22 November, 2024
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Il Consiglio regionale ha ricordato questa mattina, nei locali del Transatlantico, la figura e l’opera di Luigi Cogodi, scomparso il 22 luglio del 2015, a Cagliari, a soli 72 anni. Avvocato e politico, è stato consigliere regionale nell’VIII, IX, X e XII Legislatura; assessore regionale dell’Urbanistica e poi del Lavoro nella prima Giunta laica, sardista e di sinistra dell’Autonomia (1984-1989); Deputato nella XV legislatura parlamentare (2006-2008). Consigliere comunale di Cagliari dal 1970 al 1980. Ha militato nel Pci e in Rifondazione Comunista.

Pino Cogodi, già sindaco di San Basilio, fratello di Luigi, insieme con il compagno, amico e ex collaboratore Luciano Uras, hanno ricordato il tratto personale e politico di uno dei leader storici della sinistra sarda e nel ripercorrere le tappe più significative del suo percorso hanno evidenziato lo spirito dell’iniziativa: «Non è una commemorazione fine a se stessa ma un’occasione utile per valorizzare il lavoro e l’impegno di Luigi Cogodi». La raccolta di tutti i discorsi svolti nelle diverse istituzioni che lo hanno accolto è l’obiettivo: sono già trecento gli interventi catalogati e consegnati ai giornalisti Andrea Frailis, Jacopo Onnis, Mario Cabasino, Giancarlo Ghirra, Tonio Ghiani e Filippo Peretti, per procedere con un’indicizzazione per temi.

Il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, ha evidenziato la coerenza ideale e l’impegno a difesa dei più deboli del politico che è «stato avanguardia ambientalista, quando la sinistra era forse troppo concentrata sulle ciminiere della industrializzazione forzata e primo baluardo contro la cementificazione, quando in troppi pensavano che lo sviluppo si misurasse con i metri cubi vista mare». «Per capire l’attualità del suo pensiero – ha spiegato il presidente dell’assemblea sarda – è sufficiente elencare i “titoli” dell’agire politico di Cogodi, dall’urbanistica al lavoro, dalla lotta alle povertà ai diritti, e mi piace considerare la lotta all’abusivismo, il piano regionale del lavoro, la prima proposta di legge per il reddito di cittadinanza, la tutela delle madri di Plaza de Mayo, come le efficaci declinazioni della sua incessante azione politica e del suo impegno costante contro i soprusi».

“Intuizione” e “passione” sono invece le parole utilizzate dal presidente della Regione, Francesco Pigliaru, per raccontare la politica di sinistra di Luigi Cogodi («se oggi fosse ancora in Consiglio chissà quante litigate utili avremmo potuto fare») e per ribadire che sui temi chiave dei nostri giorni le sue posizioni politiche sono ancore ben visibili e presenti («nel dibattito sulla legge urbanistica come nella predisposizione del piano Lavoras sono fonti di ispirazione nella discussione e nel confronto»).

«Non è un ricordo di parte, di un uomo che ha sempre scelto di essere di parte». Con queste parole il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, ha salutato “il compagno di tante battaglie” e raccomandato «un’attenzione particolare per attualizzare il pensiero e l’azione dell’indimenticabile Luigi».

Il presidente dell’associazione ex consiglieri regionali, Giorgio Carta, ha ricordato la comune militanza nelle istituzioni «seppur da posizioni quasi sempre contrapposte con un uomo che è sempre stato di parte ma per scelta». «Di parte, per scelta e sempre a sinistra», ha aggiunto il cronista politico già in forze all’Unione Sarda, Tonio Ghiani. «L’unico assessore che ho conosciuto in grado di dettare una linea politica sui temi chiave dell’Urbanistica e del Lavoro alla Giunta e al Consiglio», ha aggiunto il notista politico della Nuova Sardegna, già presidente dell’ordine dei giornalisti, Filippo Peretti.

Non senza emozione, il tributo reso da uno dei leader storici della fu Democrazia Cristiana in Sardegna, Giorgio Oppi, che con Luigi Cogodi ha condiviso, seppur da differenti posizioni, le lotte studentesche all’Università di Cagliari, prima ancora che gli scranni del Consiglio e della Camera dei deputati. «Era un uomo buono – ha affermato Oppi – un politico generoso, onesto e capace che si è fatto valere in Sardegna ma che è stato in grado di raccogliere la standing ovation di uno stadio con settantamila persone in Argentina, quando si è celebrata la condanna del regime per i desaparecidos».   

Grande miniera Serbariu 2

Per andare incontro alle richieste dei giornalisti del territorio, l’Amministrazione del Comune di Carbonia ha messo a disposizione la sala conferenze del Museo del Carbone come sede per uno dei corsi formativi obbligatori, del Piano di formazione professionale continua per gli iscritti all’Albo dei giornalisti professionisti e pubblicisti, organizzati dall’Ordine dei Giornalisti della Sardegna.

Il corso gratuito, dal titolo “Il giornalismo e le norme deontologiche”, si terrà venerdì 17 aprile, dalle ore 14.00 alle ore 17.00, presso la sala conferenze del Museo del Carbone (CICC – Centro Italiano della Cultura del Carbone) nella Grande Miniera di Serbariu. I docenti del corso saranno Filippo Peretti (presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Sardegna) e i giornalisti Giancarlo Ghirra e Mario Girau. Le iscrizioni devono essere effettuate, come per tutti i corsi, all’interno della piattaforma web Sigef.

Il Museo del Carbone è facilmente raggiungibile in auto, treno o pullman. La stazione del Centro Intermodale si trova a pochi passi. Nel sito web del Museo del Carbone (www.museodelcarbone.it/dove_siamo) è possibile trovare le mappe e tutte le indicazioni utili.

Il comune di Carbonia e il CICC offrono ai corsisti la possibilità di visitare gratuitamente il Museo del Carbone e di effettuare la visita guidata, sempre gratuita, alla Galleria sotterranea. Le visite si potranno effettuare un’ora prima dell’inizio del corso (ore 13.00 circa) o alla fine (ore 17.00 circa). Per prenotare la visita guidata in Galleria, poiché i gruppi di visitatori potranno essere formati da un massimo di 25 persone, è possibile chiamare lo Sportello Informazioni del comune di Carbonia al numero 0781 694285, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle 12.00.

L’Amministrazione comunale di Carbonia ringrazia l’Ordine dei Giornalisti della Sardegna e il presidente Filippo Peretti per aver dato a Carbonia l’opportunità di ospitare un incontro così importante.

Si è spento a 79 anni in una clinica di Decimomannu dopo una lunga malattia. Una vita dedicata alla professione che iniziò a soli 17 anni nel Corriere di Tripoli, quotidiano in lingua italiana diffuso in Libia, del quale tre anni dopo divenne anche direttore. Giunse nel 1960 in Italia e venne assunto all’Agi dove lavorò per oltre quaranta anni. Iniziò a lavorare con il pool dell’Agi che segui le olimpiadi di Roma per poi approdare in Sardegna nel 1961 dove guido la redazione di Cagliari fino al 2002. I funerali si svolgeranno domani pomeriggio a Cagliari, nella chiesa di San Pio X.

Gianni Massa, punto di riferimento nel mondo dell’informazione isolana e figura anche un po’ mitica per la capacità innata di stare sulla notizia, ha anche speso molte energie nel sindacato. Segretario dell’Associazione della Stampa Sarda per oltre un decennio, ha fatto anche parte del Cdr dell’Agi. E’ stato inoltre, Segretario dell’Ordine dei Giornalisti della Sardegna. Rigoroso e innamorato della professione, subì due volte l’arresto per non aver voluto rivelare la fonte delle informazioni ricevute in due vicende processuali. La passione per il giornalismo lo ha portato ha collaborare con diverse testate tra cui il quotidiano milanese «Il Giorno» di cui fu corrispondente per la Sardegna. Per anni è stato direttore responsabile del Messaggero Sardo, il periodico dedicato al mondo degli immigrati in Europa. Ha anche diretto per un anno l’Agi di Palermo quando, dopo la nomina a capo servizio, nel 1962 venne incaricato di riorganizzare la sede dell’Agenzia Italia in Sicilia. Gianni Massa ha speso gran parte della sua vita in redazione, nel suo ufficio del Corso Vittorio Emanuele a Cagliari, dal quale gestiva la sua rete di collaboratori e informatori e dove ha insegnato il mestiere ad alcuni giornalisti che oggi lo ricordano con affetto.

Il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti Filippo Peretti, a nome di tutto il Consiglio, esprime il suo cordoglio alla famiglia colpita dal grave lutto.

Fonte: http://www.odg.sardegna.it/

Gianni Massa

Il giornalismo sardo piange Giorgio Melis, scomparso ieri all’età di 76 anni (era nato a Cagliari il 28 ottobre 1938). Iscritto all’Ordine dei giornalisti nel 1965, per alcuni decenni è stato una delle firme più prestigiose del giornalismo isolano. Ha iniziato la sua carriera al quotidiano L’Unione Sarda, per il quale ha lavorato per oltre vent’anni, arrivando a ricoprire il ruolo di condirettore e, a metà degli anni ’80, è passato alla Nuova Sardegna, nella veste di vice direttore. Vent’anni più tardi, ha avuto una breve esperienza, dal 2004 al 2006, al nascente Giornale di Sardegna e nei quotidiani EPolis, come direttore editoriale. Ha avuto inoltre esperienze televisive nelle due principali emittenti isolane, Videolina e Sardegna Uno.

«Il giornalismo è in lutto per la morte di Giorgio Melis, uno dei grandi protagonisti dell’informazione in Sardegna nel secondo dopoguerra.Penna brillante e firma di punta prima all’Unione Sarda e poi alla Nuova Sardegna, è stato per quarant’anni testimone della storia isolana, con commenti spesso polemici e pungenti.»

Lo ricorda così Filippo Peretti, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna.

«Un grande lutto per il giornalismo sardo e nazionale – ha commentato Franco Siddi, ex segretario della Fnsi – con lui muore un protagonista del giornalismo autonomista che si connette con il mondo, con competenza, ardore professionale e civile, cronista e editorialista implacabile.»

I funerali sono in programma oggi, alle 16.00, a Cagliari.

 

Giorgio Melis

Dopo Iglesias, anche Carbonia ospiterà uno dei corsi del Piano di formazione professionale continua per gli iscritti all’Albo dei giornalisti professionisti e pubblicisti, organizzati dall’Ordine dei Giornalisti della Sardegna.

Il corso gratuito, dal titolo “Il giornalismo e le norme deontologiche”, si terrà venerdì 17 aprile, dalle ore 14.00 alle ore 17.00, presso la sala conferenze del Museo del Carbone (CICC – Centro Italiano della Cultura del Carbone) nella Grande Miniera di Serbariu. I docenti del corso saranno Filippo Peretti (Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Sardegna) e i giornalisti Giancarlo Ghirra e Mario Girau. Le iscrizioni devono essere effettuate, come per tutti i corsi, all’interno della piattaforma web Sigef.

Il Comune di Carbonia e il CICC offrono ai corsisti la possibilità di visitare gratuitamente il Museo del Carbone e di effettuare la visita guidata, sempre gratuita, alla Galleria sotterranea. Le visite si potranno effettuare un’ora prima dell’inizio del corso (ore 13.00 circa) o alla fine (ore 17.00 circa). Per prenotare la visita guidata in Galleria, poiché i gruppi di visitatori potranno essere formati da un massimo di 25 persone, è possibile chiamare lo Sportello Informazioni del Comune di Carbonia al numero 0781 694285, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle 12.00.

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Domani, con un corso a Oristano, si conclude il programma di formazione continua predisposto dall’Ordine dei giornalisti della Sardegna per il primo bimestre 2015.

Ecco il programma – ore 14.00-17.00: corso su “Violenza negli stadi e nel mondo dello sport. Norme, provvedimenti e ruolo del mass-media”. E’ organizzato assieme all’Ussi (Unione stampa sportiva italiana) della Sardegna. Sono previsti gli interventi di Filippo Peretti (Odg Sardegna) e Mario Frongia (Ussi), relazioni di Filippo Dispensa (questore di Cagliari), Ferdinando Rossi (vice questore di Cagliari), Andrea Del Pin (presidente Fgci Sardegna), Leonardo Filippi (Ordinario di diritto processuale penale), Maria Francesca Cortesi (professore associato di diritto processuale penale, autrice di uno studio sul Daspo). I lavori si terranno nel centro regionale della Fgci di Sa Rodia, via della Repubblica, Oristano.

Ai partecipanti saranno assegnati 5 crediti.

Si ì svolto ieri a Cagliari, nella sala conferenze dell’Unione Sarda, piazza Unione Sarda – zona Santa Gilla, il corso di formazione “Capire la mobilità umana: immigrati, profughi e rom, oltre le discriminazioni”, organizzato dall’Ordine dei giornalisti della Sardegna assieme a Redattore sociale, Caritas e Ucsi Sardegna.

Ha partecipato all’incontro monsignor Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari, che con il suo intervento ha aperto i lavori. Dopo un breve saluto di Filippo Peretti, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna, sono intervenute Stefania Russo, rappresentante della Caritas e Raffaella Cosentino, giornalista pubblicista, dell’agenzia giornalistica Redattore sociale.

Lo stesso corso è stato tenuto il 19 gennaio scorso a Sassari.

Il prossimo appuntamento con la formazione per i giornalisti della Sardegna, è previsto il 23 febbraio a Sassari, dalle 14.00 alle 17.00, corso di formazione con l’associazione Ossigeno per l’informazione dal titolo: “Rettifiche e diffamazione, minacce e querele intimidatorie”. I lavori si terranno nella sala conferenze della Nuova Sardegna. Dopo l’introduzione di Filippo Peretti (Odg Sardegna), le relazioni verranno svolte da Alberto Spampinato e Giuseppe Mennella, i giornalisti che dirigono Ossigeno, la onlus che da anni si occupa dei colleghi minacciati.

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Non farsi vincere dalla malattia, ma combattere giorno dopo giorno per sentirsi sempre vivo. E’ questo e molto altro ancora il messaggio del libro di Cesare Corda “Benvenuto Mister Parkinson: reportage di quattro anni di battaglie dal fronte della malattia. Così ho zittito il mostro”, che sarà presentato venerdì 20 febbraio (alle 16.00) nell’Aula Magna della Facoltà di Medicina, nella Cittadella universitaria di Monserrato.

Parteciperanno all’evento, oltre all’autore, Giorgio Sorrentino commissario dell’Azienda Ospedaliero universitaria di Cagliari; Pierpaolo Vargiu, presidente della commissione Affari Sociali della Camera; Francesco Marrosu direttore della Clinica Neurologica dell’azienda mista; Anthony Muroni direttore dell’Unione Sarda; Paolo Contu preside della Facoltà di Medicina; Maria Del Zompo direttore del Dipartimento Scienze Biomediche; Filippo Peretti presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Sardegna; Antonino Cannas responsabile del Centro per la Diagnosi e Cura del Morbo di Parkinson; Paolo Solla, neurologo; Micaela Morelli, neurofarmacologa; il regista Mario Faticoni.

Modererà il dibattito il giornalista Francesco Birocchi.

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La crisi dell’emittenza radiotelevisiva e la nuova frontiera dell’informazione sul web sono stati i due argomenti al centro dell’audizione davanti al Corecom Sardegna dei presidenti di Assostampa e Ordine dei giornalisti Celestino Tabasso e Filippo Peretti.

Il Comitato regionale per le comunicazioni, che tra i suoi compiti ha anche quello di predisporre le graduatorie per l’erogazione dei contributi ministeriali all’emittenza televisiva locale (ex legge 448/98), ha voluto sentire i massimi rappresentanti della categoria sulla profonda crisi che ha investito il settore e sulle soluzioni individuate dal Consiglio regionale a sostegno dell’editoria. «Lo scorso anno i contributi ministeriali sono stati dimezzati – ha ricordato il  presidente del Corecom Mario Cabasino – il budget a disposizione delle emittenti sarde è passato da circa 3 milioni a un milione e mezzo di euro. Un taglio che metterà a rischio la sopravvivenza di molte realtà».

Nel 2014, nell’Isola, un’emittente storica come Sardegna Uno Tv ha licenziato la metà del personale; un’altra, Cinquestelle, con i dipendenti senza stipendio da alcuni mesi, ha recentemente interrotto le trasmissioni. Una situazione drammatica che nei giorni scorsi ha indotto il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau a sollecitare l’approdo in Aula della legge a sostegno delle emittenti locali, approvata all’unanimità dalla Seconda Commissione. «Una norma da approvare in tempi rapidi – ha detto Cabasino – ma con la garanzia che le risorse vengano erogate a imprenditori seri. Il Corecom assicurerà una vigilanza costante e severa sull’utilizzo dei soldi pubblici».

Il neo presidente dell’Associazione della Stampa Sarda, Celestino Tabasso, ha sottolineato la necessità di salvaguardare il principio del pluralismo dell’informazione, oggi sempre più a rischio. «Serve trasparenza nella contribuzione pubblica a favore dell’editoria – ha detto Tabasso – le risorse destinate a sostenere il pluralismo devono seguire criteri certi. Bisogna evitare che vadano a finanziare un’editoria “opaca”. I fondi a disposizione sono pochi, non ci si può più permettere di sprecarli».

Sulla stessa linea il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Sardegna, Filippo Peretti, che ha rimarcato la necessità di salvaguardare la dignità professionale della categoria e rispettare i contratti di lavoro. «Questa esigenza deve essere il faro della legge, se non si tiene ben presente questo concetto c’è il rischio di concedere ancora una volta inutili contributi a pioggia. Peretti si è detto favorevole alla previsione di un servizio pubblico regionale affidato, con trasparenza e regole certe, alle emittenti locali. Per far questo – ha concluso Peretti – bisogna però fare chiarezza sulla proprietà delle emittenti, sull’uso e la destinazione finale delle risorse erogate».

Durante l’audizione si è poi affrontato il delicato tema del giornalismo sul web, un settore in forte espansione ma difficile da governare per le sue caratteristiche intrinseche e per una normativa non ancora al passo con i tempi. Il presidente del Corecom ha annunciato la decisione di procedere a uno studio approfondito del settore che sfocerà in un report circostanziato sulla situazione del giornalismo digitale in Sardegna (numero di testare registrate, struttura delle redazioni, capacità di produrre reddito). L’obiettivo è quello di arrivare, anche con la collaborazione di Ordine dei giornalisti e Assostampa, ad una puntuale verifica della realtà esistente in modo da fornire al Consiglio un punto di partenza su cui, eventualmente, costruire un futuro intervento legislativo.

Domani, giovedì 13 novembre, dalle 15.00, nell’aula magna “Corpo aggiunto” della facoltà di Studi umanistici, Sa Duchessa – si terrà un incontro per i giornalisti con il fotoreporter Alberto Alpozzi e il disegnatore Sergio Giardo. Venerdì 14, doppio appuntamento: un workshop per gli studenti curato da Sergio Giardo, Bepi Vigna e Otto Gabos (ore 9.00/12.30 – 14.00/17.00, aula 6, facoltà Studi umanistici) e un laboratorio per i giornalisti con Alberto Alpozzi e i fotografi Priamo Tolu e Max Solinas (ore 14.00, c/o sala Unione Sarda – piazza Unione Sarda).

I tre incontri formativi per studenti e professionisti della comunicazione di giovedì e venerdì rientrano nella quinta edizione di Nues, sottotitolo “Performing comics”. Il festival promosso dal Centro internazionale del fumetto con la direzione artistica di Bepi Vigna, esplora il territorio delle contaminazioni tra fumetto e altri linguaggi narrativi e, in collaborazione con il corso di laurea in Scienze della comunicazione dell’Università di Cagliari e l’Ordine dei Giornalisti della Sardegna, dedica una sua sezione al reportage a fumetti e al romanzo grafico. Agli appuntamenti prendono parte Elisabetta Gola, presidente del corso di laurea in Scienze della comunicazione, e Filippo Peretti, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Sardegna.