4 December, 2024
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La Dinamo Banco di Sardegna ha ufficializzato questa mattina l’ingaggio di Tony Mitchell, mvp e capocannoniere della scorsa stagione nelle fila dell’Aquila Basket Trento. Guardia-ala di 198 cm per 98 kg, 26 anni, Tony Mitchell ha chiuso la regular season 2014/2015 con 20.1 punti di media a partita, 5.6 rimbalzi e 2.8 assist. Giocatore dal talento cristallino, approda alla Dinamo dopo l’esperienza in Russia al Krasny Oktyabr Volgograd, conclusasi dopo l’abbandono di tutti i giocatori statunitensi per via della difficile situazione dovuta ai continui e lunghissimi viaggi per le partite. Una volta lasciato il Krasny, Tony ha firmato un contratto di un mese con la società dell’Estudiantes di Madrid, che milita nella Liga ACB: contratto scaduto lo scorso 27 dicembre, all’indomani della vittoria su Siviglia.

«Dopo l’arrivo di coach Calvani – spiega il general manager Federico Pasquini – abbiamo deciso di valutare, con quelli che sono i tempi necessari a svolgere questo tipo di operazioni, quale potesse essere la pedina che all’interno di questo roster potesse dare una scossa e migliorare la qualità complessiva. Un roster che nel corso di questi mesi, tra alti e bassi, è sempre stato esemplare nel lavoro quotidiano e ha messo in evidenza delle potenzialità. Abbiamo individuato in Tony il giocatore ideale. Volevamo in primis un innesto che potesse dare un grosso contributo in fase offensiva, con l’obiettivo di togliere eccessiva responsabilità e non limitarla a uno o due giocatori.»

«Tony è un vero all round, un giocatore dalle spiccate qualità in fase realizzativa: con le sue caratteristiche ci consentirà di aprire ulteriormente il campo e creare tutta una serie di situazioni tattiche – aggiunge Federico Pasquini -. Atleticamente è un giocatore di primissimo livello, capace di battere l’uomo e creare superiorità numerica. Saprà darci anche una mano a rimbalzo. Tony è perfettamente interscambiabile con i suoi nuovi compagni e ci darà l’opportunità di provare differenti assetti nel corso delle partite. E’ un giocatore importante e ci aspettiamo quel quid in più da lui.»

Tony Mitchell farà il suo esordio il 17 dicembre nella prima giornata di ritorno del campionato di A1, a Cremona, mentre vedrà dalla panchina la partita nella seconda partita di Eurocup, contro il Galatasaray« formazione affrontata due volte in precampionato, prima il 19 settembre nella finale 3°/4° posto del 5° Trofeo Città di Cagliari, poi il 21 settembre nel 1° Trofeo Città di Carbonia, partite vinte entrambe dai turchi al fotofinish», in quanto nella manifestazione europea potrà giocare a partire dal girone di ritorno.

Tony Mitchell - http://www.dinamobasket.com/

Tony Mitchell – http://www.dinamobasket.com/

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presentazione calvani

 

Dopo la splendida vittoria su Pesaro, è nata ieri la Dinamo di Marco Calvani, il nuovo coach presentato nella Club House di via Pietro Nenni. «Chiedo scusa per il ritardo ma come potete immaginare sono arrivato di fretta con tanto da fare e tante persone da incontrare – ha esordito Marco Calvani -. Stamane ho iniziato presto con la riunione con lo staff poi ho voluto incontrare individualmente i giocatori. Credo sia assolutamente necessario che chi lavora e sta a contatto con me conosca il mio pensiero. E ritengo che la cosa più opportuna sia confrontarmi con tutti, a partire dai giocatori, per capire come lavorare e collaborare insieme. Ringrazio la società per avermi dato questa possibilità, in un momento di grande cambiamento come quello che c’è stato sicuramente in tanti si sono proposti per questo posto ed è un onore essere qui. Sassari è un’eccellenza del panorama non solo italiano ma anche europeo, mi sento un privilegiato a indossare questa maglia e questa tuta. La storia dice che in questi anni Sassari ha meritato sul campo i riconoscimenti e credo che tutti noi abbiamo il piacere per lavorare in un ambiente sereno per un fine comune. Il mio ringraziamento va anche a Federico Pasquini che mi ha scelto. Il mio primo pensiero va a Meo Sacchetti che in questi anni ha dimostrato di aver fatto una pallacanestro, diversa dalle altre, che ha saputo interpretare al meglio dimostrando che può essere vincente. Credo possa essere per noi allenatori un modello dal quale attingere. Ognuno di noi poi deve essere se stesso e io non posso pensare di scimmiottarlo o di fare la sua pallacanestro. Ma i trofei che avete messo in bacheca in questi anni sono il riconoscimento a una società seria e ben organizzata, accompagnata da un gruppo competitivo e un allenatore vincente. Il secondo pensiero va al pubblico: ieri sera sarei stato sorpreso se non avessero dato ovazione e riconoscimento a ciò che ha fatto Meo Sacchetti in questi anni. In quella che poteva essere una partita equivoca, il pubblico sassarese ha dimostrato quanto tiene alla squadra a prescindere dagli attori protagonisti e questa secondo me è un’attestazione importante. Quanto a me io sono un’aziendalista con le sue idee e i suoi principi di lavoro, la giornata per me inizia molto presto la mattina e finisce tardi la sera. Ho chiesto di avere un ufficio che possa essere il mio punto di riferimento, per incontrare tutti. Sono contento perché credo di essere nel posto giusto con una società seria e strutturata».

Marco Calvani ha poi spiegato la sua filosofia di allenatore.

«Durante la partita ho osservato il match con grande attenzione e durante l’intervallo lungo mi sono confrontato a lungo con il general manager Federico Pasquini. Il mio percorso di crescita e formazione di cultura e istruzione è tale per cui la difesa costituisce il primo baluardo che ti permette di confrontarti con tutti, soprattutto nel momento in cui hai sterilità offensiva. Non possiamo pensare ci sia sempre il Logan con 100% dal campo, come ieri, questo può essere un valore aggiunto ma il presupposto della squadra deve essere la difesa. In attacco ho visto grande disponibilità nel passarsi la palla, ovviamente tutto deve essere ottimizzato. Quanto visto ieri è il nostro punto di partenza per iniziare un percorso di lavoro.»

Venerdì sera la Dinamo gioca a Mosca, contro la corazzata Cska.

«Venerdì non andremo a Mosca con le braghe calate per lasciar fare al Cska quello che vuole – ha spiegato Calvani -, cercheremo di andare li per vincere con il giusto atteggiamento. Bisogna riportare Sassari ad avere una fiducia nei suoi mezzi per essere competitiva con tutte le potenzialità che possiede e puntare al meglio.»

Marco Calvani ha concluso parlando dei nuovi obiettivi della Dinamo.

«Sicuramente c’è il campionato italiano in cui fare bene e una competizione europea che ha tanti risvolti. Ci vorrà del tempo per capire se tutti i giocatori possono rispondere alle mie richieste o ci saranno delle necessità diverse. Oggi credo che questi siano i migliori giocatori che potessi avere. Il mio obiettivo non è sottolineare con penna rossa i loro errori, io sono pagato per ottimizzare le risorse umane del club e farle rendere al meglio possibile. C’è tanto lavoro da fare anche sotto l’aspetto psicologico: ieri prima della partita ho chiesto a Maffezzoli di poter parlare alla squadra. Mi sono presentato ai ragazzi e ho chiesto loro di avere fiducia nelle loro qualità, di togliersi la borsa di dubbi e incertezze che si portavano in campo e avere la testa leggera e divertirsi nell’andare a giocare. Noi siamo dei privilegiati che, grazie alla società e ai tifosi, possiamo fare una professione meravigliosa.»

Fonte della fotografia e del testo dell’intervista Ufficio stampa Dinamo Banco di Sardegna http://www.dinamobasket.com/

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Foto http://www.dinamobasket.com/.

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Nello splendido spazio a bordo piscina allestito al Geovillage Sport&Resort di Olbia, struttura di riferimento per il terzo anno consecutivo del ritiro e della preparazione atletica della Dinamo Banco di Sardegna, le new entry biancoblu hanno incontrato i giornalisti di carta stampata, televisioni e agenzie. Marquez Haynes, Christian Eyenga, Jarvis Varnado, Joe Alexander, Brent Petway, Yuki Togashi, Lorenzo D’Ercole, Denis Marconato e Francesco Pellegrino si sono presentati per la prima volta ai media, lasciando trasparire l’entusiasmo di vestire la maglia biancoblu dei campioni d’Italia nella stagione 2015/2016. Una stagione ricca di sfide e scommesse, con la seconda partecipazione alla Turkish Airlines Euroleague e i trofei del triplete, conquistati nella passata stagione, da difendere. Al tavolo, oltre ai giocatori, anche il general manager Federico Pasquini, architetto del nuovo roster in piena sinergia con il numero uno biancoblu Stefano Sardara e coach Meo Sacchetti.

È stato il general manager Federico Pasquini a fare gli onori di casa: «Buongiorno a tutti, vogliamo anzitutto ringraziare il Geovillage Sport&Resort che anche quest’anno ci accoglie in questa splendida struttura e come da tradizione ci mette in condizione di prepararci al meglio fisicamente e mentalmente per una stagione che ci auguriamo possa essere lunga come quella dello scorso anno».

Con un breve cenno sulla carriera su ognuno di loro i giocatori biancoblu si sono presentati spiegando perché hanno scelto Sassari e quali siano le sensazioni a caldo in questa prima settimana alla Dinamo Banco di Sardegna.

A rompere il ghiaccio è Marquez Haynes che quest’anno vestirà la maglia numero 0: americano di passaporto georgiano, è nato il 19 dicembre 1986 a Irving (Texas). Play-guardia dalle notevoli qualità atletiche, ha ottime capacità sia in fase realizzativa sia nella capacità di coinvolgimento dei compagni. Inizia presto la sua carriera da professionista in Europa, in Francia e poi in Spagna prima di approdare in Italia:  nella stagione 2013/14 in maglia Olimpia Milano e poi con quella Montepaschi Siena, con la Mens Sana ha raggiunto la finale scudetto e ha partecipato all’ All Star Game. La scorsa stagione ha giocato in forza agli israeliani del Maccabi Tel Aviv, con cui ha vinto la coppa nazionale.

«La mia prima impressione è stata molto positiva, Sassari mi sembra una grande famiglia e dai primi giorni mi sono sentito a casa. Ho scelto di venire qui perché credo sia la miglior scelta che potessi fare per la mia carriera, sia per gli obiettivi della società che per il coach e la piazza.» 

Denis Marconato non ha certo bisogno di presentazioni: il centro ex azzurro vestirà il numero 11 biancoblu. Nato a Preganziol (Treviso), il 29 luglio del 1975, è un centro di grandissima esperienza, il giocatore italiano più titolato ancora in attività. Giocatore dal palmares infinito, nel corso della sua carriera ha vinto nei club 4 scudetti, 7 Coppe, 4 Supercoppe Italiane, 1 Coppa del Rey, 2 Coppa Saporta, 1 Coppa Italia di serie B. Con la maglia della nazionale italiana un argento alle olimpiadi di Atene nel 2004, agli europei oro in Francia nel ‘99, argento in Spagna nel ‘97, bronzo in Svezia nel 03. Nel 2000 è stato MVP delle Final Eight di Coppa Italia e MVp della Supercoppa 1997. Denis vanta 589 presenza in Serie A e per 11 stagioni è stato pilastro della Benetton Treviso che dominava in Italia e protagonista in Europa.

«Sono molto contento di aver abbracciato il progetto Dinamo: per me giocare con i campioni d’Italia è importante, con una società che vuole fare bene ed è in continua crescita. Sono qui per mettermi a disposizione e fare bene insieme. Mi hanno colpito le aspirazioni e la fame di pallacanestro che c’è qui.»

Christian Eyenga è noto al campionato italiano, l’anno scorso era a Varese e quest’anno indosserà il numero 31. Nato a Kinshasa (Repubblica Democratica del Congo) il 22 giugno del 1989, è un’ala piccola dalle grandissime qualità atletiche e fisiche, conosciuto per le sue giocate spettacolari ad alta quota. Il suo marchio di fabbrica è sicuramente il gioco in velocità, con importanti doti di salto e un istinto naturale nell’attaccare il canestro anche senza palla. Ha fatto parte della cantera dello Joventut Badalona (uno dei più floridi vivai in Europa), facendo la spola tra prima squadra e il team satellite del Cb Prat: nel 2009 viene scelto al primo giro dai Cleveland Cavaliers e l’esordio in NBA è nel 2010 con i Cavs; nel 2012 veste anche la prestigiosa casacca dei Los Angeles Lakers. Nel 2013-2014 sbarca in Europa (passando per la Cina-2012/13 con lo Shanxi Zhongyu) e con lo Stelmet Zielona Gora gioca anche all’Eurolega. Arriva poi l’esperienza in Italia, a novembre 2014 a Varese, dove è stato fondamentale nella risalita della squadra allenata da Attilio Caja dalla zona retrocessione fino al sogno playoff. E’ stato MVp dell’All Star Game 2015.

«La ragione per cui ho scelto di venire a Sassari è che ho visto una società ambiziosa e seria, ho parlato con giocatori che sono stati qui e tutti mi hanno parlato del grande gioco di squadra che c’è. Mi ha colpito subito, come ha detto Marquez, questa sensazione di famiglia, di gruppo molto unito. Il mio contributo alla squadra? Ogni volta che scenderò in campo darò il massimo delle mie energie.»

Yuki Togashi, aggregato al roster, è il primo giocatore giapponese a sbarcare in Italia. Nato a Nigata, Giappone, il 30 luglio 1993, è un playmaker di grande intensità, rapidissimo con la palla tra le mani e molto abile nel coinvolgere i compagni. Ama giocare in velocità, non disdegna la giocata personale potendo contare su un tiro da 3 punti molto affidabile e di astuzia nelle percussioni a canestro. Si trasferisce negli Stati Uniti nel 2009 , nel 2011 viene selezionato per l’ ESPN Rise National School, partita che vede la squadra di Yuki prevalere al termine di due overtime sulla Oak Hill Academy. Fa rientro in Giappone, dove nel 2013 firma con gli Akita Northern Happinets squadra del massimo campionato nipponico. E’ uno dei migliori esordienti del campionato e si classifica al secondo posto nella top degli assist, guadagnando il primo posto l’anno successivo (sempre in maglia Akita). Vince il torneo della sua Conference e arriva in finale nel campionato nazionale. L’exploit nell’estate 2014 i Dallas Mavericks lo inseriscono nel proprio roster per la Summer League di Las Vegas dove, grazie a una prestazione da 11 punti in 12 minuti contro gli Charlotte Hornets, i riflettori di mezzo mondo si accendono su di lui. Viene poi assegnato alla squadra affiliata dei Mavericks nella Lega di sviluppo NBA con la maglia dei Texas Legends dove prende parte al torneo della D-League.

«E’ sempre stato il mio sogno giocare in Europa e credo che questa possa essere una grande occasione per me. Il coach e la società mi hanno dato questa opportunità: sono forse il secondo giapponese a giocare in Europa e ne sono molto orgoglioso.»

Brent Petway è già l’idolo dei fans biancoblu, grazie anche all’intensa attività sui social network. Americano, è nato a Warner Robins il 12 maggio del 1985: è un’ala-centro, mancino, conosciuto per l’atletismo debordante, è il terrore dei difensori fronte a canestro, per la sua spiccata confidenza con il tiro da 3; letale quando attacca il ferro in progressione. Spettacolari le sue incursioni in area, chiuse con potenti schiacciate, così come spettacolari sono le sue temibili stoppate. Nella sua carriera oltre al gran numero nella squadra del college, due su tutti, come miglior difensore e vincitore dello Slum Dunk Contest nel 2007, poi gioca per due anni nella Lega di sviluppo NBA di cui sarà All Defensive Player nel 2009, mentre nel 2008 vince il titolo con gli Idaho Stampede.  Esordisce in Europa nel 2009 prima in Grecia e poi in Francia, nel 2010/11 è membro degli Harlem Globetrotters e prende parte al tour mondiale dei “saltatori di Harlem”.  Dalla stagione 2011/12 è protagonista in Grecia, fino a conquistare l’Olympiacos con cui ha giocato le ultime due stagioni e con cui lo scorso campionato ha vinto la coppa nazionale e ha raggiunto la Final Four di Eurolega.

«Ho scelto Sassari perché ho visto che questa società ha le mie stesse ambizioni per la stagione, io farò il massimo e darò il mio contributo alla squadra.»

Lorenzo “Lollo” D’Ercole è un volto noto della massima serie italiana, ex capitano della Virtus Roma dove ha trascorso le ultime tre stagioni. Nato a Pistoia l’11 febbraio del 1988 è una play-guardia, ha grandi doti tecniche che potranno essere particolarmente utili sul perimetro. Uomo squadra di sicuro affidamento, di grande attitudine al lavoro e in continua crescita. Prodotto del vivaio di Montecatini, fa il suo esordio tra i professionisti con i rossoblu in Legadue nel 2004-2005. Poi (nella stagione successiva) l’ingaggio alla Mens Sana Siena e il debutto in Serie A. Vince anche il campionato Under 18 eccellenza, convincendo coach Simone Pianigiani ad inserirlo nel roster della prima squadra nella vittoriosa stagione 2006-2007, in cui mette nella sua scheda 17 presenze, il suo primo scudetto e la partecipazione all’Eurocup. Dopo gli importanti passaggi a Livorno e Udine, nella stagione 2009-2010 torna a Siena, dove vince Supercoppa, Coppa Italia e scudetto e fa il suo esordio anche in Eurolega. Nell’estate 2010 firma a Cremona per due stagioni per approdare poi nel 2012 alla Virtus Roma, l’anno successivo disputa l’Eurocup e raggiunge la semifinale scudetto. Nell’estate 2014, dopo avere rinnovato il contratto per il suo terzo anno in maglia Acea, viene nominato capitano della squadra.

«Sono venuto qui perché penso che la Dinamo sia una società seria, circondata da un grande entusiasmo come si può vedere anche oggi, con obiettivi importanti. È stato semplice decidere di venire qui, credo sia la squadra giusta per me e io porterò grande impegno ed energia in campo. Mi impegnerò al massimo per migliorare nel corso della stagione e sollevare sempre di più l’asticella.»

Joe Alexander sarà invece il numero 9 della Dinamo 2015/2016: nato a Koushung (Taiwan) il 26 Dicembre 1986, ma di nazionalità americana, Joe è un ala-centro molto versatile, ha forza e potenza di un giocatore con fisicità superiore. Gioca indistintamente fronte e spalle a canestro, è in grado di colpire da 3 punti e attaccare il canestro, agevolato da un trattamento di palla davvero notevole, altrettanto pericoloso quando si trova a giocare in area dove può dare sfogo a un vasto bagaglio tecnico e una moltitudine di soluzioni. Negli anni del liceo si trasferisce negli Stati Uniti  (frequenta prima l’ High School di Frederick nel Maryland, per iscriversi poi all’Università di West Virginia). Viene scelto dai Milwaukee Bucks con l’ottava chiamata assoluta nel 2008. Gioca l’ultima stagione con la maglia degli Charlotte Hornets. Nel 2011-2012, dopo una breve passaggio in Russia, gioca una stagione e mezzo di altissimo livello in D-League con la maglia dei Santa Cruz Warriors. A metà della scorsa stagione firma per il Maccabi Tel Aviv, in tempo per vincere la coppa nazionale con il compagno di squadra che ritrova in biancoblu Marquez Haynes.

«Ho scelto Sassari per la grande organizzazione e grandi obiettivi. Sono qui per dare il massimo e vincere.»

Francesco Pellegrino, aggregato al roster, è nato a Vittoria in provincia di Ragusa il 6 agosto 1991. Riparte dai campioni d’Italia dopo il lungo infortunio: Francesco è un centro dalle importanti qualità fisiche, che sa utilizzare la sua fisicità nel pitturato ed è dotato di un buon tocco fronte a canestro. In difesa fa valere la sua stazza e non disdegna la stoppata. Muove i primi passi a Gela in Serie D, prima di approdare alla Pallacanestro Trapani dove lavora con l’attuale assistant coach biancoblu Massimo Maffezzoli. Nel 2011 passa all’Orlandina Capo d’Orlando. nel corso della sua seconda stagione con i siciliani, dove subentra come allenatore Gianmarco Pozzecco, è costretto a fermarsi a causa di un virus che lo mette ai box. Resta fermo per due stagioni prima di accettare con grande entusiasmo la chiamata della Dinamo. Grande appassionato di libri e videogames, si è iscritto quest’anno alla facoltà di Economia.

«Sicuramente la serie A è sempre stato uno dei miei sogni, e farlo con Sassari è un onore. Riparto dopo un lungo stop dovuto a qualche problema fisico con una società serissima e competente.»

Last but not least è Jarvis Varnado a chiudere il gruppo dei nuovi arrivati in casa Dinamo: di nazionalità statunitense, il centro biancoblu è nato il 1° marzo del 1988 a Brownsville, Tennessee. Elemento di grande esperienza, sia negli Usa sia in Europa, ha un’importante presenza in NBA, dove ha vestito le maglie di Miami Heat, Boston Celtics, Chicago Bulls e Philadelphia 76ers. Mix di atletismo e forza, è un centro dalle spiccate qualità difensive, ha un istinto innato per la stoppata, per la rapidità di movimento, timing e senso della posizione. Impressionante la sua un’apertura alare, che gli consente di arrivare a vette impressionanti. in attacco è abile a giocare il Pick’n roll e ed è migliorato sensibilmente nel gioco in post basso. Jarvis ha letteralmente sbriciolato tutti i record alla voce stoppate:  detiene il record per numero di stoppate all’interno di una singola stagione, superando Shaquille O’Neal, per numero di stoppate nel corso dei 4 anni universitari e numero di stoppate di media complessivo. Per due anni è stato eletto miglior difensore nella sua conference e nel 2009 ne è stato l’MVP. Selezionato dai Miami Heat al draft NBA del 2010 con la chiamata numero 41 inizia però in Italia la sua carriera da professionista, con la Tuscany Pistoia con cui stabilisce il nuovo record per le stoppate anche nella Legadue italiana. E’ ancora in Italia nel 2012 con la Virtus Roma. Nelle tre stagioni successive si divide tra NBA, dove esordisce nel Novembre 2012 e la D-League. Anche nella Lega di sviluppo si attesta come miglior stoppatore. In NBA ha vestito le maglie di Miami Heat, Boston Celtics, Chicago Bulls e Philadelphia 76ers.

«Ho grandi aspettative per questa stagione, sento già Sassari come una famiglia e cercherò di dare il massimo ogni giorni giorno, portando al gruppo la giusta energia.»

 

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Il play giapponese Yuki Togashi e il centro trevigiano Denis Marconato sono gli ultimi due acquisti della Dinamo Banco di Sardegna per la nuova stagione 2015/2016..

Ieri la Dinamo Banco di Sardegna ha annunciato la firma dell’accordo che porterà in casa biancoblu Yuki Togashi. Il play-guardia, nato a Niigata (Giappone), il 30 luglio del 1993, arriverà presto a Sassari per una fase di training che concretizzerà il progetto biancoblu di apertura all’Oriente e di costruzione di un importante impianto di sperimentazione e verifica di compatibilità tra il modello europeo e quello dei campioni emergenti del Sol Levante. Togashi, 167 centimetri per 70 chilogrammi, si è già fatto notare sulla ribalta del grande basket: nel 2009 dal Giappone si trasferisce negli Stati Uniti, dove frequenta il Montrose Christian School di Rockville, nel Maryland, il liceo da cui provengono Kevin Durant, Terrence Ross e Greivis Vasquez. Nel 2012 sceglie la bj-league, dove con gli Akita Northern Happinets nell’ultima stagione mette a statistica, come giocatore più giovane nel quintetto ideale del torneo, 16.3 punti e 7.6 assist di media, e conquista il titolo di MVP dell’All-Star Game giapponese con 23 punti e 5 assist. Nella finale per il titolo, conquistato dagli avversari del Ryukyu Golden Kings, il suo bottino personale è di 30 punti. Lo scorso anno la chiamata in Nba con i Dallas Mavericks che lo firmano all’indomani della straordinaria performance che il piccolo nipponico aveva messo a segno per loro durante la Summer League di Las Vegas quando nel match contro gli Hornets, Togashi segna 12 punti in 11 minuti, infiammando il Cox Pavilion e mettendosi in luce sulla scena del grande basket mondiale. Qualche mese dopo viene selezionato dai Santa Cruz Warriors in DLeague e successivamente entra in casa Texas Legend con cui gioca 25 gare.

Denis Marconato è l’ultimo tassello della squadra che si prepara ad affrontare una nuova stagione di grandi sfide tra campionato ed Eurolega. La Dinamo Banco di Sardegna ha annunciato oggi l’accordo con il centro classe 1975, originario di Preganziol (Treviso), che metterà a disposizione della Dinamo e di coach Meo Sacchetti tutta l’esperienza maturata in una carriera ricca di successi e spesa sui palcoscenici più importanti della palla a spicchi europea. «Denis non ha certo bisogno di presentazioni – ha commentato il general manager della Dinamo Federico Pasquini – è un giocatore che ha vinto tutto in carriera e sarà un valore aggiunto per questo roster al di là delle sue qualità come giocatore. Il suo inserimento può avere un importanza notevole all’interno dello spogliatoio, può fungere da chioccia e guida per questo gruppo, potrà essere di esempio in campo, grazie al suo grande carisma e all’esperienza maturata in carriera. Ha manifestato da subito grande entusiasmo davanti alla nostra proposta di venire a Sassari l’idea di lottare ancora per traguardi importanti lo stimola molto, vede come un sogno l’opportunità di prendere parte a una competizione affascinante come l’Eurolega, consapevole di quello che sarà il suo ruolo, ma pronto a dare ancora battaglia sotto le plance».

211 centimetri per 115 chilogrammi di peso, Marconato ha all’attivo 589 presenze in serie A e vanta un ricco palmares. Dal 1993 al 2005 è uno dei pilastri della Benetton Treviso, tra le cui fila esordisce nella stagione 1993/1994 e con cui vince tutto in Italia ed è protagonista in Eurolega. Nel 1995/1996 viene girato in prestito per una stagione al Petrarca Padova in A2 per poi fare rientro alla base sotto la guida tecnica di coach Mike D’Antoni nella stagione 1996/97, viene inserito in pianta stabile in prima squadra. Dalla stagione 1998/1999 è una delle pedine fondamentali del gioco dell’allora coach Zelimir Obradovic. Con la maglia biancoverde vince 3 scudetti (’96/’97, ’01/’02, ’02/’03) 6 Coppe Italia (’94/ ’95/ ’00/ ’03/ ’04/’05), 3 Supercoppa italiana (’97/’01/’02), oltre a 2 Coppa Saporta (’94/ ’95 – ’98/’99). Ha al suo attivo due partecipazioni alle Final Four di Eurolega (’02/ ’03). Con la Pallacanestro Treviso riceve il premio di MVP alle Final Eight di Coppa Italia nel 2000 e per la Supercppa italiana del 1997. Nel 2003 partecipa alla Summer League NBA con la franchigia dei Washington Wizards. Nel 2007 si trasferisce in Spagna: qui gioca tre stagioni con la maglia blaugrana dell’FC Barcelona, durante le quali vince una Coppa del Rey (2007). Disputa anche la stagione 2008/2009 in Spagna, questa volta con i baschi del Bruesa San Sebastian. Rientra in Italia per disputare i playoff con la maglia dell’Armani Jeans Milano. Nel 2009/10 firma per i campioni d’Italia della Montepaschi Siena con cui firma uno storico triplete vincendo Scudetto, Coppa Italia e Supercoppa italiana. Dal 2010 al 2012 è alla Bennet Cantù dove dà un ottimo apporto al raggiungimento della finale Scudetto del 2011, persa con Siena. Con i brianzoli prende parte all’Eurocup durante la sua prima stagione e disputa l’Eurolega il secondo anno. Fa parte del roster dell’EA7 Milano durante la preseason 2012/13, prima di firmare un contratto con l’Umana Reyer Venezia per il resto della stagione. Nel Dicembre 2013 fa un gradito ritorno nella squadra che raccolse l’eredità della precedente Pallacanestro Treviso, la De Longhi Treviso Basket in DNB. Nel gennaio 2014, dopo appena un mese, lascia i biancoverdi per rispondere alla chiamata della Pallacanestro Cantù. Nella passata stagione ha militato nella Contadi Castaldi Montichiari con cui ha vinto la Coppa Italia di Serie B. Con la maglia della Nazionale ha vinto una storica medaglia d’argento ai giochi olimpici di Atene nel 2004, medaglia d’oro agli europei in Francia nel 1999, argento in Spagna nel 1997 e bronzo in Svezia nel 2003. E’ stato nazionale U20 e protagonista nel 1996 con la nazionale U22 degli Europei di categoria disputati a Istanbul.

Scudetto Dinamo 7

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La Dinamo Banco di Sardegna ha completato il parco stranieri con l’ala-centro statunitense Joe Alexander, lo scorso anno al Maccabi Tel Aviv. Nato a Taiwan, il 26 dicembre 1986, ma di nazionalità americana, Joe Alexander è alto 203 centimetri, per 102 kg. Il general manager Federico Pasquini si dichiara soddisfatto della pedina appena aggiunta al roster biancoblu: «Il nostro obiettivo era quello di inserire un giocatore versatile, in grado di darci profondità in attacco e con dimensione interna. Oltre a questo volevamo creare una batteria di lunghi nella quale ‘tutti possono giocare con tutti’. Con la firma di Alexander possiamo fare questo, Meo avrà la possibilità di schierare di volta in volta una coppia di lunghi differente ma sempre perfettamente complementare. Joe può ricoprire indistintamente sia il ruolo di ala forte che di centro, per un breve periodo della sua carriera, sopratutto in chiave NBA, ha giocato anche da numero 3, ma in Europa come in D-League ha sempre occupato gli spot di ala forte e centro, ruoli a lui più congeniali. E’ un lungo atipico, ha forza e fisicità di un giocatore di stazza superiore, grandi qualità nel trattare la palla e nel giocare vicino a canestro grazie a una vasto bagaglio tecnico. Da numero 5 potremmo sfruttare le sue capacità in post basso, da numero 4 le sue qualità di uno contro uno e un tiro da tre punti nel quale ha solo bisogno di prendere fiducia. Al tempo stesso in difesa ha rapidità per marcare le ali ma anche molta fisicità e durezza per marcare gli interni, ha grande forza nelle gambe e capacità di intimidazione. Viene a Sassari con grande fame e voglia di dimostrare, a 28 anni, di essere un giocatore di valore. Ho sempre apprezzato le qualità di questo giocatore e non appena si è creata la possibilità di portarlo a Sassari non abbiamo esitato».

L’ingaggio di Joe Alexander arriva dopo quello di Brent Petway, la conferma di David Logan e gli ingaggi dell’ala centro statunitense Jarvis Lamar Varnado, classe 1988, 206 centimetri di altezza per 104 kg; Lorenzo D’Ercole, play guardia di 27 anni, 193 centimetri per 88 kg, reduce da tre stagioni con la Virtus Roma; il play statunitense Marquez Haynes, 191 cm, 28 anni, in arrivo dal Maccabi Tel Aviv; l’ala congolese Christian Eyenga, 201 cm, 26 anni, in arrivo da Varese; il play sloveno Rok Stipcevic, 186 cm, 29 anni, in arrivo dalla Virtus Roma; e, infine, la conferma di Matteo Formenti, 33 anni, guardia-ala di grande esperienza.

All’appello per il completamento del nuovo roster manca ancora solo un lungo, che sarà italiano.

Scudetto Dinamo 8

Altro grande colpo sul mercato per la Dinamo Banco di Sardegna che ha tesserato Brent Petway. Nato a Warner Robins (Georgia), il 12 maggio del 1985, di nazionalità statunitense, ala grande di 205 centimetri per 102 chilogrammi. Un vero e proprio colpo di mercato quello portato a terminare dal general manager Federico Pasquini, che assicura alla compagine biancoblu un giocatore dalle grandissime qualità atletiche, che nel corso degli ultimi due anni ha maturato un’esperienza significativa in un club di grande prestigio come l’Olympiacos. Con la firma di Petway si chiude lo starting five della Dinamo che vedrà la formazione allenata da coach Meo Sacchetti affrontare per il secondo anno consecutivo l’Eurolega oltre che impegnata a difendere lo scudetto appena conquistato nel campionato di Serie A.

«Fino a un mese fa non pensavamo neanche di poter avvicinare un giocatore del calibro di Brent – spiega il gm biancoblu Federico Pasquini – .Quando abbiamo capito che ci poteva essere una reale possibilità abbiamo iniziato a lavorare intensamente al nostro obiettivo, pur mantenendo altri contatti. La volontà del ragazzo era quella di disputare ancora l’Eurolega, una competizione di grande fascino per il giocatore, e questo ci ha dato una marcia in più in fase di trattativa rispetto ad altri team, che seppur con offerte più remunerative, non potevano mettere sul tavolo la possibilità di disputare la massima competizione continentale. Quando è in campo sembra avere il fuoco dentro – aggiunge Pasquini – ha grande faccia tosta, e anche grazie a questo è riuscito a imporsi ai massimi livelli in Europa. Nel corso delle ultime due stagioni ha maturato una significativa esperienza a livello professionale in una squadra come l’Olympiacos: non si capita per caso in contesi del genere. Siamo davvero felici della sua firma. Volevamo la ciliegina sulla torta ed è arrivata.»

Brent Petway è un giocatore che ha nelle sue spiccate qualità atletiche uno dei suoi punti di forza: sa rendersi utile alla squadra in molti aspetti del gioco, allo stesso tempo è molto pericoloso anche con giocate individuali. E’ un ottimo tiratore da 3, è molto produttivo nel gioco senza palla e nelle fasi di transizione, tutte qualità che si sposano appieno con l’identità di gioco biancoblu. In difesa ha la capacità di stare con chiunque e ha grandi doti di intimidazione e dice la sua a rimbalzo grazie alla sua verticalità.

L’ingaggio di Brent Petway arriva pochi giorni dopo la conferma di David Logan e gli ingaggi dell’ala centro statunitense Jarvis Lamar Varnado, classe 1988, 206 centimetri di altezza per 104 kg; Lorenzo D’Ercole, play guardia di 27 anni, 193 centimetri per 88 kg, reduce da tre stagioni con la Virtus Roma; il play statunitense Marquez Haynes, 191 cm, 28 anni, in arrivo dal Maccabi Tel Aviv; l’ala congolese Christian Eyenga, 201 cm, 26 anni, in arrivo da Varese; il play sloveno Rok Stipcevic, 186 cm, 29 anni, in arrivo dalla Virtus Roma; e, infine, la conferma di Matteo Formenti, 33 anni, guardia-ala di grande esperienza.

All’appello per il completamento del nuovo roster mancano ancora due lunghi, per la scelta dei quali stanno lavorando a tempo pieno il general manager biancoblù Federico Pasquini e il coach Meo Sacchetti.

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La Dinamo Banco di Sardegna tricolore è ancora protagonista del mercato: confermato David Logan, “Il Professor”. Dopo l’annuncio fatto su facebook dal presidente Stefano Sardara, la conferma è arrivata ieri sul sito internet della società biancoblu sassarese.

«Con grande soddisfazione la società ha raggiunto l’accordo con il numero 3 per il rinnovo del contratto anche per la prossima stagione della massima serie italiana, scena in cui Logan si presenterà nelle vesti di campione d’Italia. David Logan, 185 centimetri per 77 chilogrammi, oltre ad essere un giocatore dall’esperienza internazionale che ha calcato i maggiori parquet d’Europa e vestito le maglie di club plurititolati e prestigiosi fra i quali Panathinaikos, Maccabi Tel Aviv e Alba Berlino, ha nel suo palmares Supercoppa, Coppa Italia (dove è stato eletto MVP) e lo scudetto conquistati nella passata stagione proprio in maglia Dinamo sotto le direttive di coach Meo Sacchetti. Cittadino polacco dal 2009, il forte esterno nato il 26 dicembre 1982, era approdato a Sassari lo scorso anno dopo essere emerso da avversario con l’Alba Berlino, distinguendosi nel match giocato a Sassari con 18 punti e 14 alla O2 Arena di Berlino nel match che aveva deciso l’eliminazione dalla competizione europea per Vanuzzo e compagni dalla prima Eightfinals della storia biancoblu.»

Nella stagione appena conclusa David Logan ha viaggiato con 16.8 punti, 2.9 rimbalzi e 2.9 assist di media a partita, 49.4% da due; 41.2% da tre, 82.3% ai liberi in stagione regolare. Nelle 18 partite disputate nei playoff, nella cavalcata che ha portato la Dinamo a conquistare lo scudetto, ha messo a segno 13.4 punti, 2.1 rimbalzi, 1.8 assist di media con il 47.1% da due, 35.5% da tre e 83.3% ai liberi.

«Sono molto felice di poter avere David ancora nella mia squadra – afferma coach Meo Sacchetti – perché prima di tutto è un giocatore vincente che, grazie al suo talento e alla sua esperienza, è stato determinate in molte partite, in quelle da dentro o fuori ci ha spesso dato una marcia in più facendo anche da traino per i compagni. Durante tutto l’anno abbiamo apprezzato la sua professionalità: è un bravissimo ragazzo che non ha mai fatto pesare il suo background, ma si è messo a disposizione della squadra con grandissima umiltà.»

La conferma di David Logan arriva dopo altre operazioni di mercato, l’ultima delle quali, la scorsa settimana, aveva portato a Sassari l’ala centro statunitense Jarvis Lamar Varnado, classe 1988, 206 centimetri di altezza per 104 kg. In precedenza si era avuta la conferma di Matteo Formenti, 33 anni, guardia-ala di grande esperienza; l’ingaggio di Lorenzo D’Ercole, play guardia di 27 anni, 193 centimetri per 88 kg, reduce da tre stagioni con la Virtus Roma; il play statunitense Marquez Haynes, 191 cm, 28 anni, in arrivo dal Maccabi Tel Aviv; l’ala congolese Christian Eyenga, 201 cm, 26 anni, in arrivo da Varese; il play sloveno Rok Stipcevic, 186 cm, 29 anni, in arrivo dalla Virtus Roma.

All’appello per il completamento del nuovo roster mancano ancora tre lunghi, per la scelta dei quali stanno lavorando a tempo pieno il general manager biancoblù Federico Pasquini e il coach Meo Sacchetti. Saranno sicuramente giocatori di grande qualità, con i quali la nuova Dinamo Banco di Sardegna cercherà di difendere il “triplete” Scudetto-Supercoppa-Coppa Italia appena conquistato e di essere protagonista in Euroleague.

David Logan.

David Logan.

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Prende forma la nuova Dinamo Banco di Sardegna. Jarvis Lamar Varnado vestirà la maglia biancoblu nella prossima stagione 2015/2016. Nato a Brownsville (Tennessee) il 1° marzo 1988, 206 centimetri di altezza per 104 kg, l’alacentro statunitense rappresenterà per Sassari una pedina fondamentale. Molto dotato fisicamente, Varnado si è sempre messo in luce per il suo atletismo e i numeri ad alta quota. «Jarvis è un centro dinamico, un giocatore dalle grandi qualità atletiche e dalle spiccate doti di intimidazione, può essere allo stesso modo pericoloso sotto canestro e produttivo sul P&R in attacco – spiega il gm biancoblu Federico Pasquini -. E’ stata una trattativa lunga e complessa, alla fine ha vinto la volontà del giocatore che era quella di tornare in Italia per giocare da protagonista. Mi ha sorpreso il primo colloquio che ho avuto con il ragazzo negli Stati Uniti, perché conosceva già tutto di Sassari. Abbiamo scelto lui ritenendolo un giocatore che ha ancora ampi margini di miglioramento, qui da noi avrà possibilità di consolidarsi a livello europeo e magari ambire a fare rientro in NBA con un ruolo diverso. Come per Shane Lawal, pensiamo possa trovare da noi un sistema di gioco e un ambiente a lui molto congeniale, che gli permettano di esprimersi al meglio e fare quell’ultimo e importante step in carriera.»

Il tesseramento di Varnado arriva dopo la conferma di Matteo Formenti, 33 anni, guardia-ala di grande esperienza, nelle ultime tre stagioni, prima di approdare a Sassari lo scorso novembre, in forza all’Enel Brindisi, e l’ingaggio di Lorenzo D’Ercole, play guardia di 27 anni, 193 centimetri per 88 kg, reduce da tre stagioni con la Virtus Roma. D’Ercole ha grandi doti tecniche che potranno essere particolarmente utili sul perimetro. Uomo squadra di sicuro affidamento, di grande attitudine al lavoro e in continua crescita, l’esterno toscano arriva a Sassari a definire maggiormente il disegno del gm Federico Pasquini e di coach Meo Sacchetti per la nuova annata di sfide italiane ed europee.

I due nuovi arrivati raggiungono gli altri nuovi della Dinamo che sta nascendo: il play statunitense Marquez Haynes, 191 cm, 28 anni, in arrivo dal Maccabi Tel Aviv; l’ala congolese Christian Eyenga, 201 cm, 26 anni, in arrivo da Varese; il play sloveno Rok Stipcevic, 186 cm, 29 anni, in arrivo dalla Virtus Roma.

La Dinamo Banco di Sardegna campione d’Italia è stata inserita nel gruppo D della prima fase della Euroleague 2015/2016. Quello della squadra di Meo Sacchetti è un girone sulla carta assai impegnativo, con due grandissime del basket continentale, CSKA Mosca e Maccabi Tel Aviv (la squadra dalla quale arriva il nuovo play della Dinamo, Marquez Haynes), entrambe plurivincitrici del massimo trofeo europeo. Le altre avversarie sono Unicaja Malaga, Brose Baskets Bamberg e Darussafaka Dogus Istanbul. Passeranno alla fase successiva, la Top 16, le prime quattro classificate di ciascuno dei quattro gironi.

L’altra squadra italiana presente in Euroleague è l’Armani Jeans Milano che oggi ha acquistato Andrea Cinciarini – in arrivo da Reggio Emilia, Oliver Lafayette e Jamel McLean, ed è stata inserita nel gruppo B con Olympiacos Pireo, Anadolu Efes Istanbul, Laboral Kutxa Vitoria, Cedevita Zagabria e Limoges.

«Siamo emozionati e felici di partecipare per il secondo anno in Eurolega – ha commentato il presidente Stefano Sardara – quest’anno ci presentiamo come campioni d’Italia e ne siamo orgogliosi. Siamo capitati in un girone  senz’altro impegnativo con grandi squadre, la nostra filosofia è di affrontare step dopo step, partita dopo partita. Ce la giocheremo fino in fondo, con rispetto per tutti ma timore di nessuno.»

«Con CSKA Mosca e Maccabi Tel Aviv completiamo il ciclo iniziato l’anno scorso – ha aggiunto il general manager Federico Pasquini -, potremo dire di aver giocato con il top dell’Europa; il livello del nostro girone è altissimo con Darussafaka e Bamberg che sono al livello delle prime come budget. Si tratta di squadre solide che hanno investito tanto in questi anni e sono cresciute esponenzialmente.»

«Siamo stati inseriti in un bel girone, con tante squadre importanti – ha detto il coach Meo Sacchetti – non c’è nulla di cui sorprendersi, in Eurolega giocano i migliori club d’Europa. Per noi una vale l’altra, sappiamo che sarà dura ma non snatureremo la nostra filosofia e affronteremo tutte le sfidanti con la stessa concentrazione e mentalità, una dopo l’altra. Abbiamo un anno di esperienza in più sulle spalle, ce la giocheremo.»

Oggi intanto, è stato ufficializzato il secondo acquisto della nuova Dinamo, l’ala congolese Christian Eyenga, 201 cm, 26 anni, in arrivo da Varese ma con esperienze in NBA con Cleveland e Los Angeles Lakers.

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