23 December, 2024
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La Sardegna ha chiesto ed ottenuto il rinvio del parere sulla Legge di stabilità nella seduta odierna della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome a cui erano presenti il vicepresidente della Regione Raffaele Paci e l’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu. La richiesta della Sardegna è stata supportata anche da altre Regioni che hanno evidenziato come non ci fossero ancora gli elementi per esprimere un parere compiuto.
In particolare, durante il dibattito, durissima è stata la posizione della Sardegna sulla questione del trasporto degli studenti disabili. «Non è assolutamente accettabile che le Regioni a statuto speciale siano escluse da questo fondo e, allo stesso tempo, non abbiano competenza in materia – ha detto l’assessore Raffaele Paci -. Non parliamo di grandi cifre, ma è una questione di principio e di giustizia, i nostri ragazzi hanno gli stessi diritti di tutti gli altri e su questo non arretreremo di un passo».
Sul tavolo anche la questione del finanziamento corrente alle Province e Città metropolitane (articolo 70 della Legge di Stabilità 2018) e del fondo arretrati da 3 miliardi complessivo, da restituire come stabilito dalla Corte Costituzionale, dei quali alla Sardegna spettano 102 milioni di euro.

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Lo Sport come strumento di inclusione sociale, in campo e fuori. È lo scopo del Panathlon Cagliari, che domani, alle ore 10.30, in occasione del Turisport organizza alla Fiera un Convegno dal titolo “Lo sport come strumento di integrazione”.

Oltre al presidente del Panathlon Cagliari, Francesco Cicero, e al governatore del Panathlon area Sardegna, Lello Petretto, interverranno anche l’assessore degli Affari generali, personale e riforma della Regione Filippo Spanu, la prof.ssa Anna Maria Carta (Comitato sardo di solidarietà), Ferdinando Secchi, assessore delle Politiche sociali e Salute del comune di Cagliari, e Gianfranco Fara, presidente del Coni Sardegna. Modererà il convegno, il giornalista Lello Caravano.

Nel corso dell’appuntamento porterà la propria testimonianza Josiah Timothy Tinat, atleta nigeriano, che, dopo varie esperienze in diverse discipline sportive nel suo Paese e in Europa, si è trasferito in Sardegna, sposandosi con una ragazza sarda, ed è stato ingaggiato dal Cus Cagliari nel 2007, diventando una colonna dell’hockey sardo.

Sarà un’occasione per ribadire l’importanza dello sport sui temi correlati alle problematiche migratorie, cercando di rendere sempre più facile l’accesso alla pratica sportiva, nel rispetto delle pari opportunità di genere e sensibilizzando gli operatori del settore. 

 

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I capigruppo del Consiglio regionale hanno incontrato i lavoratori dell’Agenzia Forestas che stamane hanno manifestato sotto il Palazzo di via Roma, per rivendicare l’applicazione, anche all’Agenzia, del contratto dei dipendenti del sistema Regione.

«Andiamo avanti secondo il programma concordato e nelle prossime due settimane contiamo di avere tutti gli elementi necessari per la legge da sottoporre al Consiglio, nel rispetto degli impegni assunti da tutti i capigruppo – ha detto al termine dell’incontro il presidente del Consiglio Gianfranco Ganau -. Si tratta di approfondimenti indispensabili, perché il legislatore deve poter operare conoscendo l’esatto quadro dei costi e, in questo caso, a seconda delle scelte che si fanno, parliamo di un impegno finanziario che oscilla dai 2 ai 40 milioni di euro, c’è una bella differenza.»

I lavoratori di Forestas, che hanno comunicato il rinnovo dello stato di agitazione, hanno ribadito di essere “molto preoccupati” sia per il futuro di un’“Agenzia che sta morendo” che per i tempi di risposta eccessivamente lunghi delle istituzioni, nonostante un quadro normativo che, a loro giudizio, consentirebbe da subito l’applicazione del contratto dei dipendenti regionali. «Se non dovessimo ottenere questo risultato – hanno detto – siamo pronti a ritornare in piazza».

Alla riunione ha preso parte anche il presidente della commissione Autonomia Francesco Agus che, su mandato dei capigruppo, ha lavorato alla stesura di una nuova normativa. Francesco Agus si è detto “ottimista” su una soluzione positiva della complessa vertenza sostanzialmente bloccata sulla parte previdenziale, «che contiamo di accelerare proprio con l’Inps, intervenendo sia presso la sede regionale che su quella centrale di Roma». Agus ha poi sottolineato che le possibilità di chiudere la vicenda in tempi brevi consistono «nella volontà unitaria espressa da tutti i capigruppo di assegnare alla commissione un preciso mandato mentre, fuori da questo contesto, non resterebbe che l’iter normale di ogni proposta o disegno di legge».

Il presidente della commissione, sempre in riferimento alla tempistica, ha informato i lavoratori che l’assessore degli Affari Generali e Personale Filippo Spanu, nel corso di una audizione, «ha formulato una proposta relativa alla parte economica (incrementi contrattuali per il 2016 e 2017 di circa il 3% con un costo di 2.8 milioni a regime entro il 2018) che può essere approvata subito inserendola in una variazione di bilancio».

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Gli ex lavoratori Ati Ifras, sino al 31 dicembre 2016 impegnati nelle attività del Parco Geominerario della Sardegna, non smobilitano dai due presidi di Sassari, sul duomo della città, e Cagliari, con le tende piazzate sotto il palazzo della Regione. 

La decisione è stata presa dopo l’incontro tra l’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu, e i sindacati che parlano di “piccoli passi in avanti, che non risolvono la vertenza”. Tanto che i manifestanti sono pronti a passare il Natale in tenda se non arriverà una soluzione definitiva per i 490 ex operatori del Geoparco sugli originari 520, nel prossimo incontro previsto per mercoledì 29 novembre. Nel Tavolo partenariale l’assessore Spanu ha fatto il punto della situazione ed illustrato le ultime novità: 27 lavoratori sono stati già assunti da Igea. Per altri 35, non sussistendo certezze sulla volontà della società Ifras di mettere a disposizione le attrezzature, verranno definiti, sulla base di una stretta collaborazione tra la stessa Igea e l’Aspal, percorsi formativi che consentano l’assunzione a tempo determinato entro il prossimo 27 novembre. Viene inoltre confermato l’inserimento di 10 addetti entro il prossimo primo dicembre e di altri 46 entro il primo gennaio del 2018. Anche il Comune di Sassari ha presentato cinque proposte per l’inserimento di 46 lavoratori e il Parco Geominerario sta verificando gli spazi per le assunzioni. Infine va avanti, con il coordinamento dell’Insar, il piano dell’esodo che prevede il coinvolgimento di 145 lavoratori: già sottoscritti gli accordi transattivi con 65 operatori.

«Non siamo soddisfatti di questo incontro ma anzi rimaniamo molto scettici sulle soluzioni che per ora sono solo sulla carta – spiega il segretario dell’Ugl, Simone Testoni – bisogna accelerare su tutte le questioni sul tavolo, a partire dal pagamento degli arretrati e del tfr con l’azienda Ati Ifras, ma il problema più grave riguarda quei lavoratori che oggi percepiscono 460 euro al mese con la Naspi. Si tratta il più delle volte di famiglie monoreddito che si trovano sotto la soglia della povertà.»

«Il prossimo incontro del 29 novembre deve essere quello risolutivo: non bisogna permettere che questi lavoratori passino il Natale in presidio al freddo e al gelo – tuona Cristiano Ardau della Uil -. Non è né umanamente né sindacalmente possibile che accada questo nel 2017. Il progetto c’è, i lavoratori pure e anche la volontà politica occorre però sconfiggere la burocrazia.»

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L’assessorato del Personale ha prorogato i termini per la presentazione delle domande in vista del concorso finalizzato all’assunzione di 20 dirigenti nell’amministrazione, negli enti e nelle agenzie della Regione. La nuova scadenza è stata fissata al prossimo 29 novembre.
«Il bando di concorso ha suscitato grande interesse – spiega l’assessore degli Affari Generali e del Personale Filippo Spanu che ha firmato il decreto di proroga dei termini originariamente previsti l’8 novembre -. Vogliamo valutare con attenzione i rilievi e le indicazioni pervenute nel corso degli incontri pubblici a Cagliari e Sassari con i funzionari regionali, con il mondo delle professioni e il settore privato e attraverso la posta elettronica istituzionale. E’ utile e opportuno approfondire tutti gli aspetti che vengono portati alla nostra attenzione». 
Le domande devono essere inoltrate esclusivamente on line, tramite il link disponibile sul sito della Regione (www.regione.sardegna.it), nella sezione Servizi al cittadino-Concorsi, selezioni, mobilità e comandi. Nella guida, disponibile nello stesso sito, sono contenute le indicazioni per la corretta compilazione e presentazione della richiesta.

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Si è riunito, a Cagliari, nella sede della Regione, sotto il coordinamento dell’Assessore degli Affari Generali Filippo Spanu, il Tavolo partenariale per l’attuazione delle politiche di reimpiego dei 490 lavoratori dell’Area Parco Geominerario provenienti dall’ex Bacino “Ati-Ifras”.
Il Tavolo si è svolto, alla presenza di tutte le rappresentanze sindacali, e degli enti e strutture regionali con specifiche competenze nella gestione di questa fase transitoria. Erano presenti i rappresentanti del comune di Sassari e del Parco Geominerario. L’assessore Filippo Spanu ha fatto il punto della situazione e illustrato le ultime novità.
27 lavoratori sono stati già assunti da Igea. Per altri 35, non sussistendo certezze sulla volontà della società Ifras di mettere a disposizione le attrezzature, verranno definiti, sulla base di una stretta collaborazione tra la stessa Igea e l’Aspal, percorsi formativi (anche qualificanti) che consentano l’assunzione a tempo determinato entro il prossimo 27 novembre. Viene inoltre confermato l’inserimento di 10 addetti entro il prossimo primo dicembre e di altri 46 entro il primo gennaio del 2018.
Il Tavolo partenariale ha preso atto che il Comune di Sassari ha presentato 5 nuove proposte progettuali per l’inserimento di 46 lavoratori e che il Parco Geominerario ha in corso di soluzione la problematica relativa agli spazi assunzionali. Risulta quindi necessario e urgente riaprire con apposita delibera i tempi per l’inserimento dei progetti a catalogo. Tale delibera verrà tempestivamente adottata dalla Giunta regionale.
Va avanti, con il coordinamento dell’Insar, il piano dell’esodo che prevede il coinvolgimento di 145 lavoratori. Lo scorso 3 novembre sono già stati sottoscritti gli accordi transattivi con 65 lavoratori alla presenza di Cgil e Cisl. Nei prossimi giorni saranno sottoscritti gli accordi con i lavoratori rappresentati da Uil e Usb.

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Mamadou, 29 anni, è arrivato l’anno scorso al porto di Cagliari con una nave dell’operazione Frontex, al termine di un viaggio durato tre anni. La traversata nel deserto, poi le sofferenze in un centro di detenzione in Libia prima di giungere nell’Isola. La stessa dolorosa esperienza è stata vissuta da Ismail, 21 anni, partito dal Bangladesh e giunto in Sardegna nel 2014.
Le loro testimonianze hanno arricchito l’incontro promosso dalla Regione sul tema delle migrazionii che si è svolto a Macomer, nell’Aula Magna del Liceo “Galilei” alla presenza dell’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu che ha dialogato con gli studenti dello stesso “Galilei” e con i giovani degli Istituti “Satta” e “Amaldi”. Sono inoltre intervenuti, insieme a dirigenti scolastici e docenti, Angela Quaquero, delegata del presidente Francesco Pigliaru per le questioni relative ai migranti, il sindaco di Macomer Antonio Succu, Angely Poulette Arnaez, assistente Progetto Easo dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, la mediatrice culturale Genet Woldu Keflay e Stefania Cossu, psicologa nel Centro di accoglienza Nuraghe Ruju, in località Sant’Ignazio, a Norbello.
«Abbiamo trovato, come nelle precedenti occasioni, all’Istituto “Levi” di Quartu e al “Minerario” di Iglesias, ragazze e ragazzi curiosi e motivati che hanno formulato domande, anche scomode, su un fenomeno che va letto e interpretato con informazioni corrette, senza lasciare spazio a false verità e sensazionalismi. Le scuole superiori sono il luogo ideale per discutere dei temi legati all’inclusione e all’integrazione dei migranti», ha detto l’assessore Spanu.
«I pregiudizi e i luoghi comuni – ha chiarito Angela Quaquero – vanno smontati per migliorare la convivenza civile e costruire solidi diritti di cittadinanza.»
L’assessore Spanu, rispondendo alla domanda di uno studente, si è soffermato sul Centro di permanenza per i rimpatri, di prossima apertura proprio a Macomer. «Il Cpr è un fattore di dissuasione per contrastare gli sbarchi diretti dall’Algeria e favorire il rimpatrio in tempi brevi, una situazione molto diversa rispetto a quella dei migranti che chiedono la protezione internazionale a cui vogliamo offrire occasioni di inserimento e inclusione soprattutto attraverso il potenziamento della rete degli Sprar. I giovani, che arrivano nelle nostre coste dal paese nordafricano, spesso non hanno consapevolezza di quello che stanno facendo. Il Cpr è uno strumento di deterrenza e una risposta a un’azione che secondo le nostre leggi è illegale».
«Siamo pronti a verificare, attraverso autorità terze, che dentro il Centro di permanenza per i rimpatri, quando nascerà, vengano rispettati i diritti di tutte le persone ospiti. Siamo certi comunque che il ministero degli Interni stia ponendo le basi per creare le migliori condizioni di ospitalità pur tenendo conto che siamo davanti a una forma di detenzione amministrativa», ha aggiunto Filippo Spanu.
L’assessore, al termine della mattinata, ha visitato il Centro di Accoglienza “Nuraghe Ruiu”, dove vivono 78 ragazzi, tra i quali 5 minori. Sono seguiti da 14 operatori e ospitati in una struttura aperta, suddivisa in piccole case prefabbricate dotate di riscaldamento e aria condizionata, che nei mesi estivi accoglie anche i villeggianti. In questo Centro hanno trovato ospitalità Mamadou e Ismail. Il primo, laureato in matematica nella sua Guinea, vuole restituire ai sardi quello che ha ricevuto dai primi momenti della sua nuova vita. Ismail ha già trovato un’occupazione: a “Nuraghe Ruiu”, infatti, svolge il lavoro di manutentore.

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore degli Affari Generali e del Personale Filippo Spanu, ha dato il via libera alle modifiche al nuovo contratto 2016-2018 dei dipendenti regionali.
Il documento è il risultato del confronto tra il Coran (Comitato per la rappresentanza negoziale della Regione) e i sindacati . Il nuovo testo ha avuto un consenso più ampio rispetto alla precedente ipotesi: è stato infatti siglato da Cgil, Cisl, Uil, Sadirs-Ugl, Saf e Siad.
L’intesa riguarda tutto il comparto della contrattazione del personale dipendente dell’amministrazione regionale, del Corpo Forestale di vigilanza ambientale, degli Enti, delle Agenzie e Aziende regionali. Si riferisce alla parte economica per il periodo dal primo gennaio 2016 al 31 dicembre 2018.
Vengono previsti aumenti della retribuzione fissa nell’arco del triennio con un incremento economico medio di 93, 43 euro ogni mese. A regime, l’aumento sarà, al lordo, di 62 euro circa per il livello economico più basso e di 120 euro circa per il funzionario di livello apicale.
«La nuova ipotesi contrattuale va nella direzione da noi auspicata – ha dichiarato l’assessore Filippo Spanu -. Abbiamo operato per ampliare la base dei sindacati firmatari dell’accordo e l’obiettivo è stato raggiunto. Ringrazio il Coran per il lavoro svolto e i sindacati per il costruttivo spirito di condivisione manifestato. Destiniamo il 5% del fondo di rendimento a misure di welfare aziendale, è una novità di grande valore sociale che scaturisce dall’ipotesi approvata dalla Giunta. Il documento, che ora passa all’esame della Corte dei Conti, risponde alle legittime attese dei 6 mila dipendenti del sistema Regione dopo 7 anni di blocco contrattuale.»
«Vogliamo assicurare maggiori gratificazioni a chi lavora all’interno della Regione ma pensiamo – ha concluso l’assessore Filippo Spanu – anche al rafforzamento di tutta l’amministrazione con le procedure concorsuali e al processo di riorganizzazione degli uffici per il complessivo miglioramento dei servizi offerti ai cittadini.»

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Un folto gruppo si studenti del polo universitario di Nuoro è impegnato in questi giorni in un viaggio di istruzione presso le Istituzioni europee di Bruxelles.

Gli studenti che hanno preso parte, con grande impegno e vivo interesse, al Laboratorio giuridico in materia di tutela europea dei diritti umani fondamentali (2016) e alle due edizioni della Summer School «The Future of Human Rights in Europe», organizzati da UniNuoro e dalla Cattedra di Diritto Internazionale e dell’Unione europea del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Sassari.

La Summer School, tenutasi a Nuoro nella settimana 18/23 luglio scorsi, rappresenta ormai un evento di respiro internazionale in Sardegna sul tema di grandissima attualità quale il futuro dei Diritti umani in Europa ed ha visto numerose iscrizioni provenienti dall’estero (Congo, Francia, Belgio, Germania, Iran e Svezia), oltre che da altre regioni italiane.

Il Polo Universitario di Nuoro sostiene fortemente queste iniziative, nella consapevolezza che il nostro territorio possa proporre un’offerta rilevante sul piano didattico, contribuendo così attivamente ad una formazione più consapevole del concetto di cittadinanza europea.

Proprio nella direzione di formare «moderni giuristi europei», si colloca il  viaggio d’istruzione a Bruxelles, grazie al quale i partecipanti avranno la possibilità di entrare in contatto con le principali Istituzioni  europee (Commissione, Consiglio e Parlamento).

La delegazione, accompagnata dalla prof.ssa Gabriella Ferranti e Cristina Carta e dal Commissario di del Consorzio Universitario UniNuoro Fabrizio Mureddu,  è stata ricevuta da alti funzionari delle istituzioni presso le quali si sono tenuti incontri tematici e tavoli di lavoro attraverso la partecipazione attiva di docenti e studenti.

Molto significativa la sessione tenutasi presso la sede di rappresentanza della Regione Sardegna all’ottavo piano di Shuman 14 fronte sede della Commissione Europea.

Grazie all’assessore regionale Filippo Spanu la delegazione è stata ricevuta con la massima attenzione ed impegno in un incontro,  curato dal dott. Massimiliano Cambuli, funzionario regionale responsabile dell’ufficio di Bruxelles, in cui sono state prospettate agli studenti numerose possibilità ed occasioni di contatto con le istituzioni attraverso il canale privilegiato dell’ufficio regionale.

La visita ha consentito inoltre di instaurare ulteriori contatti istituzionali e rafforzare il corpo docente della Summer School nonché di prevedere la possibilità di svolgimento di parte delle attività formative all’estero.

Sarà predisposto un dossier di candidatura presso il Parlamento europeo che ogni anno dedica un evento al tema dei diritti umani in cui le esperienze più significative ricevono una menzione .

L’esperienza della Summer School nuorese ha destato attenzione e costituirà la base per partecipare ai numerosi programmi dedicati al tema.

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La Commissione Autonomia del Consiglio regionale si riunirà domani 26 ottobre e dopodomani per importanti audizioni su servitù militari e province

 Giovedì 26 ottobre, alle ore 11.00, è in programma la discussione del parere sul piano di riordino degli enti locali, ai sensi della L. 8; a seguire, verrà discussa la mozione presentata dal capogruppo dell’Udc Gianluigi Rubiu e più, sulle tematiche relative al poligono militare di Capo Teulada; alle 12.30, infine, è prevista l’audizione di una delegazione di sindaci della Gallura. L‘audizione degli assessori Filippo Spanu e Donatella Spano sulle problematiche dell’agenzia Forestas, a causa di concomitanti impegni istituzionali degli assessori, è stata rinviata alla mattina di mercoledì 8 novembre.

Venerdì 27 ottobre, alle ore 11.00, è prevista l’audizione dei senatori sardi componenti della commissione Bilancio del Senato, riguardo i finanziamenti alle province sarde. L’audizione si è resa necessaria per affrontare, prima che la commissione parlamentare inizi i lavori sul disegno di legge di bilancio, l’esclusione degli enti di area vasta sardi dalla ripartizione del nuovo fondo di 342 milioni previsto per le province delle regioni a statuto ordinario.