22 November, 2024
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Venerdì 20 dicembre, alle 16.00, presso il MAB, Museo Archeologico Ferruccio Barreca di Sant’Antioco, verrà presentato al pubblico il libro “Il Paese dei cuori”, alla presenza degli autori, il dottor Roberto Tumbarello e la dottoressa Sabrina Montis. L’archeologia e la storia di Sardegna incontrano la cardiologia e i suoi professionisti. Non è facile spiegare ai bambini le cardiopatie congenite (difetti di più frequente riscontro in epoca neonatale), ma il direttore del reparto di Cardiologia Pediatrica dell’Azienda Ospedaliera G. Brotzu di Cagliari, dottor Roberto Tumbarello, ed i suoi collaboratori, ci sono riusciti, utilizzando come collante l’antica storia di Sardegna, dei suoi abitanti e dei loro nuraghi. Leggendo questo bellissimo libro, i bambini e non solo scopriranno tante importanti nozioni sull’organo vitale del loro corpo, il cuore, e lo faranno in modo ludico e divertente.

Il libro non ha un prezzo di vendita: può essere devoluta un’offerta che andrà a sovvenzionare il reparto di cardiologia pediatrica dell’azienda ospedaliera G. Brotzu di Cagliari, centro di riferimento in Sardegna per la diagnosi e la cura delle cardiopatie congenite. Tale reparto dell’ospedale Brotzu rappresenta un modello di “ospedale – non ospedale” nel quale sofisticate attrezzature tecnologiche sono mascherate da un ambiente confortevole e perfettamente integrate con tecnologie psicologiche (come l’ipnosi e la Pet Therapy) che aiutano a vivere la propria cardiopatia in maniera meno traumatica.

 

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“L’immaginario malato”, colloquio a due fra il grande bastonatore dei nostri tempi, Goffredo Fofi, saggista, attivista, giornalista e critico cinematografico, letterario e teatrale italiano, e Stefano Salis, giornalista antiochense de Il Sole 24 Ore, alla continua ricerca delle ultime meraviglie. Appuntamento culturale, nell’aula del Consiglio comunale di Sant’Antioco, giovedì 17 ottobre, alle 19.00. Un “confronto” a due, che verterà su cinema, letteratura, società. L’evento è organizzato dal Sulki Centro Commerciale Naturale di Sant’Antioco, con la collaborazione del Comune, del Mab Museo Archeologico Ferruccio Barreca, dell’Archeotur, del Circolo del Cinema “Immagini” e della Cooperativa “Studio 87”.

«Il progetto culturale presentato dal Sulki CCN – commenta l’assessore della Cultura Rosalba Cossu – meritevole del nostro sostegno, ci consente di ospitare un importante evento culturale che si inserisce nel più ampio scenario regionale e nazionale. Un evento che, per la sua valenza, rientra negli obiettivi di questa Amministrazione: incentivare e sostenere attività culturali che favoriscono momenti di scambio, aggregazione, sviluppo culturale e sociale. Senza sottovalutare il fatto che non capita tutti i giorni di ospitare un uomo di cultura quale è Goffredo Fofi.»

«Siamo orgogliosi di poter accogliere una delle firme storiche più autorevoli del panorama culturale italiano come Goffredo Fofi in un incontro pensato e costruito proprio per lui –commenta Gianni Esu, presidente del Sulki CCN -. A colloquio con Stefano Salis, Fofi analizzerà la produzione artistica contemporanea alla ricerca del filo delicato che ancora ci lega alle grandi produzioni del ‘900. Un percorso che, dalla decadenza annunciata del mondo contemporaneo, ci conduca fino alla scoperta di quanto ancora ci sia di meraviglioso nella letteratura, nel cinema e nell’arte di oggi. Siamo felici di poter dar vita a collaborazioni che si estendono anche a questo tipo di eventi. Sant’Antioco mostra il lato migliore dell’ospitalità anche in queste occasioni, dove il benvenuto lo si dà a pezzi storici della cultura italiana e oltre. Già a fine settembre abbiamo avuto l’onore di accogliere una buona parte dei nomi presenti al Premio Giuseppe Dessì di Villacidro ed il segno lasciato dal nostro territorio è sembrato indelebile nelle impressioni degli ospiti. Ora, sempre grazie alla collaborazione con il nostro Stefano Salis, avremo la possibilità di un incontro unico nel suo genere. Un altro momento per riflettere e riscoprire i valori di civiltà che ancora possono elevare una comunità.»

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È entrata nel vivo l’estate di concerti e spettacoli a Sant’Antioco con il grande successo che sta riscuotendo la prima edizione del Sulky Jazz Festival. Ma cresce già l’attesa per il primo dei grandi eventi dell’edizione 2019 dell’Arena Fenicia Festival. Si parte sabato 13 luglio con la prima nazionale di Palma de Sols di Mauro Palmas. L’artista si esibirà (ore 21.00) insieme a Simonetta Soro (voce), alle cornamuse di Fabio Rinaudo, le percussioni e la batteria di Andrea Ruggeri, il basso di Silvano Lobina, il clarinetto e il sax di Marco Argiolas, gli Archaea Strings con Mauro Fabbrucci, Damiano Puliti, Riccardo Capanni e Marcello Puliti, le chitarre di Marcello Peghin, l’organo ed il pianoforte di Alessandro Foresti e, ancora, altri ospiti a sorpresa.

Ma il ricchissimo cartellone di musica proseguirà venerdì 19 luglio con il concerto di Vinicio Capossela, sempre alle ore 21.00, che presenterà al pubblico l’ultima sua raccolta di brani inediti: “Ballate per uomini e bestie”. Sempre Vinicio Capossela, il giorno prima (18 luglio, ore 21.00) sarà al MAB, Museo Archeologico Ferruccio Barreca (ingresso libero e gratuito), per una “chiacchierata” in compagnia del saggista Goffredo Fofi e del giornalista antiochense Stefano Salis. Gli spettacoli dell’Arena Fenicia festival proseguiranno il 28 luglio con il grande concerto di Carl Brave (ore 21.00). Il 12 agosto la musica di Fabrizio de Andrè risuonerà all’Arena Fenicia grazie allo spettacolo ‘La Buona Novella’ di Antonella Ruggiero (ore 21.00) che salirà sul palco con la Polifonica Santa Cecilia e Laborintus gruppo vocale, mentre la chiusura dell’edizione 2019 dell’Arena Fenicia sarà in mano ai Negrita il 17 agosto (ore 21.00) per celebrare nel migliore dei modi i loro 25 anni di rock.

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Sant’Antioco si prepara ad accogliere Vinicio Capossela, cantautore, poeta ed “immaginatore”, per un doppio appuntamento tra cultura e musica. Il 18 luglio Capossela sarà al MAB, Museo Archeologico Ferruccio Barreca (ingresso libero e gratuito), per una “chiacchierata” in compagnia del saggista Goffredo Fofi e del giornalista antiochense Stefano Salis. Mentre il giorno seguente si esibirà in concerto all’Arena Fenicia, dove presenterà al pubblico l’ultima sua raccolta di brani inediti: “Ballate per uomini e bestie”.

“Miti e realtà di ieri e di oggi – Ballate per uomini e bestie” è il titolo dell’evento eccezionale che si terrà al MAB, a partire dalle 21 di giovedì 18 luglio: una conversazione sull’opera di Vinicio Capossela, tra lo stesso autore, il saggista e critico letterario, teatrale e cinematografico Goffredo Fofi, e il giornalista di Sant’Antioco de “Il Sole 24 Ore” Stefano Salis. Un appuntamento imperdibile, nel quale verrà approfondito l’ultimo lavoro del cantautore: “Ballate per uomini e bestie”, opera con la quale ha vinto la prestigiosa targa Tenco 2019 nella categoria Disco in assoluto. Una raccolta di inediti che, nell’ambito dell’Arena Fenicia Festival, verrà portata in concerto il giorno seguente, venerdì 19, alle 21.00.

“Ballate per uomini e bestie” prende il nome dal nuovo album di inediti di Vinicio Capossela, l’undicesimo lavoro in studio, che in autunno girerà i palcoscenici d’Italia trasformandosi in un tour teatrale. Il disco è stato anticipato dal singolo Il povero Cristo, presentato dallo stesso Vinicio Capossela come “Un cantico per tutte le creature, per la molteplicità, per la frattura tra le specie e tra uomo e natura”. Il disco viene così anticipato da un brano che riferisce dell’incapacità dell’uomo di salvarsi seguendo il precetto in cui è racchiusa tutta la Buona Novella: «Ama il prossimo tuo come te stesso». Un precetto apparentemente semplice, ma evidentemente impossibile da realizzare. L’avidità, l’egoismo e l’ignoranza che caratterizzano l’agire dell’uomo portano Cristo a rinunciare al suo insegnamento e a tornare, infine, sulla croce. «Cristo – racconta Vinicio Capossela nelle sue canzoni che sembrano poesie – incontra l’uomo e impoverisce fino a diventare il povero cristo che, sulla bocca di tutti, si fa sinonimo della condizione umana».

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Tiro e Sulky, a distanza di secoli, si uniscono per il dialogo e l’integrazione mediterranea. Oggi (venerdì 14 giugno) in Libano meridionale, presso la Municipalità di Tiro, si è svolta un’importante iniziativa di cooperazione internazionale, nell’ambito del gemellaggio tra la Municipalità di Tiro ed il comune di Sant’Antioco.

Il fil rouge dell’archeologia ha accompagnato l’intera giornata che si e’ aperta con i saluti istituzionali per poi proseguire con il confronto scientifico tra i ricercatori italiani e libanesi. Presenti, per il comune di Sant’Antioco, l’assessore della Cultura Rosalba Cossu e la curatrice del MAB Museo archeologico Ferruccio Barreca, Sara Muscuso. Con loro, la delegazione sarda è composta da Piero Bartoloni, direttore del MAB, e dallo staff dell’Università di Sassari (Michele Guirguis, Elisa Pompianu, Rosana Pla). Le autorità presenti: il ministro della Cultura del Libano, Mohamed Dawood; il sindaco di Tiro, Hassan Dbouk; il comandante Missione Unifil Stefano Del Col; il presidente dell’associazione per la Protezione ed il Patrimonio del Sud del Libano Randa Assi Berri. Gli studiosi partecipanti, oltre ai già citati componenti della delegazione sarda, sono Leila Badre, Helen Sader, Hassan Badawi, Zeina Fani, Grace Homsi, Alì Badawi.

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Sono iniziati ieri gli appuntamenti culturali inseriti nel programma della 660ª edizione della Festa di Sant’Antioco Martire, in programma dal 4 al 6 maggio. Nel Palazzo del Capitolo (piazza De Gasperi), è stata inaugurata la mostra pittorica dell’artista Angelo Maggi. Angelo Maggi vive e lavora a Sassari. Un artista la cui attività spazia attraverso diversi campi: pittura, scultura, scenografia, decorazione, pubblicità. Allievo di diversi maestri sassaresi: Stanis Dessy, Aldo Contini, Gavino Tilocca, studia nel locale istituto d’arte muovendosi poi negli anni ’70 alla ricerca di un proprio stile in diverse esposizioni nazionali: Milano, Firenze, Roma, Lucca, Berlino sono alcune di queste. Nella serata di inaugurazione della mostra pittorica, in Piazza De Gasperi, si è tenuta una sfilata di moda con gli abiti creati in collaborazione con lo stilista Tore Oppes ed ispirati alle stampe dei quadri che compongono l’esposizione.

Oggi 1° e domani 2 maggio, sono possibili visite guidate al Museo Ferruccio Barreca, al Tofet, al Villaggio Ipogeo, al Museo etnografico e al Forte Sabaudo, al costo ridotto di 10 euro, comprensivo di: mercoledì primo maggio aperitivo al museo “Il vino nell’antichità” presso il MAB; giovedì 2 maggio aperitivo al museo “Il vino nella tradizione” presso il Museo Etnografico ed il Villaggio ipogeo. Venerdì 3 maggio, alle 18.00, presso la sala conferenze de I Sufeti, in Piazza De Gasperi, si terrà una conferenza storica sul Santo Antioco, tenuta da Giampaolo Salice. A seguire, alle 19.30, importante momento culturale con l’inaugurazione della mostra “Italo Diana: ordito e trama di un’arte antica”. La mostra verrà allestita negli spazi del Museo Archeologico di Sant’Antioco Ferruccio Barreca.

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“Italo Diana: Ordito e Trama di un’arte antica”. Per la prima volta, i preziosi manufatti del maestro d’arte di Sant’Antioco Italo Dianasaranno esposti al pubblico: “tesori” che comporranno una mostra eccezionale e inedita (inaugurazione venerdì 3 maggio alle 19.30) negli spazi del MAB, Museo Archeologico Ferruccio Barreca di Sant’Antioco. L’evento, organizzato in collaborazione tra l’Archeotur, la cooperativa Studio87 ed il comune di Sant’Antioco, rientra nell’ambito delle celebrazioni pianificate in occasione della 660ª edizione della Festa di Sant’Antioco Martire, Patrono della Sardegna. L’allestimento prevede l’esposizione di manufatti in bisso e in lino, nonché documenti e immagini che raccontano le attività del suo laboratorio di tessitura, le partecipazioni alle mostre di artigianato in Sardegna e in Italia, l’esperienza di maestro di Arti tessili nella scuola d’Arte di Sassari diretta da Filippo Figari.

«È con orgoglio e soddisfazione – commenta l’assessore della Cultura Rosalba Cossu – che presentiamo la mostra dedicata a Italo Diana. Con questa preziosa esposizione, allestita grazie alla disponibilità degli eredi dei figli del Maestro, Mariangela, Emma e Lino Diana, intendiamo rendere omaggio a uno dei più grandi interpreti di quest’arte antica: la tessitura e la lavorazione del Bisso. Italo Diana raffigura un grande esempio di imprenditore colto ed intelligente: le sue intuizioni legate all’intreccio fortissimo di tradizione e innovazione applicate all’arte della tessitura, rappresentano per la comunità antiochense un percorso virtuoso di straordinaria attualità.»

I pregiati manufatti in bisso, i fusi, le rocche, le launeddas che Italo Diana suonava accompagnando la processione del santo patrono per “Sa festa manna”, saranno esposte e custodite in apposite teche, mentre alcuni pannelli creeranno un percorso cronologico che si svilupperà dagli inizi della prima guerra mondiale al secondo dopoguerra.

«Quest’anno i festeggiamenti dedicati al Patrono della Sardegna si arricchiscono di diversi appuntamenti consacrati alla Cultura – conclude l’assessore Rosalba Cossu – che precedono i canonici tre giorni di celebrazioni. Dal 30 aprile al 3 maggio, dunque, avremo il piacere di beneficiare di una serie di incontri culturali inseriti nella sezione di eventi denominata “Aspettando Sa Festa Manna”: la mostra di Italo Diana rientra proprio in quest’ambito. E sarà un evento unico, da non perdere.»

La mostra sarà visitabile fino al 31 maggio.

 

 

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‘Da 660 anni nel cuore dei Sardi’ tra fede, cultura e tradizione per tre giorni dedicati alla Festa più antica dell’Isola. Si ripete anche quest’anno, dal 4 al 6 maggio 2019, il rito in onore di Sant’Antioco Martire, Patrono della città e di tutta la Sardegna, arrivato alla 660ª edizione. Risalente al 1615, anno in cui vennero ritrovate le spoglie mortali del Santo, ‘Sa Festa’ porta in città ogni anno migliaia di fedeli e curiosi per festeggiare in un’atmosfera divisa tra storia, cultura e folclore, assaporando le prelibatezze dei prodotti locali. L’evento, presentato questa mattina in conferenza stampa dal sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci e dagli assessori comunali del Turismo e Spettacolo, Roberta Serrenti e della Cultura, Rosalba Cossu, si dividerà in tre giornate. Ricchissimo il programma a partire dalle grandi novità dell’edizione 2019: le sfilate de “Is Traccas” e la ‘Sulkinfiera’, esposizione di prodotti tipici della Sardegna. Ma per tutta la manifestazione spazio a mostre fotografiche, pariglie con i cavalli, balli sardi e concerti. La sera del 4 maggio si esibirà Elena Ledda che porta sul palco il suo ultimo lavoro discografico “Làntias” dove sono protagonisti i temi dell’emarginazione, dell’emigrazione, del lavoro e non solo. Per la sera del 5 maggio, si esibiranno, invece, i sette Briganti dell’Armeria, band capitanata da Samuel Dessì, noto per alcune importanti collaborazioni con artisti internazionali come Laura Pausini, Adriano Celentano e Anna Oxa.

«Sant’Antioco oltre che patrono della Sardegna è un patrimonio culturale dell’Isola. La festa più antica della Sardegna rappresenta un alto momento della nostra tradizione religiosa e non solo – dice in conferenza stampa il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci – ci aspettiamo un rinnovato spirito di fede e una grande festa della tradizione e del folklore ricca di colori in onore al Santo. Ci sarà una rinnovata coreografia di costumi con le traccas e le celebrazioni spirituali e civili, ma saranno in vetrina anche i prodotti delle nostre tradizioni grazie a Sulkinfiera che è la giusta riscoperta di un percorso di ricerca attraverso la storia delle antiche celebrazioni che vedevano i mercati al centro dei festeggiamenti fin dal 1600.»

Secondo il primo cittadino di Sant’Antioco «questa edizione rappresenta la giusta evoluzione del modo di rendere omaggio al Santo che viene da lontano – conclude – la testimonianza più viva portata al Patrono dai tantissimi fedeli che giungeranno da tutta la Sardegna». Per gli assessori comunali del Turismo e Spettacolo, Roberta Serrenti e della Cultura, Rosalba Cossu, che hanno illustrato alla stampa il fitto calendario di eventi «Sant’Antioco e la festa più antica della Sardegna, ancora una volta, porteranno la comunità a essere più unita e coesa creando ponti e abbattendo i muri che separano la gente”. 

E dopo il grande successo della Fiera enogastronomica dello scorso anno, la festa di Sant’Antioco si rinnova con ‘Sulkinfiera’ esposizione dedicata alle eccellenze agroalimentari della Sardegna. Saranno 31 i Comuni provenienti da tutta l’isola che esporranno i loro prodotti tipici: Ottana, Oristano, Laconi, Senorbì, Guspini, Guasila, Isili, Iglesias, Mogoro, Aritzo, Carloforte, Cabras, Alghero, Villanovafranca, Santadi, Gadoni, Gavoi, Belvì, Telti, Atzara, Cagliari, Ilbono, Tortolì, Fonni, Sinnai, Orgosolo, Gergei, Arbus, Tuili, Carbonia, Sant’Antioco. L’appuntamento con Sulkinfiera si aprirà sabato 4 maggio nel Corso Vittorio Emanuele, dalle ore 18.00, con l’inaugurazione dell’esposizione. Si proseguirà per tutte le giornate con gli appuntamenti accompagnati dalla vendita dei prodotti e le esibizioni di gruppi folk, musicisti e strumentisti.

Altra grande novità sarà la sfilata de Is Traccas, appuntamento imperdibile di quest’anno in programma domenica 5 maggio, alle ore 11.00. Tra le vie della città sfileranno i carri da lavoro, decorati in modo sfarzoso e particolare, che già in passato venivano addobbati in occasione delle celebrazioni popolari. Dopo la sfilata le 12 Traccas provenienti da: Capoterra, Domusnovas, Narcao, Perdaxus, Pula, Quartucciu, Settimo San Pietro, Sinnai, Teulada, Villa San Pietro e due di Sant’Antioco potranno essere visitate in Piazza Umberto. La sfilata delle Traccas sarà preceduta da tre 3 organettisti che accompagneranno il loro arrivo e animeranno piazza Umberto con canti e balli popolari fino al pomeriggio. Il corteo partirà dalla zona industriale e inizierà il percorso cittadino in via Nazionale, proseguirà per via Roma, Corso Vittorio Emanuele fino a raggiungere piazza Umberto.

Al termine della conferenza stampa il sindaco Locci e il console di Cagliari del Touring Club Italiano – Sardegna, Antonello Cicatiello hanno siglato un protocollo d’Intesa di collaborazione tra il Comune di Sant’Antioco e il Touring Club per lo sviluppo turistico, culturale e imprenditoriale e la promozione degli eventi della città. «La nostra mission si basa sulla cura del territorio e lavoriamo per valorizzare le tradizioni e la cultura locale, dalla lingua all’arte culinaria – dice Antonello Cicatiello – su questa scia abbiamo iniziato a collaborare con Sant’Antioco e il protocollo d’intesa che sigliamo rispecchia i nostri obiettivi e sarà un veicolo importante per portare la nostra cultura in giro per l’Italia e il mondo».

Tutti gli aggiornamenti sul calendario degli eventi, sugli spettacoli e le processioni che andranno in scena per tutta la festa, saranno consultabili tramite l’App ‘Sant’Antioco Eventi’ disponibile per tutti i dispositivi smartphone. In occasione della celebrazione l’Amministrazione ha definito dei pacchetti promozionali, validi dal 3 a 6 maggio, per poter aver accesso al museo archeologico di “Ferruccio Barreca” di “Tofet”, al villaggio ipogeo, al Forte Sabaudo ed al museo etnografico.

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Uno sguardo sulla Sardegna nuragica attraverso la riproduzione in dimensioni originali di armi, abiti, accessori e utensili usati dalle donne e dagli uomini nell’epoca dei nuraghi. Il MAB – Museo Archeologica Ferruccio Barreca di Sant’Antioco, ospita la mostra Il Popolo di Bronzo, a cura di Angela Demontis: una esposizione itinerante che per la prima volta approda nel territorio del Sulcis. Promossa dal comune di Sant’Antioco e realizzata su gentile concessione della Città Metropolitana di Cagliari, la mostra sarà visitabile dal 19 dicembre al 6 gennaio prossimi, tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00. L’inaugurazione è in programma mercoledì 19 dicembre alle 12.00, alla presenza della Curatrice Angela Demontis e di una rappresentanza delle scuole cittadine di ogni ordine e grado.            

Si tratta di una mostra didattica adatta a tutte le fasce di età e dedicata alla riproduzione di armi, abiti, accessori e utensili usati dalle donne e dagli uomini della Sardegna nuragica. I modelli, realizzati sulla base dell’osservazione dei bronzetti iniziata col libro “Il Popolo di Bronzo” (di Angela Demontis, 2005), consentono di immergersi negli usi e costumi della tradizione nuragica attraverso l’osservazione diretta delle possibili “mode”, dei materiali e delle tecniche di realizzazione impiegate nell’antichità. Gli oggetti, creati dalle sapienti mani della curatrice della mostra, saranno accompagnati da supporti didattici completi di immagini e testi in italiano, sardo e inglese.

«Un evento cui teniamo molto – spiega l’assessore della Cultura Rosalba Cossu – che si aggiunge alla serie di manifestazione di matrice culturale organizzate nel corso del 2018 all’interno degli spazi del nostro museo cittadino. Gli studenti saranno i primi fruitori di questo patrimonio, ma auspico che a visitare questa speciale mostra siano tutti i cittadini, perché consente di toccare quasi con mano la realtà di una civiltà particolarmente lontana nel tempo.»

 

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R“Il ruolo del CCN nell’economia del territorio e nella costruzione di una destinazione turistica”. Di questo e altro si parlerà nella tavola rotonda promossa dall’Assessorato Regionale del Turismo, alla quale parteciperanno i vari Centri Commerciali Naturali (CCN) della Sardegna per il primo raduno regionale del settore. Appuntamento sabato 6 ottobre, dalle 10.00 alle 13.00, presso il MAB, Museo Archeologico Ferruccio Barreca di Sant’Antioco. Dopo i saluti del sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci, interverranno l’assessore regionale del Turismo Barbara Argiolas, i rappresentanti dei CCN della Sardegna e alcuni operatori turistici. La giornata sarà arricchita dall’esposizione enogastronomica con degustazione allestita dai Centri Commerciali Naturali sardi.

«Nel novembre scorso – commenta l’assessore del Turismo del comune di Sant’Antioco, Roberta Serrenti – abbiamo promosso la costituzione del CCN Sulki, che mette insieme una grossa fetta degli operatori commerciali e turistici della città. Sul CCN abbiamo scommesso con convinzione e i risultati ci hanno dato ragione: oggi, infatti, il Sulki di Sant’Antioco è una solida realtà. E il fatto che sia stata scelta la nostra città per il raduno dei CCN ne è una conferma. Questo ci inorgoglisce e ci spinge ad andare avanti in questa direzione. La tavola rotonda è un importante momento di confronto e di crescita per il nostro territorio: siamo certi che lavorare in rete con gli operatori sia fondamentale per lo sviluppo in chiave turistica della nostra Isola. Incontrare gli altri Centri Commerciali Naturali – conclude Roberta Serrenti – ci permette di guardare a una visione ancora più ampia, in termini di programmazione e di sistema dello sviluppo della destinazione turistica.»