21 December, 2024
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E’ stata firmata la convenzione fra Università degli Studi di Cagliari e il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, avente ad oggetto il cofinanziamento di una borsa di studio per la frequenza del corso di dottorato di ricerca in Scienze della Terra e dell’Ambiente per l’A.A. 2024-2025, nell’ambito dell’accordo quadro di collaborazione “Geositi e Geoturismo” già sottoscritto dagli enti a giugno 2024.
L’iniziativa è sostenuta dal PNRR, Missione 4 “Istruzione e ricerca” – Componente 2 “Dalla ricerca all’impresa” – Investimento 3.3 “Introduzione di dottorati innovativi che rispondono ai fabbisogni di innovazione delle imprese e promuovono l’assunzione dei ricercatori da parte delle imprese”.
Il dottorato, ha lo scopo di sviluppare la realizzazione del progetto “Geositi nel territorio vasto delle aree del Parco Geominerario: identificazione e classificazione, studio di percorsi di raccordo fra le diverse aree minerarie, loro definizione, valorizzazione e fruibilità in contesto nazionale ed internazionale”, attraverso il quale sono previste attività di ricerca nel territorio regionale (presso il Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche dell’Università e il Parco Geominerario) e all’estero (presso il geoparco austriaco Ore of the Alps), per cui verrà predisposto un bando con graduatoria finale.
«Abbiamo accolto con interesse ed entusiasmo la proposta di collaborazione con l’Università di Cagliari per sostenere questa nuova borsa di studioha detto il direttore del Parco Geominerario Fabrizio Atzoriin modo da consentire ad un dottorando/a lo sviluppo di studi e ricerche sui geositi regionali. Questo nuovo accordo ci consentirà di approfondire le conoscenze su di essi e di stabilire nuovi percorsi tra loro, in connessione con i siti minerari ed in sinergia con esperienze provenienti da oltre isola. L’obiettivo finale, è quello di valorizzare e divulgare al meglio il patrimonio geominerario della Sardegna.»
Per l’Università degli Studi di Cagliari, il coordinatore dell’iniziativa è il prof. Giovanni De Giudici, del Dipartimento di Scienze chimiche e geologiche.

Un altro successo per l’evento “Ruote nella Storia, un viaggio attraverso il Parco Geominerario della Sardegna” organizzato dall’Automobile Club Cagliari con il patrocinio del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna.

Tanti i motivi di interesse che hanno contraddistinto la “tre giorni” dedicata all’importante format nato dalla sinergia tra ACI Storico e Automobile Club d’Italia, evento che ha lo scopo di portare sulle strade e tra i luoghi e panorami più belli d’Italia le affascinanti auto storiche e d’epoca.

Turismo, promozione del territorio e del patrimonio storico automobilistico con la valorizzazione delle auto storiche e un po’ di sano agonismo con il match race e le prove cronometrate, tutto unito in un viaggio dedicato alla scoperta della Sardegna.

«Estremamente soddisfatto dell’iniziativa svolta da ACIha commentato Fabrizio Atzori, direttore del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegnae del numero di partecipanti che hanno colto l’occasione per poter percorrere questi territori con le auto storiche. Un ringraziamento alle amministrazioni locali e a tutti coloro che si sono impegnati affinchè questa nuova organizzazione possa essere ripetuta in tutte le aree del Parco Geominerario. I territori afferenti le diverse aree del Parco devono essere collegati fra di loro con una diversità di azioni puntuali affinché si prenda sempre più coscienza della realtà che è presente in Sardegna, ovvero il Parco che svolge molteplici attività su ambiti minerari, storici e culturali.»

Il programma prevedeva lo start venerdì dal porto di Cagliari (Molo Calata Sant’Agostino) per il match race (prova cronometrata in notturna), sabato mattina l’incantevole Parco naturale regionale di Molentargius ha fatto da splendida cornice alle prove cronometrate, successivamente i partecipanti si sono diretti a Fluminimaggiore per la visita guidata alla Miniera Su Zurfuru, momento conviviale per il pranzo a Su Mannau, e ancora, tappa a Montevecchio per la visita guidata alla miniera e arrivo, sabato sera, ad Arbus.

«La manifestazione è stata un’occasione unica per valorizzare il nostro territorio, il suo patrimonio storico e naturalistico, e per creare nuove opportunità di sviluppo per la comunità di Arbus. Credo fermamente nel potenziale degli sport motoristici come strumento di promozione territoriale e sviluppo economico», ha detto Simone Murtas, Vicesindaco e assessore dello Sport e dell’Ambiente del comune di Arbus. Eventi come “Ruote nella Storia” non solo ci permettono di far conoscere il nostro splendido territorio a un pubblico sempre più vasto, ma costituiscono anche una risorsa importante per il settore ricettivo e turistico locale. Gli appassionati di auto d’epoca e i partecipanti al tour sono stati accolti dalle strutture ricettive del nostro territorio, contribuendo a far conoscere e apprezzare Arbus sotto nuove luci, facendo apprezzare la bellezza e l’unicità dei nostri paesaggi, delle nostre tradizioni e della nostra cultura. La manifestazione è stata l’occasione per valorizzare non solo il patrimonio automobilistico storico, ma anche il nostro Parco Geominerario, che da sempre è un simbolo della nostra storia e identità. Il coinvolgimento delle autovetture ACI Storico ha garantito un evento di altissimo livello, con vetture che appartengono alla lista di salvaguardia dell’ACI, tutte in perfette condizioni e con un fascino senza tempo. Un sentito ringraziamento va a tutti gli organizzatori, ai partecipanti e a tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita di questa manifestazione. L’evento ha dimostrato quanto sia importante scommettere sugli sport motoristici come strumento di crescita e valorizzazione per Arbus e per l’intera Sardegna”.

Domenica mattina, dopo le prove cronometrate ad Arbus, i partecipanti hanno fatto tappa a Pau per la visita guidata al Museo dell’Ossidiana, dove sono stati accolti dalla sindaca Alessia Valente. «Il Museo dell’Ossidiana rappresenta un unicum all’interno del panorama europeoha detto la prima cittadina di Pauè l’unico museo di studio e ricerca dedicato in via esclusiva alla risorsa ossidiana e quasi unico al mondo, infatti ne esiste uno simile al nostro in Giappone. Questo ci permette sicuramente di valorizzare quella che è la risorsa simbolo del Monte Arci ovvero l’Ossidiana. Per questo evento, ringrazio l’Automobile Club Cagliari, ACI Storico e il Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, infatti noi facciamo parte dell’area 1 del Parco, con il quale collaboriamo per la promozione del territorio».

Per la conclusione dell’evento, il momento conviviale del pranzo e la cerimonia di premiazione di “Ruote nella Storia, un viaggio attraverso il Parco Geominerario della Sardegna”, l’Ente presieduto da Antonello Fiori con la direzione di Attilio Iannuzzo, ha scelto una location di fronte al mare, il Lazzaretto di Cagliari, uno dei posti più suggestivi della città.

«Un bellissimo evento, curato al massimo nel dettaglioha commentato Attilio Iannuzzo, direttore AC Cagliariinfatti, dobbiamo ringraziare soprattutto le associazioni che hanno curato questi aspetti, ACI Historic Cagliari e ACI Cagliari per lo Sport, oltre ai nostri collezionisti che hanno partecipato sia con le loro macchine, ma anche con la loro presenza anche prima dell’evento. Importantissimo evento perché mette in risalto le bellezze della Sardegna, per questo ringraziamo il Parco Geominerario della Sardegna che ci ha messo a disposizione le location oltre che aver patrocinato l’iniziativa. Abbiamo riscoperto realtà, a volte, anche sconosciute, perchè la Sardegna non è solo mare, ma è anche storia e cultura delle aree interne con le miniere che abbiamo visitato e l’abbiamo fatto con un altro modello culturale, tutto italiano, che sono i motori storici che fanno bella la nostra Italia».

Gli ha fatto eco un entusiasta Antonello Fiori, presidente dell’Automobile Club Cagliari: «Una bellissima esperienza, una tre giorni veramente intensa, attraverso la passione per le auto storiche, l’inclusione, lo sport e la promozione del territorio: queste sono le caratteristiche della manifestazione che intendiamo portare avanti, promuovere, potenziare, proprio per creare un connubio con il turismo e la scoperta del nostro territorio. Il format Ruote nella Storia si prefigge proprio questo fine, insieme al mio direttivo, al mio direttore Attilio Iannuzzo, stiamo cercando di portare avanti proprio questa missione, sono stati tre giorni esclusivi, abbiamo percorso delle tappe veramente uniche, grazie all’organizzazione del nostro Ente, alla serietà che mette in atto nelle sue manifestazioni, abbiamo fatto dei percorsi veramente unici con delle cornici naturali e molto belle. Riproporremo la manifestazione nel 2025, intensificheremo l’organizzazione, la promozione e la visita nei luoghi. Ringraziamo il Parco Geominerario della Sardegna, promotore di questa manifestazione, il primo autore e collaboratore di questa iniziativa, la Regione Autonoma della Sardegna, l’Autorità Portuale di Cagliari, i sindaci dei Comuni di Cagliari, Fluminimaggiore, Guspini, Arbus, Pau, ACI Storico, ACI Historic Cagliari, ACI Cagliari per lo Sport che hanno collaborato e portato avanti tutte le iniziative».

Match Race e regolarità. Il match race in notturna disputatosi venerdì a Cagliari presso il Molo Calata Sant’Agostino ha incoronato vincitori Alessandro Virzì e Valentino Poddi su Lancia HF. Nella regolarità, con le prove cronometrate presso le Saline di Molentargius (sabato) e ad Arbus (domenica) il gradino più alto del podio è stato conquistato da Carlo Emanuele Volpe e Marinella Collarino su Ginetta G32I, seguiti da Valentino Poddi e Alessandro Virzì su Lancia HF e da Luigi Cozzoli e Donata Gallistru su MG TD. Quarta e quinta posizione rispettivamente per Marco Collu in coppia con Silvia Caddeo su Lancia Delta e Gianpaolo Berti e Maria Pia Mattana su Peugeot 104.

L’evento “Ruote nella Storia: un viaggio attraverso il Parco Geominerario della Sardegna” è stato organizzato dall’Automobile Club Cagliari, con il patrocinio del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna e la collaborazione di ACI Sport Delegazione Sardegna, ACI Historic Cagliari e ACI Cagliari per lo Sport.

 

Nella sala riunioni dell’Automobile Club Cagliari si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell’evento “Ruote nella Storia: un viaggio attraverso il Parco Geominerario della Sardegna” in programma sabato 30 novembre e domenica 1° dicembre.

A fare gli onori di casa, il presidente dell’Automobile Club Cagliari Antonello Fiori, ente organizzatore dell’evento e, tra gli ospiti, Fabrizio Atzori direttore del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, ente che patrocinerà l’importante format nato dalla sinergia tra ACI Storico e Automobile Club d’Italia.

«È una manifestazione molto importante, una sinergia tra gli appassionati di auto storiche, promozione del territorio e promozione dei siti storici. Grazie alla sinergia tra Automobile Club Cagliari e Parco Geominerario della Sardegna è nata questa manifestazione in un periodo destagionalizzato, quindi cerchiamo di creare un forte connubio tra appassionati di regolarità, di auto storiche e promozione dei siti e visite turistiche. Ringraziamo tutti i Comuni che partecipano alla manifestazione, i Comuni di Fluminimaggiore, Arbus, Cagliari, il Comune di Pau, l’Autorità Portuale di Cagliari, la Regione Sardegna, soprattutto l’assessorato dello Sport e, in primis, il Parco Geominerario che, oltre a costruire la manifestazione insieme a noi, ci dà la disponibilità per visitare e portare le auto storiche all’interno dei luoghi unici che abbiamo in Sardegna.»

I partecipanti, a bordo delle splendide auto d’epoca, faranno tappa nei luoghi ricchi di storia, cultura e tradizioni, per vivere un evento che unisce la passione per il motorismo storico, il turismo, la promozione e valorizzazione del territorio.

«Il Parco Geominerario, tra le sue finalità istitutiveha detto Fabrizio Atzori, direttore del Parco Geominerario della Sardegna – ha la valorizzazione, la promozione di tutto il patrimonio storico culturale, ambientale a livello regionale. È un parco che si estende su tutta la Sardegna, abbraccia 86 di 377 Comuni, rappresentando un unicum nel Mediterraneo per le sue straordinarie peculiarità geologiche, ambientali e paesaggistiche, alle quali si associano il valore e le potenzialità del grande patrimonio tecnico, scientifico e culturale rappresentato dall’ultra millenaria epopea mineraria della Sardegna. Il connubio tra attività mineraria, quindi attività storica, museale, e le auto storiche, sono il giusto compromesso per far si che questi enti collaborino per la promozione e valorizzazione del territorio, un territorio abbastanza vasto, perchè le auto sono quel meccanismo che può connettere tanti territori, infatti partiamo dal Parco regionale del Molentargius all’interno del Parco Geominerario come geosito per via della spiaggia fossile, arriviamo a Fluminimaggiore, Montevecchio, e Pau, Comuni afferenti al Parco Geominerario con i loro siti, museale Pau e minerario Fluminimaggiore Su Zurfuru, e Montevecchio.»

Inoltre, venerdì 29 novembre, l’Automobile Club Cagliari darà vita al Match Race in notturna, prova cronometrata che si svolgerà in un percorso appositamente creato nel porto di Cagliari.

«Il match race è una prova ‘equipaggio contro equipaggio’ha spiegato Valentino Poddi, esperto di regolarità dove ci sarà un tempo imposto e il concorrente più regolare, andrà avanti nella classifica della gara, si attuerà una situazione di scontro diretto, una prova uno contro uno.»

PROGRAMMA. Il programma dell’importante evento, prevede venerdì 29 novembre, a Cagliari alle 19.00, presso il Molo Calata Sant’Agostino, il Match Race, prova cronometrata che si svolgerà in notturna. Gli equipaggi affronteranno il percorso appositamente creato nel porto di Cagliari in un match a eliminazione diretta. Sabato 30 novembre i partecipanti si ritroveranno a Cagliari, alle 7.45, presso le Saline di Molentargius per la partenza prevista alle 8.30, per poi effettuare le prove cronometrate. Alle 10.30, la tappa successiva sarà Fluminimaggiore con la visita guidata alla Miniera Su Zurfuru, alle 12.30, si terrà il momento conviviale del pranzo presso il ristorante Su Mannau a Fluminimaggiore, mentre alle 14.30, i partecipanti si dirigeranno a Montevecchio dove, alle 15.30, è in programma la visita alla miniera.

Nel pomeriggio, alle 17.30, è prevista la partenza per Arbus dove all’Hotel ristorante Meridiana, alle 20.00, si terrà un altro momento conviviale dedicato alla cena.

Domenica 1° dicembre, alle 8.30 i partecipanti partiranno da Arbus (prove cronometrate) per dirigersi a Pau dove, alle 9.45, il percorso culturale prevede la visita guidata al Museo dell’Ossidiana, mentre alle 11.30 le splendide auto d’epoca si dirigeranno a Cagliari presso il ristorante del Lazzaretto dove è in programma il pranzo e, successivamente, la cerimonia di premiazione.

L’evento “Ruote nella Storia: un viaggio attraverso il Parco Geominerario della Sardegna” organizzato dall’Automobile Club Cagliari, avrà l’importante patrocinio del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna e la collaborazione di ACI Sport Delegazione Sardegna, ACI Historic Cagliari e ACI Cagliari per lo Sport.

 

In occasione del 25° anniversario della nascita di ERIH (European Route of Industrial Heritage), il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, con il direttore Fabrizio Atzori, ha partecipato all’assemblea generale ed alla conferenza annuale, che si è tenuta in Polonia, a Lodz, dal 23 al 25 ottobre 2024, insieme a delegati provenienti da tutta Europa.
Il membro italiano del board, prof. Massimo Preite, tra i progetti italiani in corso ha annunciato anche la nascita della nuova “regional route” delle miniere della Sardegna occidentale, in collaborazione con il Parco Geominerario.
Unico partecipante italiano in presenza, l’ente ha portato le proprie esperienze in merito, dal progetto “Open Your Mine” alla rivalorizzazione di alcuni villaggi minerari sardi, con l’obiettivo di puntare una nuova luce sui siti minerari ed il patrimonio storico e archeologico industriale dismesso.
Oltre all’elezione del nuovo board ERIH, durante l’appuntamento sono state presentate esperienze ed iniziative volte alla sostenibilità ambientale ed energetica, innovazione e sviluppo digitale, per valorizzare e riqualificare le strutture del patrimonio industriale europeo.
Come membro ERIH, nel Parco Geominerario sono riconosciuti 2 “anchor point”, a Carbonia (CICC – Centro Italiano della Cultura del Carbone, presso la Grande Miniera di Serbariu) ed Arbus – Guspini (Miniera di Montevecchio).
 

Ha preso il via oggi, lunedì 21 ottobre 2024, nella sede operativa del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, presso la Grande Miniera di Serbariu a Carbonia, la seconda edizione del corso di formazione per la costituzione dell’elenco delle Guide del Parco Geominerario, alla quale partecipano 30 iscritti provenienti da tutta la Sardegna.
Il corso di articolerà in tre settimane, con lezioni quotidiane tenute da docenti universitari, tecnici ed esperti su argomenti quali geologia, giacimentologia e georisorse, arte mineraria, turismo industriale, minerario e geoturismo, normativa mineraria, di tutela ambientale e conoscenza del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna.
Inoltre, sono previsti incontri con professionisti del mondo minerario e del turismo di settore, tra cui minatori, tecnici di miniera e gestori dei siti minerari fruibili, con visite in siti minerari.
Dopo i saluti del direttore Fabrizio Atzori, le lezioni sono iniziate con la consegna di un kit di benvenuto ai partecipanti. Al termine del corso, le nuove guide saranno iscritte nell’elenco delle Guide del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, consultabile sul sito istituzionale dell’ente.
 

Il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna sostiene l’iniziativa “Sulcis Explora – Viaggio a Sud Ovest”, organizzata dalla rete imprenditoriale Visit Sulcis per promuovere il territorio sud occidentale della Sardegna a livello mediatico, con un programma dedicato.
Dal 5 all’8 ottobre 2024, un gruppo di giornalisti, blogger e reporter di viaggio, provenienti dall’Italia ed altre nazioni europee, saranno accompagnati alla scoperta delle peculiarità offerte dai territori di Sant’Anna Arresi, Masainas, Giba, Narcao, Tratalias, Perdaxius, Nuxis, Villaperuccio e Santadi, in modo da rivelare le caratteristiche più autentiche e significative utili ad una proficua ed ampia divulgazione promozionale.
«Da parte dell’ente, c’è grande interesse a promuovere uno sviluppo turistico integrato nei territori del Parco Geominerarioha spiegato il direttore Fabrizio Atzori in modo che tutte le realtà operanti nelle comunità, pubbliche e private, possano interagire con gli stakeholders ed i players del sistema mediatico, divulgativo ed interattivo, per implementare prodotti comunicativi validi ed efficaci nella valorizzazione e promozione dei territori e delle loro bellezze.»
“È stato possibile sviluppare questa iniziativa grazie al coinvolgimento di nove comuni del basso Sulcis in un progetto di rete che, con il contributo del Parco Geominerario, ha permesso di mettere a sistema le eccellenze enogastronomiche, culturali, storiche, ambientali e paesaggistiche del territorio, così da realizzare un’offerta turistica autentica che giornalisti, blogger ed influencer ospiti del press tour promuoveranno attraverso i loro canali di comunicazione internazionali», ha riferito Raffaele Piras, presidente di Visit Sulcis.
L’itinerario di viaggio prevede degustazioni di vini in cantina e laboratori gastronomici tradizionali, visite a litorali, aree interne e strutture antiche, escursioni in e-bike e nei centri storici dei paesi, visite in siti geominerari e parchi archeologici.

Si è svolto ieri, lunedì 18 dicembre 2023, presso l’auditorium della Grande Miniera di Serbariu, a Carbonia (sede operativa del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna), l’incontro con i sindaci dei Comuni compresi nelle 8 aree del Parco Geominerario.

Ai lavori, aperti dal Direttore Fabrizio Atzori e dal Commissario Straordinario Elisabetta Anna Castelli, erano presenti Giovanni De Giudici, rappresentante del Comitato Tecnico Scientifico, Pierpaolo Vargiu e Nello Melis, presidente e membro del Collegio dei Revisori dei Conti.

Nel corso dell’incontro, caratterizzato da un clima di cordialità, il Direttore e il Commissario Straordinario hanno presentato le linee programmatiche dell’ente per il 2024, che prevedono una serie di attività, tra le quali la candidatura per l’ammissione del Parco Geominerario nel Global Geoparks Network dell’UNESCO, la redazione del Piano Territoriale e Socio Economico e la collaborazione con istituti di ricerca.

I lavori sono stati animati da numerosi interventi, in cui sono stati mostrati interesse e volontà di collaborazione.

«Il Parco Geominerario, sempre al fianco delle amministrazioni locali, intende sostenere con convinzione le attività di valorizzazione e promozione territoriale con interventi diffusi immediatamente realizzabili, da porre in opera in tempi brevi», ha dichiarato il direttore Fabrizio Atzori, precisando che «progettualità più complesse potranno essere sostenute con fondi erogati attraverso appositi bandi pubblici».

La necessità di “fare rete” tra Parco, amministrazioni comunali e territori coinvolti è stata sottolineata dal Commissario Straordinario Anna Elisabetta Castelli, che ha auspicato la rapida ricostituzione della Comunità del Parco (composta dai rappresentanti dei Comuni del Parco), ricordando che essa «esercita importanti funzioni deliberative, consultive e di indirizzo»

Nella sala dell’incontro sono stati esposti alcuni significativi esemplari di rari minerali, parte degli oltre 4600 campioni costituenti la prestigiosa Collezione Mineralogica Manunta, recentemente acquisita dal Parco.

 

Si è conclusa ieri, a Carbonia, l’edizione 2023 di Open Your Mine, iniziativa di riscoperta sostenibile e innovativa dei siti del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, con un augurio speciale per gli 85 anni dell’inaugurazione della città.

L’evento, organizzato dal Parco Geominerario in collaborazione con amministrazione comunale, gestori dei siti e associazioni, domenica 17 dicembre ha interessato l’area della Grande Miniera di Serbariu, la città e i suoi dintorni, esaltandone gli aspetti storici, antropologici  e culturali.

I partecipanti al trekking hanno percorso il territorio della città del carbone, scoprendone le particolarità di carattere geologico, minerario, storico e naturalistico con l’ausilio di guide ed esperti.

Il pubblico, nel visitare il museo del carbone, dalla lampisteria ha potuto recarsi anche nelle gallerie, dove si estraeva la materia prima nel secolo scorso, in un percorso tematico culminato nell’apertura della mostra artistica “I dodici graffi”, dello scultore Roberto Ziranu, che resterà aperta fino al 7 gennaio.

Visite guidate anche al museo dei paleoambienti sulcitani E.A. Martel, presso la Fabbrica del Cinema (Ex Dì Memorie In Movimento) e al Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis – Sezione Storia Locale, dove è stato proiettato il documentario del Parco Geominerario “La Grande Miniera di Serbariu, una delle più importanti risorse energetiche d’Italia del 900”, realizzato da Stefano Sernagiotto e Roberto Rizzo, alla presenza delle autorità cittadine, di ex amministratori del Parco e del minatore Giovanni Secci.

A seguire, è stata inaugurata la nuova illuminazione dei “castelli” della miniera, le due caratteristiche strutture a torre che funzionavano da ascensori verso il sottosuolo.

Di sera, in piazza Roma si è tenuta la premiazione del concorso fotografico indetto dal Parco Geominerario “Mining Heritage” 2024, che ha visto la partecipazione di 70 fotografi, anche da oltre Sardegna, le cui foto sono state selezionate per il nuovo calendario dell’ente. Al primo posto si è classificata Eleonora Porta, con la foto “Trenino sotto le stelle”, rappresentante la spiaggia di Piscinas (Arbus), al secondo Roberto Buffa, con la foto “Alla fine del mondo” della Miniera di San Leone (Assemini), ed al terzo Ciro Perna, con la foto “Un dono dal cuore della terra” della Grotta di Santa Barbara (Iglesias). Ai tre vincitori, a cui è stata consegnata una targa, andrà un premio in denaro. Chiusura di serata in musica e allegria, con le cover degli 883 eseguite dal gruppo “Tieni il tempo”.

«Anche quest’anno, abbiamo voluto chiudere Open Your Mine a Carbonia, approfittando dell’occasione dell’anniversario di fondazione per compiere una serie di iniziative utili a suggellare la proficua partnership tra il Parco Geominerario, l’amministrazione comunale e la città tutta, con la Grande Miniera di Serbariu interessata a progetti di sviluppo integrato di primario interesse, che possono fare dell’area un vero e proprio giacimento culturale», ha detto il commissario straordinario Elisabetta Anna Castelli.

«Dall’inaugurazione della nuova illuminazione delle torri – ascensore all’apertura dei siti storico-culturali dell’area mineraria, dal documentario sulla Grande Miniera di Serbariu al concorso fotografico “Mining Heritage” 2024, Open Your Mine ha rappresentato a Carbonia quel modello positivo di sviluppo sostenibile del territorio su cui intendiamo puntare per il futuro, di concerto con le istituzioni, le associazioni e i privati», ha aggiunto il direttore Fabrizio Atzori.

 

Per la prima volta il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna sbarca alla BITESP, la Borsa Internazionale del Turismo Esperienziale che si tiene a Venezia, dal 23 al 24 novembre 2023, rappresentando un evento imperdibile per gli operatori del turismo esperienziale e gli specialisti dell’incoming.

Allestita presso il Terminal 103 della Stazione marittima, la sesta edizione della rassegna veneziana ha visto la partecipazione del Parco con un suo stand in cui, come avvenuto ad inizio mese a Paestum, ha presentato le peculiarità che caratterizzano le 8 aree e gli 86 comuni rientranti nell’ambito di competenza dell’ente, insieme alle iniziative predisposte per diffondere la cultura geomineraria e valorizzare i siti, in collaborazione con alcuni gestori degli stessi ospiti nello stand.

«La BITESP, per noi rappresenta una ulteriore tappa di quel percorso di promozione e valorizzazione dei siti geominerari della Sardegna che abbiamo deciso di intraprendere a livello nazionale e internazionale. Un percorso dove l’incontro diretto fra domanda e offerta nel settore delle destinazioni turistiche esperienziali e sostenibili, come quelle legate all’epopea mineraria di cui il Parco si occupa, può senz’altro fare la differenza nell’attrarre i visitatori», ha detto il commissario straordinario Elisabetta Anna Castelli.

«Essere presenti a Venezia, ci ha fatto comprendere l’importanza di mostrare ai players provenienti da tutto il mondo lo straordinario patrimonio geominerario della Sardegna. Focalizzando l’attenzione su incontri e networking, ricerca di partners commerciali, promozione e visibilità diffusi, è stato possibile fornire valide opportunità promozionali a coloro che operano nei siti del Parco, tra gestori, operatori, enti e istituzioni, in un approccio integrato bottom-up che coinvolga proficuamente la parte pubblica con quella privata», ha sostenuto il direttore Fabrizio Atzori.

Ha destato grande interesse e partecipazione, sabato 18 novembre 2023, la tappa nell’iglesiente di Open Your Mine, dedicata alla riscoperta di villaggi minerari ricchi di fascino e storie da raccontare.

L’evento organizzato dal Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, in collaborazione con il comune di Iglesias, iglesiasturismo.it , Iglesias Servizi srl, Consorzio turistico per l’Iglesiente, i villaggi minerari di San Benedetto, Asproni e Normann, ha fatto registrare un sold out sui percorsi in trekking e mountain bike, disegnati dall’organizzazione tra i villaggi minerari dove ancora oggi è possibile respirare l’aria dell’intensa attività mineraria che ne ha permesso la creazione nel secolo scorso.

Ad accogliere i partecipanti, oltre alle guide ambientali escursionistiche, turistiche e cicloturistiche, anche alcuni abitanti che ancora vivono nei villaggi di San Benedetto e Normann. Nel pomeriggio la suggestiva visita al cimitero monumentale di Iglesias, per omaggiare la memoria di alcuni minatori che persero la vita in circostanze drammatiche.

«Riportare l’attenzione sui villaggi minerari, sulla loro storia e sulle peculiarità che li contraddistinguono, rappresenta un passo importante in vista di un recupero ed una valorizzazione sostenibile, come abbiamo esposto di recente alla fiera internazionale RO.ME Museum Exhibition a Roma, con una relazione incentrata proprio sui villaggi minerari sardi, in particolare Asproni e Normann», ha detto il Commissario Straordinario, Elisabetta Anna Castelli.

«Aver ricevuto molte richieste per un’altra giornata avente a tema i villaggi minerari, ci onora e ci dice che abbiamo fatto la scelta giusta per l’ultimo Open Your Mine nell’Iglesiente. Questi beni, per la loro importanza, dovrebbero avere una libera fruizione in chiave turistico-mineraria e non possiamo che ringraziare i privati che se ne prendono cura, fornendo alla parte pubblica un ulteriore incentivo ad intervenire per valorizzarli adeguatamente», ha sostenuto il Direttore Fabrizio Atzori.