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La sala conferenze del comune di Ortacesus ha ospitato ieri un convegno sul morbo di Alzheimer, promosso dall’associazione Alzheimer, in sinergia con i comuni di Pimentel, Ortacesus, San Basilio, Goni, Barrali ed il gruppo politico “Progetto Guasila”.
Il dibattito si è concentrato sulla necessità di un cambiamento nell’approccio alla malattia, ponendo al centro la persona. E, soprattutto, con uno sguardo attento a una possibile prevenzione.
Il sindaco di Ortacesus, Fabrizio Mereu, ha esordito mettendo in evidenza gli aspetti sociali: «I dati lasciano poco spazio alle interpretazioni. Con l’innalzamento dell’età media nei prossimi decenni si verificherà un incremento del numero di persone colpite da malattie neuro generative ed in particolare da morbo di Alzheimer. Un problema sociale non di poco conto, che si rifletterà sulle scelte delle amministrazioni comunali chiamate a dare un sostegno alle persone». Edoardo Tocco, vice presidente della commissione Salute del Consiglio regionale, da anni segue con interesse l’associazione che si occupa dei disagi causati dal morbo. «Alzheimer e demenze – ha detto Edoardo Tocco – sono condizioni che mettono a dura prova chi viene colpito e i suoi familiari, con la sensazione di essere lasciati soli dalle istituzioni. Occorre trovare una soluzione comune che consenta una gestione dignitosa e solidale degli individui che ne soffrono. Una missione importante, con la possibilità di intraprendere un nuovo cammino per gli anziani colpiti dalla malattia. Auspichiamo che nel corso del dibattito sulla finanziaria vengano trovate nuove risorse per il sostegno ai pazienti. Occorre un cambiamento nell’approccio verso i disagi – ha concluso Edoardo Tocco –, con un’attenzione mirata sugli interventi in grado di dare la giusta centralità alla persona».