L’avvocato cagliaritano Massimo Melis, 57 anni, è il nuovo presidente del Consorzio industriale provinciale di Carbonia Iglesias. Subentra a Federico Strina, carlofortino, rimasto in carica 4 anni.
Il nuovo presidente, già consigliere in rappresentanza delle imprese, è stato eletto dal CDA, nel quale c’è stato un avvicendamento, con l’ingresso di Paola Massidda, sindaco di Carbonia, subentrata ad Elvira Usai, sindaco di San Giovanni Suergiu, dimessasi volontariamente, nel rispetto degli accordi siglati ad inizio mandato 4 anni fa, per fare posto alla collega.
Fanno parte del CDA, inoltre, Giorgio Alimonda, sindaco di Portoscuso; Hansel Cristian Cabiddu, sindaco di Gonnesa; e, infine, Giacomo Guadagnini, rappresentante della provincia del Sud Sardegna.
E’ stato presentato a Portoscuso, nella sala riunioni della biblioteca comunale, nel corso di un incontro organizzato dal coordinamento del Piano Sulcis, il programma delle bonifiche dei suoli e della falda superficiale nell’Area Industriale di Portovesme.
All’invito del coordinatore del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi, hanno risposto, tra gli altri, il sindaco di Portoscuso, Giorgio Alimonda; l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano; l’amministratore straordinario della provincia del Sud Sardegna, Mario Mossa; il presidente del Consorzio industriale, Federico Strina; dirigenti delle aziende di Portovesme; sindacalisti; rappresentanti di associazioni ambientaliste; amministratori dei comuni del territorio, lavoratori e cittadini.
I lavori, dopo la presentazione di Salvatore Cherchi ed il saluto del sindaco di Portoscuso, Giorgio Alimonda, sono stati aperti dalla relazione dell’ingegner Alessandro Murgia, tecnico dell’assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente sullo stato delle bonifiche. Sono seguiti gli interventi dell’ing. Giuseppe Toia, uno dei manager storici di Alcoa; di Mario Mossa, amministratore della provincia del Sud Sardegna; di Franco Bardi, sindacalista della Fiom Cgil; telefonicamente, da Roma, dell’ingegner Laura D’Aprile, rappresentante della Direzione Generale per la Salvaguardia del Territorio e delle Acque Divisione III Bonifiche e Risanamento del ministero dell’Ambiente; dell’ingegner Vincenzo Tiana di Legambiente; Rino Barca, segretario regionale uscente della FSM Cisl; Pietro Caredda, responsabile dell’attività di bonifica della Portovesme srl; l’ingegner Maurizio Ardu, responsabile della Centrale Enel Grazia Deledda di Portovesme e, infine, l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano.
Dal dibattito è emerso il significativo passo in avanti compiuto dal programma di bonifiche dei suoli e della falda superficiale, reso possibile dall’intesa raggiunta dalle aziende che si sono accollate, nel rispetto del principio “chi inquina paga”, l’intero costo degli interventi.
Vincenzo Tiana ha riconosciuto l’importanza di questo risultato ma non ha mancato di sottolineare che l’utilizzo del carbone, come prevedono gli accordi a livello comunitario, è superato, ed ha aggiunto che non è accettabile la sopraelevazione del bacino dei fanghi rossi dell’Eurallumina e che se si vuole procedere con i programmi di rilancio della produzione, va individuato un nuovo sito di stoccaggio dei residui di lavorazione.
Il coordinatore del Piano Sulcis ha presentato a tutti i convenuti il rapporto aggiornato al 31 dicembre del programma delle bonifiche, che riepiloga le principali azioni di bonifica e/o di messa in sicurezza operativa e/o permanente dei suoli e attività di messa in sicurezza d’emergenza e/o bonifica della falda acquifera, realizzate, in realizzazione o di cui è stata decisa la realizzazione nell’Area Industriale di Portovesme, con investimenti a carico totale delle Aziende che li hanno in attuazione – Alcoa, Portovesme srl, Eurallumina, Enel, Ligestra.
Queste azioni sono state deliberate con una serie di decreti del ministero dell’Ambiente poiché riguardano un Sito d’Interesse Nazionale (SIN Sulcis-Inglesiente-Guspinese) e a seguito di complessi procedimenti conclusi con conferenza di servizi decisoria. Tali procedimenti hanno fortemente impegnato l’assessorato regionale dell’Ambiente, la provincia SUD Sardegna, il Comune di Portoscuso, Arpas, Ispra e altri pubblici soggetti, oltre alle Aziende interessate.
Si tratta di impegni che attualmente ammontano a oltre 170 milioni di euro per costi di investimento e a oltre 60 milioni di euro per costi di gestione parametrati per difetto su 5 annualità. Deve essere sottolineato che il costo del risanamento della falda è stato stimato sulla base di un progetto risalente ad alcuni anni fa che deve essere aggiornato in relazione ai fatti e alle decisioni nel mentre intervenuti e che poi andrà approvato in sede di Conferenza di Servizi. Peraltro, per determinati interventi, ad esempio ancora per la bonifica della falda acquifera, sono riportati costi OPEX per cinque anni laddove è assai probabile che la durata del programma avrà una proiezione decennale con un corrispondente incremento dei costi; in ogni caso, la conclusione del programma è subordinata all’esito positivo del monitoraggio per tre anni consecutivi.
Il più rilevante programma da avviare, sebbene già decretato, riguarda il barrieramento idraulico consortile, sono però già in attività gli impianti per la Messa in Sicurezza d’Emergenza – MISE negli stabilimenti e lungo il perimetro del bacino fanghi rossi.
Vediamo ora l’intervento iniziale di Salvatore Cherchi; l’intervento telefonico dell’ingegner Laura D’Aprile, rappresentante della Direzione Generale per la Salvaguardia del Territorio e delle Acque Divisione III Bonifiche e Risanamento del ministero dell’Ambiente e quello conclusivo dell’assessore regionale dell’Ambiente Donatella Spano.
Sì è tenuto ieri mattina, nella sede del Consorzio Industriale provinciale del Sulcis Iglesiente, un incontro tra i vertici del Consorzio ed il Consiglio direttivo del Movimento Sardegna Zona Franca, primo passo fondamentale verso la piena operatività della zona franca nell’ex provincia di Carbonia Iglesias, definita nella delibera della Giunta regionale n. 21/5 dello scorso mese di aprile e redatta dagli stessi tecnici presenti ieri alla riunione a Portovesme.
Alla presenza del presidente del Consorzio, ing. Federico Strina, del vice direttore generale, ing. Filippo Baghino e del funzionario amministrativo Learco Fois, l’avvocato Francesco Scifo e la dottoressa Maria Rosaria Randaccio, rispettivamente segretario politico e presidentessa del Movimento, hanno illustrato dettagliatamente quelle che sono le strade da percorrere per far partire subito il processo di creazione ed individuazione delle aree destinate ai depositi doganali ed i documenti da inviare agli uffici ministeriali di competenza.
Nel corso dell’incontro, sono state poste le basi per l’avvio di una stretta collaborazione tra il Consorzio industriale ed il Movimento Sardegna Zona Franca, in modo da superare tutte le difficoltà burocratiche ed abbreviare l’iter amministrativo richiesto dalla normativa.
A breve è previsto un nuovo incontro, alla presenza di tutti i sindaci del Sulcis Iglesiente, il cui coinvolgimento si renderà necessario per trarre i maggiori vantaggi possibili per tutte le attività produttive che verranno interessate.
La partenza della zona franca nel territorio del Sulcis Iglesiente – secondo il Movimento Sardegna Zona Franca – sarà il volano, non solo per creare un indotto economico senza precedenti nel territorio dell’ex provincia di Carbonia Iglesias, ma anche per attrarre investimenti in altre aree della Sardegna, nelle quali c’è una fortissima carenza di posti di lavoro.
Il sindaco di San Giovanni Suergiu, Elvira Usai, è stata eletta vicepresidente del Consorzio Industriale Provinciale Carbonia Iglesias. La sua elezione è maturata a maggioranza due settimane fa. Il Consiglio di amministrazione del Consorzio è ora al completo con il presidente Federico Strina, 70 anni, dirigente industriale in pensione, indicato dal comune di Portoscuso dopo le dimissioni di Giorgio Alimonda; il vicepresidente Elvira Usai, 40 anni, eletta sindaco di San Giovanni Suergiu il 5 giugno 2016; e 3 consiglieri: Hansel Christian Cabiddu, 40 anni, eletto sindaco di Gonnesa il 5 giugno 2016; l’ingegner Giacomo Guadagnini, 67 anni, ex assessore del comune di Carbonia e della provincia di Cagliari, rappresentante della provincia del Sud Sardegna, delegato dal suo amministratore straordinario, Giorgio Sanna, con delibera n° 12 del 25 luglio 2016; e, infine, Iosto Puddu, 80 anni, rappresentante degli imprenditori della provincia.
E’ stato completato con Giacomo Guadagnini e Iosto Puddu il Cda del Consorzio Industriale Provincia Carbonia Iglesias. Tre settimane fa l’assemblea del Consorzio aveva eletto il nuovo presidente, Federico Strina, 70 anni, dirigente industriale in pensione, indicato dal comune di Portoscuso dopo le dimissioni di Giorgio Alimonda. Contestualmente all’elezione del nuovo presidente, nel nuovo Consiglio d’Amministrazione erano entrati due nuovi sindaci eletti lo scorso 5 giugno, il primo cittadino di Gonnesa Hansel Christian Cabiddu e la collega di San Giovanni Suergiu Elvira Usai. Sono rimasti fuori dal Cda, com’è noto, il sindaco di Carbonia Paola Massidda e quello di Tratalias Marco Antonio Piras.
Il Cda è stato ora completato con la nomina di Iosto Puddu, in rappresentanza degli imprenditori della provincia, e dell’ingegner Giacomo Guadagnini, ex assessore del comune di Carbonia e della provincia di Cagliari, oggi presidente e direttore della Somica, quale rappresentante della provincia del Sud Sardegna, delegato dal suo amministratore straordinario, Giorgio Sanna, con delibera n° 12 del 25 luglio 2016.
L’elezione del nuovo Consiglio d’Amministrazione, ha portato al vertice del Consorzio Industriale Provinciale Carbonia-Iglesias, Federico Strina, 70 anni, dirigente industriale in pensione, La terna del Consiglio di Amministrazione è stata completata con i nuovi sindaci di Gonnesa, Hansel Christian Cabiddu e di San Giovanni Suergiu, Elvira Usai.
Ha fatto notizia la mancata elezione del nuovo sindaco di Carbonia, Paola Massidda, perché è la prima volta che il comune minerario non è rappresentato nel Cda, nel quale spesso ha espresso anche il presidente.
Per capire meglio la posizione del comune di Carbonia, abbiamo intervistato il sindaco, Paola Massidda.
Federico Strina, 70 anni, dirigente industriale in pensione, è il nuovo presidente del Consorzio Industriale Provinciale Carbonia-Iglesias. La sua nomina, nell’aria da alcune settimane, dopo le dimissioni del sindaco di Portoscuso, Giorgio Alimonda, è stata ufficializzata con l’elezione del nuovo Consiglio di Amministrazione. Federico Strina è stato indicato dal comune di Portoscuso. Il nuovo Consiglio d’Amministrazione è completato da due sindaci eletti lo scorso 5 giugno, il primo cittadino di Gonnesa Hansel Christian Cabiddu e la collega di San Giovanni Suergiu Elvira Usai. Restano fuori dal Cda il sindaco di Carbonia Paola Massidda e quello di Tratalias Marco Antonio Piras. La mancata elezione del sindaco di Carbonia è una novità assoluta, in quanto fino a ieri il comune minerario era stato sempre rappresentato nel Cda e spesso aveva espresso anche il presidente.