2 November, 2024
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Ancora una sconfitta amara all’overtime per la Dinamo Banco di Sardegna al Pentassuglia di Brindisi: 105 a 98. Joshua Bostic e compagni hanno subito l’avvio dei padroni di casa, andando sotto di due punti al 10′, 23 a 21, e di ben dieci punti all’intervallo lungo: 48 a 38. La situazione non è cambiata in avvio di terzo quarto, con Brindisi che ha raggiunto il massimo vantaggio al 25′ sul 59 a 45 con un canestro da sotto di Tepic Milenko, ed è stato a quel punto che la Dinamo ha iniziato la rimonta, che già al 30′ l’ha riportata a -6, con due triple di Joshua Bostic e Rok Stipcevic: 66 a 60. La Dinamo ha operato il sorpasso con due triple di Rok Stipcevic e Jonathan Tavernari e due liberi di Darko Planinic: 69 a 70 al 34′. Il vantaggio è cresciuto fino a +7 al 36′, con una seconda tripla di Jonathan Tavernari, margine confermato prima da due tiri liberi e un canestro da sotto di Darko Planinic (77 a 84 al 38′), poi da una tripla di Rok Stipcevic al 39′: 90 a 87! La partita sembrava decisa ma i falli, i tiri sbagliati e le palle perse hanno consentito a Brindisi di piazzare un parziale di 7 a 0, fissando il risultato sull’87 pari del 40′, per l’overtime!

La Dinamo ha iniziato avanti i 5′ supplementari, con Joshua Bostic e Darko Planinic, scattando sul +6 al 43′, 89 a 95, ma ancora una volta non è stata capace di amministrare il vantaggio ed ha subito un parziale di 16 a 3 negli ultimi due minuti, perdendo con il punteggio di 105 a 98.

Nella Dinamo i migliori sono risultati Darko Planinic (18 punti in 32′, 7 su 12 da due punti, 14 su 16 ai tiri liberi, 4 rimbalzi, 29 di valutazione), Joshua Bostic (26 punti in 44′, 5 su 7 da due punti, 4 su 9 da tre punti, 4 su 5 ai tiri liberi, 2 rimbalzi, 3 assist, 24 di valutazione) e Rok Stipcevic (19 punti in 35′, 2 su 2 da due punti, 4 su 6 da tre punti , 3 su 3 ai tiri liberi, 3 rimbalzi, 7 assist, 27 di valutazione).

In ombra Pierre Dyshawn (2 punti in 32′), Scott Bamforth (0 punti in 8′), William Hatcher (4 punti in 10′) ed Achille Polonara (0 punti in 20′).

New Basket Brindisi 105 – Dinamo Banco di Sardegna 98

Parziali: 23-21; 25-17; 18-22; 21-27; OT: 18-11.

Progressivi: 23-21; 48-38; 66-60; 87-87; 105-98.

New Basket Brindisi: Suggs 23, Tepic 24, Smith 18, Mesicek 7, Cardillo 1, Sirkanov, Moore 7, Iannuzzi 8, Donzelli, Lydeka 10, Giuri 7, Di Maggio. All. Frank Vitucci.

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 7, Bostic 26, Bamforth, Planinic 28, Devecchi, Pierre 2, Jones 6, Stipcevic 19, Hatcher 4, Polonara, Picarelli, Tavernari 6. All. Federico Pasquini.

«Sono assolutamente disperato perché questa rimessa laterale post timeout nei momenti importanti sta diventando uno scherzo – ha commentato a fine match Federico Pasquini -. Nonostante ci stiamo lavorando tantissimo poi nei momenti importanti ci prende il panico e non riusciamo a mettere la palla in campo, di conseguenza è colpa mia. Per quanto riguarda la disamina della partita è colpa nostra, il match era chiuso e l’abbiamo lasciato andare, una sconfitta pesante perché sapevamo quanto pesavano i due punti in palio. Abbiamo trovato la quadratura del cerchio quando abbiamo smesso di giocare con le due guardie piccole, che stavano soffrendo la fisicità di Suggs e Tepic, e siamo entrati con il quintetto più grosso con Bostic da due e Pierre da tre e, infin,e Tavernari da quattro. Sicuramente nell’approccio ai primi due quarti abbiamo sbagliato il ritmo a livello offensivo e non siamo stati bravi a contenere la loro fisicità: dopo cinque minuti del terzo quarto abbiamo trovato maggiore bilanciamento con il quintetto alto e abbiamo ripreso in mano la partita. Poi ce l’avevamo in mano e abbiamo sprecato alla fine. Non ho mai visto una squadra che ci tiene così tanto – ha concluso Federico Pasquini -, che lavora così tanto e che non riesce a finalizzare, questa cosa sinceramente mi devasta.»

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Fonte: http://www.dinamobasket.com/.

La Pallacanestro Varese passa al PalaSerradimigni (87 a 91, primo tempo 39 a 52) e complica la corsa della Dinamo Banco di Sardegna verso i play-off.

La squadra di Attilio Caja ha costruito la sua vittoria nel primo tempo, chiudendo il primo quarto avanti di 5 punti, 27 a 22, ed il secondo di 8, 25 a 18 (39 a 52 al riposo). Al ritorno in campo dopo l’intervallo lungo, Federico Pasquini ha dato la scossa ai suoi, e la squadra ha dato segnali di reazione, riuscendo a riportarsi in parità (62 a 62) al 29′ con una schiacciata di Achille Polonara (20 punti in 38′ con 3 su 5 da 2 punti, 4 su 7 da 3 punti, 2 su 2 ai tiri liberi, 5 rimbalzi, 2 stoppate, 3 assist, 29 di valutazione) e grazie alle ottime giocate di Joshua Bostic (24 punti, 2 su 4 da 2 punti, 5 su 9 da 3 punti, 5 su 6 ai tiri liberi, 3 rimbalzi, 5 assist, 1 stoppata, 28 di valutazione), Rok Stipcevic (15 punti, 4 assist) e Marco Spissu (11 punti, 4 assist), ed ha chiuso il terzo quarto a -7 (parziale di 23 a 16 per il 62 a 68), anche nell’ultimo quarto s’è riportata a -1 (71 a 72 al 34′ con una tripla di Joshua Bostic) ma poi ha subito ancora l’offensiva lombarda condotta da un super Wells, miglior realizzatore dell’incontro con 27 punti ed ha ceduto di misura: 87 a 91..

Il coach della Dinamo Banco di Sardegna Federico Pasquini commenta così la gara: «Complimenti a Varese, una squadra che nel 2018 sta dimostrando quello che è il suo valore e lo ha dimostrato anche questa sera perché onestamente, a parte 4-5 minuti a fine primo quarto inizio secondo quarto – quando siamo un po’ mancati a livello difensivo e ci siamo un po’ disuniti – siamo sempre stati molto presenti.  Abbiamo però giocato contro una squadra in grande fiducia e questa sera hanno fatto tantissimo canestro, con l’uomo addosso, le mani in faccia. Nel terzo e quarto quarto abbiamo fatto un grande sforzo per tornare in partita ma anche lì quando li abbiamo raggiunti nel punteggio hanno avuto sempre grande freddezza e grande lucidità per andare avanti. Bisogna riconoscere il merito di questa vittoria anche agli avversari perché hanno giocato una partita veramente di alto livello. Complimenti a loro, sono stati molto bravi a livello difensivo, sporcando palleggi e uscite che ci hanno fatto soffrire parecchio e disinnescato molti dei nostri. Varese è una protagonista straordinaria di questo campionato e lo dimostra il percorso che ha fatto fin qui, specie contro le grandi».

Dinamo Banco di Sardegna 87 – Pallacanestro Varese 91

Parziali: 22 a 27, 17 a 25, 23 a 16, 25 a 23.

Progressivi: 22 a 27, 39 a 52, 62 a 68, 87 a 91.

Dinamo Banco di Sardegna. Spissu 11, Bostic 21, Bamforth 7, Planinic  4, Devecchi, Pierre 2, Jones 4, Stipcevic 15, Hatcher, Polonara 20, Picarelli, Tavernari. All. Federico Pasquini.

Pallacanestro Varese. Avramovic 6, Bergamaschi, Natali, Vene 6, Okoye 27, Tambone 3, Cain 12, Delas 6, Ivanaj, Ferrero 9, Wells 17, Larson 5. All. Attilio Caja.

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Alle 19.00 la Dinamo Sassari ospita la Pallacanestro Varese, in una sfida importantissima in chiave play-off, valida per l’8ª giornata di ritorno della “regular season”. I ragazzi di Federico Pasquini cercano una conferma dopo la bella vittoria di Capo d’Orlando, pienamente consapevoli che da oggi non sarà più concesso sbagliare se non si vuole compromettere la qualificazione ai play-off o, comunque, una buona posizione per giocarsi buone chances nella corsa verso lo scudetto.

Questa sera torna in campo Darko Planinic dopo il piccolo problema muscolare che lo ha tenuto fuori nella sfida di Fiba Europa Cup con Le Portel (persa male, con conseguente eliminazione per peggiore differenza canestri tra match di andata e ritorno) e in quella di campionato vinta con l’Orlandina a Capo d’Orlando.

«Incontriamo una formazione che sta bene e che ha battuto tutte le prime in classifica. Varese è una squadra estremamente dura, concreta sia a livello offensivo sia a livello difensivo. Hanno un’energia notevole e grande aggressività nelle due fasi di gioco: in attacco fanno blocchi molto duri e hanno ottima presenza a rimbalzo offensivo, mentre in difesa sono molto bravi a mettere le mani addosso, hanno regole ben precise che fanno sì che oggi la difesa di Varese sia tra le migliori del campionato – ha ammonito alla vigilia coach Federico Pasquini -. Da parte nostra dobbiamo fare una partita intelligente, basata sull’aspettare il momento giusto per attaccare una squadra così organizzata. Dovremo farlo con l’intelligenza e la lucidità che abbiamo avuto nella partita di andata a Masnago.»

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Gianmarco Pozzecco è in pole per la panchina della Dinamo se Federico Pasquini dovesse tornare General manager a tempo pieno.

La società sassarese starebbe valutando questa ipotesi, qualora il patron Stefano Sardara dovesse optare per separare le funzioni di allenatore e general manager attualmente affidate in maniera congiunta a Federico Pasquini (sotto contratto fino al 2020 come dirigente).

Il tecnico, inattivo nel 2017/2018 dopo due stagioni al Cedevita Zagabria come assistente dell’ex compagno Veljko Mrsic, appena prima della Coppa Italia aveva avuto un contatto con Torino senza approfondimento, dopo la vittoria conquistata da Paolo Galbiati alla guida della Fiat. Gianmarco Pozzecco gode di grande stima da parte del presidente della Dinamo che lo avrebbe voluto a capo del progetto Dinamo Lab nell’estate 2017 ed aveva già pensato all’ex azzurro due estati fa, prima della conferma di Federico Pasquini, che aveva chiuso il 2015/2016 come interim coach.

 

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La Dinamo Banco di Sardegna non sbaglia, sbanca Capo D’Orlando (89 a 103, primo tempo 42 a 56) e prosegue la sua marcia verso la qualificazione ai play-off scudetto. Per la seconda volta consecutiva la Dinamo ha sfondato il muro dei 100 punti (102 a 86 la settimana scorsa alla Vanoli Cremona), confermandosi il secondo miglior attacco del campionato per numero di punti realizzati, dietro la Red October Cantù.

Arrivata in Sicilia a poche ore dall’amara eliminazione dalla Fiba Europe Cup, la squadra di Federico Pasquini ha “aggredito” l’avversario fin dalle battute iniziali (24 a 32 al 10′), trascinata da un grande Shawn Jones (18 punti, 8 rimbalzi). Nel secondo quarto Rok Stipcevic e compagni hanno allungato ancora, con un super Josh Bostic, autore anche di una incredibile terza frazione e a referto con 16 punti, Scott Bamforth (11 punti) e Achille Polonara (20 punti, 5 rimbalzi e 5 assist), andando al riposo avanti di ben 14 punti: 42 a 56. Nel secondo tempo i biancoblu hanno tenuto saldamente il comando del match impedendo, a Capo D’Orlando di risalire la china, grazie anche ad un solidissimo Dyshawn Pierre: per lui 18 punti con 3 su 4 da tre e 4 su 5 da due, e 2 rimbalzi. Alla fine sono stati ben sei i giocatori della Dinamo in doppia cifra.

La Dinamo Banco di Sardegna domani rientrerà in Sardegna per preparare la sfida casalinga in programma domenica prossima al PalaSerradimigni contro la Pallacanestro Varese.

«Siamo stati bravi a coprire la mancanza di centimetri sotto canestro per l’assenza di Darko Planinic – ha commentato a fine match Federico Pasquini -. Sapevamo di dover fare un lavoro di squadra per sopperire a questa assenza, i ragazzi sono stati molto bravi e svegli in questi tre giorni a capire come sistemarci dal punto di vista tecnico tattico. Siamo stati bravi in questi tre giorni qui a Capo d’Orlando a recuperare le energie fisiche, perché con i viaggi che facciamo questa settimana è stata molto pesante. Siamo stati uniti e compatti quando Capo ha provato a riaprire la partita, abbiamo attaccato con molta lucidità. Sono estremamente soddisfatto – ha concluso Federico Pasquini – perché penso che Capo d’Orlando con questo nuovo assetto e i giocatori nuovi sarà una squadra molto pericolosa ragion per cui questi due punti sono molto importanti per noi.»

Orlandina Capo d’Orlando 89 – Dinamo Banco di Sardegna 103

Parziali: 24 a 32; 18 a 24, 20-21; 27 a 26.

Progressivi: 24 a 32; 42 a 56; 62 a 77; 89 a 103.

Capo d’Orlando: Galipò, Faust 23, Maynor 3, Atsur 6, Kulboka , Laganà, Campani, Stojanovic 12, Donda, Likhodey 16, Knox 17. All. Gennaro Di Carlo.

Banco di Sardegna: Spissu 3, Bostic 16, Bamforth 11, Devecchi, Pierre 18, Jones 18, Stipcevic 14, Hatcher 3, Polonara 20, Picarelli, Tavernari. All. Federico Pasquini.

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Archiviata la Fiba Europe Cup, la Dinamo si rituffa nel campionato sul campo dell’Orlandina Capo D’Orlando, formazione ultima in classifica insieme a Pesaro ma da non sottovalutare in una fase decisiva della regular season.

«Affrontiamo una squadra completamente diversa rispetto al girone d’andata, che recentemente ha messo dentro Nicholas Faust come guardia, ha recuperato Vojislav Stojanovic e ha inserito Valery Likhodey da numero 4; domani contro di noi dovrebbe debuttare Justin Knox come pivot – ha detto coach Federico Pasquini alla vigilia del match -. Capo d’Orlando è reduce da due partite giocate molto bene a Torino e Pesaro, dove hanno comandato per lunghi tratti per poi perdere nel finale. Mi aspetto quindi che scendano in campo con grande energia e determinati a fare di tutto per vincere, per recuperare i punti persi in chiave salvezza nelle precedenti trasferte: li attendono due sfide in casa, prima contro di noi e poi Brescia, e sicuramente useranno anche la spinta e il calore del pubblico nelle mura amiche.»

«Per quanto riguarda noi vogliamo ritornare quelli che siamo stati per 35 minuti nella sfida contro Cremona, vogliamo fare una partita di livello fuori casa e mettere da parte la partita modesta dell’altra sera senza nessuna forma di scusante. Vogliamo girare pagina – ha concluso Federico Pasquini – perché a Le Portel abbiamo fatto una partita completamente priva di quell’energia necessaria se vuoi essere competitivo fuori casa.»

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Una grande Dinamo Banco di Sardegna ha travolto la Vanoli Cremona con uno straordinario ultimo quarto ed ora rivede la luce verso i play-off scudetto. Dopo un avvio equilibrato (23 a 21 al 10′), la Dinamo ha allungato nel secondo quarto, andando al riposo avanti di 1o punti: 50 a 40.

La squadra di Meo Sacchetti, trascinata da Simone Fontecchio, ha iniziato la rimonta e con un parziale di 30 a 19, ha girato il risultato a suo favore al 30′: 69  a 70.

Nell’ultimo quarto la Dinamo ha cambiato marcia, proprio come aveva fatto in settimana nella prima sfida di Fiba Europa Cup. Achille Polonara (20 punti, 8 rimbalzi, 6 falli subiti) e Josh Bostic (20 punti, 4 rimbalzi, 5 assist) in grande evidenza hanno trascinato Sassari fino al +17 e la Dinamo ha respinto l’ultimo tentativo di rimonta della Vanoli, condotto da Fontecchio, perché la Dinamo Banco di Sardegna l’ha ricacciata indietro ed una splendida “tripla” di Dyshawn Pierre allo scadere ha portato la Dinamo oltre i 100 punti ed ha ribaltato anche la differenza canestri rispetto alla partita del girone d’andata, fissando il risultato finale, con un parziale di 33 a 16, sul punteggio di 102 a 86.

Quattro gli uomini della Dinamo in doppia cifra e tre oltre i 20 punti. Darko Planinic, autentico dominatore sotto canestro, ha chiuso con 23 punti in 19′, 9/11 da due e 4 rimbalzi per 25 di valutazione. Bene Dyshawn Pierre (13 punti con il 100% al tiro, 2/2 da tre e 3/3 da due), Marco Spissu (3 punti, 4 rimbalzi, 6 assist), Rok Stipcevic (9 punti) e Shawn Jones (8 punti).

Nelle fila della Vanoli, buona la prestazione dell’indimenticato ex Drake Diener, autore di 15 punti in 24′, con 1 su 2 da due, 3 su 4 da tr, 4 su 4 ai tiri liberi. Meno brillanti gli altri due ex: Darius Johnson-Odom, 9 punti in 20′, 1 su 6 da due punti, 1 su 3 da tre e 4 su 5 ai tiri liberi; e Travis Diener, 5 punti in 18, 1 su 2 da due, 3 su 4 ai tiri liberi, 3 assist.

«E’ stata una bella partita, siamo stai bravi a limitare DJO prima con Stipcevic e poi di squadra, e bravi ad attaccare i quintetti piccoli utilizzando Planinic e i quintetti grandi ribaltando la palla – ha commentato a fine partita il coach sassarese Federico Pasquini -. L’aspetto però più importante è stato quando all’inizio del quarto quarto loro sono entrati dentro la partita  e ho visto nei ragazzi uno step mentale importante, ho visto 5 leoni pronti a combattere e con una reazione davvero di alto livello. Sono stati tutti bravissimi, Bostic e Polonara hanno fatto una grandissima gara, così come Spissu, ma la vera chiave è stata la difesa, tutti coinvolti e pur con qualche errore tutti a fare il meglio – ha concluso Federico Pasquini -. Sono molto soddisfatto del lavoro che stiamo facendo.»

«E’ stata una partita un po’ up and down, siamo stati bravi a colmare il gap ma poi abbiamo subito la maggiore energia loro – ha detto Meo Sacchetti, coach della Dinamo del “triplete”, oggi alla guida della Vanoli e della Nazionale italiana -. Mi dà stizza perché è una delle partite in cui siamo stati più bravi nei rimbalzi eppure non siamo stati bravi a saperne approfittare e sfruttare le palle sporche. Complimenti a Sassari, come dico sempre la squadra che vince è stata la più brava.»

Dinamo Banco di Sardegna 102 – Vanoli Cremona 86

Parziali: 23 a 21, 27 a 19, 19 a 30, 33 a 16.

Progressivi: 23-21; 50-40; 69-70; 102-86.

Banco di Sardegna: Spissu 3, Bostic 20, Bamforth 6, Planinic 23, Devecchi, Pierre 13, Jones 8, Stipcevic 9, Hatcher, Polonara 20, Picarelli, Tavernari. All. Federico Pasquini.

Vanoli Cremona: Johnson-Odom 9, Martin 15, Gazzotti, T. Diener 5, Ricci 4, Ruzzier 5, Portannese 15, Fontecchio 12, Sims 2, D. Diener 15, Milbourne 4. All. Meo Sacchetti.

Achille Polonara,

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Arriva la Vanoli Cremona di Meo Sacchetti e domani, a mezzogiorno, al PalaSerradimigni, prima del fischio d’inizio, si rivivranno le grande emozioni della Dinamo del “triplete”. I ricordi producono emozioni, ancora più forti se si considera che tra le fila della squadra lombarda giovano altri tre ex, due dei quali, i cugini Drake e Travis Diener, hanno scritto pagine indelebili della storia della Dinamo (il terzo, Darius Johnson-Odom, è stato a Sassari per qualche mese nella non brillantissima stagione post-triplete).

«Giocheremo contro un pezzo di storia della Dinamo, contro  Johnson Odom che fa 18 punti di media a partita, contro una squadra con giocatori atipici come Milbourne, Martin e Fontecchio ed i diversi assetti che caratterizzano questa avversaria – ha detto in conferenza stampa Federico Pasquini -. E’ una squadra che lotta come noi per i playoff e sappiamo quanto sono importanti queste partite, però voglio essere più concentrato su di noi, voglio che andiamo avanti sulla falsa riga di quello che stiamo facendo ultimamente: dal 23 gennaio abbiamo vinto 5 delle ultime 7 partite (mettendo insieme campionato e Coppa) e, soprattutto, sono concentrato e determinato sul fatto che quell’energia difensiva che abbiamo messo in campo negli ultimi 20 minuti mercoledì la dobbiamo fare sempre nostra, perché sappiamo che se difendiamo in quel modo e riusciamo a tenere questo tipo di difesa sui 40 minuti possiamo essere una squadra estremamente di qualità. Siamo impegnati a lavorare su questo assetto completamente nuovo che abbiamo da poco, da quando è arrivato Bostic ed è rientrato Stipcevic, e abbiamo ridisegnato un po’ la squadra, gli equilibri e le gerarchie. Sono focalizzato su questo lavoro perché penso che abbiamo ancora molto da dare, molto margine di miglioramento e di crescita. La partita è molto importante per i playoff – ha concluso il coach della Dinamo – ma lo è altrettanto per confermarci in quello che stiamo facendo, specie quando giochiamo in casa.»

Meo Sacchetti, coach della Vanoli Cremona e della Nazionale Italiana.

Federico Pasquini.

Darius Johnson-Odom.

Drake Diener.

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Buona la prima! La Dinamo Banco di Sardegna ha vinto la prima sfida di Fiba Europe Cup, dopo aver sofferto nel primo quarto, chiuso sotto di 12 punti, 6 a 18. Poi ha iniziato a carburare, ha agganciato l’Essm Le Portel alla fine del terzo quarto sul 46 a 47 e lo ha travolto nell’ultimo quarto, con un parziale che non ha lasciato spazio a recriminazioni per la squadra ospite: 26 a 8 per il definitivo 72 a 55. In evidenza Josh Bostic, autore di 20 punti con 3 rimbalzi, ed Achille Polonara, 15 punti e 8 rimbalzi, unici due uomini della Dinamo in doppia cifra.

La Dinamo ha chiuso con un margine di 17 punti, capitale da gestire nel match di ritorno in programma mercoledì prossimo a Le Portel.

«Siamo partiti contratti ma poi grazie alla difesa è stato un crescendo che si è chiuso nel quarto quarto, tenendoli sempre a 10 punti, facendo tutto quello che dovevamo fare e costruendo un margine che ci fosse utile per la gara di ritorno – ha commentato a fine partita Federico Pasquini -. Di base è stata una buona prestazione, di certo non possiamo pensare di girarla sempre dopo esser stati sotto di 15 punti ma siamo stati bravi a non andare in ansia, ad aver pazienza e attraverso il gioco difensivo alleggerire la tensione in attacco.»

«Quello che abbiamo fatto nel terzo e quarto quarto è ciò che è la Dinamo e ciò che deve essere in futuro – ha commentato Rok Stipcevic -. Dobbiamo seguire questa strada, dobbiamo utilizzare partita di stasera come spinta. Questo è solo il primo tempo di questa gara, il secondo lo giocheremo tra una settimana. Sappiamo però che nel frattempo dovremo affrontare Cremona, dobbiamo essere focalizzati su quello e prendere la partita di stasera come un allenamento alla durezza e alla mentalità giusta. La faccia che abbiamo portato in campo stasera nel secondo tempo è quella che dobbiamo avere nei prossimi due mesi.»

Dinamo Banco di Sardegna 72 – Essm Le Portel 55

Parziali: 6-18; 21-14; 19-15; 26-8.

Progressivi: 6-18; 27-32; 46-47; 72-55.

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 4, Gallizzi, Bostic 20, Bamforth 9, Planinic 9, Devecchi, Pierre 4, Jones 4, Stipcevic 7, Hatcher, Polonara 15, Picarelli. All. Federico Pasquini.

Essm Le Portel: Golden 11, Odiakosa 6, Traore 7, Mangin 3, Donaldson 9, Chathuant 5, Hachad 2, Hassell 7, Begarin, Carter 5. All. Eric Girard.

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Dopo quasi tre settimane di riposo la Dinamo torna in campo, alle 17.15, al Forum di Assago, contro l’Olimpia di Simone Pianigiani, una delle tre capolista con Umana Reyer Venezia e Sidigas Avellino. Per la squadra di Federico Pasquini è una partita molto importante in prospettiva qualificazione ai play-off, nella giornata in cui la regular season tocca i due terzi del cammino, perché è stata agganciata al settimo posto dalla Dolomiti Energia Trentino, impostasi largamente nell’anticipo sul campo della Grissin Bon, a Reggio Emilia, ed alle spalle, distanziate di due soli punti, sono pericolose la Red October Cantù, la Vanoli Cremona di Meo Sacchetti e la stessa Grissin Bon Reggio Emilia, comunque in crescita dopo un avvio di stagione disastroso.

«Quello contro Milano è un banco di prova importante, vogliamo subito ripartire bene come abbiamo fatto al rientro dalla precedente sosta – ha detto alla vigilia coach Federico Pasquini -. Non sappiamo se giocherà Theodore o meno ma abbiamo ben presente le qualità di un roster così profondo e di qualità come Milano. L’Olimpia è una squadra che ha tutto, quando affronti avversarie di questo livello e sul loro campo devi fare le tue cose in maniera più intensa e, se possibile, più cattiva. Cantù ha vinto a Firenze perché secondo me è stata molto determinata in tutto quello che ha fatto in difesa e in attacco. Contro un avversario di questo calibro – ha concluso Federico Pasquini – bisogna fare cose semplici partendo dal presupposto che loro sono completi in ogni reparto e sono più forti ma se tu lo fai ma se tu sei più determinato puoi addirittura superarli.»