La forza delle idee e del dialogo per generare benessere e promuovere nuove forme di comunità positiva. È la sfida di un gruppo di giovani di San Giovanni Suergiu che con la puntata numero “zero” del podcast “Lanciatori di idee”, sabato 23 marzo, alle 18.00, dagli spazi dell’ex Esmas risponderanno al grave episodio che all’inizio dell’anno ha visto alcuni adolescenti lanciare pietre contro alcune persone e compiere atti di vandalismo gratuiti.
L’idea nasce nello Spazio creativo, il centro ospitato nell’ex Esmas che da qualche mese permette ai ragazzi e alle ragazze di contare su un ambiente aperto e informale dedicato ai propri interessi aggregativi, culturali e sociali.
Il fatto di fine gennaio ha lasciato basita la comunità, ma allo stesso tempo è stato di stimolo per i ragazzi dello Spazio creativo: durante una chiacchierata sull’accaduto tra loro e gli operatori della cooperativa Millepiedi, incaricata dal Comune di gestire il servizio, è emersa la proposta di rispondere ai “lanciatori di pietre” con i “lanciatori di idee”. Da qui l’idea di un podcast, con lo stesso titolo, in cui intervistare giovani che al territorio hanno saputo dare esempi positivi.
Per poterlo organizzare al meglio a febbraio è partito un laboratorio guidato da Federico Esu, autore del podcast Itaca, un progetto che mira a creare connessioni umane profonde e autentiche tra le persone. Insieme a lui i giovani hanno imparato come fare un’intervista e come rendere il dialogo con l’altra persona più efficace. E’ nata anche una redazione di nove ragazzi (Marzia Porru, Tania Argiolas, Miriam Argiolas, Jessica Caltabiano, Mattia Fais, Valentina Mariani, Alessio Milia, Francesco Sabiu, Elisa Scano) capeggiata dall’educatore dello Spazio Creativo, Simone Petrucci, e coordinata dal sociologo Chicco Angius.
Il gruppo ha scelto gli ospiti della puntata di sabato. Si tratta della sportiva e creativa Virginia Manzi che dal “Continente” ha scelto di stabilirsi a San Giovanni Suergiu. Di Andrea Tuveri, nativo con un passato di successo nel mondo della musica che ha deciso di tornare alle origini per aprire una scuola di batteria. Di Denise Pisu che pur rimanendo radicata a San Giovanni Suergiu è riuscita a raggiungere altissimi livelli nel Ju-Jitsu.
Per l’occasione sarà possibile assistere dal vivo alla diretta oppure ascoltarla in streaming sulla pagina Instagram nextgen_progetto_giovani_sgs.
Nel corso della serata spazio anche alla musica dal vivo con la Boiler room, proposta dal dj sangiovannese no.One, e all’arte digitale con le illustrazioni dell’artista locale Tata. È previsto anche un brindisi beneaugurante con i vini della cantina sangiovannese “Agricola Sant’Andrè”.
Lo Spazio creativo dell’ex Esmas nasce in seno al Progetto giovani, voluto dagli assessorati delle Politiche giovanili e delle Politiche sociali del comune di San Giovanni Suergiu per promuovere il benessere dei giovani nella fascia d’età tra i 14 e i 35 anni. Il Progetto giovani oltre allo Spazio creativo offre un servizio di Supporto Psicologico gratuito e un Servizio di orientamento.
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EU Back to School prevede che i funzionari della Commissione europea tornino per un giorno nelle scuole del territorio dove hanno studiato e parlino ai ragazzi della loro scelta professionale, del loro lavoro, delle sfide e delle opportunità che comportano il vivere e il lavorare all’estero.
L’11 maggio, alle ore 11.15, Federico Esu, originario di Carbonia, dove ha conseguito la maturità scientifica all’Istituto di Istruzione Superiore Gramsci Amaldi, funzionario presso la DG Ricerca e Innovazione della Commissione Europea, racconterà agli studenti del Liceo Classico Siotto di Cagliari il percorso che lo ha portato a lavorare nella più importante pubblica amministrazione europea.
Un anno fa, esattamente il 19 maggio 2017, Federico Esu ha fatto un’esperienza simile proprio nel “suo” Liceo, durante la quale realizzammo le fotografie e l’intervista allegate.
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Questa mattina Federico Esu, 30 anni, originario di Carbonia, funzionario presso la DG Ricerca e Innovazione a Bruxelles, ha raccontato agli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore Gramsci Amaldi della città mineraria, dove ha conseguito la maturità scientifica nel 2005, il percorso che lo ha portato a lavorare nella più importante amministrazione pubblica europea.
Attraverso diverse esperienze, tra le quali la partecipazione all’Erasmus, programma di mobilità studentesca dell’Unione europea, creato nel 1987; la laurea in Giurisprudenza con successiva abilitazione alla professione di avvocato; il Master and Back, uno strumento della Regione Sardegna studiato per aumentare le competenze dei giovani laureati sardi, accrescendone il potenziale professionale ed occupazionale, e mettere poi a disposizione del territorio sardo le competenze e le professionalità acquisite (Federico Esu, come tanti altri giovani, ha seguito solo la prima parte del percorso e non è poi rientrato in Sardegna); Federico Esu ha raggiunto quello che era il suo sogno: lavorare nella Commissione Europea.
Per un giorno un funzionario dell’istituzione europea è così tornato nella scuola secondaria superiore che ha frequentato, rivisitando la sua scuola e parlando con gli studenti della sua scelta di una carriera professionale europea, del suo lavoro, delle sfide e delle opportunità che comportano il vivere e il lavorare all’estero, oltre alle possibilità di studio e lavoro. Obiettivo della giornata, pienamente raggiunto visto l’entusiasmo con il quale gli studenti dell’Istituto Gramsci Amaldi hanno seguito l’esposizione di Federico Esu (in sala c’erano anche la fidanzata olandese ed il padre Raimondo) era quello di dare un volto “locale”, quanto più prossimo agli studenti, dell’Unione Europea e delle opportunità che essa offre.
L’evento è stato organizzato in collaborazione con Europe Direct Regione Sardegna, presenti il responsabile Francesco Ventroni e il funzionario Antonio Mura.
Vediamo ora l’intervista realizzata con Federico Esu.