[bing_translator]
«I libici chiedono all’Europa di parlare con una voce unica, con un messaggio univoco che rafforzi il coordinamento di tutti gli sforzi in atto. In accordo con il Primo Ministro, Fayiez Serraj, organizzeremo il prossimo 10 ottobre al Parlamento europeo, a Bruxelles, una giornata di lavoro sulla Libia, insieme all’Alto Rappresentante europeo per la Politica estera, Federica Mogherini. Questo incontro riunirà attorno ad uno stesso tavolo tutte le parti interessate ai diversi temi di cooperazione e all’organizzazione delle future elezioni democratiche in Libia. Vogliamo che il voto sia un momento di riconciliazione e di lavoro comune che, partendo dal consolidamento democratico, possa estendersi anche alla stabilizzazione economica e al sostegno alla ricostruzione», ha annunciato il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, a conclusione della sua visita ufficiale a Tripoli.
«Con la missione compiuta oggi, ho voluto sottolineare l’importanza di rafforzare le relazioni tra Ue e Libia. La stabilità del Paese è essenziale per la stabilità dell’Africa, del Mediterraneo e dell’Europa stessa. Per questo, dobbiamo lavorare insieme per promuovere crescita economica e sicurezza per il popolo libico e rafforzare, al contempo, le istituzioni, l’apparato statale e la sanità pubblica», ha aggiunto Antonio Tajani.
«L’Unione è pronta a fare maggiori investimenti in tale direzione, nel quadro del rifinanziamento del Trust Fund per l’Africa, approvato di recente dall’ultimo vertice del Consiglio europeo. Ora è fondamentale che la Libia intraprenda, con decisione, un percorso che conduca alle elezioni: tappa essenziale per il futuro democratico del Paese. Come concordato con il presidente della Commissione elettorale, il Parlamento europeo è pronto a fornire tutta l’assistenza necessaria per il corretto svolgimento del voto, in collaborazione con i deputati europei e gli osservatori elettorali», ha precisato il presidente Antonio Tajani.
«Come l’Europa, anche la Libia è vittima dell’immigrazione fuori controllo. Non vogliamo più vedere morti, nel deserto o in mare. Per questo servono più risorse Ue per la cooperazione, per il rafforzamento del controllo delle frontiere meridionali e per la Guardia costiera. Dobbiamo intensificare la lotta senza quartiere ai trafficanti di esseri umani e armi. Ho proposto, quindi, di lavorare insieme a una ‘Lista nera’ che metta al bando i responsabili di queste attività criminali», ha dichiarato Antonio Tajani.
«Per essere pienamente efficaci, la nostra strategia deve affrontare le cause profonde dei flussi migratori. Serve un ‘Piano Marshall’ per l’Africa, finanziato dal prossimo bilancio Ue. Ci vorranno almeno 40 miliardi di euro, per mobilitare 500 miliardi di investimenti complessivi. L’obiettivo è gettare le basi per un’industria manifatturiera in Africa, capace di generare posti di lavoro e ricchezza nel continente. Solo così potremo offrire opportunità ai giovani africani nei loro Paesi, e dare loro speranza per il futuro.»
«Mi batterò per fare in modo che una parte consistente di queste risorse siano usate per la Libia. Ma non basta, dobbiamo fare di più. L’ho detto con chiarezza ai capi di Stato e di governo Ue, in occasione dell’ultimo vertice a Bruxelles. Servono almeno 6 miliardi di euro da investire nel Mediterraneo, nei prossimi anni. La prossima settimana sarò a Niamey, in Niger, dove incontrerò anche i Presidenti dei Parlamenti dei Paesi del Sahel per discutere questi temi», ha concluso il presidente del Parlamento europeo.
Nel quadro del Fondo fiduciario europeo per l’Africa, sono già stati avviati 6 diversi programmi di sostegno alla Libia, per un totale di 237 milioni di euro. Grazie a questi programmi si stanno riabilitando scuole, ospedali, asili e caserme di polizia.
Questi fondi servono anche per formare insegnanti e fornire servizi di base. La scorsa settimana, l’Ue ha sbloccato fondi aggiuntivi per 29 milioni di euro, destinati all’assistenza degli immigrati vulnerabili, in Libia. Sono stati stanziati, quindi, 500 milioni aggiuntivi per il Fondo fiduciario europeo.
Il Parlamento europeo è pienamente impegnato nel processo di stabilizzazione della Libia: un mese fa, ha adottato una raccomandazione che definisce un quadro completo d’azione e, lo scorso 23 maggio, una delegazione di deputati europei ha compiuto una prima visita nel Paese nordafricano.