24 November, 2024
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Martedì 21 settembre, alle ore 18.00, ad Iglesias, il Centro culturale di Via Cattaneo, ospiterà “Sotto il cielo di Kabul”, un appuntamento dedicato al racconto e all’analisi della situazione afghana, alla luce degli sviluppi delle ultime settimane.
La serata, nasce da un’idea dell’assessore della Cultura Claudia Sanna, ed è realizzata grazie al supporto del Festival Culturale Liberevento, con la collaborazione dell’assessorato delle Politiche sociali del comune di Iglesias. All’appuntamento parteciperanno il giornalista e saggista Federico Rampini, Toni Capuozzo, giornalista ed inviato di guerra, ed in collegamento video Fausto Biloslavo, giornalista e fotoreporter per tanti anni inviato nel teatro afghano.
Interverranno inoltre, per l’Amministrazione comunale di Iglesias il sindaco Mauro Usai, l’assessore della Cultura Claudia Sanna, l’assessore delle Politiche sociali Angela Scarpa, responsabile del progetto SAI per l’accoglienza ai rifugiati afghani, l’on. Alessandra Zedda, vicepresidente della Regione Sardegna, il generale di Brigata Francesco Ippoliti e Fernanda Loche, presidente della Croce Rossa Italiana, sezione di Cagliari.
Modererà l’incontro la giornalista e scrittrice Claudia Sarritzu.
«E’ fondamentale acquisire la conoscenza di fenomeni che, malgrado ci sembrino lontani, ci riguardano in maniera direttaha messo in evidenza il sindaco Mauro Usaigrazie ad un’iniziativa di altissimo livello, che porta Iglesias, ancora una volta, al centro di un dibattito più che mai attuale. La nostra città accoglierà le persone che hanno lasciato l’Afghanistan e “Sotto il cielo di Kabul” sarà un’importante occasione di riflessione, per affrontare la questione e capire le sue implicazioni storiche, politiche e sociali.»
«L’evento vuole essere un modo per smuovere le coscienze, trattando un argomento spinoso come la situazione in Afghanistanha spiegato l’assessore Claudia Sannaattraverso la voce di illustri giornalisti ed esperti in materia, che hanno vissuto direttamente la realtà di questo territorio. A dimostrazione, ancora una volta, che questa Amministrazione crede e sostiene la cultura che vale.»

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Per un motivo o per un altro rischiano la vita tutti i giorni, in estate e in inverno per strada. È per far fronte maggiormente alle necessità dei senza fissa dimora che vivono e dormono all’addiaccio che dall’1 giugno a Cagliari sono operativi per tutto l’anno la “Unità di strada” ed il “Presidio emergenze”, gestito dalla Croce Rossa in convenzione con il Comune.

A esemplificare l’alleanza l’assessore Ferdinando Secchi. «Fa parte di un percorso più ampio che l’Amministrazione comunale sta portando avanti da tempo in soccorso delle fasce più fragili, con azioni concrete», ha rimarcato il titolare delle Politiche sociali e Salute. E stando ai dati raccolti, «il territorio cittadino conta una quarantina di senza fissa dimora, pochissimi cagliaritani». Tanti, troppi ancora, ma comunque decisamente meno rispetto ai 400 registrati dall’Istat nel 2016, anche al netto degli sbarchi di migranti.

Insomma, non sarà portato soltanto supporto, attenzione e ascolto. Ma anche «un kit di assistenza di cibo (panino, succo di frutta, bevande calde e acqua), vestiario e coperte; nei casi più gravi verrà richiesto un intervento sanitario o garantito un posto letto temporaneo di emergenza». Costo annuale, finanziato in gran parte con i fondi PON METRO dell’Unione Europea, 120mila euro: saranno rimborsate soltanto le fatture quietanzate relative alle spese elencate nella convenzione come ammissibili.

L’attività vedrà impegnati oltre 60 volontari, tutti adeguatamente formati. «Tra loro anche mediatori culturali, assistenti sociali, psicologi ed un nuovissimo attrezzato automezzo, acquistato dalla Croce Rossa, grazie alle donazioni volontarie dei cittadini», ha spiegato Fernanda Loche, presidente CRI Cagliari.

La convenzione è stata stipulata a seguito di un procedimento di gara, destinato alle sole organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale, secondo quanto stabilito dal “Codice del Terzo Settore” emanato a luglio 2017. Prevista anche la gestione di un “Presidio emergenze” gestito di concerto con il Servizio Politiche sociali e Salute, far fronte situazione indifferibili che si verificano nei fine settimana e nei giorni festivi. Il Comune potrà diffondere il numero telefonico di reperibilità esclusivamente alle Forze dell’Ordine e alle altre Istituzioni coinvolte. I cittadini potranno invece inoltrare le segnalazioni al Comune.

Per Rita Polo, presidente della Commissione Politiche sociali e Salute «la convenzione rappresenta un segnale importante che evidenzia anche la proficua alleanza fra Istituzioni e Terzo settore» e che si basa sulla «assistenza differenziata», sul «monitoraggio delle persone che entrano in contatto con la rete di servizi» e su «percorsi di reinserimento sociale».