5 November, 2024
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«È un riconoscimento prestigioso di cui andiamo orgogliosi e che conferma l’impegno della nostra Regione nel portare avanti politiche ambientali efficaci, attente alle esigenze e la specificità dei territori.»
Queste le parole del presidente Francesco Pigliaru in apertura del suo intervento, oggi a Nuoro nell’Auditorium dell’ISRE, per la cerimonia di consegna alla Regione Sardegna dell’European Forest Island Award 2018.
Il riconoscimento dell’Efi, il più grande network europeo per la ricerca forestale, è stato conferito alla Sardegna per l’impegno nella salvaguardia delle foreste e la selvicoltura mediterranea e per i consistenti investimenti a favore del patrimonio forestale e della bio-economia delle risorse rinnovabili. Il presidente Pigliaru lo ha ricevuto dalle mani del direttore dell’Efi, Marc Palahi – che ha lodato la Sardegna per il lavoro svolto sul patrimonio forestale -, alla presenza dell’assessora della Difesa dell’ambiente Donatella Spano, tra i relatori della mattinata assieme all’amministratore unico dell’agenzia Forestas, Giuseppe Pulina, e al comandante del Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Sardegna, Gavino Diana. Ha assistito alla cerimonia anche l’assessore della Sanità Luigi Arru.
Presenti alla cerimonia il sindaco di Nuoro Andrea Soddu, il direttore del Dipartimento di Agraria, Antonio Pazzona, il commissario del Consorzio universitario di Nuoro, Fabrizio Mureddu, Simona Tidu dell’Ordine dei Dottori agronomi e dottori forestali d’Italia e di Nuoro, il presidente del Sisef (Società italiana di selvicoltura ed ecologia forestale), Marco Marchetti, ed Enrico Pompei del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali. A moderare gli interventi il precedente Chair del Board dell’Efi, Giuseppe Scarascia Mugnozza. Gli approfondimenti del Dipartimento di Agraria dell’ateneo sassarese sono stati curati da Pier Paolo Roggero e Roberto Scotti. La consegna del riconoscimento precede l’Annual Conference e il Scientific Seminar dell’EFI, in occasione del 25° anniversario dell’organismo e in programma a settembre ad Alghero.

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L’Agenzia Laore Sardegna – Servizio sviluppo delle filiere animali – in collaborazione con il Consorzio Universitario di Nuoro e il Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari, ha organizzato un seminario su “La trasformazione del latte nei caseifici aziendali in Sardegna”. che si terrà domani, 6 dicembre, dalle 16.45, presso il Polo Agro-Forestale e Ambientale di via Colombo, località “Sa Terra Mala”, a Nuoro.

Nel corso dell’incontro, rivolto alle micro-imprese di trasformazione di latte ovino e caprino e agli imprenditori zootecnici, saranno presentati i risultati di un’indagine effettuata presso i mini-caseifici sardi e uno studio sugli aspetti economici della caseificazione aziendale.

Interverranno Fabrizio Mureddu, commissario del Consorzio Universitario Nuorese; Maria Ibba, direttore generale Laore Sardegna; Massimiliano Venusti, Laore Sardegna; Roberto Furesi e Pietro Pulina, Dipartimento di agraria dell’Università di Sassari e Pierluigi Caria, assessore regionale dell’Agricoltura.

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Verrà presentato lunedì 13 novembre, a Nuoro, in una conferenza stampa che si terrà presso la sede dell’Agenzia Forestas in Via Attilio Deffenu 7,  il programma di attività dell’Anno Forestale 2017/18.

L’inaugurazione dell’Anno Forestale, manifestazione collocata alla vigilia della festa degli alberi, è l’occasione per fare il punto sul patrimonio boschivo della Sardegna sotto gli aspetti della tutela e della valorizzazione. Politica, istituzioni, ricerca, studenti e imprese del settore silvano porteranno un contributo al dibattito intorno ai temi forestali e ambientali della Sardegna. Il tema dell’evento è quello delle filiere legno e sughero, sia relativamente agli impieghi nell’industria e nell’artigianato anche artistico, sia per la destinazione ai fini energetici e della bio edilizia. Farà corredo alla cerimonia l’esposizione dei manufatti in legno e sughero di numerose imprese isolane e la xiloteca dell’Agenzia Forestas che resterà disponibile per le visite fino al giorno 24.

Saranno presenti il prof. Giuseppe Pulina, Agenzia Forestas; il dr. Fabrizio Mureddu, Consorzio Universitario UniNuoro; il prof. Antonello Pazzona, Direttore del Dipartimento di Agraria Uniss; il dr. Gavino Diana, Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale RAS: il dr. Agostino Cicalò, Unioncamere Sardegna; il dr. Graziano Nudda, Protezione Civile RAS.

Giuseppe Pulina.

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Un folto gruppo si studenti del polo universitario di Nuoro è impegnato in questi giorni in un viaggio di istruzione presso le Istituzioni europee di Bruxelles.

Gli studenti che hanno preso parte, con grande impegno e vivo interesse, al Laboratorio giuridico in materia di tutela europea dei diritti umani fondamentali (2016) e alle due edizioni della Summer School «The Future of Human Rights in Europe», organizzati da UniNuoro e dalla Cattedra di Diritto Internazionale e dell’Unione europea del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Sassari.

La Summer School, tenutasi a Nuoro nella settimana 18/23 luglio scorsi, rappresenta ormai un evento di respiro internazionale in Sardegna sul tema di grandissima attualità quale il futuro dei Diritti umani in Europa ed ha visto numerose iscrizioni provenienti dall’estero (Congo, Francia, Belgio, Germania, Iran e Svezia), oltre che da altre regioni italiane.

Il Polo Universitario di Nuoro sostiene fortemente queste iniziative, nella consapevolezza che il nostro territorio possa proporre un’offerta rilevante sul piano didattico, contribuendo così attivamente ad una formazione più consapevole del concetto di cittadinanza europea.

Proprio nella direzione di formare «moderni giuristi europei», si colloca il  viaggio d’istruzione a Bruxelles, grazie al quale i partecipanti avranno la possibilità di entrare in contatto con le principali Istituzioni  europee (Commissione, Consiglio e Parlamento).

La delegazione, accompagnata dalla prof.ssa Gabriella Ferranti e Cristina Carta e dal Commissario di del Consorzio Universitario UniNuoro Fabrizio Mureddu,  è stata ricevuta da alti funzionari delle istituzioni presso le quali si sono tenuti incontri tematici e tavoli di lavoro attraverso la partecipazione attiva di docenti e studenti.

Molto significativa la sessione tenutasi presso la sede di rappresentanza della Regione Sardegna all’ottavo piano di Shuman 14 fronte sede della Commissione Europea.

Grazie all’assessore regionale Filippo Spanu la delegazione è stata ricevuta con la massima attenzione ed impegno in un incontro,  curato dal dott. Massimiliano Cambuli, funzionario regionale responsabile dell’ufficio di Bruxelles, in cui sono state prospettate agli studenti numerose possibilità ed occasioni di contatto con le istituzioni attraverso il canale privilegiato dell’ufficio regionale.

La visita ha consentito inoltre di instaurare ulteriori contatti istituzionali e rafforzare il corpo docente della Summer School nonché di prevedere la possibilità di svolgimento di parte delle attività formative all’estero.

Sarà predisposto un dossier di candidatura presso il Parlamento europeo che ogni anno dedica un evento al tema dei diritti umani in cui le esperienze più significative ricevono una menzione .

L’esperienza della Summer School nuorese ha destato attenzione e costituirà la base per partecipare ai numerosi programmi dedicati al tema.

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Il 17 luglio, a Nuoro, presso il Polo Universitario di via Salaris, per iniziativa del Dipartimento di Giurisprudenza di Sassari e delle cattedre di Diritto dell’Unione europea e di Fondamenti del Diritto Europeo, prenderanno via le Summer School sul tema “Il Futuro dei Diritti Umani in Europa” e “Foundations Of European Contractual Law” FECL.

Le iniziative di respiro internazionale saranno possibile grazie al Dipartimento di Giurisprudenza Università di Sassari,  all’apporto ed alla collaborazione del Consorzio per la promozione degli Studi universitari nella Sardegna centrale, del Comune di Nuoro, del Consiglio Italiano del Movimento europeo, Europe Direct e della Camera di Commercio di Nuoro, dei musei cittadini, dell’associazione Distretto Culturale del Nuorese, che hanno accolto con vivo interesse la proposta della cattedra di Diritto dell’Unione europea e del Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Sassari prof. Gian Paolo Demuro.

Le Summer School costituiscono un’occasione di formazione avanzata; offrono, infatti, un approfondimento sull’evoluzione ed il consolidamento della tutela dei Diritti umani fondamentali in Europa e sui fondamenti del diritto europeo. Essa vede tra gli iscritti (è stato raggiunto il numero massimo) studenti universitari, Erasmus, laureati e laureandi ed avvocati, provenienti da altre università italiane e da altri Paesi  (Francia, Svizzera, Germania, Svezia, Brasile, Polonia), che intendono approfondire la conoscenza sul tema della tutela internazionale ed europea dei diritti umani e sui fondamenti del diritto europeo. Si è scelto, infatti, di dare alle Summer School un respiro internazionale anche nella consapevolezza che il nostro territorio possa proporre un’offerta rilevante sul piano dell’ospitalità e del turismo nei suoi vari aspetti (culturale, ambientale, artigianale, enogastronomica). Gli eventi altresì, accreditati dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Nuoro e consentiranno ai partecipanti di acquisire 15 crediti per la formazione professionale continua.

Tra i docenti della Summer School The Future of Human Rights in Europe – Il Futuro dei Diritti Umani in Europa si segnala inoltre la presenza di Paolo Cancemi, referendario della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo, Ilaria Cucchi presidente della Onlus Stefano Cucchi, Anton Giulio Lana, presidente Unione Forense per i Diritti umani, Pier Virgilio Dastoli, presidente del Movimento Europeo oltre a numerosi docenti stranieri delle Università di Oltzyn (Polonia) e Rouen (Francia).

La “Summer Foundations Of European Contractual Law” FECL, oltre ai docenti di riferimento dell’Università di Sassari sede di Nuoro, vedrà la presenza di docenti di rilievo internazionale quali prof.ssa Cintia Rosa Pereira de Lima, Associato di Diritto civile, Universidade de São Paulo, Prof. Gabor Hamza, Ordinario di Diritto Romano e di Diritto comparato, Università di Budapest Loránd Eötvös, prof. Alessandro Hirata, Associato di Diritto romano e diritto civile, Universidade de São Paulo – USP il prof. Eduardo Vera Cruz Pinto, Ordinario di Diritto romano e di Fondamenti del diritto europeo, Universidade de Lisboa, l’avv. Gabriele Tusa, Camera di commercio italo-brasiliana di São Paulo, il prof. Laurent Posocco, Associato di Diritto civile, Université de Corte Pasquale Paoli e il prof. Aldo Petrucci, Ordinario di Diritto romano e di Fondamenti del diritto europeo, Università di Pisa.

Le Summer Schools saranno ufficialmente presentate in occasione della conferenza stampa di lunedì 17 luglio, alle ore 12.00, presso la sede di via Salaris del Consorzio Universitario alla presenza di del Commissario straordinario del Consorzio per la promozione degli studi universitari nella Sardegna centrale dott. Fabrizio Mureddu, del sindaco Andrea Soddu, delle coordinatrici scientifiche prof.sse Gabriella Ferranti e Rosanna Ortu e delle coordinatrici didattiche dott.sse Cristina Carta e Stefania Fusco oltre che degli studenti e dei docenti.

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Il prefetto di Nuoro dott.ssa Daniela Parisi sarà presente domani, alle ore 10.00, presso l’Aula magna del Consorzio Universitario in via Salaris 18. La presenza della rappresentante del Governo nel territorio dà avvio all’importante collaborazione tra la Prefettura e il Polo universitario giuridico di Nuoro.

Sarà pertanto firmata una convenzione finalizzata all’inserimento degli studenti in percorsi di tirocinio, alla loro formazione con particolare riferimento ai temi dell’immigrazione ed alle altre funzioni che la Prefettura è chiamata a svolgere sul territorio.

L’accordo sarà sottoscritto domani, alla presenza del commissario del Consorzio dott. Fabrizio Mureddu, dal prefetto dott.ssa Daniela Parisi e dal Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza prof. Gian Paolo Demuro.

In tale occasione la rappresentante del Governo, profonda conoscitrice del fenomeno immigratorio, intratterrà gli studenti del Corso di Laurea in Scienze dei Servizi Giuridici su tale tematica. L’incontro è aperto al pubblico interessato.

L’iniziativa è coordinata dalla prof.ssa Gabriella Ferranti titolare del Corso in Tutela Internazionale dei Diritti Umani, unico corso in Sardegna in questa materia di sempre maggiore attualità.

L’adesione della Prefettura a questo progetto, offre un contributo concreto alla formazione degli studenti dell’Università nuorese, consentendo la conoscenza effettiva del ruolo della Prefettura e delle sue molteplici competenze sul territorio  e costituendo, pertanto, un’occasione di arricchimento per gli studenti ed i futuri operatori della pubblica amministrazione.

Grande soddisfazione del Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza prof. Demuro che afferma «abbiamo sostenuto convintamente l’accordo di collaborazione che costituirà un importante opportunità per gli studenti e per il territorio, seguiranno ulteriori accordi con altre istituzioni territoriali».

Il commissario del Consorzio, che ha promosso questa importante iniziativa è soddisfatto per questo accordo che fa parte di una più ampia collaborazione che vedrà la presenza della Prefettura, sempre nella persona del prefetto Parisi, anche nell’ambito della seconda edizione della Summer SchoolThe Future of Human Rights in Europe” in programma per il mese di luglio prossimo.

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Sono riprese questa mattina, con la sessione dedicata all’Università e la ricerca, le audizioni della Terza commissione sulla manovra 2017.

Il rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo, ha illustrato al parlamentino presieduto da Franco Sabatini (Pd) le principali richieste degli atenei sardi nonché le difficoltà in cui operano le università della Sardegna, penalizzate dall’adozione, a partire dal 2014, del «costo standard unitario di formazione per studente in corso» per la ripartizione di una quota sempre più rilevante del fondo di finanziamento ordinario erogato annualmente da ministero dell’Istruzione. «Gli indicatori – ha spiegato la professoressa – non tengono conto del contesto in cui operiamo e del gap rappresentato dalla insularità ed è proprio sulla necessità di modificare tali parametri che attendiamo risposte dal ministero».

A fronte della riduzione delle risorse statali, così ha affermato la dottoressa Del Zompo, nell’arco dell’ultimo triennio l’università cagliaritana ha registrato nel 2016 un incremento degli immatricolati, un miglioramento nel posizionamento relativo alla didattica e della ricerca e continua ad essere l’ateneo che sforna il maggio numero di laureati provenienti da famiglie in cui entrambi i genitori non hanno la laurea.

«Siamo sulla giusta strada – ha affermato il rettore – e continuiamo a migliorare e a modernizzare la gestione dei corsi di studio con modalità nuove, così da renderli più attrattivi, e proseguiamo inoltre, con convinzione, nell’intensificare i rapporti con i territori e le imprese per rendere maggiormente professionalizzanti i corsi e i master post laurea.»

Il pro rettore dell’Università di Sassari, Luca Deidda, ha ribadito in larga misura le considerazioni svolte dalla professoressa Del Zompo in ordine ai costi standard e alle oggettive quanto peculiari difficoltà degli atenei sardi ed ha confermato l’insostituibilità dell’intervento regionale per garantire il funzionamento delle università di Sassari e Cagliari.  

Le comuni richieste avanzate dai due atenei alla commissione, in vista del varo della manovra 2017, possono, nello specifico, così riassumersi:

• incremento di almeno 3 milioni di euro dei fondi ai valere sulla legge regionale n. 26/96 (stanziamento previsto pari a 22 milioni, cioè 2,6 milioni in meno rispetto allo scorso anno);

• un milione di euro in più per i fondi destinati alla ricerca (stanziamento di 5 milioni, cioè 7 milioni in meno rispetto al 2014);

• ripristino delle somme stanziate nel 2016 per il programma “visiting professor” (incremento di 300mila euro);

• incremento di 2,2 milioni di euro del fondo per edilizia universitaria.

Il rettore Del Zompo e il pro rettore Deidda, rispondendo alle richieste di chiarimento ed ai quesiti posti dai commissari e dal presidente Sabatini, hanno approfondito alcuni temi, in particolare quelli legati alla radiologia (il manager dell’Ats, Fulvio Moirano, in una precedente audizione aveva lamentato l’assenza di una scuola di specializzazione) ribadendo che a Cagliari opera «uno dei più bravi e più giovani docenti di radiologia» e che semmai il problema è rappresentato dalla carenza di tecnici radiologi per effetto del blocco, a suo tempo deciso dal ministero, per le lauree professionalizzanti dei non medici. La professoressa Del Zompo ha inoltre auspicato un incontro con il manager della Asl unica ed ha denunciato «il totale disinteresse per la facoltà di medicina e l’azienda ospedaliera universitaria». «A questo proposito – ha dichiarato il rettore di Cagliari – mancano strategia e visione e se si è deciso che si dovrà definanziare la facoltà di medicina attendo che tale decisione mi venga comunicata».

I consiglieri Attilio Dedoni (Riformatori) e Gianfranco Congiu (Partito dei Sardi) si sono soffermati invece sui tassi di occupazione e il capogruppo Pds ha posto in evidenza come i corsi di studio svolti nelle due università decentrate di Oristano e Nuoro godano di un maggiore gradimento, rispetto ai tradizionali corsi svolti negli atenei di Sassari e Cagliari.

La professoressa Del Zompo ha quindi affermato come nel confronto tra i dati degli atenei del sud e delle Isole sul tasso di disoccupazione nell’arco del quinquennio, le performance di Cagliari non si discostino dalle medie nazionali ed ha ribadito la necessità di un più stretto rapporto con imprese e istituzioni per migliorare l’offerta formativa dell’università, salutando con soddisfazione i fondi aggiuntivi ottenuti in sede ministeriale per il finanziamento di 23 borse per “dottorati industriali”.

Successivamente la commissione ha ascoltato il commissario del Consorzio universitario di Nuoro, Fabrizio Mureddu che ha ribadito ruolo e importanza delle sedi decentrate di Oristano e Nuoro, evidenziandone l’attrattività, confermata dall’incremento del 30% del numero degli iscritti: «Il tutto nonostante sia in atto la tendenza a ridurre risorse e stanziamenti per i corsi e le sedi decentrate».

La principale richiesta avanzata dal rappresentante del consorzio nuorese consiste nell’auspicata abolizione del fondo unico per le università decentrate. «La ripartizione di tale fondo – ha spiegato Mureddu – avviene alla fine dell’anno ed è compromessa così qualunque programmazione e a ciò si aggiunga che veniamo a conoscenza dei criteri e dei parametri utilizzati per l’assegnazione delle risorse del fondo unico soltanto nel momento in cui la Giunta delibera la ripartizione degli stanziamenti».

La proposta del consorzio universitario di Nuoro è, dunque, che nella legge di stabilità sia assegnato uno specifico capitolo, con la relativa dotazione finanziaria, per il funzionamento delle sedi decentrate degli atenei della Sardegna.

 

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Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

Proseguono, in commissione Bilancio, le audizioni sulla manovra finanziaria 2016. L’organismo consiliare, presieduto da Franco Sabatini, ha sentito i rappresentanti degli istituti di credito e dei consorzi universitari di Nuoro e Oristano.

Sul fronte dell’alta formazione, la Commissione ha preso atto delle criticità segnalate dai  rappresentanti delle università diffuse alle quali la Finanziaria di quest’anno destina 5 milioni e 640mila euro.

«Lo scorso anno i consorzi hanno dovuto far fronte a una riduzione dei finanziamenti arrivata in corso d’opera – ha detto il presidente del Consorzio Uno di Oristano Gian Valerio Sanna – un taglio delle risorse a cui si è fatto fronte con anticipazioni da recuperare nei bilanci degli anni successivi. Quest’anno è prevista un’ulteriore sforbiciata di 140mila euro. Noi chiediamo invece di confermare almeno lo stanziamento del 2015 per consentire alle università di portare a termine il piano di rientro.»

Le università di Nuoro e Sassari, finanziate con fondi regionali, assicurano corsi di laurea legati alle vocazioni territoriali (Economia e gestione dei servizi turistici, Biotecnologie industriali, Tecnologie viticole e alimentari, Scienze Forestali, Scienze infermieristiche, etc.).

«A differenza delle Università “madri” di Cagliari e Sassari registriamo un incremento di iscritti – ha detto il commissario del Consorzio universitario di Nuoro Fabrizio Mureddu – ciò significa che l’offerta formativa è vicina alle esigenze del territorio e di tutta la Sardegna. Per questo servirebbe un’attenzione più marcata da parte della Regione che consentisse ai consorzi di attivare una programmazione pluriennale. Ciò permetterebbe di organizzare meglio l’offerta formativa e di razionalizzare la spesa».

E’ stato poi il turno dei rappresentanti degli istituti di credito e delle fondazioni bancarie. Il direttore generale del Banco di Sardegna, Giuseppe Cuccurese e il Capo Area Impresa Sardegna di Banca Intesa, Marcello Di Martino, hanno espresso apprezzamento per l’impianto complessivo della manovra finanziaria 2016: «E’ un documento ben articolato sul piano programmatico: si esce dal posizionamento difensivo e si pensa alla crescita puntando sulla competitività del sistema produttivo e sugli investimenti infrastrutturali. Un passo in avanti in un momento in cui si intravedono i primi segnali di ripresa economica». Ripresa che, secondo l’analisi delle banche, interessa soprattutto il turismo, l’agroindustria, gli investimenti tecnologici, mentre continua a soffrire il settore delle costruzioni anche se i dati sull’erogazione dei mutui alle famiglie (+32%) fanno ben sperare. «Rispetto agli anni passati si registrano più investimenti e maggiori interventi a sostegno del sistema produttivo – ha detto Di Martino – un segnale incoraggiante per una Regione come la Sardegna con consumi ancora troppo bassi che impediscono all’economia di autofinanziarsi».

Giuseppe Cuccurese ha sottolineato l’importanza di alcune scelte come il sostegno alle reti di impresa e i progetti di internazionalizzazione. «I processi di aggregazione sono decisivi per poter competere nei mercati globali – ha rimarcato il direttore del Banco – in settori strategici come il turismo e l’agroalimentare funzionano in modo ottimale». 

I rappresentanti degli istituti di credito hanno poi evidenziato il buon andamento del Fondo per le PMI da 300 milioni di euro (“finalmente decollato”) e del Progetto Jessica. «I 33 milioni di euro stanziati per lo sviluppo urbano sostenibile sono stati interamente utilizzati e hanno generato una ricaduta complessiva sul territorio di 112 milioni di euro – ha detto Cuccurese – l’auspicio è che il bando venga rinnovato».

Perplessità, invece, sulla decisione di aumentare Irap e Irpef. «La riduzione dell’imposizione fiscale per le imprese aveva avuto effetti positivi sul sistema economico, l’auspicio è che la scelta possa essere rivista».

Su sollecitazione del presidente Sabatini, Di Martino e Cuccurese hanno poi parlato delle difficoltà nell’erogazione del credito agli agricoltori. «Non è vero che non c’è attenzione per il mondo delle campagne – ha detto Cuccurese – il Banco ha fatto la sua parte. I fidi “di campagna” non possono essere trasformati in fidi “di cassa”. Abbiamo aperto un tavolo con associazioni di categoria e assessorato all’agricoltura per studiare un piano di rientro e mettere a disposizione nuove risorse. Serve però un percorso chiaro».

Attenzione per il mondo agricolo ha assicurato anche il responsabile di Banca Intesa Marcello Di Martino che ha annunciato lo stanziamento di 7 miliardi di euro a livello nazionale da parte dell’istituto di credito. «Una parte rilevante andrà alla Sardegna – ha spiegato Di Martino – abbiamo già contattato l’assessorato. Puntiamo molto sui progetti di filiera per poter finanziare anche piccolo realtà che altrimenti non avrebbero possibilità di accesso al credito».

Sulla necessità di puntare sugli investimenti, in un momento di crisi profonda come quella che ha colpito la Sardegna, ha insistito anche il presidente della Fondazione Banco di Sardegna, Antonello Cabras.

«In un momento in cui la finanza pubblica registra una forte contrazione di risorse bisogna ingegnarsi e andare a cercare i soldi nel mercato – ha suggerito Cabras – è un terreno che finora non è stato esplorato ma che potrebbe offrire grandi opportunità. Il discorso può essere fatto per il sistema aeroportuale, per la gestione dei rifiuti e del sistema idrico. Ciò non significa privatizzare l’acqua ma governarla in modo efficiente. In questo quadro la Fondazione potrebbe essere un investitore da affiancare alla Regione che rappresenterebbe anche una garanzia per le finalità da perseguire».

Tra i settori da sostenere, secondo Cabras, quello della cultura merita un’attenzione particolare: «Non sono tra quelli che pensano che la cultura non dia da mangiare – ha detto il presidente della Fondazione – oggi, con il venir meno delle risorse pubbliche, musei e attività culturali sono a rischio chiusura. E’ un aspetto che non si deve trascurare perché la cultura e il sistema che vi ruota attorno genera prodotto interno lordo».