22 November, 2024
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Progetti innovativi, giovani con talento e tanta voglia di emergere: ecco cosa fa della nostra Isola, che vanta una storia informatica forte e con tanta competenza, terra di startup. A Cagliari, nell’“indie” coworking Hub&Spoke di Filippo Candio, sono state 10 le startup che hanno preso parte all’Investor Day, una giornata dedicata alla presentazione dei progetti più innovativi.

All’evento, organizzato dallo Studio Serratore-Gagnè, che si occupa di accompagnare le nuove realtà giovanili nel mondo dell’impresa, e moderato da Michele Collu, ha preso parte la società di venture capital Lumen Ventures, per la prima volta in Sardegna: la LV supporta le società che si affacciano nel mondo degli affari dall’inizio al successo, fornendo esperienza pratica e concreta di crescita. Le startup che hanno partecipato, tutte rigorosamente made in Sardinia sono: autentico, Brave Potions, Healthy Virtuoso, Humans Hub, Income, Limoos, MAGA, Milk Brick, Veranu, NapShower. Il percorso di formazione con l’investitore (con un contributo di 2mila euro deciso nel corso della giornata) è stato assegnato a Veranu, la mattonella intelligente che trasforma i passi delle persone in energia elettrica a bassissimo costo e impatto ambientale praticamente nullo.

«L’evento è stato molto interessante, affermano gli investitori di Lumen. Ci ha permesso di conoscere realtà di valore e ad alto contenuto tecnologico, a dimostrazione del fatto che l’Italia vanta un importante patrimonio di eccellenze, che con il giusto supporto siamo certi potranno brillantemente concorrere nei mercati esteri dove la competizione è molto elevata. La Sardegna, e Cagliari in particolare, hanno confermato di poter essere un punto di riferimento per lo sviluppo dell’ecosistema startup in Italia.»

Grande soddisfazione anche da parte dall’avvocato Federico Serratore, dello Studio Legale Serratore Gagnè: «Eravamo certi, e ne abbiamo avuto conferma, del valore dei progetti sardi. Gli investitori hanno potuto conoscere le potenzialità, l’ambizione e le competenze delle startup isolane, rimanendo positivamente colpiti dalle persone prima ancora che dalle idee. Quello di ieri è solo l’inizio di un progetto sul quale crediamo fortemente. Come Maria Lai, con un nastro azzurro, creò una connessione tra le persone, portandole a collaborare verso un unico obiettivo, nel nostro piccolo vogliamo far sì che nasca una forte relazione e un’unità di intenti tra imprenditori sardi e investitori».

Alessio Calcagni, CEO Veranu, non nasconde l’emozione per il riconoscimento conseguito: «E’ stato un piacere per la nostra startup partecipare e presentare al VC Lumen Ventures il nostro prodotto e gli steps realizzativi che intendiamo attuare a partire dal prossimo anno. Siamo molto soddisfatti di aver ulteriormente compreso che la fiducia accordataci significa, ancora una volta, che la strada intrapresa e che stiamo percorrendo è quella giusta».