16 November, 2024
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Danze tradizionali esotiche, ballerini con abiti sontuosi, coreografie colorate e variopinte hanno aperto ufficialmente le celebrazioni del National Day dello Sri Lanka, in programma oggi a Expo Milano 2015. Alla cerimonia dell’alzabandiera, accompagnata dagli inni nazionali, ha presenziato una nutrita delegazione srilankese, capeggiata da John Amaratunga, ministro del Turismo e degli Affari religiosi per la religione cristiana, Rishad Badhiutheen, ministro dell’Industria e del Commercio, Day Pelpola, ambasciatore dello Sri Lanka in Italia e Rohantha Athukorala, commissario generale del padiglione dell’isola asiatica. A rappresentare l’Italia, il viceministro dell’Interno, Filippo Bubbico, e il commissario generale di Expo Milano 2015, Bruno Pasquino.

«La nostra partecipazione all’Esposizione Universale – ha spiegato il ministro Amaratunga – ci ha permesso di incontrare numerosi Paesi di tutto il mondo, valorizzando le nostre risorse e i prodotti di alta qualità di cui disponiamo. Abbiamo dimostrato di essere un popolo ospitale e operoso. Sono convinto che grazie alla partecipazione a Expo Milano le relazioni tra i nostri Paesi cresceranno ancora di più.»

«I rapporti  tra Italia e Sri Lanka sono tradizionalmente buoni, soprattutto alla luce della consistente comunità cingalese presente in Italia che conta oltre 100 mila presenze – ha confermato Filippo Bubbico. Il tema scelto dallo Sri Lanka per la partecipazione a Expo Milano 2015 – “Un Paradiso verde” – rappresenta perfettamente le straordinarie ricchezze delle risorse culturali e paesaggistiche di una nazione unica nel suo genere. In particolare, il tè di Ceylon è noto per essere il più salubre del mondo perché privo di residui tossici.»

Dopo la cerimonia, ad animare la giornata ecco una parata lungo il Decumano fino al Cluster Frutta e Legumi che ospita il Padiglione dello Sri Lanka. La delegazione ha fatto poi tappa a Palazzo Italia per visita e pranzo ufficiale. I festeggiamenti sono proseguiti nel Cluster con performance culturali e degustazioni del famoso tè dell’isola.

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«Il valore aggiunto dellEsposizione Universale è la presenza di Paesi che possono aprirsi al mondo in una prospettiva diversa, che dà fiducia a loro e alla comunità internazionale.»

Così Filippo Bubbico, viceministro degli Interni, ha dato il via alla giornata nazionale di Timor Est. Ad ascoltarlo una platea di visitatori e delegati tra cui, per parte ospitante, il commissario generale di Expo Milano 2015, Bruno Pasquino, e il prefetto di Milano ,Francesco Paolo Tronca. La nazione del Sud Est asiatico era invece rappresentata dal presidente del Consiglio dei ministri Agio Pereira, dal ministro del Turismo, Arte e Cultura Francisco Kalbuadi Lay, dal ministro delle Finanze Santina Cardoso e dal vicepresidente del Parlamento Aderito Hugo da Costa.

Il National Day di Timor Est è iniziato con il suono trionfante dei tamburi, tra pennacchi di piume e cotte argentate dei costumi tradizionali.

Dopo la cerimonia dellalzabandiera accompagnata dagli inni nazionali, il viceministro degli Interni italiano ha ribadito limportanza dei rapporti reciproci: «LItalia si impegna nel sostegno sul piano bilaterale e multilaterale al processo di consolidamento nazionale e democratico del Pese», ha affermato Bubbico, aggiungendo che «il nostro Paese si è fatto promotore di tre conferenze Onu sulle piccole isole a Expo Milano 2015». «Dal 2006, grazie alla resilienza e alla determinazione del suo popolo, Timor Est ha compiuto passi da gigante: gli sfollati hanno trovato casa e la polizia ha preso controllo della sicurezza. I media e la società civile si rafforzano e la povertà è diminuita grazie a investimenti pubblici. Laspettativa di vita è cresciuta di due anni ed è stata condotta con successo una lotta contro lanalfabetism. Tutti progressi ribaditi dal presidente Pereira, che ha sottolineato come un modello di vita “sano”, promosso da Expo Milano 2015, faccia parte della costituzione timorese: «Il 30 agosto 1999 con una consultazione popolare Timor Est è entrato nella comunità internazionale come stato indipendente e sovrano. Oggi celebriamo il 16 anniversario di quel referendum. La nostra nazione ha tra gli obiettivi un modo di vivere sano e il rispetto reciproco». Per questo, il Paese asiatico ha sviluppato una coltivazione biologica e sostenibile del caffè, certificata non solo nel prodotto, ma anche nel metodo di produzione. «Siamo orgogliosi di far parte del Cluster del Caffè», ha aggiunto Pereira, ricordando come dopo la guerra e loccupazione giapponese lisola abbia sviluppato ad alti livelli questa attività in maniera controllata e naturale.

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«Expo Milano 2015 rappresenta il luogo ideale dove ogni Paese può mettere in mostra i risultati raggiunti in campo agricolo e incoraggiare l’impegno verso il progresso e la prosperità di tutto il mondo». Con queste parole il presidente della Lituania, Dalia Grybauskaitė, ha aperto ufficialmente le celebrazioni per il National Day del Paese baltico.

Festeggiamenti accompagnati dall’alzabandiera, con l’inno italiano suonato dalla St. Christopher Chamber Orchestra di Vilnius e quello lituano cantato dal coro Bel Canto, con tanto di costumi tradizionali.

Ad accogliere la delegazione lituana ecco il Viceministro dell’Interno, Filippo Bubbico, che ha ringraziato Dalia Grybauskaitė per la sua presenza, «a testimonianza della sincera amicizia e stima tra i nostri Paesi e del contributo che la Lituania offre per la buona riuscita dell’Esposizione Universale».

Presenti in platea anche Bruno Pasquino, Commissario Generale di Expo Milano 2015, e i ministri dell’Agricoltura e dell’Ambiente lituani, Virginija Baltraitienė e Kęstutis Trečiokas.

«L’obiettivo che si pone Expo Milano 2015 è creare tra i partecipanti e i visitatori un filo comune che leghi le conoscenze e le esperienze diverse nello stesso luogo – ha sottolineato Bubbico -. In tal senso l’evento, incentrato sui concetti di responsabilità e sostenibilità, si propone come un modello per le esposizioni future.»

Dal canto suo, il presidente Grybauskaitė ha ribadito che la Lituania «dispone di territori molto fertili, e l’agricoltura è una parte della nostra identità e della nostra cultura».

La delegazione lituana ha poi fatto visita a Palazzo Italia, dove si è tenuto il pranzo ufficiale. I festeggiamenti, con performances musicali e follloristiche, sono proseguiti al Padiglione della Lituania, che partecipa con il tema «Il pozzo della conoscenza: un futuro fatto di esperienza».

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Francesca Barracciu 5 copia

Non c’è pace per l’europarlamentare del Partito Democratico Francesca Barracciu, nominata la scorsa settimana sottosegretario di Stato al ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo nel Governo di Matteo Renzi. Il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, nel suo blog ha pubblicato una nota nella quale elogia il ministro dell’Interno e leader del Nuovo Centrodestra Angelino Alfano per aver dato l’esempio, convincendo a ritirare la sua candidatura a sottosegretario Antonio Gentile e aggiunge: «Questo atto dovuto fa onore all’NCD, ora il pdexmenoelle di Renzie non può che seguirne l’esempio. Fare una figura mondiale. Il materiale umano a disposizione è quadruplo per un Gentile, Renzie può mettere in campo quattro fuoriclasse che, come sempre, a sinistra abbondano:

– Francesca Barracciu, accusata di peculato nell’inchiesta sui rimborsi spese ai consiglieri regionali in Sardegna

– Umberto Del Basso de Caro, indagato per i rimborsi del consiglio regionale in Campania

– Vito De Filippo, indagato nell’ambito della “Rimborsopoli” lucana
– Filippo Bubbico, indagato per abuso d’ufficio»
«Quattro indagati per me posson bastare
quattro indagati per me… 

Penati ministro della Giustizia! – conclude Beppe Grillo»

Dopo aver ritirato, da vincitrice delle primarie del Partito Democratico, la sua candidatura alla presidenza della Regione Sardegna, ed aver subito lo stop del neo governatore Francesco Pigliaru, ad un possibile ingresso nella nuova Giunta regionale, Francesca Barracciu si trova ora al centro delle polemiche a livello nazionale per la sua nomina a sottosegretario nel Governo Renzi. Per lei non è decisamente un periodo tranquillo dopo il suo coinvolgimento nell’inchiesta sulla gestione dei fondi destinati ai gruppi in Consiglio regionale.