22 November, 2024
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L’importante patrimonio archeologico di età nuragica raccolto in “Ritratto di Nuraghe, eredità di un’isola”, è in programma da sabato 22 settembre (inaugurazione con vernissage alle 19.00) al 14 ottobre al Mab, al Museo archeologico Ferruccio Barreca, per rendere omaggio all’illustre cittadino antiochense dotato di autentica passione per la cultura e la storia dell’isola, Francesco Rombi, professore di Italiano e Latino e tra coloro che si impegnarono per ottenere l’autonomia scolastica dello storico liceo antiochense “Emilio Lussu”.

Le immagini scattate al principio degli anni Sessanta da Francesco Rombi, nell’ambito della sua tesi di laurea in archeologia discussa con il prof. Giovanni Lilliu, immortalano le monumentali costruzioni di pietra dell’isola regalandoci un reportage in bianco e nero di panorami mozzafiato, scorci e importanti dettagli dei numerosi monumenti dell’isola, in alcuni casi oggi non più visibili. Pioniere delle ricerche archeologiche in aree extra-urbana, a lui si deve un primo censimento delle strutture nuragiche dell’intera isola di Sant’Antioco, solo parzialmente aggiornato nel corso dei successivi decenni. Gli scatti storici consentiranno di immergerci in un affascinante itinerario archeologico dell’isola, arricchito dalle immagini contemporanee provenienti dall’ultimo censimento delle evidenze archeologiche presenti nel territorio di Sant’Antioco.

Curata dall’archeologa Sara Muscuso, l’esposizione raccoglie oltre sessanta ingrandimenti degli scatti storici uniti ad immagini contemporanee delle torri di pietra. Il percorso, inoltre, sarà arricchito dalla videoproiezione di ulteriori scatti: «Questa mostra – commenta Sara Muscuso –  vuole essere un’occasione per recuperare le conoscenze dell’importante patrimonio archeologico nuragico del territorio, meravigliarsi davanti all’opera monumentale dell’uomo e trasmettere queste informazioni ad un vasto pubblico».

Grazie alla generosità della famiglia Rombi, a distanza di settant’anni le immagini del professore torneranno a raccontare la storia e la cultura millenaria dell’isola di Sant’Antioco. L’assessore alla cultura Rosalba Cossu ha voluto ricordare il prof. Francesco Rombi con queste parole: «Rendere omaggio al caro Professor Rombi è un contributo dovuto nei confronti di chi, nella vita professionale, si è distinto per le competenze, la passione, l’empatia con cui ha guidato i suoi allievi. E’ stato per noi maestro di vita, non solo di disciplina. Le torri di pietra delle sue preziose foto, suggestive testimonianze della nostra storia, oggi si confrontano con immagini contemporanee e ci consegnano l’eco, mai spenta, della sua presenza».

Il vernissage della mostra è fissato per le 19.00 di sabato 22 settembre presso il MAB. Si fa presente che durante le Giornate Europee del Patrimonio 2018 l’ingresso al museo e alle aree archeologiche sarà gratuito.

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Tutto pronto, a Sant’Antioco, per la manifestazione “Le strade di Sulci, Vinalia Rustica”, in programma domenica 12 agosto, a partire dalle 20.00, nella suggestiva cornice del Mab – Museo archeologico Ferruccio Barreca. Giunto alla quarta edizione, “Le strade di Sulci” è un evento culturale incentrato sull’importanza del vino nell’antica Sulci romana ed è organizzato dalla Cooperativa Archeotur in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Sant’Antioco.           

Veniva chiamata, infatti, “Vinalia Rustica” la festività di epoca romana celebrata in onore di Giove a Venere per propiziare l’abbondanza della vendemmia ed assaggiare il vino della nuova annata. All’interno del giardino del museo archeologico si rivivrà questo importante momento grazie alla presenza di tantissimi figuranti che, indossando gli abiti tradizionali, animeranno la serata. Il tutto sarà arricchito dalla partecipazione dei produttori di vino locali che, con l’acquisto di un ticket, delizieranno i palati con il nostro celebre Carignano accompagnato da pietanze a tema. All’interno del museo sarà inoltre presente un percorso dedicato ai reperti legati al vino, dal trasporto al suo consumo.

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Sant’Antioco e Calasetta fanno rete all’insegna della promozione culturale e del potenziamento dell’offerta turistica. Nasce il “Biglietto unico”, un innovativo sistema di bigliettazione integrata che, con un solo ticket al costo di 10 Euro, consentirà al visitatore di accedere al MAB – Museo Archeologico Ferruccio Barreca – e al Tofet di Sant’Antioco, nonché al MACC – Museo d’arte contemporanea – e alla Torre sabauda di Calasetta. Un’offerta variegata, dunque, che spazia dalle ricchezze archeologiche presenti nel Comune di Sant’Antioco, all’arte contemporanea del museo calasettano, senza dimenticare la Torre sabauda che domina sulla cittadina dai toni bianchi e celesti. La presidente della Fondazione MACC di Calasetta, Maricarla Armeni, spiega le finalità del progetto: «La Direzione della Fondazione MACC, insieme alla Direzione del Museo MAB, hanno trovato un accordo per proporre ai visitatori un biglietto integrato per i Musei dell’Isola di Sant’Antioco, che non è solo un’opportunità di riduzione dei costi che diamo ai visitatori, ma anche  un’occasione che scegliamo di darci come territorio».

Sulla stessa linea la curatrice del MAB, Sara Muscuso: «Per valorizzare e promuovere l’offerta culturale del territorio è opportuno prevedere azioni specifiche che consentano una maggiore attrattività degli istituti culturali del luogo, attraverso l’avvio di collaborazioni intercomunali che favoriscano la creazione di una rete e la messa a sistema di un’offerta articolata e differenziata». 

Per l’assessore della Cultura e dei Beni archeologici di Sant’Antioco, Rosalba Cossu, «questo è solo il primo tassello di una proficua collaborazione tra i due comuni dell’isola di Sant’Antioco, finalizzata alla valorizzazione delle nostre rispettive ricchezze». Un primo passo, appunto, sui cui frutti certi pone l’accento Efisio Carbone, Direttore del MACC: «L’Isola di Sant’Antioco è un piccolo gioiello su cui si concentra una storia lunghissima e straordinaria: dall’archeologia all’arte contemporanea circondati da un mare cristallino. L’intesa tra la Fondazione MACC e il MAB segna una precisa direzione che, come tutte le cose belle, produrrà ottimi risultati».

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Un Workshop Internazionale sul tema della “Multiculturalità nel Mediterraneo fenicio“. Questa settimana una serie di appuntamenti arricchiscono la XII Summer School di Archeologia fenicio-punica, in corso di svolgimento a Sant’Antioco. Dopo le conferenze di Hassan Badawi e di Michele Guirguis svoltesi ieri al MAB, domenica 22 luglio, a partire dalle 10.30 e sempre al Museo archeologico Ferruccio Barreca di Sant’Antioco, si terrà un Workshop Internazionale sul tema della “Multiculturalità nel Mediterraneo fenicio“, con gli importanti aggiornamenti provenienti da tre siti chiave dell’espansione levantina verso Occidente: Cadice, Utica, Sulky. Parteciperanno il sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci ed il direttore Dissuf Uniss Marco Milanese per i saluti istituzionali; presenterà il professor Piero Bartoloni, nonché direttore del MAB, e introdurranno gli archeologici Michele Guirguis e Sara Muscuso; previsti, fino alle 17.30, tutta una serie di interventi tesi ad approfondire il tema oggetto del workshop.

I relatori, che dirigono le ricerche archeologiche nei tre siti, illustreranno le ultime novità provenienti dagli scavi nei livelli più antichi di fondazione e in relazione ai territori circostanti. Sono previsti ulteriori approfondimenti tematici da parte di specialisti della materia che tratteranno il tema dei contatti con le differenti realtà autoctone del Mediterraneo centro-occidentale.

L’incontro è organizzato nell’ambito del “Phoenician & Nuragic Id. Project. Identities in the Mediterranean Iron Age (9th-6th centuries BC): Innovations and Cultural Integration in Sardinia between Phoenician and Nuragic People“, dell’Università degli Studi di Sassari, Dipartimento di Storia, scienze dell’uomo e della formazione, finanziato da Sardegna Ricerche nell’ambito della L.R. 7/2007, Bando Capitale ad Alta Qualificazione-annualità 2015. Si tratta, nello specifico, di un finanziamento di 50mila euro per un progetto che, diretto da Michele Guirguis, mira a una più approfondita conoscenza del Sulcis e delle dinamiche di relazione tra Fenici e Nuragici nel I mill. A.C..

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Si rafforza il gemellaggio tra Sant’Antioco e la Municipalità di Tiro (Libano), sottoscritto l’estate scorsa all’insegna della condivisione culturale in un reciproco scambio di professionalità, competenze e conoscenza. E proprio lo scambio culturale in questi giorni inizia a prendere forma, posizionando i primi tasselli di un rapporto destinato a durare nel tempo: Sant’Antioco, infatti, ospita Hassan Badawi, professore della Lebanese University, in visita nella nostra città per donare, personalmente, a nome della Municipalità di Tiro e della Direzione generale delle Antichità del Libano, una ingente quantità di libri che consentiranno la creazione di un Fondo librario comprensivo delle maggiori pubblicazioni scientifiche di ambito archeologico provenienti dal Libano, con un occhio di riguardo verso il legame tra i Fenici e l’Occidente. Il Fondo verrà creato negli spazi del Museo Archeologico Ferruccio Barreca, affinché possano usufruirne gli studenti che operano a Sant’Antioco e nel territorio. Il professor Badawi, inoltre, giovedì 19 luglio, alle 19.00, presso il MAB, nell’ambito delle conferenze rientranti nella Summer School di archeologia fenicia-punica, terrà un intervento su “I Fenici e la città di Tiro nel mediterraneo orientale”.

L’obiettivo delle due realtà (Sant’Antioco e Tiro) è promuovere la conoscenza, favorire il dialogo interculturale e la collaborazione transfrontaliera attraverso la valorizzazione del patrimonio archeologico, sulla scorta del legame antico e profondo che lega Sant’Antioco e Tiro: furono infatti i Fenici provenienti da Tiro, tra la fine del IX e dell’VIII secolo a.C., a fondare la città di Sulky, l’attuale Sant’Antioco. L’accordo tra le due realtà istituzionali era stato patrocinato dal contingente militare italiano impiegato nella missione UNIFIL, in particolare dal generale di Brigata “Granatieri di Sardegna” Francesco Olla, illustre cittadino antiochense, l’estate scorsa comandante della Joint Task Force – Lebanon Sector West.

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Si rinnova l’appuntamento con la Summer School in Archeologia fenicia e punica 2018, organizzata dall’Università degli Studi di Sassari, Dipartimento di Storia, Scienze dell’uomo e della formazione in sinergia con il Mab Museo archeologico Ferruccio Barreca e con il patrocinio dell’Amministrazione comunale di Sant’Antioco. Un evento fisso nella programmazione estiva, arrivato oramai alla dodicesima edizione: anche quest’anno gli studenti provenienti da Università italiane e straniere saranno impegnati nell’analisi e catalogazione dei reperti archeologici rinvenuti nell’abitato fenicio, punico e romano dell’antica città di Sulky. Accanto alle attività pratiche legate allo studio e all’analisi dei reperti, la Summer School offrirà un ricco programma di conferenze aperte al pubblico, a partire da giovedì 12 luglio alle ore 19.00, presso le sale del MAB, con gli interventi di Piero Bartoloni, direttore dello stesso Museo, e Roberto Concas, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari.

Giovedì 19 luglio, dando seguito alle iniziative previste dal protocollo d’intesa siglato lo scorso agosto tra la Municipalità di Tiro ed il comune di Sant’Antioco, sarà ospite del Museo Hassan Ramez Badawi, archeologo libanese che tratterà il tema dei Fenici in Oriente e della città di Tiro, mentre Michele Guirguis illustrerà i progetti di ricerca in corso tra Monte Sirai e Sulky.

Domenica 22 luglio un’intera giornata internazionale di studi, dal tema “Multiculturality in the Phoenician World: Levantine & Autochtonous Interactions in the Mediterranean”, vedrà la partecipazione di numerosi studiosi che offriranno un importante contributo sull’argomento e specifici focus incentrati sulle città di Sulky, Utica e Cadice.

Giovedì 26 luglio, sempre alle 19.00, ultima conferenza con Manuela Puddu ed Araceli Rodríguez Azogueche presenteranno le novità delle indagini presso il nuraghe Candelargiu di San Giovanni Suergiu. Sara Muscuso chiuderà il ciclo di conferenze con un aggiornamento delle evidenze archeologiche presenti sull’isola di Sant’Antioco.

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Al Museo Archeologico Ferruccio Barreca di Sant’Antioco torna l’appuntamento con la “Notte dei Musei”, per una grande serata di arte, cultura e bellezza. Sabato 19 maggio, il Mab festeggia la quattordicesima edizione dell’evento europeo della “Nuit européenne des musées 2018″. A partire dalle 20.00, gli spazi espositivi di via Sabatino Moscati saranno teatro d’ispirazione per gli studenti del Liceo artistico Emilio Lussu di Sant’Antioco, che si cimenteranno in una estemporanea d’arte nelle sale museali, immersi nelle testimonianze del passato. La serata sarà accompagnata dalle note del duo acustico “Moody Freak”. L’accesso al museo nelle ore notturne, dalle 20.00 alle 0.00, sarà gratuito.

La Notte europea dei Musei è un’iniziativa posta sotto il patrocinio del Consiglio d’Europa, dell’Unesco e dell’ICOM, ed è organizzata per contribuire ad apprezzare l’importanza, la ricchezza e la bellezza del nostro patrimonio storico ed artistico.

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Nel fine settimana i siti archeologici e culturali di Sant’Antioco sono stati letteralmente presi d’assalto dai visitatori, per Monumenti aperti 2018, a testimonianza che la città può contare su un patrimonio culturale inestimabile capace di attrarre visitatori di tutte le età. Particolare successo hanno riscosso il Museo Archeologico Ferruccio Barreca (e lo storytelling degli alunni della V A della scuola di via Bologna, svoltosi sabato mattina al suo interno), che ha registrato circa 900 presenze, il Forte Sabaudo (oltre 600), e il faro di Porto Ponte romano, la grande novità dell’edizione 2018 (342 visitatori). Il faro del porto, attivo dal 1924, non era l’unica new-entry del circuito 2018: si segnalano, infatti, il trenino turistico, che per tutta la giornata di ieri (domenica 13 maggio) ha “traghettato” i partecipanti per le vie del centro antiochense, e le mostre del costume tradizionale sardo (“Bistimentas antigas”) e di scultura e pittura (“Aetherium”) dell’artista di fama internazionale Jacopo Scassellati. A ciò, si aggiungono la conferma di presenze nei siti “storici” che da sempre rientrano nel catalogo dei luoghi aperti al pubblico: tra i tanti, la Basilica di Sant’Antioco Martire e le Catacombe; la Necropoli e l’Acropoli; la Torre Canai e la Tomba dei Giganti; il Tofet e la Fonte Romana. Nel complesso, confrontando i numeri con quelli dell’edizione del 2017, si registra un incremento di quasi 500 presenze.

«Tutto questo – spiega l’assessore alla Cultura Rosalba Cossu – è stato possibile grazie alla preziosa collaborazione delle associazioni cittadine e degli studenti, che hanno consentito la buona riuscita di Monumenti Aperti: sono oltre 600, infatti, i volontari, tra studenti e non, che hanno preso parte alla manifestazione collaborando attivamente. A tutti loro rivolgo, a nome dell’Amministrazione comunale e di tutta la comunità antiochense, i più sentiti ringraziamenti.»

 

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È ormai tutto pronto per l’appuntamento con “Monumenti aperti”: sabato 12 e domenica 13 maggio porte aperte a Sant’Antioco per la visita, gratuita, di innumerevoli siti archeologici e culturali incastonati in scorci paesaggistici mozzafiato. E per l’edizione 2018, si segnalano due importanti novità: il trenino turistico (gratuito) che condurrà i visitatori alla scoperta dei beni culturali dislocati nel centro cittadino, e la possibilità di conoscere il Faro di porto Ponte Romano, alto 22 metri, edificato nel 1924 e ancora oggi punto di riferimento per le imbarcazioni in navigazione sul Golfo di Palmas. Ad arricchire l’escursione al Faro, la possibilità di utilizzare gratuitamente bici elettriche messe a disposizione per una passeggiata con visita guidata alla Salina. Ma non finisce qui: esclusivamente domenica 13 maggio, il Comune ha organizzato un’iniziativa tesa a diffondere in maniera “virale” i siti archeologici di Sant’Antioco. Si chiama “InvadiAmo Sant’Antioco” e consiste nella condivisione di immagini del centro storico antiochense nei principali Social Network, utilizzando gli Hashtag #invadiAmosantantioco e #santantiocoècultura.           

Grazie all’immancabile collaborazione delle associazioni e degli studenti delle scuole cittadine, i siti saranno visitabili dalle 16.00 alle 20.00 di sabato 12, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00 di domenica 13 maggio. Non mancheranno le visite guidate nei principali luoghi di interesse: la Basilica, le Catacombe, il Museo Archeologico Ferruccio Barreca, l’Acropoli e la Necropoli, la Torre Sabauda, l’Archivio storico comunale, il MuMa, eccetera. Insomma, a Sant’Antioco c’è solo l’imbarazzo della scelta: «Incastonata in una suggestiva cornice – commenta l’assessore alla Cultura, della Pubblica istruzione e dei Beni Culturali Rosalba Cossu – la nostra isola offre bellezze paesaggistiche dal fascino incomparabile. Conoscere meglio la nostra storia, oggi ci permette di avere maggiore consapevolezza della nostra identità, ci invita a tutelare, valorizzare e condividere questa grande eredità culturale che è un bene universale. L’evento di Monumenti Aperti ci offre l’opportunità di aprire con entusiasmo le porte dei nostri monumenti, incoraggiandone la fruizione in maniera collettiva. Grazie alla variegata e generosa collaborazione volontaria soprattutto degli studenti e delle Associazioni, vivremo l’emozionante esperienza del tuffo nel passato.»

 

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L’Amministrazione comunale di Sant’Antioco, viste le condizioni meteorologiche avverse e le previsioni per i prossimi giorni, ha deciso di rinviare la manifestazione Monumenti Aperti, inizialmente in programma il 5 e il 6 maggio 2018. L’evento è rimandato di una settimana: gli stessi siti storici ed archeologici e le medesime attività, infatti, saranno disponibili ai visitatori il 12 ed il 13 maggio prossimi. Restano invariati anche gli orari: dalle 16.00 alle 20.00 di sabato 12 maggio; dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00 di domenica 13 maggio. Anche l’iniziativa “InvadiAmo Sant’Antioco” avrà luogo domenica 13 maggio, a partire dalle 9.00. 

«Il comune di Sant’Antioco – spiega l’assessore della Cultura Rosalba Cossu – ha assunto questa decisione, dopo aver consultato gli organizzatori e tutti i volontari che aderiscono all’iniziativa.»

Il fine settimana all’insegna della cultura sarà aperto la mattina di sabato 12 maggio al MAB, Museo archeologico Ferruccio Barreca, dagli studenti della 5A di via Bologna che, dalle 10.00, ci accompagneranno con lo storytelling in un coinvolgente viaggio nell’antica Isola di Sant’Antioco.