislatore quindi, per ritenersi tale e al servizio dei cittadini, ha il dovere di intervenire per sanare un’impellente esigenza di tutela che emerge dalla nostra società conclude il consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione -. Probabilmente (lo ricordo innanzitutto a me stesso), se ci fosse meno
contrapposizione ideologica fine a se stessa e motivata da fattori di carattere elettorale, più ascolto e maggiori sforzi nella direzione della comprensione reciproca, sarebbe più semplice trovare i migliori compromessi, su qualsiasi provvedimento di legge, nell’interesse ultimo e generale dei cittadini.»

«Oggi, finalmente, lo possiamo proclamare ad alta voce: abbiamo rifondato la provincia del Sulcis Iglesiente!»

A dirlo è Fabio Usai, consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione.

«Ho sempre pensato che la credibilità di una classe dirigente, così come di ogni singolo esponente politico nell’esercizio delle proprie funzioni istituzionali, debba misurarsi innanzitutto sulla capacità di mantenere gli impegni sottoscritti in ambito elettorale con i propri elettori e, ovviamente, nelle interlocuzioni con i cittadini e i portatori di interesse territorialiaggiunge Fabio Usai -. Perciò, è con doppia soddisfazione che oggi vi annuncio l’importante risultato che abbiamo conseguito in Consiglio regionale, sulla scorta di ciò che vi avevamo proposto in campagna elettorale e che poi, personalmente, mi ero pubblicamente impegnato a portare a compimento il 7 dicembre 2019 nell’aula polifunzionale della città di Carbonia alla presenza degli Assessori regionali agli Enti locali e all’Industria Quirico Sanna e Anita Pili, e a svariate centinaia di cittadini e stakeholders territoriali.»

«Siamo in presenzarimarca Fabio Usaidi un importante risultato che restituisce uno strumento in grado di garantire:

 – maggiore rappresentanza politico-istituzionale al nostro territorio;

– che permetterà di avviare processi di pianificazione strategica dell’economia in ambito sovracomunale;

– che garantirà servizi più efficienti e rispondenti alle esigenze dei cittadini delle varie comunità aderenti all’ente intermedio;

– che garantirà una maggiore attrazione e spendita delle risorse per le opere pubbliche (strade, scuole, edifici etc…), oggi concentrate, con la provincia del Sud Sardegna, in ambiti geografici lontani dal nostro;

– che permetterà di monitorare, stimolare, indirizzare meglio i processi economici avviati e/o avviabili con il “piano di recupero e resilienza nazionale” e con il “Just Transition Fund”.»

«Ovviamente, il nuovo ente intermedio da solo, senza essere riempito di contenuti: ossia degli adeguati strumenti economico-finanziari e in generale normativi, senza il riappropriarsi delle storiche competenze tornate in carico alla Regione, rischierà di essere un contenitore vuoto o simile all’obbrobrio rappresentato dalla (per fortuna, ormai) precedente provincia del Sud Sardegna che con ben 107 comuni ed una collocazione geografica disomogenea, caratterizzata dalla presenza di territori estremamente lontani e, per peculiarità storiche, economiche e sociali, differenti tra loro, si è dimostrata totalmente inadeguata rispetto agli obiettivi sopracitati e alle esigenze, istanze e bisogni, provenienti dal nostro territorio sottolinea il consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione -. Perciò all’importante obiettivo raggiunto oggi che non può ancora essere definito un punto d’arrivo, sarà necessario procedere presto al rafforzamento della nuova provincia che dovrà avere una adeguata capacità di spendita e (è veramente auspicabile) dei rappresentanti politico-istituzionali diretta espressione della volontà popolare del territorio.»

«Oggi, davvero, si può aprire una nuova stagione di palingenesi economica, politica e sociale per il nostro territorio. Le risorse del “Next Generation EU”, quelle del “Just Transition Fund”, e in generale quelle europee provenienti dalle linee di finanziamento strutturale, necessitano di organismi istituzionali in grado di produrre e pianificare i processi di progettazione infrastrutturale del territorio conclude Fabio Usai -. Con la ricostituzione della provincia, finalmente, abbiamo lo strumento adeguato: starà a tutti noi sfruttarlo nel modo giusto e in tempi rapidi.»

Il nostro territorio affronta una crisi economico-sociale senza fine, solo acuita dall’incessante emergenza sanitaria determinata dal persistere della diffusione del Covid-19. Tale stato è fonte di enorme preoccupazione in quanto, da troppo tempo non si vedono segnali di ripresa che possano incoraggiare nuovi investimenti.
Sotto questo profilo, si palesano, pertanto, determinanti i prossimi mesi, nei quali verranno prese importanti decisioni sullo sviluppo del territorio, passando dalla conversione in senso ecologico del polo industriale di Portovesme, alla realizzazione delle indispensabili infrastrutture viarie, solo per citare alcune delle criticità attualmente persistenti.
Le sollecitazioni che arrivano dalle Parti Sociali, quali i Sindacati e i Movimenti spontanei delle varie categorie imprenditoriali, impongono a tutti i soggetti politico-amministrativi del territorio un’ulteriore assunzione di responsabilità.
Riprendo da ultimo la proposta avanzata dal Consigliere Regionale Fabio Usai che – citando le risorse del “Next Generation EU” e del “Just Transition Fund” (per la transizione energetico-ecologica del polo industriale) nonché derivanti dalla rimodulazione dei fondi residui del “Piano Sulcis” – chiama a raccolta tutti i soggetti attivi del territorio, affinché possano collaborare unitariamente e tracciare la linea di sviluppo economico-sociale del Sulcis.
Più che stare a guardare cosa decidono o, come spesso capita, non fanno gli altri, i Sindaci dell’Unione dei Comuni del Sulcis sono pronti per collaborare attivamente con le altre Istituzioni, al fine di proporre un concreto piano di sviluppo territoriale.

Andrea Pisanu
Presidente dell’Unione dei Comuni del Sulcis

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«Il Sulcis Iglesiente è, allo stesso modo di tutta la Sardegna e dell’intera nazione, a un bivio epocale: a fronte di una situazione economico-sociale impietosa, soprattutto, negli ultimi tempi si sono aperte delle importanti opportunità per provare a invertire la tendenza negativa che dal 2009, progressivamente, ha visto il territorio deindustrializzarsi e impoverirsi sotto tutti i punti di vista. Tra esse, a pieno titolo, quelle potenzialmente finanziabili con le risorse del “Next Generation EU”, del “Just Transition Fund” (per la transizione energetico-ecologica del polo industriale) ma anche della rimodulazione dei fondi residui del “Piano Sulcis”.»

Lo sostiene, in una nota, Fabio Usai, consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione.

«Attualmente, purtroppo, non siamo ancora pronti per cogliere in pieno le sfide inerenti il reperimento, la rimodulazione, programmazione, pianificazione e spendita di queste ingenti risorse – aggiunge Fabio Usai -. Il territorio, debilitato negli strumenti di rappresentanza politico-istituzionale territoriale, procede in ordine sparso e talvolta nemmeno procede. Non esiste ad oggi, infatti, una sinergia tra i principali attori istituzionali, politici e sociali, propedeutica all’elaborazione di una visione comune di ciò che dovrebbe essere realizzato nel territorio per rilanciarlo sotto gli aspetti infrastrutturale, economico e occupazionale. In altre parole, il Sulcis Iglesiente non riesce a tradurre le proprie necessità, esigenze, peculiarità ed i propri punti di forza, in piattaforme di rivendicazione e proposte progettuali da far valere nei livelli istituzionali superiori dei governi regionale e nazionale. Questo deficit di rappresentanza è pericolosissimo in quanto si rischia innanzitutto di perdere importanti risorse finanziarie e successivamente di non promuovere un’adeguata programmazione e pianificazione delle risorse assegnate, realmente rispondente alle esigenze concrete e impellenti del territorio.»

«In prospettiva l’attuale ricostituzione delle province, tra cui a pieno titolo quella di “Carbonia-Iglesias”, potrebbe supplire perlomeno in linea generale a questo deficit rimarca il consigliere regionale sardista -. Ma in attesa dell’entrata a regime dei nuovi enti intermedi, viste anche le impellenti scadenze per l’accoglimento delle opportunità sopraelencate, è indispensabile mobilitarsi e organizzarsi. Perciò già dalle prossime ore intensificherò le interlocuzioni con tutte le altre forze istituzionali, politiche e sociali del territorio affinché si identifichino dei percorsi che portino alla strutturazione di tavoli di confronto ed elaborazione di una piattaforma di rivendicazioni e proposte da presentare ai livelli sovraordinati dei governi regionale e nazionale e, soprattutto, in prospettiva, propedeutici alla creazione di un organismo sovracomunale che avochi a se (ad esempio tramite lo strumento dell’Unione dei Comuni) il compito di monitorare e stimolare l’attuazione dei processi di investimento delle risorse economiche previste dai sopracitati (“Next Generation EU”, “Just Transition Fund”, rimodulazione fondi “Piano Sulcis”) processi di finanziamento, investimento, infrastrutturazione e riconversione produttiva del territorio.»

«Il tempo è pococonclude Fabio Usai e, come già denunciato dall’organizzazione sindacale della Cgil nelle sue articolazioni confederale e di categoria, bisogna fare in fretta.»