23 December, 2024
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incontro migranti

L’assessore degli Affari generali Filippo Spanu, insieme a Angela Quaquero, delegata dal presidente Pigliaru per le tematiche relative all’accoglienza dei migranti, ha preso parte alla riunione del Tavolo regionale di coordinamento sui flussi migratori non programmati. 

«E’ necessario potenziare il sistema degli Sprar secondo il principio da sempre sostenuto dalla Giunta Pigliaru basato su un sistema di accoglienza dei migranti diffuso nel territorio – ha detto Filippo Spanu -. Dobbiamo passare da una fase di pura emergenza a una gestione ordinaria dei flussi migratori attraverso attività e iniziative che favoriscano il processo di inclusione.»
L’assessore ha inoltre ribadito la posizione del presidente Pigliaru e della Giunta sui flussi migratori diretti dall’Algeria: «Rappresentano un forte elemento di preoccupazione e un problema da arginare in modo efficace, con la collaborazione delle autorità del paese nordafricano, secondo un metodo operativo che il Governo, attraverso il ministro Minniti, ha assicurato di voler attuare». 
Si è discusso anche dell’accoglienza dei minori non accompagnati che hanno bisogno di vivere all’interno di strutture a loro esclusivamente destinate», ha spiegato Filippo Spanu.
E’ inoltre operativo l’accordo tra Regione e Questura di Cagliari che prevede un servizio di mediazione linguistico culturale in occasione degli sbarchi dei migranti: «I mediatori sono figure essenziali nella fase della prima accoglienza in grado di offrire, insieme alle altre figure professionali presenti, conforto e assistenza ai migranti». 
Nella sede dell’assessorato degli Affari Generali, a Cagliari. intanto, si è riunito il Tavolo interassessoriale sui flussi migratori non programmati per fare il punto sui progetti promossi dalla Regione per agevolare l’integrazione.

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Giovedì 21 settembre il Consiglio regionale eleggerà il nuovo vicepresidente al posto del dimissionario Ignazio Locci. L’Aula si riunirà alle 10.00, con all’ordine del giorno anche la nomina del Garante per l’infanzia e l’adolescenza e l’esame della seconda variazione di bilancio 2017/2019.

Da domani 19 settembre torneranno invece al lavoro le commissioni permanenti.

Alle 16,00 si riunirà la Prima “Autonomia e ordinamento regionale” presieduta da Francesco Agus. In programma l’audizione dell’assessore al personale Filippo Spanu e dei sindacati sull’applicazione della legge 37/2016 sul superamento del precariato nel sistema Regione.

Per la mattinata di mercoledì 20 settembre sono invece convocate la Seconda e la Quinta Commissione.

Il parlamentino delle “Cultura”, presieduto da Gavino Manca, a partire dalle 10,30, proseguirà l’esame del Testo unico sulla lingua sarda mentre alle 11.00 si riunirà la Commissione “Attività produttive”, guidata da Luigi Lotto, per la programmazione dei lavori.

Giovedì 21 settembre, alle 15,00, in commissione Sanità ci sarà il confronto sulla riforma della rete ospedaliera richiesto dall’Anci. All’incontro saranno presenti i sindaci, i presidenti del Consiglio e della Giunta Gianfranco Ganau e Francesco Pigliaru, i presidenti dei gruppi consiliari di maggioranza ed opposizione e l’assessore della Sanità Luigi Arru.

  

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Finalmente una buona notizia per i lavoratori ex Ati Ifras che stamane hanno manifestato sotto il Palazzo del Consiglio regionale per rivendicare il riwpèetto degli impegni assunti nei mesi scorsi per il loro ricollocamento, dopo la mancata proroga dei contratti nei progetti del Parco Geominerario.

Si è riunito oggi, sotto il coordinamento dell’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu, il Tavolo Partenariale per l’attuazione delle politiche di reimpiego dei lavoratori dell’Area Parco Geominerario provenienti dall’ex Bacino “Ati-Ifras”, alla presenza di tutte le rappresentanze sindacali e degli Enti e strutture regionali aventi specifiche competenze nella gestione di questa fase transitoria.
L’Amministrazione regionale, nel corso dei lavori, ha delineato le prossime scadenze relative all’inserimento dei lavoratori ed agli adempimenti previsti dalle norme approvate dal Consiglio regionale.
E’ stato inoltre sottolineato come gli slittamenti di precedenti scadenze siano fondamentalmente legati alle norme di gestione dei fondi pubblici che impongono vincoli stringenti rispetto alle procedure di evidenza pubblica che regolano qualsiasi spesa.
Per quanto riguarda l’inserimento dei lavoratori presso la società Igea, è stato assunto l’impegno per un avvio al lavoro delle prime 62 unità (di cui 5 già in carico) entro i primi 10 giorni del prossimo mese di ottobre. A seguire, e secondo modalità che saranno tempestivamente comunicate al tavolo, saranno inseriti ulteriori 56 lavoratori.
In merito alle procedure di esodo, il prossimo 21 settembre sarà pubblicato il primo elenco di lavoratori aventi diritto che saranno convocati a partire dal 3 ottobre per la firma dei documenti in sede protetta e insieme ai rappresentanti sindacali.
Per quanto concerne i progetti di inserimento negli enti locali e presso il Parco Geominerario ed enti di diritto pubblico, è stato pubblicato in data odierna l’avviso per l’adeguamento dei progetti presentati, l’ampliamento dei soggetti interessati e la costituzione di un nuovo catalogo. La scadenza per la presentazione delle domande è prevista per il prossimo 29 settembre ed il catalogo sarà approvato entro il prossimo 12 ottobre.
Successivamente si procederà agli accordi e alle selezioni che porteranno all’inserimento dei restanti lavoratori. I progetti, in prima battuta, potranno avere durata fino al 31 dicembre 2018.
Tutti i lavoratori inseriti saranno interessati da una specifica attività formativa e potranno essere presi in carico fino al termine delle procedure relative all’inserimento definitivo nell’organico del soggetto che si aggiudicherà la gara ad evidenza pubblica per l’attuazione del progetto Parco Geominerario, che sarà oggetto di una delibera della Giunta Regionale da esaminare nel corso della prossima seduta.
Il Tavolo ha anche preso atto della situazione rispetto ai pagamenti verso Ati-Ifras, e ai crediti vantati verso la stessa società dai lavoratori. E’ stato assunto l’impegno di accelerare i pagamenti residui e nel contempo fare preliminarmente una verifica affinché la Ati-Ifras dia, come da norma, assoluta prioritá al pagamento di tali crediti.
Le Rappresentanze Sindacali presenti al Tavolo (Cgil Filcams, Cisl e Cisl Fisascat, Uil Tucs, Filc Fismic Confsal, USB lavoro privato) hanno sollecitato una maggior celerità dato lo stato di profondo disagio dei lavoratori, impegnando l’Amministrazione e gli enti coinvolti al mantenimento delle scadenze dichiarate.
E’ stata quindi condivisa da tutte le parti presenti l’importanza di mantenere unito il tavolo e renderlo ancora piú efficace nei risultati, individuando ogni azione possibile tesa ad accelerare l’inserimento dei lavoratori, con una significativa riduzione dei tempi fino ad ora decorsi.
Il Tavolo è stato aggiornato al prossimo 11 ottobre 2017.

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I sardi sono primi in Italia per le connessioni a internet con la banda larga mobile. Il 41,3% degli utenti isolani, infatti, naviga alla massima velocità disponibile (il 4G) attraverso smartphone e tablet.

Sono questi i dati elaborati dall’Osservatorio di Confartigianato Sardegna per le MPI (fonte ISTAT 2016 e Agcom 2017) sulle “Famiglie e Imprese con connessione mobile a banda larga”.

L’analisi conferma anche l’exploit degli ultimi 6 anni della nostra regione che è passata dal 12,6% di famiglie che accedevano alla banda larga mobile (2G e 3G) nel 2010 al 41,3% della fine del 2016 (4G), segnando una crescita del +21,5%. A livello nazionale (media italiana del +18,1%) l’Isola è seconda solo alla Campania (+21,8%) e a pari posizione con l’Umbria. In percentuale, le regioni che presentano una quota più elevata di connessioni mobili sono proprio la Sardegna con il 41,3%, il Friuli-Venezia Giulia con il 35,9%, l’Umbria con il 34,7%, l’Emilia-Romagna con il 34,5% la Puglia e la Basilicata con il 33,9%.

«Sono dati molto importanti che dimostrano come la nostra terra sia sempre più interessata a cancellare quel “digital divide” che, in parte, ne ha ostacolato lo sviluppo – sottolinea Antonio Matzutzi, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – senza però dimenticare che gli utenti, fino a ora, sono stati costretti a connettersi attraverso gli smartphone proprio per mancanza di infrastrutturazione fisicaPer ovviare a questo gap la Regione e lo Stato, attraverso i lavori per la Banda Ultra Larga, da circa 3 anni, stanno cablando l’intera Sardegna. E su questo intervento c’è il nostro apprezzamento.»

Proprio sulla questione degli appalti per la Banda Ultra Larga in Sardegna, alla fine di maggio, Confartigianato Imprese Sardegna chiese all’assessore regionale degli Affari Generali, Filippo Spanu, «di adoperarsi affinché, nel pieno rispetto della legge, dell’economicità ma anche della qualità dei lavori realizzati con risorse pubbliche», fosse garantita adeguata attenzione alle condizioni di affidamento dei lavori, al valore degli appalti che saranno banditi e ai controlli nei pagamenti alle imprese che lavoreranno in subappalto. Anche a seguito della delibera di Giunta dello scorso 8 agosto si attende di capire meglio come sarà gestita la partita dell’infrastrutturazione.

«In un momento come questo, dove la competitività delle imprese passa anche dalla possibilità di accedere a velocità di connessione adeguate – riprende il presidente Matzutzi – occorre completare la realizzazione delle infrastrutture, far passare la fibra e “accenderla”, per renderla effettivamente fruibile alle imprese. Quest’ultimo passaggio dovrebbe essere scontato ma – prosegue – nelle aree cosiddette “bianche”, da parte degli operatori telefonici, potrebbe non esserci l’interesse a investire nell’accensione. Su quest’ultimo punto l’assessore Spanu ha, anche recentemente, garantito l’impegno della Regione a trovare delle soluzioni con gli operatori.»

Il dossier, a livello nazionale, ha anche evidenziato come nel 2012 solo il 37,2% delle famiglie accedesse al web con connessione fissa a banda larga contro il 48,8% di adesso, registrando una crescita del 18,1% in pochi anni.

Per la banda larga mobile, sempre nello stesso periodo, si è passati dal 13,5% al 31,6%, con una crescita del 18,1%. Sulla base di questo andamento, in quattro anni le famiglie che navigano con connessione in banda larga mobile sono più che raddoppiate, passando da 3.331.000 a 8.022.000 con un aumento del 140,8% mentre la platea di navigatori internet con connessione mobile è cresciuta al ritmo di 1,5 famiglie connesse al minuto.

I dati confermano anche la crescita del mercato del traffico dati: considerando i ricavi da servizi retail fisso e mobile delle due principali tipologie di servizi, telefonia vocale e accesso a banda larga, si osserva che lo scorso anno i ricavi da servizi dati hanno raggiunto gli 11,0 miliardi di euro (+5,6% nell’anno) mentre quelli da servizi voce sono diminuiti a 10 miliardi (con un calo del 7,6% nell’anno). Nel 2016 mediamente una SIM effettua traffico per 1,76 Gigabyte al mese, in salita del 32,6% rispetto a 1,33 Gb/mese del 2015.

«In un contesto in cui aumenta la connessione grazie allo sviluppo di smartphone e tablet – conclude Matzutzi – per le imprese diventa un obiettivo strategico curare la relazione con la clientela attraverso la Rete.»

Il 52,4% delle micro e piccole imprese possiede un sito internet; più ridotta la presenza nelle micro imprese fino a 10 addetti (51%), mentre sale a quote più elevate per le piccole imprese tra 10 e 49 addetti (86%). Sviluppare relazioni con i clienti mediante i social network, oppure accedere ad applicativi gestionali in mobilità diventa un rilevante fattore competitivo.

Dai risultati dell’indagine si evince che il 28% delle piccole e medie imprese italiane utilizza almeno un social medium; relativamente alle piattaforme utilizzate, il 25% delle imprese ha un profilo aziendale su Facebook mentre Twitter è diffuso nel 6% delle imprese. Sul fronte della gestione delle attività aziendali in mobilità si osserva che il 60% delle micro e piccole imprese si connette ad Internet mediante uno smartphone/cellulare e per il 33% mediante un tablet. La connessione mediante smartphone è presente nel 59% dei casi nelle micro imprese e sale all’84% nelle piccole imprese. La connessione via tablet è presente nel 32% delle micro imprese e sale al 56% nelle piccole imprese.

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Si rinnova l’appuntamento con la manifestazione “Autunno in Barbagia”, mostra itinerante della tradizione barbaricina, divenuta ormai la bandiera dell’autunno in Sardegna.

Il circuito comprende 32 paesi della provincia di Nuoro, che si occuperanno di organizzare numerosi eventi dedicati ad arte, storia, folklore, artigianato ed enogastronomia, in vetrina nelle tipiche “corti” delle antiche dimore isolane. Gli eventi si articoleranno durante sedici week end da settembre a dicembre. Quattro i nuovi centri che da quest’anno arricchiranno il circuito: Ottana, Orotelli, Oniferi ed Ortueri.

Alla conferenza stampa di presentazione dell’evento, che si è svolta oggi presso la Camera di Commercio di Nuoro, hanno fatto gli onori di casa il presidente della Camera di Commercio di Nuoro, Agostino Cicalò, ed il presidente dell’Azienda Speciale Aspen, Vincenzo Cannas.

Anche quest’anno la manifestazione ha diversi partner ufficiali: Regione Autonoma della Sardegna, Banco di Sardegna, Tirrenia e Moby, Grimaldi Lines e Tiscali, che con il loro prezioso supporto contribuiscono alla creazione di un circuito sempre più solido e radicato nel territorio.

«L’ultima volta che ci siamo incontrati a Cagliari, ai primi di agosto – ha dichiarato il presidente della CCIAA di Nuoro, Agostino Cicalò – per parlare di Autunno in Barbagia, eravamo a un passo dal decreto attuativo del Governo sul riordino delle Camere di Commercio, e in quel momento avevamo quasi perso le speranze. Alla fine, con grande soddisfazione, l’abbiamo spuntata, raggiungendo un risultato di grande pregio. I numeri di questa struttura ci danno ragione, grazie al Segretario Generale e al personale della CCIAA che tutti i giorni si adoperano per svolgere un eccellente lavoro, e che hanno di fatto convinto il Governo nelle sue scelte. Un ringraziamento all’intensa attività del sen. Giuseppe Luigi Cucca che è stato promotore dell’emendamento e ha difeso fortemente il nostro territorio nelle sedi opportune. Grazie anche all’assessore Filippo Spanu che, nella Conferenza Stato-Regioni, ha costruito un percorso che ci ha permesso di vincere la partita, per niente facile, contro la Sicilia. Stiamo dimostrando di essere efficienti, così come lo sono i Comuni del nostro territorio, i veri protagonisti di Autunno in Barbagia sempre pronti a spendersi per un’ottima riuscita della manifestazione e per un’eccellente ricaduta economica.»

«Rispetto alle precedenti edizioni vanno registrate alcune novità – ha dichiarato il presidente dell’Azienda Speciale ASPEN, Vincenzo Cannas – come la crescita del numero dei paesi del circuito: sono ben 32 i Comuni che hanno aderito alla manifestazione, a differenza dei 28 degli anni scorsi, testimonianza del notevole sviluppo dell’evento. In alcuni paesi abbiamo riscontrato, con soddisfazione, un miglioramento tra le attività proposte: il cuore delle iniziative sono sempre gli antichi cortili, che per l’occasione ospitano le tradizioni secolari. Le amministrazioni comunali hanno sempre un occhio di riguardo verso la riscoperta dei valori e dei riti quotidiani di una volta: le massaie impastano il pane e i dolci per la famiglia, ricamano con maestria gli abiti tradizionali, mentre gli uomini pigiano le uve appena raccolte, gli artigiani lavorano con precisione e cura la ceramica, il ferro battuto e la filigrana, e i falegnami si dedicano all’intaglio del legno. Tutte queste attività rappresentano ciò che il pubblico ama di Autunno in Barbagia e, quando vediamo gli hobbisti diventare impresa, i viticoltori aprire delle cantine ecc., allora vuol dire che abbiamo raggiunto l’obiettivo».

«Da settembre a dicembre, in tutti i fine settimana, Autunno in Barbagia offre dei programmi interessanti, un’alternativa alla noiosa domenica sul divano. In questa edizione stimiamo di superare i 500.000 visitatori, di coinvolgere più di 2.000 imprese e raggiungere i 10 milioni di euro di vendite dirette.»

Giannina Balia, Capo Area Nuoro Banco di Sardegna: «La nostra è la banca del territorio e siamo ben felici di essere partner dell’iniziativa per il terzo anno consecutivo, sostenendo il circuito con una parte attiva all’interno degli eventi. Realizzeremo anche quest’anno la carta di credito ricaricabile con la grafica di Autunno in Barbagia, che l’anno scorso ha avuto molto successo. Inoltre saremo presenti in alcuni dei paesi con un nostro camper, dove si potranno ricevere informazioni sui prodotti bancari e sulle agevolazioni per le imprese. Anche quest’anno, inoltre, realizzeremo alcuni incontri incentrati sulle tematiche economiche e sociali care alla nostra Barbagia, come quelli del 2016 a Fonni e ad Austis».

Ivan Caddeo, Relazioni Esterne Moby e Tirrenia: «Moby e Tirrenia sono felici di proseguire la partnership con questa manifestazione, alla quale daremo massima visibilità tramite i nostri siti internet e i canali social. Il nostro intento è quello di continuare in futuro e, dove possibile, rendere ancora più performante questa collaborazione».

Elena Bilardi, in rappresentanza del partner Grimaldi Lines ha dichiarato: «Proseguiamo volentieri la partnership con il circuito di Autunno in Barbagia, ci piace l’idea di investire in un evento importante e amato come questo. La nostra compagnia sta crescendo, insieme al flusso di passeggeri, e speriamo che, anche in occasione degli appuntamenti di ottobre e novembre, si confermi un buon numero di presenze. Noi forniamo ai turisti informazioni dirette sulle navi, attraverso i canali social ed il sito web e, a bordo, consegniamo con piacere i pieghevoli informativi con i programmi delle manifestazioni. Abbiamo inoltre creato una convenzione grazie alla quale, acquistando il biglietto per venire in Sardegna, si può usufruire di uno sconto interessante».

L’intensa attività di comunicazione promossa dalla Camera di Commercio e dall’Aspen si suddivide tra strumenti tradizionali e strumenti innovativi, con una forte e costante presenza sul web, affiancando al sito ufficiale della manifestazione i vari canali social (Facebook, Twitter e Instagram) attraverso i quali coinvolgere in maniera diretta i visitatori e tutti coloro che abbiano interesse a scoprire questa importante manifestazione.

«La scorsa edizione – aggiunge il presidente Cicalò – abbiamo rilevato un’ottima risposta sui canali social della manifestazione: esiste una vera e propria community di appassionati che, attraverso fotografie e racconti real-time, è riuscita a rendere interessante Autunno in Barbagia anche per il target dei giovani-giovanissimi e raggiungibile con uno smartphone da tutto il mondo. Sempre più di frequente ci si da appuntamento nel web, magari scambiando qualche commento sulle foto pubblicate, e poi ci si incontra ad Austis o Belvì, per esempio, per passare insieme il weekend, scoprendo nuovi sapori e chiacchierando con gli artigiani dei nostri paesi. Abbiamo pubblicato su Facebook alcuni video che mostrano in diretta la realizzazione de ‘sos durchicheddos nugoresos’ (i dolci nuoresi) raggiungendo più di 100.000 visualizzazioni, oppure ‘is caschettes’ di Belvì, o la preparazione della ricotta, la vendemmia, l’artigiano al lavoro, il rito del matrimonio: insomma, la tradizione, nel senso più ampio del termine, è sempre una ricetta vincente.»

Autunno in Barbagia anche quest’anno parla in limba, con uno slogan che invita a conoscere il cuore della Sardegna: «A lu connosches su coro de sa Sardigna?». Andiamo a scoprirlo insieme, in autunno!

  

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L’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu ieri, nella sede dell’assessorato, a Cagliari, ha incontrato Paolo Manfredi, responsabile nazionale delle Strategie Digitali di Confartigianato accompagnato dal segretario regionale Stefano Mameli e dai segretari provinciali del Sud Sardegna e di Oristano Pierpaolo Spada e Marco Franceschi.

«Per fare il punto della situazione e per informare cittadini e imprese sullo stato di avanzamento dei lavori per la realizzazione delle reti in fibra ottica in 314 comuni della Sardegna, nel prossimo mese di ottobre, la Regione organizzerà un incontro pubblico – ha detto Filippo Spanu –. In quell’occasione saranno coinvolti anche gli operatori delle compagnie di telecomunicazione che dovranno rendere operative le nuove reti.»
L’assessore Spanu ha manifestato disponibilità ad approfondire le richieste dei rappresentanti di Confartigianato sull’avvio di un’interlocuzione su Industria 4.0 e sulle possibili ricadute della trasformazione digitale per le piccole e medie imprese e ha sottolineato il valore strategico della banda ultralarga «in grado di garantire concreti vantaggi alle imprese artigiane e di favorire, attraverso connessioni più veloci, lo sviluppo digitale che rappresenta, sotto vari aspetti, una grande opportunità di crescita per il mondo imprenditoriale».
Nel corso della riunione si è discusso anche degli insediamenti produttivi più penalizzati per la dislocazione geografica: «Vogliamo – ha chiarito Filippo Spanu – che la fibra ottica sia un concreto beneficio per tutti. Con soluzioni tecniche ad hoc intendiamo raggiungere anche le aree più disagiate, ma chiediamo alle imprese di segnalarci le situazioni più critiche».
L’assessore degli Affari Generali ha inoltre ricordato le azioni avviate dalla Regione per migliorare l’accesso ai servizi digitali offerti dall’Amministrazione: «Con una delibera approvata lo scorso 9 agosto abbiamo dato il via libera al processo di reingegnerizzazione del sito istituzionale e del sistema integrato dei portali per migliorare, con i nuovi strumenti telematici, il rapporto tra la Regione e i cittadini».
Vanno avanti, intanto, i lavori per la posa della fibra ottica nei piccoli comuni in cui la Giunta guidata da Francesco Pigliaru sta intervenendo con risorse pubbliche: 41 comuni hanno impianti ormai collaudati, In altri 98 le opere sono quasi terminate. Entro la fine dell’anno in 200 centri dell’isola la fibra ottica sarà un intervento concretamente realizzato.

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore degli Affari generali Filippo Spanu, ha approvato due delibere che riguardano la Banda Ultra Larga. Con la prima, l’esecutivo Pigliaru dà mandato all’assessorato degli Affari generali di stipulare una convezione con Infratel – società in house del ministero dello Sviluppo economico – per la gestione delle infrastrutture di reti di telecomunicazioni a banda larga nei 44 piccoli Comuni sardi in cui i lavori sono stati già eseguiti e collaudati.
«È un ulteriore passo avanti – sottolinea l’assessore Spanu – nell’ambito del programma dell’Agenda Digitale della Sardegna. La Giunta, con due delibere approvate nel 2015, ha avviato una serie di interventi di infrastrutturazione per la Banda Ultra Larga nelle aree rurali dell’Isola, attraverso i fondi FEASR: parliamo di complessivi 313 Comuni. L’accelerazione delle iniziative per il superamento del divario digitale ci ha portato a questa nuova fase operativa che, attraverso Infratel, ci consentirà di mettere a disposizione la rete in fibra agli operatori di telecomunicazioni.»
Con la seconda delibera, la Giunta ha destinato parte delle risorse riservate alla Banda Ultra Larga all’intervento di realizzazione dei cavidotti del progetto BULGAS nel bacino n. 9 capofila Ozieri, per un importo complessivo di 866mila euro. Con un ulteriore investimento di quasi un milione 800mila euro sarà inoltre possibile portare a compimento quattro interventi: estensione della Rete Telematica Regionale (RTR) agli uffici dell’Ersu di Cagliari e Sassari; attivazione delle sedi raggiunte dalla nuova infrastruttura in fibra ottica e integrazione nodi delle reti di sicurezza; integrazione delle MAN (Metropolitan Area Network) di Cagliari, Sassari, Tempio Pausania e Lanusei con la RTR; acquisizione e gestione delle fibre ottiche per il collegamento del Radiotelescopio SRT di San Basilio con RTR. 

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villa devoto

Villa Devoto.

La Giunta regionale, riunita questo pomeriggio a Villa Devoto sotto la direzione del vice Raffaele Paci prima e del presidente Francesco Pigliaru poi, ha nominato direttore generale dell’Agenzia regionale del Distretto idrografico Alberto Piras, attuale dirigente di Servizio delle Opere idriche e idrogeologiche dell’assessorato dei Lavori pubblici. Francesco Pigliaru ha ringraziato apertamente per il lavoro svolto il precedente direttore, l’ingegnere Roberto Silvano, il cui contratto era ormai giunto a scadenza. Nominato inoltre Francesco Pani commissario ad acta per l’approvazione del bilancio della Fondazione Flores di Cuglieri, ex IPAB.
Sempre su iniziativa della Presidenza, di concerto con l’assessore degli Affari generali Filippo Spanu, nell’ambito degli interventi fissati nell’Agenda Digitale della Sardegna, è stata disposta la ratifica del deliberato dell’assemblea di SardegnaIt, società in house della Regione, per un finanziamento di 800mila euro destinato al progetto di reingegnerizzazione del Sistema integrato dei portali del sito istituzionale della Regione Sardegna e al potenziamento del modello gestionale di redazione diffusa del Sistema Regione.
Su proposta dell’assessore della Cultura Giuseppe Dessena è stata approvata dalla Giunta la relazione sull’attività dell’Istituto Superiore Regionale Etnografico (I.S.R.E.) di Nuoro dell’anno 2016, e la variazione al bilancio di previsione per l’anno finanziario 2017. Approvate le linee guida per la programmazione degli interventi degli ITS (gli Istituti tecnici superiori) per il triennio 2017/2020.
E’ stata approvata, su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici, Edoardo Balzarini, la rimodulazione del Programma del Piano regionale delle infrastrutture finanziato con il mutuo contratto dalla Regione nel 2015. In particolare, al fine di assicurare adeguati profili di spesa compatibili con le scadenze imposte dal contratto di mutuo, sono state previste variazioni delle coperture finanziarie, a valere sui fondi FSC 2014/2020, oltre a variazioni di titolazione e importi richieste dai soggetti attuatori, mantenendo invariati i settori di intervento.
Su proposta dell’assessora del Lavoro Virginia Mura, la Giunta ha designato Paola Piras e Luca Spissu quali consiglieri di amministrazione di Insar – Iniziative Sardegna Spa.

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La Sardegna potrà avere tre Camere di Commercio, compresa quella di Nuoro. Il Governo ha comunicato in Conferenza Stato-Regioni l’accoglimento della proposta della Regione Sarda relativamente alla nuova organizzazione del sistema delle Camere di commercio. Lo ha comunicato questo pomeriggio l’assessore degli Affari generali, Filippo Spanu, presente alla riunione.

«Nel dettaglio – ha sottolineato Filippo Spanu – è stata accolta la richiesta formulata a suo tempo dal presidente Francesco Pigliaru, affinché nel nuovo sistema camerale possano trovare posto la nuova Camera di commercio di Cagliari-Oristano, la Camera di commercio di Nuoro – in quanto area montana e isolana in deficit di infrastrutture di collegamento – e la Camera di commercio di Sassari, area frontaliera diretta con la Francia e avente condizioni geo-economiche per le quali possa essere valutata la deroga appositamente prevista dalla normativa vigente. Entrambe queste ultime Camere godono anche di un equilibrio economico e finanziario tra i migliori del sistema camerale italiano.»
L’assessore Spanu sottolinea anche che «attraverso questa conformazione, sarà possibile avere una sede regionale di Unioncamere che, nell’idea dell’Amministrazione regionale, dovrà garantire un forte coordinamento tra le azioni intraprese dal sistema camerale e le politiche imprenditoriali sull’impresa portate avanti dalla Regione».

«E’ un’ottima notizia quella data dalla Giunta regionale sulla riorganizzazione del sistema delle camere di commercio che prevede tre sedi in Sardegna. Abbiamo lavorato in molti a questo risultato ed il Governo ha riconosciuto le buone ragioni proposte – ha commentato il senatore del Pd Silvio Lai -. Tre camere di commercio consentono uno sviluppo equilibrato delle aree del Nord del centro e del Sud. In particolare il mantenimento dell’autonomia di Nuoro permette alle aree interne di conservare un proprio profilo di sviluppo locale. Abbiamo lavorato in senato perché venisse consentito il mantenimento delle camere nelle aree montane come Nuoro e con il lavoro della Giunta regionale si è ottenuto questo risultato senza nuocere al resto dell’isola. Anche quella del nord Sardegna pur non raggiungendo le 75mila aziende – conclude Silvio Lai – resta autonoma permettendo l’esistenza di un sistema camerale regionale adeguato alle caratteristiche ed alle esigenze della nostra isola.»

«Apprendiamo con piacere che la conferenza Stato Regioni ha voluto riconoscere alla Sardegna tre Camere di Commercio: Cagliari-Oristano, Nuoro e Sassari, consentendo così alla Camera di Commercio di Nuoro di mantenere la propria autonomia, come deliberato dal Consiglio Camerale fin dall’avvio della procedura di riassetto del sistema delle Camere di Commercio italiane – si legge in una nota della Camera di Commercio di Nuoro -. Oltre alle specificità della nostra circoscrizione territoriale, è stata riconosciuta l’efficienza dell’Ente camerale, parametro alla base del quale si fonda l’intera procedura di riassetto del sistema.»

«Apprezziamo la coerenza della Regione Autonoma della Sardegna nel mantenere fede alla propria decisione assunta già più di un anno fa ed in particolare esprimiamo un ringraziamento all’assessore Filippo Spanu che ha sostenuto le istanze della Sardegna con perseveranza e metodo, dando seguito alla integrazione normativa a suo tempo realizzata grazie all’emendamento del senatore Giuseppe Luigi Cucca – si legge ancora nella nota -. Ora attendiamo con fiducia che il Governo, nell’emanazione del Decreto, confermi il deliberato della Conferenza Stato Regioni.»

«Il mantenimento di tre Camere di Commercio in Sardegna – conclude la nota della Camera di Commercio di Nuoro -, consentirà il mantenimento della struttura di Unioncamere Sardegna, importante soggetto di coordinamento regionale fra le Camere di Commercio e partner della Regione Autonoma della Sardegna in importanti progetti nel campo della digitalizzazione, del turismo e dell’alternanza scuola-lavoro.»

 

 

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore del Personale Filippo Spanu, ha approvato i nuovi criteri per l’accesso alla qualifica dirigenziale in vista del prossimo concorso. L’obiettivo è quello di valorizzare al massimo attitudini e qualità che devono caratterizzare sempre di più la gestione di una moderna pubblica amministrazione.
«I nuovi criteri sono il necessario preludio al bando di concorso per i dirigenti. Cerchiamo, persone con competenze tecniche e amministrative ma anche figure capaci di guidare un gruppo al raggiungimento di precisi risultati. In particolare – osserva l’assessore Spanu – la valutazione riguarderà le attitudini di leadership e di management. Ma saranno oggetto di verifica anche la capacità di progettare, attuare e accompagnare il cambiamento, le abilità finalizzate a coordinare organizzazioni complesse, l’attitudine alla comunicazione e alla valorizzazione delle risorse umane. Dobbiamo essere in grado di generare un profondo cambiamento nella pubblica amministrazione con energie nuove e figure che possono dare ulteriore slancio all’attività e ai servizi a favore dei cittadini e delle imprese.»
La prima prova scritta, comune per tutte le professionalità da reclutare, sia dell’area tecnica che dell’area amministrativa, dovrà accertare le attitudini al ruolo dirigenziale attraverso la stesura di elaborati concernenti la definizione di atti programmatori o proposte di carattere strategico e di indirizzo e l’individuazione di soluzioni relative all’organizzazione di strutture complesse. La seconda prova scritta, distinta per le professionalità dell’area tecnica o amministrativa, è finalizzata a verificare le conoscenze e le competenze nelle specifiche materie previste dal bando.
La prova orale sarà incentrata sui contenuti delle prove scritte e mira ad accertare le attitudini al ruolo dirigenziale.